Vuelta 2018 - 19a tappa: Lleida - Andorra Naturlandia (154.4 km)

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il_panta
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Re: Vuelta 2018 - 19a tappa: Lleida - Andorra Naturlandia (154.4 km)

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beppesaronni ha scritto: venerdì 14 settembre 2018, 21:50 Lo scorso anno, se ci fosse stato QUESTO Valverde, sarebbe arrivato il giorno dopo.
Questo di oggi sí, sono d'accordo.
Quello che abbiamo visto in questa Vuelta per me se la sarebbe giocata con Zakarin e Kelderman, tra terzo e quinto posto.


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Visconte85
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Re: Vuelta 2018 - 19a tappa: Lleida - Andorra Naturlandia (154.4 km)

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Il Giro d'Italia risplende su tutto il mondo ciclistico

Una Vuelta e un Tour disegnati male e con zero spettacolo non fanno altre che avvalorare la tesi che il Giro sia un gradino sopra gli altri....
Troppa Sky in Francia
Troppi sfiniti in Spagna


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chinaski89
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Re: Vuelta 2018 - 19a tappa: Lleida - Andorra Naturlandia (154.4 km)

Messaggio da leggere da chinaski89 »

In realtà per me il tour era disegnato benissimo anche se la corsa è stata inguardabile come al solito


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Visconte85
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Re: Vuelta 2018 - 19a tappa: Lleida - Andorra Naturlandia (154.4 km)

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chinaski89 ha scritto: venerdì 14 settembre 2018, 23:47 In realtà per me il tour era disegnato benissimo anche se la corsa è stata inguardabile come al solito
a dire il vero solo l'ultima settimana era disegnata male


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beppesaronni
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Re: Vuelta 2018 - 19a tappa: Lleida - Andorra Naturlandia (154.4 km)

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barrylyndon ha scritto: venerdì 14 settembre 2018, 21:02 L'Angrilu e Valverde?
Nel 2013 arrivo' dietro a nonno Horner in versione superman.
Quindi 5 anni fa.
Che da 33 a 38 anni ne vogliono dire 75.


Ad Insbruck, Valverde e Nibali non arriveranno nei primi 5.
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Caba
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Re: Vuelta 2018 - 19a tappa: Lleida - Andorra Naturlandia (154.4 km)

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il_panta ha scritto: venerdì 14 settembre 2018, 20:30 Simon Yates fa una cosa che si vede raramente. Attaccare quando è già leader in situazioni in cui proprio non te lo aspetti. Lo ha fatto a Sappada e lo ha fatto oggi. Che Simon avesse questa mentalità si capiva già prima della sua definitiva esplosione, ma ancora c'era il luogo comune "i gemelli Yates sono attendisti".
Sono contentissimo per lui, un corridore di cui è difficile non innamorarsi. Dopo il Giro sarebbe bello se potesse scacciare gli incubi con un gran finale di Vuelta e successo finale. Per lucidità e visione di corsa è forse il miglior ciclista che io abbia mai visto correre nei grandi giri.
Sono contentissimo anche per Kruijswijk, che al momento è sul podio virtuale e meriterebbe il primo podio della carriera in un GT. Anche se la maglia rosa del Giro ha un altro valore rispetto a un podio alla Vuelta, sarebbe un parziale risarcimento per far pace con se stesso. Domani però è una tappaccia, di quelle che rischiano di essere un po' anarchiche, e il podio nonostante le buone gambe di oggi lo potrebbe anche perdere.
Sono contentissimo pure per Thibaut, che ha deciso di correre questa Vuelta con più leggerezza e oggi ha fatto un gran numero! Alla fine due tappe vinte come le ha vinte lui, e un sesto posto in classifica, sono un bottino di tutto rispetto, a mio avviso superiore a un podio ottenuto senza mai uno spunto.
Mi dispiace invece per Valverde, che però ha le spalle grandi e grosse e tra questi è quello che ha meno bisogno di un'altra affermazione. Sarei contento se tenesse il podio perché mi piacciono i vecchietti rampanti che resistono alle nuove generazioni, e perché Lopez non mi piace e Mas avrà tempo davanti a sè per rifarsi e ambire a traguardi migliori di questo podio alla Vuelta. Per Valverde, a distanza di 15 anni dal primo podio alla Vuelta e dopo l'infortunio, ha un sapore particolare.

Parlando della corsa, quando le gambe non ci sono è difficile non essere criticati. Se la Movistar avesse fatto catenaccio forse non avremmo mai saputo che le gambe erano quel che erano, sarebbero stati additati come perdenti per non averci provato. Hanno corso con coraggio, e in linea di principio anche bene secondo me. Dico in linea di principio perché ovviamente il ragionamento si basa sul fatto che Valverde stesse bene. Con questo Valverde la cosa migliora sarebbe stato mascherare la cosa e fare un ritmo lento come spesso fa Sky. Se Valverde fosse stato bene, Quintana davanti con Pinot e Kruijswijk sarebbe stata una buona mossa per mettere pressione a Yates. Potevi riavvicinare il colombiano in classifica in vista di domani, oppure utilizzarlo come appoggio in caso di cedimento di Yates in salita, oppure semplicemente mettere sotto pressione psicologica il rivale. L'inglese dalla pressione ci si è tolto con un colpo di genio, si è difeso dalla morsa Movistar attaccando al momento giusto, quando Valverde era già stanco ma il buco coi primi non troppo largo. Se il buco si fosse aperto fino a 30 secondi sarebbe stato difficile correre con Valverde sulle ruote.
L'errore di valutazione della Movistar è enorme, ma la strategia sulla carta secondo me era buona. Come spesso accade io mi chiedo quanto sia difficile autovalutarsi per un corridore. Ho pensato che Valverde non avesse gambe buone quando Quintana si è tolto dalla ruota di Anacona e hanno iniziato a parlare alla radio. Poi però Quintana è scattato, quindi probabilmente non è andata così.
Comunque secondo me se Valverde avesse avuto una buona gamba questa sarebbe stata la strategia giusta. Ha 25 secondi, quanto avrebbe potuto prendere con l'abbuono, 10 secondi contro 6 o 4 di Yates? O oggi o domani lo dovevi togliere di ruota, era giusto sondare il terreno già oggi senza esporre Valverde in prima persona.

Comunque, geniaccio di un beppesaronni, ti sei salvato dalla beffa colossale di vedere Valverde vincere, cosa che nemmeno io o il più grande ottimista dava per evento tra i più probabili, salvo poi iniziare a crederci. Questo non significa che l'Embatido non ti abbia smentito. Hai vinto la battaglia, cioè le previsioni sulla tappa di oggi, ma hai perso la guerra. Lo vedevi settimo a 7 minuti dai primi, dicevi che era impossibile vederlo sul podio, e invece è stato l'unico serio candidato alla vittoria oltre a Yates. Gli è mancato il proiettile finale, a un passo da Madrid, ma è stato un serio contendente. Questo a prescindere da come finirà.
Non è mai stato un mostro di regolarità nell'arco delle tre settimane, e oggi ha avuto la sua giornataccia. I discorsi su altitudine e lunghezza della salita lasciano il tempo che trovano. Si è trovato svuotato a neanche 1500 metri di altitudine, dopo neanche 20 minuti di salita, quando non più di due giorni fa su una salita da 20 minuti abbondanti (che tu hai fatto finta fosse un Muro di Huy per giustificarne l'ottima prestazione) ha bastonato tutti tranne Mas.

Anche la storia dell'altitudine, verissima e confermata pure da Valverde, viene utilizzata indistintamente quando si arriva a 2700 o 2000 tondi, come se a 2000 esatti ci fosse una linea netta e da là andassero bene solo alcuni corridori. La differenza tra andare a 2700 e 2000 è sensibile, chi pedala lo sa, ma tra andare a 1000 e 2000 mica si sente così tanto. Quando Valverde ha fatto una gran tappa a Sant'Anna di Vinadio hanno fatto la Bonette e la Lombarda. E Magrini oggi in telecronaca quando Lopez e Mas l'hanno staccato "si avvicinano i 2000 metri". Ma non l'hai visto già da molte centinaia di metri più in basso che non ne aveva?
:clap: :clap: :clap:
Grazie, questi post mi fanno amare questo forum.


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Maìno della Spinetta
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Re: Vuelta 2018 - 19a tappa: Lleida - Andorra Naturlandia (154.4 km)

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il_panta ha scritto: venerdì 14 settembre 2018, 20:30 Simon Yates fa una cosa che si vede raramente. Attaccare quando è già leader in situazioni in cui proprio non te lo aspetti. Lo ha fatto a Sappada e lo ha fatto oggi. Che Simon avesse questa mentalità si capiva già prima della sua definitiva esplosione, ma ancora c'era il luogo comune "i gemelli Yates sono attendisti".
Sono contentissimo per lui, un corridore di cui è difficile non innamorarsi. Dopo il Giro sarebbe bello se potesse scacciare gli incubi con un gran finale di Vuelta e successo finale. Per lucidità e visione di corsa è forse il miglior ciclista che io abbia mai visto correre nei grandi giri.
Sono contentissimo anche per Kruijswijk, che al momento è sul podio virtuale e meriterebbe il primo podio della carriera in un GT. Anche se la maglia rosa del Giro ha un altro valore rispetto a un podio alla Vuelta, sarebbe un parziale risarcimento per far pace con se stesso. Domani però è una tappaccia, di quelle che rischiano di essere un po' anarchiche, e il podio nonostante le buone gambe di oggi lo potrebbe anche perdere.
Sono contentissimo pure per Thibaut, che ha deciso di correre questa Vuelta con più leggerezza e oggi ha fatto un gran numero! Alla fine due tappe vinte come le ha vinte lui, e un sesto posto in classifica, sono un bottino di tutto rispetto, a mio avviso superiore a un podio ottenuto senza mai uno spunto.
Mi dispiace invece per Valverde, che però ha le spalle grandi e grosse e tra questi è quello che ha meno bisogno di un'altra affermazione. Sarei contento se tenesse il podio perché mi piacciono i vecchietti rampanti che resistono alle nuove generazioni, e perché Lopez non mi piace e Mas avrà tempo davanti a sè per rifarsi e ambire a traguardi migliori di questo podio alla Vuelta. Per Valverde, a distanza di 15 anni dal primo podio alla Vuelta e dopo l'infortunio, ha un sapore particolare.

Parlando della corsa, quando le gambe non ci sono è difficile non essere criticati. Se la Movistar avesse fatto catenaccio forse non avremmo mai saputo che le gambe erano quel che erano, sarebbero stati additati come perdenti per non averci provato. Hanno corso con coraggio, e in linea di principio anche bene secondo me. Dico in linea di principio perché ovviamente il ragionamento si basa sul fatto che Valverde stesse bene. Con questo Valverde la cosa migliora sarebbe stato mascherare la cosa e fare un ritmo lento come spesso fa Sky. Se Valverde fosse stato bene, Quintana davanti con Pinot e Kruijswijk sarebbe stata una buona mossa per mettere pressione a Yates. Potevi riavvicinare il colombiano in classifica in vista di domani, oppure utilizzarlo come appoggio in caso di cedimento di Yates in salita, oppure semplicemente mettere sotto pressione psicologica il rivale. L'inglese dalla pressione ci si è tolto con un colpo di genio, si è difeso dalla morsa Movistar attaccando al momento giusto, quando Valverde era già stanco ma il buco coi primi non troppo largo. Se il buco si fosse aperto fino a 30 secondi sarebbe stato difficile correre con Valverde sulle ruote.
L'errore di valutazione della Movistar è enorme, ma la strategia sulla carta secondo me era buona. Come spesso accade io mi chiedo quanto sia difficile autovalutarsi per un corridore. Ho pensato che Valverde non avesse gambe buone quando Quintana si è tolto dalla ruota di Anacona e hanno iniziato a parlare alla radio. Poi però Quintana è scattato, quindi probabilmente non è andata così.
Comunque secondo me se Valverde avesse avuto una buona gamba questa sarebbe stata la strategia giusta. Ha 25 secondi, quanto avrebbe potuto prendere con l'abbuono, 10 secondi contro 6 o 4 di Yates? O oggi o domani lo dovevi togliere di ruota, era giusto sondare il terreno già oggi senza esporre Valverde in prima persona.

Comunque, geniaccio di un beppesaronni, ti sei salvato dalla beffa colossale di vedere Valverde vincere, cosa che nemmeno io o il più grande ottimista dava per evento tra i più probabili, salvo poi iniziare a crederci. Questo non significa che l'Embatido non ti abbia smentito. Hai vinto la battaglia, cioè le previsioni sulla tappa di oggi, ma hai perso la guerra. Lo vedevi settimo a 7 minuti dai primi, dicevi che era impossibile vederlo sul podio, e invece è stato l'unico serio candidato alla vittoria oltre a Yates. Gli è mancato il proiettile finale, a un passo da Madrid, ma è stato un serio contendente. Questo a prescindere da come finirà.
Non è mai stato un mostro di regolarità nell'arco delle tre settimane, e oggi ha avuto la sua giornataccia. I discorsi su altitudine e lunghezza della salita lasciano il tempo che trovano. Si è trovato svuotato a neanche 1500 metri di altitudine, dopo neanche 20 minuti di salita, quando non più di due giorni fa su una salita da 20 minuti abbondanti (che tu hai fatto finta fosse un Muro di Huy per giustificarne l'ottima prestazione) ha bastonato tutti tranne Mas.

Anche la storia dell'altitudine, verissima e confermata pure da Valverde, viene utilizzata indistintamente quando si arriva a 2700 o 2000 tondi, come se a 2000 esatti ci fosse una linea netta e da là andassero bene solo alcuni corridori. La differenza tra andare a 2700 e 2000 è sensibile, chi pedala lo sa, ma tra andare a 1000 e 2000 mica si sente così tanto. Quando Valverde ha fatto una gran tappa a Sant'Anna di Vinadio hanno fatto la Bonette e la Lombarda. E Magrini oggi in telecronaca quando Lopez e Mas l'hanno staccato "si avvicinano i 2000 metri". Ma non l'hai visto già da molte centinaia di metri più in basso che non ne aveva?
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il_panta
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Re: Vuelta 2018 - 19a tappa: Lleida - Andorra Naturlandia (154.4 km)

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Caba ha scritto: sabato 15 settembre 2018, 10:21 :clap: :clap: :clap:
Grazie, questi post mi fanno amare questo forum.
Ne avevi di tempo da perdere! Troppo buono :)


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