herbie ha scritto: ↑martedì 15 gennaio 2019, 12:53
34x27 ha scritto: ↑martedì 15 gennaio 2019, 8:11
D'accordo sul fatto che tutto ciò che è rotante col minore peso dà indubbi vantaggi rispetto -ad esempio- ad un telaio di 200/300gr più leggero, però sulla miglior scorrevolezza di una ruota incidono anche mozzi e coperture.
Sul minor tempo e le bici dei pancionati: personalmente ho passato la fase del doverci per forza mettere meno del socio o di me stesso X anni fa.
diciamo che come copertoncini ovviamente uso sempre gli stessi, quindi la differenza non è dovuta a quelli (a tal proposito mi incuriosisce l'affermazione di castelli secondo cui una pressione maggiore di gonfiaggio farebbe scadere la scorrevolezza delle ruote...ho sempre pensato il contrario, ovviamente rispettando la pressione massima di gonfiaggio propria del copertoncino stesso e adeguandola un po' alle condizioni della temperatura esterna).
Il mozzo lo compro con le ruote, fa parte delle ruote, e a quello è dovuto il fatto che consideri una coppia di ruote di migliore qualità, nel senso di "più scorrevole", non soltanto di "più leggera".
Riguardo la seconda osservazione: non sono riuscito a farmi capire. Se uscissi in bici giusto per una questione di benessere fisico, o per fare il giro della domenica, farei un altro sport. Il nuoto ad esempio, ti modella meglio il fisico e in minor tempo e minore spesa. Anche vari altri sport.
Ma assolutamente no. Vado in bici perchè questo mi permette di andare in luoghi sempre nuovi, sempre diversi, stimolanti. Di viaggiare. Rinunciare a questo è rinunciare al piacere di praticare questo sport. Con gli anni il tarlo di dover accorciare distanze e dislivelli si fa strada, e ad un certo punto ti puoi anche accorgere che certi giri notevolmente ridotti rispetto a quelli che ti davano certe soddisfazioni, non bastano più a muoverti.
E immagino che questo sia quello che spinge anche quelli che chiami "pancionati", o comunque molti non più giovanissimi in giro con bici da 7-8000 euro o più. E' questo che li spinge, prima di rinunciare al viaggio che hanno in mente perchè non si sentono più sicuri come prima, a spendere qualche soldo per sentire ancora sotto le gambe una bici che scorre facile , leggera, e che ti dà un po' più di tranquillità nell'affrontare certi dislivelli.
è un po' il problema del recente passato dei tubolari specie quelli a sezioni minori che stanno scomparendo un po'dalla scena a vantaggio della sezione 25 che sembra quella definitiva.
nelle sezioni minori le pressioni di gonfiaggio minime indicate dal produttore sono spesso molto alte. penso a mavic (che non li produce ma li rimarchia) ma anche a conti nella sezione 22 etc.
diciamo che se li metti a 10 atm e pesi 65 kg su una ruota super rischi di zapparti i piedi. le ruote girano ma se non hai un biliardo sotto il gioco è controproducente. oltre che scomodo.
bisogna sempre rispettare le pressioni del produttore. ma quando vedete pressioni minime molto alte virate su altra roba.
il tubeless è un sistema molto buono (imho). un pro one ha un limite di 5 atm (il vittoria è più alto). provando un bel po' di ruote il tubolare gli è superiore come sistema (ossia ruota + gomma assieme) perché il cerchio è più leggero e con pressioni di gonfiaggio leggermente superiore rispetto al tubeless dà sensazioni (sensazioni a me) migliori nei rilanci, di prontezza. il peso del cerchio nudo tubeless è mediamente 120 grammi maggiore rispetto ad un tubolare.
la tabella in laboratorio evidenzia che a pressioni minime (non consentite dal produttore della gomma fuori dal laboratorio, rischio stallonaggio e di farsi molto male!) un vittoria sgonfio presta uguale di un tubolare di prima fascia a 8 atm. ed il laboratorio tende a favorire le pressioni maggiori, cosa che in strada nella realtà è questionabile e comunque non certo un assoluto.
Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC
Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.