Cicloweb.it

No direi che la regione di provenienza non c'entra niente.
Semplicemente qualcuno, che peraltro vive nella regione dove Nibali è cresciuto ciclisticamente, non sopporta di vederlo paragonato al suo beniamino e quindi lo svaluta ogni volta che può.

Gianluca Fidene ha scritto: ↑domenica 13 ottobre 2019, 14:52
Anche io non capisco sto accanimento. Ma penso che se era nato a Trento o in Veneto si difendeva a occhi chiusi come si difende Moscon dopo 2 stagioni ridicole e con una bacheca di trofei vuota

Perché infatti Moscon e Pozzato (giusto per citarne due a caso) non sono mai stati criticati da nessuno, né su questo forum, né altrove.

pereiro2982 ha scritto: ↑domenica 13 ottobre 2019, 14:10 cosa si pretende piu da Nibali?

A parte El Condor che pretenderebbe smettesse di correre, per gli altri, che purtroppo pensano agli italiani, è doveroso aggrapparsi a lui come all'ultimo dei connazionali.

lemond ha scritto: ↑domenica 13 ottobre 2019, 16:29

pereiro2982 ha scritto: ↑domenica 13 ottobre 2019, 14:10 cosa si pretende piu da Nibali?

A parte El Condor che pretenderebbe smettesse di correre, per gli altri, che purtroppo pensano agli italiani, è doveroso aggrapparsi a lui come all'ultimo dei connazionali.

quando vincenzo si ritira vedremo il primo italiano in classifica generale ai GT in 10-15° posizione e vinceremo la prossima classica monumento a meno di exploit isolati tra 20 anni ...
la gente non sa cosa li aspetta o è molto probabilmente in malafede

Luca90 ha scritto: ↑domenica 13 ottobre 2019, 16:34

lemond ha scritto: ↑domenica 13 ottobre 2019, 16:29

pereiro2982 ha scritto: ↑domenica 13 ottobre 2019, 14:10 cosa si pretende piu da Nibali?

A parte El Condor che pretenderebbe smettesse di correre, per gli altri, che purtroppo pensano agli italiani, è doveroso aggrapparsi a lui come all'ultimo dei connazionali.

quando vincenzo si ritira vedremo il primo italiano in classifica generale ai GT in 10-15° posizione e vinceremo la prossima classica monumento a meno di exploit isolati tra 20 anni ...
la gente non sa cosa li aspetta o è molto probabilmente in malafede

O forse non guarda il ciclismo in chiave nazionalistica.

il_panta ha scritto: ↑domenica 13 ottobre 2019, 16:39

Luca90 ha scritto: ↑domenica 13 ottobre 2019, 16:34

lemond ha scritto: ↑domenica 13 ottobre 2019, 16:29
A parte El Condor che pretenderebbe smettesse di correre, per gli altri, che purtroppo pensano agli italiani, è doveroso aggrapparsi a lui come all'ultimo dei connazionali.

quando vincenzo si ritira vedremo il primo italiano in classifica generale ai GT in 10-15° posizione e vinceremo la prossima classica monumento a meno di exploit isolati tra 20 anni ...
la gente non sa cosa li aspetta o è molto probabilmente in malafede

O forse non guarda il ciclismo in chiave nazionalistica.

quello pure io sinceramente non lo capisco proprio come comportamento

Personalmente non tifo mai per gli italiani solo perchè tali, vado a simpatia.

Stagione da 6.5-7
Podio al Giro e una tappa al Tour
Le colpe di Nibali sono quelle di reggere a 35 anni il Movimento ciclistico Italiano . Pieno di Mezze Promesse e presunti fenomeni distrutti dai media .
E lo dice uno che si è scannato sul forum con alcuni Nibaliani .
Nomi ? Formolo e Moscon su tutti .
Oltre a Aru

Il Complottista ha scritto: ↑domenica 13 ottobre 2019, 18:49 Stagione da 6.5-7
Podio al Giro e una tappa al Tour
Le colpe di Nibali sono quelle di reggere a 35 anni il Movimento ciclistico Italiano . Pieno di Mezze Promesse e presunti fenomeni distrutti dai media .
E lo dice uno che si è scannato sul forum con alcuni Nibaliani .
Nomi ? Formolo e Moscon su tutti .
Oltre a Aru

Per Vincenzo 7... fosse stato un altro da 9... semplicemente perché ci ha abituato troppo bene...

Gianluca Fidene ha scritto: ↑domenica 13 ottobre 2019, 14:52 Anche io non capisco sto accanimento. Ma penso che se era nato a Trento o in Veneto si difendeva a occhi chiusi come si difende Moscon dopo 2 stagioni ridicole e con una bacheca di trofei vuota

Moscon quest'anno ha avuto dei grossi problemi
https://sport.virgilio.it/moscon-dopo-i ... one-609915

L'anno scorso ha fatto un gran finale di stagione.
Sono due anni che fa degli ottimi mondiali, un 5o e un 4o.
È un talento che deve ancora emergere e per farlo deve lasciare sta maledetta Ineos che in lui vede solo una delle tante bestie da soma.

Luca90 ha scritto: ↑domenica 13 ottobre 2019, 18:53

Il Complottista ha scritto: ↑domenica 13 ottobre 2019, 18:49 Stagione da 6.5-7
Podio al Giro e una tappa al Tour
Le colpe di Nibali sono quelle di reggere a 35 anni il Movimento ciclistico Italiano . Pieno di Mezze Promesse e presunti fenomeni distrutti dai media .
E lo dice uno che si è scannato sul forum con alcuni Nibaliani .
Nomi ? Formolo e Moscon su tutti .
Oltre a Aru

Per Vincenzo 7... fosse stato un altro da 9... semplicemente perché ci ha abituato troppo bene...

regge sulle spalle una buona metà del "peso" del tifoso italiano di ciclismo, e già per questo fa miracoli.
Però quando forse non lui, ma chi lo dirige in corsa, fa dei gravi errori strategici, lo si dice serenamente.
Con una gestione strategica diversa e le stesse gambe avrebbe un Giro e forse una-due classiche in più (perse per una partecipazione per onor di firma al Tour, evitabilissima, per un corridore del suo livello e, tutto sommato, del suo carisma) , senza contare che in un mondiale così duro, anche se non adatto alle sue caratteristiche una parola l'avrebbe potuta dire. In questo finale di stagione, fatta eccezione per gli arrivi secchi in salita, con 1000 metri di dislivello massimo nelle gambe, non ho visto grande forza in nessuno, Roglic - comunque il migliore- compreso.
Tirando al massimo le somme e con personalissima opinione. Non può essere considerata una annata positiva.
Fosse stato un altro parlerei ugualmente degli errori fatti al Giro e di quelli nella gestione della stagione.

herbie ha scritto: ↑domenica 13 ottobre 2019, 23:10 regge sulle spalle una buona metà del "peso" del tifoso italiano di ciclismo, e già per questo fa miracoli.
Però quando forse non lui, ma chi lo dirige in corsa, fa dei gravi errori strategici, lo si dice serenamente.
Con una gestione strategica diversa e le stesse gambe avrebbe un Giro e forse una-due classiche in più (perse per una partecipazione per onor di firma al Tour, evitabilissima, per un corridore del suo livello e, tutto sommato, del suo carisma) , senza contare che in un mondiale così duro, anche se non adatto alle sue caratteristiche una parola l'avrebbe potuta dire. In questo finale di stagione, fatta eccezione per gli arrivi secchi in salita, con 1000 metri di dislivello massimo nelle gambe, non ho visto grande forza in nessuno, Roglic - comunque il migliore- compreso.
Tirando al massimo le somme e con personalissima opinione. Non può essere considerata una annata positiva.
Fosse stato un altro parlerei ugualmente degli errori fatti al Giro e di quelli nella gestione della stagione.

io credo che l'essere l'unico italiano competitivo nei GT per lui sia un vantaggio e non uno svamtaggio
e per quanto rigurda il suo staff direi che è tutta gente che si è portato in dote e che ha scelto lui
in pratica questo team se l'è creato da solo scegliendo staff e compagni di squadra.

vediamo come andrà in un team più professionale con compagni di squadra competitivi che non sono al suo soldo

cassius ha scritto: ↑domenica 13 ottobre 2019, 21:43

Gianluca Fidene ha scritto: ↑domenica 13 ottobre 2019, 14:52 Anche io non capisco sto accanimento. Ma penso che se era nato a Trento o in Veneto si difendeva a occhi chiusi come si difende Moscon dopo 2 stagioni ridicole e con una bacheca di trofei vuota

Moscon quest'anno ha avuto dei grossi problemi
https://sport.virgilio.it/moscon-dopo-i ... one-609915

L'anno scorso ha fatto un gran finale di stagione.
Sono due anni che fa degli ottimi mondiali, un 5o e un 4o.
È un talento che deve ancora emergere e per farlo deve lasciare sta maledetta Ineos che in lui vede solo una delle tante bestie da soma.

E iniziare a presentarsi in forma al nord dove sono due anni che arriva messo male nonostante il ruolo da cocapitano

chinaski89 ha scritto: ↑domenica 13 ottobre 2019, 16:54 Personalmente non tifo mai per gli italiani solo perchè tali, vado a simpatia.

A me purtroppo qualche volta mi viene voglia di "tifare contro" a causa della "hybris" nazionalista. Poi, però, cerco di farmela passare!

Voti troppo severi.
Stagione da 8. Podio al Giro lottando fino alla fine, una tappa vinta al Tour con grande merito e classe.
Null’altro, e’ vero, ma parliamo di un corridore fondamentalmente al tramonto.
La mia idea e’ che il Nibali competitivo ai massimi livelli finisca alle spalle proprio con questa stagione.
Non manchera’ qualche acuto isolato, forse.

udra ha scritto: ↑domenica 13 ottobre 2019, 9:34 La scelta di fare il Tour si è mostrata, anche alla prova dei fatti, completamente errata.
Una vittoria di tappa, per quanto prestigiosa, non ripaga un finale di stagione buttato via tra Vuelta e Lombardia.
Con la startlist che si è presentata in Spagna un podio era tutt'altro che improbabile, avrebbe magari aperto orizzonti interessanti per il Mondiale, tralasciando lo slancio che avrebbe portato per le gare di chiusura del nostro calendario.
Quest'anno in Bahrein (la squadra) sono successi sconquassi tra cambi di management a stagione inoltrata, un campione del mondo che si ritira volontariamente scomparendo, polemiche con il corridore di punta per via di calendari "imposti".
Probabilmente cambiare team non è stata una scelta malvagia.

Questo è ciò che pensavo quando avevo visto la condizione di Nibali al Giro dell'Emilia. Discutevo le scelte, non certo il corridore.

Luca90 ha scritto: ↑domenica 13 ottobre 2019, 16:42

il_panta ha scritto: ↑domenica 13 ottobre 2019, 16:39

Luca90 ha scritto: ↑domenica 13 ottobre 2019, 16:34

quando vincenzo si ritira vedremo il primo italiano in classifica generale ai GT in 10-15° posizione e vinceremo la prossima classica monumento a meno di exploit isolati tra 20 anni ...
la gente non sa cosa li aspetta o è molto probabilmente in malafede

O forse non guarda il ciclismo in chiave nazionalistica.

quello pure io sinceramente non lo capisco proprio come comportamento

Io invece non capisco il contrario, ci vedo dietro un approccio un po' "radical cycling".
Voglio dire, non so voi, ma io sono cresciuto con la Rai, con le telecronache della Rai. È normale essere condizionati a livello sentimentale dal modo in cui le corse ci venivano presentate.
È come Troisi a Ricomincio da tre che quando parla della gelosia dice che con certi costrutti ci siamo cresciuti ed è difficile emanciparsi. A me sinceramente viene difficile seguire una corsa e non tenere per un italiano. Poi nel resto della mia vita non sono certo nazionalista e ultimamente il tifo "patriottico" mi condiziona molto meno soprattutto per quanto riguarda il ciclismo, ma non è una cosa di cui vergognarsi secondo me. Per un calabrese come me è di certo più semplice empatizzare con uno di Messina che con uno di Plano (Texas).
Detto ciò, Nibali va oltre il campanilismo, Wiggins docet.

Luisito84 ha scritto: ↑lunedì 14 ottobre 2019, 20:28

udra ha scritto: ↑domenica 13 ottobre 2019, 9:34 La scelta di fare il Tour si è mostrata, anche alla prova dei fatti, completamente errata.
Una vittoria di tappa, per quanto prestigiosa, non ripaga un finale di stagione buttato via tra Vuelta e Lombardia.
Con la startlist che si è presentata in Spagna un podio era tutt'altro che improbabile, avrebbe magari aperto orizzonti interessanti per il Mondiale, tralasciando lo slancio che avrebbe portato per le gare di chiusura del nostro calendario.
Quest'anno in Bahrein (la squadra) sono successi sconquassi tra cambi di management a stagione inoltrata, un campione del mondo che si ritira volontariamente scomparendo, polemiche con il corridore di punta per via di calendari "imposti".
Probabilmente cambiare team non è stata una scelta malvagia.

Questo è ciò che pensavo quando avevo visto la condizione di Nibali al Giro dell'Emilia. Discutevo le scelte, non certo il corridore.

Concordo con voi. Purtroppo le scelte quest'anno sono state 'frutto' di un compromesso forzato con la squadra: Nibali voleva il Giro, la Bahrain il Tour. Alla fine è stato costretto ad andare in Francia controvoglia e soprattutto in barba ad una condizione che non gli avrebbe consentito di fare classifica.
Da professionista qual'è, è andato al Tour e ha cercato lo stesso di tenere duro, finchè le gambe glie lo hanno concesso. Poi è scoppiato, infatti per diversi giorni sembrava un corridore alla deriva. E' emblematico l'anedotto raccontato dopo la tappa vinta a Val Thorens: durante le tappe pirenaiche Nibali non andava proprio e Sagan gli ha detto “Dai, fai gruppetto con me, recupera un po’ di energie, poi in montagna gli fai vedere chi è Vincenzo”. Proprio in quei giorni è riuscito a recuperare le energie e poi ha vinto l'ultima tappa di montagna, ma è comunque uscito dal Tour stanco. Il Tour, passato a rincorrere la condizione, gli ha inevitabilmente precluso la possibilità di ben figurare nel finale di stagione. Un pò come è accaduto, con dinamiche del tutto diverse ovviamente, ad Alaphilippe.

A proposito della squadra c'è molto poco da dire. Quello che è successo a Rohan Dennis è lampante e la netta vittoria nel mondiale a cronometro con una bici BMC, dopo esser stato 2 mesi senza correre, amplifica ancora di più le responsabilità della Bahrain... Meno male per entrambi i corridori che l'anno prossimo cambieranno squadra.