Le salite italiane poco battute dalle corse

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lucks83
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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matteo.conz ha scritto: domenica 11 novembre 2018, 13:41
Winter ha scritto: domenica 4 novembre 2018, 10:57 Fauniera
Che sia stato fatto solo una volta.. nel 1999 ( due volte se consideriamo l'esischie , fatto nel 2003)..
Sampeyre
Nel 1995 e nel 2003

son i primi colli che dovrebbero essere messi

Poi il rombo (con arrivo magari a Soelden)

L'accoppiata San Pellegrino in Alpe - Abetone

e nella mia zona.. Ultimi 60 km di una tappa Arlaz - Zuccore - Joux (se non tutto , dalle antenne) e arrivo a Estoul

Alpe Segletta da aurano
e Oropa facendo la galleria di Rosazza (facendo il versante dalla valle cervo) con discesa su Oropa
Si queste sono le salite che fanno danni e sono bellissime. Le dolomiti volendo possono ancora dar tanto ma sempre più spesso partoriscono un topolino.
Ci sarebbe una salita definitiva, leggendaria e di cui non è certo neanche il nome: rifugio calvanico o galvatronico...non capisco perchè vegni non sia già li a cercare di allestire La Tappa.
Ciao Matteo, poco tempo fa ho definito le Dolomiti poco selettive e giustamente sono stato cazziato da molti. Però effettivamente, come dici tu ultimamente partoriscono tappe poco spettcolari o che comunque fanno distacchi risicati. Credo che il problema stia nel fatto di come vengono tracciate perché ormai sono anni e anni che non inseriscono le salite più dure delle Dolomiti. Il Fedaia sembra scomparso, il passo di Pampeago dopo l'asfaltatura del 2012 anche. Del Valles e del passo delle Erbe non ne parliamo...il San Pellegrino manca dal 2006. Fu fatto nel 2014 ma a più di 100 km dal traguardo.


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matteo.conz
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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E' così come dici. Io sono di feltre quindi ai piedi delle dolomiti e qualche giro l'ho fatto. Volendo le possibilità sono moltissime ma non le sfruttano. Poi c'è una questione storica: le salite piemontesi&co sono state fatte in buona parte da napoleone e gli altri quindi strade militari lunghe con pendenza costante mentre le dolomiti hanno un'altra storia ma volendo si possono trovare percorsi per tutti i gusti. Non so perchè non lo fanno...o almeno lo intuisco: la 20a tappa del nuovo giro ricalca la gran fondo sportful però volendo qui in zona si potrebbe disegnare un tappone vero...vabbè ci siamo capiti.


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C'è sempre una soluzione semplice ad un problema complesso. Ed è quella sbagliata. A. Einstein
lucks83
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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matteo.conz ha scritto: domenica 11 novembre 2018, 14:59 E' così come dici. Io sono di feltre quindi ai piedi delle dolomiti e qualche giro l'ho fatto. Volendo le possibilità sono moltissime ma non le sfruttano. Poi c'è una questione storica: le salite piemontesi&co sono state fatte in buona parte da napoleone e gli altri quindi strade militari lunghe con pendenza costante mentre le dolomiti hanno un'altra storia ma volendo si possono trovare percorsi per tutti i gusti. Non so perchè non lo fanno...o almeno lo intuisco: la 20a tappa del nuovo giro ricalca la gran fondo sportful però volendo qui in zona si potrebbe disegnare un tappone vero...vabbè ci siamo capiti.
Si, è vero. Quel Rolle messo lì cosi ammazza un po' il percorso della tappa 20. Trovo strano che abbiano ignorato il brocon ma soprattutto il Valles, che si poteva piazzare giusto prima del tratto del Rolle che parte da paneveggio. Anche il monte Avena, volendo potevano scalarlo due volte, la prima salendo da Ponte d'Oltra, discesa verso pedavena e a metà discesa si prende a destra per risalire in cima. Vabbe'..


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Maìno della Spinetta
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Le Dolomiti hanno alcuni mostri sacri, ma il Giro non sempre li considera. Oltre a quello che avete citato ci sarebbe anche l'accoppiata Duron-Staulanza. Il Giau (e Scarponi) nel 2016 fece dei bei danni comunque...
Poi hanno così tanti colli e versanti che uno non cerca cose strane: Ad esempio, la Cibiana ha una parallela durissima alcuni km più a nord - sarebbe la salita decisiva di qualsiasi Giro in cui venisse inserita.

@winter, la tappa che proponicon Arlaz-Zuccore-Joux, per me, dovrebbe finire a Barmasc/Ajas, sia per avere il Castore e la Gobba di Rollin come silenti giudici di magnifica bellezza, sia perché i km duri di Lignod e dopo Antagnod spaccherebbero il poco rimasto unito.


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Leonardo Civitella
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Patate ha scritto: domenica 11 novembre 2018, 13:48
Leonardo Civitella ha scritto: domenica 11 novembre 2018, 13:24
chinaski89 ha scritto: domenica 11 novembre 2018, 13:05

Potrebbero farci una trasferta del Tour come tentativo estremo di spezzare il greggismo e il controllo Sky :D

In alternativa chiamate i tizi che asfaltano le piste da sci in Spagna :D
Già immagino una partenza della Vuelta in Italia, con 2 belle tappe con arrivo a Scanuppia e a Pozza San Glisente. :diavoletto:

PS:Comunque visto che alla vuelta hanno proposto un arrivo sulla stradina del Faro de Bares, Pozza San Glisente potrebbe ospitare il Giro. :D

Saluti,Leonardo
Io la stavo disegnando una Vuelta a Italia :diavoletto: con tutte le rampacce e muri che abbondano ovunque ma particolarmente in Molise e Calabria
Ti consiglio un arrivo a Sant'Oreste, più precisamente agli eremi.
Te lo consiglio oltre che per le pendenze, anche per la strada.https://www.google.it/maps/@42.243026,1 ... 312!8i6656
:diavoletto:

Saluti,Leonardo
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Maìno della Spinetta ha scritto: domenica 11 novembre 2018, 16:56 Le Dolomiti hanno alcuni mostri sacri, ma il Giro non sempre li considera. Oltre a quello che avete citato ci sarebbe anche l'accoppiata Duron-Staulanza. Il Giau (e Scarponi) nel 2016 fece dei bei danni comunque...
Poi hanno così tanti colli e versanti che uno non cerca cose strane: Ad esempio, la Cibiana ha una parallela durissima alcuni km più a nord - sarebbe la salita decisiva di qualsiasi Giro in cui venisse inserita.

@winter, la tappa che proponicon Arlaz-Zuccore-Joux, per me, dovrebbe finire a Barmasc/Ajas, sia per avere il Castore e la Gobba di Rollin come silenti giudici di magnifica bellezza, sia perché i km duri di Lignod e dopo Antagnod spaccherebbero il poco rimasto unito.
Non la conoscevo questa variante della cibiana. Ora l'ho vista su google maps. La strada mi sembra strettina.. è fattibile per il Giro d'Italia?


castelli
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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a verona c'è punta veleno, peri fosse e sega di ala (sul confine).
inserire una tappa con un paio di queste salite e finale sulle torricelle sarebbe molto interessante.
da perifosse si può scendere da un versante molto tecnico volendo ossia via breonio molina fumane. da lì a vr sono 15 km facili.
dal fittanze si può scendere sempre da fosse.

tra scollinamento del la veleno e una di queste due salite ci sono 45 km a peri e 60 km alla zona dove inizia la sdruzzinà.

certo con le dolomiti vicine non c'è abbastanza partita. in ogni caso ci sarebbe del buon materiale per fare qualcosa di interessante.
a parte il giro del trentino queste salite non sono mai state sfruttate al giro d'italia.


Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC

Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
Winter
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Maìno della Spinetta ha scritto: domenica 11 novembre 2018, 16:56

@winter, la tappa che proponicon Arlaz-Zuccore-Joux, per me, dovrebbe finire a Barmasc/Ajas, sia per avere il Castore e la Gobba di Rollin come silenti giudici di magnifica bellezza, sia perché i km duri di Lignod e dopo Antagnod spaccherebbero il poco rimasto unito.
ma estoul è piu' dura come salita (e non avresti il falsopiano )
http://www.massimoperlabici.eu/Sito%20M ... estoul.htm
Barmasc (da brusson)
http://www.massimoperlabici.eu/Sito%20M ... armasc.htm


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Maìno della Spinetta
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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La conosco molto bene Estoul, salita bella, dura, regolare - ma chi attacca sullo Zuccore avendo Estoul dopo il facile Joux? Comunque, son due finali molto belli, con contenuto tecnici e paesaggistici di livello. Se Monterosa Ski caccia la grana vedrei bene un finale con Arlaz, Zuccore, metà Joux, salita a Antagnod, discesa su Champoluc, svolta a sinistra e arrivo agli impianti.


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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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due Salite che mi piacerebbe rivedere al Giro D'Italia

Colle Fauniera da Castelmagno (CN) in Piemonte, Giro 99 Pantani, Jalabert, Gotti, Savoldelli...
Monte Scuro (CS) in Calabria salita bellissima su cui si svolse un bel duello Merckx - Fuente....

Inoltre una salita Siciliana mai affrontata, lunga e regolare, che scollina a 1600 nel parco delle Madonie: PIANO BATTAGLIA


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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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ciclistasiciliano ha scritto: martedì 13 novembre 2018, 9:46 due Salite che mi piacerebbe rivedere al Giro D'Italia

Colle Fauniera da Castelmagno (CN) in Piemonte, Giro 99 Pantani, Jalabert, Gotti, Savoldelli...
Monte Scuro (CS) in Calabria salita bellissima su cui si svolse un bel duello Merckx - Fuente....

Inoltre una salita Siciliana mai affrontata, lunga e regolare, che scollina a 1600 nel parco delle Madonie: PIANO BATTAGLIA
Piano battaglia è casa mia.
La conosco metro metro da tutti i tre versanti.
Non è così regolare come sembra, in nessuno dei tre versanti per la presenza di tratti in contropendenza e tratti duri, seppur brevi

Il più duro parte da Campofelice di Roccella, sul mare e dopo i primi 15 km regolari e semplici si incattivisce con 4-5 km all'8 % di media fino a Portella Colla (1420m). Gli ultimi 3 km sono pedalabili al 5-6% di media.

Dal mio paese, Polizzi Generosa, parte il versante più facile (15 km al 4,4%) anche se 3 km in piano ne abbassano la pendenza media. ma il tratto dal 6 al 10 km ha una pendenza media dell'8%.

Il terzo versante sale da Petralia Sottana ed è diviso in 3 tronconi separati da due tratti in contropendenza. Gli ultimi 3.5 km sono bastardelli.


Quando ero piccolo mi innamoravo di tutto, ma il primo vero amore non si scorda mai: Merano-Aprica, 5 giugno 1994.
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Patate
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Camoscio madonita ha scritto: martedì 13 novembre 2018, 12:04
ciclistasiciliano ha scritto: martedì 13 novembre 2018, 9:46 due Salite che mi piacerebbe rivedere al Giro D'Italia

Colle Fauniera da Castelmagno (CN) in Piemonte, Giro 99 Pantani, Jalabert, Gotti, Savoldelli...
Monte Scuro (CS) in Calabria salita bellissima su cui si svolse un bel duello Merckx - Fuente....

Inoltre una salita Siciliana mai affrontata, lunga e regolare, che scollina a 1600 nel parco delle Madonie: PIANO BATTAGLIA
Piano battaglia è casa mia.
La conosco metro metro da tutti i tre versanti.
Non è così regolare come sembra, in nessuno dei tre versanti per la presenza di tratti in contropendenza e tratti duri, seppur brevi

Il più duro parte da Campofelice di Roccella, sul mare e dopo i primi 15 km regolari e semplici si incattivisce con 4-5 km all'8 % di media fino a Portella Colla (1420m). Gli ultimi 3 km sono pedalabili al 5-6% di media.

Dal mio paese, Polizzi Generosa, parte il versante più facile (15 km al 4,4%) anche se 3 km in piano ne abbassano la pendenza media. ma il tratto dal 6 al 10 km ha una pendenza media dell'8%.

Il terzo versante sale da Petralia Sottana ed è diviso in 3 tronconi separati da due tratti in contropendenza. Gli ultimi 3.5 km sono bastardelli.
Piano Battaglia tra l'altro collegabile ad una delle rampe di garage più clamorose: la mitica Trazzera grillina, 1 km in cemento al 18% di media :diavoletto:
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Patate ha scritto: martedì 13 novembre 2018, 12:52
Camoscio madonita ha scritto: martedì 13 novembre 2018, 12:04
ciclistasiciliano ha scritto: martedì 13 novembre 2018, 9:46 due Salite che mi piacerebbe rivedere al Giro D'Italia

Colle Fauniera da Castelmagno (CN) in Piemonte, Giro 99 Pantani, Jalabert, Gotti, Savoldelli...
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Piano battaglia è casa mia.
La conosco metro metro da tutti i tre versanti.
Non è così regolare come sembra, in nessuno dei tre versanti per la presenza di tratti in contropendenza e tratti duri, seppur brevi

Il più duro parte da Campofelice di Roccella, sul mare e dopo i primi 15 km regolari e semplici si incattivisce con 4-5 km all'8 % di media fino a Portella Colla (1420m). Gli ultimi 3 km sono pedalabili al 5-6% di media.

Dal mio paese, Polizzi Generosa, parte il versante più facile (15 km al 4,4%) anche se 3 km in piano ne abbassano la pendenza media. ma il tratto dal 6 al 10 km ha una pendenza media dell'8%.

Il terzo versante sale da Petralia Sottana ed è diviso in 3 tronconi separati da due tratti in contropendenza. Gli ultimi 3.5 km sono bastardelli.
Piano Battaglia tra l'altro collegabile ad una delle rampe di garage più clamorose: la mitica Trazzera grillina, 1 km in cemento al 18% di media :diavoletto:
cattura.png

piano-battaglia.png
Sarebbe un ottima crono fino al muro, io la proporrei


FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da Camoscio madonita »

Patate ha scritto: martedì 13 novembre 2018, 12:52
Camoscio madonita ha scritto: martedì 13 novembre 2018, 12:04
ciclistasiciliano ha scritto: martedì 13 novembre 2018, 9:46 due Salite che mi piacerebbe rivedere al Giro D'Italia

Colle Fauniera da Castelmagno (CN) in Piemonte, Giro 99 Pantani, Jalabert, Gotti, Savoldelli...
Monte Scuro (CS) in Calabria salita bellissima su cui si svolse un bel duello Merckx - Fuente....

Inoltre una salita Siciliana mai affrontata, lunga e regolare, che scollina a 1600 nel parco delle Madonie: PIANO BATTAGLIA
Piano battaglia è casa mia.
La conosco metro metro da tutti i tre versanti.
Non è così regolare come sembra, in nessuno dei tre versanti per la presenza di tratti in contropendenza e tratti duri, seppur brevi

Il più duro parte da Campofelice di Roccella, sul mare e dopo i primi 15 km regolari e semplici si incattivisce con 4-5 km all'8 % di media fino a Portella Colla (1420m). Gli ultimi 3 km sono pedalabili al 5-6% di media.

Dal mio paese, Polizzi Generosa, parte il versante più facile (15 km al 4,4%) anche se 3 km in piano ne abbassano la pendenza media. ma il tratto dal 6 al 10 km ha una pendenza media dell'8%.

Il terzo versante sale da Petralia Sottana ed è diviso in 3 tronconi separati da due tratti in contropendenza. Gli ultimi 3.5 km sono bastardelli.
Piano Battaglia tra l'altro collegabile ad una delle rampe di garage più clamorose: la mitica Trazzera grillina, 1 km in cemento al 18% di media :diavoletto:
cattura.png

piano-battaglia.png
è disumana in bici la trazzera di Caltavuturo, è veramente un garage da Vuelta. Le macchine la fanno tutta di prima, solos senon piove...sennò non la fanno :diavoletto:
Rimane comunque lontana almeno 25 km dall'imbocco più vicino alla salita di piano battaglia.

la strada che hai tracciato tu tra Caltavuturo e polizzi non è tutta asfaltata. Scendendo da Caltavuturo verso il fiume Imera Sett è sterrata e per niente bella per almeno 3 km. Una delle tante(issime) incompiute siciliane. E ti garantisco che la salita dal fiume verso Polizzi è interrotta da almeno 5 frane, seppur percorribile in bdc.

Invece se qualcuno ha voglia di tracciarla è molto bella e dura la salita che da Catelbuono sale al Rifugio crispi a Piano sempria. Lì gli ultimi km sono in doppia cifra per diversi tratti e sarebbe abbinabile a Piano Battaglia, Gratteri o Gibilmanna


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Patate
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da Patate »

Camoscio madonita ha scritto: martedì 13 novembre 2018, 16:04

la strada che hai tracciato tu tra Caltavuturo e polizzi non è tutta asfaltata. Scendendo da Caltavuturo verso il fiume Imera Sett è sterrata e per niente bella per almeno 3 km. Una delle tante(issime) incompiute siciliane.
Azz. Dal satellite si vedono i lavori ma pensavo fossero finiti


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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da Beppugrillo »

So che non è il topic giusto ma non so dove altro mettere la questione. Riguarda l'Etna, vedevo che dopo il Rifugio Sapienza c'è il sentiero sterrato che sale e per altri 4-5 km sembra anche fattibile con le bici da corsa (tra l'altro a occhio dovrebbe essere fisso sopra il 10% di pendenza, una vera bastardata), non meno del Colle delle Finestre. Quanto sarebbe spettacolare un arrivo lì? Si può sognare? Lo spazio per il traguardo non c'è, lo so. Cioè, in realtà c'è tutto lo spazio del mondo ma immagino ci siano forti vincoli anche per metterci delle strutture provvisorie. Però boh secondo me è un problema che si può pensare di affrontare, lo scenario vale davvero lo sforzo perché cambia completamente rispetto alla parte asfaltata, che bene o male sembra una salita qualsiasi, lì sali davvero sul fianco del vulcano.

Edit: vedo che a un certo punto c'è pure un bar con una spianata, dai un traguardo lì si può mettere senza problemi


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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Era stato proposto qualche pagina fa se non erro, con anche l'altimetria sino ai 2900 metri.

O forse era da qualche altra parte? :uhm: Però l'ho letto sul forum di sicuro.


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Camoscio madonita
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Beppugrillo ha scritto: venerdì 16 novembre 2018, 20:42 So che non è il topic giusto ma non so dove altro mettere la questione. Riguarda l'Etna, vedevo che dopo il Rifugio Sapienza c'è il sentiero sterrato che sale e per altri 4-5 km sembra anche fattibile con le bici da corsa (tra l'altro a occhio dovrebbe essere fisso sopra il 10% di pendenza, una vera bastardata), non meno del Colle delle Finestre. Quanto sarebbe spettacolare un arrivo lì? Si può sognare? Lo spazio per il traguardo non c'è, lo so. Cioè, in realtà c'è tutto lo spazio del mondo ma immagino ci siano forti vincoli anche per metterci delle strutture provvisorie. Però boh secondo me è un problema che si può pensare di affrontare, lo scenario vale davvero lo sforzo perché cambia completamente rispetto alla parte asfaltata, che bene o male sembra una salita qualsiasi, lì sali davvero sul fianco del vulcano.

Edit: vedo che a un certo punto c'è pure un bar con una spianata, dai un traguardo lì si può mettere senza problemi
E' dura pure in mountain bike. Anzi voglio esagerare: è dura pure a piedi :D E' sabbia lavica, la percorrono senza problemi in mtb, ma credo non sia fattibile in bdc


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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da Beppugrillo »

Boh dalle foto sembra bella compatta, però è chiaro che dal vivo può essere una cosa completamente diversa. Se fosse pensabile, secondo me si dovrebbe provare in tutti i modi a proporlo perché è uno scenario unico (ma unico sul serio, non unico per dire molto bello)


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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Beppugrillo ha scritto: venerdì 16 novembre 2018, 21:33 Boh dalle foto sembra bella compatta, però è chiaro che dal vivo può essere una cosa completamente diversa. Se fosse pensabile, secondo me si dovrebbe provare in tutti i modi a proporlo perché è uno scenario unico (ma unico sul serio, non unico per dire molto bello)
concordo sull'unicità! i crateri sommitali dell'Etna e la Torre del filosofo con quel paesaggio lunare quasi surreale sono una location unica e mozzafiato. Per la bdc ho letto su altri forum che è praticamente impossibile e in alcuni tratti si affonda troppo con le ruote anche con la mtb.

OT: vi consiglio se vi trovate d'inverno in quelle zone una bella sciata nelle piste di Rifugio Sapienza con vista sul golfo di Catania. Se avete la fortuna di trovare una bella giornata di sole non lo dimenticherete con facilità.


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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Il Timmelsjoch è mai stato affrontato? Quanto sarebbe bello un tappone sulle strade dell'Oetztaler? Magari arrivo sul Rettenbach come al Tour de Suisse


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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Beppugrillo ha scritto: sabato 17 novembre 2018, 11:10 Il Timmelsjoch è mai stato affrontato? Quanto sarebbe bello un tappone sulle strade dell'Oetztaler? Magari arrivo sul Rettenbach come al Tour de Suisse
Il Rombo? Mi pare negli anni '80 sì, una volta


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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Sìsì quello (Timmelsjoch suona molto più bello), dovrebbero riproporlo. Tra l'altro si può accoppiare allo Stelvio facendo una tappa italo-svizzero-austriaca


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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Beppugrillo ha scritto: sabato 17 novembre 2018, 11:10 Il Timmelsjoch è mai stato affrontato? Quanto sarebbe bello un tappone sulle strade dell'Oetztaler? Magari arrivo sul Rettenbach come al Tour de Suisse

1988, il giorno dopo la tappaccia del Gavia.


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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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skawise ha scritto: venerdì 16 novembre 2018, 20:49 Era stato proposto qualche pagina fa se non erro, con anche l'altimetria sino ai 2900 metri.

O forse era da qualche altra parte? :uhm: Però l'ho letto sul forum di sicuro.
Io l'avevo proposto, partendo dal mare, giarre-Zafferana. Magari versando il liquido compattante si risolverebbe il problema del fondo sabbioso

Edit., credo ne parlassi quando parlavamo dei dislivello maggiori affrontabili al tour vuelta giro
Ultima modifica di Maìno della Spinetta il sabato 17 novembre 2018, 14:52, modificato 1 volta in totale.


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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Maìno della Spinetta ha scritto: sabato 17 novembre 2018, 13:55
skawise ha scritto: venerdì 16 novembre 2018, 20:49 Era stato proposto qualche pagina fa se non erro, con anche l'altimetria sino ai 2900 metri.

O forse era da qualche altra parte? :uhm: Però l'ho letto sul forum di sicuro.
Io l'avevo proposto, partendo dal mare, giarre-Zafferana. Magari versando il liquido compattante si risolverebbe il problema del fondo sabbioso
Questa?

http://www.salite.ch/11145.asp?Mappa=


FCC 2019/20: rit.
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Maìno della Spinetta
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

Walter_White ha scritto: sabato 17 novembre 2018, 14:01
Maìno della Spinetta ha scritto: sabato 17 novembre 2018, 13:55
skawise ha scritto: venerdì 16 novembre 2018, 20:49 Era stato proposto qualche pagina fa se non erro, con anche l'altimetria sino ai 2900 metri.

O forse era da qualche altra parte? :uhm: Però l'ho letto sul forum di sicuro.
Io l'avevo proposto, partendo dal mare, giarre-Zafferana. Magari versando il liquido compattante si risolverebbe il problema del fondo sabbioso
Questa?

http://www.salite.ch/11145.asp?Mappa=
Esatto


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buiaccaro
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da buiaccaro »

Salire sull'Etna è un'esperienza davvero indimenticabile. Uno spettacolo fantastico.

Comunque a proposito di salite poco battute dico il Blockhaus da Roccamorice. Finalmente è stato inserito ma andrebbe riproposto molto più spesso, magari arrivando poi più sotto a Passo Lanciano (anche se rischi di tagliare il traguardo a 70 all'ora...).

Inoltre vorrei vedere ogni tanto sfruttato anche il Monte Amiata. Ha tanti versanti e tutti duri. Ci potresti davvero fare un tappone volendo.

Poi vorrei chiedere una cosa se qualcuno sa dirmi qualcosa. Questa salita che porta sul Cimone, è fattibile?

https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/126872

Perchè la discesa è asfaltata e da Google earth mi pare praticabile, lo sterrato però come è messo? E potrebbe essere aggiustabile? perchè sarebbe una salita fantastica da mettere magari prima di un arrivo a Sestola.

Mi immagino una tappa con San Pellegrino in alpe e questa salita al Cimone e mi piglia l'eccitazione


Bomby
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da Bomby »

Mah, che io sappia il tratto sterrato sopra è quello usato per la manutenzione degli impianti... non so come sia messo, ne se è strada pubblica o privata. A vedere dal satellite mi pare una di quelle strade che io definisco "campo di patate", ovvero una sterrata molto sconnessa, non affrontabile da una grande corsa. Occorre anche tenere conto della neve, se d'inverno è nevicato molto potrebbe esserci ancora dell'accumulo in quota: la strada asfaltata la liberano, quella stradicciola mmmh. E poi c'è da considerare che in cima c'è una base dell'Aeronautica non so quanto gradiscano le riprese TV... In tempo di guerra fredda era inaccessibile se non ho letto o ricordo male.
Di recente si è arrivati di recente da Sestola al passo del lupo, che è il versante in discesa che tu ipotizzi.


scile
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da scile »

buiaccaro ha scritto: sabato 17 novembre 2018, 23:58

Poi vorrei chiedere una cosa se qualcuno sa dirmi qualcosa. Questa salita che porta sul Cimone, è fattibile?

https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/126872

Perchè la discesa è asfaltata e da Google earth mi pare praticabile, lo sterrato però come è messo? E potrebbe essere aggiustabile? perchè sarebbe una salita fantastica da mettere magari prima di un arrivo a Sestola.

Mi immagino una tappa con San Pellegrino in alpe e questa salita al Cimone e mi piglia l'eccitazione
Si tratta di uno sterrato sassoso non praticabile con la bici da strada, serve una mtb


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Beppugrillo
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da Beppugrillo »

Certi posti potrebbero fare uno sforzo per sistemare alcuni sterrati visto che vanno molto di moda nel ciclismo ora (anche se a livello amatoriale/turistico forse ancora non tantissimo e giustamente una località come il Cimone punta a quello, non ad un passaggio del Giro una volta ogni vent'anni). Poi alcuni posti hanno i loro vincoli ambientali-paesaggistici ed è giusto rispettarli


buiaccaro
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Bomby ha scritto: domenica 18 novembre 2018, 1:25 Mah, che io sappia il tratto sterrato sopra è quello usato per la manutenzione degli impianti... non so come sia messo, ne se è strada pubblica o privata. A vedere dal satellite mi pare una di quelle strade che io definisco "campo di patate", ovvero una sterrata molto sconnessa, non affrontabile da una grande corsa. Occorre anche tenere conto della neve, se d'inverno è nevicato molto potrebbe esserci ancora dell'accumulo in quota: la strada asfaltata la liberano, quella stradicciola mmmh. E poi c'è da considerare che in cima c'è una base dell'Aeronautica non so quanto gradiscano le riprese TV... In tempo di guerra fredda era inaccessibile se non ho letto o ricordo male.
Di recente si è arrivati di recente da Sestola al passo del lupo, che è il versante in discesa che tu ipotizzi.
Grazie per il chiarimento. Mi pare di capire che, oltre alle problematiche 'militari', il tema è che servirebbero ingenti investimenti per rimetterla a posto. L'unico modo per farlo dovrebbe essere un forte investimento delle istituzioni. Se l'esercito non fa problemi sarebbe auspicabile ma, ovviamente, di difficile realizzazione. La neve mi pare l'ultimo dei problemi comunque. Se si fanno Finestre e Plan de Corones a maggio, nello stesso periodo si può tranquillamente salire sul Cimone: Ribadisco però che sarebbe davvero bella una tappa con San Pellegrino in Alpe e Cimone. Un tappone vero


lucks83
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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buiaccaro ha scritto: domenica 18 novembre 2018, 15:27
Bomby ha scritto: domenica 18 novembre 2018, 1:25 Mah, che io sappia il tratto sterrato sopra è quello usato per la manutenzione degli impianti... non so come sia messo, ne se è strada pubblica o privata. A vedere dal satellite mi pare una di quelle strade che io definisco "campo di patate", ovvero una sterrata molto sconnessa, non affrontabile da una grande corsa. Occorre anche tenere conto della neve, se d'inverno è nevicato molto potrebbe esserci ancora dell'accumulo in quota: la strada asfaltata la liberano, quella stradicciola mmmh. E poi c'è da considerare che in cima c'è una base dell'Aeronautica non so quanto gradiscano le riprese TV... In tempo di guerra fredda era inaccessibile se non ho letto o ricordo male.
Di recente si è arrivati di recente da Sestola al passo del lupo, che è il versante in discesa che tu ipotizzi.
Grazie per il chiarimento. Mi pare di capire che, oltre alle problematiche 'militari', il tema è che servirebbero ingenti investimenti per rimetterla a posto. L'unico modo per farlo dovrebbe essere un forte investimento delle istituzioni. Se l'esercito non fa problemi sarebbe auspicabile ma, ovviamente, di difficile realizzazione. La neve mi pare l'ultimo dei problemi comunque. Se si fanno Finestre e Plan de Corones a maggio, nello stesso periodo si può tranquillamente salire sul Cimone: Ribadisco però che sarebbe davvero bella una tappa con San Pellegrino in Alpe e Cimone. Un tappone vero
sassuolo - corno alle scale.png
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Restando in zona, si potrebbe fare una tappa simile, girando un po' intorno al Cimone e valorizzando tutta la zona


Fantamatusa
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Un'altra zona dove si potrebbe fare un tappone senza problemi è l'alto Oltrepò Pavese.
La zona è quella delle 4 province, dove si incontrano Lombardia, Emilia e Piemonte.

Non so come mai, ma ci sono un sacco di strade asfaltate (perennemente deserte) che vanno dal Passo del Penice al Pian Dell'Armà.

Alcune sono molto strette, ma basterebbe affrontarle in salita, e fare in discesa i versanti più semplici.

Come sedi di tappa mi vengono in mente però solo Bobbio e Varzi (magari spingendo per far conoscere il salame), oppure un arrivo in salita, se trovano chi paga...


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Trullo
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da Trullo »

Se ben ricordo sul Penice è possibile, partendo dal passo, arrivare in cima con una strada asfaltata (c'è una chiesetta e i ripetitori della TV)


Fantamatusa
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Trullo ha scritto: lunedì 19 novembre 2018, 13:31 Se ben ricordo sul Penice è possibile, partendo dal passo, arrivare in cima con una strada asfaltata (c'è una chiesetta e i ripetitori della TV)
Anche sul Lesima si arriva in Cima al pallone.
Ma è una rampa al 20%.

Fosse in Spagna, sarebbe una salita celebre :diavoletto:

Comunque ho disegnato una tappa sprint, tanto per dare un'idea.

Le salite ai Piani di Lesima e al Passo Scarparina non sono esattamente delle Autostrade ma hanno pendenze assassine:
Bobbio-Varzi.png
Bobbio-Varzi.png (115.86 KiB) Visto 7184 volte
https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/vie ... fdcadfeac6

questi sono i dati della Flamme Rouge
Piani di Lesima Km 51.4 11 Km @ 8.1% 912 m
Pian dell'Arma Km 82.7 10 Km @ 6.6% 676 m
Passo Scaparina Km 106.0 6.5 Km @ 8.4% 554 m
San Pietro Casasco Km 121.3 1 Km @ 12.4% 130 m


buiaccaro
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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lucks83 ha scritto: domenica 18 novembre 2018, 18:34
buiaccaro ha scritto: domenica 18 novembre 2018, 15:27
Bomby ha scritto: domenica 18 novembre 2018, 1:25 Mah, che io sappia il tratto sterrato sopra è quello usato per la manutenzione degli impianti... non so come sia messo, ne se è strada pubblica o privata. A vedere dal satellite mi pare una di quelle strade che io definisco "campo di patate", ovvero una sterrata molto sconnessa, non affrontabile da una grande corsa. Occorre anche tenere conto della neve, se d'inverno è nevicato molto potrebbe esserci ancora dell'accumulo in quota: la strada asfaltata la liberano, quella stradicciola mmmh. E poi c'è da considerare che in cima c'è una base dell'Aeronautica non so quanto gradiscano le riprese TV... In tempo di guerra fredda era inaccessibile se non ho letto o ricordo male.
Di recente si è arrivati di recente da Sestola al passo del lupo, che è il versante in discesa che tu ipotizzi.
Grazie per il chiarimento. Mi pare di capire che, oltre alle problematiche 'militari', il tema è che servirebbero ingenti investimenti per rimetterla a posto. L'unico modo per farlo dovrebbe essere un forte investimento delle istituzioni. Se l'esercito non fa problemi sarebbe auspicabile ma, ovviamente, di difficile realizzazione. La neve mi pare l'ultimo dei problemi comunque. Se si fanno Finestre e Plan de Corones a maggio, nello stesso periodo si può tranquillamente salire sul Cimone: Ribadisco però che sarebbe davvero bella una tappa con San Pellegrino in Alpe e Cimone. Un tappone vero
sassuolo - corno alle scale.pngRestando in zona, si potrebbe fare una tappa simile, girando un po' intorno al Cimone e valorizzando tutta la zona
Gajarda!
Tanto già so che l'ultimo vero tampone appenninico che avrò visto nella mia vita sarà stato quello del Petrano (che Dio l'abbia in gloria!!!)
Io cmq preferirei una cosa così

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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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buiaccaro ha scritto: lunedì 19 novembre 2018, 15:40
lucks83 ha scritto: domenica 18 novembre 2018, 18:34
buiaccaro ha scritto: domenica 18 novembre 2018, 15:27

Grazie per il chiarimento. Mi pare di capire che, oltre alle problematiche 'militari', il tema è che servirebbero ingenti investimenti per rimetterla a posto. L'unico modo per farlo dovrebbe essere un forte investimento delle istituzioni. Se l'esercito non fa problemi sarebbe auspicabile ma, ovviamente, di difficile realizzazione. La neve mi pare l'ultimo dei problemi comunque. Se si fanno Finestre e Plan de Corones a maggio, nello stesso periodo si può tranquillamente salire sul Cimone: Ribadisco però che sarebbe davvero bella una tappa con San Pellegrino in Alpe e Cimone. Un tappone vero
sassuolo - corno alle scale.pngRestando in zona, si potrebbe fare una tappa simile, girando un po' intorno al Cimone e valorizzando tutta la zona
Gajarda!
Tanto già so che l'ultimo vero tampone appenninico che avrò visto nella mia vita sarà stato quello del Petrano (che Dio l'abbia in gloria!!!)
Io cmq preferirei una cosa così

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Molto bello con salite ben distribuite e con le due salite "totem" a metà tappa.

Quanto viene di dislivello?


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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Fantamatusa ha scritto: lunedì 19 novembre 2018, 16:21
buiaccaro ha scritto: lunedì 19 novembre 2018, 15:40
lucks83 ha scritto: domenica 18 novembre 2018, 18:34

sassuolo - corno alle scale.pngRestando in zona, si potrebbe fare una tappa simile, girando un po' intorno al Cimone e valorizzando tutta la zona
Gajarda!
Tanto già so che l'ultimo vero tampone appenninico che avrò visto nella mia vita sarà stato quello del Petrano (che Dio l'abbia in gloria!!!)
Io cmq preferirei una cosa così

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Molto bello con salite ben distribuite e con le due salite "totem" a metà tappa.

Quanto viene di dislivello?

+5400. E tutto con salite pochissimo battute dal ciclismo professionistico (nello spirito del post). Ribadendo un concetto, se ci fosse la volontà, un Giro d'Italia senza Alpi ma solo con gli appennini, se sfruttati a dovere, potrebbe comunque essere durissimo e spettacolare. Ci sono tante salite dure e poco affrontate. Per me gli appennini per il Giro sono come i Pirenei Atlantici per il Tour: poco sfruttati ma potenzialmente molto duri e spettacolari


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Beppugrillo
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da Beppugrillo »

A proposito di potenziale non sfruttato, oggi mi sono imbattuto (in realtà ci sono passato apposta) in questa stradina a Macerata, praticamente un muro in pavé con poco da invidiare a quelli fiamminghi. Capiamoci, è molto breve (ma prima c'è comunque un chilometro e mezzo di salita dura in asfalto) ed è tenuto malissimo, inoltre alla fine diventa una specie di scalinata (ma appena accennata e con i gradini "al contrario", il problema è la pendenza, non la scalinata) però come questa secondo me ce ne sono un milione nella mia zona. Ci vorrebbe una sorta di "censimento", come hanno fatto per il pavé in Francia e Belgio e con le strade bianche in Toscana
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Beppugrillo ha scritto: lunedì 19 novembre 2018, 18:27 A proposito di potenziale non sfruttato, oggi mi sono imbattuto (in realtà ci sono passato apposta) in questa stradina a Macerata, praticamente un muro in pavé con poco da invidiare a quelli fiamminghi. Capiamoci, è molto breve (ma prima c'è comunque un chilometro e mezzo di salita dura in asfalto) ed è tenuto malissimo, inoltre alla fine diventa una specie di scalinata (ma appena accennata e con i gradini "al contrario", il problema è la pendenza, non la scalinata) però come questa secondo me ce ne sono un milione nella mia zona. Ci vorrebbe una sorta di "censimento", come hanno fatto per il pavé in Francia e Belgio e con le strade bianche in Toscana
Beh, di strappi del genere ce ne sono a migliaia in tutto il centro italia.

Saluti,Leonardo


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Winter
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da Winter »

be non solo il centro italia.. direi tutta italia
Mio paese.. per arrivare al castello medioevale
https://www.tripadvisor.it/LocationPhot ... Aosta.html
il paese vicino.. per arrivare al forte di Machaby (altro che grammont)
http://tapazovaldoten.altervista.org/zf ... chaby.html
qui viene indicata interrotta , invece è stata ripristinata (si sale senza problemi in panda)
io ci ho provato una volta in mtb , ma c'erano troppe castagne e foglie ..
il km finale sara' al 16-17 di media


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Beppugrillo
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da Beppugrillo »

Beh quelle due con la bici da corsa non le fai però. Quello nella foto che ho messo sopra è pavè vero e proprio, diverso da quello fiammingo perché le pietre sono messe in una direzione differente ma comunque teoricamente fattibile con una bici da corsa e ruote di un certo tipo. Strade bianche, ciottolato e altre cose se ne trovano a ogni angolo ma un fondo che si possa chiamare "pavè" non l'avevo mai trovato qua


ciclistasiciliano
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Camoscio madonita ha scritto: martedì 13 novembre 2018, 12:04
ciclistasiciliano ha scritto: martedì 13 novembre 2018, 9:46 due Salite che mi piacerebbe rivedere al Giro D'Italia

Colle Fauniera da Castelmagno (CN) in Piemonte, Giro 99 Pantani, Jalabert, Gotti, Savoldelli...
Monte Scuro (CS) in Calabria salita bellissima su cui si svolse un bel duello Merckx - Fuente....

Inoltre una salita Siciliana mai affrontata, lunga e regolare, che scollina a 1600 nel parco delle Madonie: PIANO BATTAGLIA
Piano battaglia è casa mia.
La conosco metro metro da tutti i tre versanti.
Non è così regolare come sembra, in nessuno dei tre versanti per la presenza di tratti in contropendenza e tratti duri, seppur brevi

Il più duro parte da Campofelice di Roccella, sul mare e dopo i primi 15 km regolari e semplici si incattivisce con 4-5 km all'8 % di media fino a Portella Colla (1420m). Gli ultimi 3 km sono pedalabili al 5-6% di media.

Dal mio paese, Polizzi Generosa, parte il versante più facile (15 km al 4,4%) anche se 3 km in piano ne abbassano la pendenza media. ma il tratto dal 6 al 10 km ha una pendenza media dell'8%.

Il terzo versante sale da Petralia Sottana ed è diviso in 3 tronconi separati da due tratti in contropendenza. Gli ultimi 3.5 km sono bastardelli.

secondo me Piano Battaglia in corsa la farebbero tutta col padellone ..... Però interessante!


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Maìno della Spinetta
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

Winter ha scritto: lunedì 19 novembre 2018, 19:51 be non solo il centro italia.. direi tutta italia
Mio paese.. per arrivare al castello medioevale
https://www.tripadvisor.it/LocationPhot ... Aosta.html
il paese vicino.. per arrivare al forte di Machaby (altro che grammont)
http://tapazovaldoten.altervista.org/zf ... chaby.html
qui viene indicata interrotta , invece è stata ripristinata (si sale senza problemi in panda)
io ci ho provato una volta in mtb , ma c'erano troppe castagne e foglie ..
il km finale sara' al 16-17 di media
io il Forte di Bard lo voglio davvero vedere, salita da sud, attraversamento del forte, discesa dai tornanti con passaggio impiccatissimo in Paese che il Civiglio je fa un baffo.


Tra le salite dimenticate non usate il Pramollo versante italiano e il cason di Lanza, inspiegabilmente impiegato solo una volta in tutte queste tappe friulane che abbiamo avuto.


Il Fauniera ça va sans dire...

Ma che dire della strada in quota del colla del fieno - passo delle fascette tra Liguria e Piemonte?


Anche il Col de Turini sarebbe bello un giorno vederlo, al Tour o al Giro. è inspiegabilmente fuori dalla geografia dei GG.

Altri misteri inspiegabili: il Crocedomini da Breno - salita micidiale, mai vista al Giro.
Il Valico della Serra di Sant'Antonio, dalla Piana di Avezzano, mai visto (che poi lo abbini a un finale bello a Fiuggi, a Frosinone, o a un arrivo a Campocatino dopo il Colle Cimetta (e perché no, preceduto dal durissimo Monte Urano).

Poi mi taccio, ma i valichi del Matese sono anche loro sempre ignorati, anche nelle tappe che finiscono in zona - Passo Santa Crocella, valico di Miralago, Sella del Perrone, tutte salite vere e molto belle, inseribili facilmente o nei finali verso Campitello, Benevento o Campobasso, o come transito in tappe mosse, e invece mai presi in considerazione.


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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Maìno della Spinetta ha scritto: martedì 20 novembre 2018, 16:09
Il Valico della Serra di Sant'Antonio, dalla Piana di Avezzano, mai visto (che poi lo abbini a un finale bello a Fiuggi, a Frosinone, o a un arrivo a Campocatino dopo il Colle Cimetta (e perché no, preceduto dal durissimo Monte Urano).
Questo valico è sicuramente più interessante dal lato abruzzese per il dopo.
Fatto al contrario offrirebbe molto poco dopo: sul Velino non ci sono salite e il Monte Urano o il Passo del Diavolo per Pescasseroli sono troppo lontani (a proposito ma a Pescasseroli hanno mai fatto tappa?).


Il Monte Urano, abbinato al valico di Acciano (o San Benedetto in Perillis) costituirebbe un fantastico 1-2 prima di una picchiata a Sulmona o di una scenografica risalita delle gole del Sagittario per un arrivo al Lago di Scanno.


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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Beppugrillo ha scritto: martedì 20 novembre 2018, 6:59 Beh quelle due con la bici da corsa non le fai però. Quello nella foto che ho messo sopra è pavè vero e proprio, diverso da quello fiammingo perché le pietre sono messe in una direzione differente ma comunque teoricamente fattibile con una bici da corsa e ruote di un certo tipo. Strade bianche, ciottolato e altre cose se ne trovano a ogni angolo ma un fondo che si possa chiamare "pavè" non l'avevo mai trovato qua
Si possono fare con la bici da corsa (non per tutti.. viste le pendenze e il manto)
Ti ricordi il vecchio Koppenberg prima dei lavori ?

In piu' nei primi anni 90 c'era un'importante corsa dilettanti

http://www.museociclismo.it/content/cor ... zioni.html

nelle edizioni dal 1990 al 1996 con arrivo a castell'arquato
facevano una strada in ciottoli con i gradini che portava ad un castello
con la bici da corsa dovevano fare come i crossisti

era molto simile a quella del castello del mio paese


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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Maìno della Spinetta ha scritto: martedì 20 novembre 2018, 16:09
io il Forte di Bard lo voglio davvero vedere, salita da sud, attraversamento del forte, discesa dai tornanti con passaggio impiccatissimo in Paese che il Civiglio je fa un baffo.

Pensa che prima che ristrutturassero il forte (2005) lo facevo tutte le domeniche
la salita


la discesa interna

https://www.italiaparchi.it/castelli-e- ... -bard.aspx

Io avevo sempre pensato ad un crono prologo (poi l'ha fatto il giro della valle d'aosta)
ma come hai detto tu con discesa interna (cinque tornanti)
e arrivo nella piazza del comune

Tra l'altro la Strada che viene da Donnas (chiusa alle auto , e con rischio multe per le bici.. :x per caduta massi) e porta alla piazza del comune
è lunga un km (con ciotoli e due linee di marmi)
c'e' pero' una variante (per bypassare la zona dove cadono i massi)
una super diretta , di credo 250- 300 metri
sara' oltre il 25 di media è asfaltata con alcuni tornanti
dalla statale si vede , è impressionante


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Beppugrillo
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Non sono "poco battute", tutt'altro, ma mi piacerebbe molto rivedere in una tappa seria le salite tra Imola e Forlì (Prugno, Valletta, Casale e Trebbio) che nel 2003 praticamente svoltarono il Giro con Simoni che prese la Maglia Rosa a Garzelli e la tenne fino alla fine

Immagine

Sono state riproposte nel 2009 in una tappa in cui andò via la fuga e nell'altro senso nel 2015, ma all'inizio della tappa che poi si concludeva a Imola con alcuni giri del circuito del campionato italiano. Sono salite che magari non ti danno delle vere garanzie di selezione, però se comincia a infiammarsi la corsa ti creano tappe memorabili


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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Ho provato a costruire un tappone di media montagna con salite poco battute in Abruzzo.
Di salite note ho messo solo nella prima metà di tappa il versante facile di Passo Lanciano, ma solo per comodità di tracciatura e per evitare troppi km di piano lungo il fiume Pescara.

La partenza da posto da cartolina, l'Abbazia di San Giovanni in Venere a Fossacesia, primi 40 km tranquilli poi si inizia a salire con gli strappetti di Casoli e Pennapiedimonte, poi a Pretoro si sale al Passo Lanciano discesa dal versante di Manoppello e poi da Torrre dei Passei di sale a Pietracornale dove inizia il clou della tappa, con queste salite corte, ma sempre vicine al 10% di pendenza con strade strette (troppo?), che dovrebbero evitare fenomeni di greggismo.

Gran finale con il Monte Urano cui fa seguito buona parte della salita di Olmi di Bobbi (più semplice), per poi scendere verso Cocullo e a Anversa e l'attraversamento spettacolare delle gole del Sagittario con arrivo in riva al Lago di Scanno.



https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/252345
Fosscesia scanno.png
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