Ciclomercato 2018/2019

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andriusskerla
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Re: Ciclomercato 2018/2019

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Lopi90 ha scritto: venerdì 9 novembre 2018, 21:43 Quindi, ricapitolando, come al solito a novembre ci sono ancora a piedi corridori per farci una professional di buon livello. Fra i più importanti di quelli per cui non sembra ci siano rumors molto concreti:

Chernetski, Minali, Pelucchi, Roson, Capecchi,Tvetcov, McCabe, Wippert, Gerts, Mosca, Koch, M. Kreder.
Roson è sospeso per anomalie del passaporto biologico. In teoria sarebbe ancora sotto contratto


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simociclo
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Re: Ciclomercato 2018/2019

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Lopi90 ha scritto: venerdì 9 novembre 2018, 21:43 Quindi, ricapitolando, come al solito a novembre ci sono ancora a piedi corridori per farci una professional di buon livello. Fra i più importanti di quelli per cui non sembra ci siano rumors molto concreti:

Chernetski, Minali, Pelucchi, Roson, Capecchi,Tvetcov, McCabe, Wippert, Gerts, Mosca, Koch, M. Kreder.
Anche Navardauskas mi risulta a piedi; viene da due stagioni con grossi problemi, ma se li ha risolti (a settembre ha vinto una gara 2.2 in Turchia corsa con la sua nazionale) fossi un team manager di una professional ci penserei. Dopo questi due anni non credo nemmeno possa chiedere molto


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Re: Ciclomercato 2018/2019

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: venerdì 9 novembre 2018, 19:44
Luciano Pagliarini ha scritto: venerdì 9 novembre 2018, 18:27
Winter ha scritto: venerdì 9 novembre 2018, 18:22 mi sembra strano non venga confermato :(
A quanto pare andrà così.

Campagna acquisti abbastanza incommentabile per il momento. Comunque Marchetti è un velocista della risma di Mareczko e Pelucchi, in Asia può fare benissimo già da subito.

Parlando di corridori forti: Xuban Errazquin resta alla Vito - Feirense....fossi stato nella Wilier me lo sarei ripreso.
Concordo come sempre con te.

Di corridori da prendere ce n'erano diversi. Tanto per fare un esempio, se proprio dovevan prendere un olandese (che ne so, per questioni di sponsor) tra quelli restati a piedi dalla Roompot, c'era Wout Wippert. Non un fuoriclasse, ma comunque un velocista che qualche vittoria la porta a casa. Uno che quest'anno ha vinto la Omloop Mandel (1.1) in Belgio e ha collezionato ben 12 piazzamenti nei 10 tutti in corse serie (4 volte a Dunkerque, Giro del Belgio, Veenendaal, Danimarca). Uno che se si abbassa un pò il livello degli avversari, vince. In Asia quelle 6-7 corse le vincerebbe sicuramente.

Si parlava di Schlegel, ma pare che anche lui come Sisr sarà costretto a riparare alla Elkov.
se la rosa è questa sono basito..... devono sperare che Visconti regga ancora ad un buon livello (per essere protagonista nelle corse italiane e - con qualche fuga - al Giro), altrimenti possono vincere solo in Asia (e anche li, senza più Marezko....).

Mi aspettavo almeno un velocista di buon livello (Minali? Peluchi?) e almeno un paio di corridori solidi, con concrete speranze di piazzamento (e magari di una vittoria) nelle corse italiane.
Spero che ci sia ancora spazio, ma ci credo poco


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simociclo
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Re: Ciclomercato 2018/2019

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simociclo ha scritto: venerdì 9 novembre 2018, 22:18
Lopi90 ha scritto: venerdì 9 novembre 2018, 21:43 Quindi, ricapitolando, come al solito a novembre ci sono ancora a piedi corridori per farci una professional di buon livello. Fra i più importanti di quelli per cui non sembra ci siano rumors molto concreti:

Chernetski, Minali, Pelucchi, Roson, Capecchi,Tvetcov, McCabe, Wippert, Gerts, Mosca, Koch, M. Kreder.
Anche Navardauskas mi risulta a piedi; viene da due stagioni con grossi problemi, ma se li ha risolti (a settembre ha vinto una gara 2.2 in Turchia corsa con la sua nazionale) fossi un team manager di una professional ci penserei. Dopo questi due anni non credo nemmeno possa chiedere molto
Anche Tekemainot, dimenticavo


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Re: Ciclomercato 2018/2019

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Con Van Asbroeck la Israel aggiunge un altro velocista a quella lista già infinita. Poi, per carità, lui come Cimolai e altri ha una dimensione più ampia delle semplici volate, però in quel reparto c'è un affollamento spaventoso


bartoli
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Re: Ciclomercato 2018/2019

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Io di quelli che elencate ne prenderei tanti ma il budget non è sufficiente alto. Inoltre non è completa la squadra, c'è ancora spazio per altri movimenti
Pozzato negli ultimi due anni cosa ci ha dato? E a confronto che risultati ha Visconti?
Vicecampione Nazionale, un secondo posto al Giro prima di essere steso dall'ammiraglia Groupama verso l'Etna, vincitore di tre tappe in Austria, sempre piazzato nelle corse italiane dove non era capitano..
Abbiamo ringiovanito pesantemente la squadra, abbiamo Pacioni che viene da tre successi e oltre 30 top 10 e pensiamo possa crescere, abbiamo Velasco, dicembre 95, che ha fatto un finale di stagione importante, lanciamo tra i prof un velocista promettente come Marchetti che pensiamo possa dare di più di Pelucchi, detto sinceramente.
Inoltre lasciamo liberi di crescere giovani come Raggio o Bevilacqua.
Quattro neopro, più una nuova squadra Under 23 che farà da vivaio aggiungendosi alla squadra Juniores, se non è un progetto interessante il nostro..
Fra l'altro tra i nomi che leggo c'è Roson che mi fa dubitare se sia messo lì per scherzo o per cosa.
Abbiamo molta fiducia per il 2019


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Beppugrillo
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Re: Ciclomercato 2018/2019

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Visconti al posto di Pozzato è un upgrade grosso, almeno se Visconti tiene il livello di quest'anno. Però il resto non mi convince proprio. Il Giro diventa difficile anche pensare di affrontarlo con questi corridori, nel caso arrivasse l'invito. Oltre a Visconti, Velasco, Zardini e Raggio chi va? Non è facile trovarne altri 4. Magari sui nomi che mancano è il caso di investire in esperienza. Per la wild card bisogna capire quale sarà la filosofia di RCS, la mia impressione è che se Israel e Wanty provano a chiederla sul serio sono in netto vantaggio


bartoli
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Re: Ciclomercato 2018/2019

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Beppugrillo ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 8:56 Visconti al posto di Pozzato è un upgrade grosso, almeno se Visconti tiene il livello di quest'anno. Però il resto non mi convince proprio. Il Giro diventa difficile anche pensare di affrontarlo con questi corridori, nel caso arrivasse l'invito. Oltre a Visconti, Velasco, Zardini e Raggio chi va? Non è facile trovarne altri 4. Magari sui nomi che mancano è il caso di investire in esperienza. Per la wild card bisogna capire quale sarà la filosofia di RCS, la mia impressione è che se Israel e Wanty provano a chiederla sul serio sono in netto vantaggio
Pacioni sicuro
E poi ripeto la rosa non è definitiva
Due squadre straniere sarebbe la croce sul nostro movimento e non credo che la Wanty, che ha tanto a cuore il Tour, provi realmente a venire al Giro. Inoltre una squadra che punta molto alle classiche non può avere i big al top a maggio


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Winter
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Re: Ciclomercato 2018/2019

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bartoli ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 6:16 Io di quelli che elencate ne prenderei tanti ma il budget non è sufficiente alto. Inoltre non è completa la squadra, c'è ancora spazio per altri movimenti
Pozzato negli ultimi due anni cosa ci ha dato? E a confronto che risultati ha Visconti?
Vicecampione Nazionale, un secondo posto al Giro prima di essere steso dall'ammiraglia Groupama verso l'Etna, vincitore di tre tappe in Austria, sempre piazzato nelle corse italiane dove non era capitano..
Abbiamo ringiovanito pesantemente la squadra, abbiamo Pacioni che viene da tre successi e oltre 30 top 10 e pensiamo possa crescere, abbiamo Velasco, dicembre 95, che ha fatto un finale di stagione importante, lanciamo tra i prof un velocista promettente come Marchetti che pensiamo possa dare di più di Pelucchi, detto sinceramente.
Inoltre lasciamo liberi di crescere giovani come Raggio o Bevilacqua.
Quattro neopro, più una nuova squadra Under 23 che farà da vivaio aggiungendosi alla squadra Juniores, se non è un progetto interessante il nostro..
Fra l'altro tra i nomi che leggo c'è Roson che mi fa dubitare se sia messo lì per scherzo o per cosa.
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concordo in quello che scrivi
Ma è un po.. come nel mercato della mia squadra , dovevamo confermare (acquistandoli) Cancelo e Rafinha.. (gia'.. ma con che soldi ?)
Ti faccio due domande.. se puoi rispondere
Il Contratto di Pozzato.. è superiore ai 100mila euro netti ?
e Mosca.. , nelle indiscrezioni non è in squadra , tu cosa ne pensi ?


rob
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Re: Ciclomercato 2018/2019

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Quasi certamente alla rosa si aggiungerà Capecchi... o mi sbaglio?
KTM viene con voi ma non fa da sponsor. Alla Delko-Marseille era sponsor, rimangono anche con i francesi...?


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Ciclomercato 2018/2019

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bartoli ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 6:16 Io di quelli che elencate ne prenderei tanti ma il budget non è sufficiente alto. Inoltre non è completa la squadra, c'è ancora spazio per altri movimenti
Capisco che il budget sia particolarmente basso, però devo farti notare che tu da questo punto di vista hai contribuito ad alimentare certe aspettative. Ogni volta che nei mesi scorsi io ed altri utenti abbiamo espresso perplessità e timori nei confronti del futuro della vostra squadra, tu ci hai sempre risposto (talvolta anche in malo modo) che era tutto a posto ("mi senti preoccupato?" era una delle tue risposte). Io al posto tuo sarei stato molto preoccupato sapendo che squadra stava venendo fuori.

Bene, cosi come han fatto altri, ti dico che se la squadra è questa, l'anno prossimo siete messi veramente male. E il fatto che ci sia spazio per altri movimenti non mi rassicura, perchè tu stesso ci dici che il budget è basso. Gente come Tvetcov, Wippert o Chernetski (quelli che aveva elencato giustamente qualcun'altro) non penso che costeranno centinaia di migliaia di euro, anche perchè rischiano di restare a piedi.
bartoli ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 6:16 Pozzato negli ultimi due anni cosa ci ha dato? E a confronto che risultati ha Visconti?
Vicecampione Nazionale, un secondo posto al Giro prima di essere steso dall'ammiraglia Groupama verso l'Etna, vincitore di tre tappe in Austria, sempre piazzato nelle corse italiane dove non era capitano..
Su questo aspetto sono completamente d'accordo. Pozzato è da tanti anni che ormai viene pagato a vuoto (prima dalla Lampre, negli ultimi anni da voi) solo per fare da frontman. Visconti è decisamente meglio e su questo non c'è ombra di dubbio. Il problema è che una squadra professional di livello non può basarsi interamente su un bravo corridore di 36 anni che più di tanto non può fare e che potrebbe anche essere in calo vista l'età.
bartoli ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 6:16 Abbiamo ringiovanito pesantemente la squadra, abbiamo Pacioni che viene da tre successi e oltre 30 top 10 e pensiamo possa crescere, abbiamo Velasco, dicembre 95, che ha fatto un finale di stagione importante, lanciamo tra i prof un velocista promettente come Marchetti che pensiamo possa dare di più di Pelucchi, detto sinceramente.
Ecco, su Velasco ti do ragione. Lui è veramente l'unico dei vostri su cui punterei 5 euro. Quest'anno è stato il primo con la vostra squadra e ha fatto un primo salto di qualità. Il 2019 potrebbe rappresentare un ulteriore step di crescita.

Qunto a Pacioni, mi pare che lo stiate facendo diventare il vostro Benfatto. Ha raccolto 33 (vedi,ti correggo al rialzo) piazzamenti nei 10. Ma in quali corsa vogliamo dirlo? Tropicale Amissa Bongo, Sharjah Tour, Tour de Taiwan, Tour de Lankgawi, Tour de Korea, Tour of Qinghai Lake, Tour of Turkey, Tour of Hainan. In Europa si è piazzato solo un paio di volte tra Adriatica Ionica, Gippingen e Czech Tour, anche perchè in Europa gli avete fatto correre pochissimi giorni. Parliamo di un 93, non più un ragazzino alle prime armi. Se ci credete davvero, perchè mandarlo a correre quasi esclusivamente corse poco più che dilettantistiche?

Se poi il vostro obiettivo è raccogliere risutlati in Asia, buon per voi, ma è un altro ciclismo rispetto a quello europeo, 10 gradini più scadente. Ma questo significa rinunciare al ciclismo che conta.
bartoli ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 6:16 Inoltre lasciamo liberi di crescere giovani come Raggio o Bevilacqua.
Quattro neopro, più una nuova squadra Under 23 che farà da vivaio aggiungendosi alla squadra Juniores, se non è un progetto interessante il nostro..
Fra l'altro tra i nomi che leggo c'è Roson che mi fa dubitare se sia messo lì per scherzo o per cosa.
Abbiamo molta fiducia per il 2019
Bene far crescere i giovani, benissimo avere una squadra di sviluppo u23. Ciò però non può mutare il giudizio sulla squadra 'A'. Una squadra professional che mira ad ottenere inviti al Giro, alla Sanremo al Lombardia, non può presentarsi con una rosa del genere, dicendo "eh, ma i giovani". I giovani sono importanti, ma devi mescolarli con qualcuno che ti possa portare risultati seri (non i piazzamenti in Corea), oppure devi avere giovani che siano già capaci di portare qualche risultato. Mica puoi andare da Vegni e dirgli "invitami al Giro, ho Bevilacqua che fa 4 anni diventerà un campione". Vegni vi risponde "e sticazzi".

Poi mi ripeto, Marengo, Gabburo e Van Empel a che pro? Non era meglio conservare uno Zhupa che ha dimostrato di avere la stoffa per poter far bene al nord o lo stesso Mosca?
Ultima modifica di Tranchée d'Arenberg il sabato 10 novembre 2018, 10:24, modificato 3 volte in totale.


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Re: Ciclomercato 2018/2019

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Ufficiale Montaguti alla Androni. Che, ancora di più, conferma la possibilità di essere una delle migliori 5 Professional del panorama internazionale http://www.cicloweb.it/2018/11/10/rinfo ... montaguti/


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Beppugrillo
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Re: Ciclomercato 2018/2019

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bartoli ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 9:13 Pacioni sicuro
E poi ripeto la rosa non è definitiva
Due squadre straniere sarebbe la croce sul nostro movimento e non credo che la Wanty, che ha tanto a cuore il Tour, provi realmente a venire al Giro. Inoltre una squadra che punta molto alle classiche non può avere i big al top a maggio
La questione del dovere di RCS di aiutare le Professional italiane è superata da un po'. Io sono anche d'accordo, ma negli anni hanno lasciato a casa squadre molto più meritevoli di un invito rispetto a questa provvisoria. Quest'anno non è stata invitata la Nippo e per me per ora non c'è paragone tra le due formazioni (personalmente anche per quanto riguarda il 2018 preferivo nettissimamente la Nippo e ho trovato ingiusta quell'esclusione, i risultati della stagione lo confermano abbastanza). La Wanty vedremo, Pasqualon se non sbaglio aveva detto che sperava nell'invito ma magari erano frasi di circostanza di un italiano. La Israel invece è un problema grosso, hanno una rosa di gran lunga superiore e verosimilmente punteranno tutto sul Giro visto che il Tour credo gli sia precluso


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Re: Ciclomercato 2018/2019

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Occhio alle due francesi più forti, in questo discorso ;)


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Davvero Zhupa non rimane? Che peccato... :(


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Si parlava di Chernetskii, ecco che ha finalmente trovato casa (un bravo a chi l'ha preso) http://www.cicloweb.it/2018/11/10/la-ca ... ernetskii/


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Re: Ciclomercato 2018/2019

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Basso ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 10:46 Occhio alle due francesi più forti, in questo discorso ;)
Sicuramente, hanno un milione di corridori e un livello molto alto. Porterebbero al Giro buone squadre anche destinando al Tour i migliori. Però loro a differenza di altri hanno anche un ricchissimo calendario nazionale, quindi possono essere un po' meno invogliate a venire al Giro, specie la Cofidis che ha l'invito sicuro alla Vuelta


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Re: Ciclomercato 2018/2019

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Il dato incontrovertibile è che in 3/4 anni siamo passati da "Non invitano le Professional italiane al Giro per invitare squadre scarse che pagano, bisogna premiare la qualità" a "Le nostre squadre sono scarse ma vanno invitate perché sono italiane (sperando che alle straniere non interessi venire al Giro perché altrimenti non c'è proprio partita)".


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Re: Ciclomercato 2018/2019

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Basso ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 10:59 Si parlava di Chernetskii, ecco che ha finalmente trovato casa (un bravo a chi l'ha preso) http://www.cicloweb.it/2018/11/10/la-ca ... ernetskii/
Finalmente una mossa intelligente della Caja Rural (anche se questa più che intelligente si potrebbe dire dispendiosa, nel senso che non è che ci voleva un genio per capire che avevano bisogno di uno scalatore e che lui era il più forte rimasto in circolazione, l'hanno sicuramente capito anche altri ma non avevano il budget)


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Re: Ciclomercato 2018/2019

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Beppugrillo ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 11:02
Basso ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 10:46 Occhio alle due francesi più forti, in questo discorso ;)
Sicuramente, hanno un milione di corridori e un livello molto alto. Porterebbero al Giro buone squadre anche destinando al Tour i migliori. Però loro a differenza di altri hanno anche un ricchissimo calendario nazionale, quindi possono essere un po' meno invogliate a venire al Giro, specie la Cofidis che ha l'invito sicuro alla Vuelta
Occhio che da casa Direct Énergie, a fine estate, era stato chiaramente detto che nel 2019 disputeranno più gare in Italia rispetto al passato. E non solo per il maggior investimento di Wilier ma proprio per il tipo di gare. (per altro anche la Fortuneo ha affermato di voler gareggiare di più nello Stivale).


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Re: Ciclomercato 2018/2019

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 10:20
bartoli ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 6:16 Io di quelli che elencate ne prenderei tanti ma il budget non è sufficiente alto. Inoltre non è completa la squadra, c'è ancora spazio per altri movimenti
Capisco che il budget sia particolarmente basso, però devo farti notare che tu da questo punto di vista hai contribuito ad alimentare certe aspettative. Ogni volta che nei mesi scorsi io ed altri utenti abbiamo espresso perplessità e timori nei confronti del futuro della vostra squadra, tu ci hai sempre risposto (talvolta anche in malo modo) che era tutto a posto ("mi senti preoccupato?" era una delle tue risposte). Io al posto tuo sarei stato molto preoccupato sapendo che squadra stava venendo fuori.

Bene, cosi come han fatto altri, ti dico che se la squadra è questa, l'anno prossimo siete messi veramente male. E il fatto che ci sia spazio per altri movimenti non mi rassicura, perchè tu stesso ci dici che il budget è basso. Gente come Tvetcov, Wippert o Chernetski (quelli che aveva elencato giustamente qualcun'altro) non penso che costeranno centinaia di migliaia di euro, anche perchè rischiano di restare a piedi.
bartoli ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 6:16 Pozzato negli ultimi due anni cosa ci ha dato? E a confronto che risultati ha Visconti?
Vicecampione Nazionale, un secondo posto al Giro prima di essere steso dall'ammiraglia Groupama verso l'Etna, vincitore di tre tappe in Austria, sempre piazzato nelle corse italiane dove non era capitano..
Su questo aspetto sono completamente d'accordo. Pozzato è da tanti anni che ormai viene pagato a vuoto (prima dalla Lampre, negli ultimi anni da voi) solo per fare da frontman. Visconti è decisamente meglio e su questo non c'è ombra di dubbio. Il problema è che una squadra professional di livello non può basarsi interamente su un bravo corridore di 36 anni che più di tanto non può fare e che potrebbe anche essere in calo vista l'età.
bartoli ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 6:16 Abbiamo ringiovanito pesantemente la squadra, abbiamo Pacioni che viene da tre successi e oltre 30 top 10 e pensiamo possa crescere, abbiamo Velasco, dicembre 95, che ha fatto un finale di stagione importante, lanciamo tra i prof un velocista promettente come Marchetti che pensiamo possa dare di più di Pelucchi, detto sinceramente.
Ecco, su Velasco ti do ragione. Lui è veramente l'unico dei vostri su cui punterei 5 euro. Quest'anno è stato il primo con la vostra squadra e ha fatto un primo salto di qualità. Il 2019 potrebbe rappresentare un ulteriore step di crescita.

Qunto a Pacioni, mi pare che lo stiate facendo diventare il vostro Benfatto. Ha raccolto 33 (vedi,ti correggo al rialzo) piazzamenti nei 10. Ma in quali corsa vogliamo dirlo? Tropicale Amissa Bongo, Sharjah Tour, Tour de Taiwan, Tour de Lankgawi, Tour de Korea, Tour of Qinghai Lake, Tour of Turkey, Tour of Hainan. In Europa si è piazzato solo un paio di volte tra Adriatica Ionica, Gippingen e Czech Tour, anche perchè in Europa gli avete fatto correre pochissimi giorni. Parliamo di un 93, non più un ragazzino alle prime armi. Se ci credete davvero, perchè mandarlo a correre quasi esclusivamente corse poco più che dilettantistiche?

Se poi il vostro obiettivo è raccogliere risutlati in Asia, buon per voi, ma è un altro ciclismo rispetto a quello europeo, 10 gradini più scadente. Ma questo significa rinunciare al ciclismo che conta.
bartoli ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 6:16 Inoltre lasciamo liberi di crescere giovani come Raggio o Bevilacqua.
Quattro neopro, più una nuova squadra Under 23 che farà da vivaio aggiungendosi alla squadra Juniores, se non è un progetto interessante il nostro..
Fra l'altro tra i nomi che leggo c'è Roson che mi fa dubitare se sia messo lì per scherzo o per cosa.
Abbiamo molta fiducia per il 2019
Bene far crescere i giovani, benissimo avere una squadra di sviluppo u23. Ciò però non può mutare il giudizio sulla squadra 'A'. Una squadra professional che mira ad ottenere inviti al Giro, alla Sanremo al Lombardia, non può presentarsi con una rosa del genere, dicendo "eh, ma i giovani". I giovani sono importanti, ma devi mescolarli con qualcuno che ti possa portare risultati seri (non i piazzamenti in Corea), oppure devi avere giovani che siano già capaci di portare qualche risultato. Mica puoi andare da Vegni e dirgli "invitami al Giro, ho Bevilacqua che fa 4 anni diventerà un campione". Vegni vi risponde "e sticazzi".

Poi mi ripeto, Marengo, Gabburo e Van Empel a che pro? Non era meglio conservare uno Zhupa che ha dimostrato di avere la stoffa per poter far bene al nord o lo stesso Mosca?
Chernetski aveva già firmato, Tvetcov se Savio lo ha lasciato andare via ci sarà un perché..
Van Empel è una scommessa, Marengo e Gabburo idem. Per chi non viene confermato non esiste solo il fattore sportivo


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Theakston
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Re: Ciclomercato 2018/2019

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cauz. ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 10:47 Davvero Zhupa non rimane? Che peccato... :(


Comunque se avete ancora spazio c'è libero Van Aert! :hippy:
Si, volevo proprio dirlo già ieri!!
Degli ex Veranda's trovo incomprensibile che Merlier con due vittorie debba scendere di categoria!
Tra gli ex Wilier non rimane Turrin che, a parte Mareczko, è stato l'unico a fare un piazzamento nei 10 al Giro d'Italia?


Lopi90
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Re: Ciclomercato 2018/2019

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Ripeto una domanda che avevo fatto prima e poi si è persa: notizie riguardo a Minali? Mi sembra il più sorprendente fra i corridori a piedi, per età e risultati, sarebbe il velocista di punta in due terzi delle professional, italiane o no, cosa c'è sotto? Magari lo prende la Israel, devono raggiungere la doppia cifra come velocisti in rosa. :crazy:

Poi, qua si critica la wilier perché c'è bartoli e per la storia dello sponsor misterioso, ma c'è la Bardiani che è messa molto peggio. Hanno perso Ciccone, l'unico corridore di livello che avevano, e non è arrivato nessuno, o qualche giovane fa il botto (Carboni?) o sono praticamente una continental. Loro non hanno neanche un Visconti pronto a sparare le sue ultime cartucce.

Turrin ha fatto nono in una tappa al giro solo perché ha imbroccato la fuga buona che è arrivata con mezz'ora di vantaggio, ma in quella tappa si è staccato in salita da vari passisti veloci. Corridore decente, ma non è certo uno dei più sorprendenti a piedi.


Paperino
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Re: Ciclomercato 2018/2019

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Oltretutto c è da dire una cosa, quest' anno, visto come si sono rinforzate, dubito che le professional francesi vengano escluse dal tour quindi i team stranieri wanty e israel su tutti,se vorranno partecipare a un gg dovranno puntare al giro. Tra l altro c e da notare la differenza abissale che si è creata tra le professional francesi e quelle italiane, il confronto è davvero imbarazzante.


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Beppugrillo
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Re: Ciclomercato 2018/2019

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No aspetta, come qualità media la Bardiani è sopra questa Wilier.
Barbin, Carboni, Rota, Simion, Tonelli, Wackermann sono tutti nomi che alzerebbero la qualità del gruppo di Scinto e anche i giovani sono comunque più promettenti, penso a Romano, Orsini, Savini. Si è parlato del buon finale di stagione di Velasco e Zardini, ma Carboni e Wackermann hanno fatto lo stesso, per me meglio. Poi è anche un gruppo con più esperienza ad alto livello. La filosofia Bardiani è molto chiara, non sarà mai una squadra davvero forte ma si rinnova ogni anno e riesce spesso a prendere nomi buoni dai dilettanti. Ultimamente non ne hanno azzeccate molte ma non si può accostare ad una Continental


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Ciclomercato 2018/2019

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Beppugrillo ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 10:43
bartoli ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 9:13 Pacioni sicuro
E poi ripeto la rosa non è definitiva
Due squadre straniere sarebbe la croce sul nostro movimento e non credo che la Wanty, che ha tanto a cuore il Tour, provi realmente a venire al Giro. Inoltre una squadra che punta molto alle classiche non può avere i big al top a maggio
La questione del dovere di RCS di aiutare le Professional italiane è superata da un po'. Io sono anche d'accordo, ma negli anni hanno lasciato a casa squadre molto più meritevoli di un invito rispetto a questa provvisoria. Quest'anno non è stata invitata la Nippo e per me per ora non c'è paragone tra le due formazioni (personalmente anche per quanto riguarda il 2018 preferivo nettissimamente la Nippo e ho trovato ingiusta quell'esclusione, i risultati della stagione lo confermano abbastanza). La Wanty vedremo, Pasqualon se non sbaglio aveva detto che sperava nell'invito ma magari erano frasi di circostanza di un italiano. La Israel invece è un problema grosso, hanno una rosa di gran lunga superiore e verosimilmente punteranno tutto sul Giro visto che il Tour credo gli sia precluso
La questione per me è molto semplice. E' giusto avere un occhio di riguardo nei confronti delle professional italiane, il tutto però entro un certo limite di tolleranza. Tra una squadra francese che vale 100 e una italiana che vale 80, invito quella italiana per una questione di bandiera; ma se la francese vale 100 e l'italiana vale 40, allora io mi sento 'costretto' ad invitare quella francese perchè siamo scesi sotto la soglia di guardia.

Purtoppo il livello delle nostre Professional negli ultimi 10 anni è letteralmente crollato. 10 anni fa la squadra di Savio aveva in squadra Simoni, Scarponi, Serpa, Rebellin, Gavazzi, Ginanni e Bertagnolli (due che in quegli anni andavano, eh); l'Acqua e Sapone aveva Garzelli, Paolini e i fratelli Masciarelli; Reverberi aveva Pozzovivo, Sella, Richeze; l'LPR presentava Savoldelli, Di Luca, Petacchi, Bosisio. Non so se ci rendiamo conto di quello che è accaduto in 10 anni.

Dunque, al posto di Vegni io per il prossimo anno, visti sti chiari di luna, inviterei al massimo 2 italiane, ovvero l'Androni e una tra Nippo e Bardiani. E non sono neanche sicuro della seconda perchè pure Nippo e Bardiani sono tutt'altro che competitive.
Basso ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 10:46 Occhio alle due francesi più forti, in questo discorso ;)
Eh, si. Il mercato francese è stato molto deleterio in questo senso per le italiane. Io starei attento soprattutto alla Direct Energie che si è rinforzata e ha già detto che vorrà correre di più in italia; la Cofidis ha 28 corridori (e due velocisti seri), quindi potrebbe anche fare tutti e tre i GT, ma il Giro per loro rappresenterebbe comunque una terza scelta visto che alla Vuelta ci vanno da anni e in Spagna credo che lo sponsor abbia più interessi commerciali.
L'altra questione legata alla Francia e al Tour è il rafforzamento della Vital Concept che di fatto costringerà molto probabilmente ASO a lasciare a casa oltre alla Delko, anche la Wanty.

Proprio la Wanty meriterebbe una chance al Giro. Martin potrebbe fare una buona classifica, anche entrare in top10, mentre Pasqualon potrebbe dire la sua in qualche tappa da volata ristretta.
Oltrea ai belgi chiamerei sicuramente la Israel Cycling Acadamy, ulteriormente rafforzata con gli ultimi arrivi.
Posto che l'Androni ha già la sua WC, io per l'ultimo pass non saprei se invitare un'italiana o chiamare addirittura la Roompot (Boom, De Bie, Boy Van Poppel, Weening, Van Staeyen, Van Schip, Lammertink male non sarebbe).


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Re: Ciclomercato 2018/2019

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Comprendo le ragioni dell'utente bartoli di far quadrare il cerchio tra budget stretto e la volontà di continuare a sostenere il ciclismo italiano ingaggiando tra i più promettenti U23 italiani. Il problema è che da qualche anno a questa parte la qualità media del ciclismo italiano, a parte qualche caso sporadico, si sta abbassando e questo si riflette sulle prestazioni e sui risultati che questi ragazzi ottengono quando passano professionisti; risultati che poi mancano alle squadre.

Io sono tra quelli che critica il movimento dilettantistico italiano, in cui gli U23 "pascolano" in attesa del passaggio di categoria. E' altresì vero che molti tra i migliori junior italiani cambino categoria andando a militare in squadre straniere (SEG e Polartec su tutte), per cui, scommessa per scommessa, tanto vale la pena mettere sotto contratto, magari per quattro anni, uno o due tra i migliori junior italiani e iniziarli al professionismo, ad esempio, facendoli partecipare al calendario asiatico, gare in cui la squadra molte volte è presente al via.

Con questo "giochetto" Gianni Savio ha rimpinguato le casse della propria squadra e si può permettere il "lusso" di ingaggiare buoni corridori e i risultati degli ultimi anni lo stanno a dimostrare.


Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
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Re: Ciclomercato 2018/2019

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Ma che cos'ha la Israel per avere tanto appeal? Brandle? Cimolai? Tutti buoni corridori, ma che tecnicamente non aggiungono e non tolgono nulla...non metto in dubbio che siano mediamente più forti delle italiane, ma non potete dirmi che bisogna invitarli perché Ruben Plaza è un valore aggiunto per la corsa!


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Slegar
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Re: Ciclomercato 2018/2019

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Theakston ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 12:35 Ma che cos'ha la Israel per avere tanto appeal? Brandle? Cimolai? Tutti buoni corridori, ma che tecnicamente non aggiungono e non tolgono nulla...non metto in dubbio che siano mediamente più forti delle italiane, ma non potete dirmi che bisogna invitarli perché Ruben Plaza è un valore aggiunto per la corsa!
Il budget e la voglia di essere tra le migliori due professional al termine del 2019 per aver spalancate le porte del WT. Non sarei sorpreso per il 2019 di non vederla al via in nessun grande giro ma di partecipare ovunque si presenti la possibilità per raccogliere risultati importanti.


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Re: Ciclomercato 2018/2019

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Slegar ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 12:37
Theakston ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 12:35 Ma che cos'ha la Israel per avere tanto appeal? Brandle? Cimolai? Tutti buoni corridori, ma che tecnicamente non aggiungono e non tolgono nulla...non metto in dubbio che siano mediamente più forti delle italiane, ma non potete dirmi che bisogna invitarli perché Ruben Plaza è un valore aggiunto per la corsa!
Il budget e la voglia di essere tra le migliori due professional al termine del 2019 per aver spalancate le porte del WT. Non sarei sorpreso per il 2019 di non vederla al via in nessun grande giro ma di partecipare ovunque si presenti la possibilità per raccogliere risultati importanti.
Il tuo ragionamento non fa una piega, è vero. È proprio la direzione dell'UCI il problema. Invece di ridimensionare il numero delle WT....ci ritroviamo con altre squadre né carne né pesce tipo le attuali Katiusha o Dimension Data. Ma vedo che ormai siamo OT!


bartoli
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1 su 4? Perché non direttamente 0 su 4 e poi nel 2020 ci si gode il reddito di cittadinanza?


Soffrire, cadere, rialzarsi, vincere. Questo è il vocabolario del ciclismo e della vita
Stylus
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Re: Ciclomercato 2018/2019

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Rispondo, coscientemente in malo modo ma senza risentimento e senza rabbia, al povero Bartoli che premetto di stimare molto sopratutto per il coraggio di essere qui con noi a discuterne e fare da parafulmine non solo per la sua squadra e ma anche inconsapevolmente per tutto il movimento professional italiano e che immagino inoltre essendo un addetto stampa non avere certo alcuna voce in capitolo ne responsabilità sugli ingaggi della squasdra: tenere in considerazione i risultati dei ciclisti nelle corse asiatiche è ridicolo. E' ridicolo che ci partecipiate ma se è per motivazioni di sponsor e raccogliere giorni di corsa la posso anche mandar giù la partecipazione ma per favore, almeno non considerate i risultati. Non esistono, non fanno testo, non valgono niente, il nulla.

Gente come Minali, Pelucchi (e in passato gente come Boem) è impensabile che possano restare senza contratto e non esiste un ciclista che rinunciare a proseguire il suo sogno, la sua carriera, e il suo lavoro perché pretende troppo. Salvo che venga offerto un stipendio che è poco più di un rimborso spese, o di tasca propria tanto che sarebbe più conveniente trovarsi un sano lavoro da commesso di negozio. A tal proposito quel furbacchione di Savio ha usato per certi elementi questo metodo, di ritardare l'ingaggio di certi ciclisti finché erano costretti ad accettare di correre con il minimo sindacabile pur di non restare a piedi.

Senza limitarsi ai ciclisti italiani ce ne sono a dozzine di ciclisti di livello superiore che meriterebbero di continuare, e se anche uno solo di questi sarà costretto al ritiro non immagino che abbiano richieste troppo alte.


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Re: Ciclomercato 2018/2019

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Theakston ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 11:23
Degli ex Veranda's trovo incomprensibile che Merlier con due vittorie debba scendere di categoria!
Tra gli ex Wilier non rimane Turrin che, a parte Mareczko, è stato l'unico a fare un piazzamento nei 10 al Giro d'Italia?
merlier è stato un po' impulsivo, però. ha firmato il contratto già ad aprile, poi in estate per sua stessa ammissione gli sono arrivate proposte migliori (a quanto pare persino dal WT) ma ormai si era già legato alla creafin fino al 2021!


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Re: Ciclomercato 2018/2019

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Theakston ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 12:35 Ma che cos'ha la Israel per avere tanto appeal? Brandle? Cimolai? Tutti buoni corridori, ma che tecnicamente non aggiungono e non tolgono nulla...non metto in dubbio che siano mediamente più forti delle italiane, ma non potete dirmi che bisogna invitarli perché Ruben Plaza è un valore aggiunto per la corsa!
I sghei! La proprietà è uno degli uomini d'affari più potenti di Israele e l'economia di quel Paese è tra le più prosperose del Continente africano.


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Re: Ciclomercato 2018/2019

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sceriffo ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 14:52
Theakston ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 12:35 Ma che cos'ha la Israel per avere tanto appeal? Brandle? Cimolai? Tutti buoni corridori, ma che tecnicamente non aggiungono e non tolgono nulla...non metto in dubbio che siano mediamente più forti delle italiane, ma non potete dirmi che bisogna invitarli perché Ruben Plaza è un valore aggiunto per la corsa!
I sghei! La proprietà è uno degli uomini d'affari più potenti di Israele e l'economia di quel Paese è tra le più prosperose del Continente africano.
Peccato che sia in Asia :diavoletto:


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Re: Ciclomercato 2018/2019

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sceriffo ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 14:52
Theakston ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 12:35 Ma che cos'ha la Israel per avere tanto appeal? Brandle? Cimolai? Tutti buoni corridori, ma che tecnicamente non aggiungono e non tolgono nulla...non metto in dubbio che siano mediamente più forti delle italiane, ma non potete dirmi che bisogna invitarli perché Ruben Plaza è un valore aggiunto per la corsa!
I sghei! La proprietà è uno degli uomini d'affari più potenti di Israele e l'economia di quel Paese è tra le più prosperose del Continente africano.
Mi sa che il riferimento all appeal non era ai corridori ma a noi che consideriamo la Israel così superiore alle italiane......... ma potrei anche sbagliarmi eh


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Re: Ciclomercato 2018/2019

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bartoli ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 6:16 Io di quelli che elencate ne prenderei tanti ma il budget non è sufficiente alto. Inoltre non è completa la squadra, c'è ancora spazio per altri movimenti
Pozzato negli ultimi due anni cosa ci ha dato? E a confronto che risultati ha Visconti?
Vicecampione Nazionale, un secondo posto al Giro prima di essere steso dall'ammiraglia Groupama verso l'Etna, vincitore di tre tappe in Austria, sempre piazzato nelle corse italiane dove non era capitano..
Abbiamo ringiovanito pesantemente la squadra, abbiamo Pacioni che viene da tre successi e oltre 30 top 10 e pensiamo possa crescere, abbiamo Velasco, dicembre 95, che ha fatto un finale di stagione importante, lanciamo tra i prof un velocista promettente come Marchetti che pensiamo possa dare di più di Pelucchi, detto sinceramente.
Inoltre lasciamo liberi di crescere giovani come Raggio o Bevilacqua.
Quattro neopro, più una nuova squadra Under 23 che farà da vivaio aggiungendosi alla squadra Juniores, se non è un progetto interessante il nostro..
Fra l'altro tra i nomi che leggo c'è Roson che mi fa dubitare se sia messo lì per scherzo o per cosa.
Abbiamo molta fiducia per il 2019
Caro Bartoli, capisco le tue ragioni, anche perchè in tempo di crisi non si può fare molto, però non accetto le forzature che utilizzi per difendere il vostro operato. Esempio: "lanciamo tra i prof un velocista promettente come Marchetti che pensiamo possa dare di più di Pelucchi, detto sinceramente". Queste parole non le posso accettare, infatti nulla togliendo a Marchetti, il quale a solo 20 anni è riuscito a fare secondo in una corsa prof, però credo che Pelucchi vi avrebbe fatto molto comodo, anche per far crescere Moreno.
PS: Comunque credo che in Italia ci sia un certo miopismo sull'individuazione dei velocisti, basti pensare a Pasqualon e allo stesso Pelucchi(il quale quest'anno, in una stagione dedicata al gregariato, è riuscito a imporsi in Slovacchia davanti a Jakobsen e Laporte).

PSS: Spero che Pelucchi riesca a trovare una squadra disposta a metterlo sotto contratto, infatti credo che abbia delle qualità non indifferenti.(Guardate il recupero negli ultimo 100m della Handzame Classic di quest'anno).

Saluti,Leonardo


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Re: Ciclomercato 2018/2019

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Paperino ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 15:34
sceriffo ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 14:52
Theakston ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 12:35 Ma che cos'ha la Israel per avere tanto appeal? Brandle? Cimolai? Tutti buoni corridori, ma che tecnicamente non aggiungono e non tolgono nulla...non metto in dubbio che siano mediamente più forti delle italiane, ma non potete dirmi che bisogna invitarli perché Ruben Plaza è un valore aggiunto per la corsa!
I sghei! La proprietà è uno degli uomini d'affari più potenti di Israele e l'economia di quel Paese è tra le più prosperose del Continente africano.
Mi sa che il riferimento all appeal non era ai corridori ma a noi che consideriamo la Israel così superiore alle italiane......... ma potrei anche sbagliarmi eh
Dal ranking CQ: Miglior corridore della Israel Hermans, 84esimo, nel 2018 ha vinto una tappa e la generale al Giro dell'Austria, secondo al Tour of Utah. Al Giro miglior piazzamento un undicesimo e 45esimo nella generale.
Visconti: Ranking 2018 94esimo; tre tappe al Giro dell'Austria, un secondo di tappa al Giro e al Campionato Italiano.
Tra i due tutto sommato prenderei ancora Visconti.
La ICA ha diversi corridori, tra cui un promettente Raim, in grado di fare vittorie e piazzamenti in gare .1, sicuramente se mettiamo sul piatto 10 dei suoi e 10 di un italiana, il piatto pende dalla parte di Israel, ma non vedo nessuno di cui dire "cavolo, questo ci vorrebbe proprio al Giro"


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Re: Ciclomercato 2018/2019

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Definita la rosa di una delle Continental italiane http://www.cicloweb.it/2018/11/10/prese ... -italiana/


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Theakston ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 17:14 ma non vedo nessuno di cui dire "cavolo, questo ci vorrebbe proprio al Giro"
Ma considerando tutte le Professional di chi lo diresti? Io giusto di Bouhanni, Barguil e Greipel (che comunque andranno al Tour)


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Basso ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 17:28 Definita la rosa di una delle Continental italiane http://www.cicloweb.it/2018/11/10/prese ... -italiana/

Ma come mai la Nippo non ha firmato Leonardo BOnifazio? Ha fatto ottime cose da stagista, mi aspettavo proprio che lo tenessero..... beh, spero che qua raggiunga dei risultati che gli consentano di salire ancora uno scalino e arrivare in una professional


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Re: Ciclomercato 2018/2019

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andriusskerla ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 17:31
Theakston ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 17:14 ma non vedo nessuno di cui dire "cavolo, questo ci vorrebbe proprio al Giro"
Ma considerando tutte le Professional di chi lo diresti? Io giusto di Bouhanni, Barguil e Greipel (che comunque andranno al Tour)
Io direi che anche gente come Coquard, Vichot, Roland, Calmejane, Laporte e Chernetskij anche se non al livello di quelli detti da te potrebbero fare bene però qui torniamo al discorso che le francesi sono troppo superiori a tuttr le altre professional.


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Re: Ciclomercato 2018/2019

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andriusskerla ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 17:31
Theakston ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 17:14 ma non vedo nessuno di cui dire "cavolo, questo ci vorrebbe proprio al Giro"
Ma considerando tutte le Professional di chi lo diresti? Io giusto di Bouhanni, Barguil e Greipel (che comunque andranno al Tour)
Ma infatti di quasi nessuno oltre a quelli che hai detto. Teoricamente se avessero un potenziale fenomeno. Pensa che quando c'era Bernal lo hanno lasciato fuori!
Per questo resto convinto che nonostante tutto un occhio di riguardo per le nostre squadre ci andrebbe.
Alla fine faranno una Gift Card al miglior offerente e una Wild Card come minoranza etnica a un'italiana


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Re: Ciclomercato 2018/2019

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simociclo ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 17:49
Basso ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 17:28 Definita la rosa di una delle Continental italiane http://www.cicloweb.it/2018/11/10/prese ... -italiana/

Ma come mai la Nippo non ha firmato Leonardo BOnifazio? Ha fatto ottime cose da stagista, mi aspettavo proprio che lo tenessero..... beh, spero che qua raggiunga dei risultati che gli consentano di salire ancora uno scalino e arrivare in una professional
Concordo con te sull'auspicio per i risultati. Avrebbe sicuramente meritato la conferma alla Nippo però, dall'altro canto, le ruote veloci non mancano: Canola, Lobato, Lonardi, Cima sr, Cima jr, magari un giapponese o qualche altro rinforzo, volendo Tizza.


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Re: Ciclomercato 2018/2019

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Ma invece che gioiellino è il mercato della Bora di quest'anno? Poche mosse (3 dentro e 3 fuori) con cui hanno migliorato nettamente la rosa. Fuori Kolar, che si è ritirato, Pelucchi, che non aveva spazio, e Saramotins, che era abbastanza inutile e fuori dalle "rotazioni" (non ha fatto né la campagna del nord né i grandi giri). Dentro un passistone come Drucker che può fare l'ultimo uomo per Sagan o Bennett e essere l'uomo in più sul pavé, poi Gatto, che viene da una stagione disastrosa ma se si ritrova vale tranquillamente Oss, e ovviamente Schachmann, che può diventare (se non lo è già) il più forte dei tedeschi e dovevano averlo


Paperino
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Re: Ciclomercato 2018/2019

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La dimostrazione che oltre ai soldi ci vogliono dirigenti e tecnici capaci Denk ha portato la NetApp nel giro di pochi anni da piccola Continental a una delle più forti WT facendo mix tra corridori esperti e giovani di talento..... una zquadra ben costruita con corridori forti su tutti i terreni e n questi ultimi due anni hanno avuto anche un Konig praticamente inesistente per problemi fisici


Pat McQuaid

Re: Ciclomercato 2018/2019

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Beppugrillo ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 19:41 Ma invece che gioiellino è il mercato della Bora di quest'anno? Poche mosse (3 dentro e 3 fuori) con cui hanno migliorato nettamente la rosa. Fuori Kolar, che si è ritirato, Pelucchi, che non aveva spazio, e Saramotins, che era abbastanza inutile e fuori dalle "rotazioni" (non ha fatto né la campagna del nord né i grandi giri). Dentro un passistone come Drucker che può fare l'ultimo uomo per Sagan o Bennett e essere l'uomo in più sul pavé, poi Gatto, che viene da una stagione disastrosa ma se si ritrova vale tranquillamente Oss, e ovviamente Schachmann, che può diventare (se non lo è già) il più forte dei tedeschi e dovevano averlo
se Drucker e Gatto sono acquisti che definiscono gioiellino il mercato della Bora, voglio sapere come definiamo il mercato UAE


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il_panta
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Re: Ciclomercato 2018/2019

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Pat McQuaid ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 22:53
Beppugrillo ha scritto: sabato 10 novembre 2018, 19:41 Ma invece che gioiellino è il mercato della Bora di quest'anno? Poche mosse (3 dentro e 3 fuori) con cui hanno migliorato nettamente la rosa. Fuori Kolar, che si è ritirato, Pelucchi, che non aveva spazio, e Saramotins, che era abbastanza inutile e fuori dalle "rotazioni" (non ha fatto né la campagna del nord né i grandi giri). Dentro un passistone come Drucker che può fare l'ultimo uomo per Sagan o Bennett e essere l'uomo in più sul pavé, poi Gatto, che viene da una stagione disastrosa ma se si ritrova vale tranquillamente Oss, e ovviamente Schachmann, che può diventare (se non lo è già) il più forte dei tedeschi e dovevano averlo
se Drucker e Gatto sono acquisti che definiscono gioiellino il mercato della Bora, voglio sapere come definiamo il mercato UAE
Credo che la qualità degli acquisti vada valutata sulla base di quanto si spende. Chiaro che se hai i soldi fai un mercato importante, ma bisogna vedere se quei soldi potevano essere spesi meglio. Ad esempio, Gaviria è un grande acquisto, fortissimo e giovane, ma si pesta i piedi con Kristoff. Gaviria può portare i risultati, ma di sicuro priverà Kristoff di qualche risultato. Invece gli acquisti Bora, come detto da Beppugrillo, sono perfetti nell'ottica della squadra. Secondo me la Bora lavora molto molto bene.


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Beppugrillo
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Re: Ciclomercato 2018/2019

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La UAE l'hanno scorso ha preso Kristoff e Aru, quest'anno ha scaricato Kristoff e in due anni non ha dato nessun gregario ad Aru. A fare contratti ricchissimi sono buoni tutti una volta che hanno un budget sovradimensionato, un'altra cosa è aggiungere i corridori giusti. Bravi a puntare su vari giovani, poi si vedrà come li valorizzano. Se fanno come con Ganna e Consonni tanto valeva darsi all'ippica


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Ciclomercato 2018/2019

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Beppugrillo ha scritto: domenica 11 novembre 2018, 6:41 La UAE l'hanno scorso ha preso Kristoff e Aru, quest'anno ha scaricato Kristoff e in due anni non ha dato nessun gregario ad Aru. A fare contratti ricchissimi sono buoni tutti una volta che hanno un budget sovradimensionato, un'altra cosa è aggiungere i corridori giusti. Bravi a puntare su vari giovani, poi si vedrà come li valorizzano. Se fanno come con Ganna e Consonni tanto valeva darsi all'ippica
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