Tour 2018 - 9^ tappa - Arras > Roubaix - 154 km
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Re: Tour 2018 - 9^ tappa - Arras > Roubaix - 154 km
secondo me il pave lo sterrato alternati devono sempre far parte del tour , sono una parte tipica del territorio .
che possa non accadere nulla , quello puo , ed è gia capitato anche nelle tappe di montagna .
se i corridori non vogliono rischiare e non attaccano non è questione di pave
che possa non accadere nulla , quello puo , ed è gia capitato anche nelle tappe di montagna .
se i corridori non vogliono rischiare e non attaccano non è questione di pave
Re: Tour 2018 - 9^ tappa - Arras > Roubaix - 154 km
No ma... Sul serio?
Allora oggi erano la squadra favorita ma non è che Degenkolb, GVA, Sagan e compagnia fossero lì per farsi una scampagnata.
Ci sono stati in tutte le fasi della corsa, chiaro che se un Degenkolb ti indovina la fuga non c'è gara (infatti GVA ha straperso la volata nonostante Degenkolb fosse stato astutamente tenuto in testa).
Hanno vinto 2 volate con un velocista di 24 anni al suo primo Tour.
Sono reduci da una prima parte di anno trionfale.
Hanno ancora a disposizione volate e tappe da fuga...
Re: Tour 2018 - 9^ tappa - Arras > Roubaix - 154 km
Lo sperobarrylyndon ha scritto: ↑domenica 15 luglio 2018, 19:21Non e' stato il miglior Nibali, anzi.Luisito84 ha scritto: ↑domenica 15 luglio 2018, 19:12Ahia, ho paura che dopo aver visto il Vincenzo del 2014 per 8 giorni, adesso che inizierà il vero Tour diventerà quello del 2015, dopo che è stato buttato giù da Martin. Ho l'impressione che sia più fragile di Froome e che quando cada si vada a inficiare il suo equilibrio psicofisico. Chiaramente i suoi anti qui sopra diranno che è il miglior Nibali, ma secondo me il suo Tour finisce qua....LOSQUALODELLOSTRETTO ha scritto: ↑domenica 15 luglio 2018, 16:27 anch'io sono convinto che una volta caduto Froome ci sia stato un No Contest tra i big...
tra l'altro Nibali l'ho visto nelle prime posizioni solo nel primo settore di pavè, forse nel secondo settore quando quei 3/4 uomini del Team Bahrein sono rimasti invischiati nella caduta, lui stesso è caduto e ne ha risentito...
Ma le tue mi sembrano osservazioni piuttosto forzate.
Re: Tour 2018 - 9^ tappa - Arras > Roubaix - 154 km
sono abbastanza d'accordo. Tornando sulla tappa di oggi, si è verificata una situazione per me abbastanza strana. C'erano e come gli estremi per tentare altri tipi di azione tra gli uomini di classifica, con molti capitani abbastanza isolati, uno sicuramente emergente in salita come Bardet più volte attardato, e ad un certo punto anche lo stesso Froome un po' in difficoltà, avendo perso corridori importanti al suo fianco.pereiro2982 ha scritto: ↑domenica 15 luglio 2018, 23:54 secondo me il pave lo sterrato alternati devono sempre far parte del tour , sono una parte tipica del territorio .
che possa non accadere nulla , quello puo , ed è gia capitato anche nelle tappe di montagna .
se i corridori non vogliono rischiare e non attaccano non è questione di pave
Nibali secondo me era un po' "giusto", lì con gambe solo per tenere le ruote, altrimenti non avrebbe rischiato così tanto prendendo sempre il pavè così indietro, o per lo meno, non avendo squadra, avrebbe tentato qualche anticipo prima dei tratti di pavè seguendo contrattacanti occasionali, per riuscire a prenderli davanti .
Ma altri corridori, tipo Valverde, Quintana e Dumoulin che mi sembravano i più brillanti, trovo strano che non abbiano provato affondi decisi. (certo, vedere Quintana all'attacco sul pavè sarebbe stato un po' surreale, ma oggi ha dato l'impressione, come anche nella scorsa occasione, di starci molto bene).
Azzarderei che effettivamente il pavè così secco e polveroso era forse molto scivoloso per il brecciolino anche nella parte "alta", quella che di solito usa chi ha tanta gamba per togliersi gli altri dalla scia a fare le sue progressioni, quella anche che in caso di fango rimane più asciutta e sicura. Inoltre con così tanta polvere, per chi era dietro era effettivamente difficile vedere le traiettorie giuste per uscire dalle scie e recuperare posizioni.
Ma sono solo ipotesi... io non ho visto azioni decise da parte di corridori di classifica, e con un percorso comunque così selettivo mi pare strano.
Si spera non sia un assaggio di attendismo esasperante nelle prossime tappe.
Re: Tour 2018 - 9^ tappa - Arras > Roubaix - 154 km
Ma appunto ripensando a quello che facevano al Nord un paio di mesi fa la gestione stride tantissimo, dagli scattini di Gaviria alla strana gestione del finale puntando su un uomo sconfitto in volata e facendolo pure collaborare.cassius ha scritto: ↑lunedì 16 luglio 2018, 0:04No ma... Sul serio?
Allora oggi erano la squadra favorita ma non è che Degenkolb, GVA, Sagan e compagnia fossero lì per farsi una scampagnata.
Ci sono stati in tutte le fasi della corsa, chiaro che se un Degenkolb ti indovina la fuga non c'è gara (infatti GVA ha straperso la volata nonostante Degenkolb fosse stato astutamente tenuto in testa).
Hanno vinto 2 volate con un velocista di 24 anni al suo primo Tour.
Sono reduci da una prima parte di anno trionfale.
Hanno ancora a disposizione volate e tappe da fuga...
Poi vabbè, è una tappa del Tour e non una Monumento, ma oggi non mi sono sembrati molto convinti sul da farsi, come nella tappa di Mur de Bretagne.
A differenza delle altre tappe in cui sono stati praticamente impeccabili
Re: Tour 2018 - 9^ tappa - Arras > Roubaix - 154 km
Oggi si è capito chi non potrà vincere il Tour
2018: 1° classifica generale L'ALTRO circuito 1000
Re: Tour 2018 - 9^ tappa - Arras > Roubaix - 154 km
Bernal ha anche tamponato l'ammiraglia della BMC in un tratto di pavè
https://twitter.com/aalzatev/status/1018599830711611392
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Re: Tour 2018 - 9^ tappa - Arras > Roubaix - 154 km
Io credo che essenzialmente in Sky, avevano anche in mente di fare qualcosa, ma essendo rimasti solo i due leader e per di + con almeno 40km da fare, hanno pensato solo a salvare la pelle.
In fondo dubito che un Froome in discreta forma (perché poi se dovesse scoprirsi logorato dal giro e/o in declino, il problema non sarà + questo o quell'avversario, ma diventerà lui stesso) possa temere un Bardet, che ha pure un paio di minuti da regalare a cronometro.
Sono invece rimesto deluso da Nibali. In un paio di tirate di Doumulin, ecco, forse avrebbe potuto provare a dargli due cambi, per vedere di stanare Froome, ma come detto nella pagina di Nibali, forse è fiducioso di staccarlo in salita.
Poi torniamo al punto di cui sopra. Visto che Nibali in questo tour NON PUO' ESSERE IL + FORTE DI TUTTI IN SALITA, se Froome non fosse capace di tenere le ruote di Nibali, significa che per lui non ci sarà un secondo o un terzo posto, ma una probabile disfatta.
In fondo dubito che un Froome in discreta forma (perché poi se dovesse scoprirsi logorato dal giro e/o in declino, il problema non sarà + questo o quell'avversario, ma diventerà lui stesso) possa temere un Bardet, che ha pure un paio di minuti da regalare a cronometro.
Sono invece rimesto deluso da Nibali. In un paio di tirate di Doumulin, ecco, forse avrebbe potuto provare a dargli due cambi, per vedere di stanare Froome, ma come detto nella pagina di Nibali, forse è fiducioso di staccarlo in salita.
Poi torniamo al punto di cui sopra. Visto che Nibali in questo tour NON PUO' ESSERE IL + FORTE DI TUTTI IN SALITA, se Froome non fosse capace di tenere le ruote di Nibali, significa che per lui non ci sarà un secondo o un terzo posto, ma una probabile disfatta.
Ad Insbruck, Valverde e Nibali non arriveranno nei primi 5.
Re: Tour 2018 - 9^ tappa - Arras > Roubaix - 154 km
Comunque la QS ha veramente corso malissimo.
Lampaert è l'uomo da lanciare da solo, come Terpstra.
Con chiunque altro vada in fuga, in volata perde.
E collabora pure alla fuga, con Gilbert e Gaviria (!) a trenta secondi.
E non prova ad anticipare lo sprint.
Praticamente ha corso da gregario di Clark Gable e di Gregorio da Leukeren.
Gregario di Gregorio.
Lampaert è l'uomo da lanciare da solo, come Terpstra.
Con chiunque altro vada in fuga, in volata perde.
E collabora pure alla fuga, con Gilbert e Gaviria (!) a trenta secondi.
E non prova ad anticipare lo sprint.
Praticamente ha corso da gregario di Clark Gable e di Gregorio da Leukeren.
Gregario di Gregorio.
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Re: Tour 2018 - 9^ tappa - Arras > Roubaix - 154 km
Come hai già (correttamente)osservato, Nibali non è il più forte in nessuna delle singole specialità (discesa, salita, pavè, crono), ma bravo dappertutto.beppesaronni ha scritto: ↑lunedì 16 luglio 2018, 8:55 Io credo che essenzialmente in Sky, avevano anche in mente di fare qualcosa, ma essendo rimasti solo i due leader e per di + con almeno 40km da fare, hanno pensato solo a salvare la pelle.
In fondo dubito che un Froome in discreta forma (perché poi se dovesse scoprirsi logorato dal giro e/o in declino, il problema non sarà + questo o quell'avversario, ma diventerà lui stesso) possa temere un Bardet, che ha pure un paio di minuti da regalare a cronometro.
Sono invece rimesto deluso da Nibali. In un paio di tirate di Doumulin, ecco, forse avrebbe potuto provare a dargli due cambi, per vedere di stanare Froome, ma come detto nella pagina di Nibali, forse è fiducioso di staccarlo in salita.
Poi torniamo al punto di cui sopra. Visto che Nibali in questo tour NON PUO' ESSERE IL + FORTE DI TUTTI IN SALITA, se Froome non fosse capace di tenere le ruote di Nibali, significa che per lui non ci sarà un secondo o un terzo posto, ma una probabile disfatta.
Ed il palmares parla chiaro, in tal proposito.
Ci sono quelli che, con le sue caratteristiche, arrivano sempre secondi dappertutto; lui, invece, vince.
Quantitativamente, non troppo ma qualitativamente nessuno gli tiene testa tra i corridori in attività.
Ieri tutti, dopo le cadute di Porte, Froome e Landa, hanno ragionato in chiave di arrivare interi in fondo.
Negli ultimi Km, la corsa l'hanno fatta solo gli specialisti.
Vediamo martedì a chi il pavè avrà lasciato in corpo più tossine ed ammaccature (penso ai coequipiers di Froome più che a lui direttamente).
Immagino invece un Bardet scatenato ed un Nibali ancora in difesa.
Lui può fare risultato non cedendo mai o pochissimo sulle Alpi, con eventuali attacchi solo sui Pirenei.
Von Rock ? Nein, danke.
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Re: Tour 2018 - 9^ tappa - Arras > Roubaix - 154 km
Alcune considerazioni sparse sulla tappa di ieri.
- Sono davvero contento per Degenkolb. Si meritava davvero la vittoria, per quello che ha passato e per quello che portava dentro di sé (e che ha esternato durante l'intervista dopo l'arrivo). La volata vinta dalla prima posizione era una manifestazione di potenza ma anche di cattiveria, di rabbia, di determinazione. Ho passato gli ultimi 18 chilometri a fare riti voodoo contro il buon Greg (non me ne abbia)... il quale si sta riconfermando per quello che era fino a pochi anni fa: un corridore altamente spettacolare ma poco vincente.
- Sagan... parliamone. Cioè: sei sull'ultimo tratto di pavé veramente importante, a 18 km dall'arrivo, e ti fai una dormita grande come una casa? Ti partono tre pezzi grossi e aspetti un'altra decina buona di km prima di deciderti di inseguirli? Mah, mi viene anche il dubbio che fosse in giornata non troppo positiva, ha pure perso la volata contro Gilbert che, sì, ha ancora un'ottimo spunto, ma non è certo uno sprinter di primo piano. Forse gli sono mancate le gambe, altrimenti non me lo spiego.
- Capitolo Quick-Step: secondo me hanno corso davvero male. Avevano le potenzialità per spaccare la corsa, invece hanno temporeggiato e alla fine hanno fatto partire Lampaert che in quella volata era già battuto, e collaborava anche! E aveva dietro Gaviria (e Gilbert), a meno di un minuto. Boh. Erano in grande superiorità numerica, l'hanno gestita veramente male.
- Come scritto nell'articolo di Cicloweb, il pavé non è risultato determinante in sé (ovvero nella capacità o incapacità dei corridori di guidarci sopra) quanto piuttosto indirettamente (cadute, forature, problemi meccanici). Me lo chiedo anch'io: ne vale la pena? Sottoporre i corridori ad un rischio così grande di mandare all'aria un Tour non per proprio demerito bensì esclusivamente per casualità o fortuna/sfortuna?
- Bardet è un bel corridore, mi piace, è coraggioso e spesso va all'attacco, però fatti come quello di ieri contribuiscono a rendermi antipatico un corridore di cui simpatizzo. Mi riferisco al momento della sua duecentotrentottesima foratura. La regia francese è stata fissa su di lui per venti secondi a proporci l'imperdibile momento del suo cambio ruota, neanche fosse la ripresa di un esperimento di fissione nucleare, e poi una moto dell'organizzazione gli ha fatto fare un clamoroso dietro-moto che l'ha riportato sotto in men che non si dica. Per carità, lui non ne ha colpa, ma come si fa a non incazzarsi quando succedono queste cose?
- Per finire: Filippo Pozzato. Dico la mia: a me è piaciuto come "opinionista-esperto" in studio. Mai banale, disinvolto. Deve solo correggersi in qualche tamarrata... mi ha fatto morire quando Petacchi parlava e lui era con lo smartphone in mano a messaggiare! La butto là: pensare per lui un futuro in studio durante la stagione delle classiche primaverili? Oppure addiritture in telecronaca, con gli interventi "alla Saligari"? Tra Sanremo, campagna belga e Roubaix potrebbe essere una piacevole sorpresa!
- Sono davvero contento per Degenkolb. Si meritava davvero la vittoria, per quello che ha passato e per quello che portava dentro di sé (e che ha esternato durante l'intervista dopo l'arrivo). La volata vinta dalla prima posizione era una manifestazione di potenza ma anche di cattiveria, di rabbia, di determinazione. Ho passato gli ultimi 18 chilometri a fare riti voodoo contro il buon Greg (non me ne abbia)... il quale si sta riconfermando per quello che era fino a pochi anni fa: un corridore altamente spettacolare ma poco vincente.
- Sagan... parliamone. Cioè: sei sull'ultimo tratto di pavé veramente importante, a 18 km dall'arrivo, e ti fai una dormita grande come una casa? Ti partono tre pezzi grossi e aspetti un'altra decina buona di km prima di deciderti di inseguirli? Mah, mi viene anche il dubbio che fosse in giornata non troppo positiva, ha pure perso la volata contro Gilbert che, sì, ha ancora un'ottimo spunto, ma non è certo uno sprinter di primo piano. Forse gli sono mancate le gambe, altrimenti non me lo spiego.
- Capitolo Quick-Step: secondo me hanno corso davvero male. Avevano le potenzialità per spaccare la corsa, invece hanno temporeggiato e alla fine hanno fatto partire Lampaert che in quella volata era già battuto, e collaborava anche! E aveva dietro Gaviria (e Gilbert), a meno di un minuto. Boh. Erano in grande superiorità numerica, l'hanno gestita veramente male.
- Come scritto nell'articolo di Cicloweb, il pavé non è risultato determinante in sé (ovvero nella capacità o incapacità dei corridori di guidarci sopra) quanto piuttosto indirettamente (cadute, forature, problemi meccanici). Me lo chiedo anch'io: ne vale la pena? Sottoporre i corridori ad un rischio così grande di mandare all'aria un Tour non per proprio demerito bensì esclusivamente per casualità o fortuna/sfortuna?
- Bardet è un bel corridore, mi piace, è coraggioso e spesso va all'attacco, però fatti come quello di ieri contribuiscono a rendermi antipatico un corridore di cui simpatizzo. Mi riferisco al momento della sua duecentotrentottesima foratura. La regia francese è stata fissa su di lui per venti secondi a proporci l'imperdibile momento del suo cambio ruota, neanche fosse la ripresa di un esperimento di fissione nucleare, e poi una moto dell'organizzazione gli ha fatto fare un clamoroso dietro-moto che l'ha riportato sotto in men che non si dica. Per carità, lui non ne ha colpa, ma come si fa a non incazzarsi quando succedono queste cose?
- Per finire: Filippo Pozzato. Dico la mia: a me è piaciuto come "opinionista-esperto" in studio. Mai banale, disinvolto. Deve solo correggersi in qualche tamarrata... mi ha fatto morire quando Petacchi parlava e lui era con lo smartphone in mano a messaggiare! La butto là: pensare per lui un futuro in studio durante la stagione delle classiche primaverili? Oppure addiritture in telecronaca, con gli interventi "alla Saligari"? Tra Sanremo, campagna belga e Roubaix potrebbe essere una piacevole sorpresa!
Ecco la mia presentazione.
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Re: Tour 2018 - 9^ tappa - Arras > Roubaix - 154 km
Bardet ha appena pubblicato su Strava i suoi dati della tappa di ieri ha tratti a 136km/h! (magari è un errore del gps del garmin)
però ho notato che l'ultimo tratto (1.39km) della tappa l'ha percorso in 1'25'' alla media di 59.2km/h mentre Caruso (nel gruppo con i big) è stato 2'01'' ben 36'' di differenza con una media di 41.6km/h!
L'hanno fatta sporchissima.
però ho notato che l'ultimo tratto (1.39km) della tappa l'ha percorso in 1'25'' alla media di 59.2km/h mentre Caruso (nel gruppo con i big) è stato 2'01'' ben 36'' di differenza con una media di 41.6km/h!
L'hanno fatta sporchissima.
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Re: Tour 2018 - 9^ tappa - Arras > Roubaix - 154 km
ImbarazzanteLOSQUALODELLOSTRETTO ha scritto: ↑lunedì 16 luglio 2018, 20:35 Bardet ha appena pubblicato su Strava i suoi dati della tappa di ieri ha tratti a 136km/h! (magari è un errore del gps del garmin)
però ho notato che l'ultimo tratto (1.39km) della tappa l'ha percorso in 1'25'' alla media di 59.2km/h mentre Caruso (nel gruppo con i big) è stato 2'01'' ben 36'' di differenza con una media di 41.6km/h!
L'hanno fatta sporchissima.
FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
Re: Tour 2018 - 9^ tappa - Arras > Roubaix - 154 km
manco l'ha nascosto ahahLOSQUALODELLOSTRETTO ha scritto: ↑lunedì 16 luglio 2018, 20:35 Bardet ha appena pubblicato su Strava i suoi dati della tappa di ieri ha tratti a 136km/h! (magari è un errore del gps del garmin)
però ho notato che l'ultimo tratto (1.39km) della tappa l'ha percorso in 1'25'' alla media di 59.2km/h mentre Caruso (nel gruppo con i big) è stato 2'01'' ben 36'' di differenza con una media di 41.6km/h!
L'hanno fatta sporchissima.
2015:TreValliVaresine
2016:Giro (primi5), Tour t11-14, ParigiTours
2017:Kuurne, TroBroLeon
2018:Tour of Guangxi
2019:Dwars,Tour t18, Vuelta t8, 'Emilia
2020:CoppiBartali, BinckBanktour, Giro t1, Vuelta t 1-2
2021:Larciano, Dwars, Turchia, Tour t16, Primus Classic
2022:La marseillaise, Vuelta t3-10, Japan Cup
2023 :FrecciaVallone, Giro t20, Vuelta(primi5)
2024: MuscatClassic
2016:Giro (primi5), Tour t11-14, ParigiTours
2017:Kuurne, TroBroLeon
2018:Tour of Guangxi
2019:Dwars,Tour t18, Vuelta t8, 'Emilia
2020:CoppiBartali, BinckBanktour, Giro t1, Vuelta t 1-2
2021:Larciano, Dwars, Turchia, Tour t16, Primus Classic
2022:La marseillaise, Vuelta t3-10, Japan Cup
2023 :FrecciaVallone, Giro t20, Vuelta(primi5)
2024: MuscatClassic
Re: Tour 2018 - 9^ tappa - Arras > Roubaix - 154 km
Non mi stupisce ci siano favoritismi verso i corridori di casa, sono anni che stanno cercando disperatamente di fa vincere il tour a Bardet per poi vederlo finire dietro Ciccio Uran, ma come gli viene in mente di pubblicare una cosa simile? Capisco che in quanto star del ciclismo francese abbia il culo paratissimo e non possa mai essere squalificato o penalizzato, ma in un tour già così avvelenato dalle polemiche come fa a commetere un'ingenuità simile?
Almeno imparassero a rubare bene.
Almeno imparassero a rubare bene.
Re: Tour 2018 - 9^ tappa - Arras > Roubaix - 154 km
136 all'ora leggevo che è la velocità raggiunta quando ha cambiato la bici per 10 km e il computerino era ancora attaccato alla bici caricata in ammiraglia.LOSQUALODELLOSTRETTO ha scritto: ↑lunedì 16 luglio 2018, 20:35 Bardet ha appena pubblicato su Strava i suoi dati della tappa di ieri ha tratti a 136km/h! (magari è un errore del gps del garmin)
però ho notato che l'ultimo tratto (1.39km) della tappa l'ha percorso in 1'25'' alla media di 59.2km/h mentre Caruso (nel gruppo con i big) è stato 2'01'' ben 36'' di differenza con una media di 41.6km/h!
L'hanno fatta sporchissima.
I due dati che sono, a mio parere, mooooolto più strani sono i due KOM che ha fatto su un settore in pavé (!) e il tratto finale a 60 all'ora che citavi tu.
Comunque per essere corretti, Caruso era 5 minuti dietro i big quindi probabilmente ha fatto il finale già coi remi in barca.
Comunque l'avesse fatta Froome sta cosa già si sarebbero visti reportage clamorosi e Hinault a gridare allo scandalo
- maglianera
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Re: Tour 2018 - 9^ tappa - Arras > Roubaix - 154 km
d'accordo su tutto, ma...: anche Pozzato come opinionista?!? nooo.... di opinionisti ce ne sono già troppi; va bene uno accanto al telecronista (Martinello o Saligari), ma gli altri sono già troppi, fra Garzelli, Petacchi (che a me sembra il migliore), Conti, De Stefano, Cassani a intermittenza e ospiti vari. Fra l'altro, un po' di anni fa gli opinionisti erano a turno vari giornalisti o ex corridori che venivano una tantum gratis. Invece di stipendiare tanti opinionisti fissi, la rai farebbe meglio piuttosto a risparmiare soldi magari compensando una riduzione dell'asfissiante pubblicitàDivanista ha scritto: ↑lunedì 16 luglio 2018, 13:16 Alcune considerazioni sparse sulla tappa di ieri.
- Sono davvero contento per Degenkolb. Si meritava davvero la vittoria, per quello che ha passato e per quello che portava dentro di sé (e che ha esternato durante l'intervista dopo l'arrivo). La volata vinta dalla prima posizione era una manifestazione di potenza ma anche di cattiveria, di rabbia, di determinazione. Ho passato gli ultimi 18 chilometri a fare riti voodoo contro il buon Greg (non me ne abbia)... il quale si sta riconfermando per quello che era fino a pochi anni fa: un corridore altamente spettacolare ma poco vincente.
- Sagan... parliamone. Cioè: sei sull'ultimo tratto di pavé veramente importante, a 18 km dall'arrivo, e ti fai una dormita grande come una casa? Ti partono tre pezzi grossi e aspetti un'altra decina buona di km prima di deciderti di inseguirli? Mah, mi viene anche il dubbio che fosse in giornata non troppo positiva, ha pure perso la volata contro Gilbert che, sì, ha ancora un'ottimo spunto, ma non è certo uno sprinter di primo piano. Forse gli sono mancate le gambe, altrimenti non me lo spiego.
- Capitolo Quick-Step: secondo me hanno corso davvero male. Avevano le potenzialità per spaccare la corsa, invece hanno temporeggiato e alla fine hanno fatto partire Lampaert che in quella volata era già battuto, e collaborava anche! E aveva dietro Gaviria (e Gilbert), a meno di un minuto. Boh. Erano in grande superiorità numerica, l'hanno gestita veramente male.
- Come scritto nell'articolo di Cicloweb, il pavé non è risultato determinante in sé (ovvero nella capacità o incapacità dei corridori di guidarci sopra) quanto piuttosto indirettamente (cadute, forature, problemi meccanici). Me lo chiedo anch'io: ne vale la pena? Sottoporre i corridori ad un rischio così grande di mandare all'aria un Tour non per proprio demerito bensì esclusivamente per casualità o fortuna/sfortuna?
- Bardet è un bel corridore, mi piace, è coraggioso e spesso va all'attacco, però fatti come quello di ieri contribuiscono a rendermi antipatico un corridore di cui simpatizzo. Mi riferisco al momento della sua duecentotrentottesima foratura. La regia francese è stata fissa su di lui per venti secondi a proporci l'imperdibile momento del suo cambio ruota, neanche fosse la ripresa di un esperimento di fissione nucleare, e poi una moto dell'organizzazione gli ha fatto fare un clamoroso dietro-moto che l'ha riportato sotto in men che non si dica. Per carità, lui non ne ha colpa, ma come si fa a non incazzarsi quando succedono queste cose?
- Per finire: Filippo Pozzato. Dico la mia: a me è piaciuto come "opinionista-esperto" in studio. Mai banale, disinvolto. Deve solo correggersi in qualche tamarrata... mi ha fatto morire quando Petacchi parlava e lui era con lo smartphone in mano a messaggiare! La butto là: pensare per lui un futuro in studio durante la stagione delle classiche primaverili? Oppure addiritture in telecronaca, con gli interventi "alla Saligari"? Tra Sanremo, campagna belga e Roubaix potrebbe essere una piacevole sorpresa!