Mathieu Van Der Poel stradista

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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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galliano ha scritto: giovedì 18 aprile 2019, 14:07 Ma tanto lui dopo l'AGR non corre più su strada.
Non ho però capito se preparerà il mondiale su strada in Yorkshire, se non ci sarà meglio per gli altri, ma sarebbe una scelta piuttosto criticabile
Se non sbaglio è in programma il ritorno per il BickBank


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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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guidobaldo de medici ha scritto: giovedì 18 aprile 2019, 13:57
nino58 ha scritto: giovedì 18 aprile 2019, 13:46
guidobaldo de medici ha scritto: giovedì 18 aprile 2019, 13:43 non ho capito se rimane alla corendon circus... con il rischio di non poter correre dove vuole perché magari non invitano la squadra... o se ci sono novità in questo senso
Di questo passo la Corendon la invitano dappertutto se il Team assicura la sua presenza.
spero che sia come dici. non vorrei che le altre squadre usassero qualche cavillo o qualche cavolo regolamentare per tenere fuori vdp dalle corse.
Ho avuto una visione. Dunque, dalla massiccia campagna pubblicitaria che sto notando in questo periodo vedo che la Canyon ha puntato pesantamente su Van der Poel, dubito però vada direttamente in quella squadra di scarponi della Katusha. Mvdp credo che farà senza problemi un'altra stagione in Corendon, ovvero fino a quando dividerà la sua stagione tra strada, cyclocross e mtb. Poi dal 2021 dovrebbe passare definitivamente a correre in Strada. Visto che già si vociferava di un interesse di Brailsford per il corridore, a Pinarello scadrà il contratto con Ineos nel 2020, verrà allora sostituita da Canyon che si porterà appresso MvdP nel Team Ineos del 2021. (e per concludere con una ciclosprint-ata, Pinarello promuoverà sempre dal 2021, una nuova squadra tutta italiana con Moscon come Leader :cincin: )


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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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galliano ha scritto: giovedì 18 aprile 2019, 8:58 Dopo averlo visto in questa campagna del nord mi viene da dire che, paradossalmente, mi pare più facile da battere nel cross che su strada. :P
Ok, allora da ottobre guardati qualche cross, e poi mi dici... :D

PS: al di là di tutto, questo MVDP porterà tanti appassionati di ciclismo a seguire qualche gara il prossimo inverno. Per il cross nel breve tanta manna, però se poi lui ammazza le competizioni saremo punto e daccapo... :crazy:


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sceriffo
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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guidobaldo de medici ha scritto: giovedì 18 aprile 2019, 13:43 non ho capito se rimane alla corendon circus... con il rischio di non poter correre dove vuole perché magari non invitano la squadra... o se ci sono novità in questo senso
3 anni, quindi fino al 2021


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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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sceriffo ha scritto: giovedì 18 aprile 2019, 15:21
guidobaldo de medici ha scritto: giovedì 18 aprile 2019, 13:43 non ho capito se rimane alla corendon circus... con il rischio di non poter correre dove vuole perché magari non invitano la squadra... o se ci sono novità in questo senso
3 anni, quindi fino al 2021
MVDP corre dove vuole, non credo proprio ci possa essere un solo organizzatore che possa solo pensare di rifiutare l'invito alla Coredon


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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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Divanista ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 23:44 scollina per primo sul Pateberg
Per secondo


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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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Rispondo qui, mi fischiavano le orecchie e ora che ho finito di leggere il thread della Freccia del Brabante ho capito il motivo... :D

Penso che per diversi anni le 10 Monumento di Van der Poel mi tartasseranno, ma va bene così, avrete di che sbertucciarmi per qualche stagione. Poi a un certo punto mi chiederete scusa. :bll: :hammer:

Scusate, mi sono per un attimo beppesaronnizzato... :diavoletto:

Io penso che rispetto a un mese fa sia cresciuta la percentuale di quelli orientati a suffragare la mia tesi. (Anzi potremmo anche darle una sigla: #10M vi piace? :D ). Però resta il fatto che al momento siamo ancora a 0 su 1. Sarà una bella sfida! :cincin:

(PS: in realtà quando ho detto 10 stavo parametrando Van der Poel con WVA, per dire che Mathieu vincerà dalle 3 alle 5 volte più del RollingStone di Herentals. Ma va bene lo stesso, accetto la forzatura, #10M sia! :champion: )


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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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Però voglio aggiungere una cosa: in 17 anni di Cicloweb mi avete mai letto sbilanciarmi in questo modo? :yoga:


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Divanista
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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nikybo85 ha scritto: giovedì 18 aprile 2019, 16:01
Divanista ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 23:44 scollina per primo sul Pateberg
Per secondo
Intendevo per primo del suo gruppo, tra l'altro con un recupero di posizioni incredibile.
Secondo me in quell'occasione ha fatto il miglior tempo di scalata della giornata.


Ecco la mia presentazione. :carta:
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PedalatorePigro
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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Credo che quella di ieri sia stata un po' la corsa spartiacque per la carriera di Van Der Poel su strada non tanto per la qualità, quanto per la considerazione degli altri corridori. I sospetti c'erano, ma ha dimostrato di poter dominare anche sui percorsi vallonati. Ieri penso che Alaphilippe e compagnia erano genuinamente convinti di batterlo, si aspettavano che su una cote si potesse staccare, invece ha sempre resistito. Dalla prossima volta vediamo se tirano con la stessa convinzione con cui hanno tirato ieri una volta che rimangono soli con Van Der Peol. E a quel punto dovrà sviluppare un po' di senso tattico, immagino.

Oppure vincerà tutte le gare staccando tutti a -70 km dal traguardo, possibilissimo :D


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Slegar
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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held ha scritto: giovedì 18 aprile 2019, 8:06
sceriffo ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 22:52 La cosa incredibile è che mentre gli altri questo inverno si allenavano ore e ore, lui un'ora a tutta di ciclocross e li battezza tutti. Sta stravolgendo anche le teorie d'allenamento.
È questa la cosa più bella!! Ma quale preparazione invernale, fondo lento, non andare fuori soglia, i watt.... Niente! Lui era a tutta sul fango del ciclocross poi senza sosta ha preso una bici da strada e domina!! Ci voleva! E non dimentichiamo che come arriva l'estate andrà a dominare se possibile anche in MTB!
Van Der Poel, come Van Aert del resto, hanno la capacità di imprimere continui strappi sul ritmo di gara lavorando sopra soglia, fin quasi alla frequenza massima, alternati da fasi di recupero sotto soglia. Oltre che capacità innate atletiche queste qualità vengono formate con specifici allenamenti che, oltre che essere validissimi per il ciclocross, si stanno mostrando vincenti anche su strada (ed era ora ci aggiungo io).

Un modo per capire quanto intenso sia lo sforzo di Van Der Poel è quanto inclina la testa per guardare a terra.


fair play? No, Grazie!
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il_panta
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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In generale comunque è da un 'po' di anni che la teoria del fondo lento d'inverno come migliore preparazione possibile è ampiamente superata. Questi due ragazzi stanno validando ancor più la teoria che fare ore e ore a bassa intensità d'inverno non è la preparazione ottimale.


2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
herbie
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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Admin ha scritto: giovedì 18 aprile 2019, 15:02
galliano ha scritto: giovedì 18 aprile 2019, 8:58 Dopo averlo visto in questa campagna del nord mi viene da dire che, paradossalmente, mi pare più facile da battere nel cross che su strada. :P
Ok, allora da ottobre guardati qualche cross, e poi mi dici... :D

PS: al di là di tutto, questo MVDP porterà tanti appassionati di ciclismo a seguire qualche gara il prossimo inverno. Per il cross nel breve tanta manna, però se poi lui ammazza le competizioni saremo punto e daccapo... :crazy:
mi dispiace per i suiveur del cross, però sinceramente confinare lì questo talento purissimo mi pare assolutamente limitante.
Non può rimanere a fare cross.
Anzi, mi auguro che non si sia logorato troppo fin qui nei campi e abbia ancora le migliori risorse da mettere sulla strada...
è un grandissimo peccato già che non abbia fatto la Roubaix dove sarebbe stato il favorito senza se e senza ma.
Ma è anche un grandissimo peccato che debba staccare dopo la primavera a causa della stagione del cross.
Nel cross sarà spettacolare, ma non c'è paragone con lo spettacolo che può fare su strada.


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galliano
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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Concordo con Herbie e a costo di far arrabbiare la gang del ciclocross dico che il cuore del ciclismo è la strada.
Il resto è divertente e apprezzabile ma la vera anima di questo sport è sulle strade, preferibilmente non in circuito :fischio:


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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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galliano ha scritto: venerdì 19 aprile 2019, 0:14 Concordo con Herbie e a costo di far arrabbiare la gang del ciclocross dico che il cuore del ciclismo è la strada.
Il resto è divertente e apprezzabile ma la vera anima di questo sport è sulle strade, preferibilmente non in circuito :fischio:
Per me il cross nel ciclismo è un po' come il doppio nel tennis, è una disciplina divertente e con una bella tradizione, ma alla fine per lo più seconde linee ne fanno il focus principale della loro carriera.

Basti pensare a come gente come Stybar e Boom abbiano senza rimorso scelto carriere da comprimari su strada piuttosto che da campioni nel cross.


herbie
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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il_panta ha scritto: giovedì 18 aprile 2019, 20:07 In generale comunque è da un 'po' di anni che la teoria del fondo lento d'inverno come migliore preparazione possibile è ampiamente superata. Questi due ragazzi stanno validando ancor più la teoria che fare ore e ore a bassa intensità d'inverno non è la preparazione ottimale.
a dire il vero questo è un autentico diktat imposto dai preparatori da almeno 20 anni a questa parte. Esagerare con il fondo lungo, guai!
Non so, a guardare il ciclismo da 20 anni a questa parte, l'impressione è che trascurare il fondo abbia ""accorciato" il coraggio e l'iniziativa dei corridori, in maniera direttamente proporzionale alle minore dimestichezza con distanze e dislivelli.
E, per altro, li abbia costretti a diete anoressizzanti, rispetto a quando i 200 km. li facevano un giorno sì e uno no.
Argomento già ampiamente sviscerato altrove, nei suoi pro e contro.
Un certo Froome con la reintroduzione di distanze e dislivelli monstre ha acquisito improvvisamente un'altra dimensione, lo scorso anno. Personalmente non credo che certe sgasate sui muri siano frutto di grandi ripetute, più che della potenza e cilindrata del motore. Certo, poi le sgasate ripetute sui muri in allenamento le devi fare, ovviamente....
Nel caso in questo , di Van Der Poel, direi che quello che fa principalmente è il motore naturale, più che l'allenamento crossistico. Che, se vogliamo, dovrebbe dare tanto per le crono lunghe.


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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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herbie ha scritto: venerdì 19 aprile 2019, 0:32
il_panta ha scritto: giovedì 18 aprile 2019, 20:07 In generale comunque è da un 'po' di anni che la teoria del fondo lento d'inverno come migliore preparazione possibile è ampiamente superata. Questi due ragazzi stanno validando ancor più la teoria che fare ore e ore a bassa intensità d'inverno non è la preparazione ottimale.
a dire il vero questo è un autentico diktat imposto dai preparatori da almeno 20 anni a questa parte. Esagerare con il fondo lungo, guai!
Non so, a guardare il ciclismo da 20 anni a questa parte, l'impressione è che trascurare il fondo abbia ""accorciato" il coraggio e l'iniziativa dei corridori, in maniera direttamente proporzionale alle minore dimestichezza con distanze e dislivelli.
E, per altro, li abbia costretti a diete anoressizzanti, rispetto a quando i 200 km. li facevano un giorno sì e uno no.
Argomento già ampiamente sviscerato altrove, nei suoi pro e contro.
Un certo Froome con la reintroduzione di distanze e dislivelli monstre ha acquisito improvvisamente un'altra dimensione, lo scorso anno. Personalmente non credo che certe sgasate sui muri siano frutto di grandi ripetute, più che della potenza e cilindrata del motore. Certo, poi le sgasate ripetute sui muri in allenamento le devi fare, ovviamente....
Nel caso in questo , di Van Der Poel, direi che quello che fa principalmente è il motore naturale, più che l'allenamento crossistico. Che, se vogliamo, dovrebbe dare tanto per le crono lunghe.
Sono d'accordo sul fatto che le sgasate sui muri gliele dia madre natura più del cross. Ciò che volevo evidenziare io è che entrambi sono competitivi sulle lunghe distanze nonostante durante l'inverno abbiano sempre gareggiato su distanze corte e col cuore in gola, senza fare quel mese o due di fondo lento in cui le alte intensità sono bandite. Mettevo in evidenza che certi dogmi siano crollati e questi due fenomeni stanno contribuendo ad abbatterli.
Sono d'accordo anche su ciò che dici su Froome (ne avevamo già parlato proprio io e te all'indomani di Bardonecchia), su come quell'allenamento gli abbia dato l'arma che gli ha permesso di vincere il Giro. Froome però non li faceva a passeggio quei chilometri, li faceva dietro motore a gran ritmo, probabilmente anche in privazione di carboidrati per stimolare il metabolismo dei grassi. A suo modo era un allenamento di qualità, oltre che di quantità. Ovviamente quelle cose non le puoi fare per tante settimane di fila, sennò ti finisci. L'inverno a passeggio facendo 5000 chilometri al mese appartiene al passato, e questo era il nocciolo di ciò che avevo scritto io: andare col motore al minimo per ore e ore tutti i giorni durante l'inverno non serve probabilmente a nulla. Froome ci mostra come i lunghi non sono il male del mondo, ma nemmeno le sgasate in inverno fanno male.


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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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il_panta ha scritto: venerdì 19 aprile 2019, 1:03 . Froome ci mostra come i lunghi non sono il male del mondo, ma nemmeno le sgasate in inverno fanno male.
sì. Però se chiedi a qualunque corridore se preferisce stare fuori tre ore e fare ripetute fuori soglia, poi tornare e mangiare un'insalata e un frullato, o sei ore e fare il "lungo" (condito ovviamente da progressioni in salita, qualche sprint, qualche botta e risposta sui saliscendi con i compagni: non è solo una passeggiata come la facciamo io e te) e magari concedersi un pasto "normale", io credo non ci siano dubbi su cosa sceglierebbe il corridore.
Questo per dire che un certo tipo di lavori, che certamente "rendono" e la prova ne è il successo che riscuotno i preparatori di oggi anche tra i cicloamatori, tuttavia comporta un certo logorio psico-fisico che non può non essere tenuto in considerazione. Nel "fanno bene" , "fanno male", bisognerebbe tenere conto anche di questo. Per altro, quando ti viene a mancare un po' voglia, anche l'allenamento di qualità rischi di non farlo bene, d tirar via 10 secondi qua e 10 là, non tenere le intensità corrette, tante piccole cose che ne smussano sensibilmente l'efficacia, e poi non hai nemmeno il beneficio relativo del lavoro sul fondo.


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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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Intanto matteuccio negli ultimi giorni ha cominciato ad essere meno sibillino sul suo futuro. Ha già annunciato il suo programma per il 2020 che prevederà una primavera simile, con però l'esordio a roubaix. Dopo la quale non farà le ardenne ma si dedicherà al 100% sulla mtb con obiettivo doppio: mondiale di albstadt e Tokyo.

Riguardo al mercato, ha ammesso di essere stato già cercato da più squadre, QS compresa, ma di non avere intenzione di lasciare la Corendon prima del 2023, quando scadrà il suo contratto.


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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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Admin ha scritto: giovedì 18 aprile 2019, 16:14 Rispondo qui, mi fischiavano le orecchie e ora che ho finito di leggere il thread della Freccia del Brabante ho capito il motivo... :D

Penso che per diversi anni le 10 Monumento di Van der Poel mi tartasseranno, ma va bene così, avrete di che sbertucciarmi per qualche stagione. Poi a un certo punto mi chiederete scusa. :bll: :hammer:

Scusate, mi sono per un attimo beppesaronnizzato... :diavoletto:

Io penso che rispetto a un mese fa sia cresciuta la percentuale di quelli orientati a suffragare la mia tesi. (Anzi potremmo anche darle una sigla: #10M vi piace? :D ). Però resta il fatto che al momento siamo ancora a 0 su 1. Sarà una bella sfida! :cincin:

(PS: in realtà quando ho detto 10 stavo parametrando Van der Poel con WVA, per dire che Mathieu vincerà dalle 3 alle 5 volte più del RollingStone di Herentals. Ma va bene lo stesso, accetto la forzatura, #10M sia! :champion: )
Ti quoto solo per il beppesaronnizzato :D
Calma ragazzi, non scaldatevi, tornerò in pianta stabile pochi giorni prima del giro d'Italia e vi rimarrò fino al mondiale.
Ho una domanda per quelli che ne capiscono. Ma questo MVDP potrebbe diventare anche uomo da GT?


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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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beppesaronni ha scritto: venerdì 19 aprile 2019, 11:02
Admin ha scritto: giovedì 18 aprile 2019, 16:14 Rispondo qui, mi fischiavano le orecchie e ora che ho finito di leggere il thread della Freccia del Brabante ho capito il motivo... :D

Penso che per diversi anni le 10 Monumento di Van der Poel mi tartasseranno, ma va bene così, avrete di che sbertucciarmi per qualche stagione. Poi a un certo punto mi chiederete scusa. :bll: :hammer:

Scusate, mi sono per un attimo beppesaronnizzato... :diavoletto:

Io penso che rispetto a un mese fa sia cresciuta la percentuale di quelli orientati a suffragare la mia tesi. (Anzi potremmo anche darle una sigla: #10M vi piace? :D ). Però resta il fatto che al momento siamo ancora a 0 su 1. Sarà una bella sfida! :cincin:

(PS: in realtà quando ho detto 10 stavo parametrando Van der Poel con WVA, per dire che Mathieu vincerà dalle 3 alle 5 volte più del RollingStone di Herentals. Ma va bene lo stesso, accetto la forzatura, #10M sia! :champion: )
Ti quoto solo per il beppesaronnizzato :D
Calma ragazzi, non scaldatevi, tornerò in pianta stabile pochi giorni prima del giro d'Italia e vi rimarrò fino al mondiale.
Ho una domanda per quelli che ne capiscono. Ma questo MVDP potrebbe diventare anche uomo da GT?
Secondo me, per ora, no. 184x75 kg. dovrebbe perderne almeno 10 di chili, si snaturarebbe.

Invece ho io una domanda per i cultori della posizione in sella. Sarà che me lo vedo sempre nelle ultime fasi di corsa quando quasi sempre s'è già prodigato in qualche azione kamikaze o recupero da pazzi, ma non vi sembra parecchio "bruttino" mentre pedala? Saranno le spalle che ha, che mi sembrano incredibilmente larghe rapportate agli altri ciclisti professionisti, l'altezza che gli da quella posizione un po' ingobbita (anche se schleck che era pure più alto non mi sembrava avesse questa posizione), e poi la testa, sempre storta, e molto ciondolante come se stesse per lasciarci l'anima da lì a poco, come il Froome dei tempi andati. Impressione da profano o è vero?


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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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Beh, non credo che Doumulin abbia misure così diverse .....
Ma vado a controllare


Ad Insbruck, Valverde e Nibali non arriveranno nei primi 5.
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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cauz. ha scritto: venerdì 19 aprile 2019, 10:34
Riguardo al mercato, ha ammesso di essere stato già cercato da più squadre, QS compresa, ma di non avere intenzione di lasciare la Corendon prima del 2023, quando scadrà il suo contratto.
ma riescono a dargli un ingaggio così competitivo?


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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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Lazzaro1 ha scritto: venerdì 19 aprile 2019, 11:45
cauz. ha scritto: venerdì 19 aprile 2019, 10:34
Riguardo al mercato, ha ammesso di essere stato già cercato da più squadre, QS compresa, ma di non avere intenzione di lasciare la Corendon prima del 2023, quando scadrà il suo contratto.
ma riescono a dargli un ingaggio così competitivo?
Non conosco le cifre, però tieni conto che nonostante avesse ancora un anno ha firmato un nuovo contratto lo scorso anno, dubito gli abbiano dato bruscolini considerata la lista dei pretendenti e lo status del corridore. i Roodhooft hanno preso una licenza professional apposta per lui, quindi ad oggi il problema non sussiste.


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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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beppesaronni ha scritto: venerdì 19 aprile 2019, 11:21 Beh, non credo che Doumulin abbia misure così diverse .....
Ma vado a controllare
Su PCS (che non credo sia il massimo dell'attendibilità su dati così "personali" e variabili) Tom è 1.85 x 69.
Quindi praticamente stessa altezza e 6 kg in meno


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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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Admin ha scritto: giovedì 18 aprile 2019, 16:16 Però voglio aggiungere una cosa: in 17 anni di Cicloweb mi avete mai letto sbilanciarmi in questo modo? :yoga:
Solo io ti capisco Marco :diavoletto:


Gianluca Avigo - bove

Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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Stylus ha scritto: venerdì 19 aprile 2019, 11:10
beppesaronni ha scritto: venerdì 19 aprile 2019, 11:02
Admin ha scritto: giovedì 18 aprile 2019, 16:14 Rispondo qui, mi fischiavano le orecchie e ora che ho finito di leggere il thread della Freccia del Brabante ho capito il motivo... :D

Penso che per diversi anni le 10 Monumento di Van der Poel mi tartasseranno, ma va bene così, avrete di che sbertucciarmi per qualche stagione. Poi a un certo punto mi chiederete scusa. :bll: :hammer:

Scusate, mi sono per un attimo beppesaronnizzato... :diavoletto:

Io penso che rispetto a un mese fa sia cresciuta la percentuale di quelli orientati a suffragare la mia tesi. (Anzi potremmo anche darle una sigla: #10M vi piace? :D ). Però resta il fatto che al momento siamo ancora a 0 su 1. Sarà una bella sfida! :cincin:

(PS: in realtà quando ho detto 10 stavo parametrando Van der Poel con WVA, per dire che Mathieu vincerà dalle 3 alle 5 volte più del RollingStone di Herentals. Ma va bene lo stesso, accetto la forzatura, #10M sia! :champion: )
Ti quoto solo per il beppesaronnizzato :D
Calma ragazzi, non scaldatevi, tornerò in pianta stabile pochi giorni prima del giro d'Italia e vi rimarrò fino al mondiale.
Ho una domanda per quelli che ne capiscono. Ma questo MVDP potrebbe diventare anche uomo da GT?
Secondo me, per ora, no. 184x75 kg. dovrebbe perderne almeno 10 di chili, si snaturarebbe.

Invece ho io una domanda per i cultori della posizione in sella. Sarà che me lo vedo sempre nelle ultime fasi di corsa quando quasi sempre s'è già prodigato in qualche azione kamikaze o recupero da pazzi, ma non vi sembra parecchio "bruttino" mentre pedala? Saranno le spalle che ha, che mi sembrano incredibilmente larghe rapportate agli altri ciclisti professionisti, l'altezza che gli da quella posizione un po' ingobbita (anche se schleck che era pure più alto non mi sembrava avesse questa posizione), e poi la testa, sempre storta, e molto ciondolante come se stesse per lasciarci l'anima da lì a poco, come il Froome dei tempi andati. Impressione da profano o è vero?
5 kg in meno e potrebbe essere già competitivo. Ovviamente tutta da verificare la tenuta sulle 3 settimane.


Gianluca Avigo - bove

Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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Lazzaro1 ha scritto: venerdì 19 aprile 2019, 11:45
cauz. ha scritto: venerdì 19 aprile 2019, 10:34
Riguardo al mercato, ha ammesso di essere stato già cercato da più squadre, QS compresa, ma di non avere intenzione di lasciare la Corendon prima del 2023, quando scadrà il suo contratto.
ma riescono a dargli un ingaggio così competitivo?
Ci penserà canyon. Hanno trovato la gallina dalle uova d'oro.
Cross
Mtb
Strada

Secondo me stanno tremando i polsi anche a Nino

Ma ve lo immaginate campione del mondo in tre discipline nello stesso anno..... dio mio che paura di spavento


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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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Gianluca Avigo - bove ha scritto: venerdì 19 aprile 2019, 13:02
Lazzaro1 ha scritto: venerdì 19 aprile 2019, 11:45
cauz. ha scritto: venerdì 19 aprile 2019, 10:34
Riguardo al mercato, ha ammesso di essere stato già cercato da più squadre, QS compresa, ma di non avere intenzione di lasciare la Corendon prima del 2023, quando scadrà il suo contratto.
ma riescono a dargli un ingaggio così competitivo?
Ci penserà canyon. Hanno trovato la gallina dalle uova d'oro.
Cross
Mtb
Strada

Secondo me stanno tremando i polsi anche a Nino

Ma ve lo immaginate campione del mondo in tre discipline nello stesso anno..... dio mio che paura di spavento
Non sarebbe il primo :)


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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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beppesaronni ha scritto: venerdì 19 aprile 2019, 11:02
Ti quoto solo per il beppesaronnizzato :D
Calma ragazzi, non scaldatevi, tornerò in pianta stabile pochi giorni prima del giro d'Italia e vi rimarrò fino al mondiale.
Ho una domanda per quelli che ne capiscono. Ma questo MVDP potrebbe diventare anche uomo da GT?
Forse...ma perché snaturarsi? È un potenziale nuovo De Vlaeminck


FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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cauz. ha scritto: venerdì 19 aprile 2019, 13:14
Gianluca Avigo - bove ha scritto: venerdì 19 aprile 2019, 13:02
Lazzaro1 ha scritto: venerdì 19 aprile 2019, 11:45

ma riescono a dargli un ingaggio così competitivo?
Ci penserà canyon. Hanno trovato la gallina dalle uova d'oro.
Cross
Mtb
Strada

Secondo me stanno tremando i polsi anche a Nino

Ma ve lo immaginate campione del mondo in tre discipline nello stesso anno..... dio mio che paura di spavento
Non sarebbe il primo :)
Ma nel cosiddetto "ciclismo moderno" sarebbe una cosa impensabile.


Gianluca Avigo - bove

Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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Walter_White ha scritto: venerdì 19 aprile 2019, 13:18
beppesaronni ha scritto: venerdì 19 aprile 2019, 11:02
Ti quoto solo per il beppesaronnizzato :D
Calma ragazzi, non scaldatevi, tornerò in pianta stabile pochi giorni prima del giro d'Italia e vi rimarrò fino al mondiale.
Ho una domanda per quelli che ne capiscono. Ma questo MVDP potrebbe diventare anche uomo da GT?
Forse...ma perché snaturarsi? È un potenziale nuovo De Vlaeminck
Infatti. Anche secondo me, se mai ci proverà, lo farà tra qualche anno dopo aver raccolto tutto il raccoglibile nelle classiche. Monumento e non

È cmq continuo a confidare nel suo eterno rivale. Il mastino di giallo vestito, qualche grana gliela darà. Non tantissime ma qualcuna si
Ultima modifica di Gianluca Avigo - bove il venerdì 19 aprile 2019, 13:26, modificato 1 volta in totale.


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Walter_White
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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Gianluca Avigo - bove ha scritto: venerdì 19 aprile 2019, 13:22
Ma nel cosiddetto "ciclismo moderno" sarebbe una cosa impensabile.
Lo ha fatto PFP nel 2014 :D


FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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Cari galliano e herbie, in realtà la penso in maniera simile a voi molto più di quanto non pensiate. Questo video l'ho pubblicato all'inizio di gennaio:



Certo partivo da premesse diverse rispetto a quanto avete qui scritto, ma le conclusioni sono più o meno le stesse.


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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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Lui sembra davvero convinto a continuare nel Corendon team almeno fino al 2023 e pure a continuare a fare ciclocross d'inverno che considera l'allenamento perfetto per mantenere l'esplosività (e con queste premesse direi che neppure lui interesserà mai competere nei gt) da alternare con sessioni dall'allenamento per la resistenza.
https://www.be-celt.com/2019/04/18/math ... quen-2023/

Magari stiamo scoprendo pure un lato da eroe romantico del ciclismo, che in barba a tutte le teorizzazioni sull'allenamento, sulla specializzazione ma pure sul sistema sempre più esclusivo promosso dal World Tour, resta nella sua piccola squadra e continua a competere su entrambi i lati. (Sulla MTB invece credo che invece mollerà dopo l'Olimpiade. (Io su questo ho l'idee ho un po' confuse non conoscendo bene l'argomento, quando inizia la stagione della MTB e quando quella del cyclocross? Sarebbe gestibile la programmazione da classicomane senza correre GT con quella del cyclocross?)

Intanto resto sempre curioso di sapere se qualcuno ha avuto la mia stessa impressione sulla sua pedalata, perché mi sembra quasi goffo e me lo fa piacer ancora di più :diavoletto:


Gianluca Avigo - bove

Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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Walter_White ha scritto: venerdì 19 aprile 2019, 13:26
Gianluca Avigo - bove ha scritto: venerdì 19 aprile 2019, 13:22
Ma nel cosiddetto "ciclismo moderno" sarebbe una cosa impensabile.
Lo ha fatto PFP nel 2014 :D
Con tutto il rispetto e una certa attrazione sessuale, ma stiamo parlando di un altro ciclismo


Gianluca Avigo - bove

Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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Stylus ha scritto: venerdì 19 aprile 2019, 13:37 Lui sembra davvero convinto a continuare nel Corendon team almeno fino al 2023 e pure a continuare a fare ciclocross d'inverno che considera l'allenamento perfetto per mantenere l'esplosività (e con queste premesse direi che neppure lui interesserà mai competere nei gt) da alternare con sessioni dall'allenamento per la resistenza.
https://www.be-celt.com/2019/04/18/math ... quen-2023/

Magari stiamo scoprendo pure un lato da eroe romantico del ciclismo, che in barba a tutte le teorizzazioni sull'allenamento, sulla specializzazione ma pure sul sistema sempre più esclusivo promosso dal World Tour, resta nella sua piccola squadra e continua a competere su entrambi i lati. (Sulla MTB invece credo che invece mollerà dopo l'Olimpiade. (Io su questo ho l'idee ho un po' confuse non conoscendo bene l'argomento, quando inizia la stagione della MTB e quando quella del cyclocross? Sarebbe gestibile la programmazione da classicomane senza correre GT con quella del cyclocross?)

Intanto resto sempre curioso di sapere se qualcuno ha avuto la mia stessa impressione sulla sua pedalata, perché mi sembra quasi goffo e me lo fa piacer ancora di più :diavoletto:
Le gare che contano nella mtb vanno da maggio ai primi di settembre, nel cross da metà novembre ai primi di febbraio. Lo scorso anno in pratica non ha mai staccato. Competitivo in mtb, enorme nel cross, e molto buono su strada


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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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Stylus ha scritto: venerdì 19 aprile 2019, 13:37 Intanto resto sempre curioso di sapere se qualcuno ha avuto la mia stessa impressione sulla sua pedalata, perché mi sembra quasi goffo e me lo fa piacer ancora di più :diavoletto:
Sì in certi momenti è un po' goffo, ma complessivamente non ha una brutta estetica in bici.
Io non ho ancora deciso se mi sta simpatico o meno, certo come classicomane in poche settimane ha dimostrato di poter arrivare al livello dei grandissimi di sempre.
Mano a mano che Gilbert si avvia a fine carriera dovrò trovare un sostituto, ma credo che non sarà MVDP, gia' troppo forte, troppo fenomeno. E non credo nemmeno evenpoel (sempre che rispetti le attese), mi ci vorrà una figura al momento ancora in ombra.

Per quanto riguarda la squadra non vedo la corendon come un problema, può benissimo continuare a fare ciclocross in inverno, magari selezionando un po' gli impegni, l'importante è che la stagione su strada diventi prevalente.
La mtb la considero poco, la vedo come un modo per stare nella natura, a livello sportivo mi dice poco.


Gianluca Avigo - bove

Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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Allora! Per quanto mi riguarda, e mi sa che si era capito, ritengo il cross una delizia per palati sopraffini. Considerarla disciplina di serie B, capisco, ma mi fa venire l'orticaria. Spettacolo puro. Vero! madre natura ci mette tanto, ma il cross oltre alle abilità di guida ti dà colpo d'occhio, imparari a cavartela da solo in ogni situazione, ti abitui a gareggiare in OGNI condizione meteo e poi, a mia avviso la cosa più importante, ti dà l'abitudine a stare fuori soglia per un ora, senza recuperi e sempre a battagliare dal primo all'ultimo metro. Tutto questo a mio avviso sviluppa un'attitudine a stare li davanti, sempre, a giocorsela. Basti vedere l'esordio di Trentin nei pro. Subito li davanti senza timori rivereziali. Nel cross per vincere devi stare davanti. Sempre.

Ovviamente parlo a ragion veduta. Ho fatto strada dai 9 ai 40 anni, con una parentesi di 5/6 anni nel cross country ( che dalle mie parti è più vicino al cross che alla mtb ).


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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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cauz. ha scritto: venerdì 19 aprile 2019, 10:34 Intanto matteuccio negli ultimi giorni ha cominciato ad essere meno sibillino sul suo futuro. Ha già annunciato il suo programma per il 2020 che prevederà una primavera simile, con però l'esordio a roubaix. Dopo la quale non farà le ardenne ma si dedicherà al 100% sulla mtb con obiettivo doppio: mondiale di albstadt e Tokyo.

Riguardo al mercato, ha ammesso di essere stato già cercato da più squadre, QS compresa, ma di non avere intenzione di lasciare la Corendon prima del 2023, quando scadrà il suo contratto.
ok, ci mettiamo il cuore in pace e riponiamo i sogni nel cassetto di vedere una rivalità epocale con Alaphilippe. :( :( :(


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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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Gianluca Avigo - bove ha scritto: venerdì 19 aprile 2019, 13:38
Walter_White ha scritto: venerdì 19 aprile 2019, 13:26
Gianluca Avigo - bove ha scritto: venerdì 19 aprile 2019, 13:22
Ma nel cosiddetto "ciclismo moderno" sarebbe una cosa impensabile.
Lo ha fatto PFP nel 2014 :D
Con tutto il rispetto e una certa attrazione sessuale, ma stiamo parlando di un altro ciclismo
ora però mi spiegate che significa PFP, perchè mi è venuta una certa curiosità :dubbio:


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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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herbie ha scritto: venerdì 19 aprile 2019, 14:51
ora però mi spiegate che significa PFP, perchè mi è venuta una certa curiosità :dubbio:
https://www.google.com/search?q=pauline ... e&ie=UTF-8 :D


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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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herbie ha scritto: venerdì 19 aprile 2019, 14:49
cauz. ha scritto: venerdì 19 aprile 2019, 10:34 Intanto matteuccio negli ultimi giorni ha cominciato ad essere meno sibillino sul suo futuro. Ha già annunciato il suo programma per il 2020 che prevederà una primavera simile, con però l'esordio a roubaix. Dopo la quale non farà le ardenne ma si dedicherà al 100% sulla mtb con obiettivo doppio: mondiale di albstadt e Tokyo.

Riguardo al mercato, ha ammesso di essere stato già cercato da più squadre, QS compresa, ma di non avere intenzione di lasciare la Corendon prima del 2023, quando scadrà il suo contratto.
ok, ci mettiamo il cuore in pace e riponiamo i sogni nel cassetto di vedere una rivalità epocale con Alaphilippe. :( :( :(
Mah, penso stia un po' prendendo le misure. Il 2020 è un anno particolare. Ci sono le Olimpiadi e i mondiali mtb sono in Germania, non escludiamo che già dall'anno dopo torni a fare anche le Ardenne. E comunque da questo programma io non mi sento di escludere del tutto paris-tours, mondiale e Lombardia. Insomma, il terreno di scontro non manca.

Inoltre, se mathieu dovesse putacaso vestire iridato in Yorkshire il programma resterebbe invariato?
(Non ditemi che la sparo grossa, che qua c'è gente da 10 monumento).


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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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Io lo capisco poco, comprendo fare ciclocross l'inverno ma con un mondiale come quello in Yorkshire punterei forte a quell'obbiettivo mettendo in secondo piano la mtb


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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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Ma in MTB che risultati ha finora?
Davvero può sperare in una medaglia?

Sul mondiale di quest'anno, avesse una forma non troppo lontana da quella attuale, anch'io lo vedrei tra i primi favoriti.

Forse solo dietro Sagan (che come ha scritto qualcuno altrove potrebbe giovarsi di un'altro "totem" in corsa che gli eviterebbe la solita corsa tutti contro di lui)...

Sulle 10 monumento...
Valverde, concentrandosi sui GT (e senza correre per anni Sanremo e soprattutto Lombardia), ha 4 Liegi e un mondiale, più una sfilza di Frecce, nmila podi mondiali, San Sebastian etc...
Gilbert pure ne ha 5 diverse, contando pure (magari con un coefficiente) le Amstel, le Tours, la Freccia etc.. sarebbe non lontano e per anni non ha corso il Fiandre :muro:

La penso come Admin e... Gene Wilder :D


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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

Messaggio da leggere da TIC »

No, vdp non assomiglia x niente al gitano. E penso non siate in tanti qua dentro a aver visto.correre Roger. Mi ricorda più Eddy, per le gare in linea (Per ora, almeno, d'altronde Eddy coincion con le classiche , "velocista belga vince sul block house....' storico titolo gazza 67 o 66).


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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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Fantamatusa ha scritto: venerdì 19 aprile 2019, 15:44 Ma in MTB che risultati ha finora?
Davvero può sperare in una medaglia?
sì, l'anno scorso è stato bronzo al mondiale e secondo in coppa del mondo.


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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

Messaggio da leggere da Gimbatbu »

TIC ha scritto: venerdì 19 aprile 2019, 15:48 No, vdp non assomiglia x niente al gitano. E penso non siate in tanti qua dentro a aver visto.correre Roger. Mi ricorda più Eddy, per le gare in linea (Per ora, almeno, d'altronde Eddy coincion con le classiche , "velocista belga vince sul block house....' storico titolo gazza 67 o 66).
Difficile che due corridori siano uguali. Sicuramente Roger aveva una furbizia ed un' abilità tattica innata che lo portava a prediligere l' arrivo in volata sfruttando la sua diabolica abilità nel districarsi negli arrivi convulsi. Ma era un ciclista completo che aveva grosse difficoltà solo oltre i 2000. Gli avessero disegnato un GT ad hoc ne avrebbe forse anche vinto uno. Consideriamo che ha vinto più di 200 corse con Merckx in circolazione che ne vinceva 1 su 3. Insomma un Valverde più forte. Mathieu ha la versatilità di Roger e la feroce fame di vittorie di Eddy, con in aggiunta un padre che da corridore passava per uno dei più svegli del gruppo, miscelare il tutto e otterrete qualcosa di speciale.


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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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galliano ha scritto: venerdì 19 aprile 2019, 15:16 Io lo capisco poco, comprendo fare ciclocross l'inverno ma con un mondiale come quello in Yorkshire punterei forte a quell'obbiettivo mettendo in secondo piano la mtb
Il mondiale in Yorkshire mi risulta essere prima della primavera 2020 comunque :)


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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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cauz. ha scritto: venerdì 19 aprile 2019, 16:37
galliano ha scritto: venerdì 19 aprile 2019, 15:16 Io lo capisco poco, comprendo fare ciclocross l'inverno ma con un mondiale come quello in Yorkshire punterei forte a quell'obbiettivo mettendo in secondo piano la mtb
Il mondiale in Yorkshire mi risulta essere prima della primavera 2020 comunque :)
Io ho inteso che mvdp dopo L'AGR si sarebbe dedicato a preparare il mondiale di mtb 2019. Quindi la strada passava in secondo piano. Poi l'anno prossimo faceva le classiche delle pietre per poi staccare e preparare la gara olimpica sempre in mtb.
Ho inteso male?


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