Le salite italiane poco battute dalle corse
Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
io pescegallo la conosco bene, ci vado spesso. Ci stanno molte macchine ma centinaia direi di no... Come spazio è comunque paragonabile al parcheggio in cui è piazzato l'arrivo di monte Avena al Giro 2019.
Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Un'altra zona che si vede poco nel ciclismo sono le Alpi Apuane. Le salite sono generalmente non durissime, ma sono suggestive per la loro vicinanza al mare, e possono essere utilizzate anche come avvicinamento al già citato San Pellegrino in Alpe. Un altro arrivo in zona interessante sarebbe quello di Campocecina, sopra Carrara.
Sarebbe anche una buona occasione per mostrare al mondo la vergogna delle Alpi Apuane, dove a forza di estrarre marmo si stanno completamente distruggendo le montagne.
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Ecco un tappone Veneto- Trentino.
Salite inedite a Malga Budui sopra Valdobbiadene e a Passo di Valbona, sopra Folgaria. Si passa in discesa dal versante di Passo Coe, sede di arrivo di una tappa al Giro 2002. Il Bondone lo Conosciamo tutti, anche se manca da troppo tempo al Giro.
Salite inedite a Malga Budui sopra Valdobbiadene e a Passo di Valbona, sopra Folgaria. Si passa in discesa dal versante di Passo Coe, sede di arrivo di una tappa al Giro 2002. Il Bondone lo Conosciamo tutti, anche se manca da troppo tempo al Giro.
Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Una menzione speciale la merita il Dottor Amorisco, ex sindaco di Casteldelfino, singolare personaggio spesso protagonista della rutilante scena politica valvaraitese degli scorsi anni con le sue delibere pittoresche...il_panta ha scritto: ↑martedì 6 novembre 2018, 23:56
Il problema della chiusura mentale di cui parla Nemecsek esiste e gioca un ruolo in tutti i discorsi che si possono fare su Giro d'Italia e Alpi cuneesi. Non sembra esserci l'interesse per portare la corsa in queste valli perché non c'è in generale l'interesse a dare visibilità a queste valli. I valligiani sono chiusi e preferiscono godersele per sé.
Nella tappa TDF del 2011 multò i 168 ciclisti in transito nel paese...
Va aggiunto che trattasi non di capra autoctona, bensì de burocrate pugliese chè trovò il posto fisso al norde...
al solito, portiamo i fatti:
https://www.ecodelchisone.it/articoli/2 ... gaffe-6897
http://www.targatocn.it/2011/11/08/legg ... one-t.html
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Ho scoperto la salita dal Trigno a Schiavi d'Abruzzo.Abruzzese ha scritto: ↑mercoledì 7 novembre 2018, 19:55 Tornando on topic, qui in Abruzzo ci sarebbero percorsi interessanti anche nella zona del vastese (nei pressi di Gissi ci sono un paio di strappi che sfiorano il 20% o giù di lì), il problema è che in quelle zone le strade, in certi tratti, sono conciate veramente malissimo, per cui è molto difficile far transitare gare ciclistiche di un certo livello lì per pensare di farci arrivare una corsa.
Sulla flame rouge ci sono vari versanti, tutti durissimi.
In generale sul Trigno e poco più su sul Sangro ci sono diverse salite da fondo valle ai paesi (es Gamberale).
Partendo dalla costa si potrebbe fare una tappa di media montagna durissima, tipo prealpi, con arrivo a Roccaraso o dintorni oppure a Fara San Martina se De Cecco caccia la grana, oppure allunghi fino Chieti inserendo qualche altro bel muro.
Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Il problema è che le gran fondo portano soldi alle località di partenza (che spesso coincide con quella d arrivo)
Ma al resto del percorso ?
Ai pochi alberghi (o bed and breakfast ecc bar ristoranti) della val grana tenere chiusa l unica strada..per tutta una domenica di luglio o agosto (che son gli unici mesi che si guadagna) vuol dire non guadagnare niente quel giorno
Anni fa successe lo stesso in vda tra il Comune di la Thuile e l unica gran fondo valdostana
partenza e arrivo a courmayeur. .
Discesa del san carlo sotto il comune di la Thuile
Per 4 ore , quelle centrali , non c era possibilità per i turisti di raggiungere la Thuile
In compenso..il comune doveva garantire l ordine pubblico
ritorno economico dalla Gran fondo?nullo
http://www.massimoperlabici.eu/Sito%20M ... /preit.htm
Salita da abbinare..all esischie..un sogno
Ma al resto del percorso ?
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
La mia tappa avrebbe giá quasi 6 mila metri di dislivello.andrea82 ha scritto: ↑mercoledì 7 novembre 2018, 18:38A Gerola Alta è arrivato quest'anno il Giro Rosa e il giorno dopo c'è stata la cronoscalata in Valmalenco alle Dighe di Campo Moro. A Pescegallo ci sarebbe un ampio parcheggio ma non è così ampio da poterci lasciare i mezzi, che resterebbero dunque in paese, 5 km più sotto. L'ultimo pezzo di salita da Gerola a Pescegallo è senza dubbio il tratto più impegnativo dell'intera salita.Fantamatusa ha scritto: ↑mercoledì 7 novembre 2018, 11:53Non è già abbastanza dura?
Avevo pensato di farla arrivare davanti alla sede del consorzio, ma in un ipotetico arrivo Valli del Bitto si può arrivare anche più su.
In più Gerola Alta servirebbe anche a replicare lo schema Mortirolo+Aprica, valorizzando al massimo il San Marco.
Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Il Preit l'ho fatto abbinato a Sampeyre e Fauniera, e sono tornato a rifarlo altre volte perché è un posto stupendo.Winter ha scritto: ↑mercoledì 7 novembre 2018, 21:26 Il problema è che le gran fondo portano soldi alle località di partenza (che spesso coincide con quella d arrivo)
Ma al resto del percorso ?
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Gli ultimi 2km sono infernali, ci sono dei drittoni al 15-16% in cui non si va avanti. La salita è sempre irregolare, molto spesso in doppia cifra. E' una salita in cui i distacchi si dilatano, perfetta, come dici tu, da mettere dopo l'Esischie, o anche dopo il Sampeyre. Purtroppo in cima non c'è proprio spazio, la vedo impraticabile. E' più un luogo per chi ama la mtb, infatti dalla cima si può raggiungere il Fauniera che mi dicono essere meraviglioso.
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Una salita che non è italiana ma mi ha affascinato vedendolo col solito Street View è il Vršič Pass, che a quanto pare si chiama Passo della Moistrocca in italiano. La salita di Kranjska Gora insomma. Sono due versanti belli tosti e c'è questa particolarità dei tornanti con i sampietrini (credo da entrambe le parti). Non so se è stato affrontato dal Giro o viene affrontato dal Giro di Slovenia, di cui non so come recuperare i percorsi. Immagino che i sampietrini in discesa siano un grosso problema, altrimenti sarebbe ottimo per uno sconfinamento sloveno, è a due passi dal confine e un arrivo di tappa a Kranjska Gora sarebbe davvero bello
Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Un'altra salita che mi piacerebbe vedere, per i suoi scenari più che per il valore tecnico, è il colle della Scala. Potrebbe essere interessante per esempio per una Bardonecchia-Casteldelfino con Scala, Izoard ed Agnello. Per ragioni tecniche il Monginevro si presta di più, ma il Colle della Scala (o Echelle, alla francese) è più bello paesaggisticamente e anche la Vallée de la Clarée che porta a Briançon è molto suggestiva.
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Mi sembra paragonabile se non più comodo di altri arrivi in salita fatti molto di recente al Giro.
Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
nartra tappetta mare monti:
sanremo montecarlo col de turini tenda limone se scende a cuneo poi san michele famo la marchetta a iu gin costamagna poi pratonevoso via bossea fontane
fatte servì
sanremo montecarlo col de turini tenda limone se scende a cuneo poi san michele famo la marchetta a iu gin costamagna poi pratonevoso via bossea fontane
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Non vorrei dire una fesseria, ma il Tenda dalla Francia non è sterrato?
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Si è sterrato, però farlo in salita sarebbe tantissima roba (scenograficamente), con i suoi 60 tornanti
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Lo sterrato non è (era, adesso non so) adatto alla mtb. Comunque un giro come suggerito da Nemecsek sarebbe una meraviglia, Mercantour e Tenda riempiono gli occhi.Walter_White ha scritto: ↑mercoledì 7 novembre 2018, 22:02Si è sterrato, però farlo in salita sarebbe tantissima roba (scenograficamente), con i suoi 60 tornanti
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
pensavo via saorge tenda....D6204.. il valore aggiunto sarebbe il turini.. e la salita finale...Walter_White ha scritto: ↑mercoledì 7 novembre 2018, 22:02Si è sterrato, però farlo in salita sarebbe tantissima roba (scenograficamente), con i suoi 60 tornanti
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Ma Vegni questo non lo sa, e ci fa l'arrivo di tappa (Zome ne sarebbe stato capace )il_panta ha scritto: ↑mercoledì 7 novembre 2018, 22:05Lo sterrato non è (era, adesso non so) adatto alla mtb. Comunque un giro come suggerito da Nemecsek sarebbe una meraviglia, Mercantour e Tenda riempiono gli occhi.Walter_White ha scritto: ↑mercoledì 7 novembre 2018, 22:02Si è sterrato, però farlo in salita sarebbe tantissima roba (scenograficamente), con i suoi 60 tornanti
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
nemecsek. ha scritto: ↑mercoledì 7 novembre 2018, 22:08pensavo via saorge tenda....D6204.. il valore aggiunto sarebbe il turini.. e la salita finale...Walter_White ha scritto: ↑mercoledì 7 novembre 2018, 22:02Si è sterrato, però farlo in salita sarebbe tantissima roba (scenograficamente), con i suoi 60 tornanti
chiedo venia.. son ricordi vecchi.....il turini lo feci anni fa in vespa.. in hangover satanico dopo una serata memorabile a vernante....
via saorge tenda....D6204.. asfalto e autovelox... e tre km di galleria..
Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Nel Varesotto cosa si potrebbe fare? Un bel tappino prealpino con Lago Delio, Cuvignone, Sette Termini e arrivo al Campo Dei Fiori.
O una bella cronoscalata al Pradecolo, sopra Dumenza.
O una bella cronoscalata al Pradecolo, sopra Dumenza.
Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Sì, hai ragione sulle Granfondo, non credo ci sia il pubblico a bordo strada sul percorso, né il ritorno di visibilità dovuta alla televisione.Winter ha scritto: ↑mercoledì 7 novembre 2018, 21:26 Il problema è che le gran fondo portano soldi alle località di partenza (che spesso coincide con quella d arrivo)
Ma al resto del percorso ?
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Ma l'hai letta la storia che ha postato Nemecsek riguardo al passaggio del Tour de France e il comune di Casteldelfino?
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Sicuramente, quella di Schiavi d'Abruzzo penso che possa essere una bella salita (solo che l'ultima volta che sono passato da quelle parti ero piccolo e quindi non la ricordo). Invece, spostandosi nel vicino Molise, una volta sono stato a Prato Gentile transitando per Pescopennataro, anche se mi pare che un solo tratto fosse davvero impegnativo (la strada poi arriva a Capracotta, dove però si scende da quel che ricordo). Quella salita, tra l'altro, la fecero qualche anno fa al Giro Donne, se non sbaglio in una delle tappe che si concludevano sul micidiale strappo del castello di Cerro al Volturno (penso che fosse quella, anche se ricordo anche un altro arrivo in Molise con una tappa abbastanza accidentata).Fantamatusa ha scritto: ↑mercoledì 7 novembre 2018, 21:22Ho scoperto la salita dal Trigno a Schiavi d'Abruzzo.Abruzzese ha scritto: ↑mercoledì 7 novembre 2018, 19:55 Tornando on topic, qui in Abruzzo ci sarebbero percorsi interessanti anche nella zona del vastese (nei pressi di Gissi ci sono un paio di strappi che sfiorano il 20% o giù di lì), il problema è che in quelle zone le strade, in certi tratti, sono conciate veramente malissimo, per cui è molto difficile far transitare gare ciclistiche di un certo livello lì per pensare di farci arrivare una corsa.
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In generale sul Trigno e poco più su sul Sangro ci sono diverse salite da fondo valle ai paesi (es Gamberale).
Partendo dalla costa si potrebbe fare una tappa di media montagna durissima, tipo prealpi, con arrivo a Roccaraso o dintorni oppure a Fara San Martina se De Cecco caccia la grana, oppure allunghi fino Chieti inserendo qualche altro bel muro.
La salita che conduce a Gamberale (o a Pizzoferrato in alternativa) invece l'avevo vista, sono zone molto poco trafficate e circondate da una boscaglia molto fitta. Tra l'altro, se si prosegue oltre Gamberale si giunge ad un bivio dove, a meno di un chilometro sulla sinistra, si scollina sul Valico della Forchetta (più di una volta affrontato al Giro d'Italia e alla Tirreno-Adriatico), giungendo così al Quarto di Santa Chiara e quindi a Pescocostanzo, Rivisondoli e il Piano delle Cinquemiglia (se si svolta a destra invece, lì dove c'è l'ex stazione ferroviaria di Palena, si prende la strada per Campo di Giove).
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Non so dove mettere sta notizia, questo 3d mi sembra più o meno adatto: si riasfalta il Sampeyre!
http://www.targatocn.it/2018/11/08/legg ... ampey.html
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Ottima notizia, ma si sa quale dei tre versanti?
Dubito sia Elva, mi resta il dubbio tra Sampeyre e Stroppo.
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Il Passo di Moistrocca avrebbe dovuto essere affrontato al Giro (mi sembra quello del 2001). Ma fu tagliato all'ultimo a causa di una frana e deviato vs il Predil.Beppugrillo ha scritto: ↑mercoledì 7 novembre 2018, 21:36 Una salita che non è italiana ma mi ha affascinato vedendolo col solito Street View è il Vršič Pass, che a quanto pare si chiama Passo della Moistrocca in italiano. La salita di Kranjska Gora insomma. Sono due versanti belli tosti e c'è questa particolarità dei tornanti con i sampietrini (credo da entrambe le parti). Non so se è stato affrontato dal Giro o viene affrontato dal Giro di Slovenia, di cui non so come recuperare i percorsi. Immagino che i sampietrini in discesa siano un grosso problema, altrimenti sarebbe ottimo per uno sconfinamento sloveno, è a due passi dal confine e un arrivo di tappa a Kranjska Gora sarebbe davvero bello
Poi purtroppo mai più riproposto. Ma immagino serva accordarsi con gli sloveni.
Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Ci starebbe bene un arrivo a Kranjska Gora, anche monosalita venendo dalla valle dell'Isonzo
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
I tornanti in discesa, guardando Maps, ci sono solo scendendo verso Kranjska Gora. Avevo perciò pensato a una cosa del genere (nell'ambito di un Tour mai completato e quindi mai divulgato ) per una tappa intorno alla località sciistica per eccellenza slovena:Beppugrillo ha scritto: ↑mercoledì 7 novembre 2018, 21:36 Una salita che non è italiana ma mi ha affascinato vedendolo col solito Street View è il Vršič Pass, che a quanto pare si chiama Passo della Moistrocca in italiano. La salita di Kranjska Gora insomma. Sono due versanti belli tosti e c'è questa particolarità dei tornanti con i sampietrini (credo da entrambe le parti). Non so se è stato affrontato dal Giro o viene affrontato dal Giro di Slovenia, di cui non so come recuperare i percorsi. Immagino che i sampietrini in discesa siano un grosso problema, altrimenti sarebbe ottimo per uno sconfinamento sloveno, è a due passi dal confine e un arrivo di tappa a Kranjska Gora sarebbe davvero bello
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Tappa che magari in un giro d'Italia potrebbe partire dal Friuli...
Davide
Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Si potrebbe fare al Giro anche una tappa con colli già conosciuti, ma da versanti mai affrontati in salita. E cioè fare una tappa con Sampeyre dalla val Varaita, il Fauniera da Ponte Marmora con discesa su Demonte e l'arrivo a Sant' Anna di Vinadio dalla valle Stura. Certo, non so come sono messe le strade, so solo che il Sampeyre è stato sistemato e hanno stanziato altri soldi per altre migliorie. Il fauniera da ponte Marmora... non so..
Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Il Fauniera da Ponte Marmora è terribile, ha anche brevi tratti in sterrato.lucks83 ha scritto: ↑venerdì 9 novembre 2018, 7:49 Si potrebbe fare al Giro anche una tappa con colli già conosciuti, ma da versanti mai affrontati in salita. E cioè fare una tappa con Sampeyre dalla val Varaita, il Fauniera da Ponte Marmora con discesa su Demonte e l'arrivo a Sant' Anna di Vinadio dalla valle Stura. Certo, non so come sono messe le strade, so solo che il Sampeyre è stato sistemato e hanno stanziato altri soldi per altre migliorie. Il fauniera da ponte Marmora... non so..
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Avevo letto qualcosa... considerando che si farebbe in salita, sarebbe fattibile?il_panta ha scritto: ↑venerdì 9 novembre 2018, 13:46Il Fauniera da Ponte Marmora è terribile, ha anche brevi tratti in sterrato.lucks83 ha scritto: ↑venerdì 9 novembre 2018, 7:49 Si potrebbe fare al Giro anche una tappa con colli già conosciuti, ma da versanti mai affrontati in salita. E cioè fare una tappa con Sampeyre dalla val Varaita, il Fauniera da Ponte Marmora con discesa su Demonte e l'arrivo a Sant' Anna di Vinadio dalla valle Stura. Certo, non so come sono messe le strade, so solo che il Sampeyre è stato sistemato e hanno stanziato altri soldi per altre migliorie. Il fauniera da ponte Marmora... non so..
Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Secondo me no, è davvero mal messo, ma per farlo in salita basta qualche piccolo ritocco tutto sommato. In discesa sarebbe un'altra storia, credo sia l'unica discesa in cui mi fermo per far riposare le mani.lucks83 ha scritto: ↑venerdì 9 novembre 2018, 14:37Avevo letto qualcosa... considerando che si farebbe in salita, sarebbe fattibile?il_panta ha scritto: ↑venerdì 9 novembre 2018, 13:46Il Fauniera da Ponte Marmora è terribile, ha anche brevi tratti in sterrato.lucks83 ha scritto: ↑venerdì 9 novembre 2018, 7:49 Si potrebbe fare al Giro anche una tappa con colli già conosciuti, ma da versanti mai affrontati in salita. E cioè fare una tappa con Sampeyre dalla val Varaita, il Fauniera da Ponte Marmora con discesa su Demonte e l'arrivo a Sant' Anna di Vinadio dalla valle Stura. Certo, non so come sono messe le strade, so solo che il Sampeyre è stato sistemato e hanno stanziato altri soldi per altre migliorie. Il fauniera da ponte Marmora... non so..
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Nelle valli di Lanzo.. non sarebbe male come percorso
ultimi km..
Almese Colle de Lys Viu Colle della Dieta Ceres Plan della Mussa
Lys
https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/57517
Dieta
https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/57513
Pian della Mussa
https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/57509
Sarebbe anche una bella sponsorizzazione per l'acqua
https://www.acquapiandellamussa.com/
Ovvio le valli di Lanzo non sono ricchissime (ma nemmeno il Nivolet)
ultimi km..
Almese Colle de Lys Viu Colle della Dieta Ceres Plan della Mussa
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Ovvio le valli di Lanzo non sono ricchissime (ma nemmeno il Nivolet)
Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Prato Maslino è veramente mostruosa, per lunghezza dei tratti duri oltre il 15% come varie altre valtellinesi purtroppo a fondo cieco, anche se limitatamente a quelle che conosco io Prato Maslino è la più dura.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑martedì 6 novembre 2018, 16:21 spulciare LFR in Valtellina ci mette sempre a contatto con mostri di incomprensibile origine. Guardate questo:
prato maslino.png
PS Parlando di Valtellina, da Mazzo si è sempre fatto il versante a destra (via Mortirolo, via Albertinelli) oppure anche quello diretto (via Cadelpapa, via degli Orti). Richiesta à la maurofacoltosi, lo so
Purtroppo ha una retta su sassi a circa metà sopraelevata rispetto al terreno circostante e una serie di circa 20 tornantini finali quasi improponibili perchè molto stretti e con strada molto rovinata.
Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Lago Delio no perchè è a fondo cieco, passando vicino c'è la Forcora, magari accoppiandola al Passo di Neggia dalla Svizzera.
L'Alpe Pradecolo è molto stretta, tutta tornantini e in cima c'è solo un rifugio non molto grande.
Ma un giro della provincia su tutte le salite con arrivo al Sacro Monte (dove c'è più spazio che al Campo) è fattibilissimo.
Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Chiaro, per essere affrontata in discesa , una salita deve avere un asfalto messo bene. Già se non me lo ricordo male la strada è strettina.. (lo feci nel lontano 2006). In salita il problema è minore. Tra Poco traccio una tappa...
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Qualche anno fa pensai ad una tappa uguale. Andavo a sciare spesso sul Pian della Mussa quando vivevo a Torino.Winter ha scritto: ↑venerdì 9 novembre 2018, 17:57 Nelle valli di Lanzo.. non sarebbe male come percorso
ultimi km..
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Sarebbe anche una bella sponsorizzazione per l'acqua
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Ovvio le valli di Lanzo non sono ricchissime (ma nemmeno il Nivolet)
Le Valli di Lanzo sono belle e semisconosciute, purtroppo in via d'abbandono.
Quando ero piccolo mi innamoravo di tutto, ma il primo vero amore non si scorda mai: Merano-Aprica, 5 giugno 1994.
Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Con un tozzo di pane si compra una casa, sono veramente abbandonate. Solo al Pian degli Asciutti, vicino al Colle della Dieta, la situazione non è ancora così. Il Colle della Dieta è una salita interessante e piuttosto dura. Andare al Pian della Mussa mi sembra più praticabile, ma andare a Malciaussia sarebbe molto più rilevante da un punto di vista tecnico. Si prende dalla Dieta e il finale della salita di Malciaussia è davvero impegnativo.Camoscio madonita ha scritto: ↑venerdì 9 novembre 2018, 21:32Qualche anno fa pensai ad una tappa uguale. Andavo a sciare spesso sul Pian della Mussa quando vivevo a Torino.Winter ha scritto: ↑venerdì 9 novembre 2018, 17:57 Nelle valli di Lanzo.. non sarebbe male come percorso
ultimi km..
Almese Colle de Lys Viu Colle della Dieta Ceres Plan della Mussa
Lys
https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/57517
Dieta
https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/57513
Pian della Mussa
https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/57509
Sarebbe anche una bella sponsorizzazione per l'acqua
https://www.acquapiandellamussa.com/
Ovvio le valli di Lanzo non sono ricchissime (ma nemmeno il Nivolet)
Le Valli di Lanzo sono belle e semisconosciute, purtroppo in via d'abbandono.
2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Pian della Mussa ricordo che c'era possibilita' di arrivo (Malciaussia non ci son mai stato)il_panta ha scritto: ↑venerdì 9 novembre 2018, 21:49Con un tozzo di pane si compra una casa, sono veramente abbandonate. Solo al Pian degli Asciutti, vicino al Colle della Dieta, la situazione non è ancora così. Il Colle della Dieta è una salita interessante e piuttosto dura. Andare al Pian della Mussa mi sembra più praticabile, ma andare a Malciaussia sarebbe molto più rilevante da un punto di vista tecnico. Si prende dalla Dieta e il finale della salita di Malciaussia è davvero impegnativo.Camoscio madonita ha scritto: ↑venerdì 9 novembre 2018, 21:32Qualche anno fa pensai ad una tappa uguale. Andavo a sciare spesso sul Pian della Mussa quando vivevo a Torino.Winter ha scritto: ↑venerdì 9 novembre 2018, 17:57 Nelle valli di Lanzo.. non sarebbe male come percorso
ultimi km..
Almese Colle de Lys Viu Colle della Dieta Ceres Plan della Mussa
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Pian della Mussa
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Sarebbe anche una bella sponsorizzazione per l'acqua
https://www.acquapiandellamussa.com/
Ovvio le valli di Lanzo non sono ricchissime (ma nemmeno il Nivolet)
Le Valli di Lanzo sono belle e semisconosciute, purtroppo in via d'abbandono.
Trovo grosse similitudini tra valli di Lanzo e Valli Orco e Soana
come spopolamento..
magari regione Piemonte (se non cambia giunta) dara' una mano prima o poi anche a loro
- Maìno della Spinetta
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Con un tozzo di pane si compra una casa, sono veramente abbandonate. Solo al Pian degli Asciutti, vicino al Colle della Dieta, la situazione non è ancora così. Il Colle della Dieta è una salita interessante e piuttosto dura. Andare al Pian della Mussa mi sembra più praticabile, ma andare a Malciaussia sarebbe molto più rilevante da un punto di vista tecnico. Si prende dalla Dieta e il finale della salita di Malciaussia è davvero impegnativo.Camoscio madonita ha scritto: ↑venerdì 9 novembre 2018, 21:32
Qualche anno fa pensai ad una tappa uguale. Andavo a sciare spesso sul Pian della Mussa quando vivevo a Torino.
Le Valli di Lanzo sono belle e semisconosciute, purtroppo in via d'abbandono.
[/quote]
Piccolo OT, spesso in Italia si ha una seconda casa, non solo per ragioni turistiche, ma anche familiari. Le tariffe spropositate applicabili come tasse e costi di transazione sugli immobili che non fingono da prima casa (vd.i saggi e i tecnici della ghenga del 2011) ha portato a un incuria generale nelle aree meno sviluppate del Paese. Conosco gente che ha scoperchiato i portici della cascina per non pagare uno sproposito di spazzatura e IMU. Io ho dovuto costituire una società agricola con mia sorella e i miei genitori per non pagare dei salassi insulsi. Il principio del mantenimento del territorio non è stato considerato dai saggi e i tecnici. L'unica funzione che vedono nella seconda casa è il lusso. Bravissimi coi loro phd... Quando vedranno come si sta riducendo, ad esempio, l'appennino... Credo sarà tardi
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The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Maino
succede lo stesso in valle d'aosta (non tutti han proprieta' a courmayeur o cervinia..) o nel biellese
ma dei paesi di montagna a Roma (o Milano) non frega nulla
succede lo stesso in valle d'aosta (non tutti han proprieta' a courmayeur o cervinia..) o nel biellese
ma dei paesi di montagna a Roma (o Milano) non frega nulla
Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Già, le famose "aree interne" e ci sono zone che sono più interne di altre. E' una semplice questione di voti: una vallata di montagna ha un corpo elettorale pari a qualche isolato di un quartiere di città.
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
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- Leonardo Civitella
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Bivaccando su la Flamme Rouge, ho trovato la salita di Pozza San Glisente.
Ps:Spero non sia percorribile.
PSS: La traccia non è mia, perchè non riesco a tracciare la salita.
Saluti,Leonardo
Ps:Spero non sia percorribile.
PSS: La traccia non è mia, perchè non riesco a tracciare la salita.
Saluti,Leonardo
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
In bici da corsa non si può fare, è in pavè per larghi trattiLeonardo Civitella ha scritto: ↑domenica 11 novembre 2018, 11:30 Bivaccando su la Flamme Rouge, ho trovato la salita di Pozza San Glisente.
Ps:Spero non sia percorribile.
PSS: La traccia non è mia, perchè non riesco a tracciare la salita.
Saluti,Leonardo
Resta la salita più dura del mondo però
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Anch'io me lo chiedevo.giorgio ricci ha scritto: ↑domenica 11 novembre 2018, 12:36 La salita di caldenno Valtellina si potrebbe fare?
Ps: Saluti,Leonardo
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Potrebbero farci una trasferta del Tour come tentativo estremo di spezzare il greggismo e il controllo SkyLeonardo Civitella ha scritto: ↑domenica 11 novembre 2018, 11:30 Bivaccando su la Flamme Rouge, ho trovato la salita di Pozza San Glisente.
Ps:Spero non sia percorribile.
PSS: La traccia non è mia, perchè non riesco a tracciare la salita.
Saluti,Leonardo
In alternativa chiamate i tizi che asfaltano le piste da sci in Spagna
Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Va be' tutto sta a considerare questa roba una salita ciclabile.
Altrimenti se vale tutto, arriviamo ai sentieri di montagna.
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Già immagino una partenza della Vuelta in Italia, con 2 belle tappe con arrivo a Scanuppia e a Pozza San Glisente.chinaski89 ha scritto: ↑domenica 11 novembre 2018, 13:05Potrebbero farci una trasferta del Tour come tentativo estremo di spezzare il greggismo e il controllo SkyLeonardo Civitella ha scritto: ↑domenica 11 novembre 2018, 11:30 Bivaccando su la Flamme Rouge, ho trovato la salita di Pozza San Glisente.
Ps:Spero non sia percorribile.
PSS: La traccia non è mia, perchè non riesco a tracciare la salita.
Saluti,Leonardo
In alternativa chiamate i tizi che asfaltano le piste da sci in Spagna
PS:Comunque visto che alla vuelta hanno proposto un arrivo sulla stradina del Faro de Bares, Pozza San Glisente potrebbe ospitare il Giro.
Saluti,Leonardo
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Si queste sono le salite che fanno danni e sono bellissime. Le dolomiti volendo possono ancora dar tanto ma sempre più spesso partoriscono un topolino.Winter ha scritto: ↑domenica 4 novembre 2018, 10:57 Fauniera
Che sia stato fatto solo una volta.. nel 1999 ( due volte se consideriamo l'esischie , fatto nel 2003)..
Sampeyre
Nel 1995 e nel 2003
son i primi colli che dovrebbero essere messi
Poi il rombo (con arrivo magari a Soelden)
L'accoppiata San Pellegrino in Alpe - Abetone
e nella mia zona.. Ultimi 60 km di una tappa Arlaz - Zuccore - Joux (se non tutto , dalle antenne) e arrivo a Estoul
Alpe Segletta da aurano
e Oropa facendo la galleria di Rosazza (facendo il versante dalla valle cervo) con discesa su Oropa
Ci sarebbe una salita definitiva, leggendaria e di cui non è certo neanche il nome: rifugio calvanico o galvatronico...non capisco perchè vegni non sia già li a cercare di allestire La Tappa.
Mondiale 2019: 1 matteo.conz 53
Svalorizzando gli altri non ti rendi superiore.
C'è sempre una soluzione semplice ad un problema complesso. Ed è quella sbagliata. A. Einstein
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse
Io la stavo disegnando una Vuelta a Italia con tutte le rampacce e muri che abbondano ovunque ma particolarmente in Molise e CalabriaLeonardo Civitella ha scritto: ↑domenica 11 novembre 2018, 13:24Già immagino una partenza della Vuelta in Italia, con 2 belle tappe con arrivo a Scanuppia e a Pozza San Glisente.chinaski89 ha scritto: ↑domenica 11 novembre 2018, 13:05Potrebbero farci una trasferta del Tour come tentativo estremo di spezzare il greggismo e il controllo SkyLeonardo Civitella ha scritto: ↑domenica 11 novembre 2018, 11:30 Bivaccando su la Flamme Rouge, ho trovato la salita di Pozza San Glisente.
Ps:Spero non sia percorribile.
PSS: La traccia non è mia, perchè non riesco a tracciare la salita.
Saluti,Leonardo
In alternativa chiamate i tizi che asfaltano le piste da sci in Spagna
PS:Comunque visto che alla vuelta hanno proposto un arrivo sulla stradina del Faro de Bares, Pozza San Glisente potrebbe ospitare il Giro.
Saluti,Leonardo