Le salite scomparse

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AntiGazza
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Le salite scomparse

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Quali sono per voi quelle belle salite che vedendole avete esclamato
"Ma va che bella salita"
e che poi non sono quasi mai state riproposte ?
A me al volo viene in mente il colle della Fauniera
Poi mi piacerebbe vedere il Crostis, abbandonato e mai più ripreso.


giorgio ricci
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Re: Le salite scomparse

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San pellegrino in Alpe
Ce ne sono altre ma non mi vengono in mente ora.
Ma San Pellegrino venne proposta, credo, l'ultima volta nella tappa Dell 'Abetone 2000.
Mi viene in mente ora il sammommé a Pistoia. Proposta credo nel 2005 e poi scomparsa.
Sarei curioso inoltre di vedere il Beigua da Varazze. Fu proposto in un Giro Rosa e disegnó la classifica definitiva.


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Patate
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Re: Le salite scomparse

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Tra quelle che mi vengono in mente adesso:
  • Monte Faito
  • Passo del Rombo
  • Pian del Re
  • L'accoppiata Pennes/Giovo
Per il Tour, sicuramente il Granon


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Bitossi
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Re: Le salite scomparse

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Il Rifugio Calvanico... :D (qui saremmo sul metafisico: più che scomparso, mai esistito! :diavoletto: )

Tornando seri, e parlando di salite che addirittura hanno fatto la storia del Giro, cos’ha il Bondone che non va? Diventato troppo facile? Traffico, accessibilità o altri problemi che non conosco? :dubbio:

PS: visto che non si parla esclusivamente del Giro, mi pare che pure il Puy de Dôme non venga utilizzato da un po’ al Tour, justo?


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Maìno della Spinetta
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Re: Le salite scomparse

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Patate ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 15:38 Tra quelle che mi vengono in mente adesso:
  • Monte Faito
  • Passo del Rombo
  • Pian del Re
  • L'accoppiata Pennes/Giovo
Per il Tour, sicuramente il Granon
Monte Faito da fare assolutamente in un bel finale amalfitano.
Il rombo con l'accoppiata che citi farebbe un gran finale a Solden.
Pian del re è stato affrontato due volte a inizi anni 90, e mai più visto, ma con le cifre che girano per un arrivo è dura... è una stazione turistica molto piccola quella del Monviso, ha, però, delle pendenze veramente arcigne. la ricordo ancora con dolore :D

Il Granon pecca di essere in mezzo al nulla e cieco, ma sulla carta salita splendida che un giorno vorrei fare.
giorgio ricci ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 15:30 San pellegrino in Alpe
Ce ne sono altre ma non mi vengono in mente ora.
Ma San Pellegrino venne proposta, credo, l'ultima volta nella tappa Dell 'Abetone 2000.
Mi viene in mente ora il sammommé a Pistoia. Proposta credo nel 2005 e poi scomparsa.
Sarei curioso inoltre di vedere il Beigua da Varazze. Fu proposto in un Giro Rosa e disegnó la classifica definitiva.
AntiGazza ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 15:22 Quali sono per voi quelle belle salite che vedendole avete esclamato
"Ma va che bella salita"
e che poi non sono quasi mai state riproposte ?
A me al volo viene in mente il colle della Fauniera
Poi mi piacerebbe vedere il Crostis, abbandonato e mai più ripreso.
san pellegrino fu proposto nel 1995 (come Giovo e Pennes del resto) nella tappa che prevedeva l'arrivo al Ciocco dopo Barga. Non fece selezione. Nel 2000 a momenti decideva il Giro invece.

Fauniera è il top, inspiegabile dimenticanza. affrontato per la prima volta nel 1999 e fece disastri. In programma nel 2001, prima di sant'anna, fu annullato (finale durissimo sarebbe stato). Fatto poi nel 2003, come esischie, prima del sampeyre. e poi scomparso. Ma dopo la GF dles dolomites e la Sportful confido che la Fausto Coppi batta un colpo

Il Crostis mi piacerebbe come penultima prima di arta terme, e picchiata su Tolmezzo. Non in abbinata allo Zoncolan comunque, sarebbe così duro da bloccar tutti.

Oltre a queste, le salite dimenticate che volevo vedere erano lo Zuccore, proposto quest'anno, e il San Carlo, probabilmente l'anno prossimo. Mi piacerebbe molto rivedere il Passo delle Erbe, col muro di Antermoia, vedere TUTTA la salita a Plose da Bressanone (1900 m di dislivello), e poi c'è una salita pazzesca, parallela alla Cibiana che unisce il Cadore alla Valle di Zoldo: in accoppiata con l'arrivo a Zoldo ALto sarebbe stupenda (idem per il Cereda, che ha sempre fatto danni).

Due inedite, infine, in valtellina: Trivigno da Tirano, e Monte Padrio (dopo il Mortirolo?). Molto impegnative, mortirolesche, appunto.


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Maìno della Spinetta
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Re: Le salite scomparse

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Bitossi ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 15:55 Il Rifugio Calvanico... :D (qui saremmo sul metafisico: più che scomparso, mai esistito! :diavoletto: )

Tornando seri, e parlando di salite che addirittura hanno fatto la storia del Giro, cos’ha il Bondone che non va? Diventato troppo facile? Traffico, accessibilità o altri problemi che non conosco? :dubbio:

PS: visto che non si parla esclusivamente del Giro, mi pare che pure il Puy de Dôme non venga utilizzato da un po’ al Tour, justo?
credo che al posto del puy de dome ci sia una ferrovia adesso :(


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Seb
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Re: Le salite scomparse

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AntiGazza ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 15:22 Poi mi piacerebbe vedere il Crostis, abbandonato e mai più ripreso.
Questo potresti vederlo nel 2019


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Bitossi
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Re: Le salite scomparse

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Monte Faito dal Quisisana è impraticabile, credetemi.
Troppo sgarrupata, andrebbe completamente riasfalta e probabilmente pure consolidata (se la memoria mi soccorre, mi sa che è una strada dismessa).
Bel salitone comunque, mai durissimo ma costantemente vicino al 10%. Attualmente il fondo fa la sua parte ulteriore. Fatto anche in discesa, è un inno alle forature... :D


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Patate
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Re: Le salite scomparse

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Bitossi ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 15:55 PS: visto che non si parla esclusivamente del Giro, mi pare che pure il Puy de Dôme non venga utilizzato da un po’ al Tour, justo?
Metà della sede stradale è occupata da una cremagliera. Lo spazio comunque ci sarebbe (dopo la tappa di ieri poi... :diavoletto: ), mi pare che un 3 metri di carreggiata sono rimasti, ma sia lo spazio per il pubblico ai lati che il non così tanto spazio in cima (ed è un cul de sac) scoraggiano Proudhomme e soci.
In Italia si potrebbe fare, in Spagna fanno di peggio ogni anno. Peccato solo perché è un posto molto scenografico e sarebbe stato bello vederlo in corsa


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Patate
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Re: Le salite scomparse

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Seb ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 16:04
AntiGazza ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 15:22 Poi mi piacerebbe vedere il Crostis, abbandonato e mai più ripreso.
Questo potresti vederlo nel 2019
Al Giro o in qualche altra corsa come Friuli o Adriatica?


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il_panta
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Re: Le salite scomparse

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Il San pellegrino è una salita spettacolare è durissima, con l'Abetone è perfetto.


2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
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udra
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Re: Le salite scomparse

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Patate ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 16:12
Seb ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 16:04
AntiGazza ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 15:22 Poi mi piacerebbe vedere il Crostis, abbandonato e mai più ripreso.
Questo potresti vederlo nel 2019
Al Giro o in qualche altra corsa come Friuli o Adriatica?
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Re: Le salite scomparse

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L'arrivo a Pian del Re è impraticabile per le dimensioni assunte dalla carovana del Giro al giorno d'oggi. Ricordo che ebbero problemi con gli spazi già in occasioni degli arrivi del 1991 e del 1992, quando furono costretti a lasciare il grosso dei mezzi (compresa la tribuna dei telecronisti) a Pian della Regina.

In quanto alla Fauniera RCS Sport ha deciso di metterci una pietra sorpra: troppo pericolosa la discesa; un tempo si disegna i tracciato troppo a cuor leggero, oggi si sta più attenti alla sicurezza. Se un corridore dove finire fuori strada nel percorrere la discesa rischia di lasciarci le penne e la responsabilità cadrebbe sull'organizzazione.
Recentemente ho recuperato un vecchio articolo relativo alla tappa del 1999 e ho trovato lamentele dei corridori ancora prima di disputare quella frazione, dopo esser stati in ricognizione sul Fauniera nel giorno di riposo, una volta resisi conto della pericosità della discesa.


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giorgio ricci
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Re: Le salite scomparse

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Al Tour non è pervenuto Superbagneres de Luchon dal 1989


AntiGazza
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Re: Le salite scomparse

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maurofacoltosi ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 16:20 L'arrivo a Pian del Re è impraticabile per le dimensioni assunte dalla carovana del Giro al giorno d'oggi. Ricordo che ebbero problemi con gli spazi già in occasioni degli arrivi del 1991 e del 1992, quando furono costretti a lasciare il grosso dei mezzi (compresa la tribuna dei telecronisti) a Pian della Regina.

In quanto alla Fauniera RCS Sport ha deciso di metterci una pietra sorpra: troppo pericolosa la discesa; un tempo si disegna i tracciato troppo a cuor leggero, oggi si sta più attenti alla sicurezza. Se un corridore dove finire fuori strada nel percorrere la discesa rischia di lasciarci le penne e la responsabilità cadrebbe sull'organizzazione.
Recentemente ho recuperato un vecchio articolo relativo alla tappa del 1999 e ho trovato lamentele dei corridori ancora prima di disputare quella frazione, dopo esser stati in ricognizione sul Fauniera nel giorno di riposo, una volta resisi conto della pericosità della discesa.
Be ma con opportuni guardrail e reti (che vabbè costerebbero uno sproposito) non si potrebbe sistemare la Fauniera ?


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Patate
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Re: Le salite scomparse

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Un'aggiunta abbastanza ovvia è il Fedaia.
Da quant'è che non si vede? 2011?


p.s.: ma il Maloja dal lato giusto l'hanno mai fatto?


AntiGazza
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Re: Le salite scomparse

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Patate ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 16:31 Un'aggiunta abbastanza ovvia è il Fedaia.
Da quant'è che non si vede? 2011?


p.s.: ma il Maloja dal lato giusto l'hanno mai fatto?
Cioè da Chiavenna?
Perchè da St Moritz è piatto .
O ci sono altri lati ?


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Re: Le salite scomparse

Messaggio da leggere da nino58 »

Puy de Dome.
Dove c'era la strada ora c'è la rotaia del trenino.


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Patate
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Re: Le salite scomparse

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AntiGazza ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 16:32 Cioè da Chiavenna?
Perchè da St Moritz è piatto .
O ci sono altri lati ?
Sì, da Chiavenna. Nel Giro di Menchov arrivarono dalla Svizzera e lo percorsero in discesa. Misero pure il GPM in pianura :D


AntiGazza
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Re: Le salite scomparse

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Patate ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 16:35
AntiGazza ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 16:32 Cioè da Chiavenna?
Perchè da St Moritz è piatto .
O ci sono altri lati ?
Sì, da Chiavenna. Nel Giro di Menchov arrivarono dalla Svizzera e lo percorsero in discesa. Misero pure il GPM in pianura :D
Beh però è difficile abbinarci altro , forse il Bernina da St Mortiz ma non mi pare un granchè
Invece molto bello è il Bernina + la Forcola , che non so se hanno mai fatto .
Tipo un giro Stlevio + Bernina + Forcola + Foscagno + Mortirolo + Aprica quanti km verrebbe ? 300 :D ?


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Re: Le salite scomparse

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il tuo giro non è possibile, non in quel verso. Hanno fatto invece, credo nel 2005, forcola e Bernina, in partenza, dopo la crisi di basso. La forcola dal lato duro la fecero nel 2010, prima di fare gavia e tonale. Comunque il Maloja è facilissimo, bello sulla carta geografica, ma facilissimo. Lo Spluga mi intriga molto di più. Lo hanno mai fatto da Chiavenna? Fu fatto nel 1965, prima dell'arrivo a Madesimo, vittoria di Adorni in Rosa tappone da saas fee.


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Patate
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Re: Le salite scomparse

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AntiGazza ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 16:42 Tipo un giro Stlevio + Bernina + Forcola + Foscagno + Mortirolo + Aprica quanti km verrebbe ? 300 :D ?
Solo 242 partendo da Prato :diavoletto:


herbie
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Re: Le salite scomparse

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giorgio ricci ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 15:30 San pellegrino in Alpe
Ce ne sono altre ma non mi vengono in mente ora.
Ma San Pellegrino venne proposta, credo, l'ultima volta nella tappa Dell 'Abetone 2000.
Mi viene in mente ora il sammommé a Pistoia. Proposta credo nel 2005 e poi scomparsa.
Sarei curioso inoltre di vedere il Beigua da Varazze. Fu proposto in un Giro Rosa e disegnó la classifica definitiva.
Il Beigua venne fatto in una tappa del Giro 1997, mi pare, con davanti Tonkov
AntiGazza ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 16:42
Patate ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 16:35
AntiGazza ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 16:32 Cioè da Chiavenna?
Perchè da St Moritz è piatto .
O ci sono altri lati ?
Sì, da Chiavenna. Nel Giro di Menchov arrivarono dalla Svizzera e lo percorsero in discesa. Misero pure il GPM in pianura :D
Beh però è difficile abbinarci altro , forse il Bernina da St Mortiz ma non mi pare un granchè
Invece molto bello è il Bernina + la Forcola , che non so se hanno mai fatto .
Tipo un giro Stlevio + Bernina + Forcola + Foscagno + Mortirolo + Aprica quanti km verrebbe ? 300 :D ?
beh...hai voglia...Julier- Albula dopo Maloja tanto per dirne due delle più scontate...


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Maìno della Spinetta
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Re: Le salite scomparse

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se ricordo bene il disegno si faceva il Faiallo da Voltri (facile ma molto panoramico), poi il Beigua da Urbe (stretto e a gradoni) con picchiata su Varazze (vinse Di Grande?). Invece il Beigua da Varazze, abbinato magari al Faiallo con arrivo a Genova, o facendo poi il Bric Berton, con arrivo ad Acqui, sarebbe una novità, salita molto dura, e calda sotto. In cima invece ho sempre trovato 10 gradi meno, spesso nuvole e nebbia!!


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herbie
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Re: Le salite scomparse

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Bitossi ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 16:09 Monte Faito dal Quisisana è impraticabile, credetemi.
Troppo sgarrupata, andrebbe completamente riasfalta e probabilmente pure consolidata (se la memoria mi soccorre, mi sa che è una strada dismessa).
Bel salitone comunque, mai durissimo ma costantemente vicino al 10%. Attualmente il fondo fa la sua parte ulteriore. Fatto anche in discesa, è un inno alle forature... :D
questa incuriosisce molto anche me...beh se fanno il Colle delle FInestre, in salita la potrebbero anche fare, credo. Poi la discesa dalla parte "giusta" dovrebbe essere buona.
Sulle salite salite "dimenticate", io direi assolutamente che il Cuvignone e i suoi fratelli varesini-ticinesi, meriterebbero qualche attenzione in più. L'ultima volta fu quel giorno piovoso del 1995 in cui Chiappucci si staccava in salita, recuperava e attaccava ripassando davanti a Rominger, Berzin e Ugrumov in discesa... :) Lei è una salita anche dura a tratti , nient'affatto scontata. I suoi "fratelli" vicinissimi e che permettono di disegnare tappe molto mosse con pochissima pianura, anche. Discese impegnative,anche. E inoltre son tutte salite conosciutissime in gruppo per i molti professionisti che si allenano tra Varese e Lugano.


pereiro2982
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Re: Le salite scomparse

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Colle del Dragone
Monte Faito
VADO DI SOLE
Prati di Tivo
Monte Amiata
Monte Nerone
Monte Catria
petrano
Cippo di Carpegna
Corno alle Scale
Monte Cimone
Pian del Re
Champremier
Pila
Mottarone
col di foppolo
bormio 3000
Passo di Croce Domini
Passo del Maniva
Passo Castrin
Passo Palade
Merano 2000
giovo
rombo
furcia
erbe
fedaia
plan de corones

ma il problema sta nel benessere del nostro paese per fare tracciati per il ciclismo , ed è normale trascurare qualche salita


lucks83
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Re: Le salite scomparse

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AntiGazza ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 16:29
maurofacoltosi ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 16:20 L'arrivo a Pian del Re è impraticabile per le dimensioni assunte dalla carovana del Giro al giorno d'oggi. Ricordo che ebbero problemi con gli spazi già in occasioni degli arrivi del 1991 e del 1992, quando furono costretti a lasciare il grosso dei mezzi (compresa la tribuna dei telecronisti) a Pian della Regina.

In quanto alla Fauniera RCS Sport ha deciso di metterci una pietra sorpra: troppo pericolosa la discesa; un tempo si disegna i tracciato troppo a cuor leggero, oggi si sta più attenti alla sicurezza. Se un corridore dove finire fuori strada nel percorrere la discesa rischia di lasciarci le penne e la responsabilità cadrebbe sull'organizzazione.
Recentemente ho recuperato un vecchio articolo relativo alla tappa del 1999 e ho trovato lamentele dei corridori ancora prima di disputare quella frazione, dopo esser stati in ricognizione sul Fauniera nel giorno di riposo, una volta resisi conto della pericosità della discesa.
Be ma con opportuni guardrail e reti (che vabbè costerebbero uno sproposito) non si potrebbe sistemare la Fauniera ?
Sfatiamo un mito, la discesa del Fauniera è si, pericolosa, ma non più di altre. La carreggiata nella parte alta ( fino alla frazione di san giacomo) è davvero stretta, questo si. Ma non ci sono strapiombi o burroni. Altrimenti non inserirebbero ogni anno il Fauniera nel percorso della Fausto Coppi. Per esempio trovo molto più pericolosa la discesa dello Stelvio verso Trafoi, dove se voli fuori da un tornante cadi nel vuoto per almeno 10 metri. La verità è che Vegni si è scottato nel 2011 con il Crostis, di cui fu uno spinto sostenitore insieme a Enzo Cainero. Da vedere su Youtube la conferenza stampa post annullamento del Crostis, in cui Cainero afferma che Vegni si è fatto in quattro per percorrere la discesa, mettendola nella sicurezza più totale. Nonostante ciò il Crostis venne annulato con la scusa della sede stradale stretta, che in caso di incidente meccanico o cadute traumatiche avrebbe impedito debita assistenza da parte dei mezzi. Se ci fate caso, da quel Giro (che ufficialmente era ancora sotto la gestione Zomegnan), sono sparite tutte le salite con sede stradale stretta in discesa, Mortirolo a parte. Sarà un caso? Dal giorno del Crostis Vegni ha deciso di mettersi al riparo da ogni tipo di protesta che potrebbe portare ad annullamenti o tagli di percorso vari. Da quel giorno sono spariti dal radar del Giro non solo il Fauniera, ma anche il vivione, il crostis, il trivigno, il crocedomini,il sampeyre, il culmine san pietro. Ripeto, un caso?


lucks83
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Re: Le salite scomparse

Messaggio da leggere da lucks83 »

Comunque per fare un elenco delle salite scomparse..
-Spluga
- San Bernardino
- cuvignone
-passo san Marco
- Foppolo
- colle gran San bernardo e Piccolo san Bernardo
-Prati di Tivo
-Vado di Sole
-Vesuvio
-monte Bondone
- san Valentino (trentino)
-passo coe
-passo bordala
-passo santa Barbara
-passo brocon
-passo fedaia
-pila
- champremiere
-colle san carlo
-sampeyre
-fauniera
-madonna del colletto
-colle di tenda
-passo Vivione
-passo crocedomini
-passo maniva
-trivigno
-merano 2000
-passo cibiana
-passo duran
-san Pellegrino in Alpe
-passo 100 croci a la spezia
-passo del Tomarlo
-passo del Penice
-pian del Re
-passo Nigra
-passo san pellegrino
-passo Valles
-passo Rolle
-mottarone
-alpe segletta
-passo delle Erbe
-passo furcia
-passo Monte Giovo
-passo Pennes
-passo Rombo
-val senales
-passo castrin
-passo palade
-monte Sirino
-monte Beigua
-valico Rio Molino ( gemello del Furcia)
-passo Lavaze'
-cima di Campo
-monte cornizzolo/sega di ala
-monte Baldo
-maddalena, vars e izoard
-cascata del Toce
-Sempione
-Crono alle scale
-Presolana
- croce di Salven
-passo Costalunga
-passo Foscagno
- Passo Bernina
- forcola di Livigno
-monte pora
-monti nerone, catria e petrano
-moncenisio versante Novalesa
-gardeccia
-passo pampeago (non l'alpe).
Mamma mia quanta scelta che abbiamo in Italia, e non la sfruttiamo!


Winter
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Re: Le salite scomparse

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lucks83 ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 19:00
AntiGazza ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 16:29
maurofacoltosi ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 16:20 L'arrivo a Pian del Re è impraticabile per le dimensioni assunte dalla carovana del Giro al giorno d'oggi. Ricordo che ebbero problemi con gli spazi già in occasioni degli arrivi del 1991 e del 1992, quando furono costretti a lasciare il grosso dei mezzi (compresa la tribuna dei telecronisti) a Pian della Regina.

In quanto alla Fauniera RCS Sport ha deciso di metterci una pietra sorpra: troppo pericolosa la discesa; un tempo si disegna i tracciato troppo a cuor leggero, oggi si sta più attenti alla sicurezza. Se un corridore dove finire fuori strada nel percorrere la discesa rischia di lasciarci le penne e la responsabilità cadrebbe sull'organizzazione.
Recentemente ho recuperato un vecchio articolo relativo alla tappa del 1999 e ho trovato lamentele dei corridori ancora prima di disputare quella frazione, dopo esser stati in ricognizione sul Fauniera nel giorno di riposo, una volta resisi conto della pericosità della discesa.
Be ma con opportuni guardrail e reti (che vabbè costerebbero uno sproposito) non si potrebbe sistemare la Fauniera ?
Sfatiamo un mito, la discesa del Fauniera è si, pericolosa, ma non più di altre. La carreggiata nella parte alta ( fino alla frazione di san giacomo) è davvero stretta, questo si. Ma non ci sono strapiombi o burroni. Altrimenti non inserirebbero ogni anno il Fauniera nel percorso della Fausto Coppi. Per esempio trovo molto più pericolosa la discesa dello Stelvio verso Trafoi, dove se voli fuori da un tornante cadi nel vuoto per almeno 10 metri.
la differenza è la velocita
sullo Stelvio a quanto vai?
Savoldelli solo due volte è andato oltre i 110.. sulla fauniera e sul san carlo (nel versante che si fa in salita..dove è morto il povero pellegrini)
la carreggiata è 2,5 metri (io con la fiesta mi dovevo fermare x lasciar passare i ciclisti che scendevo)
sullo Stelvio è molto più larga
Guarda rail da san giacomo al santuario di Castelmagno son 30 km dove non c è anima viva ne tanto meno case
impossibile spendere soldi


Winter
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Re: Le salite scomparse

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Il gran san bernardo
strada leggendaria..probabilmente il colle più famoso delle alpi..strada costruita a fine 1800..quasi duemila metri di dislivello. .

Il Sampeyre
Dal vallone.. l ultima volta nel 2003..


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il_panta
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Re: Le salite scomparse

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Winter ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 20:37 Il gran san bernardo
strada leggendaria..probabilmente il colle più famoso delle alpi..strada costruita a fine 1800..quasi duemila metri di dislivello. .

Il Sampeyre
Dal vallone.. l ultima volta nel 2003..
Non la faranno mai dal vallone, con la montagna che frana in continuazione. Mi accontenterei di vederlo da Stroppo.
Esischie e Sampeyre sarebbe una bella accoppiata per evitare la discesa pericolosa del Fauniera, ma la strada è un disastro anche là.


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Armati
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Re: Le salite scomparse

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Aggiungerei, molto ma molto più umilmente, la salita dei Colli San Fermo, nella bergamasca, dal versante di Grone.
Meta di pellegrinaggio di tutti i cicloamatori di Bg, fu arrivo del giro nel 1983, tappa 17.


Fc 2017 : Mondiale CRONO. Fc 2018 : Fiandre, Liegi, Giro tappa 3, Emilia. Fc 2019 : Omloop, Mi-To, F.squadre.
Fc 2020 Algarve, UAE, Vuelta 14. Fc 2021 Kuurne, Strade Bianche, Paesi Baschi, Amstel, Fourmies. Fc 2022 Limburg. Giro tappa 2,Combinata Vuelta, Toscana, Mondiale CRONO. Fc 2023 Gand, Amstel, TOTA.
Winter
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Re: Le salite scomparse

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il_panta ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 20:40
Winter ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 20:37 Il gran san bernardo
strada leggendaria..probabilmente il colle più famoso delle alpi..strada costruita a fine 1800..quasi duemila metri di dislivello. .

Il Sampeyre
Dal vallone.. l ultima volta nel 2003..
Non la faranno mai dal vallone, con la montagna che frana in continuazione. Mi accontenterei di vederlo da Stroppo.
Esischie e Sampeyre sarebbe una bella accoppiata per evitare la discesa pericolosa del Fauniera, ma la strada è un disastro anche là.
Adesso è aperto il,vallone?
devo andare a ottobre x lavoro a elva
sampeyre..per me è il vallone ;)


henny5
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Re: Le salite scomparse

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Winter ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 20:37 Il gran san bernardo
strada leggendaria..probabilmente il colle più famoso delle alpi..strada costruita a fine 1800..quasi duemila metri di dislivello. .
il versante svizzero è tanta roba invece quello italiano è più lungo ma con pendenze costanti.

Io aggiungerei alla lista bormio 2000


Winter
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Re: Le salite scomparse

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Da valdostano..il vero grande.. è da aosta ;)


giorgio ricci
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Re: Le salite scomparse

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Maìno della Spinetta ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 17:57 se ricordo bene il disegno si faceva il Faiallo da Voltri (facile ma molto panoramico), poi il Beigua da Urbe (stretto e a gradoni) con picchiata su Varazze (vinse Di Grande?). Invece il Beigua da Varazze, abbinato magari al Faiallo con arrivo a Genova, o facendo poi il Bric Berton, con arrivo ad Acqui, sarebbe una novità, salita molto dura, e calda sotto. In cima invece ho sempre trovato 10 gradi meno, spesso nuvole e nebbia!!
Quoto. Mi fai sognare :ole:


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il_panta
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Re: Le salite scomparse

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Winter ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 20:46
il_panta ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 20:40
Winter ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 20:37 Il gran san bernardo
strada leggendaria..probabilmente il colle più famoso delle alpi..strada costruita a fine 1800..quasi duemila metri di dislivello. .

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Non la faranno mai dal vallone, con la montagna che frana in continuazione. Mi accontenterei di vederlo da Stroppo.
Esischie e Sampeyre sarebbe una bella accoppiata per evitare la discesa pericolosa del Fauniera, ma la strada è un disastro anche là.
Adesso è aperto il,vallone?
devo andare a ottobre x lavoro a elva
sampeyre..per me è il vallone ;)
La strada è ufficialmente chiusa, ma fino a poco fa non c'erano ostacoli, solo un cartello.
Il senso è: vai pure, ma se ti frana la montagna in testa sono problemi tuoi.
I sassi vengono giù tutti i giorni, io in bici il vallone l'ho fatto molte volte a mio rischio e pericolo perchè è meraviglioso, però ogni volta che passi vedi nuovi sassi sulla strada. Il comune di Elva ovviamente non ha i fondi per frenare l'impeto della montagna, e tutto resta così.
A me va bene, al Giro d'Italia ovviamente no.
Comunque anche da Stroppo è una meraviglia di salita e di luogo!


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Deadnature
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Re: Le salite scomparse

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Bitossi ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 15:55 Tornando seri, e parlando di salite che addirittura hanno fatto la storia del Giro, cos’ha il Bondone che non va? Diventato troppo facile? Traffico, accessibilità o altri problemi che non conosco? :dubbio:
Il Bondone l'ultima volta (nell'ormai lontano Giro 2006) fece una selezione notevole, quindi non direi che sia stato messo da parte perché troppo facile. È vero che paga il fatto di essere relativamente isolato, ma anche come salita secca resta più che rispettabile. Stesso discorso per traffico e accessibilità, la strada è pochissimo frequentata anche nei giorni feriali, e comunque ci sono accessi alternativi molto comodi.

Secondo me l'assenza prolungata dal percorso del Giro potrebbe essere dovuta a ragioni "geopolitiche" locali: ogni anno il Trentino ospita al massimo una partenza e un arrivo, e penso che la competizione interna per ottenerli sia piuttosto serrata. Oltretutto da una decina di anni il Bondone ha la sua Granfondo, che mi sembra goda di buona salute (e fino a qualche tempo fa andava pure in diretta sulla Rai, per la gioia dell'utente Sceriffo), quindi può darsi che si accontentino di quella.

Aggiungo che le mie sono solo speculazioni, non so se qualche altro utente trentino ha informazioni da insider più sostanziose.


http://www.spazidisimpatia.wordpress.com
Spazi di simpatia, nel nome dell'amore che regna nella nostra splendida Terra
Un blog consigliato da Basso, quello giusto.

Aderii alla campagna di garbata moral suasion per cacciare Di Rocco. E infatti...
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Re: Le salite scomparse

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il_panta ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 20:40
Winter ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 20:37 Il gran san bernardo
strada leggendaria..probabilmente il colle più famoso delle alpi..strada costruita a fine 1800..quasi duemila metri di dislivello. .

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Esischie e Sampeyre sarebbe una bella accoppiata per evitare la discesa pericolosa del Fauniera, ma la strada è un disastro anche là.
non che la discesa dal Sampeyre su Sampeyre (quella dove cadde Pantani e si fermò , forse pianse, seduto su un sasso) sia messa molto meglio...ma, certo, quella del colle d'Esischie veso la valle Maira è assolutamente impresentabile...sarebbe tutta da rifare, purtroppo. Vicerversa i due versanti sud del Fauniera mi sembrano forse leggermente meglio quanto a fondo stradale. Ma , certo, nonostante il fascino cicloturistico dei luoghi, hanno lasciato andare veramente troppo le strade. Fare una di quelle discese rischia di far perdere veramente tanto tempo, e freni.


pereiro2982
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Re: Le salite scomparse

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qui il problema sta nell'involuzione dei tapponi e nella sindrome bardet piu discese e poche crono e delle mini tappe
diciamo che il tour non dimentica per eccessivo benessere ma per Alzheimer ...


herbie
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Re: Le salite scomparse

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sì, ma se mettete tutte queste salite, poi bisognerà rimanere 10 anni senza GT, aspettando che ricresca una nuova generazione di corridori, per sterminio di quella attuale... :( :(


lucks83
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Re: Le salite scomparse

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Winter ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 20:35
lucks83 ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 19:00
AntiGazza ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 16:29

Be ma con opportuni guardrail e reti (che vabbè costerebbero uno sproposito) non si potrebbe sistemare la Fauniera ?
Sfatiamo un mito, la discesa del Fauniera è si, pericolosa, ma non più di altre. La carreggiata nella parte alta ( fino alla frazione di san giacomo) è davvero stretta, questo si. Ma non ci sono strapiombi o burroni. Altrimenti non inserirebbero ogni anno il Fauniera nel percorso della Fausto Coppi. Per esempio trovo molto più pericolosa la discesa dello Stelvio verso Trafoi, dove se voli fuori da un tornante cadi nel vuoto per almeno 10 metri.
la differenza è la velocita
sullo Stelvio a quanto vai?
Savoldelli solo due volte è andato oltre i 110.. sulla fauniera e sul san carlo (nel versante che si fa in salita..dove è morto il povero pellegrini)
la carreggiata è 2,5 metri (io con la fiesta mi dovevo fermare x lasciar passare i ciclisti che scendevo)
sullo Stelvio è molto più larga
Guarda rail da san giacomo al santuario di Castelmagno son 30 km dove non c è anima viva ne tanto meno case
impossibile spendere soldi
Winter, capisco quello che dici. Però potrei risponderti che il dato dei 110 km/h vuol dire solo una cosa.. lunghissimo rettilineo. Personalmente trovo più pericolosa una discesa con curve cieche da affrontare a 60/70 all'ora. Dove se finisci fuori ti fai male. Sullo Stelvio ho toccato i 75 km/h scendendo verso trafoi e non sono un prof. Scendendo verso Bormio si può andare ancora più veloce. Poi credo che, essendo professionisti, i corridori sappiano regolarsi in base alle condizioni della sede stradale. Certo il Fauniera è stretto, molto stretto, quello è un problema. Ma il problema della velocità dei 110 km/h di Savoldelli potrei riproportelo come esempio nella tappa di Chiavenna 2009. Affrontavano la discesa del Maloja, che personalmente reputo una delle più sicure dell'arco alpino ( tornanti solo nei primi 5 km), sede stradale larga. Eppure con strada bagnata i corridori sfondarono il muro dei 100 all'ora, con tanto di proteste di Armstrong. Se dovessimo giudicare il Maloja solo dal dato delle velocità toccate, sarebbe da bandire subito da ogni corsa prof. A mio modesto parere trovo davvero più pericolosa la discesa di un vivione, per esempio, che ha sede stradale molto stretta, curve cieche da affrontare a 60 all'ora, che si affacciano su scarpate e pinete varie. Poi è il mio punto di vista, per carità...


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Re: Le salite scomparse

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il_panta ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 20:40
Winter ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 20:37 Il gran san bernardo
strada leggendaria..probabilmente il colle più famoso delle alpi..strada costruita a fine 1800..quasi duemila metri di dislivello. .

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Non la faranno mai dal vallone, con la montagna che frana in continuazione. Mi accontenterei di vederlo da Stroppo.
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Panta, ma non lo avevano riaperto il vallone? Mi sembrava si,magari mi hanno informato male...


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Re: Le salite scomparse

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herbie ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 18:07
Bitossi ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 16:09 Monte Faito dal Quisisana è impraticabile, credetemi.
Troppo sgarrupata, andrebbe completamente riasfalta e probabilmente pure consolidata (se la memoria mi soccorre, mi sa che è una strada dismessa).
Bel salitone comunque, mai durissimo ma costantemente vicino al 10%. Attualmente il fondo fa la sua parte ulteriore. Fatto anche in discesa, è un inno alle forature... :D
questa incuriosisce molto anche me...beh se fanno il Colle delle FInestre, in salita la potrebbero anche fare, credo. Poi la discesa dalla parte "giusta" dovrebbe essere buona.
Sulle salite salite "dimenticate", io direi assolutamente che il Cuvignone e i suoi fratelli varesini-ticinesi, meriterebbero qualche attenzione in più. L'ultima volta fu quel giorno piovoso del 1995 in cui Chiappucci si staccava in salita, recuperava e attaccava ripassando davanti a Rominger, Berzin e Ugrumov in discesa... :) Lei è una salita anche dura a tratti , nient'affatto scontata. I suoi "fratelli" vicinissimi e che permettono di disegnare tappe molto mosse con pochissima pianura, anche. Discese impegnative,anche. E inoltre son tutte salite conosciutissime in gruppo per i molti professionisti che si allenano tra Varese e Lugano.
Da cicloturista, per salire sul Monte Faito è già abbastanza un bordello arrivarci! :boh:
Traffico, e percorsi urbani da conoscere (guide locali consigliate... :D ).
Poi la salita, fondo a parte come detto, è molto bella, senza traffico, sufficientemente regolare.
Discreti panorami:
25082013155.jpg
25082013155.jpg (614.88 KiB) Visto 5396 volte
PS: per il varesotto, attendiamo inviti... :fischio:
(in compenso negli ultimi due anni ho fatto bei giri MTB, anche impegnativi, in Val Veddasca e nel Luinese - Sette Termini, Pianazzo e Sessa, ecc... ;) )


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Re: Le salite scomparse

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Deadnature ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 21:12
Bitossi ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 15:55 Tornando seri, e parlando di salite che addirittura hanno fatto la storia del Giro, cos’ha il Bondone che non va? Diventato troppo facile? Traffico, accessibilità o altri problemi che non conosco? :dubbio:
Il Bondone l'ultima volta (nell'ormai lontano Giro 2006) fece una selezione notevole, quindi non direi che sia stato messo da parte perché troppo facile. È vero che paga il fatto di essere relativamente isolato, ma anche come salita secca resta più che rispettabile. Stesso discorso per traffico e accessibilità, la strada è pochissimo frequentata anche nei giorni feriali, e comunque ci sono accessi alternativi molto comodi.

Secondo me l'assenza prolungata dal percorso del Giro potrebbe essere dovuta a ragioni "geopolitiche" locali: ogni anno il Trentino ospita al massimo una partenza e un arrivo, e penso che la competizione interna per ottenerli sia piuttosto serrata. Oltretutto da una decina di anni il Bondone ha la sua Granfondo, che mi sembra goda di buona salute (e fino a qualche tempo fa andava pure in diretta sulla Rai, per la gioia dell'utente Sceriffo), quindi può darsi che si accontentino di quella.

Aggiungo che le mie sono solo speculazioni, non so se qualche altro utente trentino ha informazioni da insider più sostanziose.
Secondo me paga essenzialmente per ragioni geopolitiche. Il Bondone non è poi cosi isolato, anzi. In un ipotetico tracciato con arrivo sul Bondone si possono inserire il manghen, il Redebus, il passo bordala, il santa Barbara, il passo coe, il san Valentino preceduto magari da un monte baldo, il passo di Valbona o il valico del Vetriolo. Addirittura si possono fare due passaggi sul Bondone, come nel Giro del 1992. Si può anche utilizzare come penultima salita, prima di un santa barbara, un passo coe o un arrivo sulla panarotta.
Il perché non venga riproposto dal 2006 per me resta un mistero assoluto...


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Re: Le salite scomparse

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pereiro2982 ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 22:06 ...
Soulor è stato affrontato all'ultimo Tour, idem il Pla d'Adet (fino al Portet). Il Glandon capita spesso anche di passaggio per la Croix de Fer (idem per il Soudet) e molte altre che citi sono capitate tra 2013 e 2014.
Parpaillon, Areches e Jandri sono impraticabili e quindi solo fantasie difficilmente realizzabili -forse tanto tanto il Parpaillon-.
Gli assenti più grandi sono il Coq, Val Thorens e i colli baschi


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Re: Le salite scomparse

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lucks83 ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 22:45
il_panta ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 20:40
Winter ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 20:37 Il gran san bernardo
strada leggendaria..probabilmente il colle più famoso delle alpi..strada costruita a fine 1800..quasi duemila metri di dislivello. .

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Panta, ma non lo avevano riaperto il vallone? Mi sembrava si,magari mi hanno informato male...
Potrei sbagliarmi pure io. Mi pare di ricordare che la strada sia ufficialmente chiusa ma siano stati rimossi gli ostacoli anche per le auto.


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Re: Le salite scomparse

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pereiro2982 ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 22:06 Burdincutuxeta
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qui il problema sta nell'involuzione dei tapponi e nella sindrome bardet piu discese e poche crono e delle mini tappe
diciamo che il tour non dimentica per eccessivo benessere ma per Alzheimer ...
I primo che elenchi, fino a Spandelle, sono gli orgasmi dei ciclosprint transalpini, ogni tappa di merda del Tour li evocano rosicando di noia.

Stando in territorio italiano una salita dimenticatissima che amerei vedere al Giro d'Italia o di Svizzera è l'Alpe Neggia dal versante svizzero - durissima.

Sempre in Italia, molto più afgrontabile del Parpaillon, c'è la Croce Arcana.

Ho fantasie erotiche anche sul Sassotetto versante occidentale (lo hanno mai affrontato alla TA o al Giro quel lato?), la salita di Frontignano, bella tosta, e la lunghissima scalata di Campo Catino (una cronoscalata da Frosinone farebbe più danni di tutte le tappe alpine del Tour messe insieme; altrimenti arrivo in salita dopo un altro super passo dimenticato, che separa Avezzano da Subiaco).

Infine, le due o tre salite attorno a Bolzano (direttissima a San Genesio, la salita che passa da Colle) potrebbero concludere un tapponi arcigno ma vueltesco con traguardo a Bolzano.

Poi... Lo Stelvio da Trafoi cone ultima salita, preceduto da un'alpe che si trova sul versante sinistro della al venosta e di cui mi sfugge il nome... Sempre in doppia cifra. Farebbe arrovre tutti stra impiccati a Prato, e poi ognuno in un angolo.

Sommelier e soprattutto Basset da Oulx conto di vederli presto.

Altro che San Luca: La cronoscalata Trapani Erice sarebbe per palati fini.


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
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Patate
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Re: Le salite scomparse

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Maìno della Spinetta ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 23:10

Altro che San Luca: La cronoscalata Trapani Erice sarebbe per palati fini.
Macché cronoscalata, io ci voglio il Mondiale :diavoletto:
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Visconte85
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Re: Le salite scomparse

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oltre al Crostis,
la crocetta :D
ultima volta che sono passati da lì era la 10ª tappa del Giro d'Italia 1985, Crotone > Paola 203 km tappa vinta da Acácio da Silvain maglia rosa c'era Roberto Visentini.
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2022: Rund um Koln, Giro t.20, combinata giro
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