Le salite italiane poco battute dalle corse

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lucks83
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Adesso che hanno riasfaltato il Sampeyre dal lato valle Varaita si potrebbe fare l'accoppiata Sampeyre da Stroppo e Santuario di Valmala, con discesa dal versante di Lemma e arrivo a Busca. So che alla gran fondo Fausto Coppi il Valmala viene salito proprio dal versante della Varaita e la discesa è stata asfaltata pochissimi anni fa. Qualcuno di voi conosce questa salita e relativa discesa?


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Maìno della Spinetta
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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giorgio ricci ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 0:36
Maìno della Spinetta ha scritto: lunedì 5 novembre 2018, 21:49 beigua ligure.png

Bello avere pensato a Roccaverano, soprattutto dal versante di Mombaldone, ma sono salite troppo al di fuori di ogni itinerario classico.
Pensa a una tappa che passi dai Caffi, salga a Roccaverano facendo il ponte di Monastero e prendendo in località Tarditi la strada a sinistra (una signora mazzata, non so se l'hai mai percorsa, sotto la altimetria), poi scendi su Denice e fai Montechiaro, e infine sali a Ponzone da Cavatore, con discesa su Acqui Terme. Se arrivano da Cuneo facendo le Langhe avresti NEL FINALE 4 salite di file attorno ai 6 km, con medie sul km tra il 5% e il 12% - mica poco.
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Maìno della Spinetta
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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herbie ha scritto: lunedì 5 novembre 2018, 10:10 E' un periodo in cui ho tanti problemi, e pensieri per la testa...ma mi state facendo venire una gran voglia con tutte queste salite più o meno inedite. Perché qualcuno non disegna una specie di Tirreno alternativa, una settimana CON TAPPE CONSECUTIVE in centro (o sud) Italia mettendo insieme queste salite che si vogliono proporre o ri-proporre? Poi chissà che le cose vadano un po' meglio e non si riesca in una settimana di bici a testare questo percorso, visionare bene con tanto di foto come sono messe queste strade? a me piacerebbe molto….un Maino della Spinetta o un Beppugrillo ad esempio visti gli interventi qui sopra non potrebbero esimersi... :)
Potrei anche disegnarlo io questo percorso ma in questo periodo proprio non posso. C'è qualche volontario?
ci provo, anche io sono sotterrato

Con le famiglie si potrebbe lanciare una vacanza di qualche giorno stile Tirreno Adriatico per i terremotati. E se gli hotel non sono riaperti ci facciamo ospitare da famiglie del luogo lasciando una mancia che a chi è in ginocchio può far comodo.

PS io vorrei andare nel bellunese in vacanza quest'estate, per la stessa ragione. Poracci... vedere i Serrai così devastati, che roba...


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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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giorgio ricci ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 0:36 ma sono salite troppo al di fuori di ogni itinerario classico.
Giorgio, è proprio il tema del topic: trovare posti fuori dai classici itinerari! Se parliamo di quelle che fanno ogni 2 per 3 o di quelle zone dove si passa sempre per un modo o per l'altro, il topic non l'avrei mai aperto!

Vedo però che manca un po' il sud, mica è necessario che si parli di salitone!


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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da giorgio ricci »

Maìno della Spinetta ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 11:58
giorgio ricci ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 0:36
Maìno della Spinetta ha scritto: lunedì 5 novembre 2018, 21:49 beigua ligure.png

Bello avere pensato a Roccaverano, soprattutto dal versante di Mombaldone, ma sono salite troppo al di fuori di ogni itinerario classico.
Pensa a una tappa che passi dai Caffi, salga a Roccaverano facendo il ponte di Monastero e prendendo in località Tarditi la strada a sinistra (una signora mazzata, non so se l'hai mai percorsa, sotto la altimetria), poi scendi su Denice e fai Montechiaro, e infine sali a Ponzone da Cavatore, con discesa su Acqui Terme. Se arrivano da Cuneo facendo le Langhe avresti NEL FINALE 4 salite di file attorno ai 6 km, con medie sul km tra il 5% e il 12% - mica poco.

roccaverano monastero tarditi.png
Generalmente in questa zona le salite che facciamo in bici (facevo, ora con la bike elettrica le sto riprendendo tutte ma non è ciclismo), sono:
Roccaverano da Denice o Garbaoli. Quindi da Montechiaro e discesa su Monastero.
Serole, santuario del Todocco.
Ponzone via Cartosio santuario della Pieve, o Fondoferle- Cimaferle, 5 km che salgono al 10 %, senza esagerare.
Salite locali ma, qualche anno fa, sede di una gran fondo abbastanza conosciuta.


Fantamatusa
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Bomby ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 13:57
giorgio ricci ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 0:36 ma sono salite troppo al di fuori di ogni itinerario classico.
Giorgio, è proprio il tema del topic: trovare posti fuori dai classici itinerari! Se parliamo di quelle che fanno ogni 2 per 3 o di quelle zone dove si passa sempre per un modo o per l'altro, il topic non l'avrei mai aperto!

Vedo però che manca un po' il sud, mica è necessario che si parli di salitone!
Non è proprio sud, ma in Abruzzo ci sono un paio di salite che vorrei vedere, magari abbinate al Monte Urano di pochi messaggi prima.
Siamo sempre dalle parti di Popoli, ma al posto delle Svolte, vorrei vederli fare la direttissima per San Benedetto in Perillis (o Forcella di Acciano)

https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/194434

Pochi km prima c'è Pietracornale
https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/218458

Poi c'è questo Monte Fiore (nota anche come Voltigno) sopra Carpineto che non riesco a capire se è salita cieca.
Sarebbe perfetta da abbinare al Vado di Sole.


Winter
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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giorgio ricci ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 14:30
Maìno della Spinetta ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 11:58
giorgio ricci ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 0:36

Bello avere pensato a Roccaverano, soprattutto dal versante di Mombaldone, ma sono salite troppo al di fuori di ogni itinerario classico.
Pensa a una tappa che passi dai Caffi, salga a Roccaverano facendo il ponte di Monastero e prendendo in località Tarditi la strada a sinistra (una signora mazzata, non so se l'hai mai percorsa, sotto la altimetria), poi scendi su Denice e fai Montechiaro, e infine sali a Ponzone da Cavatore, con discesa su Acqui Terme. Se arrivano da Cuneo facendo le Langhe avresti NEL FINALE 4 salite di file attorno ai 6 km, con medie sul km tra il 5% e il 12% - mica poco.

roccaverano monastero tarditi.png
Generalmente in questa zona le salite che facciamo in bici (facevo, ora con la bike elettrica le sto riprendendo tutte ma non è ciclismo), sono:
Roccaverano da Denice o Garbaoli. Quindi da Montechiaro e discesa su Monastero.
Serole, santuario del Todocco.
Ponzone via Cartosio santuario della Pieve, o Fondoferle- Cimaferle, 5 km che salgono al 10 %, senza esagerare.
Salite locali ma, qualche anno fa, sede di una gran fondo abbastanza conosciuta.
Per lavoro son due volte all'anno nell'acquese..
una salita (un po' piu' di uno strappo) bella tosta
E' quella che porta da Ponti a Castelletto d'erro
Non ho trovato l'altimetria su internet
Credo siano 2,5- 3 km con pendenza media oltre il 10
con diversi tornanti e curve. La strada è molto stretta (con il furgoncino devi suonare per 2 km..)


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Maìno della Spinetta
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Maìno della Spinetta ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 11:58
giorgio ricci ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 0:36
Maìno della Spinetta ha scritto: lunedì 5 novembre 2018, 21:49 beigua ligure.png

Bello avere pensato a Roccaverano, soprattutto dal versante di Mombaldone, ma sono salite troppo al di fuori di ogni itinerario classico.
Pensa a una tappa che passi dai Caffi, salga a Roccaverano facendo il ponte di Monastero e prendendo in località Tarditi la strada a sinistra (una signora mazzata, non so se l'hai mai percorsa, sotto la altimetria), poi scendi su Denice e fai Montechiaro, e infine sali a Ponzone da Cavatore, con discesa su Acqui Terme. Se arrivano da Cuneo facendo le Langhe avresti NEL FINALE 4 salite di file attorno ai 6 km, con medie sul km tra il 5% e il 12% - mica poco.

roccaverano monastero tarditi.png
sempre tra valle erro e acqui, strizzando l'occhio alla Liguria o alle langhe come degno prequel, due salite arcigne evocate da Giorgio e Winter
castelletto da ponti.png
castelletto da ponti.png (69.25 KiB) Visto 6990 volte
cimaferle.png
cimaferle.png (70.28 KiB) Visto 6990 volte


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Maìno della Spinetta
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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spulciare LFR in Valtellina ci mette sempre a contatto con mostri di incomprensibile origine. Guardate questo:
prato maslino.png
prato maslino.png (264.93 KiB) Visto 6975 volte
PS Parlando di Valtellina, da Mazzo si è sempre fatto il versante a destra (via Mortirolo, via Albertinelli) oppure anche quello diretto (via Cadelpapa, via degli Orti). Richiesta à la maurofacoltosi, lo so :)


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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/76692

montalto-aspromonte

https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/76704

monte galliciano

https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/76696

passo bova


https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/179128

camposauro


non so in che condizioni sono e che lavori bisognerebbe fare per poter essere transitate dal giro
ma queste sono alcune salite del sud


Bomby
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Maìno della Spinetta ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 16:21 spulciare LFR in Valtellina ci mette sempre a contatto con mostri di incomprensibile origine. Guardate questo:

prato maslino.png

PS Parlando di Valtellina, da Mazzo si è sempre fatto il versante a destra (via Mortirolo, via Albertinelli) oppure anche quello diretto (via Cadelpapa, via degli Orti). Richiesta à la maurofacoltosi, lo so :)
Ma è transitabile o è una mulattiera?


Fantamatusa
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Fantamatusa ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 14:58
Bomby ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 13:57
giorgio ricci ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 0:36 ma sono salite troppo al di fuori di ogni itinerario classico.
Giorgio, è proprio il tema del topic: trovare posti fuori dai classici itinerari! Se parliamo di quelle che fanno ogni 2 per 3 o di quelle zone dove si passa sempre per un modo o per l'altro, il topic non l'avrei mai aperto!

Vedo però che manca un po' il sud, mica è necessario che si parli di salitone!
Non è proprio sud, ma in Abruzzo ci sono un paio di salite che vorrei vedere, magari abbinate al Monte Urano di pochi messaggi prima.
Siamo sempre dalle parti di Popoli, ma al posto delle Svolte, vorrei vederli fare la direttissima per San Benedetto in Perillis (o Forcella di Acciano)

https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/194434

Pochi km prima c'è Pietracornale
https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/218458

Poi c'è questo Monte Fiore (nota anche come Voltigno) sopra Carpineto che non riesco a capire se è salita cieca.
Sarebbe perfetta da abbinare al Vado di Sole.
Un attimo che prendo dimestichezza :D
monte-fiore .png
monte-fiore .png (205.11 KiB) Visto 6911 volte
Salita niente male, no?


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Maìno della Spinetta
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Bomby ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 17:39
Maìno della Spinetta ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 16:21 spulciare LFR in Valtellina ci mette sempre a contatto con mostri di incomprensibile origine. Guardate questo:

prato maslino.png

PS Parlando di Valtellina, da Mazzo si è sempre fatto il versante a destra (via Mortirolo, via Albertinelli) oppure anche quello diretto (via Cadelpapa, via degli Orti). Richiesta à la maurofacoltosi, lo so :)
Ma è transitabile o è una mulattiera?
pare in asfalto

http://gianolinibike.it/node/1333


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Winter
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da Winter »

Maìno della Spinetta ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 16:00

sempre tra valle erro e acqui, strizzando l'occhio alla Liguria o alle langhe come degno prequel, due salite arcigne evocate da Giorgio e Winter

castelletto da ponti.pngcimaferle.png
uau sei un grande :clap: :clap:
quando si unisce alla provinciale diventa piu' semplice
ma i 2,5 km della strada comunale pensavo avessero quelle percentuali


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Abruzzese
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Fantamatusa ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 14:58
Bomby ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 13:57
giorgio ricci ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 0:36 ma sono salite troppo al di fuori di ogni itinerario classico.
Giorgio, è proprio il tema del topic: trovare posti fuori dai classici itinerari! Se parliamo di quelle che fanno ogni 2 per 3 o di quelle zone dove si passa sempre per un modo o per l'altro, il topic non l'avrei mai aperto!

Vedo però che manca un po' il sud, mica è necessario che si parli di salitone!
Non è proprio sud, ma in Abruzzo ci sono un paio di salite che vorrei vedere, magari abbinate al Monte Urano di pochi messaggi prima.
Siamo sempre dalle parti di Popoli, ma al posto delle Svolte, vorrei vederli fare la direttissima per San Benedetto in Perillis (o Forcella di Acciano)

https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/194434

Pochi km prima c'è Pietracornale
https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/218458

Poi c'è questo Monte Fiore (nota anche come Voltigno) sopra Carpineto che non riesco a capire se è salita cieca.
Sarebbe perfetta da abbinare al Vado di Sole.
La salita che parte da Acciano l'ho vista una volta, ci sono passato in macchina venendo da San Benedetto e devo dire che è bella tosta.

Sono stato anche al Voltigno una volta e pure quella è molto bella e scenografica come salita, anche se (da quando c'ero andato saranno passati all'incirca 10 anni, pur essendo relativamente vicino) ricordo che l'asfalto in certi punti era messo veramente male (non immagino ora, con tutte le intemperie che pure ci sono state in questi anni). Comunque so che fino alla piana ci si arriva, poi la strada prosegue, giungendo fino a Villa Celiera, però se ben mi ricordo diventa una sorta di mulattiera sterrata, che si percorre bene solamente col fuoristrada. Non so se l'abbiano aggiustata nel mentre ma far passare una gara ciclistica lì è abbastanza improponibile.


"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")

"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da Luca90 »

qualcuno più esperto di me riesce a studiare un percorso intorno ai castelli romani? tipo lanuvio albano ariccia... sarebbe stato molto meglio dell'insulsa tappa di terracina...


2015:TreValliVaresine
2016:Giro (primi5), Tour t11-14, ParigiTours
2017:Kuurne, TroBroLeon
2018:Tour of Guangxi
2019:Dwars,Tour t18, Vuelta t8, 'Emilia
2020:CoppiBartali, BinckBanktour, Giro t1, Vuelta t 1-2
2021:Larciano, Dwars, Turchia, Tour t16, Primus Classic
2022:La marseillaise, Vuelta t3-10, Japan Cup
2023 :FrecciaVallone, Giro t20, Vuelta(primi5)
2024: MuscatClassic
Winter
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da Winter »

Non male sopra Susa la salita al rifugio riposa (fino a 1700 nelle frazioni alte di mompartero..è asfaltato)
https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/136632


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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da il_panta »

Winter ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 18:55 Non male sopra Susa la salita al rifugio riposa (fino a 1700 nelle frazioni alte di mompartero..è asfaltato)
https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/136632
Confermo, è una salitaccia. Un'altra salitaccia, da Meana, è il Frais.


2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da Winter »

il_panta ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 18:56
Winter ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 18:55 Non male sopra Susa la salita al rifugio riposa (fino a 1700 nelle frazioni alte di mompartero..è asfaltato)
https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/136632
Confermo, è una salitaccia. Un'altra salitaccia, da Meana, è il Frais.
L'hai fatta ? :clap: :clap:
Io quando vado nella vallata di novalesa , rimango sempre impressionato dai terrazzamenti che si son sopra Susa nelle frazioni di Mompartero (purtroppo l'anno scorso c'e' stato un enorme incendio :x )

altra bella salita nella zona.. (prossima settimana son per di li ;) )
https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/180215


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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Winter ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 19:00
il_panta ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 18:56
Winter ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 18:55 Non male sopra Susa la salita al rifugio riposa (fino a 1700 nelle frazioni alte di mompartero..è asfaltato)
https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/136632
Confermo, è una salitaccia. Un'altra salitaccia, da Meana, è il Frais.
L'hai fatta ? :clap: :clap:
Io quando vado nella vallata di novalesa , rimango sempre impressionato dai terrazzamenti che si son sopra Susa nelle frazioni di Mompartero (purtroppo l'anno scorso c'e' stato un enorme incendio :x )

altra bella salita nella zona.. (prossima settimana son per di li ;) )
https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/180215
No, non l'ho fatta, ma mi è stata raccontata. E' una di quelle salite da fare indubbiamente. In Piemonte comunque c'è di peggio in quanto a salite dure, ad esempio la salita al rifugio Barbara Lowrie (quella sì, fatta) e il Teleccio, che non riesco mai a fare perché quando vado in quella zona sento l'attrazione del Nivolet. Prima o poi comunque farò il tris Nivolet-Teleccio-Alpette e l'accoppiata La Riposa-Frais. Molto dura là c'è anche la strada che dalla statale del Moncenisio devia verso la Val Clarea. Chiunque con la vena esplorativa in Val di Susa si divertirebbe tantissimo. Non sono un amante del posto, ma le salite laterali non mancano.


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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da Pafer1 »

Luca90 ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 18:53 qualcuno più esperto di me riesce a studiare un percorso intorno ai castelli romani? tipo lanuvio albano ariccia... sarebbe stato molto meglio dell'insulsa tappa di terracina...
Questo era il finale che sognavo per la tappa Orbetello-Frascati. Da Finocchio, dove la carovana svolterà a destra dirigendosi verso Roma, si saliva per via di Prataporci, finita la salita, a sinistra verso l'indimenticata salita della Montagna Spaccata (chiamata anche Faeta), protagonista in molte edizioni del Giro del Lazio negli anni 80 e 90, poi discesa con un primo passaggio a Frascati, ed infine ascesa del Tuscolo, con secondo e definitivo arrivo a Frascati.

Per la tappa di Terracina, sarebbe stata molto interessante e divertente se percorsa al contrario, con Rocca di Papa e poi i famosi Campi di Annibale, e successivamente il tratto da Frascati a Rocca Priora (che costituirà i primi km della tappa reale), che altro non è che il finale delle ultime edizioni del Giro del Lazio (se non erro dal 2005 fino al 2008). Poi da lì si scendeva nuovamente verso Frascati.

Che dire...comprendo le esigenze di percorso, ma per il territorio due grandi occasioni perse, considerando che qui il Giro arriva in media ogni 10 anni.
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Bomby
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da Bomby »

Winter ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 18:55 Non male sopra Susa la salita al rifugio riposa (fino a 1700 nelle frazioni alte di mompartero..è asfaltato)
https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/136632
Però mi pare difficile piazzare un arrivo lì... a meno di non mettere metà della carovana nel pratone.


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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da lucks83 »

ecco una tappa con partenza da Nizza, con salite inedite come il Valmala e la Piatta di Montemale che di solito si affontano alla Fausto Coppi.
Anche il Sampeyre e la Lombarda sono salite che il Giro non affronta quasi mai...
nizza . santuario di valmala.png
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il_panta
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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lucks83 ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 19:48 ecco una tappa con partenza da Nizza, con salite inedite come il Valmala e la Piatta di Montemale che di solito si affontano alla Fausto Coppi.
Anche il Sampeyre e la Lombarda sono salite che il Giro non affronta quasi mai...nizza . santuario di valmala.png
La Lombarda lato italiano è anche una salita a dir poco bellissima dal punto di vista paesaggistico. Quella francese invece lascia molto a desiderare, ma è una salita eterna ed anche molto calda se la giornata è quella giusta.


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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da Leonardo Civitella »

Queste sono un pò di salite centro-italiane.
Cosa ne pensate?

PS: ne avrei altre, ma c'è appena stato un terremoto 18km da casa e ho molta paura.
Saluti,Leonardo
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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lucks83 ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 11:18 Adesso che hanno riasfaltato il Sampeyre dal lato valle Varaita si potrebbe fare l'accoppiata Sampeyre da Stroppo e Santuario di Valmala, con discesa dal versante di Lemma e arrivo a Busca. So che alla gran fondo Fausto Coppi il Valmala viene salito proprio dal versante della Varaita e la discesa è stata asfaltata pochissimi anni fa. Qualcuno di voi conosce questa salita e relativa discesa?
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giorgio ricci
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Winter ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 18:31
Maìno della Spinetta ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 16:00

sempre tra valle erro e acqui, strizzando l'occhio alla Liguria o alle langhe come degno prequel, due salite arcigne evocate da Giorgio e Winter

castelletto da ponti.pngcimaferle.png
uau sei un grande :clap: :clap:
quando si unisce alla provinciale diventa piu' semplice
ma i 2,5 km della strada comunale pensavo avessero quelle percentuali
:clap: :clap: :clap:
Grande Maìno Trovare la Cimaferle è cosa non da poco. La salita di Castelletto d'erro, dimenticavo, è un classico per gli amatori che vogliono provare a fare il tempo di scalata. Di solito viene fatta dal versante da Arzello, frazione di Melazzo. Sono 6,800 km con una pendenza al 6 7%,e gli ultimi 2 al 9, strada larga, poi ci si ricongiunge alla statale via Montechiaro alto,
strada abbastanza larga.
Mi ha impressionato la salita di Prato Maslino, a Sondrio. Sarebbe possibile proporla in un Giro? Una roba del genere fa impallidire lo Zoncolan.
Ultima modifica di giorgio ricci il martedì 6 novembre 2018, 21:50, modificato 2 volte in totale.


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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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nemecsek. ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 21:00
lucks83 ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 11:18 Adesso che hanno riasfaltato il Sampeyre dal lato valle Varaita si potrebbe fare l'accoppiata Sampeyre da Stroppo e Santuario di Valmala, con discesa dal versante di Lemma e arrivo a Busca. So che alla gran fondo Fausto Coppi il Valmala viene salito proprio dal versante della Varaita e la discesa è stata asfaltata pochissimi anni fa. Qualcuno di voi conosce questa salita e relativa discesa?
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Ah ghirondaro, se sta a parlà de var varaita ccà, 'a var grana sta ppiù 'n là


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nemecsek.
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Maìno della Spinetta ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 21:41
nemecsek. ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 21:00
lucks83 ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 11:18 Adesso che hanno riasfaltato il Sampeyre dal lato valle Varaita si potrebbe fare l'accoppiata Sampeyre da Stroppo e Santuario di Valmala, con discesa dal versante di Lemma e arrivo a Busca. So che alla gran fondo Fausto Coppi il Valmala viene salito proprio dal versante della Varaita e la discesa è stata asfaltata pochissimi anni fa. Qualcuno di voi conosce questa salita e relativa discesa?
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Il problema della chiusura mentale di cui parla Nemecsek esiste e gioca un ruolo in tutti i discorsi che si possono fare su Giro d'Italia e Alpi cuneesi. Non sembra esserci l'interesse per portare la corsa in queste valli perché non c'è in generale l'interesse a dare visibilità a queste valli. I valligiani sono chiusi e preferiscono godersele per sé.
Io che ci pedalo le amo anche per questo, ma ovviamente ha i suoi lati negativi, come la scarsità di fondi necessaria alla manutenzione delle strade.


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Fantamatusa
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Visto che avete citato Roccaverano, patria della gloriosa robiola :drool:

Inizio a buttarvi lì una tappa che ho pensato e che Regione Lombardia dovrebbe sponsorizzare:

sulla falsariga delle wine stage, ho pensato a delle cheese stage che in Lombardia dovrebbe unire il Bagoss con il Bitto.
Quindi Bagolino - Gerola Alta, proponendo in partenza il Maniva e nel finale l'accoppiata San Marco - Gerola Alta.

In mezzo i bergamaschi avrebbero solo da sbizzarrirsi a tracciare.

Io nel mezzo ho messo (senza conoscerli) San Zeno e Zambia.

https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/246722

(ps sto imparando ad usarlo, per il momento ho messo il primo GPM)


jumbo
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Be' a quel punto l'arrivo lo fai a Pescegallo, perchè fermarsi a Gerola Alta?


Fantamatusa
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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jumbo ha scritto: mercoledì 7 novembre 2018, 11:35 Be' a quel punto l'arrivo lo fai a Pescegallo, perchè fermarsi a Gerola Alta?
Non è già abbastanza dura? :D

Avevo pensato di farla arrivare davanti alla sede del consorzio, ma in un ipotetico arrivo Valli del Bitto si può arrivare anche più su.


Eshnar
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Qualcuno ha gia' citato il Colle del Dragone?

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Salitona che merita sia per la difficolta' che anche solo per il nome :D

Sulle Alpi, invece, qualcuno ha notizie di Preda Rossa (intendo, agibilita', spazi etc.)?

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jumbo
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Oltre Valbiore c'è un tratto sterrato ed una galleria, poi più su riprende l'asfalto (oltre la frana di 30-40 anni fa) ma credo non sia mai più stato mantenuto.
Spazi su dovrebbero essercene, non ci vado da molto tempo ma ricordo una grande piana.


lucks83
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da lucks83 »

No dai... a preda rossa non si può arrivare.. c'è la piana ma di spazio per i mezzi non ce n'è. Poi c'è il discorso della frana e la galleria stretta e buia, oltre al fatto che la strada è anche concia...


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Trullo
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Le gallerie si possono illuminare e i mezzi possono fermarsi ai piedi della salita come si faceva quando si arrivava al Monviso....

Se il colle del dragone è nel Pollino, oltre all'aspetto tecnico ci sarebbe anche quello paesaggistico e naturalistico...


jumbo
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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il tratto sterrato di predarossa tuttavia è più da mtb che da bici da corsa. non è solo questione di galleria.
Lo spazio per i mezzi, se non va bene la piana su, è all'inizio della salita, non ci sono spazi migliori prima.


giorgio ricci
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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lucks83 ha scritto: mercoledì 7 novembre 2018, 12:32 No dai... a preda rossa non si può arrivare.. c'è la piana ma di spazio per i mezzi non ce n'è. Poi c'è il discorso della frana e la galleria stretta e buia, oltre al fatto che la strada è anche concia...
Preda rossa è la salita di prato maslino riportata sopra?


jumbo
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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no, anche se la zona è quella.


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Beppugrillo
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Fantamatusa ha scritto: mercoledì 7 novembre 2018, 9:42 Visto che avete citato Roccaverano, patria della gloriosa robiola :drool:

Inizio a buttarvi lì una tappa che ho pensato e che Regione Lombardia dovrebbe sponsorizzare:

sulla falsariga delle wine stage, ho pensato a delle cheese stage che in Lombardia dovrebbe unire il Bagoss con il Bitto.
Quindi Bagolino - Gerola Alta, proponendo in partenza il Maniva e nel finale l'accoppiata San Marco - Gerola Alta.

In mezzo i bergamaschi avrebbero solo da sbizzarrirsi a tracciare.

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https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/246722

(ps sto imparando ad usarlo, per il momento ho messo il primo GPM)
Io sto disegnando un intero Giro d'Italia "cheese" con ogni tappa dedicata ai formaggi italiani, poi da questa qualcosa di ruberò sicuramente


Fantamatusa
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Beppugrillo ha scritto: mercoledì 7 novembre 2018, 15:27
Fantamatusa ha scritto: mercoledì 7 novembre 2018, 9:42 Visto che avete citato Roccaverano, patria della gloriosa robiola :drool:

Inizio a buttarvi lì una tappa che ho pensato e che Regione Lombardia dovrebbe sponsorizzare:

sulla falsariga delle wine stage, ho pensato a delle cheese stage che in Lombardia dovrebbe unire il Bagoss con il Bitto.
Quindi Bagolino - Gerola Alta, proponendo in partenza il Maniva e nel finale l'accoppiata San Marco - Gerola Alta.

In mezzo i bergamaschi avrebbero solo da sbizzarrirsi a tracciare.

Io nel mezzo ho messo (senza conoscerli) San Zeno e Zambia.

https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/246722

(ps sto imparando ad usarlo, per il momento ho messo il primo GPM)
Io sto disegnando un intero Giro d'Italia "cheese" con ogni tappa dedicata ai formaggi italiani, poi da questa qualcosa di ruberò sicuramente
In effetti nel recente passato abbiamo avuto le tappe di Montasio e Asiago.
In Abruzzo, Farindola prima della tragedia di Rigopiano era nota per il pecorino.

Nella mia tappa si potrebbe provare a far un passaggio anche per Taleggio.

Gran finale crono Gorgonzola - Crescenzago? :D


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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Trullo ha scritto: mercoledì 7 novembre 2018, 14:35
Se il colle del dragone è nel Pollino, oltre all'aspetto tecnico ci sarebbe anche quello paesaggistico e naturalistico...
lo e'.
La salita e' tutta su streetview e non mi sembra avere problemi insormontabili... anche la discesa sembra fattibile. Sarebbe una salita di livello assoluto.


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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Ecco lo Zoncolan del Sud che nessuna corsa non la vuole affrontare...

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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Ragazzi, possiamo chiudere baracca :hammer:


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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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CicloSprint ha scritto: mercoledì 7 novembre 2018, 16:07 Ecco lo Zoncolan del Sud che nessuna corsa non la vuole affrontare...

https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/249915
Rifugio Calvanico è una salita non contornata da un interesse pubblico.(ovvero non credo che ci sia qualcuno disposto a spendere :dollar: per portarci il ciclismo.

Saluti,Leonardo


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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

Messaggio da leggere da andrea82 »

Fantamatusa ha scritto: mercoledì 7 novembre 2018, 11:53
jumbo ha scritto: mercoledì 7 novembre 2018, 11:35 Be' a quel punto l'arrivo lo fai a Pescegallo, perchè fermarsi a Gerola Alta?
Non è già abbastanza dura? :D

Avevo pensato di farla arrivare davanti alla sede del consorzio, ma in un ipotetico arrivo Valli del Bitto si può arrivare anche più su.
A Gerola Alta è arrivato quest'anno il Giro Rosa e il giorno dopo c'è stata la cronoscalata in Valmalenco alle Dighe di Campo Moro. A Pescegallo ci sarebbe un ampio parcheggio ma non è così ampio da poterci lasciare i mezzi, che resterebbero dunque in paese, 5 km più sotto. L'ultimo pezzo di salita da Gerola a Pescegallo è senza dubbio il tratto più impegnativo dell'intera salita.


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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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Be' dai non esageriamo, a Pescegallo c'è una stazione sciistica e c'è un ampio parcheggio dove in inverno vengono lasciate centinaia e centinaia di automobili. Non mi pare proprio un luogo problematico da questo punto di vista.


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Maìno della Spinetta
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Re: Le salite italiane poco battute dalle corse

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CicloSprint ha scritto: mercoledì 7 novembre 2018, 16:07 Ecco lo Zoncolan del Sud che nessuna corsa non la vuole affrontare...

https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/249915
:champion: :champion: :champion: :champion: :champion: :champion: :champion: :champion: :champion: :champion: :champion: :champion: :champion: :champion: :champion: :champion: :champion: :champion: :champion: :champion:

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