Le salite italiane poco battute dalle corse

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buiaccaro
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Maìno della Spinetta ha scritto: martedì 20 novembre 2018, 16:09
Winter ha scritto: lunedì 19 novembre 2018, 19:51 be non solo il centro italia.. direi tutta italia
Mio paese.. per arrivare al castello medioevale
https://www.tripadvisor.it/LocationPhot ... Aosta.html
il paese vicino.. per arrivare al forte di Machaby (altro che grammont)
http://tapazovaldoten.altervista.org/zf ... chaby.html
qui viene indicata interrotta , invece è stata ripristinata (si sale senza problemi in panda)
io ci ho provato una volta in mtb , ma c'erano troppe castagne e foglie ..
il km finale sara' al 16-17 di media
io il Forte di Bard lo voglio davvero vedere, salita da sud, attraversamento del forte, discesa dai tornanti con passaggio impiccatissimo in Paese che il Civiglio je fa un baffo.


Tra le salite dimenticate non usate il Pramollo versante italiano e il cason di Lanza, inspiegabilmente impiegato solo una volta in tutte queste tappe friulane che abbiamo avuto.


Il Fauniera ça va sans dire...

Ma che dire della strada in quota del colla del fieno - passo delle fascette tra Liguria e Piemonte?


Anche il Col de Turini sarebbe bello un giorno vederlo, al Tour o al Giro. è inspiegabilmente fuori dalla geografia dei GG.

Altri misteri inspiegabili: il Crocedomini da Breno - salita micidiale, mai vista al Giro.
Il Valico della Serra di Sant'Antonio, dalla Piana di Avezzano, mai visto (che poi lo abbini a un finale bello a Fiuggi, a Frosinone, o a un arrivo a Campocatino dopo il Colle Cimetta (e perché no, preceduto dal durissimo Monte Urano).

Poi mi taccio, ma i valichi del Matese sono anche loro sempre ignorati, anche nelle tappe che finiscono in zona - Passo Santa Crocella, valico di Miralago, Sella del Perrone, tutte salite vere e molto belle, inseribili facilmente o nei finali verso Campitello, Benevento o Campobasso, o come transito in tappe mosse, e invece mai presi in considerazione.

Molto d'accordo. Il Pramollo se non sbaglio (vado a memoria) non fu fatto nella tappa di Lienz, quella prima della tappa di Merano vinta da Pantani nel 94?

Serra sant'Antonio e Campo Catino sono salite regolari ma, secondo me, sarebbero una bella accoppiata ed in cima lo spazio per un arrivo c'è tutto.

Dei valichi del Matese non so, ma il Valico di Camposauro l'ho fatto (in zona Taburno) ed il passaggio di una grande corsa lo meriterebbe.

In ultimo posso consigliare una bella salita in Sicilia? Non durissima (per quanto nella seconda metà mena), ma bellissima da un punto di vista paesaggistico con degli scorci fantastici sullo stretto. Consiglio di farla la mattina così da avere il sole non sulla Calabria e godere del panorama.

E' la salita al Santuario di Dinnammare sopra Messina. Solo per il panorama vale la pena farla. Inoltre in cima c'è dello spazio. Non so se sufficiente per un arrivo del Giro però lo spazio c'è. E' una salita siciliana che potrebbe essere sfruttata e che per una prima settimana come arrivo in salita andrebbe bene

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Maìno della Spinetta
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Posto anche qua perché c'è una bella sfilza di montagne poco note e usate una vecchia corsa ormai finita nel dimenticatoio, http://oldforum.cicloweb.it/viewthread.php?tid=3272


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Patate
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Tutti i (fanta)discorsi sulla possibilità di un Giro "invernale" che si concludesse al sud mi hanno fatto venire in mente questo secondo versante del Vesuvio, la cosiddetta "Strada Matrone" che parte da Boscotrecase e si ricongiunge in cima con la strada principale.
Sono 8 chilometri costantemente in doppia cifra e su pavimentazione che passa dal sanpietrino al vero e proprio pavé

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Ne verrebbe un tappone estremamente scenografico, con tanto di passaggio in Costiera Amalfitana
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bodiroga
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Beppugrillo ha scritto: sabato 17 novembre 2018, 12:27 Sìsì quello (Timmelsjoch suona molto più bello), dovrebbero riproporlo. Tra l'altro si può accoppiare allo Stelvio facendo una tappa italo-svizzero-austriaca
Il 'problema' del Rombo è che di fatto è ancora più nevoso dello Stelvio, però ti confermo, in quanto l'ho fatto in macchina, che è tanta roba. Una salita infinita e molto dura.


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Alpe.di.Siusi
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Patate ha scritto: sabato 16 maggio 2020, 10:27 Tutti i (fanta)discorsi sulla possibilità di un Giro "invernale" che si concludesse al sud mi hanno fatto venire in mente questo secondo versante del Vesuvio, la cosiddetta "Strada Matrone" che parte da Boscotrecase e si ricongiunge in cima con la strada principale.
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Winter
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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dove si puo' firmare la petizione per una tappa del genere ?
:clap: :clap:


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Beppugrillo
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Davvero bella, peccato ci siano così poche foto facili da trovare con Google. Ho letto che era interdetta per via degli incendi ma non ho capito se è ancora così. Invece il fondo da quello che si intravede dal satellite sembra in parte come nella seconda foto ma si vedono anche dell'asfalto e forse del cemento addirittura, mentre l'ultima parte sembra uno sterrato più classico.
bodiroga ha scritto: sabato 16 maggio 2020, 10:34
Beppugrillo ha scritto: sabato 17 novembre 2018, 12:27 Sìsì quello (Timmelsjoch suona molto più bello), dovrebbero riproporlo. Tra l'altro si può accoppiare allo Stelvio facendo una tappa italo-svizzero-austriaca
Il 'problema' del Rombo è che di fatto è ancora più nevoso dello Stelvio, però ti confermo, in quanto l'ho fatto in macchina, che è tanta roba. Una salita infinita e molto dura.
L'ho fatto sui rulli (non è stata una grande idea), non è bella come lo Stelvio ma un posto al Giro lo merita di sicuro. Inoltre rimango estremamente affascinato da un'ipotesi di arrivo sul Rettenbach come al Tour de Suisse (con o senza tunnel, tanto se a Solden ci si arriva dall'Italia arrivano uno per uno a prescindere). L'Austria ha delle salite troppo belle per essere utilizzate solo al Giro d'Austria


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Patate
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Beppugrillo ha scritto: sabato 16 maggio 2020, 13:59 Davvero bella, peccato ci siano così poche foto facili da trovare con Google. Ho letto che era interdetta per via degli incendi ma non ho capito se è ancora così.
Dovrebbe esserci un "servizio navetta" organizzato dal parco con dei bus ecologici che partono ogni ora. Quindi non è aperta al pubblico motorizzato ma dovrebbe aver riaperto
Beppugrillo ha scritto: sabato 16 maggio 2020, 13:59 L'ho fatto sui rulli (non è stata una grande idea), non è bella come lo Stelvio ma un posto al Giro lo merita di sicuro. Inoltre rimango estremamente affascinato da un'ipotesi di arrivo sul Rettenbach come al Tour de Suisse (con o senza tunnel, tanto se a Solden ci si arriva dall'Italia arrivano uno per uno a prescindere). L'Austria ha delle salite troppo belle per essere utilizzate solo al Giro d'Austria
A me piacerebbe molto una tappa a ricalcare l'Oetztaler, con Kuhtai, Brennero, Giovo e Rombo prima dell'arrivo in discesa a Solden


trautman80
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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buiaccaro ha scritto: sabato 15 dicembre 2018, 22:25
Molto d'accordo. Il Pramollo se non sbaglio (vado a memoria) non fu fatto nella tappa di Lienz, quella prima della tappa di Merano vinta da Pantani nel 94?
Il Pramollo nel 94 salto' a causa di una frana e poi non è stato riproposto. Assieme al Cason di Lanza sarebbe una coppia molto impegnativa. Purtroppo dovrebbero interessarsi gli austriaci per proporlo e finanziarlo visto che la localita' sciistica è sul loro versante.


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Maìno della Spinetta
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Patate ha scritto: sabato 16 maggio 2020, 10:27 Tutti i (fanta)discorsi sulla possibilità di un Giro "invernale" che si concludesse al sud mi hanno fatto venire in mente questo secondo versante del Vesuvio, la cosiddetta "Strada Matrone" che parte da Boscotrecase e si ricongiunge in cima con la strada principale.
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Quando ero ragazzino sognavo con l'atlante de agostini: quel versante del Vesuvio, un altro da sud, il monte vulture con finale a Potenza, erano spesso nelle tappe toste al sud. Mi hai riportato indietro nel tempo.


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pietro
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Patate ha scritto: sabato 16 maggio 2020, 10:27 Tutti i (fanta)discorsi sulla possibilità di un Giro "invernale" che si concludesse al sud mi hanno fatto venire in mente questo secondo versante del Vesuvio, la cosiddetta "Strada Matrone" che parte da Boscotrecase e si ricongiunge in cima con la strada principale.
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Ne verrebbe un tappone estremamente scenografico, con tanto di passaggio in Costiera Amalfitana
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Proprio bella questa salita!


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Patate
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Un'altra salita molto affascinante e mai affrontata è quella di Passo Oclini, che da est è semplicemente un breve proseguimento della strada del ben più noto Passo Lavazè ma da ovest è una vera bestia da 27 km e 1700 m di dislivello divisi in una prima parte molto morbida ed una seconda ben più dura, sempre intorno al 9-10% con gli ultimi 5-6 km sterrati
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La discesa è asfaltata anche nel tratto che porta al Lavazè e ben si collega, quindi, ad un arrivo a Pampeago o a Cavalese
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pietro
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Patate ha scritto: venerdì 29 maggio 2020, 10:31 Un'altra salita molto affascinante e mai affrontata è quella di Passo Oclini, che da est è semplicemente un breve proseguimento della strada del ben più noto Passo Lavazè ma da ovest è una vera bestia da 27 km e 1700 m di dislivello divisi in una prima parte molto morbida ed una seconda ben più dura, sempre intorno al 9-10% con gli ultimi 5-6 km sterrati
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La discesa è asfaltata anche nel tratto che porta al Lavazè e ben si collega, quindi, ad un arrivo a Pampeago o a Cavalese
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Ci andavo in vacanza qualche anno fa in quelle zone, per quello che riguarda gli ultimi 5,6 km sterrati dovrebbero essere quelli che sono in costa sul corno bianco, ma li avevo fatti in MTB perché il fondo era piuttosto brutto


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Beh, dai, da quell'immagine non mi sembra un campo di patate, pare essere sistemabile.


pietro
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Bomby ha scritto: venerdì 29 maggio 2020, 13:40 Beh, dai, da quell'immagine non mi sembra un campo di patate, pare essere sistemabile.
No, nell'immagine sopra la strada è in leggera ascesa e se la sistemano si può sicuramente passare, però non so dove porti.
Quella più in basso è in costa e quella si è in salita, ma se vogliono farci passare il Giro ci vorrà molto lavoro, e non penso che le macchine ci passino.


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Stylus
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Una salita che mi era piaciuta particolarmente, specie come paesaggi, era stata quella dell'altopiano del Montasio, ma non se la rivedrò mai al Giro visto che a Caneiro, salvo lo Zoncolan, piace spesso variare per valorizzare il territorio. Plan de Corones invece in che situazione è? Leggevo tempo fa che dopo l'ultimo passaggio è stato abbandonato a se stesso e servirebbero grandi lavori per rendere la strada nuovamente transitabile al gruppo: io ho il grosso rammarico della tappa mai vista nel 2006, che non è certo stata colmata con le cronoscalata. Una tappa con Giovo-Erbe-Plan de Corones sarebbe un tappone con i fiocchi


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Patate
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da Patate »

pietro ha scritto: venerdì 29 maggio 2020, 14:35
Bomby ha scritto: venerdì 29 maggio 2020, 13:40 Beh, dai, da quell'immagine non mi sembra un campo di patate, pare essere sistemabile.
No, nell'immagine sopra la strada è in leggera ascesa e se la sistemano si può sicuramente passare, però non so dove porti.
Quella più in basso è in costa e quella si è in salita, ma se vogliono farci passare il Giro ci vorrà molto lavoro, e non penso che le macchine ci passino.
Porta direttamente al parcheggio del Passo, dove inizia l'asfalto che porta al Lavazè.
Forse tu ti riferisci ad uno dei tanti sentierini che portano su al Corno Bianco che sono, effettivamente, malmessi in alcuni tratti.
Quello che porta al Passo non si inerpica sul Corno e mi sembra abbastanza realistica


nunziol
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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In Calabria ci sono diverse salite per nulla battute dalle corse sé non da qualche trofeo locale e dai cicloamatori della zona

Una salita poco conosciuta al di fuori degli appassionati è il Colle dell'Esca/Macrocioli. Un muro di circa 5 Km che parte da Longobucco (CS), pendenza media 11% con tratti al 18%
Ho trovato un video di questa salita

Abbastanza vicina a Camigliatello e Montescuro,inserita in una tappa potrebbe fare danni visto che comunque per arrivare a Longobucco è obbligatorio fare altre salite, anche se quando l' ho percorsa in auto l'asfalto mi è sembrato messo davvero male,a quanto so è una strada non gestita da nessuno. Abbastanza vicino c'è il Botte Donato (10 Km circa al 5,3%)e non lontano c'è un altro muro, vicino Castelsilano (Kr) 3,4 km al 10%

Si tratta di salite in piccoli centri della Sila quindi non so quanto possano sganciare per ospitare il Giro, di sicuro sarebbero molto interessate e in Sila potrebbe uscire fuori volendo una bella tappa anche al di fuori delle "classiche" Crocetta e Montescuro

Penso che anche tra Pollino, Aspromonte e Serre Vibonesi si trovi roba interessante


lucks83
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da lucks83 »

Non sono andato molto a ritroso nel topic... Nessuno ha mai nominato il passo dello Spluga? Signora salita di 30km.
Volendo si può arrivare sopra madesimo in località Motta, da chiavenna sarebbe un signor arrivo in salita.
Poi ci sono cuvignone, alpe segletta, il crocedomini e il vivione...
Anche il passo Valles è un bel po che non lo vediamo al giro.


Pino_82
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Basso ha scritto: domenica 4 novembre 2018, 11:33 Diverso tempo fa avevo creato questa tappa tra gli sconosciuti Colli dei Castellari e, soprattutto, tra le Prealpi Vicentine. Con, a conclusione, una salita tanto dura quanto, purtroppo, pressoché vergine per il ciclismo. Il Passo di Campogrosso

Dueville-Campogrosso.png

Il Passo Campogrosso (da Recoaro) misura poco più di 10 km e ha una pendenza media attorno al 10%. Il tratto più duro è nel primo terzo, in località Merendaore, con pendenza massima fra il 16 e il 17%. Attorno ai meno 3 km tantissimi tornanti, mente il finale proprio sul passo è più agevole, attorno al 3/4% (nell'altimetria sottostante non c'è). La strada "muore" sul Passo, in quanto il versante trentino da Vallarsa è chiuso al traffico mentre la strada di collegamento con l'Ossario del Pasubio è percorribile solo a piedi o in bici (conviene una MTB).

Campogrosso.png
Il Campogrosso è un ottima salita che fa ingresso nelle Alpi, prealpina ma dura. Certo se si fatica a raggiungere la statale, per quei sei km, che ci facciano un idea.
Lo stesso per la Croce Arcana, molto impegnativa, da entrambi o versanti, e quanto mai ideale tanto per salire al Cimone, o a Corno alle Scale dal Romagnolo, che dal toscano, che poi da Fiumalbo ha il suo versante più arcigno, o con Abetone verso Pian di Luce e Alpe Tre Potenze, con Trebbio e Altipiano delle Pizzorne per un arrivo in valle ma anche Radici e San Pellegrino.
Certo a vedere il Barigazzo, storica , così impegnativa, domando voi se non è dalla statale che vede più di un km al 15%. Ecco che ritornare al Monte Cimone dalle valli sotto Sestola è molto semplice
Il Pietracornale un ingresso ideale per raggiungere poi Roccamorice verso la Maiella, ma anche il Valico dell'acciano presso S.Benedetto in Perillis, un altro ottimo innesto, per riportarsi da Capistrano quindi verso Bussi.


nurseryman
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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lucks83 ha scritto: mercoledì 3 giugno 2020, 18:12 Non sono andato molto a ritroso nel topic... Nessuno ha mai nominato il passo dello Spluga? Signora salita di 30km.
Volendo si può arrivare sopra madesimo in località Motta
, da chiavenna sarebbe un signor arrivo in salita.
Poi ci sono cuvignone, alpe segletta, il crocedomini e il vivione...
Anche il passo Valles è un bel po che non lo vediamo al giro.
dinne un'altra così la fanno


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Winter
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da Winter »

la doppietta arlaz zuccore
Con arrivo a saint vincent (o con ulteriori ascese col de joux e estoul) meriterebbero una chance


Pino_82
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Aosta, può ricevere una tappa con Zuccore, Saint Pantaleon, Champremiere e Peroulaz di Pila.
L'oclini, è ottimo venendo da Salorno, dopo il durissimo Cauria, con rinnesto a Nova Ponente, quindi Obereggen, Lavaze, Pramadiccio, e Alpe di Pampeago.
Una splendida tappa


lucks83
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da lucks83 »

nurseryman ha scritto: domenica 11 luglio 2021, 10:38
lucks83 ha scritto: mercoledì 3 giugno 2020, 18:12 Non sono andato molto a ritroso nel topic... Nessuno ha mai nominato il passo dello Spluga? Signora salita di 30km.
Volendo si può arrivare sopra madesimo in località Motta
, da chiavenna sarebbe un signor arrivo in salita.
Poi ci sono cuvignone, alpe segletta, il crocedomini e il vivione...
Anche il passo Valles è un bel po che non lo vediamo al giro.
dinne un'altra così la fanno
Guarda, facciamo così.
È dal 1995 che vorrei rivedere il passo di monte giovo e il passo di pennes.
Possono essere abbinati al Rombo, con un arrivo magari a Solden, oppure scalati in sequenza giovo-pennes, la prima salita di 20 km abbastanza impegnativa, il pennes da vipiteno è davvero duro!
Vediamo se l'anno prossimo si avvera un altro mio desiderio 😉


jumbo
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da jumbo »

lucks83 ha scritto: lunedì 12 luglio 2021, 23:40
nurseryman ha scritto: domenica 11 luglio 2021, 10:38
lucks83 ha scritto: mercoledì 3 giugno 2020, 18:12 Non sono andato molto a ritroso nel topic... Nessuno ha mai nominato il passo dello Spluga? Signora salita di 30km.
Volendo si può arrivare sopra madesimo in località Motta
, da chiavenna sarebbe un signor arrivo in salita.
Poi ci sono cuvignone, alpe segletta, il crocedomini e il vivione...
Anche il passo Valles è un bel po che non lo vediamo al giro.
dinne un'altra così la fanno
Guarda, facciamo così.
È dal 1995 che vorrei rivedere il passo di monte giovo e il passo di pennes.
Possono essere abbinati al Rombo, con un arrivo magari a Solden, oppure scalati in sequenza giovo-pennes, la prima salita di 20 km abbastanza impegnativa, il pennes da vipiteno è davvero duro!
Vediamo se l'anno prossimo si avvera un altro mio desiderio 😉
Il problema è che dopo il Pennes non ci sono località dove piazzare l'arrivo di tappa a pochi km.
Arrivare a Sarentino sono già circa 30 km.


lucks83
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da lucks83 »

jumbo ha scritto: martedì 13 luglio 2021, 8:10
lucks83 ha scritto: lunedì 12 luglio 2021, 23:40
nurseryman ha scritto: domenica 11 luglio 2021, 10:38

dinne un'altra così la fanno
Guarda, facciamo così.
È dal 1995 che vorrei rivedere il passo di monte giovo e il passo di pennes.
Possono essere abbinati al Rombo, con un arrivo magari a Solden, oppure scalati in sequenza giovo-pennes, la prima salita di 20 km abbastanza impegnativa, il pennes da vipiteno è davvero duro!
Vediamo se l'anno prossimo si avvera un altro mio desiderio 😉
Il problema è che dopo il Pennes non ci sono località dove piazzare l'arrivo di tappa a pochi km.
Arrivare a Sarentino sono già circa 30 km.
Lo so.
Ma se facessero una tappa di questo tipo con in serie : mendola, castrin, monte giovo e pennes, in cima al pennes arrivano uno per uno.
Poi i distacchi potrebbero addirittura dilatarsi nep momento in cui finisce la discesa a forte pendenza a Riobianco e cominciano i circa 20 km di leggera discesa verso Sarentino.
Sarebbe un finale che indurrebbe ad attaccare forte sul pennes, specie se si posizionasse la tappa al terzultimo o penultimo giorno di corsa.
Sarentino è distante 30 km dalla vetta del pennes, è vero, ma in fondo anche il ventoux dista 25/26 km da malaucene e i big se le sono date.


damr
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Patate ha scritto: sabato 16 maggio 2020, 10:27 Tutti i (fanta)discorsi sulla possibilità di un Giro "invernale" che si concludesse al sud mi hanno fatto venire in mente questo secondo versante del Vesuvio, la cosiddetta "Strada Matrone" che parte da Boscotrecase e si ricongiunge in cima con la strada principale.
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Quando ero ragazzino sognavo tappe del genere perché vivevo in Costiera Amalfitana. Il problema enorme è che il Valico di Chiunzi è in condizioni vergognose da almeno dieci anni: la strada è piena di buche e non viene asfaltata, uno schifo, è quasi uno sterrato!


jumbo
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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lucks83 ha scritto: martedì 13 luglio 2021, 20:53
jumbo ha scritto: martedì 13 luglio 2021, 8:10
lucks83 ha scritto: lunedì 12 luglio 2021, 23:40

Guarda, facciamo così.
È dal 1995 che vorrei rivedere il passo di monte giovo e il passo di pennes.
Possono essere abbinati al Rombo, con un arrivo magari a Solden, oppure scalati in sequenza giovo-pennes, la prima salita di 20 km abbastanza impegnativa, il pennes da vipiteno è davvero duro!
Vediamo se l'anno prossimo si avvera un altro mio desiderio 😉
Il problema è che dopo il Pennes non ci sono località dove piazzare l'arrivo di tappa a pochi km.
Arrivare a Sarentino sono già circa 30 km.
Lo so.
Ma se facessero una tappa di questo tipo con in serie : mendola, castrin, monte giovo e pennes, in cima al pennes arrivano uno per uno.
Poi i distacchi potrebbero addirittura dilatarsi nep momento in cui finisce la discesa a forte pendenza a Riobianco e cominciano i circa 20 km di leggera discesa verso Sarentino.
Sarebbe un finale che indurrebbe ad attaccare forte sul pennes, specie se si posizionasse la tappa al terzultimo o penultimo giorno di corsa.
Sarentino è distante 30 km dalla vetta del pennes, è vero, ma in fondo anche il ventoux dista 25/26 km da malaucene e i big se le sono date.
Sono 5500 m di dislivello.
Mi hai convinto, hai il mio appoggio su questo tappone.


herbie
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da herbie »

jumbo ha scritto: martedì 13 luglio 2021, 21:38
lucks83 ha scritto: martedì 13 luglio 2021, 20:53
jumbo ha scritto: martedì 13 luglio 2021, 8:10
Il problema è che dopo il Pennes non ci sono località dove piazzare l'arrivo di tappa a pochi km.
Arrivare a Sarentino sono già circa 30 km.
Lo so.
Ma se facessero una tappa di questo tipo con in serie : mendola, castrin, monte giovo e pennes, in cima al pennes arrivano uno per uno.
Poi i distacchi potrebbero addirittura dilatarsi nep momento in cui finisce la discesa a forte pendenza a Riobianco e cominciano i circa 20 km di leggera discesa verso Sarentino.
Sarebbe un finale che indurrebbe ad attaccare forte sul pennes, specie se si posizionasse la tappa al terzultimo o penultimo giorno di corsa.
Sarentino è distante 30 km dalla vetta del pennes, è vero, ma in fondo anche il ventoux dista 25/26 km da malaucene e i big se le sono date.
Sono 5500 m di dislivello.
Mi hai convinto, hai il mio appoggio su questo tappone.
concordo. Per altro fino a Sarentino mi pare sia praticamente tutta discesa. Ma anche l'arrivo a Bolzano non penalizzerebbe troppo. Pennes nel finale gran salita!
QUalche post fa leggevo di Cauria, una delle salite che ho trovato più dure in assoluto, forse per il fatto che ha una pendenza costante nel duro, senza respiro. Però se non mi sbaglio è una strada a fondo cieco, e quindi proponibile solo come arrivo di tappa. La strada è molto ben asfaltata, ma il paese in cima è proprio piccolo.
Ultima modifica di herbie il martedì 13 luglio 2021, 22:13, modificato 1 volta in totale.


Giacomino
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da Giacomino »

E perchè non finire al lago di Valdurna , sono altri 500 e passa di dislivello ed è anche la famosa salita facile tipo Aprica


nurseryman
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Iscritto il: sabato 6 giugno 2020, 18:38

Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da nurseryman »

mi piacerebbe vedere l'amiata come arrivo di tappa
anche come monosalita o con un doppio passaggio salendo da castel del piano e poi da abbadia s. salvatore


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Bike65
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da Bike65 »

Alpe.di.Siusi ha scritto: sabato 16 maggio 2020, 12:51
Patate ha scritto: sabato 16 maggio 2020, 10:27 Tutti i (fanta)discorsi sulla possibilità di un Giro "invernale" che si concludesse al sud mi hanno fatto venire in mente questo secondo versante del Vesuvio, la cosiddetta "Strada Matrone" che parte da Boscotrecase e si ricongiunge in cima con la strada principale.
Sono 8 chilometri costantemente in doppia cifra e su pavimentazione che passa dal sanpietrino al vero e proprio pavé

Immagine
Immagine
download.png

Ne verrebbe un tappone estremamente scenografico, con tanto di passaggio in Costiera Amalfitana
vesuvio.png
Bellissima! :drool:
Come il fondo di una padella


miroci
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da miroci »

Tra le salite dimenticate:
in Friuli ci sarebbe il Pramollo (magari dopo il Cason di Lanza) e mi piacerebbe vedere l'accoppiata Sella Nevea e Mangart (anche se in Slovenia). Inoltre c'è il Mataiur, appena affrontato dal Giro Donne.
In Veneto sarebbe stupendo il Pizzoc da Vittorio Veneto (via Crosetta), oppure Pian delle Femene, o anche il Rifugio Dolomieu (poco spazio in cima) da Puos d'Alpago. Mai fatto al Giro il Monte Grappa da Caupo (ti spezza le reni), discesa a Romano e arrivo in Cima Grappa da Semonzo. Senza Parlare degli altri versanti del Grappa.
Il passo della Borcola è un'altra chicca mai affrontata. Si può scendere a Rovereto e poi risalire al passo Coe o fare il Bondone.
Saluti


Winter
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da Winter »

nurseryman ha scritto: mercoledì 14 luglio 2021, 8:04 mi piacerebbe vedere l'amiata come arrivo di tappa
anche come monosalita o con un doppio passaggio salendo da castel del piano e poi da abbadia s. salvatore
Tipo l arrivo del giro u23
Durissimo


herbie
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da herbie »

miroci ha scritto: mercoledì 14 luglio 2021, 14:42 Tra le salite dimenticate:
in Friuli ci sarebbe il Pramollo (magari dopo il Cason di Lanza) e mi piacerebbe vedere l'accoppiata Sella Nevea e Mangart (anche se in Slovenia). Inoltre c'è il Mataiur, appena affrontato dal Giro Donne.
in Friuli io ricordo come un piccolo Zoncolan la salita di Sella Carnizza dal versante di Lischiazze. Non so se andavo piano io o era veramente dura la salita.
Da lì però bisognerebbe poi fare anche il Passo di Tanamea, per tornare verso località che ospiterebbero un arrivo.
Il Mangart sarebbe un arrivo di una spettacolarità unica.


Pino_82
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Un anello mitico che la corsa rosa ha battutto solo parzialmente e che vale una delle più belle frazioni alpine riguarda il Vivione, la croce salve, il Crocedomini da Breno e il passo Maniva, ancor meglio se fin sul Goletto delle Crocette.


Pino_82
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da Pino_82 »

Un altro trittico che la direzione rcs potrebbe proporre, è quella che riguarda l'alta val di non, con la Forcella Brez da fondo sarnonico, il passo Castrin da laurarego, da sud, versante più impegnativo e quindi un arrivo in quota in val d'ultimo, ai 1880 mt del lago di fontana bianca, sette km piuttosto impegnativi

https://www.cyclingcols.com/col/ValDUltimo_Ultental


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