6a tappa: Caltanissetta - Etna (164 km)
Inviato: lunedì 7 maggio 2018, 16:42
Se calcoliamo l'inizio salita a Paternò o pante barca, come fosse un "telegraphe+galibier", sono 1500m di dislivello in quasi 34 km: niente male!
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dovrebbe essere un versante coperto senza vento se non ho letto male nei giorni scorsi...Walter_White ha scritto: ↑lunedì 7 maggio 2018, 16:56 Se c'è vento contrario finisce come l'anno scorso
anche senza ventoWalter_White ha scritto: ↑lunedì 7 maggio 2018, 16:56 Se c'è vento contrario finisce come l'anno scorso
Anche io. In assenza di un dominatore nei grandi giri il primo interesse è quello di non buscarne. Dato che Froome non ha sicuramente la forza per uccidere la corsa sull'Etna, non vedo chi possa fare il diavolo a quattro già qua.Winter ha scritto: ↑lunedì 7 maggio 2018, 19:52anche senza ventoWalter_White ha scritto: ↑lunedì 7 maggio 2018, 16:56 Se c'è vento contrario finisce come l'anno scorso
m'immagino distacchi limitati tra i primi 7-8
La volta che il gruppo sbaglia i conti o che nessuno prende decisamente in mano la situazione capita. E poi c'è il fatto che più è probabile che in una tappa vada via la fuga, più corridori ben più forti di Barbin vorranno esserci dentro, e quindi Barbin stesso non avrebbe possibilità anche entrando nell'azione giusta. Una delle ragioni per cui le professional l'anno scorso non hanno vinto nulla è che si è capito che le fughe arrivavano spesso e ogni volta c'era dentro gente tipo Landa, Rolland, Rui Costa.sceriffo ha scritto: ↑lunedì 7 maggio 2018, 22:36 Domani Barbin andrà in fuga, con lui si porterà il Canadese della Israel, un Androni e credo anche un Wilier. A raccogliere 3 o 4 punti per la maglia azzurra, un paio di traguardi volanti e 'far veder la maglia', con una mentalità del secolo scorso. Se fossi io in ammiraglia li manderei al risparmio fin quando la classifica comincia a deliniarsi e poi sì che c'è da andare in fuga, perché da metà Giro le fughe arrivano, i Gpm non sono solo di 4 categoria e magari una vittoria vale 20 volte il far veder la maglia
Ad inizio Giro il gruppo non sbaglia mai i conti, soprattutto quando la classifica è corta. BMC sa benissimo che l'unica cosa che può fare in questo giro è tenere il più a lungo possibile la maglia, non altro. Mi pare che però anche lo scorso anno Androni & co attaccavano tutti i giorni appena abbassata la bandierina. Forse per dire Tizio ha fatto più km di fuga di Caio in questo Giro?Lopi90 ha scritto: ↑lunedì 7 maggio 2018, 22:59sceriffo ha scritto: ↑lunedì 7 maggio 2018, 22:36 Domani Barbin andrà in fuga, con lui si porterà il Canadese della Israel, un Androni e credo anche un Wilier. A raccogliere 3 o 4 punti per la maglia azzurra, un paio di traguardi volanti e 'far veder la maglia', con una mentalità del secolo scorso. Se fossi io in ammiraglia li manderei al risparmio fin quando la classifica comincia a deliniarsi e poi sì che c'è da andare in fuga, perché da metà Giro le fughe arrivano, i Gpm non sono solo di 4 categoria e magari una vittoria vale 20 volte il far veder la maglia
La volta che il gruppo sbaglia i conti o che nessuno prende decisamente in mano la situazione capita. E poi c'è il fatto che più è probabile che in una tappa vada via la fuga, più corridori ben più forti di Barbin vorranno esserci dentro, e quindi Barbin stesso non avrebbe possibilità anche entrando nell'azione giusta. Una delle ragioni per cui le professional l'anno scorso non hanno vinto nulla è che si è capito che le fughe arrivavano spesso e ogni volta c'era dentro gente tipo Landa, Rolland, Rui Costa.
La Bardiani ci ha vinto varie tappe con queste fughe che non sarebbero dovute arrivare (tipo le vittorie di Boem e Canola qualche anno fa).
Parlate di Pozzovivo (non solo tu...) come se fosse un promettente giovanotto di 22-23 anni. Per quale ragione il più che 35enne Pozzovivo dovrebbe fare ora quello che non è mai stato capace di fare in tutta la sua carriera? Se mai lo facesse, bisognerebbe traferirsi d'urgenza in un'altra sezione...
L'anno scorso Polanc è arrivato in fuga alla 4a tappa e Dillier alla 6a.sceriffo ha scritto: ↑lunedì 7 maggio 2018, 23:04Ad inizio Giro il gruppo non sbaglia mai i conti, soprattutto quando la classifica è corta. BMC sa benissimo che l'unica cosa che può fare in questo giro è tenere il più a lungo possibile la maglia, non altro. Mi pare che però anche lo scorso anno Androni & co attaccavano tutti i giorni appena abbassata la bandierina. Forse per dire Tizio ha fatto più km di fuga di Caio in questo Giro?Lopi90 ha scritto: ↑lunedì 7 maggio 2018, 22:59sceriffo ha scritto: ↑lunedì 7 maggio 2018, 22:36 Domani Barbin andrà in fuga, con lui si porterà il Canadese della Israel, un Androni e credo anche un Wilier. A raccogliere 3 o 4 punti per la maglia azzurra, un paio di traguardi volanti e 'far veder la maglia', con una mentalità del secolo scorso. Se fossi io in ammiraglia li manderei al risparmio fin quando la classifica comincia a deliniarsi e poi sì che c'è da andare in fuga, perché da metà Giro le fughe arrivano, i Gpm non sono solo di 4 categoria e magari una vittoria vale 20 volte il far veder la maglia
La volta che il gruppo sbaglia i conti o che nessuno prende decisamente in mano la situazione capita. E poi c'è il fatto che più è probabile che in una tappa vada via la fuga, più corridori ben più forti di Barbin vorranno esserci dentro, e quindi Barbin stesso non avrebbe possibilità anche entrando nell'azione giusta. Una delle ragioni per cui le professional l'anno scorso non hanno vinto nulla è che si è capito che le fughe arrivavano spesso e ogni volta c'era dentro gente tipo Landa, Rolland, Rui Costa.
La Bardiani ci ha vinto varie tappe con queste fughe che non sarebbero dovute arrivare (tipo le vittorie di Boem e Canola qualche anno fa).
Horner lo fece da molto più vecchioFelice ha scritto: ↑lunedì 7 maggio 2018, 23:06Parlate di Pozzovivo (non solo tu...) come se fosse un promettente giovanotto di 22-23 anni. Per quale ragione il più che 35enne Pozzovivo dovrebbe fare ora quello che non è mai stato capace di fare in tutta la sua carriera? Se mai lo facesse, bisognerebbe traferirsi d'urgenza in un'altra sezione...
Mammia Felice,menomale ci sei te.Capisco Formolo,ma Pozzovivo,uno che più che succhiare ruote non sa fare.a leggere il topic,sembra si stia parlando del nuovo Gaul,ma per cortesia.Felice ha scritto: ↑lunedì 7 maggio 2018, 23:06Parlate di Pozzovivo (non solo tu...) come se fosse un promettente giovanotto di 22-23 anni. Per quale ragione il più che 35enne Pozzovivo dovrebbe fare ora quello che non è mai stato capace di fare in tutta la sua carriera? Se mai lo facesse, bisognerebbe traferirsi d'urgenza in un'altra sezione...
Horner aveva battuto un Nibali,chiaramente non al 100%,o magari sei convinto che sia più forte di Nibali????domanda seria,non voglio creare polemicheNibalAru ha scritto: ↑lunedì 7 maggio 2018, 23:18Horner lo fece da molto più vecchioFelice ha scritto: ↑lunedì 7 maggio 2018, 23:06Parlate di Pozzovivo (non solo tu...) come se fosse un promettente giovanotto di 22-23 anni. Per quale ragione il più che 35enne Pozzovivo dovrebbe fare ora quello che non è mai stato capace di fare in tutta la sua carriera? Se mai lo facesse, bisognerebbe traferirsi d'urgenza in un'altra sezione...
Ha battuto pure Valverde, Purito Rodriguez e tanti altri in quella Vuelta, mica solo Nibali.antani ha scritto: ↑lunedì 7 maggio 2018, 23:26Horner aveva battuto un Nibali,chiaramente non al 100%,o magari sei convinto che sia più forte di Nibali????domanda seria,non voglio creare polemicheNibalAru ha scritto: ↑lunedì 7 maggio 2018, 23:18Horner lo fece da molto più vecchioFelice ha scritto: ↑lunedì 7 maggio 2018, 23:06
Parlate di Pozzovivo (non solo tu...) come se fosse un promettente giovanotto di 22-23 anni. Per quale ragione il più che 35enne Pozzovivo dovrebbe fare ora quello che non è mai stato capace di fare in tutta la sua carriera? Se mai lo facesse, bisognerebbe traferirsi d'urgenza in un'altra sezione...
Oppure come 2 anni fa quando Cunego venne mandato un giorno si e l'altro pure in fuga per la maglia azzurra e sulle vere montagne, con tanti punti a disposizione, saltò per aria. Hai ragione volevo dire Bardiani. Ma se anche ci fosse stata l'anno scorso, non si sarebbe comportata diversamente dagli anni precedenti. Ma io non sono un ds e men che meno uno sponsor: lo fossi, proverei a ribaltare la medaglia; ma andar sempre in fuga ed essere puntualmente ripigliati, fare così tanta fatica per nulla, agli occhi dell'uomo della strada passi per eroe o fessacchiotto?Lopi90 ha scritto: ↑lunedì 7 maggio 2018, 23:16
L'anno scorso Polanc è arrivato in fuga alla 4a tappa e Dillier alla 6a.
Tre anni fa Formolo alla 4a e Polanc alla 5a.
Nel 2012 Rubiano alla 5a e Tiralongo alla 6a.
In 2 situazioni un fuggitivo prese la maglia.
Quando non sei una squadra forte te le devi giocare tutte, metti che domani Dennis non si sente bene e capisce di non poter salvare la maglia, o vanno via uomini che hanno già 4-5 minuti, magari se in fuga sono 6-7 possono arrivare.
Ps: l'anno scorso l'Androni non c'era
se non sbaglio la maglia la vince mikel nieve che in salita andava 10 volte cunego...sceriffo ha scritto: ↑lunedì 7 maggio 2018, 23:47Oppure come 2 anni fa quando Cunego venne mandato un giorno si e l'altro pure in fuga per la maglia azzurra e sulle vere montagne, con tanti punti a disposizione, saltò per aria. Hai ragione volevo dire Bardiani. Ma se anche ci fosse stata l'anno scorso, non si sarebbe comportata diversamente dagli anni precedenti. Ma io non sono un ds e men che meno uno sponsor: lo fossi, proverei a ribaltare la medaglia; ma andar sempre in fuga ed essere puntualmente ripigliati, fare così tanta fatica per nulla, agli occhi dell'uomo della strada passi per eroe o fessacchiotto?Lopi90 ha scritto: ↑lunedì 7 maggio 2018, 23:16
L'anno scorso Polanc è arrivato in fuga alla 4a tappa e Dillier alla 6a.
Tre anni fa Formolo alla 4a e Polanc alla 5a.
Nel 2012 Rubiano alla 5a e Tiralongo alla 6a.
In 2 situazioni un fuggitivo prese la maglia.
Quando non sei una squadra forte te le devi giocare tutte, metti che domani Dennis non si sente bene e capisce di non poter salvare la maglia, o vanno via uomini che hanno già 4-5 minuti, magari se in fuga sono 6-7 possono arrivare.
Ps: l'anno scorso l'Androni non c'era
Beh, la maglia degli scalatori spesso la vince non il più forte in salita, ma chi va a prendersi punti qua e là. Negli ultimi anni è un pò diverso perchè sui traguardi finali i punti dei GPM sono decisamente molto di più che in passato, ma ci sono stati anni in cui le maglie verdi (poi azzurre), furono imbarazzanti. Ciò detto, 2 anni fa Cunego dilapidò un enorme vantaggio a causa di una condotta di gara sconsiderataLuca90 ha scritto: ↑martedì 8 maggio 2018, 1:52se non sbaglio la maglia la vince mikel nieve che in salita andava 10 volte cunego...sceriffo ha scritto: ↑lunedì 7 maggio 2018, 23:47Oppure come 2 anni fa quando Cunego venne mandato un giorno si e l'altro pure in fuga per la maglia azzurra e sulle vere montagne, con tanti punti a disposizione, saltò per aria. Hai ragione volevo dire Bardiani. Ma se anche ci fosse stata l'anno scorso, non si sarebbe comportata diversamente dagli anni precedenti. Ma io non sono un ds e men che meno uno sponsor: lo fossi, proverei a ribaltare la medaglia; ma andar sempre in fuga ed essere puntualmente ripigliati, fare così tanta fatica per nulla, agli occhi dell'uomo della strada passi per eroe o fessacchiotto?Lopi90 ha scritto: ↑lunedì 7 maggio 2018, 23:16
L'anno scorso Polanc è arrivato in fuga alla 4a tappa e Dillier alla 6a.
Tre anni fa Formolo alla 4a e Polanc alla 5a.
Nel 2012 Rubiano alla 5a e Tiralongo alla 6a.
In 2 situazioni un fuggitivo prese la maglia.
Quando non sei una squadra forte te le devi giocare tutte, metti che domani Dennis non si sente bene e capisce di non poter salvare la maglia, o vanno via uomini che hanno già 4-5 minuti, magari se in fuga sono 6-7 possono arrivare.
Ps: l'anno scorso l'Androni non c'era
Da 30 anni, tra carriera agonistica e altri impieghi. Se hai letto con attenzione, io ho scritto non che non si deve andare in fuga, ma che se fossi un DS o uno sponsor e avessi voglia di "interfacciarmi" con la squadra, un corridore come Barbin, che mi pare abbia una buona gamba, lo risparmierei per mandarlo in fuga quando la classifica sarebbe più delineata e preferibilmente in tappe non per velocisti. O quando i GPM non sono di 4 categoria. Poi se hai come policy quella di far vedere la maglia e di vestire la maglia azzurra a Tel Aviv, allora va bene cosiMaìno della Spinetta ha scritto: ↑martedì 8 maggio 2018, 2:19 Uno va in fuga sperando di vincere. Spesso perde. A volte la fuga arriva. Non capisco ove vuoi arrivare Sceriffo: Siccome in genere la fuga viene ripresa non vale la pena provarci? Siccome spesso nella fuga ci sono persone lì per dover di sponsor, tutti son lì solo a farsi vedere?
Giuro, domanda genuina: Il ciclismo lo segui da tanto, perché ti appoggi su due assiomi che sembrano dedotti dalle tappe di tel aviv e eilat, ma che son smentiti dalla storia del ciclismo (da Arroyo a Heyman persino la storia recente è intrigante).
Guarda che il ciclismo non è come andare al casinò dove uno di solito perde ma, se un giorno "gli gira tutto bene", può anche ritornare a casa con un bel gruzzolo. Il ciclismo si fa con le gambe e quelle o uno ce le ha oppure no. E uno non scopre di averci le gambe a 35 anni senza mai essersene accorto prima.Oro&Argento ha scritto: ↑martedì 8 maggio 2018, 9:09 Ma fatemi capire un anno in cui a Pozzovivo gira tutto bene non può capitare?subito con le stupidaggini di trasferirsi nella sezione doping...ma quando crescete santo cielo.
Felice ha scritto: ↑lunedì 7 maggio 2018, 23:06Parlate di Pozzovivo (non solo tu...) come se fosse un promettente giovanotto di 22-23 anni. Per quale ragione il più che 35enne Pozzovivo dovrebbe fare ora quello che non è mai stato capace di fare in tutta la sua carriera? Se mai lo facesse, bisognerebbe traferirsi d'urgenza in un'altra sezione...
Però Pozzovivo le gambe le ha sempre avute.Felice ha scritto: ↑martedì 8 maggio 2018, 10:17Guarda che il ciclismo non è come andare al casinò dove uno di solito perde ma, se un giorno "gli gira tutto bene", può anche ritornare a casa con un bel gruzzolo. Il ciclismo si fa con le gambe e quelle o uno ce le ha oppure no. E uno non scopre di averci le gambe a 35 anni senza mai essersene accorto prima.Oro&Argento ha scritto: ↑martedì 8 maggio 2018, 9:09 Ma fatemi capire un anno in cui a Pozzovivo gira tutto bene non può capitare?subito con le stupidaggini di trasferirsi nella sezione doping...ma quando crescete santo cielo.
Molto bene! Comunque è dopo domani.Camoscio madonita ha scritto: ↑martedì 8 maggio 2018, 11:48 Un particolare importante sulla salita di domani: a differenza della salita da Nicolosi, gli ultimi 6-7 km sono tutti dentro un fitto bosco per cui il vento non dovrebbe rappresentare un grosso problema.
Domani, a differenza delle ultima scalata a Iddu potremmo vedere differenze molto più significative. Tra l'altro, ci saranno alcuni tratti in doppia cifra seppur brevi, all'uscita dei tornanti.
a parte il fatto che nella sua carriera è stato anche sfortunato....l'anno in cui cadde rovinosamente stava andando forte,e poi oggi c'è una intervista sul corriere dove Slongo dice che Pozzovivo all'Ag2r sostanzialmetne faceva tutto da solo e addirittura non aveva una bici da crono perchè lo sponsor della squadra non aveva la bici della sua taglia....Felice ha scritto: ↑martedì 8 maggio 2018, 10:17Guarda che il ciclismo non è come andare al casinò dove uno di solito perde ma, se un giorno "gli gira tutto bene", può anche ritornare a casa con un bel gruzzolo. Il ciclismo si fa con le gambe e quelle o uno ce le ha oppure no. E uno non scopre di averci le gambe a 35 anni senza mai essersene accorto prima.Oro&Argento ha scritto: ↑martedì 8 maggio 2018, 9:09 Ma fatemi capire un anno in cui a Pozzovivo gira tutto bene non può capitare?subito con le stupidaggini di trasferirsi nella sezione doping...ma quando crescete santo cielo.
Perché quest'anno ha fatto vedere cose che non aveva fatto vedere negli anni passati. Ritengo che il cambio di squadra abbia influito positivamente sugli allenamenti e non credo di essere l'unico a pensarlo.Felice ha scritto: ↑lunedì 7 maggio 2018, 23:06Parlate di Pozzovivo (non solo tu...) come se fosse un promettente giovanotto di 22-23 anni. Per quale ragione il più che 35enne Pozzovivo dovrebbe fare ora quello che non è mai stato capace di fare in tutta la sua carriera? Se mai lo facesse, bisognerebbe traferirsi d'urgenza in un'altra sezione...
giusto dopo domaniil_panta ha scritto: ↑martedì 8 maggio 2018, 11:56Molto bene! Comunque è dopo domani.Camoscio madonita ha scritto: ↑martedì 8 maggio 2018, 11:48 Un particolare importante sulla salita di domani: a differenza della salita da Nicolosi, gli ultimi 6-7 km sono tutti dentro un fitto bosco per cui il vento non dovrebbe rappresentare un grosso problema.
Domani, a differenza delle ultima scalata a Iddu potremmo vedere differenze molto più significative. Tra l'altro, ci saranno alcuni tratti in doppia cifra seppur brevi, all'uscita dei tornanti.
Isolamento e Raiplay!Camoscio madonita ha scritto: ↑martedì 8 maggio 2018, 12:31giusto dopo domaniil_panta ha scritto: ↑martedì 8 maggio 2018, 11:56Molto bene! Comunque è dopo domani.Camoscio madonita ha scritto: ↑martedì 8 maggio 2018, 11:48 Un particolare importante sulla salita di domani: a differenza della salita da Nicolosi, gli ultimi 6-7 km sono tutti dentro un fitto bosco per cui il vento non dovrebbe rappresentare un grosso problema.
Domani, a differenza delle ultima scalata a Iddu potremmo vedere differenze molto più significative. Tra l'altro, ci saranno alcuni tratti in doppia cifra seppur brevi, all'uscita dei tornanti.
E già rosico perchè non potrò vederla in tempo reale per impegni lavorativi. In realtà rischio di perdermi tutto il trittico siciliano. Un dramma personale
Ma no, dai... faccio fatica a crederlo...Oro&Argento ha scritto: ↑martedì 8 maggio 2018, 11:56 [cut]
oggi c'è una intervista sul corriere dove Slongo dice che Pozzovivo all'Ag2r sostanzialmetne faceva tutto da solo e addirittura non aveva una bici da crono perchè lo sponsor della squadra non aveva la bici della sua taglia....
ok, ci sta, infatti non capivo dove volevi arrivaresceriffo ha scritto: ↑martedì 8 maggio 2018, 8:21Da 30 anni, tra carriera agonistica e altri impieghi. Se hai letto con attenzione, io ho scritto non che non si deve andare in fuga, ma che se fossi un DS o uno sponsor e avessi voglia di "interfacciarmi" con la squadra, un corridore come Barbin, che mi pare abbia una buona gamba, lo risparmierei per mandarlo in fuga quando la classifica sarebbe più delineata e preferibilmente in tappe non per velocisti. O quando i GPM non sono di 4 categoria. Poi se hai come policy quella di far vedere la maglia e di vestire la maglia azzurra a Tel Aviv, allora va bene cosiMaìno della Spinetta ha scritto: ↑martedì 8 maggio 2018, 2:19 Uno va in fuga sperando di vincere. Spesso perde. A volte la fuga arriva. Non capisco ove vuoi arrivare Sceriffo: Siccome in genere la fuga viene ripresa non vale la pena provarci? Siccome spesso nella fuga ci sono persone lì per dover di sponsor, tutti son lì solo a farsi vedere?
Giuro, domanda genuina: Il ciclismo lo segui da tanto, perché ti appoggi su due assiomi che sembrano dedotti dalle tappe di tel aviv e eilat, ma che son smentiti dalla storia del ciclismo (da Arroyo a Heyman persino la storia recente è intrigante).
Di "montagna" sì, ma guarda che Campo Imperatore è "carognetto".Walter_White ha scritto: ↑martedì 8 maggio 2018, 19:21 Domani è un'altra tappa bastarda, non so quanti avranno voglia di attaccare dopo due giorni difficili, anche se effettivamente provare una botta è quasi d'obbligo visto che poi bisogna aspettare fino allo Zoncolan per avere una tappa di montagna
Si ma solo gli ultimi 5 km sono impegnativi, potrebbe finire come a Roccaraso nel 2016 con attacchi solo nel finale.nino58 ha scritto: ↑mercoledì 9 maggio 2018, 9:05Di "montagna" sì, ma guarda che Campo Imperatore è "carognetto".Walter_White ha scritto: ↑martedì 8 maggio 2018, 19:21 Domani è un'altra tappa bastarda, non so quanti avranno voglia di attaccare dopo due giorni difficili, anche se effettivamente provare una botta è quasi d'obbligo visto che poi bisogna aspettare fino allo Zoncolan per avere una tappa di montagna