Le lacune nel palmares dei grandi

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
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Walter_White
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Re: Le lacune nel palmares dei grandi

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Beppugrillo ha scritto: giovedì 4 ottobre 2018, 21:09
Walter_White ha scritto: giovedì 4 ottobre 2018, 20:55 Per me le classiche del pavè sono più difficili da vincere, vista la componente di sfiga che può sempre capitare, la Liegi bene o male si decide sempre negli ultimi 20 km massimo
Philippe per me ha una lacuna, e l'ha detto anche lui, gli manca la Sanremo. Il 2011 era l'anno buono, peccato
Secondo me no, perché sono corse molto per specialisti. Per anni al Fiandre e alla Roubaix abbiamo visto sempre gli stessi nomi, mentre la Liegi è una corsa aperta a corridori dal profilo molto più classico, quindi ti ritrovi gente un po' di tutti i colori.
Su Gilbert, la Sanremo è sicuramente qualcosa che manca, però parliamo di una corsa che è una lotteria e che raramente vede trionfare gli attaccanti, quindi fatico a vederlo come un rimpianto per lui. Tipo Nibali l'ha vinta, ma se non l'avesse vinta nessuno avrebbe detto, alla fine della sua carriera, che la Sanremo è un rimpianto per Nibali. Gilbert dovrebbe avere rimpianti su un paio di stagioni che ha quasi completamente buttato (in generale tutto il periodo in maglia BMC è stato faticosissimo) e per non essere riuscito a imporre prima la sua volontà di tornare a correre sul pavé
Questo sicuramente. Infatti io avevo poche speranze anche dopo il passaggio in QS, e per questo la sua primavera 2017 mi ha sportivamente emozionato come non mi capitava da tempo


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giorgio ricci
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Re: Le lacune nel palmares dei grandi

Messaggio da leggere da giorgio ricci »

Straquoto sia Luciano Pagliarini che Winter.
Le monumento sono uscite fuori da non più di 15 anni.
Le classiche sono le classiche e includono Gand Wewelgem, Freccia, campionato di Zurigo, Parigi Bruxelles e Parigi Tours.
San Sebastian è nata nell'81 e tante altre invenzioni sono recentissime.
Caso mai possiamo inserire il Gp Francoforte e l'Amstel.
Per l'Italia tante classiche ora di scarsa importanza o scomparse erano terreno di caccia di tanti campioni. Pensate alla Tre valli, Giro del Lazio, Gp Camaiore, Coppa Placci ecc.
Per quel che riguarda la Tripla corona, è una ca... ta giornalistica alimentata per far acquisire dignità alla Vuelta, che fino a pochi anni prima era vinta da Tamames e Pesarrodona.
A forza di ripetere questo concetto della Tripla Corona qualcuno ha finito per crederci. Ricordo nel 99 Ullrich vinse la Vuelta, e nessuno, dico nessuno, parlò o scrisse che gli mancava il Giro per avere la tripla corona.
E non parliamo di 40 anni fa, ora vi è sensazionalismo di livello becero.
Vogliono fare come con il calcio, che sembra nato da 20 anni e nessuno ricorda una cazzo di partita degli anni 70.
E per condire il tutto il contropiede è diventato ripartenza e il catenaccio quello stupido bus davanti alla porta che non significa nulla.


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nino58
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Re: Le lacune nel palmares dei grandi

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giorgio ricci ha scritto: giovedì 4 ottobre 2018, 23:34 Straquoto sia Luciano Pagliarini che Winter.
Le monumento sono uscite fuori da non più di 15 anni.
Sì, giusto.
Però se un corridore potesse scegliere (non si può, lo ammetto) se vincere una Monumento (definizione uscita fuori da non più di 15 anni) o un'altra classica ditemi voi cosa sceglierebbe.
Ed una di quelle cinque corse lì avrebbe preferito vincerla rispetto ad un'altra classica anche prima di 15 anni fa.
Una di quelle cinque più la Parigi-Tours, la Gand e la Freccia (a chilometraggio decente).
Tutte le altre dopo.
Il Mondiale fa storia a se' .


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
jumbo
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Re: Le lacune nel palmares dei grandi

Messaggio da leggere da jumbo »

Da sempre nel ciclismo l'importanza delle corse varia con il tempo, quindi non vedo lo scandalo se cambia la priorità di importanza di alcune corse rispetto alle altre.
Oggi quelle 5 chiamate "monumento" hanno più importanza delle altre. Anche a me non piace come definizione, piuttosto chiamiamole "grandi classiche".
Che poi anche questa importanza è relativa per i corridori, per Tepstra o Vanmarcke (per fare due nomi tra i tanti) ad esempio sono più importanti la Gand o Harelbeke del Lombardia, semplicemente perchè al Lombardia non hanno nessuna possibilità.

Comunque non bisogna nemmeno essere troppo esterofili: ipervalutiamo certe classiche belghe prima del Fiandre, e svalutiamo le classiche italiane di settembre-ottobre prima del Lombardia. E' appassionante vedere Sagan, Tepstra ed altri scannarsi sulle pietre, così come è appassionante vedere Nibali, Moscon, Bardet scannarsi sulle strade della Coppa Agostoni, del Giro di Toscana, del Giro dell'Emilia.
Al di là della definizione di "classiche monumento", mi piacerebbe si organizzasse una di "coppa del mondo di primavera" con le classiche di primavera (appunto) dalla Strade Bianche alla Liegi, e una "coppa del mondo d'autunno" con le classiche dalla fine della Vuelta al Lombardia e alla Parigi-Tours.


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GregLemond
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Re: Le lacune nel palmares dei grandi

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jumbo ha scritto: venerdì 5 ottobre 2018, 9:57 Da sempre nel ciclismo l'importanza delle corse varia con il tempo, quindi non vedo lo scandalo se cambia la priorità di importanza di alcune corse rispetto alle altre.
Oggi quelle 5 chiamate "monumento" hanno più importanza delle altre. Anche a me non piace come definizione, piuttosto chiamiamole "grandi classiche".
Che poi anche questa importanza è relativa per i corridori, per Tepstra o Vanmarcke (per fare due nomi tra i tanti) ad esempio sono più importanti la Gand o Harelbeke del Lombardia, semplicemente perchè al Lombardia non hanno nessuna possibilità.

Comunque non bisogna nemmeno essere troppo esterofili: ipervalutiamo certe classiche belghe prima del Fiandre, e svalutiamo le classiche italiane di settembre-ottobre prima del Lombardia. E' appassionante vedere Sagan, Tepstra ed altri scannarsi sulle pietre, così come è appassionante vedere Nibali, Moscon, Bardet scannarsi sulle strade della Coppa Agostoni, del Giro di Toscana, del Giro dell'Emilia.
Al di là della definizione di "classiche monumento", mi piacerebbe si organizzasse una di "coppa del mondo di primavera" con le classiche di primavera (appunto) dalla Strade Bianche alla Liegi, e una "coppa del mondo d'autunno" con le classiche dalla fine della Vuelta al Lombardia e alla Parigi-Tours.
Concordando con il vs discorso, secondo me, tempo poco, la Strade Bianche diventerà molto importante.


NibalAru
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Re: Le lacune nel palmares dei grandi

Messaggio da leggere da NibalAru »

Uno dei motivi per cui i confronti tra ciclisti andrebbero fatti solo tra ciclisti della stessa epoca è proprio questo, ovvero che il valore delle corse non è sempre stato lo stesso in ogni epoca. Come si fa ad andare a paragonare la carriera di un Binda con quella di un qualsiasi corridore a partire dal secondo dopoguerra in poi? Per Binda il Tour de France o le altre grandi classiche che si correvano fuori dal territorio italiano non avevano alcuna importanza. Fuori dai confini italiani correva per vincere solo il Mondiale. Tant'è che partecipò una sola volta al Tour e dopo aver vinto due tappe si ritirò quando era ormai il principale favorito per la vittoria finale. Come si può dire che un Binda è inferiore ad altri perchè non ha nel palmares il Tour o la Vuelta (che nemmeno si correva ai suoi tempi) o le altre monumento che non si correvano in Italia. Faccio questo esempio estremo proprio per ribadire che i paragoni tra grandi si possono fare all'interno della stessa epoca, ma non tra epoche diverse.


Filarete
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Re: Le lacune nel palmares dei grandi

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A Lemond sicuramente manca la vittoria in una grande classica, ma ha avuto la sfortuna di doversela vedere spesso con Sean Kelly oltre che quella dell'incidente di caccia.


Salvatore77
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Re: Le lacune nel palmares dei grandi

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Filarete ha scritto: venerdì 5 ottobre 2018, 15:51 A Lemond sicuramente manca la vittoria in una grande classica, ma ha avuto la sfortuna di doversela vedere spesso con Sean Kelly oltre che quella dell'incidente di caccia.
Poi Kelly fu castigato per bene a Chambery.


1° Tour de France 2018
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Salvatore77
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Re: Le lacune nel palmares dei grandi

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Per quanto riguarda le classiche, la dicitura "monumento" è diventata di uso comune soprattutto con la scomparsa della coppa del mondo.
Queste classiche hanno decisamente avuto una tutela che nel corso degli anni non ha permesso in nessun modo di essere declassate o almeno scalfite nel loro prestigio.
Le tutele sono state sicuramente blindare un fine settimana e il chilometraggio.
Sono le altre classiche che invece hanno subito l'infrasettimanale, come la Gand e la Freccia e il mancato inserimento nella coppa del mondo.

Nel periodo della coppa del mondo non si contavano le monumento ma le vittorie in coppa del mondo. Ovviamente le corse non avevano nella mente dei tifosi e dei corridori lo stesso peso, però una vittoria a Zurigo, che era davvero una classica divertente con arrivo in velodromo, aveva un certo peso.
Anche perchè per il fatto che c'era un numero minimo di corse che un corridore doveva correre per concorrere alla coppa del mondi generale, un po' tutti correvano tutte quelle corse. La vittoria non era affatto facile.

Sulla questione monumento o non monumento, io dico che non dobbiamo fossilizzarci troppo sulle diciture e sui retaggi del ciclismo di un tempo.
Certe corse adesso non valgono nulla. I tempi cambiano e ovviamente certe volte il mancato rinnovamento porta alcune corse ad essere snobbate.

Adesso le corse del calendario italiano sono davvero modeste, salvo in qualche caso. Prima le vincevano Saronni, Moser, Argentin eccetera. Poi col tempo sono state terreno di caccia per i gregari, soprattutto se premondiali per assicurare ai proprio compagni un posto in nazionale. Alcune non si fanno più.

Le corse in Belgio sono proprio più belle. Ci sono i muri, il pavè, il vento, la pioggia. Si corre a tutta. Io mi diverto molto a vederle in TV. Anche le starting lists sono valide.


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Winter
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Re: Le lacune nel palmares dei grandi

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GregLemond ha scritto: venerdì 5 ottobre 2018, 13:31
Concordando con il vs discorso, secondo me, tempo poco, la Strade Bianche diventerà molto importante.
e quale classica salta ?
Mica possono esser venti le gare importanti :uhm:
Il giro di Spagna ha preso il posto di quello di Svizzera ecc
perche' le strade bianche aumentino.. ci va che qualcuna perda d'importanza
a oggi non ne vedo


dietzen
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Re: Le lacune nel palmares dei grandi

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Winter ha scritto: venerdì 5 ottobre 2018, 18:21
GregLemond ha scritto: venerdì 5 ottobre 2018, 13:31
Concordando con il vs discorso, secondo me, tempo poco, la Strade Bianche diventerà molto importante.
e quale classica salta ?
Mica possono esser venti le gare importanti :uhm:
Il giro di Spagna ha preso il posto di quello di Svizzera ecc
perche' le strade bianche aumentino.. ci va che qualcuna perda d'importanza
a oggi non ne vedo
ovviamente è solo un pensiero mio, però non mi appare così peregrina l'idea che in un dieci o quindici anni potrebbe anche succedere che le strade bianche diventino la prima grande classica di stagione a scapito della sanremo, che rimarrebbe sì importante ma un po' meno di adesso.


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GregLemond
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Re: Le lacune nel palmares dei grandi

Messaggio da leggere da GregLemond »

Winter ha scritto: venerdì 5 ottobre 2018, 18:21
GregLemond ha scritto: venerdì 5 ottobre 2018, 13:31
Concordando con il vs discorso, secondo me, tempo poco, la Strade Bianche diventerà molto importante.
e quale classica salta ?
Mica possono esser venti le gare importanti :uhm:
Il giro di Spagna ha preso il posto di quello di Svizzera ecc
perche' le strade bianche aumentino.. ci va che qualcuna perda d'importanza
a oggi non ne vedo
Non credo debba necessariamente saltare qualcosa... potrebbe banalmente essere "la prima corsa importante dell' anno"


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Walter_White
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Re: Le lacune nel palmares dei grandi

Messaggio da leggere da Walter_White »

Winter ha scritto: venerdì 5 ottobre 2018, 18:21
GregLemond ha scritto: venerdì 5 ottobre 2018, 13:31
Concordando con il vs discorso, secondo me, tempo poco, la Strade Bianche diventerà molto importante.
e quale classica salta ?
Mica possono esser venti le gare importanti :uhm:
Il giro di Spagna ha preso il posto di quello di Svizzera ecc
perche' le strade bianche aumentino.. ci va che qualcuna perda d'importanza
a oggi non ne vedo
La Sanremo
Fosse per me sarebbe quella ad inizio marzo, e la Strade Bianche di 260 km a metà mese


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Re: Le lacune nel palmares dei grandi

Messaggio da leggere da Winter »

Per me la Sanremo sara' sempre di un altro livello


Salvatore77
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Re: Le lacune nel palmares dei grandi

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Le Strade Bianche è una corsa un po' troppo specifica, alcuni corridori che vanno forte in quella gara preparano altro gare un po' in avanti nel calendario. Questo potrebbe essere un limite alla crescita della gara. Però secondo me è l'unica corsa che si è ritagliata un vero spazio nel panorama ciclistico. Nonostante sia una corsa abbastanza anacronistica, o per lo meno anomala.
Che sia questo il trucco per un nuovo tipo di ciclismo?


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