Il piede a terra

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
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MagliaRossa
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Il piede a terra

Messaggio da leggere da MagliaRossa »

Ho seguito il ciclismo per 25 anni. Ho passato tantissimi pomeriggi davanti alla tv ad emozionarmi per le imprese del Pirata, della Locomotiva di Berna, dello Squalo. Sono andato alla partenza, all'arrivo e sul percorso di tante gare importanti e meno importanti. Ho letto e scritto, non tantissimo ma con continuità per più di dieci anni, su questo forum. Ho resistito nel periodo, durissimo, dello sceriffo texano, sperando scioccamente che dovesse solo passare la nottata. Purtroppo non è così. Le vicende degli ultimi mesi (e in parte degli ultimi anni) mi hanno ricordato brutalmente che lo sport agonistico non ha nulla di romantico o eroico, è solo business, un carrozzone mediatico dove vengono rappresentate sceneggiature scritte a tavolino. Vince il più forte, sì, ma non sui pedali: nelle stanze dei bottoni, nei laboratori, nei tribunali. Sinceramente continuare a seguire mi pare solo una frustrante perdita di tempo. Più gratificante e salutare, da tutti i punti di vista, passare i sabati e le domeniche in montagna a camminare che essere partecipe, sia pur solo da spettatore, di questa buffonata. Metto il piede a terra e stacco il numero dalla maglia. Buon proseguimento a tutti, a chi ci crede ancora e a chi fa finta di crederci, servo del padrone.


"Nel mondo esistono 10 tipi di persone; quelli che conoscono il codice binario, e quelli che non lo conoscono." (proverbio zen)
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nemecsek.
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Re: Il piede a terra

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: giovedì 19 luglio 2018, 21:45
Basso ha scritto: giovedì 19 luglio 2018, 20:53 Mettiamo anche qui, dato che riguarda tutto il carrozzone http://www.cicloweb.it/2018/07/19/aso-d ... lpe-dhuez/
Condivio. Ennesima figuraccia del Tour. E se la prima volta può essere uno spunto per migliorare, quando poi i fatti si ripetono più volte, ogni giustificazione viene meno.
Tra l'altro stavolta la figura di merda è doppia perchè non solo s'è ripetuto qualcosa di molto simile a quello che avvenne sul Ventoux, ma anche perchè a differenza di due anni fa, stavolta nessuno ha restituito il maltolto a Nibali. Che poi era una manciata di secondi che saranno ininfluenti è un altro paio di maniche. La questione di principio resta comunque.

Ad ogni modo, Nibali probabilmente domani non sarà al via, quindi il danno provocato è immensamente maggiore rispetto agli spiccioli lasciati per strada. Fossi nel team Bahrain domattina non ripartirei. Il loro Tour è probabilmente finito qui, almeno che si lanci un segnale.
Uno dei 3 più grandi eventi sportivi al mondo, con migliaia di persone che ci lavorano e centinaia di milioni di spettatori che si permette ancora delle falle abnormi. Vergognoso.
qrier ha scritto: giovedì 19 luglio 2018, 21:40 Chiunque vinca il Tour, nel caso Nibali si debba ritirare, avrà vinto solo per il ritiro di Nibali, giusto?
Visto che nel 2014 tutti hanno rotto le palle quando Nibali era già in giallo quando i suoi avversari si sono schiantati da soli.
Un ritiro causato da una moto al seguito della corsa. Corsa falsata.

Oggi dev esse la giornata mondiale dell emotività.
Fatemi capire.
Tirano sotto uno co le moto, non dolosamente, e se deve chiude il tour?


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Winter
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Re: Il piede a terra

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Basta non guardarlo
Aso deve far di più
però da qui a chiuderlo :dubbio:


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MagliaRossa
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Re: Il piede a terra

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nemecsek. ha scritto: giovedì 19 luglio 2018, 22:48
Tranchée d'Arenberg ha scritto: giovedì 19 luglio 2018, 21:45
Basso ha scritto: giovedì 19 luglio 2018, 20:53 Mettiamo anche qui, dato che riguarda tutto il carrozzone http://www.cicloweb.it/2018/07/19/aso-d ... lpe-dhuez/
Condivio. Ennesima figuraccia del Tour. E se la prima volta può essere uno spunto per migliorare, quando poi i fatti si ripetono più volte, ogni giustificazione viene meno.
Tra l'altro stavolta la figura di merda è doppia perchè non solo s'è ripetuto qualcosa di molto simile a quello che avvenne sul Ventoux, ma anche perchè a differenza di due anni fa, stavolta nessuno ha restituito il maltolto a Nibali. Che poi era una manciata di secondi che saranno ininfluenti è un altro paio di maniche. La questione di principio resta comunque.

Ad ogni modo, Nibali probabilmente domani non sarà al via, quindi il danno provocato è immensamente maggiore rispetto agli spiccioli lasciati per strada. Fossi nel team Bahrain domattina non ripartirei. Il loro Tour è probabilmente finito qui, almeno che si lanci un segnale.
Uno dei 3 più grandi eventi sportivi al mondo, con migliaia di persone che ci lavorano e centinaia di milioni di spettatori che si permette ancora delle falle abnormi. Vergognoso.
qrier ha scritto: giovedì 19 luglio 2018, 21:40 Chiunque vinca il Tour, nel caso Nibali si debba ritirare, avrà vinto solo per il ritiro di Nibali, giusto?
Visto che nel 2014 tutti hanno rotto le palle quando Nibali era già in giallo quando i suoi avversari si sono schiantati da soli.
Un ritiro causato da una moto al seguito della corsa. Corsa falsata.

Oggi dev esse la giornata mondiale dell emotività.
Fatemi capire.
Tirano sotto uno co le moto, non dolosamente, e se deve chiude il tour?
Ovviamente fai finta di non avere capito nulla di quello che ho scritto. È (anche) la presenza di fenomeni da baraccone come te nell'ambiente che mi ha nauseato. Non ho nessun interesse a leggere quello che scrivi o a interagire con gente come te. Buonanotte.


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Re: Il piede a terra

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MagliaRossa ha scritto: giovedì 19 luglio 2018, 22:43 Ho seguito il ciclismo per 25 anni. Ho passato tantissimi pomeriggi davanti alla tv ad emozionarmi per le imprese del Pirata, della Locomotiva di Berna, dello Squalo. Sono andato alla partenza, all'arrivo e sul percorso di tante gare importanti e meno importanti. Ho letto e scritto, non tantissimo ma con continuità per più di dieci anni, su questo forum. Ho resistito nel periodo, durissimo, dello sceriffo texano, sperando scioccamente che dovesse solo passare la nottata. Purtroppo non è così. Le vicende degli ultimi mesi (e in parte degli ultimi anni) mi hanno ricordato brutalmente che lo sport agonistico non ha nulla di romantico o eroico, è solo business, un carrozzone mediatico dove vengono rappresentate sceneggiature scritte a tavolino. Vince il più forte, sì, ma non sui pedali: nelle stanze dei bottoni, nei laboratori, nei tribunali. Sinceramente continuare a seguire mi pare solo una frustrante perdita di tempo. Più gratificante e salutare, da tutti i punti di vista, passare i sabati e le domeniche in montagna a camminare che essere partecipe, sia pur solo da spettatore, di questa buffonata. Metto il piede a terra e stacco il numero dalla maglia. Buon proseguimento a tutti, a chi ci crede ancora e a chi fa finta di crederci, servo del padrone.
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Tranchée d'Arenberg
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Re: Il piede a terra

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davide182 ha scritto: giovedì 19 luglio 2018, 22:57
MagliaRossa ha scritto: giovedì 19 luglio 2018, 22:43 Ho seguito il ciclismo per 25 anni. Ho passato tantissimi pomeriggi davanti alla tv ad emozionarmi per le imprese del Pirata, della Locomotiva di Berna, dello Squalo. Sono andato alla partenza, all'arrivo e sul percorso di tante gare importanti e meno importanti. Ho letto e scritto, non tantissimo ma con continuità per più di dieci anni, su questo forum. Ho resistito nel periodo, durissimo, dello sceriffo texano, sperando scioccamente che dovesse solo passare la nottata. Purtroppo non è così. Le vicende degli ultimi mesi (e in parte degli ultimi anni) mi hanno ricordato brutalmente che lo sport agonistico non ha nulla di romantico o eroico, è solo business, un carrozzone mediatico dove vengono rappresentate sceneggiature scritte a tavolino. Vince il più forte, sì, ma non sui pedali: nelle stanze dei bottoni, nei laboratori, nei tribunali. Sinceramente continuare a seguire mi pare solo una frustrante perdita di tempo. Più gratificante e salutare, da tutti i punti di vista, passare i sabati e le domeniche in montagna a camminare che essere partecipe, sia pur solo da spettatore, di questa buffonata. Metto il piede a terra e stacco il numero dalla maglia. Buon proseguimento a tutti, a chi ci crede ancora e a chi fa finta di crederci, servo del padrone.
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Re: Il piede a terra

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Devo dire, condivido in buona parte l'incipit di questo thread, e devo dire che ormai seguo con più gusto il ciclismo minore delle corse principali. La nottata non passerà, fra 10 anni salteranno per aria questi e ne arriveranno di nuovi. E poi ci sono anche quelli che non saltano mai per aria e fanno 75 vittorie con 20 corridori diversi, ma tutto va bene perché vengono da un paese di lunga tradizione.

Io mi diverto ad ammirare le imprese con il padellone del vecchio Weening, le avventure delle professional italiane in Malesia e Romania e i folkloristici fenomeni da baraccone del ciclismo portoghese, tanto poco credibili quanto capaci di strapparci una risata, perché alla fine i ladruncoli stanno pure simpatici, sono i cattivi veri che ti mettono tristezza.


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lapi_dario
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Re: Il piede a terra

Messaggio da leggere da lapi_dario »

fra due mesi torna il ciclocross (fatevi del bene)

le classiche delle pietre tra febbraio e aprile

la pista, cristo, la pista!

(poi la mbx, ma che per ragioni a me stesso estranee non ho mai seguito)

io non mi sono mai divertito col Tour in 25 anni (tifo pantaniano a parte)
lo guardo per compulsione, ma se fosse l'unico traino per seguire questo sport avrei smesso da tempo


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Il piede a terra

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lapi_dario ha scritto: giovedì 19 luglio 2018, 23:23 fra due mesi torna il ciclocross (fatevi del bene)

le classiche delle pietre tra febbraio e aprile

la pista, cristo, la pista!

(poi la mbx, ma che per ragioni a me stesso estranee non ho mai seguito)

io non mi sono mai divertito col Tour in 25 anni (tifo pantaniano a parte)
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:yes:


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Re: Il piede a terra

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: giovedì 19 luglio 2018, 22:59
davide182 ha scritto: giovedì 19 luglio 2018, 22:57
MagliaRossa ha scritto: giovedì 19 luglio 2018, 22:43 Ho seguito il ciclismo per 25 anni. Ho passato tantissimi pomeriggi davanti alla tv ad emozionarmi per le imprese del Pirata, della Locomotiva di Berna, dello Squalo. Sono andato alla partenza, all'arrivo e sul percorso di tante gare importanti e meno importanti. Ho letto e scritto, non tantissimo ma con continuità per più di dieci anni, su questo forum. Ho resistito nel periodo, durissimo, dello sceriffo texano, sperando scioccamente che dovesse solo passare la nottata. Purtroppo non è così. Le vicende degli ultimi mesi (e in parte degli ultimi anni) mi hanno ricordato brutalmente che lo sport agonistico non ha nulla di romantico o eroico, è solo business, un carrozzone mediatico dove vengono rappresentate sceneggiature scritte a tavolino. Vince il più forte, sì, ma non sui pedali: nelle stanze dei bottoni, nei laboratori, nei tribunali. Sinceramente continuare a seguire mi pare solo una frustrante perdita di tempo. Più gratificante e salutare, da tutti i punti di vista, passare i sabati e le domeniche in montagna a camminare che essere partecipe, sia pur solo da spettatore, di questa buffonata. Metto il piede a terra e stacco il numero dalla maglia. Buon proseguimento a tutti, a chi ci crede ancora e a chi fa finta di crederci, servo del padrone.
Ciao tante belle cose
Sai com'è, ad andare via sono sempre quelli buoni. Mica quelli come te ;)
Esprimi un giudizio qualitativo su di me senza che ne sussistano i presupposti. Mi sono limitato a salutarlo con un augurio. Cosa ci trovi di male? :dubbio:


Carlo1234
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Re: Il piede a terra

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MagliaRossa ha scritto: giovedì 19 luglio 2018, 22:43lo sport agonistico non ha nulla di romantico o eroico, è solo business, un carrozzone mediatico dove vengono rappresentate sceneggiature scritte a tavolino.
Le due prospettive mi sembrano facce della stessa medaglia in cui viene ipotizzata una notevole lucidità, competenza, controllo, coerenza nei partecipanti e negli spettatori. Più difficilmente sopportabile è la prospettiva secondo me più realistica che sopratutto ci sia la solita generale cialtroneria e le solite medie meschinità umane: attori massimamente inconsapevoli che rimbalzano come biglie (anche il capitalismo non ha mai generato un vero potere "altro", i capitalisti non hanno maggiori strumenti critici per comprendere la realtà di quanti ne abbiano i ciclisti).


cassius
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Re: Il piede a terra

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Maaaah, un grandissimo chittisincula nessuno l'ha ancora scritto?
Vabbè la faccio io la mia particina da, com'è già che hai scritto?, "servo del padrone".


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nemecsek.
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Re: Il piede a terra

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MagliaRossa ha scritto: giovedì 19 luglio 2018, 22:43 Ho seguito il ciclismo per 25 anni.

venticinque anni fa era pure più marcio di adesso, il ciclismo che tanto amavi


PIU' MANGANELLI

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