Dopo l'ecatombe di velocisti avvenuta sulle Alpi (a casa Cavendish, Kittel, Erik Zabel, Gronewegen, Gaviria e forse me ne sto dimenticando qualcuno), su altri siti ho letto un po' di polemiche sul tempo massimo.
In molti hanno scritto che le percentuali sono troppo strette e costringono i velocisti a sforzi improbi per rimanere in corsa.
Non lo so, a me sembrano abbastanza normali e se non sbaglio negli anni le percentuali sono state ampliate.
Ho fatto un calcolo a spanne, ieri, e se sui 4500 m D+ totali assumiamo che i contender della classifica generale siano andati a una VAM di 1500 m/h media, vuol dire che con una VAM di 1250 m/h si stava nel tempo massimo (almeno 40', vedendo chi è stato "salvato").
Non mi sembra nulla di così impossibile per un professionista, a meno che stia male.
Forse, rispetto a una volta, i contender della generale percorrono discese e fondovalli più rapidamente, togliendo in quelle sezioni dei margini di recupero al gruppetto?
Il tempo massimo, nemico dei velocisti
Re: Il tempo massimo, nemico dei velocisti
Secondo me sono troppo specializzati, l’unico è Sagan ( che non è un velocista puro) che tiene benissimo in salita.
Gaviria era esposivo le prime tre tappe, poi ha perso brillantezza e alle prime salite...
Anche in salita si va più forte e in discesa non dormono.
Gaviria era esposivo le prime tre tappe, poi ha perso brillantezza e alle prime salite...
Anche in salita si va più forte e in discesa non dormono.
Re: Il tempo massimo, nemico dei velocisti
Mah io personalmente mi ricordo che negli anni 90 alla prima tappa di montagna un ecatombe di velocisti
Ma nemmeno ci provavano ... si ritiravano quasi tutti alla mattina.
Ora almeno ci provano e spesso arrivano.
Questo anno probabilmente hanno pagato un pò di durezza del percorso.
Ma nemmeno ci provavano ... si ritiravano quasi tutti alla mattina.
Ora almeno ci provano e spesso arrivano.
Questo anno probabilmente hanno pagato un pò di durezza del percorso.
Re: Il tempo massimo, nemico dei velocisti
E' ciclismo su strada ed è un grande giro. Chi partecipa come velocista deve comunque dimostrare doti di fondo e resistenza su terreni avversi, altrimenti si dia alla pista dove troverà soddisfazioni migliori.
Non sarebbe nemmeno giusto aumentare a dismisura il tempo massimo, altrimenti alcuni in certe tappe farebbero una specie di riposo per presentarsi con vantaggio nelle tappe successive (a parte i problemi logistici).
Quindi il tempo massimo va bene così, e va bene che non abbiano fatto sanatorie.
Non sarebbe nemmeno giusto aumentare a dismisura il tempo massimo, altrimenti alcuni in certe tappe farebbero una specie di riposo per presentarsi con vantaggio nelle tappe successive (a parte i problemi logistici).
Quindi il tempo massimo va bene così, e va bene che non abbiano fatto sanatorie.
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Re: Il tempo massimo, nemico dei velocisti
Tempo fa, alcuni esperti del tempo massimo dicevano che un velocista si amministrava per perdere un minuto ogni km di salita, cercando di andare a tutta sia in pianura che in discesa, sperando che almeno la prima salita si poteva fare tranquilli in gruppo.
Il tempo massimo non troppo ampio è necessario, altrimenti chi si riposa può essere determinante nei giorni successivi, anche come gregario e nelle fughe.
Sono curioso di quello che accadrà nella mini tappa.
Il tempo massimo non troppo ampio è necessario, altrimenti chi si riposa può essere determinante nei giorni successivi, anche come gregario e nelle fughe.
Sono curioso di quello che accadrà nella mini tappa.
1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
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Re: Il tempo massimo, nemico dei velocisti
Va detto che negli ultimi anni ritirarsi per scelta tecnica è diventata una cosa disdicevole. Degli ultimi anni mi ricordo Kittel al Giro e fu criticato...una volta la cosa era scontata. Lo considero un progresso!AntiGazza ha scritto: ↑venerdì 20 luglio 2018, 17:22 Mah io personalmente mi ricordo che negli anni 90 alla prima tappa di montagna un ecatombe di velocisti
Ma nemmeno ci provavano ... si ritiravano quasi tutti alla mattina.
Ora almeno ci provano e spesso arrivano.
Questo anno probabilmente hanno pagato un pò di durezza del percorso.
Re: Il tempo massimo, nemico dei velocisti
Pensate un percorso come quello del Giro 2011 corso con l'intensità del Giro 2018,chissà quanti corridori sarebbero costretti al ritiro a causa del FTM
"Sicuramente serve il 25"
~ Davide Cassani su qualsiasi salita
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