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Il braccio violento (o sbadato) del tifo

Inviato: venerdì 20 luglio 2018, 4:06
da Visconte85
Francesco Manuel Bongiorno (Reggio Calabria, 1º settembre 1990), ex ciclista su strada italiano, professionista dal 2013 al 2017. Dal 2013 al 2016 sotto contratto con la Bardiani dei Reverberi. Scalatore. Carriera da pro anonima, ma una grande rimpianto. Era il 31 maggio del 2014, ventesima tappa del Giro d'Italia, i big si controllano. Quintana in maglia rosa controlla agevolmente Rigoberto Uràn che lo segue a quasi tre minuti in classifica generale, più indietro un giovane Fabio Aru con Rolland. Il corridore sardo pagò le fatiche di una splendida cronoscalata del Grappa fatta a mille. Le sorti della tappa non dipendono dai big, ma se la giocano gli elementi facente parte della fuga. Michael Rogers stacca Franco Pellizotti e un ragazzo ventiquatrenne, Bongiorno. I due corridori italiani sono a una trentina di secondi dall'australiano, collaborano ma guadagnano pochissimo. A 3 km dall'arrivo, un tifoso in maglia iridata, un po' alticcio, spinge con una mano Bongiorno, quest'ulimo per non finire addossa al compagno di fuga frena e poggia il piede a terra. Fine. Al traguardo arriverà terzo, a 48'' dal vincitore di tappa Rogers, a 9'' dal secondo arrivato Pellizotti. Questa tappa segna l'apice in carriere di Bongiorno. Il ragazzo che nelle giovanili vinceva tanto e litigava col rivale Fabio Aru, chiuderà la sua carriera nel World Tour senza centrare alcuna vittoria. Nell'archivio in maglia Bardiani si registrerà solo la 3ª tappa Giro di Slovenia. Sarebbe cambiata la sua carriera senza la spinta di quel pseduo-appassionato di ciclismo? Non si può dire nulla, forse no, ma chi lo spinse non se lo avrà mai chiesto di sicuro. Per la cronaca si aprì un'indagine senza nulla di fatto.

Daniele Colli (Rho, 19 aprile 1982) è un ex ciclista su strada italiano, professionista dal 2005 al 2017. Velocista. Cresciuto nella Zalf, svezzato nella Liquigas di Di Luca, Garzelli e Paolini per poi girovagare tra vari team e finire nelle professional italiane di Citracca e Pelosi. Buoni risultati con la Zalf, nessuno degno di nota tra i Pro. Corridore umile, simpatico e benvoluto nel gruppo. In carriera tanti stop per vari infortuni e malattie, molto sfortunato. Giro d'Italia 2015, sesta tappa, una frazione per velocisti con arrivo a Castiglione della Pescaia. A trecento metri dal traguardo parte la volata, tutti che cercano le ruote di Greipel, il gorilla era l'uomo da battere. C'erano tanti velocisti presenti in quella edizione del Giro, oltre a Greipel c'erano Viviani, Nizzolo, Modolo, Pelucchi, Petacchi, Mezgec, Ruffoni, Hofland e anche Colli in maglia in maglia Nippo Vini Fantini. Il velocista lombardo, vedendo il centro affollato si spostava sul suo lato sinistro della carreggiata, e proprio lì va ad urtare contro il braccio di uno spettatore che si era sporto dalle transenne con una macchina fotografica. L’apparecchio elettronico colpì Colli alla spalla sinistra, facendolo rovinare a terra. Nella caduta rimase coinvolto anche la maglia rosa Alberto Contador. Il ciclista della Nippo Vini Fantini, soccorso dai medici della Carovana Rosa, venne trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Grosseto con una frattura scomposta all'omero sinistro. Fece una denuncia contro anonimi Colli, si parlò anche di una denuncia all'organizzazione del Giro d'Italia, ma non era vero. Restò il fatto che nel 2016 la sua squadra venne ancora invitata al Giro, ad esclusione dell'Androni di Savio. Tra i velocisti portarono il giovane rumeno Grosu e Grega Bole, tanti giovani con Cunego come chioccia. Colli venne incredibilmente scartato, voci di corridoio parlavano parlavano di una denuncia mal digerita da Vegni. Restò il fatto che Daniele Colli diede l'addio al Giro d'Italia con la caduta di Castiglione della Pescaia.

Ma non solo Giro d'Italia, quante cose si possono raccontare anche sul Tour de France! Senza scomodare l'episodio più famoso e clamoroso di tutti: L'aggressione dei tifosi francesi a Bartali sul Col d'Aspin, con conseguente ritiro del corridore italiano. Ormai è storia.

Come dimenticare la busta di urina gettata su Mark Cavendish nel 2013 durante la crono tra Avranches a Mont-Saint-Michel. Il motivo di questo vile attacco fu la presunta spallata del britannico a Veelers il giorno prima sul traguardo di Saint-Malo. Veelers venuto a contatto con ciclista di Man era caduto a terra, ma la giuria non aveva giudicato responsabile Cavendish. Innocente per la giuria, colpevole per i tifosi.

Ma sulle strade francesi sia i britannici che gli italiani hanno trovato molti contrattempi. I soliti sfortunati. Gli sputi su Froome nel 2016, e il colpo subito nella tappa odierna sull' Alpe d'Huez con arresto (finalmente) dell'incivile spettatore. Le strade strette e affollate di persone e moto dell'organizazione, dove si ingolfa tutto e succedono drammi e pseudo-drammi sportivi, come la tappa del Mont Ventoux del 2016 e sempre la tappa odierna dove ne ha fatto le spese Vincenzo Nibali per la sbadataggine di un tifoso.

Il ciclismo è uno sport bellissimo, uno dei pochi che può passarti addirittura sotto le strade di casa. Non si pagano biglietti, ma purtroppo oggi assistiamo a comportamenti ''malati'' dei tifosi e spettatori. Chi si veste in modo carnevalesco e corre nelle tappe montane vicino ai ciclisti, dandogli fastidio, ostacolandoli e mettendo a rischio la loro performance sportiva e incolumità. Poi sono enuti gli smrtphone, con la moda del selfie col ciclisma in corsa o semplicemente le foto col telefono da distanza millimetrica. Rispetto per il ciclista uguale a zero. Sempre Nibali durante la sua cavalcata trionfale nel Tour del 2014, sull'ultima salita di quella edizione, sull'Hautacam, in salita, dopo una curva sbatteva contro il braccio di una ragazza che stava filmando la corsa col telefonino, per fortuna del siciliano non gli procurò danni quello scontro, lieve. Il telefonino della ragazza caddè a terra, speriamo almeno che non si sia rotto...

Ma la cosa più stupida, che batte tutti, sono i fumogeni. Atleti stanchi, spossati, col fiatone e polmoni aperti dopo decine e decine di km corsi, e si trovano deficienti che gli sparano fumogeni in faccia. Polmoni e gola rinfrescati e vista annebbiata, soglia del pericolo per l'incolumità degli atleti sotto zero.

Forse si è arrivati al momento di usare tolleranza zero. Strada stretta in montagna? Accesso negato agli spettatori, brutto ma deve essere così! Anche se la strada sia quella del Ventoux o dell'Alpe d'Huez. Arrivi transennati sempre e denuncia penale per chi insulta, sputa o colpisce i ciclisti. Le strade si stanno trasformando come le peggiori curve dei peggiori stadi. Poi, fumogeni vietati e denuncia per chi li usa. La libertà non deve essere abusata, liberi di guardare, tifare e gufare, ma la salute dei ciclisti viene prima di tutto. Per non parlare delle moto, anche loro negli ultimi anni ne hanni fatto di danni, come Hoogerland, Fuglsang e Van Avermaet ci insegnano! Meno moto e più Gendarmi sulle strade!

Il ciclismo deve essere vissuta come una gioia totale, come una festa popolare. Vinca il migliore, applaudiamo il più forte e chi arriva l'ultimo. Possiamo tifare l'uno o l'altro, ma rispettiamo il ciclista! Se solo pensiamo alle fatiche, alle privazioni e ai sacrifici che un ciclista professionista fa, sulle strade staremo lontani un miglio per paura di procurargli il minimo danno. Se solo pensassero che con un gesto sbadato (esempio il cretino con la bici a scatto fisso a Genova nel 2016 che fece cadere diversi ciclisti a terra) rischiano di rovinare stagioni o addirittura carriere, e che dietro quella carriera sportiva ci sono sacrifici e famiglie... rispetto cavolo, più rispetto per gli atleti!

Re: Il braccio violento (o sbadato) del tifo

Inviato: venerdì 20 luglio 2018, 12:58
da cassius
Una parola che fa tutta la differenza del mondo:impunità.
Ieri oltre alla caduta dello squalo, abbiamo visto un tizio che ha tirato uno spintone a Froome, abbiamo visto spinte a Quintana, un sacco di imbecilli che affiancano e intralciano i corridori. E i fumogeni.
Qualcuno di questi fenomeni pagherà civilmente e magari anche penalmente per questo? No.
Ecco, questo dobbiamo cambiare.
Ieri all'Alpe c'erano o no dei poliziotti? Ma dico per strada, mischiati tra i tifosi. Se sì, dove hanno gli occhi?
Il messaggio che passa è che al Tour puoi fare quel che vuoi. Anzi, c'è di peggio.
La RCS ha denunciato il cretino che ha praticamente chiuso la carriera a Colli? No, anzi, con la tipica mentalità italiana il colpevole è chi denuncia.

Siccome sono abbastanza sicuro che non svuotino le patrie galere in occasione delle corse ciclistiche, siccome penso che molte di queste persone in realtà temano la legge (se c'è), si tratta solo di fargliela conoscere. Sì, lo so, si passa per cattivi, magari "rovini un padre di famiglia". Pazienza.

Re: Il braccio violento (o sbadato) del tifo

Inviato: venerdì 20 luglio 2018, 13:01
da jumbo
Il tizio che ha spinto Froome è stato identificato dalla polizia e credo fermato.

Re: Il braccio violento (o sbadato) del tifo

Inviato: venerdì 20 luglio 2018, 13:24
da Faxnico
Mi sembra il minimo.

Re: Il braccio violento (o sbadato) del tifo

Inviato: venerdì 20 luglio 2018, 13:43
da Seb
jumbo ha scritto: venerdì 20 luglio 2018, 13:01 Il tizio che ha spinto Froome è stato identificato dalla polizia e credo fermato.
Dalla foto che circola (e cancellata da chi l'aveva postata per primo su Twitter) il tizio fermato dalla polizia non era sicuramente quello che s'era visto chiaramente cercare di colpire Froome in diretta

Re: Il braccio violento (o sbadato) del tifo

Inviato: venerdì 20 luglio 2018, 14:21
da Visconte85
Seb ha scritto: venerdì 20 luglio 2018, 13:43
jumbo ha scritto: venerdì 20 luglio 2018, 13:01 Il tizio che ha spinto Froome è stato identificato dalla polizia e credo fermato.
Dalla foto che circola (e cancellata da chi l'aveva postata per primo su Twitter) il tizio fermato dalla polizia non era sicuramente quello che s'era visto chiaramente cercare di colpire Froome in diretta
allora ho sbagliato,
avevo letto ieri sera che fosse stato identificato e arrestato,
purtroppo così non è stato

Re: Il braccio violento (o sbadato) del tifo

Inviato: venerdì 20 luglio 2018, 14:26
da jumbo
Più intricata di una puntata di don Matteo, questa tappa.

Re: Il braccio violento (o sbadato) del tifo

Inviato: venerdì 20 luglio 2018, 14:50
da Felice
Per me bisogna stabilire e applicare (pesanti) pene pecuniarie. Corri come un idiota a fianco dei ciclisti? 500 eurio di multa. Fai uso di fumogeni? Multa da 3000 in su. Fai cadere accidentalmente un cislista? 10000 euro. Aggredisci un ciclista o lo fai cadere in maniera palesemente volontaria? 50000 euro più denuncia penale. Potete stare certi che ci sarebbe una calmata generale.

Re: Il braccio violento (o sbadato) del tifo

Inviato: venerdì 20 luglio 2018, 15:07
da Seb
Felice ha scritto: venerdì 20 luglio 2018, 14:50 Per me bisogna stabilire e applicare (pesanti) pene pecuniarie. Corri come un idiota a fianco dei ciclisti? 500 eurio di multa. Fai uso di fumogeni? Multa da 3000 in su. Fai cadere accidentalmente un cislista? 10000 euro. Aggredisci un ciclista o lo fai cadere in maniera palesemente volontaria? 50000 euro più denuncia penale. Potete stare certi che ci sarebbe una calmata generale.
Ho visto anche altri proporre una soluzione del genere e sicuramente può essere utile, mi viene però un dubbio: in una situazione come quella di ieri, come possono essere inflitte le sanzioni?

Re: Il braccio violento (o sbadato) del tifo

Inviato: venerdì 20 luglio 2018, 15:39
da castelli
Seb ha scritto: venerdì 20 luglio 2018, 15:07
Felice ha scritto: venerdì 20 luglio 2018, 14:50 Per me bisogna stabilire e applicare (pesanti) pene pecuniarie. Corri come un idiota a fianco dei ciclisti? 500 eurio di multa. Fai uso di fumogeni? Multa da 3000 in su. Fai cadere accidentalmente un cislista? 10000 euro. Aggredisci un ciclista o lo fai cadere in maniera palesemente volontaria? 50000 euro più denuncia penale. Potete stare certi che ci sarebbe una calmata generale.
Ho visto anche altri proporre una soluzione del genere e sicuramente può essere utile, mi viene però un dubbio: in una situazione come quella di ieri, come possono essere inflitte le sanzioni?
a campione. cioé emetti l'ordinanza. poi scegli a campione sulla salita il gruppo che ha acceso hai uomini su campo(ci sono gli eliotteri e c'è la tv) e infliggi multe a raffica. prendi un settore e li stronchi. fai uscire la notizia sul giornale e dal 2019 0 fumogeni o quasi. qualche imbecille c'è sempre. e comunque qualcosina devi fare.

Re: Il braccio violento (o sbadato) del tifo

Inviato: venerdì 20 luglio 2018, 15:41
da cassius
Seb ha scritto: venerdì 20 luglio 2018, 15:07
Felice ha scritto: venerdì 20 luglio 2018, 14:50 Per me bisogna stabilire e applicare (pesanti) pene pecuniarie. Corri come un idiota a fianco dei ciclisti? 500 eurio di multa. Fai uso di fumogeni? Multa da 3000 in su. Fai cadere accidentalmente un cislista? 10000 euro. Aggredisci un ciclista o lo fai cadere in maniera palesemente volontaria? 50000 euro più denuncia penale. Potete stare certi che ci sarebbe una calmata generale.
Ho visto anche altri proporre una soluzione del genere e sicuramente può essere utile, mi viene però un dubbio: in una situazione come quella di ieri, come possono essere inflitte le sanzioni?
In realtà non penso che una competizione sportiva possa imporre sanzioni al di fuori della legge.
Esistono i tribunali, ripeto.
Nessun organizzatore lo fa mai ("chi te lo fa fare??") ma basterebbe citare un po' di questa gente, prendersi un legale cazzuto e fargli tirar fuori un bel risarcimento (quanto vale un TdF di Nibali mandato all'aria?).

Re: Il braccio violento (o sbadato) del tifo

Inviato: venerdì 20 luglio 2018, 15:49
da castelli
per i fumogeni è una sanzione a mministrativa.
per quelli che ti tirano giù dalla bici...lesioni. e vai a processo.
non so quanti siano gli imbecilli che pensano di tirar giù uno dalla bici manon vedo alternativa a d un processo.

Re: Il braccio violento (o sbadato) del tifo

Inviato: venerdì 20 luglio 2018, 16:21
da Felice
Seb ha scritto: venerdì 20 luglio 2018, 15:07
Felice ha scritto: venerdì 20 luglio 2018, 14:50 Per me bisogna stabilire e applicare (pesanti) pene pecuniarie. Corri come un idiota a fianco dei ciclisti? 500 eurio di multa. Fai uso di fumogeni? Multa da 3000 in su. Fai cadere accidentalmente un cislista? 10000 euro. Aggredisci un ciclista o lo fai cadere in maniera palesemente volontaria? 50000 euro più denuncia penale. Potete stare certi che ci sarebbe una calmata generale.
Ho visto anche altri proporre una soluzione del genere e sicuramente può essere utile, mi viene però un dubbio: in una situazione come quella di ieri, come possono essere inflitte le sanzioni?
Non sono giurista, quindi non so come si potrebbero formalizzare le sanzioni. Però penso che se si può comminare un'ammenda ad una macchina in divieto di sosta, si deve poter fare altrettanto anche con uno scalmanato che corre sulla strada durante lo svolgimento di una corsa ciclistica (o che fa cose peggiori).
Probabilmente la tua domanda è come individuare i rei, visto che non si può fotografare il numero della targa. Credo che disseminando un po' di agenti in borghese nei punti critici, si potrebbe raggiungere lo scopo. Dopo che ne hai beccato un certo numero, le cose si calmano da sole.

E' un po' quello a cui abbiamo assistito qui in Francia con l'installazione dei radar sulle autostrade. Dopo che sono piovute un discreto numero di contravvenzioni a casa, adesso, quando si guida, si guarda quasi più il contachilometri che la strada (non che sia un bene, eh!)

Re: Il braccio violento (o sbadato) del tifo

Inviato: venerdì 20 luglio 2018, 23:12
da Norman7
Il problema è che non si possono scrivere leggi specifiche per il ciclismo, per cui non si possono comminare multe, e per quel che riguarda il penale, nessuno ha veramente interesse a infilarsi in una tal bega.
Però esiste già uno strumento che funziona benissimo per gli sport dove ci sono gli ultras: il DASPO (diffida). E' uno strumento amministrativo proprio come la multa, quindi il provvedimento entra in vigore appena comminato, poi se il diffidato vuole (a sue spese) può fare ricorso, ma intanto è bloccato e ogni giorno che c'è una gara ciclistica, deve presentarsi in commissariato a firmare.
Ad esempio, riguardo a ieri sull'Alpe, si potrebbero visionare le immagini TV e comminare qualche centinaia di diffide. Gli esibizionisti e i fenomeni da baraccone, travestiti come degli idioti, calerebbero subito drasticamente.

Re: Il braccio violento (o sbadato) del tifo

Inviato: sabato 21 luglio 2018, 8:16
da Divanista
Norman7 ha scritto: venerdì 20 luglio 2018, 23:12 Il problema è che non si possono scrivere leggi specifiche per il ciclismo, per cui non si possono comminare multe, e per quel che riguarda il penale, nessuno ha veramente interesse a infilarsi in una tal bega.
Però esiste già uno strumento che funziona benissimo per gli sport dove ci sono gli ultras: il DASPO (diffida). E' uno strumento amministrativo proprio come la multa, quindi il provvedimento entra in vigore appena comminato, poi se il diffidato vuole (a sue spese) può fare ricorso, ma intanto è bloccato e ogni giorno che c'è una gara ciclistica, deve presentarsi in commissariato a firmare.
Ad esempio, riguardo a ieri sull'Alpe, si potrebbero visionare le immagini TV e comminare qualche centinaia di diffide. Gli esibizionisti e i fenomeni da baraccone, travestiti come degli idioti, calerebbero subito drasticamente.
Ecco, sì. Secondo me sarebbe una proposta intelligente... visto che esiste già nel mondo dello sport, tra l'altro.

Re: Il braccio violento (o sbadato) del tifo

Inviato: sabato 21 luglio 2018, 18:37
da Visconte85
e anche oggi tanti incivili sulle strade
gavettoni con acqua (?) su Froome....

Re: Il braccio violento (o sbadato) del tifo

Inviato: sabato 21 luglio 2018, 18:39
da darwinism
Visconte85 ha scritto: sabato 21 luglio 2018, 18:37 e anche oggi tanti incivili sulle strade
gavettoni con acqua (?) su Froome....
in almeno 3 occasioni

Re: Il braccio violento (o sbadato) del tifo

Inviato: sabato 21 luglio 2018, 19:40
da Bomby
Almeno non c'erano fumogeni, io non li ho visti, e il pubblico pareva un filo più composto. Già un passo avanti. Siamo solo all'inizio, però.

Io ho pensato ad un'altra soluzione, magari ulteriore a quelle già proposte.
In Italia al giro ci si è lamentato del poco pubblico, ma in realtà dietro c'erano talvolta anche prescrizioni da parte dei prefetti o riconducibili alla direttiva Gabrielli che fornisce un vincolo sul numero di persone che possono accedere in un luogo pubblico in occasione di manifestazioni.
Ora, l'idea è quella di limitare la quantità di pubblico che può accedere alle principali salute dei gg. Ovviamente solo quelle più simboliche come zoncolan o finestre all'ultimo giro. Come? Imitando quello che viene fatto nei grossi concerti gratuiti in piazza organizzati dalle radio: dalle mie parti l'emittente regionale radio Bruno organizza arene estive per le città dell'Emilia Romagna e Mantovano. Per accedere è richiesta la prenotazione gratuita del posto: se in una piazza la direttiva dice che ci possono stare 8731 persone, vengono messi a disposizione 8731 posti. All'ingresso delle piazze ci sono i controlli e si valuta se i convenuti hanno la prenotazione. A lato sono messi a disposizione parcheggi e quanto altro. Penso che in casi particolari si possa attuare una cosa del genere anche nel ciclismo: controllare le principali vie di accesso alle salite non è difficilissimo, sono pochi i versanti e si può tollerare che qualche intraprendente decida di percorrere sentieri poco battuti. La prenotazione la si può anche mettere a prezzo simbolico (1€) per finanziare lo sforzo organizzativo, non mi pare un dramma. Agli accesi di controllano identità e possesso di eventuali oggetti sgraditi, oltre ad alcool e altre sostanze. Ovviamente il controllo non potrà essere a tappeto, ma sempre meglio di adesso.
Non penso che una manovra del genere, se ben spiegata e giustificata possa allontanare il pubblico, anzi è un deterrente per malintenzionati e se dovessi portare i miei eventuali figli sarei più tranquillo. Sarebbe poi anche più facile identificare i cretino, bastano alcune telecamere con un buon sw di riconoscimento facciale agli accessi per catalogare chi entra e usare tutte le telecamere e GoPro di cui ormai tutti al seguito della corsa sono dotati per sorvegliare lo svolgimento della prova in caso di disordini.