Le ragioni di un appeal

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Maìno della Spinetta
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Le ragioni di un appeal

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una trentina di anni fa i corridori si lamentavano del Tour che imponeva spesso stamberghe e una cucina standard, mentre il Giro offriva ai corridori di andare al mare, e la cucina buona. Ma il Tour era il Tour, e il Giro rimaneva lo stesso il Girino.

La rincorsa di RcS ha portato a eccellere diverse corse, in primis TA e Strade Bianche. Ma anche la Sanremo e il Lombardia non sono messe male, soprattutto la prima.

Ma il Giro? Schiacciato dal Tour, dalla asserita impossibilita' della doppietta, da calendari sacrificanti (il California, una scelta strategica?). Zomegnan con slogan e durezza, Vegni con scelte azzeccate e qualche magheggio, ci hanno restituito una corsa con una fisionomia particolare. Durissima? Zoncolanesca? Non solo, non piu'. Tappone, salite mitiche, strappi, strade bianche... ormai le sappiamo. Mettiamoci anche le partenze all'estero. Ma perche' il Giro sta piacendo di piu'?
Le lodi non arrivano da Barry e Maino, ma da insospettabili mangiarane. Gadret diceva su stampa francese di preferire il Giro. Pinot idem. Bardet che dice che lo correrebbe, non fosse per la squadra. Che dire di Contador, che con tranquillita' professava amore per la Vuelta e per il Giro. Dumoulin lo ha detto (e manifestato nelle scelte) senza mezzi termini. Perfino Froome, che con tanta protervia disse che "il Giro in Inghiletrra non se lo caga nessuno, mentre il Tour..." e' finalmente sbarcato nello Stivale e imponendosi con un numerone ha scoperto che e' ben difficile portare a casa la Rosa - e forse lo ha fatto con qualche demerito altrui.

Ma c'e' sempre un ma. Uno viene per il Salbutamolo e i soldi israeliani, uno perche' aveva la squalifica, uno perche' italiano, Quintana per non dare fastidio a Valverde... C'era anche Wiggins appagato ormai a fine carriere. Insomma, se Contador, Froome, Nibali e Quintana sceglievano di venire al Giro, era perche' non potevano far altro e qualche circostanza li ha obbligati. Nel mondo ideale tutti al Tour contro Armstrong, alcuni incidenti, di culo, dal 2008 al 2018 hanno portato dei big in Italia - i Pat e gli Strong, disincantati uomini di scienza che badano ai fatti, ce lo ripetevano nella loro campagna demistificante contro gli idoli egemonici italocentrici (Nibali e Giro) del forum.

E il 2019 come ce lo spieghiamo?
Simon Yates, dopo la Vuelta deve andare al Tour, oltretutto con poca crono e per scattisti... E invece no, dice Giro.
MA Lopez, con il suo scatto potente che tante volte in Spagna ha messo in croce Quintana e Froome, di sicuro... Ah, no, Giro anche lui.
TomTom, dopo una vittoria e un secondo posto, che cacchio ci torna a fare in una corsa di seconda cate... AH NO! Viene al Giro.
E Primoz, che era a un passo dal pod... AH NO, anche lui va al Giro.
Nibali, forse l'ultimo GG importante... Viene in Italia!?!?! A fare?

Ma perche' questa sfilza, senza salbutamolo, senza affaire Contador, senza Valverde che preme... 5 eccezioni in un solo colpo. Che ci dicono?

Uno, che le teorie tourcentriche precedenti erano sbagliate, o quantomeno un po' estreme.
Due, che ci sono dei fattori che hanno reso il Giro un'opzione valida per tutti, a prescindere dal Tour.

Ne metto alcuni.
1) Percorsi divertenti: i corridori si divertono di piu' che in Francia.
2) La SKY e' piu' scarsa: la corsa non viene ammazzata da Poels Kwiaktkowski (Porte) Bernal...
3) I diritti TV molto piu' venduti all'estero di 15 anni fa rendono interessante per lo sponsor della squadra l'esposizione con l'uomo di punta.
4) Il fatto che almeno dal 2010 sia il GG piu' divertente (anche nel 2011 il Tour si accese nelle ultime tre tappe, se no ciccia...), e che porta spettatori piu' attenti piu' a lungo. Tra l'altro, alcune tappe del Giro su youtube contano visualizzazioni che il Tour non raggiunge con tutte le tappe - certi luoghi con le imprese stanno ricevendo pubblicita' perenne grazie alle gesta di alcuni corridori.
5) Il cibo e gli alberghi non so piu' se sono un fattore come negli anni 90 :)
6) In un'intervista Froome ha spiegato che per preparare il Giro e il Tour ha impostato il Giro come una corsa di una settimana, un Delfinato, con una preparazione sostenuta in partenza. Credibile o no, questo Giro permettera' una cosa analoga, e molto meglio dell'anno scorso. Le si prende un po' a san Luca, un bel po' a San Marino, e ci si deve far trovare pronti a Courma e sul Mortirolo. Basta essere al top (di peso, forma, morale) in quei 5, 6, giorni, e la corsa e' vinta. Il 2019, in altre parole, ha il percorso del Giro ideale per la doppietta, e probabilmente Tom e Vincenzo ci stanno pensando eccome.

E per voi?


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cassius
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Re: Le ragioni di un appeal

Messaggio da leggere da cassius »

Al Giro bisogna comunque partire con una buona condizione poi sí, il top serve all'ultima settimana (insieme al non sprecare energie prima). Capisco il discorso di Froome ma...il Giro corsa di una settimana, parlando francese un par di balle!

Il Giro è stato in parte benedetto dal pro tour, poi World Tour. Già nel 2005 si notò un'evoluzione rispetto all'edizione provincialotta dell'anno prima, con percorsi che tornano degni.
Il 2008 secondo me è l'anno della svolta. Un po' ci vergogniamo a dirlo ma avere al giro il detentore del tour dell'anno prima non succedeva da 9 anni (Pantani 1999 e lasciamo perdere...). Il Tour è il Tour, e blocca la Astana. Il pragmatico Giro si prende Contador e, ricostruendo una carriera che poteva tranquillamente morire lí (che botta è vincere un Tour e non poterlo difendere l'anno dopo, per decisione ingiusta degli organizzatori? Ah, e senza che l'UCI dica alcunché), ricostruisce un'immagine internazionale che mancava dagli anni di Indurain. Anche se, si può dire? Quella vittoria di Contador è brutta da morire, ragioneria pura.

Di lì in avanti il Giro non è più una comfort zone per italiani, dei nostri lo vinceranno i Basso e i Nibali, e non ce ne vogliano i pur onesti Savoldelli, Simoni, Garzelli: è un'altra roba. Pozzovivo non vale certo meno dei 3 citati, ma al Giro ha mancato (per sempre? Eh, 36 anni...) un podio che 15 anni fa gli sarebbe stato prima o poi garantito, se non una vittoria finale.

Ora, se manca ancora tanto per raggiungere i numeri del tour (tv collegate, spettatori...) questo che viene è il primo anno in cui la startlist da GC del Giro supera quella della Grand Boucle. La grandeur francese rivedrà forse l'ultima recita a grandi livelli di Froome (negli ultimi credo 20 anni, Horner a parte nessuno ha vinto un GT dopo i 34 anni), al Giro ci sarà la crema dei suoi eredi.

Diamo tempo a Prudhomme di fare ancora qualche cazzata: l'anno scorso far la guerra a Froome, lasciare che l'Alpe diventasse una corrida di Pamplona, fare una griglia da formula 1 in una tappa da juniores.
Diamo tempo a Vegni di scoprire qualche salita strana che manco la gente del posto conosce, di conquistare big ma senza svendere il percorso come fa la Vuelta, e concediamogli qualche discutibile partenza da troppo lontano.
E poi tiriamo giù i conti.

In tutta questa gloria per il ciclismo italiano organizzato, vorrei un Vegni di quello pedalato...urgono 2 WT italiane e una profonda revisione del nostro ciclismo dilettantistico se no fra 20 anni parleremo ancora di Nibali.


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nino58
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Re: Le ragioni di un appeal

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cassius ha scritto: martedì 18 dicembre 2018, 7:42 In tutta questa gloria per il ciclismo italiano organizzato, vorrei un Vegni di quello pedalato...urgono 2 WT italiane e una profonda revisione del nostro ciclismo dilettantistico se no fra 20 anni parleremo ancora di Nibali.
Di WT mi accontenterei di una, per cominciare, e sarebbe grasso che cola.
Sul ciclismo dilettantistico è che da diverso tempo è cominciata a mancare pure la base, oltre che le corse.


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
Admin
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Re: Le ragioni di un appeal

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Il tema mi appassiona alquanto, ne parlo diffusamente qui:



Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
GiacomoXT
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Re: Le ragioni di un appeal

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Amaro Antunes. :champion:


FC 2015: Kuurne; Brabante; Amstel; Freccia; Giro (primi 5); Svizzera; Tour t. 7; Tour (tappe); Vuelta t. 10; Bernocchi; Lombardia
FC 2016: Tour t. 20; Wallonie; Sabatini
FC 2017: Europeo
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Maìno della Spinetta
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Re: Le ragioni di un appeal

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Admin ha scritto: martedì 18 dicembre 2018, 22:59 Il tema mi appassiona alquanto, ne parlo diffusamente qui:

Il Giro è cool. Il Giro è fresco (in tutti i sensi :) Scalare le Stelvio a maggio per credere).

Cyclingnews ha prodotto due docufilm, il primo dove batte il cuore degli appassionati, tra le pietre: la settimana santa. Il secondo al Tour? No, si chiama Crescendo, ed è dedicato alle ultime settimane pazze delle ultime edizioni rosa (NB, è stato prodotto prima del 2018, quindi il colpo di Froome ha solo confermato l'intuizione già colta nei Giri precedenti.).

Il documentario che corre all'Oscar, Wonderful Losers, di pastonesiano sapore, è stato fatto col Giro, non col Tour.

PS Dove migliorare? Di sicuro nella presentazione.
Dove è anni luce avanti a tutti? Grafica (percorsi, clip, sito). La svolta grigio rosa fu molto stilosa, il ghierone, le altimetrie equalizzatore... un vero lavoro, ben fatto e fresco.

PPS noi qua ne scrivevamo spesso su queste cose, ma certi approcci alla gara sono impossibili da vedere al Tour, e abbastanza comuni al Giro. Lo abbiamo ripetuto per anni, gli anni del "non vincono al Giro perché è più difficile da controllare bla bla". Ricordiamo la frase di Froome, "Al Giro ogni giorno sembra di essere a una classica". Ecco, una sintesi efficace.

PPPS Sui percorsi spettacolari Marco (Gargano, 5 terre...) diamo atto a Zomegnan dell'intuizione che un grande asset del Giro è la bellezza del Paese.


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giorgio ricci
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Re: Le ragioni di un appeal

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Bravo e lucido il nostro Marco Grassi. Come diceva lui non sempre il Giro ha subìto il complesso Tour. Negli anni 60 le due corse erano sostanzialmente alla pari, e in parte pure negli anni 70. Ma il Giro ha pure avuto dei bei momenti anche dopo la fine dell'autarchia MoserSaronniana. Ciò che lo aveva spinto nel baratro di un immeritato provincialismo è stato il disordine burocratico organizzativo Dell UCI della seconda metà degli anni 90, dove, prima con lo spostamento della Vuelta a settembre e poi con l'allargamento del mercato ai confini extraeuropei dell'era US Postal il ciclismo era diventato solo un fatto di sponsor e di mercato, che il Tour era stato abile ad acquisire.
Ora, paradossalmente, il tanto odiato World Tour ha cambiato gli equilibri, spostando dagli organizzatori al sistema WT il pallino del gioco, ha equilibrato pure i diritti tv, che non riguardano più solo un singolo evento, ma paradossalmente il pacchetto world Tour, dove il Giro ha acquisito audience grazie a percorsi e condotte di gara spumeggianti.
Il Giro ne ha giovato tanto, il movimento purtroppo assai meno.
Per me il problema del Tour è uno solo: Deve Dimagrire!!!!
Il gigantismo, frutto della politica anni 90 lo sta logorando. Non si guarda ai percorsi, ma alla larghezza delle strade e ai piazzali dove piazzare nani e ballerine, non si guarda alla durezza delle salite ma a quanti
spettatori esaltati possono contenere e a quante macchine ospiti libere di abbattere corridori come birilli possono far passare, o scritte di sponsor mettere in primo piano.
E come soluzioni si partoriscono topolini come il tappino a griglie. Mettano tapponi veri, magari con il Granon sulle Alpi e con Portet sui Pirenei, facciano i ribinou, inseriscano una crono all'inizio e una bella cronoscalata alla fine Trovino salite come il Finestre, o arrivi veramente accattivanti. Rimettano i corridori al centro della macchina e non La macchina stessa e il Tour ripartera. Io naturalmente spero che non leggano queste cose e che continuino a fare caxxate su caxxate


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chinaski89
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Re: Le ragioni di un appeal

Messaggio da leggere da chinaski89 »

Admin ha scritto: martedì 18 dicembre 2018, 22:59 Il tema mi appassiona alquanto, ne parlo diffusamente qui:

Ad "aboliamo i Pirenei" standing ovation :clap: :clap: :clap: :champion:

Ora ascolto il resto :D


Winter
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Re: Le ragioni di un appeal

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Per me è essenzialmente l'opzione 2
con Sky al tour non hanno speranze (purtroppo)
meglio monetizzare il palmares vincendo il giro (piu' abbordabile)
gli anni passano , una vittoria al giro vale di piu' di un podio o una top 5 al tour


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chinaski89
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Re: Le ragioni di un appeal

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Winter ha scritto: mercoledì 19 dicembre 2018, 19:29 Per me è essenzialmente l'opzione 2
con Sky al tour non hanno speranze (purtroppo)
meglio monetizzare il palmares vincendo il giro (piu' abbordabile)
gli anni passano , una vittoria al giro vale di piu' di un podio o una top 5 al tour
Dumoulin non ha speranze?, È arrivato secondo con un Giro massacrante nelle gambe, non vedo perchè dovrebbe considerarsi già battuto. Non sta in piedi questa teoria.


Winter
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Re: Le ragioni di un appeal

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Di tour a oggi non ne ha vinti nessuno
mentre sky 6 degli ultimi 7

Ha molte piu' possibilita' di vincere il giro , senza Thomas e Froome
che il tour

a crono son quasi alla pari
in salita non li stacca mai
in piu' hanno la squadra piu' forte
e sono in due
e hanno la cronoasquadre


cassius
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Re: Le ragioni di un appeal

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nino58 ha scritto: martedì 18 dicembre 2018, 8:48 Di WT mi accontenterei di una, per cominciare, e sarebbe grasso che cola.
Sul ciclismo dilettantistico è che da diverso tempo è cominciata a mancare pure la base, oltre che le corse.
Una di fatto c'è, è la UAE. Anche Astana e Bahrain lo sono molto.
Ma certo ci vorrebbe una squadra capace di buttare nella mischia i giovani italiani interessanti. Per dire, io ci credo che Giulio Ciccone potrà fare un po' di corsa a sè appena Mollema e gli altri fenomeni Trek scoppiano, però...e Trentin che si spara anni di gregariato anche se i numeri ce li ha...e Oss che al gregariato si è dovuto rassegnare...


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Re: Le ragioni di un appeal

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Winter ha scritto: mercoledì 19 dicembre 2018, 19:29 Per me è essenzialmente l'opzione 2
con Sky al tour non hanno speranze (purtroppo)
meglio monetizzare il palmares vincendo il giro (piu' abbordabile)
gli anni passano , una vittoria al giro vale di piu' di un podio o una top 5 al tour
Può anche essere vero ma una delle domande che mi ponevo qualche anno fa era.: Se Ullrich, Beloki, Kloden, Botero ecc non hanno nessuna possibilità contro Armstrong e la US Postal perché non vengono a provare a vincere il Giro mettendo fieno nel Palmares?
Evidentemente qualcosa da allora è cambiato.


Winter
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Re: Le ragioni di un appeal

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Sicuramente
Io ullrich , comunque , non lo metterei con gli altri


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Maìno della Spinetta
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Re: Le ragioni di un appeal

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Walter_White ha scritto: mercoledì 26 dicembre 2018, 23:18
Interessanti statistiche in tal senso


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