Marco Pantani.

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
donchisciotte
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Re: Marco Pantani.

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Pantani ha sempre detto che il suo ematocrito non era a 52 ma comodamente sotto 50, quindi lui aveva la convinzione assoluta, che non ha mai modificato, che lo avessero fregato. Che si trattasse di un complotto per non fargli vincere il Giro. A questo seguì la gogna mediatica, la presa di distanza di tutto l'ambiente ciclistico, l'intervento delle procure. Una settimana dopo Campiglio, Pantani era indagato a Torino.
Ripeto, tieni conto che allora il doping non era nemmeno reato e Pantani non era risultato positivo, l'ematocrito alto era già capitato a Chiappucci e Simoni , per esempio, senza alcun clamore o altro.
Pantani scese le scale di quell'albergo dicendo già, prima che succedesse tutto ,che lui non si sarebbe rialzato. E questo attiene alla personalità orgogliosa, in un certo senso fragile di Pantani. Quello che è certo è che da lì partì una persecuzione palese ( siringa di Montecatini, Olimpiadi di Sydney, esclusione dal Tour, accuse di ogni tipo e natura).
Io penso che se lui fosse andato a quel Tour e avesse rotto le scatole al fenomeno che stavano costruendo fra sponsor miliardari e protezioni di ogni tipo, lo scherzo di Campiglio si sarebbe ripetuto, forse in modo anche più grave. In quel Tour fu sanata ex post, irregolarmente, una positività di Armstrong, non ci sarebbe voluto molto a crearne una. E penso che lui certe cose le avvertisse. Con questo senza negare la complessità psicologica di Pantani che, sicuramente, fu un elemento di quella decisione.
La storia della siringa di Montecatini è esattamente come l'hai letta, non ho scritto niente che non fosse documentato da cronache giornalistiche o atti giudiziari.
Vorrei che tanto zelo persecutorio si convertisse, finalmente, nello zelo a cercare di spiegare, tutto qua.


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danilodiluca87
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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da danilodiluca87 »

donchisciotte ha scritto:....aveva la convinzione assoluta....che lo avessero fregato....

seguì la gogna mediatica, la presa di distanza di tutto l'ambiente ciclistico, l'intervento delle procure. Una settimana dopo Campiglio, Pantani era indagato a Torino.

Pantani scese le scale di quell'albergo dicendo già, prima che succedesse tutto ,che lui non si sarebbe rialzato. E questo attiene alla personalità orgogliosa, in un certo senso fragile di Pantani....Con questo senza negare la complessità psicologica di Pantani che, sicuramente, fu un elemento di quella decisione.
questo è stato il problema gravee.....già dalle scale dell'albergo....

la sua fragilità è stata determinante inizialmente, perchè da quello che leggo in quei 15 giorni non ci fu niente di eclatante rispetto ad oggi, considerando che era la prima volta e che si trattava di Pantanii....(alla fine pure Di Luca ed altri hanno subito tutto questo, nas, inchieste, procure ecc.ecc.....ovviamente tutti erano abituati ed il nome era diversoo)

più che di complotto, parlerei di una persecuzione, quest'ultima da quello che leggo appare certe ed acclarata negli anni successivi, mentre il complotto di campiglio era dato forse dalla fragilità ed è difficile da dimostraree....fosse andato al Tour, non possiamo immmaginare cosa sarebbe successoo??????
per dirti anche di Rebellin potremmo parlare di complotto (sul numero delle provette, sulla sparizione, sulla mal conservazione.....anche lui con la convinzione assoluta che lo avessero fregato....) come anche per Di Luca pubblicai il giorno della positività un bel paginone dove parlavo di tutte le porcate che gli erano state fatte (una specie di capro espiatorio in versione agricolo, ovviamente ben pagato a 2 euro per lettura ahahahahahaah)


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Re: Marco Pantani.

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danilodiluca87 ha scritto:
questo è stato il problema gravee.....già dalle scale dell'albergo....

la sua fragilità è stata determinante inizialmente, perchè da quello che leggo in quei 15 giorni non ci fu niente di eclatante rispetto ad oggi, considerando che era la prima volta e che si trattava di Pantanii....(alla fine pure Di Luca ed altri hanno subito tutto questo, nas, inchieste, procure ecc.ecc.....ovviamente tutti erano abituati ed il nome era diversoo)

più che di complotto, parlerei di una persecuzione, quest'ultima da quello che leggo appare certe ed acclarata negli anni successivi, mentre il complotto di campiglio era dato forse dalla fragilità ed è difficile da dimostraree....fosse andato al Tour, non possiamo immmaginare cosa sarebbe successoo??????
per dirti anche di Rebellin potremmo parlare di complotto (sul numero delle provette, sulla sparizione, sulla mal conservazione.....anche lui con la convinzione assoluta che lo avessero fregato....) come anche per Di Luca pubblicai il giorno della positività un bel paginone dove parlavo di tutte le porcate che gli erano state fatte (una specie di capro espiatorio in versione agricolo, ovviamente ben pagato a 2 euro per lettura ahahahahahaah)
Vedi danilodiluca87

Se pensi che in quei 15 giorni (quelli teorici di sospensione) non successe niente di eclatante, ti sei documentato male.
In quei 15 giorni la procura di Torino ebbe il tempo di andare a tirare in ballo la cartella clinica dell'incidente della Milano-Torino del 1995 ed indagare Pantani per un reato che all'epoca non esisteva.
Per Chiappucci e Simoni, ad esempio, non successe nulla del genere.
Che a Di Luca e ad altri sia capitato in seguito non c'entra nulla, perchè NEL FRATTEMPO la legge "antidoping", giusta o SBAGLIATA, era stata inserita nel codice penale.
Sempre in quei 15 giorni, il CONI se ne uscì con un comunicato secondo il quale con un ematocrito come quello di Pantani l'assunzione di EPO era da considerarsi certa.
Talmente certa che un anno dopo avrebbero cambiato i parametri e considerando anche l'emoglobina il Pirata non sarebbe nemmeno stato fermato.....
Più in generale il clima di quelle due settimane non ha niente a che vedere con quello dei casi successivi a cui tu fai riferimento.
I casi di Di Luca e gli altri sono rimasti confinati nel piccolo recinto del ciclismo, in quei giorni invece i telegiornali aprivano le loro edizioni nazionali con le notizie su Pantani.
I politici dicevano la loro.
Il Pirata era il personaggio del momento.
Se avessi mostrato la foto di Marco ad una casalinga che non si interessava di ciclismo lo avrebbe riconosciuto al primo colpo, mentre se avessi fatto lo stesso con la foto di Di Luca quando è stato fermato, nel 90% dei casi ti avrebbe risposto che si trattava di un bel ragazzo biondo.
Se il 1987 è il tuo anno di nascita (nel caso, beato te) ti puoi solo immaginare quello che ha rappresentato il Panta in quel periodo.
La gente usciva dal lavoro e chiedeva come era andata al Giro, si prendeva la mezza giornata libera come capita per i mondiali di calcio e come in precedenza era capitato per Alberto Tomba.
In Italia non è più capitato nulla del genere, calcio escluso.
Tutto era talmente più grande rispetto al poco interesse che il ciclismo riscuote negli ultimi anni, da RENDERE OGNI PARAGONE SBAGLIATO PER IL SOLO FATTO DI ESSERE STATO CONCEPITO.

P.S. Di Luca mi sta simpatico, il discorso potrebbe essere fatto con qualsiasi altro ciclista.


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danilodiluca87
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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da danilodiluca87 »

TEX ha scritto:
danilodiluca87 ha scritto:
questo è stato il problema gravee.....già dalle scale dell'albergo....

la sua fragilità è stata determinante inizialmente, perchè da quello che leggo in quei 15 giorni non ci fu niente di eclatante rispetto ad oggi, considerando che era la prima volta e che si trattava di Pantanii....(alla fine pure Di Luca ed altri hanno subito tutto questo, nas, inchieste, procure ecc.ecc.....ovviamente tutti erano abituati ed il nome era diversoo)

più che di complotto, parlerei di una persecuzione, quest'ultima da quello che leggo appare certe ed acclarata negli anni successivi, mentre il complotto di campiglio era dato forse dalla fragilità ed è difficile da dimostraree....fosse andato al Tour, non possiamo immmaginare cosa sarebbe successoo??????
per dirti anche di Rebellin potremmo parlare di complotto (sul numero delle provette, sulla sparizione, sulla mal conservazione.....anche lui con la convinzione assoluta che lo avessero fregato....) come anche per Di Luca pubblicai il giorno della positività un bel paginone dove parlavo di tutte le porcate che gli erano state fatte (una specie di capro espiatorio in versione agricolo, ovviamente ben pagato a 2 euro per lettura ahahahahahaah)
In quei 15 giorni la procura di Torino ebbe il tempo di andare a tirare in ballo la cartella clinica dell'incidente della Milano-Torino del 1995 ed indagare Pantani per un reato che all'epoca non esisteva.
Per Chiappucci e Simoni, ad esempio, non successe nulla del genere.
Che a Di Luca e ad altri sia capitato in seguito non c'entra nulla, perchè NEL FRATTEMPO la legge "antidoping", giusta o SBAGLIATA, era stata inserita nel codice penale.
Sempre in quei 15 giorni, il CONI se ne uscì con un comunicato secondo il quale con un ematocrito come quello di Pantani l'assunzione di EPO era da considerarsi certa.
Talmente certa che un anno dopo avrebbero cambiato i parametri e considerando anche l'emoglobina il Pirata non sarebbe nemmeno stato fermato.....
Più in generale il clima di quelle due settimane non ha niente a che vedere con quello dei casi successivi a cui tu fai riferimento.
I casi di Di Luca e gli altri sono rimasti confinati nel piccolo recinto del ciclismo, in quei giorni invece i telegiornali aprivano le loro edizioni nazionali con le notizie su Pantani.
caro tex il problema non è che mi sono documentato male, ma non mi sono propio documentato (poco) e sto cercando si capiree....
tutto quello di cui scrivi avvalora il mio pensiero, il clima generale solo a livello mediatico è diverso, per due motivi fondamentali:
- pantani personaggio del momento, come ben spieghii....
- prima volta che succede un caso del genere....

tutto il resto, inchieste, dichiarazioni del Coni ecc.ecc......sono la normalità degli anni successivi!!!!!!
per me l'accanirsi contro Pantani c'è stato dopo, evidentemente significa che portare pantani in prima pagina faceva vendere e molto, purtroppo da allora è nato "l'orgasmo" nei tifosi ad ogni caso di doping, è nato il giustificare ottimi risultati con il dubbio di doping......a partire da quei giornalisti si è creato questo sentimento popolare, sfruttato poi alla grande da alcuni CICLISTI STESSI che per emergere, sfruttavano la pista del "pulitismo". questo è il motivo fondamentale perchè ce l'ho con questi corridori che hanno rovinato il ciclismo.

ti faccio il confronto con Di Luca e puoi capire che penso di dire una cosa vera, allora anche per danilo si dovrebbe parlare di complotto, l'ho fatto anche io in quei giorni della positività, ripercorrendo la sua intera vicenda....ma poi sappiamo la figura da idiota che ho fatto per giustificare ogni mezzo rigo ed ogni singola accusaa.... :D :D :D :D
- dopo il Giro vinto ripescano indagini vecchie e perse soldi, ingaggi, squadre pro tour ecc.ecc....
- indagine della magistratura per un presunto thermos, dove un indebitato lo ricatta....
- zoncolan e la pipì degli angeli, erano 4, ma solo lui indagato, è un'indagine indiretta per urine troppo pulite, alla fine sappiamo che c'è stata l'assoluzionee....
- bloccato prima del mondiale 2007 solo il giorno prima, lettere inviate da Torri a Ballerini per non invitarlo....
- quante volte è stato indagato ed assolto dalla procura di Pe, poi di Padova ecc.ecc....


cari ragazzi....penso che dobbiamo essere onesti, in quei 15 giorni non è successo niente di particolare oltre il normale che sarebbe accaduto poi nei casi successivi (che solo questo è già uno scandaloo skyfosoo), considerando (ripeto) quei due fattori: pantani personaggio del momento, prima volta che succede un caso del genere....)

purtroppo l'orgoglio di non aver fatto niente di diverso dagli altri, la prima volta che succedeva quel macello....accompagnati con la sua fragilità e la sua solitudinee.....perchè penso che ognuno di noi che abbia questi elementi tenda ad isolarsi, anche se sei la persona più forte del mondo

sono convinto che un qualsiasi altro corridore, pure Di Luca che in queste cose è stato sempre una roccia, in quel contesto.....sarebbe stata veramente diversoo!!!!!

ora perchè proprio lui fa uscire con l'ematocrito alto e lanciare il massacro non lo sò......secondo voii perchè proprio luii????
fatemi capiree

grazieeeeee :trofeo: :trofeo: :trofeo: :trofeo:


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Strong
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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da Strong »

caro danilo i tuoi sforzi sono apprezzabili ma ti avverto che qui, come sul forum di cunego, non c'è nulla
da fare. questi sono totalmente fuori di melone e non vedono altro che pantani.
la penso come te e aggiungo che pantani si è semplicemente "fatto fuori" da solo un pò come è capitato
a molti grandi talenti dello sport.


i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
donchisciotte
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Re: Marco Pantani.

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:muro: :muro: :muro: DDL87, mo' te lo dico per l'ultima volta, dopo di che leggiti il capro espiatorio ( le mie coordinate bancarie te le mando dopo :bll: ). In quei 15 giorni, fra le altre innumerevoli cose, successe che iniziarono a indagarlo E NON C'ERA LA LEGGE PER FARLO. Oggi se indagano qualcuno, puoi dire mille cose ma non che non c'è una legge per farlo. E' come se uno fosse indagato per omosessualità. Come se si nominassero mille periti e si mobilitassero delle procure per indagare se uno è o non è omosessuale. Ti sembrerebbe normale, visto che l'omosessualità non è reato ( per ora)? Beh , allora il doping ( e Pantani neanche positivo era risultato) non era reato e lui fu indagato e poi pure condannato in primo grado. SENZA UNA LEGGE, tanto che la Corte d'appello di Bologna ( due anni dopo) disse che SI ERA ANDATI OLTRE IL PRINCIPIO DI LEGALITA'. La Corte d'appello di Bologna, non Don Chisciotte.
In più, sempre per l'ultima volta, quel controllo non fu regolare, Pantani pensava che fosse stata manomessa la provetta. Se non fosse stato così, avrebbe accettato il verdetto della provetta ma se era convinto che quel verdetto fosse falso e che, per motivi oscuri, lo avevano incastrato, è un po' difficile mandarla giù.
E che ci fosse una volontà persecutoria lo dimostra il fatto che dopo, ogni volta che tentava di rialzarsi partiva un altro avviso di garanzia, quell'inferno persecutorio che furono le Olimpiadi di Sydney, l'assurdità della siringa di Montecatini con il test del DNA negato ma Pantani fu squalificato lo stesso. Con una pressione mediatica che urlava "DOPATO" che avrebbe schiantato chiunque. Ha ragione Tex, oggi il doping dei ciclisti riguarda solo il ciclismo, i giorni dopo Campiglio furono un inferno.
Poi che il suo éntourage non abbia saputo gestire la situazione, che la sua difesa legale fosse un colabrodo con mille avvocati presi e cambiati sono d'accordo ma che nel dopo Campiglio non sia accaduto niente di particolare, questo è proprio un'assurdità.
Basta, mi sono rotta di fare il disco rotto.


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danilodiluca87
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Re: Marco Pantani.

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donchisciotte ha scritto:.....iniziarono a indagarlo E NON C'ERA LA LEGGE PER FARLO....poi pure condannato in primo grado. SENZA UNA LEGGE, tanto che la Corte d'appello di Bologna ( due anni dopo) disse che SI ERA ANDATI OLTRE IL PRINCIPIO DI LEGALITA'. La Corte d'appello di Bologna, non Don Chisciotte.
ehh vabbè....giusto per capire, sono ignorante in materia.....comunque me lo sono lette tutte quelle paginee!!!!
bhèèèè già abbiamo fatto un passo avanti, mi hai fatto conoscere che "lo indagavano, senza che ci fosse una legge...." questo devo dire che in effetti è stato qualcosa di anomalo!!!!!!
però questa cosa che allora non era normale, oggi è normalissima, quindi non considerando i tempi diversi, la sostanza è la stessaa....

per il resto, continui a soffermarti sul dopo quei 15 giorni, e su quello ti ho già detto che sono d'accordo con quello che scrivi, ma su quei 15 giorni sinceramente non vedo il complottoo!!!!!

a quanto pare non c'è neanche nessun comunicato dei francesi che gli impedisse di andare al tour.....giustoo??????


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Re: Marco Pantani.

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danilodiluca87 ha scritto:
donchisciotte ha scritto:.....iniziarono a indagarlo E NON C'ERA LA LEGGE PER FARLO....poi pure condannato in primo grado. SENZA UNA LEGGE, tanto che la Corte d'appello di Bologna ( due anni dopo) disse che SI ERA ANDATI OLTRE IL PRINCIPIO DI LEGALITA'. La Corte d'appello di Bologna, non Don Chisciotte.
ehh vabbè....giusto per capire, sono ignorante in materia.....comunque me lo sono lette tutte quelle paginee!!!!
bhèèèè già abbiamo fatto un passo avanti, mi hai fatto conoscere che "lo indagavano, senza che ci fosse una legge...." questo devo dire che in effetti è stato qualcosa di anomalo!!!!!!
però questa cosa che allora non era normale, oggi è normalissima, quindi non considerando i tempi diversi, la sostanza è la stessaa....

per il resto, continui a soffermarti sul dopo quei 15 giorni, e su quello ti ho già detto che sono d'accordo con quello che scrivi, ma su quei 15 giorni sinceramente non vedo il complottoo!!!!!

a quanto pare non c'è neanche nessun comunicato dei francesi che gli impedisse di andare al tour.....giustoo??????
Nono! Le indagini sui dopati o sospetti dopati del dopo Pantani erano tutte giustificate dalla presenza della legge che rende il doping reato.
E' come se ti multassero te, e solo te, con l'autovelox in autostrada per aver fatto i 120 km/h (col limite a 130), e con l'autovelox taroccato perchè in realtà tu facevi i 110.

Continui a parlare dei 15 giorni, ma quei 15 giorni erano solo lo stop precauzionale imposto, e non hanno nulla a che vedere col massacro che partì da quel giorno. Inoltre fu Pantani ad annunciare il ritiro dalle corse il giorno stesso, per cui il limite dei 15 giorni divenne insignificante da subito.

Parlare di tour 99 non ha senso, ma io credo che se l'agguato di Campiglio non ci fosse stato, avrebbe dato 5 minuti all'americano, che quell'anno non era ancora al top, essendo al rientro da un lungo stop. Anche Ullrich nel 99 avrebbe battuto quell'Armstrong, pur essendo già sulla via per diventare Ciccio Bombo. Sono comunque paragoni senza controprova e senza senso.


TEX
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Re: Marco Pantani.

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danilodiluca87 ha scritto: bhèèèè già abbiamo fatto un passo avanti, mi hai fatto conoscere che "lo indagavano, senza che ci fosse una legge...." questo devo dire che in effetti è stato qualcosa di anomalo!!!!!!
però questa cosa che allora non era normale, oggi è normalissima, quindi non considerando i tempi diversi, la sostanza è la stessaa....
Perdonami danilodiluca87 ma questa è una grandissima cazzata, verrebbe da scomodare il Trio Medusa per cantare la canzoncina!
Vuoi sostenere che visto che tanto, anni dopo, è stata fatta una legge, la sostanza non cambia?

1) Anni fa era normale fumare nei locali pubblici, secondo il tuo ragionamento una persona multata perchè lo fumava al bar nel 1980 non era oggetto di ingiustizia solo perchè più di 20 anni dopo sarebbe stata fatta una legge ad hoc?
Naturalmente solo una persona, le altre considerate in regola.
2) Se avessero multato i tuoi genitori perchè ti trasportavano in auto senza seggiolino quando avevi 3 anni sarebbe stato giusto anche se la legge sarebbe venuta molti anni dopo?
Naturalmente solo i tuoi genitori, gli altri liberi di viaggiare con i bambini "sdraiati dietro" come si usava una volta.
3) Se prima del 1985 avessero fermato un qualsiasi adolescente in motorino per multarlo perchè senza casco, sarebbe stato giusto perchè in futuro è stata stabilita l'obbligatorietà?
Naturalmente solo uno sfigato, gli altri tutti con il ciuffo ed il gel!
4) Cavolo..... mi sono accorto che Maertens ha battuto il mio Beppe Saronni nella volata del Mondiale senza indossare il casco!
Andava squalificato, il casco è necessario, lo usavano già i dilettanti.....
Toglietegli il mondiale!
Anche Saronni non aveva il casco?
Non lo aveva nessuno?
E cosa c'entra?
Secondo danilodiluca87 non cambia la sostanza perchè tanto poi in futuro il casco è stato reso obbligatorio e chissenefrega se squalifichiamo d'ufficio solo Maertens.....

Spero vivamente che tu stia facendo finta di non capire, altrimenti bisognerebbe passare ai disegnini e non la vedo facile.
Senza rancore, ma hai espresso un concetto aberrante.
Spero te ne renda conto.
Non considerare "i tempi diversi" non si può.


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Re: Marco Pantani.

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Ciao a tutti. Leggo il forum da molto tempo, non avevo mai scritto però prima di oggi, dal 5 giugno 99 la mia passione per il ciclismo va e viene a fasi alterne. Proprio in questi giorni ho seguito il tour e mi è tornata un pò di sana passione per questo bellissimo sport, ho rivisto vecchie tappe e video di Marco Pantani, ho una rabbia immensa dentro, per i fatti di MAdonna di Campiglio, sono passati 12 anni ma questo non cambia quello che provo. Se potessi tornare indietro nel tempo e cambiare qualcosa sarebbe quel maledetto 5 giugno a campiglio. Ho seguito e apprezzato moltissimo il lavoro di Don chisciotte, che era quello che avrei voluto fare io. Veramente, hai tutta la mia ammirazione e spero che un giorno anche fra dieci anni, si possa arrivare alla verità, a capire cosa successe realmente quel giorno a Madonna di Campiglio. Io credo che per le persone dotate di un minimo di intelletto, la faccenda Pantani, dovrebbe essere chiara. Chiunque si documenti un minimo o ascolti le sue interviste, poteva capire che tipo di persona fosse Marco, una quantità enorme di sportivi degli ultimi anni, sono stati associati al Doping, nessuno ha fatto la fine di Marco, che è lentamente morto, per un livello del sangue superiore del 2 per cento, quando Rjis ci ha vinto un tour con un livello superiore del 15 per cento, lo ha ammesso e ora fa il direttore sportivo da anni. La differenza tra Pantani e Rijs è proprio una differenza a livello umano, un abisso tra i due. Nella intervista di Gianni Minà dopo Campiglio , che consiglio a tutti di rivedere, Minà gli chiede "Perchè non vai al Tour e lo vinci?" e Marco risponde "Perchè qualcuno dubiterebbe ancora, quello che mi da fastidio è che si mette in discussione in tutto, e con un anomalia del sangue, tutti hanno messo in discussione tutto, i giri vinti, i sacrifici"..è così' che è stato ucciso, con un livello di ematocrito sballato, tutti avrebbero vanificato una vita di sforzi e di sacrifici per il ciclismo e tutti sappiamo che lui aveva dovuto faticare il doppio degli altri con gli infortuni le cadute e la sfortuna avuta. Mi viene da ridere quando si fanno paragoni con Armstrong, che correva una corsa l'anno o due dai contando il delfinato, il cui nome è stato accostato ripetutamente al doping, con il Pantani del 2000 che era se vogliamo esagerare al 60 per cento in quel Tour. Io ho rivisto la tappa del mortirolo del 94 e anche tutti gli scatti del tour del 94 credo che quello fosse il miglior Pantani di sempre. Nel 95 la caduta prima del giro gli condizionò la stagione, poi l'incidente e un anno e mezzo di inattività, anche nel 98 non era il miglior pantani, al giro faticava a staccare tutti in salita cosa che nel 94 faceva in tranquillità, ma come si diceva dopo l'infortunio il miglior pantani si sarebbe visto nel 99 e infatti i risultati stavano parlando per lui...avremmo visto un tour stellare, un duello con Armstrong che avrebbe portato il ciclismo agli splendori dell'epoca di Coppi e Bartali, invece ci siamo dovuti sorbire 7 noiosissimi tour de france con Armstrong dominatore.....Quanta amarezza.


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Re: Marco Pantani.

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paolo78 ha scritto:Ciao a tutti. Leggo il forum da molto tempo, non avevo mai scritto però prima di oggi, dal 5 giugno 99 la mia passione per il ciclismo va e viene a fasi alterne. Proprio in questi giorni ho seguito il tour e mi è tornata un pò di sana passione per questo bellissimo sport, ho rivisto vecchie tappe e video di Marco Pantani, ho una rabbia immensa dentro, per i fatti di MAdonna di Campiglio, sono passati 12 anni ma questo non cambia quello che provo. Se potessi tornare indietro nel tempo e cambiare qualcosa sarebbe quel maledetto 5 giugno a campiglio. Ho seguito e apprezzato moltissimo il lavoro di Don chisciotte, che era quello che avrei voluto fare io. Veramente, hai tutta la mia ammirazione e spero che un giorno anche fra dieci anni, si possa arrivare alla verità, a capire cosa successe realmente quel giorno a Madonna di Campiglio. Io credo che per le persone dotate di un minimo di intelletto, la faccenda Pantani, dovrebbe essere chiara. Chiunque si documenti un minimo o ascolti le sue interviste, poteva capire che tipo di persona fosse Marco, una quantità enorme di sportivi degli ultimi anni, sono stati associati al Doping, nessuno ha fatto la fine di Marco, che è lentamente morto, per un livello del sangue superiore del 2 per cento, quando Rjis ci ha vinto un tour con un livello superiore del 15 per cento, lo ha ammesso e ora fa il direttore sportivo da anni. La differenza tra Pantani e Rijs è proprio una differenza a livello umano, un abisso tra i due. Nella intervista di Gianni Minà dopo Campiglio , che consiglio a tutti di rivedere, Minà gli chiede "Perchè non vai al Tour e lo vinci?" e Marco risponde "Perchè qualcuno dubiterebbe ancora, quello che mi da fastidio è che si mette in discussione in tutto, e con un anomalia del sangue, tutti hanno messo in discussione tutto, i giri vinti, i sacrifici"..è così' che è stato ucciso, con un livello di ematocrito sballato, tutti avrebbero vanificato una vita di sforzi e di sacrifici per il ciclismo e tutti sappiamo che lui aveva dovuto faticare il doppio degli altri con gli infortuni le cadute e la sfortuna avuta. Mi viene da ridere quando si fanno paragoni con Armstrong, che correva una corsa l'anno o due dai contando il delfinato, il cui nome è stato accostato ripetutamente al doping, con il Pantani del 2000 che era se vogliamo esagerare al 60 per cento in quel Tour. Io ho rivisto la tappa del mortirolo del 94 e anche tutti gli scatti del tour del 94 credo che quello fosse il miglior Pantani di sempre. Nel 95 la caduta prima del giro gli condizionò la stagione, poi l'incidente e un anno e mezzo di inattività, anche nel 98 non era il miglior pantani, al giro faticava a staccare tutti in salita cosa che nel 94 faceva in tranquillità, ma come si diceva dopo l'infortunio il miglior pantani si sarebbe visto nel 99 e infatti i risultati stavano parlando per lui...avremmo visto un tour stellare, un duello con Armstrong che avrebbe portato il ciclismo agli splendori dell'epoca di Coppi e Bartali, invece ci siamo dovuti sorbire 7 noiosissimi tour de france con Armstrong dominatore.....Quanta amarezza.
D'accordissimo quasi del tutto con te.
Se posso permettermi,Pantani al Giro del 98 si ritrovò un grandissimo Tonkov,che comunque staccò tre volte su quattro nelle grandi tappe di montagna.
Nella tappa di Selva non staccò Guerini perchè aveva bisogno di un compagno di fuga che lo aiutasse,ma probabilmente se avesse voluto lo avrebbe staccato già sulla Marmolada.
Probabilmente in quel Giro non era al 100%,ma in salita riuscì come al solito a dominare, e comunque a Montecampione salì a un ritmo folle per oltre 15km.
Certamente il miglior Pantani è stato quello del Giro 1999,su singola corse a tappe nessuno ha mai dominato in salita come fece Pantani in quel Giro prima della squalifica.
Era già dominatore prima della tappa regina col Mortirolo,tappa che gli stessi organizzatori avevano messo il penultimo giorno per far decidere l'intera corsa sul terribile monte lombardo.
Non fosse successo il fatto di Campiglio,Pantani il Tour non l'avrebbe corso lo stesso.
Quell'anno puntava al mondiale di Verona,e lo voleva preparare alla Vuelta.
Anche in Spagna prepararono un percorso per convincere Pantani,prima volta dell'Angliru e grande sfida con Jimenez su un percorso con 5 arrivi in salita.
Mentre al Tour continuavano a disegnare percorsi antigrimpeur,anche per questo motivo Pantani avrebbe rinunciato a partecipare alla grande boucle 1999.
Dei 7 Tour di Armstrong,a livello di spettacolo,salverei l'edizione 2000 e quella del 2003.


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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da Pantani the best »

Guardate la lettera che i francesi(Sulla rivista "Vèlo") scrissero a Marco per convincerlo a partecipare al Tour,dopo che il pirata era sempre più intenzionato a non parteciparvi:

"Caro Marco Pantani,lei è dunque deluso. Presente a Parigi all'inizio di novembre per scoprire il percorso del Tour 1999,non l'ha amato neanche un pò. E del resto,lo ha detto chiaramente. I motivi del disappunto: troppe cronometro e montagne insufficienti("Un enorme handicap per gli scalatori"; Gli organizzatori hanno fatto di tutto per evitare che io possa vincerlo di nuovo"), assenza di una cronoscalata,colli situati troppo lontano dall'arrivo di tappa("Hanno messo il Tourmalet a cento chilometri dalla meta..."),pendenze troppo tenere("L'unica grande difficoltà , è l'Alpè d'Huez"),eccetera. Di colpo,una sola cosa è certa: lei disputerà il Giro d'Italia. Quanto al resto,lei non ha nascosto che se dovesse gradire il percorso della Vuelta non esiterebbe a mettere una croce sulla Grande Boucle. Ma se ce lo consente, questo Tour 1999 non somiglia come un fratello minore,forse anche più difficile,al precedente da cui,non si ricorda,lei è uscito vincitore? E non è vero che l'ultimo Tour de France per lei non era valido? Lo sostiene ancora oggi che non era adatto alle sue caratteristiche...
Nel Tour 1999,che affronterà le Alpi prima dei Pirenei,noi abbiamo contato 23 colli "hors categorie",colli di prima e seconda categoria mescolati,come nel 1998. La media degli ultimi 10 anni raggiunge i 21 colli. Abbiamo rilevato inoltre tre arrivi in quota,e nonostante quello del Sestriere(Italia) possa apparire un poco dolce(11,2 chilometri al 5,8%),ognuno viene subito dopo difficoltà ben maggiori. Il Galibier sul versante nord non è forse considerato il colle più duro delle Alpi e non è su queste pendenze che lei,Marco Pantani,ha costruito la sua vittoria nell'edizione 1998? Per quanto riguarda la tappa dell'Alpè d'huez,viene dopo i lunghi colli del Moncenisio e della Croix de Fer a capo di 218 chilometri di percorso. Le tappe pirenaiche offrono profili molto frastagliati: il finale della prima propone quattro colli affatto facili in ottanta chilometri,mentre la seconda mostra le sue difficoltà nei primi due terzi della giornata. Inoltre lei ha sottolineato,caro Marco,che le due giornate di riposo cadono rispettivamente alla vigilia delle Alpi e poi dei Pirenei: passaggi delicati a cui si può supporre che gli scalatori puri si possano adattare più facilmente. In più,novità,le tappe di montagna frutteranno nel 1999 secondi di abbuono(durante la tappa e all'arrivo). Infine tra le Alpi e i Pirenei sono poste due tappe di media montagna nel Massiccio Centrale che priveranno il gruppo,senza dubbio a beneficio degli scalatori,di una fase di tregua. Questo Tour 1999,che conta 118 chilometri di prove a cronometro(la media degli ultimi dieci anni è di 123) può essere amato anche da uno scalatore. Allora,caro Marco,sta a lei decidere..."

Era l'inverno del 1998,i francesi arrivarono a tanto per cercar di convincere Pantani a partecipare alla corsa che loro stessi pensano più grande di tutti e tutto.
Neanche tre anni dopo,rifiutarono la partecipazione della Mercatone e la Saeco di Cipollini.
Preferirono dare le wild card a squadre francesi di atleti sconoscuti o quasi.
La Mercatone fu non invitata al Tour dagli organizzatori anche nel 2002 e nel 2003.
Anche queste botte hanno portato alla fine di Marco.
Magari il pirata è stato troppo debole,magari avrebbe potuto reagire meglio,ma è vero che l'intero ambiente nel momento di difficoltà l'ha assolutamente abbandonato.
Mentre quando vinceva era il personaggio di cui il ciclismo internazionale non poteva farne a meno,dopo non era nessuno,se non l'uomo scudo.
Che vergogna.


donchisciotte
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Re: Marco Pantani.

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Ti ringrazio, Paolo78, anche per le belle parole .
E hai ragione, a Danilodiluca87 (bravissimo ragazzo) andava consigliato di vedere l'intervista a Marco che gli fece Minà pochissimi giorni dopo Campiglio. Là Marco dice Tutto, dubbi su quel controllo, racconta quello che stava succedendo e le sue paure sul Tour. Là si capisce tutto, la delicatezza nel difendere gli altri, veramente tutto.

I video di Pantani the best e gli altri mi stanno facendo rivivere belle emozioni.
E oggi è il 27 luglio..... il giorno del Galibier e Deux Alpes. :champion:


Verità e giustizia per Marco Pantani, una battaglia di civiltà.
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paolo78
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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da paolo78 »

Sono io che ringrazio te, sei un esempio per tutti noi tifosi di Marco, che avremmo voluto fare qualcosa e non abbiamo fatto niente, tu sei andata sul concreto, purtroppo stampa e tv italiani sono le peggiori del mondo fanno disinformazione e anche nel caso pantani, non si sono smentite. mi vengono i brividi a ripensare a Giletti, che il giorno dopo la morte di Pantani con superificialità mostruosa, si chiedeva cosa ci facessero i genitori di Pantani in Grecia e si chiedeva che genitori fossere che se ne andavano in vacanza..la Tv è il male..io l'ho spenta da tempo...la uso solo per vedere lo sport...per quanto riguarda l'intervista di Minà,all'epoca la trovai troppo di parte e accondiscendente, ma rivendendola ora, la trovo perfetta. Il finale gli ultimi 5 secondi purtroppo dicono che il futuro di Marco era già scritto....MInà si augura di rivederlo presto in bici e lui abbassa lo sguardo, uno sguardo di una tristezza infinita...e dice speriamo a mezza bocca...


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danilodiluca87
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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da danilodiluca87 »

Pantani the best ha scritto:....Magari il pirata è stato troppo debole,magari avrebbe potuto reagire meglio,ma è vero che l'intero ambiente nel momento di difficoltà l'ha assolutamente abbandonato.
Mentre quando vinceva era il personaggio di cui il ciclismo internazionale non poteva farne a meno,dopo non era nessuno,se non l'uomo scudo.
Che vergogna.
ehhh condividoo.....

Tex fermatii con sti paragoni, mi hai convintooo!!!!!!!! :bll: :bll: :bll: :bll:


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donchisciotte
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Re: Marco Pantani.

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Martinello, dunque,intanto chiariamo una cosa. Se di ciclismo potessero discutere solo i professionisti o i praticanti, non esisterebbe tanto interesse della gente, la Rai non dedicherebbe tanto tempo al ciclismo, i giornali se ne occuperebbero molto meno ecc.
Io ho quasi 54 anni, sono appassionata di ciclismo da quando ne avevo 10, trascinata da un padre entusiasta di questo sport, né io né mio padre lo abbiamo mai praticato ( mio padre è stato sul podio dei 1500 metri di atletica, campionato universitario regionale non ricordo di che anno) ma ciò non ci ha impedito di seguirlo appassionatamente. Sono ormai 44 anni, per me. Mi dà il diritto di parlarne? Non so, veda lei, io mi limito a non entrare in discussioni troppo tecniche e a non parlare di ciclismo pedalato.
Non sono una sprovveduta e non ignoro né la diffusione né cosa significasse in termini di prestazione l’avvento del doping ematico nello sport ( non solo nel ciclismo).
Solo mi pare che lei ignori il significato di “ capro espiatorio”. Il capro espiatorio è colui sul quale viene costruita una “ differenza mitica” dagli altri, il montone nero, appunto, perché l’ostilità e la ferocia del gruppo sociale si accentrino su di lui consentendo al potere di ripristinare i rapporti di forza che sono in crisi.
Ora, a parte i seri dubbi che ci sono sul controllo di Campiglio, le pare possibile sostenere che Pantani non abbia appunto giocato questo ruolo?
Devo ricordarle in che contesto si è verificato Campiglio? Devo ricordarle il processo Conconi e le gravi responsabilità dei vertici del Coni attestate dalle motivazioni di una sentenza? Devo ricordarle lo scandalo doping nel calcio, all’Acqua Acetosa ecc? devo ricordarle che il Coni cercò di rifarsi la faccia richiamando in auge la Commissione scientifica di Donati che ideò “ Io non rischio la salute” e che i ciclisti non volevano fare, unici, i controlli Coni oltre quelli Uci? Devo ricordarle il ruolo che Pantani giocò in quel momento contro il potere sportivo bisognoso di rifarsi una faccia?
Lei dice che Pantani doveva assumersi le sue responsabilità. Prima di tutto lui ha sempre pensato, fino alla morte, in biglietti non destinati alla lettura di nessuno, che a Campiglio ci fu un agguato e che il suo ematocrito era 48. Ma anche non volendo credere a questo, le ricordo che 5 GIORNI DOPO CAMPIGLIO , Pantani era già indagato a Torino. Le ricordo ( mi permetterà, essendo laureata in giurisprudenza almeno di questo potro parlare) che in Italia la legge sulla punibilità dell’atleta è stata introdotta nel 2000, Pantani ha avuto persino una condanna penale in primo grado a Forlì senza che ci fosse una legge a permetterla. La Corte d’Appello di Bologna la annullò dicendo che si era andati “ oltre il principio di legalità”.
Le devo ricordare che prima di Sydney Pantani aveva un ematocrito esattamente pari a quello che permise a un suo collega, prima ciclista e poi in Rai, di terminare il Giro e concludere , giustamente rispettatissimo, la sua carriera di ciclista?
Le devo ricordare che prima di Sydney uscì una lettera dai meandri del Coni su Pantani senza che nessuno si preoccupasse della sua onorabilità e dignità umana mentre, dopo Sydney, fu mandata a casa la Commissione di Donati per tutelare , giustamente, l’onorabilità di altri atleti? ( Poi non so se fu veramente quella Commissione a infangare gli atleti).
Visto che mi pare le stia molto a cuore la lotta al doping, le pare che sia una lotta al doping seria quella che prevede il massacro mediatico e giudiziario di Pantani e che consente che chi, secondo la sentenza contro Conconi, ha favorito, finanziato con soldi pubblici gli studi sull’epo, mantenga impunito i suoi incarichi?
Lei dice che doveva denunciare il sistema: le ricordo che, appunto, pochi giorni dopo Campiglio già tre procure si interessavano di lui, che il mondo del ciclismo l’ha completamente isolato ( dalla Federazione che, ovviamente, non sapeva nulla della diffusione del doping, lo apprese a Campiglio fino al gruppo). Le ricordo che anche un famosissimo ciclista a cui era capitato l’anno prima al Giro del Portogallo di essere fermato a tutela della salute, osò dire che l’ematocrito di pantani l’aveva deluso a Campiglio.
Pantani aveva dietro il vuoto, esattamente come ce l’ha avuto al Giro 1999 quando rappresentò il gruppo nella lotta al Coni.
La lotta al doping vera è un’altra cosa, sarebbe troppo lungo discuterne qua.
Lei dice, con grande durezza, che Pantani temeva che fuori dal sistema del doping non poteva vincere. Martinello, penso che non vorrà negare che, almeno negli anni novanta, l’epo la prendevano tutti o quasi ( diciamo, per carità di patria), ovvio che l’unico non dopato non potesse vincere.
Ma Pantani ha praticamente chiuso la sua carriera a Campiglio, se il suo intento fosse stato solo salvare il suo essere campione magari avrebbe accettato il ruolo di figliol prodigo che gli proponevano no? Come hanno fatto tanti anche adesso.
Invece no, Pantani ha chiesto al sistema un livello più alto di verità: la verità su Campiglio.
In un’intevista a Vicennati proprio qua su cicloweb ( fatta da me), Vicennati disse ( cito a memoria) che ci volle molto più coraggio a ripetere fino alla morte che voleva la verità su Campiglio ( se la verità fosse stata che l’avevano beccato perché battersi fino alla morte per cercare la verità?), a chiedere che venisse squarciato il velo sul sistema e non sempre sul ciclista e disse anche, Vicennati, che Campiglio segnò la storia: dimostrò che il ciclismo non si sarebbe difeso.
Ora le chiedo, se Pantani non ha fatto da capro espiatorio, mi sa dire perché, davanti allo stesso PM, per lo stesso fatto, per la stessa epoca dei fatti ( prima della legge sul doping), Pantani fu imputato e i giocatori della Juve solo testimoni?
La vicenda Pantani è molto più complicata di quanto non si voglia pensare e il ruolo di capro espiatorio di Pantani è chiarissimo. Si legga il dossier Donati del 1994 ( giacque due anni e mezzo nei cassetti del Coni prima di venire pubblicato), si legga il file Conconi e veda che è successo a Conconi ( niente) e a tutti gli altri atleti su quel file.
Quanto alle imprese, se mi dà diritto di parola, io le imprese le vedevo ai tempi di Gimondi, di Indurani, di Hinault, mica solo ai tempi dell’epo ( fermo restando che anche a quei tempi pulito non era nessuno).
Dire che si diventa Pantani solo imbottendosi di epo è la migliore pubblicità che si fa al doping, spinge qualsiasi Ronzinante a provarci e a meravigliarsi di non riuscirci ( vedi manzo e gli altri Carneadi che hanno provato tutto). A parte qualche meteora subito scomparsa quando gli altri hanno scoperto sostanze e dosi, per essere Pantani ci vuole talento, Martinello, talento, talento, talento. E carisma. Pantani ha vinto poco più di 30 corse, Merckx le vinceva in un anno, Pantani ha fatto due sole stagioni intere, eppure è nel cuore di tanti, è “ il cavaliere che ha fatto l’impresa per sempre”.
Per l’epo? Non sia così miope, Martinello, di epo ce n’è tanta, il Panta è solo uno.


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Silvio Martinello
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Re: Marco Pantani.

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Dott.ssa Ferrara,
cerco di andare in ordine seguendo la sua linea, cercando di essere più chiaro possibile, anche se capisco che per lei possa essere complicato capire. Essere innamorati è quanto di più bello possa accadere ad un essere umano, e lei lo è certamente di Pantani, del mito e della leggenda di Pantani, e quando si è innamorati le cose si vedono con occhi diversi e con scarsa obiettività.
Io rispetto il parere di chiunque, chiedo solo un minimo di decenza quando ci si addentra in ambiti che non si possono conoscere se non si sono vissuti direttamente, e su come funzionassero le cose in quegli anni lei non può sapere nulla, quindi chiedo un minimo di decenza, la stessa decenza che chiedo al suo amico, credo, Meriadoc, a cui probabilmente il caldo di questi giorni sta dando alla testa, ed al quale non mi abbasso a rispondere nel topic dedicato alla Rai, perché non meritano risposte le idiozie che escono dalla sua bocca, almeno avesse la decenza di firmarsi, ma questo è il limite di questi spazi aperti, e chi accetta di entrarci si assume oneri ed onori, al limite deciderò di uscire, ma ci penserò più tardi.
Allora andando per ordine: quali sono le fonti che la inducono ad avere dei dubbi sul controllo di Campiglio? L’amore per Pantani? Se permette, io non sono laureato in giurisprudenza, ma se mi vuole portare dalla sua parte mi deve argomentare meglio. Capro espiatorio? Cito dal suo testo…” Il capro espiatorio è colui sul quale viene costruita una “ differenza mitica” dagli altri, il montone nero, appunto, perché l’ostilità e la ferocia del gruppo sociale si accentrino su di lui consentendo al potere di ripristinare i rapporti di forza che sono in crisi”. Complimenti per la citazione, ma di quale crisi sta parlando? Il ciclismo stava vivendo un periodo talmente florido che era necessario andare all’epoca del dopoguerra per vederne uno simile, cosa mi sta dicendo? Mi vuole far credere che Pantani fu il soggetto che nelle stanze "oscure del potere", gli attori della guerra in atto al Coni avevano deciso di sacrificare? Con l’aiuto delle Procure tra l’altro? Beh, rispetto la sua teoria, soprattutto per il tanto tempo che ci avrà dedicato per elaborarla, ma mi sembra poco credibile, cercare il complotto dietro ad ogni situazione è un gioco che non mi piace, e che non mi appartiene. Nel mio precedente messaggio le ho parlato di errori, al Giro del 1999 Marco ne commise uno imperdonabile, quello di metterci la faccia quando sapeva benissimo che non rappresentava il gruppo, o meglio gran parte del gruppo non ci pensava proprio di farsi rappresentare da lui. I motivi di questo atteggiamento? Glieli spiegherò volentieri se ci sarà l’occasione di conoscerci personalmente, probabilità remota ma realizzabile, non è questa la sede opportuna per entrare nei dettagli.
Dopo Campiglio continuo a ritenere, ora come allora, che Marco avesse dovuto assumersi le proprie responsabilità, senza continuare con la stucchevole versione del complotto. Vada a rivedersi una mia intervista del giugno 2009 sulla Gazzetta, dopo aver vinto un tappa al Giro di Svizzera che correvo in preparazione al Tour, ad esplicita domanda di Gialanella, allora inviato allo Svizzera, risposi proprio così. Fu lì che il rapporto con Marco, fino ad allora di stima e di dialogo reciproco si ruppe. Allora ero Vice presidente dell’ACCPI, e Marco come molti altri campioni del gruppo, era molto attivo all’interno dell’associazione, nelle nostre riunioni spesso scoppiavano discussioni anche accese, ma si discuteva per trovare e proporre soluzioni ad un sistema che penalizzava i più talentuosi, e lui era certamente tra questi, ma non ci pensava nemmeno lontanamente di fare un’azione forte, che in molti gli chiedevamo. Non voleva prestare la propria forza per un’azione forte? Avrebbe potuto scontare i suoi 15 giorni di sospensione e tornare a correre, e vincere, guardi quello che sta facendo Rebellin? Pensi che piega diversa avrebbe preso al sua parentesi sportiva ed umana, forse di questo dovrebbe rammaricarsi, e con lei tutti coloro che ce l'hanno con l'intero mondo dello sport, additato come principale responsabile della sua tragica fine.
Se le Procure si sono gettate sul ciclismo, evidentemente avevano le ragioni per farlo, io sostengo che se il movimento non è stato in grado di risolvere il problema dal proprio interno, con il contributo di tutte le sue componenti, era inevitabile che arrivassero le Procure, purtroppo, con tutti i danni che questa soluzione si è portata dietro, noi, se nota dico noi, i corridori, ci abbiamo messo certamente del nostro, non capendo fino in fondo la gravità del momento.
Altri settori dello sport italiano, visto che le piace fare dei paragoni, hanno fatto quadrato, e cercano di risolvere i loro problemi, anche di doping, senza fare i danni d’immagine che gli incapaci dirigenti del ciclismo hanno permesso, ed all’epoca, cercato ed alimentato, anche servendosi di Marco. Infatti mi spieghi lei che sembra avere tutte le soluzioni e che è molto ben documentata, perché accettò di andare a Sydney e di mettersi di nuovo sulla graticola? I dirigenti che lo coinvolsero nel progetto olimpico, erano gli stessi che lo rinnegarono più volte, per poi servirsene alla prima occasione utile, altro errore, non le pare? Alfredo Martini escluso naturalmente, allora CT, che aveva l’unico scopo di ridare un ‘opportunità ad un campione ed un uomo che si stavano smarrendo.
Non sono obiettivamente in grado di entrare nel merito delle tante indagini, processi, sentenze di primo grado o di appello che lo videro coinvolto, come vede se un argomento non lo conosco lo evito accuratamente, forse con un pizzico di umiltà altri dovrebbero fare altrettanto, ed ogni riferimento non è casuale. Ricorda la domanda che le posi nel precedente messaggio, su cosa conosce del ciclismo di allora, non solo professionistico? Mi riallaccio a questo passaggio che lei ha colto solo come una provocazione, che non è assolutamente marginale, per dirle che se lei avesse gli elementi di chi quell’epoca l’ha vissuta, le sarebbe evidente che negli anni novanta iniziarono a passare al professionismo ragazzi di enorme talento, ma anche con una grande conoscenza e dimestichezza dell’uso della farmacia, e che nel momento dell’arrivo dei nuovi regolamenti che iniziarono a porre un freno, non seppero adeguarsi, per il semplice motivo che conoscevano solo un modo di fare ciclismo, quello della fatica, del sacrificio e del pianificato ricorso alla farmacia. Ciò non significa che i risultati siano "solo" il frutto delle conoscenze farmacologiche come mi contesta lei, so meglio di lei che per ottenere successo è necessario prima di tutto il talento, e nessuno si è mai sognato di negare che Marco avesse un talento sopra la norma, ma il sospetto che fosse, anche lui, un prodotto di quella generazione, come tanti coetanei, è più che fondato. Non mi permetterei, e non l’ho mai fatto, di dire che si diventa Pantani solo imbottendosi di epo, se mi consente ho una cultura diversa, ed un’esperienza di 27 anni di ciclismo pedalato, di cui 18 tra i professionisti. Sono troppo brutale? Non è questo il mio intento, mi creda, mi accontento di indurla, mi auguro, a riflettere su alcune certezze che la portano ad avere una distorsione, a mio parere, della realtà.
Bene, da queste pagine non ritornerò più sull’argomento Pantani, rivedendo i suoi vecchi messaggi su questo forum, capisco di essere forse scivolato nella sua trappola, anche da come termina il suo ultimo intervento su questo topic, con uno slogan da stadio, “Per l’epo? Non sia così miope, Martinello, di epo ce n’è tanta, il Panta è solo uno”, capisco che le interessa poco cercare di capire e trovare delle risposte sul perché un uomo che aveva il mondo ai suoi piedi, abbia un bel giorno deciso di farla finita rovinandosi con le proprie mani, mi auguro solo, ribadisco, di farla riflettere, e con lei i tanti che continuano a vedere il complotto dietro alla triste conclusione della carriera e della vita di Marco, additando anche i colpevoli che sarebbero ancora a piede “libero” senza porsi nemmeno il dubbio che le cose siano andate come sono andate, semplicemente a causa di tragici ma umani errori.

Silvio Martinello


donchisciotte
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Re: Marco Pantani.

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Sono io, signor Martinello, che non parlerò ancora di Pantani su queste pagine di cicloweb con lei. Quello che dice mi basta per capire che il muro è ancora molto forte e e io questo volevo capire.
Ridurre il discorso a " lei è innamorata di Pantani" ( si sa, è donna, non ragiona di cervello) è offensivo e nemmeno vero, in tutto il mio interesse per la vicenda Pantani ho sempre cercato di capire, non di andare a sentimento.
E' difficile spiegarle ancora che, infatti, non era il ciclismo ad aver bisogno di demolire la gallina dalle uova d'oro, era chi doveva ricostruirsi una faccia presentabile dopo la vicenda Conconi ad averne bisogno, era un rapporto di potere fra federazioni e sport ad averne bisgno, non il ciclismo. Il ciclismo non si è difeso, come sempre.
Constato che anche lei fino al 5 giugno 1999 pensava che Pantani fosse fuori dalle abitudini della sua generazione e che ha appreso con sgomento solo in tale data che, toh, Pantani faceva certe cose. Ci sono tante vie di Damasco, quella di Campiglio è particolarmente prolifica.
Tutto il resto dei luoghi comuni che lei dice ( mi permetta, se io sono una donnetta che ragiona perché è innamorata, lei è uno che di luoghi comuni ne dice parecchi) mi sembra che sia una bella letterina dal migliore dei mondi possibili, quello dove tutto va bene, tutto è regolare, è quel cattivo ragazzo di Pantani che non si è assunto le sue responsabilità. Se le è assunte fino a morirne. A differenza di tanti altri.
Se vuole qualche fonte da cui trarre qualche dubbio sul controllo di Campiglio, legga il dossier di Bicisport di qualche anno fa proprio su Campiglio, legga il libro di Brunel ( che non parla solo della morte), legga il libro di Vicennati, legga il rapporto della Guardia di Finanza pubblicato anni fa dalla Voce di Romagna, legga la lettera di Vallanzasca a Tonina Pantani, come vede non cito donnette che non ragionano, non cito ragazzine innamorate.
Non lasci Cicloweb, si troverà benissimo, qua ci sono tantissimi che non sono donne, vanno in bicicletta e tecnicamente ne sanno tanto,scrivono bene e hanno grande competenza ,solo mi permetta di farle notare che con la spocchia di dire " solo chi ha fatto il professionista capisce e può parlare" il ciclismo sarebbe seguito da molta meno gente e ci sarebbe molto meno posto per tutti.
Io non la disturberò più, mi interessava capire chi fosse uno che aveva detto certe cattiverie su Marco . E l'ho capito. Non mi serve altro. ( Ah, a Sydney andò perché non aveva capito, errore madornale, che sarebbe stato usato un'altra volta per concentrare lo scandalo su di lui e distoglierlo da altri scandali italiani di quelle Olimpiadi.).


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danilodiluca87
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Re: Marco Pantani.

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donchisciotte ha scritto:....Ridurre il discorso a " lei è innamorata di Pantani" ( si sa, è donna, non ragiona di cervello) è offensivo e nemmeno vero, in tutto il mio interesse per la vicenda Pantani ho sempre cercato di capire, non di andare a sentimento.
....non cito donnette che non ragionano, non cito ragazzine innamorate
eh fa la brava, non fare la permalosa!!!!!
capisco intervernire a "piedi uniti" però menare sempre e non porgere mai la mano, neanche va benee....arriverà un giorno dove donchisciotte scriverà "mah forse quello che scrivi è vero....", sinceramente ti vedo troppo sicura di quello che scrivi come un vangelo....come potrai mai conoscere qualcosa di nuova sulla tua "operazione verità" su Pantani se sei fissata da anni su certe posizioni senza spostarti di un cm.....non era il dubbio alla base della conoscenza????

comunque io sono un ragazzino innamorato di Di Luca......recchionnn :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto:


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Strong
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Re: Marco Pantani.

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donchisciotte ha scritto:Sono io, signor Martinello, che non parlerò ancora di Pantani su queste pagine di cicloweb con lei. Quello che dice mi basta per capire che il muro è ancora molto forte e e io questo volevo capire.
Ridurre il discorso a " lei è innamorata di Pantani" ( si sa, è donna, non ragiona di cervello) è offensivo e nemmeno vero, in tutto il mio interesse per la vicenda Pantani ho sempre cercato di capire, non di andare a sentimento.
E' difficile spiegarle ancora che, infatti, non era il ciclismo ad aver bisogno di demolire la gallina dalle uova d'oro, era chi doveva ricostruirsi una faccia presentabile dopo la vicenda Conconi ad averne bisogno, era un rapporto di potere fra federazioni e sport ad averne bisgno, non il ciclismo. Il ciclismo non si è difeso, come sempre.
Constato che anche lei fino al 5 giugno 1999 pensava che Pantani fosse fuori dalle abitudini della sua generazione e che ha appreso con sgomento solo in tale data che, toh, Pantani faceva certe cose. Ci sono tante vie di Damasco, quella di Campiglio è particolarmente prolifica.
Tutto il resto dei luoghi comuni che lei dice ( mi permetta, se io sono una donnetta che ragiona perché è innamorata, lei è uno che di luoghi comuni ne dice parecchi) mi sembra che sia una bella letterina dal migliore dei mondi possibili, quello dove tutto va bene, tutto è regolare, è quel cattivo ragazzo di Pantani che non si è assunto le sue responsabilità. Se le è assunte fino a morirne. A differenza di tanti altri.
Se vuole qualche fonte da cui trarre qualche dubbio sul controllo di Campiglio, legga il dossier di Bicisport di qualche anno fa proprio su Campiglio, legga il libro di Brunel ( che non parla solo della morte), legga il libro di Vicennati, legga il rapporto della Guardia di Finanza pubblicato anni fa dalla Voce di Romagna, legga la lettera di Vallanzasca a Tonina Pantani, come vede non cito donnette che non ragionano, non cito ragazzine innamorate.
Non lasci Cicloweb, si troverà benissimo, qua ci sono tantissimi che non sono donne, vanno in bicicletta e tecnicamente ne sanno tanto,scrivono bene e hanno grande competenza ,solo mi permetta di farle notare che con la spocchia di dire " solo chi ha fatto il professionista capisce e può parlare" il ciclismo sarebbe seguito da molta meno gente e ci sarebbe molto meno posto per tutti.
Io non la disturberò più, mi interessava capire chi fosse uno che aveva detto certe cattiverie su Marco . E l'ho capito. Non mi serve altro. ( Ah, a Sydney andò perché non aveva capito, errore madornale, che sarebbe stato usato un'altra volta per concentrare lo scandalo su di lui e distoglierlo da altri scandali italiani di quelle Olimpiadi.).
è da tanto che te lo scrivo...con questa storia di pantani hai veramente rotto!
strano che chi è nel mondo del professionismo e quindi al corrente di quello che realmente accadeva, stia dicendo quello che io sostengo da anni, eh!

chiedo agli amministratori di non permettere più a fanatici come questa di creare danno all'intera comunità del forum facendo allontanare un professionista del pedale e ora della televione che può solo fare del bene a tutti noi appassionati e NON FANATICI.
Gli ultras vadano altrove.


i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
meriadoc
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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da meriadoc »

Silvio Martinello ha scritto:Dott.ssa Ferrara,
cerco di andare in ordine seguendo la sua linea, cercando di essere più chiaro possibile, anche se capisco che per lei possa essere complicato capire. Essere innamorati è quanto di più bello possa accadere ad un essere umano, e lei lo è certamente di Pantani, del mito e della leggenda di Pantani, e quando si è innamorati le cose si vedono con occhi diversi e con scarsa obiettività.

per fortuna che lei e' aperto al confronto, Martinello, e rispetta il suo interlocutore e gli usa decenza, premettendo che tutto cio' al quale risponde proviene da qualcuno che parla per amore, che non ha cognizione di causa, che vanta scarsa conoscenza dell'argomento.
Come se il suo interlocutore, usandole la sua stessa decenza, le ribattesse che le sue opinioni provengono da un tale che vissuto la sua maturita' agonistica nel mezzo dei conconiani anni '90 e dunque deve necessariamente essersi dopato alla grande.
Esercizio di rispetto reciproco, insomma.
Io rispetto il parere di chiunque, chiedo solo un minimo di decenza quando ci si addentra in ambiti che non si possono conoscere se non si sono vissuti direttamente, e su come funzionassero le cose in quegli anni lei non può sapere nulla, quindi chiedo un minimo di decenza, la stessa decenza che chiedo al suo amico, credo, Meriadoc, a cui probabilmente il caldo di questi giorni sta dando alla testa, ed al quale non mi abbasso a rispondere nel topic dedicato alla Rai, perché non meritano risposte le idiozie che escono dalla sua bocca, almeno avesse la decenza di firmarsi, ma questo è il limite di questi spazi aperti, e chi accetta di entrarci si assume oneri ed onori, al limite deciderò di uscire, ma ci penserò più tardi.
Martinello, ma crede seriamente che firmarsi col proprio nome o dietro al nick che si usa nel forum, cambi davvero il senso del messaggio? Perche' il senso dei forum e' che cio' che conta e' quello che si scrive, non chi lo scrive, per cui conoscenza diretta o meno dell'interlocutore e' indifferente, se si ha l'interesse, la disponibilita' a rispondere. Altrimenti puo' anche non farlo, non ho la pretesa che mi risponda, io stesso potrei a volta non risponderle, del resto il tenore e il contenuto di questi messaggi non mi sorprende; che lei la pensasse cosi' era gia' risaputo, quello che io pensassi personalmente di lei l'avevo gia' scritto su questo forum (non c'e' bisogno che cerchi, non sono pareri positivi).
Ma si risparmi la pretesa della vera identita', a cosa le servirebbe? a minacciare una querela? a indurmi a una maggiore cautela nel rapportarmi a lei? ma per piacere, ad ogni modo, mi chiamo Armando Muscariello, lavoro in Francia, e sono ingegnere informatico e ricercatore scientifico. A piu' tardi per dettagli maggiori. Anzi no.
Se intende lasciare il forum faccia pure, io rispondo di quello che dico e faccio, lei altrettanto, e non sarei responsabile della sua dipartita, che gli altri se ne possano rammaricare o meno.
Non voleva prestare la propria forza per un’azione forte? Avrebbe potuto scontare i suoi 15 giorni di sospensione e tornare a correre, e vincere, guardi quello che sta facendo Rebellin? Pensi che piega diversa avrebbe preso al sua parentesi sportiva ed umana, forse di questo dovrebbe rammaricarsi, e con lei tutti coloro che ce l'hanno con l'intero mondo dello sport, additato come principale responsabile della sua tragica fine.
infatti, e' esattamente quello che successo, e dopo essere ritornato ha anche vinto al Tour 2000 due tappe di montagna con quel genere di avversari, che ha infinitamente piu' valore di quello che fatto Rebellin di recente e di quello che ha fatto lei in tutta una carriera, medaglia olimopica compresa.
Ed e' infatti poi dopo quel Tour, e non dopo il Giro '99, che lei se ne e' uscito con certi commenti gratuiti sulla stampa, gratuiti perche' fatti in relazione a controlli che avevano attestati parametri fisologici nella norma, gratuti perche' a tutti gli altri con cui lei correva in gruppo, tipo il sua attuale collega Savoldelli non sono stati fatti, e non certo in pubblico, dopo, che ne so, un 49,9 con riudzione automatico di un punto, a Madonna di Campiglio.
Si, Martinello ha contribuito pure lei a farne un capro espiatorio.
Si senta pure chiamato in causa, almeno da me.
Se le Procure si sono gettate sul ciclismo, evidentemente avevano le ragioni per farlo, io sostengo che se il movimento non è stato in grado di risolvere il problema dal proprio interno, con il contributo di tutte le sue componenti, era inevitabile che arrivassero le Procure, purtroppo, con tutti i danni che questa soluzione si è portata dietro, noi, se nota dico noi, i corridori, ci abbiamo messo certamente del nostro, non capendo fino in fondo la gravità del momento.
Altri settori dello sport italiano, visto che le piace fare dei paragoni, hanno fatto quadrato, e cercano di risolvere i loro problemi, anche di doping, senza fare i danni d’immagine che gli incapaci dirigenti del ciclismo hanno permesso,
che risposta e'" se lo hanno fatto potevano farlo? ma ha letto il messaggio a cui ha risposto nel punto a cui ha risposto? le si e' fatto notare per l'appunto che quei molteplici processi si conclusero asserendo che non avrebbero nemmeno dovuto essere pronunciati in quanto i fatti, compiuti o meno, non erano nemmeno previsti dalla lagge per reato!
quando la legge sul doping e' stata approvata, ha riguardato qualsiasi sport, quelli che hanno fatto quadrato o meno

Non sono obiettivamente in grado di entrare nel merito delle tante indagini, processi, sentenze di primo grado o di appello che lo videro coinvolto, come vede se un argomento non lo conosco lo evito accuratamente, forse con un pizzico di umiltà altri dovrebbero fare altrettanto, ed ogni riferimento non è casuale
Se non e' nella situazione di entrare nel merito, forse avrebbe fatto meglio a dichiararsi incapace di negare che Pantani fosse il capro espiatorio dello sport italiano, dato che molta parte della questione discende dalle vicende giudiziarie che lo coinvolsero.
Bene, da queste pagine non ritornerò più sull’argomento Pantani, rivedendo i suoi vecchi messaggi su questo forum
nemmeno io, almeno non con lei.


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meriadoc
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Re: Marco Pantani.

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Strong ha scritto: è da tanto che te lo scrivo...con questa storia di pantani hai veramente rotto!
strano che chi è nel mondo del professionismo e quindi al corrente di quello che realmente accadeva, stia dicendo quello che io sostengo da anni, eh!

chiedo agli amministratori di non permettere più a fanatici come questa di creare danno all'intera comunità del forum facendo allontanare un professionista del pedale e ora della televione che può solo fare del bene a tutti noi appassionati e NON FANATICI.
Gli ultras vadano altrove.
Strong, riguardo al valore del tuo contributo sul forum ho l'impressione che in tanti qua dentro non sarebbero tanto lusinghieri nei tuoi confronti.
Ma non io, infatti nemmeno ricordo di cosa scrivi solitamente.
Certo, questo tuo ultimo post al quale sto rispondendo non pare un gran biglietto da visita, in questo senso.
Detto questo, ti dico onestamente: parla per te, io ho infinitamente piu' piacere a leggere Maria Rita che Martinello, per esempio, e non sto parlando del caso di Pantani.
Quanto alla questione del ban, leggiti le regole del forum. E poi schifati. Se ci riesci. A quelle ci dobbiamo attenere, tu, io, Martinello, donchisciotte.


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Strong
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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da Strong »

meriadoc ha scritto:
Strong ha scritto: è da tanto che te lo scrivo...con questa storia di pantani hai veramente rotto!
strano che chi è nel mondo del professionismo e quindi al corrente di quello che realmente accadeva, stia dicendo quello che io sostengo da anni, eh!

chiedo agli amministratori di non permettere più a fanatici come questa di creare danno all'intera comunità del forum facendo allontanare un professionista del pedale e ora della televione che può solo fare del bene a tutti noi appassionati e NON FANATICI.
Gli ultras vadano altrove.
Strong, riguardo al valore del tuo contributo sul forum ho l'impressione che in tanti qua dentro non sarebbero tanto lusinghieri nei tuoi confronti.
Ma non io, infatti nemmeno ricordo di cosa scrivi solitamente.
Certo, questo tuo ultimo post al quale sto rispondendo non pare un gran biglietto da visita, in questo senso.
Detto questo, ti dico onestamente: parla per te, io ho infinitamente piu' piacere a leggere Maria Rita che Martinello, per esempio, e non sto parlando del caso di Pantani.
Quanto alla questione del ban, leggiti le regole del forum. E poi schifati. Se ci riesci. A quelle ci dobbiamo attenere, tu, io, Martinello, donchisciotte.



onore per me non raccogliere pareri lusinghieri.
evidentemente non stò al "vostro gioco" e non piaccio, ma non è certo il raccogliere pareri lusinghieri su un forum di sconosciuti
che mi fa riposare bene alla notte ed il fatto che tu stia tirando in ballo questo discorso mi fa tornare al tempo delle elementari quando si contava il numero di amici e si faceva a chi ne aveva di più.
ho le mie idee e le porto avanti senza paura di "squadroni" tantomeno quelli da forum! :lol:


i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
meriadoc
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Re: Marco Pantani.

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Strong, lascia perdere il discorso della combriccola, quello lo hai fatto tu invocando l'intervento dei moderatori pretendendo di parlare a nome di tanti.
Io appunto ti facevo notare che la pretesa di parlare per gli altri non ha senso, anche perche' ne saresti vittima tu per primo. Io, come ti ho detto, nemmeno ho presente perche' stai le palle a costoro e nemmeno mi interessa. E dal mio apporto al forum avresti dovuto capire che io a fare combriccola e raccogliere consensi non aspiro affatto.
E poi, se aggiungi qualche smile in piu. forse ci si puo' anche credere che sorridi tanto mentre scrivi


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alfiso

Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da alfiso »

Donchi mi spiace veramente vederti arroccare in questo modo. Non ti capisco e voglio argomentartelo, per il solo rispetto della tua intelligenza, che aldilà dell'eccesso di sentimento (che c'è, c'è in misura esorbitante, di chi è divenuta quasi parente di Marco, c'è in una forma tale da fare passare in secondo piano la tua stessa formazione universitaria, quella giuridica e logica delle mere argomentazioni) è enorme e profusa copiosamente in questo forum.
In un panorama di gente squallida che dirige questo sport, troviamo un primattore che comunica trasparentemente, ma che la pensa diversamente; perchè mandare alle ortiche una possibilità di confronto? La verità non la troveremo mai cercandola fra persone dal pensiero unico! Eppoi come puoi ignorare che a Silvio, il partecipare a questo forum, può portare solo danni? Non ci vedo nulla da cui guadagnare per lui, solo da perderci semmai.
E qui non mi frega nulla del Silvio Martinello campione, campione olimpico e grande velocista. Qui abbiamo "l'uomo" Silvio Martinello, che appare nella sua "fragilità" (quando parla trasparentemente dell'aver imparato a barcamenarsi) e nella sua "forza" (quando non ritiene di scusarsi di alcunchè) o se si preferisce il vicevesa. La trasparenza in sè è già un valore di base.
Per me Silvio Martinello non è un mito, ma, vivaddio, un uomo che molto probabilmente fa cose giuste e cose sbagliate, un uomo.
Ma soprattutto un uomo con molto coraggio ed una buona testa pensante, quelle che mancano al vertice del nostro sport.
Non vedo pertanto perchè perdere una opportunità di confronto con un soggetto che per me (l'ho scritto prima che lui si iscrivesse) è una grande opportunità dirigenziale, esattamente come non mi andava nel 1999 di perdere un talento di questo sport (e nel 2004 addirittura lo abbiamo perso del tutto).
Francamente vorrei che entrambi rinnegaste le chiusure reciproche e che continuaste questo dialogo (pubblicamente o privatamente, come preferite), rimuovendo il sale delle ferite e introducendo un minimo di freddezza logica (anche giuridica), voglia di confronto serrato ma pacato.
Per me questo è pure senso di responsabilità, soprattutto nei confronti di quei ragazzi che si avvicinano al ciclismo, molti dei quali talentuosi e che arrivati a juniores, una volta accortisi di certe cose, se di famiglia abbiente o con altre alternative economiche, lasciano questo sport.
Abbiamo già perso un "poeta" (ma anche altri scrittori minori), vediamo di creare le occasioni per non perderne altri (anche per solo allontanamento) e fare tesoro degli errori del passato, e soprattutto per dare un senso condiviso a quel periodo e non rendere inutili quelle morti. Che siano morti di mal di vivere, di doping o di altro mi è totalmente indifferente, aldilà della sacrosanta verità giuridica. Quello che mi interessa è il contesto malato in cui il nostro sport viveva in quegli anni e lo sperpero di intelligenza e personalità sportiva che avvenne E NON DOVRA' PIU' AVVENIRE.
A Silvio voglio dire che io non credo in un complotto "Campiglio" in senso stretto, ma credo che ci sia stata una sostanziale concordia di interessi fra le antipatie e le invidie generate da Marco e gli interessi politici di dirigenti federali che le "operazioni" sul sangue degli atleti le avevano fatte fare anche agli juniores della 70 Km (di preciso non so cosa - minimo auto-emo-trasfusione - perchè la reticenza era tanta e lo dico con cognizione di causa avendo avuto un lontano parente campione mondiale; il padre ebbe a dirmi candidamente ed orgogliosamente: "chi non accettava usciva dalla nazionale").
Il fatto che il ciclismo vivesse nei '90 una golden-age non significava che il fautore principale di quell'era non fosse soggetto ad invidie e tentativi di "detronizzazione" sportiva e/o legata ad interessi commerciali. Come sempre nei cicli economici di sviluppo si pensa che lo sviluppo debba essere eterno.
Infine credo che purtroppo quella nefasta esperienza italiana di quegli anni abbia aperto le porte alla ipocrita politica doping avviata dall'Uci in questi ultimi anni, in cui dirigenti immondi si sono resi "candidi" con protocolli che hanno aumentato la "discrezionalità" delle decisioni e di conseguenza, il loro potere sostanziale. Quella che per Donchi è una questione di giustizia, per me è un bisogno di chiarezza, di ripristino di valori sportivi in un quadro di regole certe e ben condivise (SENZA DISCREZIONALITA'). Per arrivare a questo c'è bisogno di dirigenti veri, capaci e coraggiosi.
Donchi, SIlvio, vi prego ripensateci. Non facciamoci del male. E per che cosa? :stretta:

A Meriadoc e Strong: vi prego chiudiamo la polemica quando è entrata nel campo della sterilità. Ci siamo scannati, si fa per dire, spesso. Ma ci siamo ascoltati (letti). Non credete che questo sia il vero valore di un forum. Farci pensare, farci ascoltare idee diverse? Vi prego. Diamoci una mano.

Ps. Ho la sensazione che Silvio abbia frainteso le parole di Meriadoc su Carl Lewis, interpretandole su stesso ad Atlanta. E' solo una sensazione. Ma in tal caso capirei quella reazione di Silvio.
Ultima modifica di alfiso il lunedì 22 agosto 2011, 3:00, modificato 3 volte in totale.


meriadoc
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Re: Marco Pantani.

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alfiso ha scritto: A Meriadoc e Strong: vi prego chiudiamo la polemica quando è entrata nel campo della sterilità. Ci siamo scannati, si fa per dire, spesso. Ma ci siamo ascoltati (letti). Non credete che questo sia il vero valore di un forum. Farci pensare, farci ascoltare idee diverse? Vi prego. Diamoci una mano.

per carita', per me quelle due battute con strong si possono benissimo cancellare, non aggiungono e tolgono nulla.
Ma a me e' chiaro che il confronto con Martinello non andra' avanti. Non su binari diversi, quantomeno.


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Re: Marco Pantani.

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meriadoc ha scritto:Strong, lascia perdere il discorso della combriccola, quello lo hai fatto tu invocando l'intervento dei moderatori pretendendo di parlare a nome di tanti.
Io appunto ti facevo notare che la pretesa di parlare per gli altri non ha senso, anche perche' ne saresti vittima tu per primo. Io, come ti ho detto, nemmeno ho presente perche' stai le palle a costoro e nemmeno mi interessa. E dal mio apporto al forum avresti dovuto capire che io a fare combriccola e raccogliere consensi non aspiro affatto.
E poi, se aggiungi qualche smile in piu. forse ci si puo' anche credere che sorridi tanto mentre scrivi
in tanti sono stati contenti dell'avvento di martinello sul forum ed in tanti sarebbero scontenti se per colpa dei soliti noti si allontanasse.
non pretendo di parlare per tutti ma sicuramente parlo per tutti quelli che hanno mostrato, nel td della rai, soddisfazione per questa presenza.
p.s.
non perdere del tempo a rispondere ad un forumista che nemmeno leggi.
io almeno, pur spesso non condividendo, leggo i tuoi e gli intreventi degli altri, rispondendo magari in modo molto diretto dal sembrare scortese, ma leggo...


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Re: Marco Pantani.

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Strong ha scritto:
meriadoc ha scritto:Strong, lascia perdere il discorso della combriccola, quello lo hai fatto tu invocando l'intervento dei moderatori pretendendo di parlare a nome di tanti.
Io appunto ti facevo notare che la pretesa di parlare per gli altri non ha senso, anche perche' ne saresti vittima tu per primo. Io, come ti ho detto, nemmeno ho presente perche' stai le palle a costoro e nemmeno mi interessa. E dal mio apporto al forum avresti dovuto capire che io a fare combriccola e raccogliere consensi non aspiro affatto.
E poi, se aggiungi qualche smile in piu. forse ci si puo' anche credere che sorridi tanto mentre scrivi
in tanti sono stati contenti dell'avvento di martinello sul forum ed in tanti sarebbero scontenti se per colpa dei soliti noti si allontanasse.
non pretendo di parlare per tutti ma sicuramente parlo per tutti quelli che hanno mostrato, nel td della rai, soddisfazione per questa presenza.
p.s.
non perdere del tempo a rispondere ad un forumista che nemmeno leggi.
io almeno, pur spesso non condividendo, leggo i tuoi e gli intreventi degli altri, rispondendo magari in modo molto diretto dal sembrare scortese, ma leggo...
strong, seriamente non e' il caso di continuare cosi a lungo.
I i tuoi interventi li leggo, credo, come quelli degli altri, poi perche' tu stia sulle palle a qualcuno non lo so, non lo ricordo, forse non l'ho mai saputo, L'ho scritto per dire che pretendere di parlare a nome di tanti altri non ha senso, non e' su questo che si decide un ban, e che sulla base di quella logica tu ne saresti una vittima (per qualche ragione, che appunto non so).
I moderatori interverranno sulla base delle regole del forum, non sulla base della tua richiesta


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Re: Marco Pantani.

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meriadoc ha scritto:
alfiso ha scritto: A Meriadoc e Strong: vi prego chiudiamo la polemica quando è entrata nel campo della sterilità. Ci siamo scannati, si fa per dire, spesso. Ma ci siamo ascoltati (letti). Non credete che questo sia il vero valore di un forum. Farci pensare, farci ascoltare idee diverse? Vi prego. Diamoci una mano.

per carita', per me quelle due battute con strong si possono benissimo cancellare, non aggiungono e tolgono nulla.
Ma a me e' chiaro che il confronto con Martinello non andra' avanti. Non su binari diversi, quantomeno.
Io temo che Silvio abbia frainteso il tuo post. Rileggilo e vedrai che come lo hai formulato non era difficile cadere in errore.


Strong
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meriadoc ha scritto:
Strong ha scritto:
meriadoc ha scritto:Strong, lascia perdere il discorso della combriccola, quello lo hai fatto tu invocando l'intervento dei moderatori pretendendo di parlare a nome di tanti.
Io appunto ti facevo notare che la pretesa di parlare per gli altri non ha senso, anche perche' ne saresti vittima tu per primo. Io, come ti ho detto, nemmeno ho presente perche' stai le palle a costoro e nemmeno mi interessa. E dal mio apporto al forum avresti dovuto capire che io a fare combriccola e raccogliere consensi non aspiro affatto.
E poi, se aggiungi qualche smile in piu. forse ci si puo' anche credere che sorridi tanto mentre scrivi
in tanti sono stati contenti dell'avvento di martinello sul forum ed in tanti sarebbero scontenti se per colpa dei soliti noti si allontanasse.
non pretendo di parlare per tutti ma sicuramente parlo per tutti quelli che hanno mostrato, nel td della rai, soddisfazione per questa presenza.
p.s.
non perdere del tempo a rispondere ad un forumista che nemmeno leggi.
io almeno, pur spesso non condividendo, leggo i tuoi e gli intreventi degli altri, rispondendo magari in modo molto diretto dal sembrare scortese, ma leggo...
strong, seriamente non e' il caso di continuare cosi a lungo.
I i tuoi interventi li leggo, credo, come quelli degli altri, poi perche' tu stia sulle palle a qualcuno non lo so, non lo ricordo, forse non l'ho mai saputo, L'ho scritto per dire che pretendere di parlare a nome di tanti altri non ha senso, non e' su questo che si decide un ban, e che sulla base di quella logica tu ne saresti una vittima (per qualche ragione, che appunto non so).
I moderatori interverranno sulla base delle regole del forum, non sulla base della tua richiesta

non ho chiesto il ban (sai cosa mi interessa...)
chiedo solo che non venga bruciata questa presenza a causa di isterismi personali.
non capisco l'utilità di rendere questa diatriba visibile a tutti, se quella voleva "regolare i conti" perchè è chiaro che il suo intento è quello, poteva tranquillamente mandare un messaggio privato a martinello, ed invece non l'ha fatto ma ha, come è nel suo stile, cercato di tirare nel "tranello" martinello
facendogli fare dichiarazioni pubbliche sperando probabilmente di trarne qualche vantaggio.
Tutto questo però non mi stupisce perchè rispecchia per filo e per segno il personaggio in questione.
Se non si è capito chiedo solo che Donchishiotte continui il martellamento di .... in privato.


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Re: Marco Pantani.

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il senso del discorso su Lewis e Johnson e' che la differenza nella percezione collettiva dei due (il dopato e il supercampione) non sarebbe esistita se certi fatti non fossero stati volutamente nascosti, manipolati. Ovvero, i due facevano parte dello stesso mondo, dello stesso sistema. Ma uno ha fatto una fine, l'altro un'altra ben diversa.
Martinello faceva parte di quell'ambiente, cosa succedesse lo sapeva benissimo (che poi lui si dopasse come altri non e' certo dimostrato, e in ogni caso non verrebbe a dirlo a noi, ovvio no?), e infatti dice di saperlo. Dice anche non facesse differenza tra quelli che passavano la fatidica soglia e quelli che la svangavano. Poi, nei fatti, quando la situazione imponeva il commento gratuito, generalizzato su Pantani lui non si e' tirato indietro. Lui, e l'ho scritto, e' stato alemno in quelle dichiarazione attivo e partecipe nell'opera di demolizione, lui ha nel suo piccolo contribuito a renderlo un capro espiatorio, e per di piu' in quanto collega.
Avesse detto qualcosa, per tempo, su quei dieci controllati del Giro...
L'unico con i parametri al di fuori dei sospetti era Sgambelluri, il decimo! che venne poi squalificato per uso di EPO!
e Martinello si e' mai espresso su Simoni, Gotti, Savoldelli, ecc...li ha mai invitati pubblicamente a cambiare le cose, a stare attenti ai controlli, ecc...se n'e' mai detto deluso?


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Re: Marco Pantani.

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strong, il forum e' fatto perche' questi discorsi siano pubblici, non vedo perche' ne debbano fruire solo in due, a me ad esempio interessano e sto rispondendo
se Martinello se ne vorra' andare sara' una sua decisione, jo non sto scrivendo con lo scopo di mandarlo via,e non mi sentirei responsabile se se ne andasse


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Re: Marco Pantani.

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meriadoc ha scritto:il senso del discorso su Lewis e Johnson e' che la differenza nella percezione collettiva dei due (il dopato e il supercampione) non sarebbe esistita se certi fatti non fossero stati volutamente nascosti, manipolati. Ovvero, i due facevano parte dello stesso mondo, dello stesso sistema. Ma uno ha fatto una fine, l'altro un'altra ben diversa.
Martinello faceva parte di quell'ambiente, cosa succedesse lo sapeva benissimo (che poi lui si dopasse come altri non e' certo dimostrato, e in ogni caso non verrebbe a dirlo a noi, ovvio no?), e infatti dice di saperlo. Dice anche non facesse differenza tra quelli che passavano la fatidica soglia e quelli che la svangavano. Poi, nei fatti, quando la situazione imponeva il commento gratuito, generalizzato su Pantani lui non si e' tirato indietro. Lui, e l'ho scritto, e' stato alemno in quelle dichiarazione attivo e partecipe nell'opera di demolizione, lui ha nel suo piccolo contribuito a renderlo un capro espiatorio, e per di piu' in quanto collega.
Avesse detto qualcosa, per tempo, su quei dieci controllati del Giro...
L'unico con i parametri al di fuori dei sospetti era Sgambelluri, il decimo! che venne poi squalificato per uso di EPO!
e Martinello si e' mai espresso su Simoni, Gotti, Savoldelli, ecc...li ha mai invitati pubblicamente a cambiare le cose, a stare attenti ai controlli, ecc...se n'e' mai detto deluso?
Il senso del tuo post su Lewis a me è chiaro, però io temo che Silvio lo abbia letto diversamente, ti ripeto, anche perchè così orientato dall'attacco diretto e personale del messaggio precedente. E letto in questa chiave conseguente offenderebbe anche i santi.
Questo avviene perchè quando scriviamo, per essere diretti ed "efficaci", non badiamo alla carica che ci mettiamo e non ci accorgiamo a ciò che passa non solo fra le righe, bensì cadendo nell'allusione, anche non volendolo, come purtroppo è il tuo caso. Poi ci si rende conto dell'errore e ci sente a disagio perchè si è creato il gap fra il proprio impeto ideale e ciò che realmente e purtroppo è passato nell'interpretazione altrui.

Meriadoc, io credo che quegli anni siano stati anni difficili per gli atleti e che molti abbiano fatto degli errori enormi nei loro rapporti interni. Però alcuni hanno commesso errori comportamentali ed altri errori sostanziali, per trarre profitto dalla situazione. I primi sono umani, i secondi diabolici. Un distinguo è necessario. Non mi pare che i fatti di allora possano in alcun modo avvalorare accuse del genere verso Silvio, che mi pare una persona "cinicamente pragmatica" nell'approccio fattivo, ma non certamente una personalità disumana (prova ultima ne è pure lo "sporcarsi" nel confronto in questo forum).
In linea più generale comunque non si può creare un binario unico fra coloro che avevano Marco in antipatia (possibile e fatto umano) e coloro che ne erano suoi nemici "sostanziali" (nell'accezione diabolica). Alcuni suoi amici di allora
Purtroppo la sua morte ha come cristallizzato alcune opinioni umane a lui contrarie (di vita quotidiana) in pietre, mentre molti aspetti alla base della sua morte fisica e prima ancora della sua crisi emotiva e motivazionale continuano ad essere volutamente ignorati.
Detto questo, ritieni davvero necessaria una sorta di processo qua? Certo, una morte lascia dei solchi difficili da colmare. Io però credo che la memoria (è un argomento che mi è carissimo) debba essere utilizzata solo per migliorare il futuro affrontando gli errori del passato per non ripeterli e per rendere un senso profondo alla vita di chi non c'è più. Tutto qua.
E per fare questo ci serve calma e pacatezza, voglia di ascolto ed onestà di analisi. Errare è umano, ammetterlo di più. :cincin:
Ultima modifica di alfiso il lunedì 22 agosto 2011, 2:30, modificato 1 volta in totale.


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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

Donchi, non perdere il fuoco della discussione. è un forum, si argomenta, ma il punto non è convincere, ma unirsi insieme a verità più alte.
Siccome di ciclismo ne sai, e ti leggo volentieri, non incattivirti, non ne vale la pena.

Lo dico con GRANDE stima del lavoro di entrambi:
Martinello nel suo far parte di una RAI che ha modernizzato E DI MOLTO il suo approccio col ciclismo (la squadra RAI di questi ultimi due anni da Bulbarelli in giù ha mostrato un lavoro veramente bello), e Donchi nel suo scrivere un libro inchiesta, non meritate il battibecco per una frase detta a Sindney, ecc. ecc.


Nel thread del Giro di Padania è scoppiata poi una polemica sulle lottizzazioni RAI di AN e Lega... poi si parla di ex-ciclisti che si riciclano... Ragazzi, io non so cosa vi è preso, ma non si può usare internet solo per dar sfogo all'acredine e alla dietrologia. Poi ci si lamenta che le cose in Italia vadano male, ma ci credo bene, se le energie sono spese nell'incattivirsi come se ne esce.

A me piacciono le inchieste della Gabanelli. Sono sicuro che non è Berlusconi né Bossi che l'ha messa lì. E quindi?
A me piace il team-ciclismo di Bulbarelli, e sono sicuro che non è Veltroni che lo ha messo lì, e quindi?
E mi piace anche un riciclato di classe come ad esempio Cassani che per la sua intelligenza è stato il direttore-non-capitano di tanti Mondiali di Martini.
Si può esser di sinistra, si può avere lavorato con telepadania
(la RAI è pubblica, quindi risponde a logiche partitiche: vogliamo privatizzarla?)
ci si può riciclare dopo il ciclismo (si smette giovani di fare sport... cosa dovrebbero fare?), ma quello che conta è COME UNO FA ADESSO IL SUO MESTIERE ora.

Quindi, tornando ai toni usati su Pantani, questo è un forum, non è un tribunale. Quindi se si battono i pugni sul tavolo e ci si mette a provocare la giuria il risultato che si ottiene è l'opposto di quello per cui si agisce: si fa più confusione che chiarezza.


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
alfiso

Re: Marco Pantani.

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Maìno della Spinetta ha scritto:Donchi, non perdere il fuoco della discussione. è un forum, si argomenta, ma il punto non è convincere, ma unirsi insieme a verità più alte.
Siccome di ciclismo ne sai, e ti leggo volentieri, non incattivirti, non ne vale la pena.

Lo dico con GRANDE stima del lavoro di entrambi:
Martinello nel suo far parte di una RAI che ha modernizzato E DI MOLTO il suo approccio col ciclismo (la squadra RAI di questi ultimi due anni da Bulbarelli in giù ha mostrato un lavoro veramente bello), e Donchi nel suo scrivere un libro inchiesta, non meritate il battibecco per una frase detta a Sindney, ecc. ecc.


Nel thread del Giro di Padania è scoppiata poi una polemica sulle lottizzazioni RAI di AN e Lega... poi si parla di ex-ciclisti che si riciclano... Ragazzi, io non so cosa vi è preso, ma non si può usare internet solo per dar sfogo all'acredine e alla dietrologia. Poi ci si lamenta che le cose in Italia vadano male, ma ci credo bene, se le energie sono spese nell'incattivirsi come se ne esce.

A me piacciono le inchieste della Gabanelli. Sono sicuro che non è Berlusconi né Bossi che l'ha messa lì. E quindi?
A me piace il team-ciclismo di Bulbarelli, e sono sicuro che non è Veltroni che lo ha messo lì, e quindi?
E mi piace anche un riciclato di classe come ad esempio Cassani che per la sua intelligenza è stato il direttore-non-capitano di tanti Mondiali di Martini.
Si può esser di sinistra, si può avere lavorato con telepadania
(la RAI è pubblica, quindi risponde a logiche partitiche: vogliamo privatizzarla?)
ci si può riciclare dopo il ciclismo (si smette giovani di fare sport... cosa dovrebbero fare?), ma quello che conta è COME UNO FA ADESSO IL SUO MESTIERE ora.

Quindi, tornando ai toni usati su Pantani, questo è un forum, non è un tribunale. Quindi se si battono i pugni sul tavolo e ci si mette a provocare la giuria il risultato che si ottiene è l'opposto di quello per cui si agisce: si fa più confusione che chiarezza.
QUOTONE (per la parte ciclistica) :)

La Rai la vorrei come la BBC, Zdf e Ard. Coi partiti fuori dalle palle ed i cervelli dentro (di centro-destra-sinistra-sopra e sotto).


Admin
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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da Admin »

Confido sempre nell'intelligenza delle persone, anche se capisco che a volte l'impulsività possa avere la meglio, in determinati frangenti.
Pazienza, l'importante è che a mente lucida poi si sappia ragionare per il meglio.

Ormai una parte di forum ha preso a noia l'argomento Pantani, e questo è terribile considerando quello che è stato e ha rappresentato Marco per il ciclismo e per la passione di (quasi) tutti noi; ma se ciò è successo, qualcuno (e mi metto tra questi) dovrebbe anche chiedersi perché, e cercare di capire che lo scontro frontale - come hanno ben ricordato poco sopra Alfiso e Maìno (che ringrazio di cuore per l'acqua sul fuoco) - a un certo punto è bene evitarlo proprio perché forse controproducente per la causa che si difende.

Si può chiedere, è lecito, ma poi si dovrebbe saper prendere atto delle risposte, cosa che non sempre avviene purtroppo; condivido l'apprezzamento di molti per il coraggio di Martinello di confrontarsi con gli utenti di un forum di ciclismo, non è cosa da tutti (ne vedete molti di personaggi pubblici del ciclismo postare qui esponendosi con nome e cognome?), e spero anch'io che non chiuda così la sua esperienza.
Invece spero (e credo) che il confronto su Pantani si chiuda qui, in quanto davvero il tema ha esaurito i suoi spunti originali e non vedo quali altre considerazioni possano arricchirlo, allo stato delle cose.

Se ci saranno novità sulla vicenda Pantani, saremo ben felici di riaprire i dibattiti, ma al momento quelle novità non ci sono, quindi vi prego di evitare sterili rilanci della polemica (anche in risposta a questo post).

A Silvio Martinello dico che comunque quando si decide di partecipare ad un forum, bisogna pure mettere in conto di trovare qualcuno che la pensa diversamente, e avere lo spirito di non offendersi: anche perché sperare di avere solo lodi è pura utopia...
So per certo, perché conosco bene entrambi (forumisticamente) da anni, che né Donchisciotte né Meriadoc hanno teso trappole o tranelli, ma hanno partecipato alla discussione semplicemente animati da sincera volontà di confronto e di conoscenza, e non da voglie persecutorie nei confronti di alcuno. Possiamo dire che a volte hanno usato toni un po' eccessivi, ma non credo che qualcuno qui possa dubitare della trasparenza di queste persone.

In fondo, anche nell'acceso divergere delle opinioni, molto è emerso, lo stesso Silvio ha potuto scrivere concetti che altrimenti non sarebbero magari venuti fuori, e che per molti lettori risulteranno interessanti; e quindi mi piace insistere a guardare il bicchiere mezzo pieno della conoscenza (in un senso o nell'altro, sia che la si pensi in un modo o nell'altro) che circola sempre di più, piuttosto che il bicchiere mezzo vuoto dello scazzo polemico (spesso anche fine a se stesso, se vogliamo).

Penso che le testimonianze di utenti che sperano di continuare a confrontarsi con te siano già di per sé un buon motivo per restare tra noi e non lasciare limitato a pochi post un contributo che sarebbe molto positivo per tanti appassionati di ciclismo.
Continuerò a leggere con il piacere di sempre Donchi e Meriadoc, tra le colonne di questo forum, che hanno contribuito negli anni ad arricchire con interventi sempre intelligenti; spero di continuare a farlo anche con te, Silvio.

Per quanto mi riguarda, ripeto, la querelle può finire qui. Di sicuro ognuno si terrà le sue idee, ma forse - come già detto da altri utenti - qualche minimo dubbio da una parte e dall'altra (se non negli "attori" principali della disputa, in qualcuno dei rispettivi "tifosi") potrà comunque essere stato instillato, e anche questo è positivo.

Voltiamo pagina e stiamo sereni.


Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
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lemond
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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da lemond »

Strong ha scritto:è da tanto che te lo scrivo...con questa storia di pantani hai veramente rotto!
strano che chi è nel mondo del professionismo e quindi al corrente di quello che realmente accadeva, stia dicendo quello che io sostengo da anni, eh!

chiedo agli amministratori di non permettere più a fanatici come questa di creare danno all'intera comunità del forum facendo allontanare un professionista del pedale e ora della televione che può solo fare del bene a tutti noi appassionati e NON FANATICI.
Gli ultras vadano altrove.
Ma come sei bravo, oltre che "forte" :D, beato te che vedi il mondo come solo bianco e nero e quelli che pensano diversamente da te sono *FANATICI* :grr: In più chiedi di allontanare una delle persone più intelligenti e colte del forum e in ciò non ti sfiora nemmeno per un momento l'idea di essere un "ultras". E no, perché nel tuo mondo in b/n c'è solo chi ha tutte le ragioni e chi ... :(


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
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nino58
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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da nino58 »

Rileggendo con calma le due ultime pagine del 3d, mi pare sempre più evidente che gli argomenti di contenuto messi in campo da Donchi siano stati elusi da Martinello e da tutti coloro che vogliono guardare solo il dito perchè ritengono che la luna potrebbe offendersi ad essere guardata.
Martinello mi pare fugga dalla questione centrale posta da Maria Rita (quella della necessità, per il Coni, di rifarsi la verginità) ed anche dall'altra (l'indagare e processare una persona per un reato che ancora non è codificato).
Chiunque non si indigni per questi due fatti (che sono quelli che devono condurre all'accertamento della verità su Campiglio, su Campiglio INNANZITUTTO) è cinicamente indifferente della sorte di Marco (e complice dell'evidente ridimensionamento del ciclismo italiano, cosa secondaria rispetto alla prima, ma sempre utile da sottolineare).


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
Silvio Martinello
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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da Silvio Martinello »

Buongiorno a tutti,
caspita che movimento, ora mi rileggo tutto con calma, mi ci vorrà del tempo dovendo anche lavorare, ma mi rileggerò tutto con attenzione e poi dirò la mia.

Silvio Martinello


Silvio Martinello
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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da Silvio Martinello »

donchisciotte ha scritto:Sono io, signor Martinello, che non parlerò ancora di Pantani su queste pagine di cicloweb con lei. Quello che dice mi basta per capire che il muro è ancora molto forte e e io questo volevo capire.
Ridurre il discorso a " lei è innamorata di Pantani" ( si sa, è donna, non ragiona di cervello) è offensivo e nemmeno vero, in tutto il mio interesse per la vicenda Pantani ho sempre cercato di capire, non di andare a sentimento.
E' difficile spiegarle ancora che, infatti, non era il ciclismo ad aver bisogno di demolire la gallina dalle uova d'oro, era chi doveva ricostruirsi una faccia presentabile dopo la vicenda Conconi ad averne bisogno, era un rapporto di potere fra federazioni e sport ad averne bisgno, non il ciclismo. Il ciclismo non si è difeso, come sempre.
Constato che anche lei fino al 5 giugno 1999 pensava che Pantani fosse fuori dalle abitudini della sua generazione e che ha appreso con sgomento solo in tale data che, toh, Pantani faceva certe cose. Ci sono tante vie di Damasco, quella di Campiglio è particolarmente prolifica.
Tutto il resto dei luoghi comuni che lei dice ( mi permetta, se io sono una donnetta che ragiona perché è innamorata, lei è uno che di luoghi comuni ne dice parecchi) mi sembra che sia una bella letterina dal migliore dei mondi possibili, quello dove tutto va bene, tutto è regolare, è quel cattivo ragazzo di Pantani che non si è assunto le sue responsabilità. Se le è assunte fino a morirne. A differenza di tanti altri.
Se vuole qualche fonte da cui trarre qualche dubbio sul controllo di Campiglio, legga il dossier di Bicisport di qualche anno fa proprio su Campiglio, legga il libro di Brunel ( che non parla solo della morte), legga il libro di Vicennati, legga il rapporto della Guardia di Finanza pubblicato anni fa dalla Voce di Romagna, legga la lettera di Vallanzasca a Tonina Pantani, come vede non cito donnette che non ragionano, non cito ragazzine innamorate.
Non lasci Cicloweb, si troverà benissimo, qua ci sono tantissimi che non sono donne, vanno in bicicletta e tecnicamente ne sanno tanto,scrivono bene e hanno grande competenza ,solo mi permetta di farle notare che con la spocchia di dire " solo chi ha fatto il professionista capisce e può parlare" il ciclismo sarebbe seguito da molta meno gente e ci sarebbe molto meno posto per tutti.
Io non la disturberò più, mi interessava capire chi fosse uno che aveva detto certe cattiverie su Marco . E l'ho capito. Non mi serve altro. ( Ah, a Sydney andò perché non aveva capito, errore madornale, che sarebbe stato usato un'altra volta per concentrare lo scandalo su di lui e distoglierlo da altri scandali italiani di quelle Olimpiadi.).
Perfetto dott.ssa Ferrara, prendo atto con enorme piacere che non affronteremo più l'argomento, d'altronde troppo lontane le nostre posizioni.
Mi dispiace lei abbia colto l'intento di recarle offesa definendola innamorata del mito di Pantani, il mio intento è semplicemente quello di comprendere le sue tesi, e sinceramente l'arrocarsi come fa lei su posizioni talmente lontane dalla realtà dei fatti, mi portava a questa unica conclusione, ma non esiste nessun intento offensivo. Seguirò comunque il suo consiglio, andrò a leggermi le pubblicazioni che cita, così allargherò i miei orizzonti.
In alcuni frangenti dimostra di non aver letto attentamente ciò che ho scritto, io mi riferisco alla necessità di conoscerlo l'argomento, delicato come questo tra l'altro, per poterlo affrontare, e su cosa fosse il movimento ciclistico di allora, se mi consente, ritengo di saperne più di lei, e ciò non significa essere spocchiosi. Posso capire che la cosa può infastidirla, ma lei è stato e continua ad essere un osservatore esterno, dei meccanismi interni può solo farsene un'idea, e con la fantasia che dimostra di avere, rischia di farsela assai poco vicina alla realtà. Le assicuro di nutrire il massimo rispetto per gli utenti di Cicloweb e non solo, e che continuerò a seguirlo.
Almeno su un punto siamo d'accordo, sulla inopportuna presenza di Marco a Sydney, involontariamente si è data anche la risposta alle mie frasi su Repubblica di allora, che ha usato come esca per attirarmi sul suo terreno. Suvvia, scommettiamo che se ci mettiamo a ragionare senza pregiudizi, che lei nei miei confronti ha da tempo, qualche punto d'incontro lo troviamo? Poi non ci vedo nulla di male nel punzecchiarsi tra colleghi, ora come allora, soprattutto tra colleghi che non si piacciono, ma nessuno poteva pensare che Marco stesse andando incontro a quel tragico destino, un destino che nemmeno il più acerrimo nemico avrebbe potuto augurargli. Ritengo assai ingiusto che lei ed alcuni altri vi prendiate il diritto di additare dei responsabili, non fate del bene alla memoria di Marco stesso.
Mi stia bene dott.ssa Ferrara, trascorra una buona fine estate e continui a seguire il ciclismo, magari con occhi più sereni, rimane pur sempre uno sport meraviglioso anche con gli attori attuali, che non avranno il carisma di Pantani, ma ce la mettono tutta.
Se poi quando sente la mia voce in tv, rimane infastidita, abbassi il volume, non le dico cambi canale altrimenti ricevo il richiamo ufficiale dal mio Direttore responsabile.

Silvio Martinello


Silvio Martinello
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Iscritto il: mercoledì 27 luglio 2011, 17:59

Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da Silvio Martinello »

meriadoc ha scritto:
Silvio Martinello ha scritto:Dott.ssa Ferrara,
cerco di andare in ordine seguendo la sua linea, cercando di essere più chiaro possibile, anche se capisco che per lei possa essere complicato capire. Essere innamorati è quanto di più bello possa accadere ad un essere umano, e lei lo è certamente di Pantani, del mito e della leggenda di Pantani, e quando si è innamorati le cose si vedono con occhi diversi e con scarsa obiettività.

per fortuna che lei e' aperto al confronto, Martinello, e rispetta il suo interlocutore e gli usa decenza, premettendo che tutto cio' al quale risponde proviene da qualcuno che parla per amore, che non ha cognizione di causa, che vanta scarsa conoscenza dell'argomento.
Come se il suo interlocutore, usandole la sua stessa decenza, le ribattesse che le sue opinioni provengono da un tale che vissuto la sua maturita' agonistica nel mezzo dei conconiani anni '90 e dunque deve necessariamente essersi dopato alla grande.
Esercizio di rispetto reciproco, insomma.
Io rispetto il parere di chiunque, chiedo solo un minimo di decenza quando ci si addentra in ambiti che non si possono conoscere se non si sono vissuti direttamente, e su come funzionassero le cose in quegli anni lei non può sapere nulla, quindi chiedo un minimo di decenza, la stessa decenza che chiedo al suo amico, credo, Meriadoc, a cui probabilmente il caldo di questi giorni sta dando alla testa, ed al quale non mi abbasso a rispondere nel topic dedicato alla Rai, perché non meritano risposte le idiozie che escono dalla sua bocca, almeno avesse la decenza di firmarsi, ma questo è il limite di questi spazi aperti, e chi accetta di entrarci si assume oneri ed onori, al limite deciderò di uscire, ma ci penserò più tardi.
Martinello, ma crede seriamente che firmarsi col proprio nome o dietro al nick che si usa nel forum, cambi davvero il senso del messaggio? Perche' il senso dei forum e' che cio' che conta e' quello che si scrive, non chi lo scrive, per cui conoscenza diretta o meno dell'interlocutore e' indifferente, se si ha l'interesse, la disponibilita' a rispondere. Altrimenti puo' anche non farlo, non ho la pretesa che mi risponda, io stesso potrei a volta non risponderle, del resto il tenore e il contenuto di questi messaggi non mi sorprende; che lei la pensasse cosi' era gia' risaputo, quello che io pensassi personalmente di lei l'avevo gia' scritto su questo forum (non c'e' bisogno che cerchi, non sono pareri positivi).
Ma si risparmi la pretesa della vera identita', a cosa le servirebbe? a minacciare una querela? a indurmi a una maggiore cautela nel rapportarmi a lei? ma per piacere, ad ogni modo, mi chiamo Armando Muscariello, lavoro in Francia, e sono ingegnere informatico e ricercatore scientifico. A piu' tardi per dettagli maggiori. Anzi no.
Se intende lasciare il forum faccia pure, io rispondo di quello che dico e faccio, lei altrettanto, e non sarei responsabile della sua dipartita, che gli altri se ne possano rammaricare o meno.
Non voleva prestare la propria forza per un’azione forte? Avrebbe potuto scontare i suoi 15 giorni di sospensione e tornare a correre, e vincere, guardi quello che sta facendo Rebellin? Pensi che piega diversa avrebbe preso al sua parentesi sportiva ed umana, forse di questo dovrebbe rammaricarsi, e con lei tutti coloro che ce l'hanno con l'intero mondo dello sport, additato come principale responsabile della sua tragica fine.
infatti, e' esattamente quello che successo, e dopo essere ritornato ha anche vinto al Tour 2000 due tappe di montagna con quel genere di avversari, che ha infinitamente piu' valore di quello che fatto Rebellin di recente e di quello che ha fatto lei in tutta una carriera, medaglia olimopica compresa.
Ed e' infatti poi dopo quel Tour, e non dopo il Giro '99, che lei se ne e' uscito con certi commenti gratuiti sulla stampa, gratuiti perche' fatti in relazione a controlli che avevano attestati parametri fisologici nella norma, gratuti perche' a tutti gli altri con cui lei correva in gruppo, tipo il sua attuale collega Savoldelli non sono stati fatti, e non certo in pubblico, dopo, che ne so, un 49,9 con riudzione automatico di un punto, a Madonna di Campiglio.
Si, Martinello ha contribuito pure lei a farne un capro espiatorio.
Si senta pure chiamato in causa, almeno da me.
Se le Procure si sono gettate sul ciclismo, evidentemente avevano le ragioni per farlo, io sostengo che se il movimento non è stato in grado di risolvere il problema dal proprio interno, con il contributo di tutte le sue componenti, era inevitabile che arrivassero le Procure, purtroppo, con tutti i danni che questa soluzione si è portata dietro, noi, se nota dico noi, i corridori, ci abbiamo messo certamente del nostro, non capendo fino in fondo la gravità del momento.
Altri settori dello sport italiano, visto che le piace fare dei paragoni, hanno fatto quadrato, e cercano di risolvere i loro problemi, anche di doping, senza fare i danni d’immagine che gli incapaci dirigenti del ciclismo hanno permesso,
che risposta e'" se lo hanno fatto potevano farlo? ma ha letto il messaggio a cui ha risposto nel punto a cui ha risposto? le si e' fatto notare per l'appunto che quei molteplici processi si conclusero asserendo che non avrebbero nemmeno dovuto essere pronunciati in quanto i fatti, compiuti o meno, non erano nemmeno previsti dalla lagge per reato!
quando la legge sul doping e' stata approvata, ha riguardato qualsiasi sport, quelli che hanno fatto quadrato o meno

Non sono obiettivamente in grado di entrare nel merito delle tante indagini, processi, sentenze di primo grado o di appello che lo videro coinvolto, come vede se un argomento non lo conosco lo evito accuratamente, forse con un pizzico di umiltà altri dovrebbero fare altrettanto, ed ogni riferimento non è casuale
Se non e' nella situazione di entrare nel merito, forse avrebbe fatto meglio a dichiararsi incapace di negare che Pantani fosse il capro espiatorio dello sport italiano, dato che molta parte della questione discende dalle vicende giudiziarie che lo coinvolsero.
Bene, da queste pagine non ritornerò più sull’argomento Pantani, rivedendo i suoi vecchi messaggi su questo forum
nemmeno io, almeno non con lei.

Mi perdonerà Ing. Armando Muscariello,
ma non sono in grado di confrontarmi, lei è di un'altra categoria.
Buon lavoro.

Silvio Martinello


Silvio Martinello
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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da Silvio Martinello »

Admin ha scritto:Confido sempre nell'intelligenza delle persone, anche se capisco che a volte l'impulsività possa avere la meglio, in determinati frangenti.
Pazienza, l'importante è che a mente lucida poi si sappia ragionare per il meglio.

Ormai una parte di forum ha preso a noia l'argomento Pantani, e questo è terribile considerando quello che è stato e ha rappresentato Marco per il ciclismo e per la passione di (quasi) tutti noi; ma se ciò è successo, qualcuno (e mi metto tra questi) dovrebbe anche chiedersi perché, e cercare di capire che lo scontro frontale - come hanno ben ricordato poco sopra Alfiso e Maìno (che ringrazio di cuore per l'acqua sul fuoco) - a un certo punto è bene evitarlo proprio perché forse controproducente per la causa che si difende.

Si può chiedere, è lecito, ma poi si dovrebbe saper prendere atto delle risposte, cosa che non sempre avviene purtroppo; condivido l'apprezzamento di molti per il coraggio di Martinello di confrontarsi con gli utenti di un forum di ciclismo, non è cosa da tutti (ne vedete molti di personaggi pubblici del ciclismo postare qui esponendosi con nome e cognome?), e spero anch'io che non chiuda così la sua esperienza.
Invece spero (e credo) che il confronto su Pantani si chiuda qui, in quanto davvero il tema ha esaurito i suoi spunti originali e non vedo quali altre considerazioni possano arricchirlo, allo stato delle cose.

Se ci saranno novità sulla vicenda Pantani, saremo ben felici di riaprire i dibattiti, ma al momento quelle novità non ci sono, quindi vi prego di evitare sterili rilanci della polemica (anche in risposta a questo post).

A Silvio Martinello dico che comunque quando si decide di partecipare ad un forum, bisogna pure mettere in conto di trovare qualcuno che la pensa diversamente, e avere lo spirito di non offendersi: anche perché sperare di avere solo lodi è pura utopia...
So per certo, perché conosco bene entrambi (forumisticamente) da anni, che né Donchisciotte né Meriadoc hanno teso trappole o tranelli, ma hanno partecipato alla discussione semplicemente animati da sincera volontà di confronto e di conoscenza, e non da voglie persecutorie nei confronti di alcuno. Possiamo dire che a volte hanno usato toni un po' eccessivi, ma non credo che qualcuno qui possa dubitare della trasparenza di queste persone.

In fondo, anche nell'acceso divergere delle opinioni, molto è emerso, lo stesso Silvio ha potuto scrivere concetti che altrimenti non sarebbero magari venuti fuori, e che per molti lettori risulteranno interessanti; e quindi mi piace insistere a guardare il bicchiere mezzo pieno della conoscenza (in un senso o nell'altro, sia che la si pensi in un modo o nell'altro) che circola sempre di più, piuttosto che il bicchiere mezzo vuoto dello scazzo polemico (spesso anche fine a se stesso, se vogliamo).

Penso che le testimonianze di utenti che sperano di continuare a confrontarsi con te siano già di per sé un buon motivo per restare tra noi e non lasciare limitato a pochi post un contributo che sarebbe molto positivo per tanti appassionati di ciclismo.
Continuerò a leggere con il piacere di sempre Donchi e Meriadoc, tra le colonne di questo forum, che hanno contribuito negli anni ad arricchire con interventi sempre intelligenti; spero di continuare a farlo anche con te, Silvio.

Per quanto mi riguarda, ripeto, la querelle può finire qui. Di sicuro ognuno si terrà le sue idee, ma forse - come già detto da altri utenti - qualche minimo dubbio da una parte e dall'altra (se non negli "attori" principali della disputa, in qualcuno dei rispettivi "tifosi") potrà comunque essere stato instillato, e anche questo è positivo.

Voltiamo pagina e stiamo sereni.

Prendo spunto quotando Admin per ringarziare tutti coloro che stanno dando un contributo pacato e voglio tranquillizzare Admin, non mi sono mai offeso, se rileggi le mie frasi, mi sono detto consapevole degli oneri ed onori che avrei incontrato iscrivendomi con il mio nome, fermo restando il non accetare commenti fuori luogo, modello Ing. Muscariello di ieri, con il quale ritengo di non avere nulla su cui confrontarmi, l'ingegnere appartiene ad altra categoria, inarrivabile per me, per il resto sono qui. Per regola diffido sempre dei troppi complimenti, sono abituato a confrontarmi argomentando, dove sono in grado di farlo, altrimenti ascolto e me sto zitto. Visto che qui si discute di ciclismo, ritengo di poter partecipare, e continuerò a farlo fino a quando mi divertirò.

Buona giornata.

Silvio Martinello


faustino
Messaggi: 127
Iscritto il: lunedì 7 marzo 2011, 8:11

Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da faustino »

Silvio, io sono stato uno di quelli che ti ha esortato ad iscriverti in questo spazio dove si parla di ciclismo, in tutte le sue sfacettature, e sono felice che tu voglia continuare a stare qui, anche se mi sembra non avessi mai comunicato di volertene andare. Non ti mancano certamente gli argomenti per dibattere anche con chi dimostra un certo fanatismo che poco ha a che vedere con il ciclismo, e lo stai dimostrando. So che non parli mai di Marco molto volentieri, una volta mi dicesti che non ti era mai stato simpatico, l'uomo, ma che l'atleta era di un altro pianeta rispetto agli altri. Ricordo ancora quelle parole.
Ti chiamerò presto per chiederti alcune cose direttamente, sperando di non disturbarti.
Ciao. luca.


Strong
Messaggi: 11043
Iscritto il: mercoledì 12 gennaio 2011, 11:48

Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da Strong »

lemond ha scritto:
Strong ha scritto:è da tanto che te lo scrivo...con questa storia di pantani hai veramente rotto!
strano che chi è nel mondo del professionismo e quindi al corrente di quello che realmente accadeva, stia dicendo quello che io sostengo da anni, eh!

chiedo agli amministratori di non permettere più a fanatici come questa di creare danno all'intera comunità del forum facendo allontanare un professionista del pedale e ora della televione che può solo fare del bene a tutti noi appassionati e NON FANATICI.
Gli ultras vadano altrove.
Ma come sei bravo, oltre che "forte" :D, beato te che vedi il mondo come solo bianco e nero e quelli che pensano diversamente da te sono *FANATICI* :grr: In più chiedi di allontanare una delle persone più intelligenti e colte del forum e in ciò non ti sfiora nemmeno per un momento l'idea di essere un "ultras". E no, perché nel tuo mondo in b/n c'è solo chi ha tutte le ragioni e chi ... :(

sarà anche brava ed intelligente come dici tu ma sicuramnete non appassionata di ciclismo come me e la maggior parte del popolo di questo forum

i suoi interventi riguardano:

- ricerca dei "colpevoli" della morte di pantani
- pantani (non quello sportivo)
- epiteti contro Berlusconi e la destra politica in generale
- polemica e freecciate in generale su politica e dirigenza ciclistica di qualsiasi tipo

Nulla che abbia a che fare con il ciclismo pedalato nulla che possa pensare di avere a che fare con una persona mossa da passione per lo SPORT (e non quello che lo circonda).
Per i suoi scopi ci sono le riunioni di partito, le piazze i comizi politici....che probabilmente comunque già frequenta.
Qui non si tratta di condividere o meno ma solo di avere a che fare con una scheggia impazzita che non vede altro che complotti sportivi/politici e pantani ed è la prima a non accettare che ci sia qualcuno che la pensa diversamente.
Odio e rabbia richiamano odio e rabbia per cui se continua in questo modo non può certo pretendere che si possa instaurare un dialogo perchè è la prima a non accettare versioni dei fatti che si discostino anche minimamente dalle sue fanatiche teorie.
Il buon danilodiluca... ci ha provato in modi e termini più che morbidi ed accomodanti ma donchi non si è smossa di una virgola ironizzando sulle capacità dell'utente in questione.

Questo suo comportamento mi fa pensare ad una persona che abbia poco a che vedere con l'intelligenza di cui parli tu, che sia colta non lo metto in dubbio ma neppure lo voglio dare per scontato come dici tu, ma sicuramente non dimostra l'apertura mentale di una persona dotata di cotanta intelligenza


i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
alfiso

Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da alfiso »

A volte un pensiero nasce impotente ma comunque forte e cercando una ispirazione mi è venuta questa:


Desnortado
Messaggi: 12
Iscritto il: venerdì 10 dicembre 2010, 16:16

Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da Desnortado »

Ma non vi pare di superare leggermente il segno? Al di là delle convinzioni che ciascuno di noi ha e degli obiettivi che persegue nella sua vita, chi vi dà il diritto di insultare e ricamare questioni di vita privata?
Mancavo da un mese e ci ho messo due ore a leggere tutto quello che è stato scritto nelle ultime due pagine e alla fine, da questa jungla di pensieri, ho notato un paio di cose che sono suonate strane.
La prima: noto che Admin ha di colpo corretto il tiro su Pantani, chiedendo di non parlarne fino all'arrivo di nuovi elementi.
La seconda: Martinello, che non ha risposto neppure alla metà delle questioni che gli sono state poste ma si è preso il tempo di studiare per poterlo fare (quindi aspettiamolo!), è stato da una parte un po' altezzoso nelle risposte e soprattutto non ha spiegato come andassero le cose nei fantastici anni Novanta. Ce lo spiega finalmente?
Tutto il resto, cioè il trattamento subito da Pantani sui media e per le procure, è talmente alla luce del sole che mettersi a dire che è stato uguale a quello subito da altri è pura superficialità.
Danilodiluca87, il tuo idolo è stato trovato positivo a un controllo antidoping: c'è una bella differenza rispetto a quello che accadde al Pirata.
Detto questo, se a qualcuno l'argomenta non interessa, può benissimo stare alla larga da questo thread: non gliel'ha mica ordinato il dottore, no?


Silvio Martinello
Messaggi: 264
Iscritto il: mercoledì 27 luglio 2011, 17:59

Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da Silvio Martinello »

Desnortado ha scritto:Ma non vi pare di superare leggermente il segno? Al di là delle convinzioni che ciascuno di noi ha e degli obiettivi che persegue nella sua vita, chi vi dà il diritto di insultare e ricamare questioni di vita privata?
Mancavo da un mese e ci ho messo due ore a leggere tutto quello che è stato scritto nelle ultime due pagine e alla fine, da questa jungla di pensieri, ho notato un paio di cose che sono suonate strane.
La prima: noto che Admin ha di colpo corretto il tiro su Pantani, chiedendo di non parlarne fino all'arrivo di nuovi elementi.
La seconda: Martinello, che non ha risposto neppure alla metà delle questioni che gli sono state poste ma si è preso il tempo di studiare per poterlo fare (quindi aspettiamolo!), è stato da una parte un po' altezzoso nelle risposte e soprattutto non ha spiegato come andassero le cose nei fantastici anni Novanta. Ce lo spiega finalmente?
Tutto il resto, cioè il trattamento subito da Pantani sui media e per le procure, è talmente alla luce del sole che mettersi a dire che è stato uguale a quello subito da altri è pura superficialità.
Danilodiluca87, il tuo idolo è stato trovato positivo a un controllo antidoping: c'è una bella differenza rispetto a quello che accadde al Pirata.
Detto questo, se a qualcuno l'argomenta non interessa, può benissimo stare alla larga da questo thread: non gliel'ha mica ordinato il dottore, no?
Desnortado (mi si stanno aprendo nuovi orizzonti con questi nomi fantasiosi, ma cos'è? non vi piaccioni i vostri? scherzo naturalmente, che già mi ha dato dell'altezzoso...)
La invito, senza alcun spirito polemico, ad investire ancora un po del suo tempo, perchè forse ha letto con troppa superficialità. Su quale punto non ha avuto soddisfazione? Se me lo indica provo a riformulare. Le spiego velocemente come andavano le cose nei fantastici anni Novanta. Il ciclismo era, come lo è sempre stato, uno sport di fatica, dove per emergere era necessario avere talento, voglia di sacrificarsi, non avere timore di farsi del male con la tanta fatica da sopportare, un pizzico di fantasia e voilà, avevi il tesserino da prof in tasca. Quelli che di fantasia ne avevano tanta erano solo i pochi eletti che poi erano definiti Campioni, e debbo dire che all'epoca il movimento ne presentava diversi. Poi cos'altro? Nient'altro mi pare. Sembra troppo banale come risposta? Pensi un po, le stesse cose che servivano negli anni 50/60/70/80 e, pensi, anche nel ciclismo del nuovo millennio. Faccio un po lo spocchioso ed altezzoso, quanti Km ha messo insieme nella sua vita? In bicicletta dico eh, non con mezzi motorizzati, si accettano al limite anche percorrenze a piedi ma di corsa.
Spero di aver esaudito la sua richiesta.
Buona serata.

Silvio Martinello


Desnortado
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Re: Marco Pantani.

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No, in realtà caro Silvio, è stato un po' troppo frettoloso e seccato direi, ma abbiamo tempo. Ne abbiamo? E non si fissi sul nome, mi chiamo Paolo, ma guardi la domanda. Di cosa doveva prendersi la responsabilità un corridore trovato con l'ematocrito alto?
Lo so che lei ha fatto milioni di chilometri e ce ha camminato sulle stesse strade di Pantani. E proprio per questo trovarla qui, voce autorevole del ciclismo pedalato e parlato, è finalmente l'occasione giusta per capire come stessero davvero le cose. Perché la prende con così tanta aggressività? Giuro che da parte mia non ce n'è, al contrario vorrei distendere gli animi e capire. Soprattutto capire. Nessuno è mai uscito allo scoperto per dirlo. Sarebbe bello poter credere che accadevano le stesse cose che c'erano dagli anni cinquanta, ma non mi pare.
Ceruti chiese a Pantani di confessare. Bè, sono passati undici anni, ci aiuta a capire qualcosa di più?
Erano gli anni degli ematocriti alti, gli anni prima del test sull'epo. Anni in cui a 49 vincevi il Giro e a 51 andavi a casa. Gli anni in cui si chiamavano “maggiorenni" i corridori con l'emoglobina a più di 18. Dei valori di Gh sei volte superiori alla norma. Ne avrà sentito parlare, credo. E allora perché non ricorrere a questa bella piazza per spiegarci come funzionava? Senza veli o preconcetti, lasci stare Pantani, l'ho detto nell'altro intervento. Lei che c'era, ha pedalato, vinto e credo visto, ci dà il suo contributo per capire?
La ascolto sempre volentieri in tivù, complimenti.
Ultima modifica di Desnortado il lunedì 22 agosto 2011, 20:07, modificato 1 volta in totale.


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nino58
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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da nino58 »

In effetti mi pare che la discussione si stia avviando, dopo un esordio un tantino teso (ma è normale tra persone che non si conoscono e che devono trovare la giusta lunghezza d'onda), a toccare i punti essenziali della questione.
Il contributo che può dare Silvio Martinello alla comprensione dei fatti è molto importante.
Ed è da apprezzare, in questo, la sua cortesia nel rispondere a tutti.
Provo a riformulare a Martinello le questioni aperte:
- quale percentuale (ad occhio e croce) stima (tra i suoi colleghi negli anni '90)abbiano utilizzato epo ?
- pensa di poter escludere categoricamente un intervento "esterno" sul test di Madonna di Campiglio ?
Sono questioni importanti e, molto probabilmente, correlate tra loro.
Ringrazio in anticipo Silvio per la partecipazione a questa discussione sul forum.


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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