WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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cauz.
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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bugnogianni ha scritto: domenica 21 aprile 2019, 19:33 povero Wout Van Aert, fa prima a cambiare sport.
ha vissuto un'ottima primavera invece, gli è mancata la vittoria ma non credo che possa lamentarsi, considerando anche come ci era arrivato.

tornando al tema del thread, segnalo questo post (o come diavolo si dice su instagram, illuminatemi) di Visconti. non è una cosa che si legge tutti i giorni.

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held
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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cauz. ha scritto: domenica 21 aprile 2019, 19:47
bugnogianni ha scritto: domenica 21 aprile 2019, 19:33 povero Wout Van Aert, fa prima a cambiare sport.
ha vissuto un'ottima primavera invece, gli è mancata la vittoria ma non credo che possa lamentarsi, considerando anche come ci era arrivato.

tornando al tema del thread, segnalo questo post (o come diavolo si dice su instagram, illuminatemi) di Visconti. non è una cosa che si legge tutti i giorni.

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bugnogianni
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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cauz. ha scritto: domenica 21 aprile 2019, 19:47
bugnogianni ha scritto: domenica 21 aprile 2019, 19:33 povero Wout Van Aert, fa prima a cambiare sport.
ha vissuto un'ottima primavera invece, gli è mancata la vittoria ma non credo che possa lamentarsi, considerando anche come ci era arrivato.
Ma sì, facevo facile ironia sul fatto che VdP pare davvero una spanna avanti, mi immagino Van Aert rivivere certi brutti momenti vissuti nel cross.


vedremo
Gimbatbu
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Adesso i risultati non lo supportano, ma sono certo che WVA quest' anno vincerà qualcosa di importante soprattutto nelle brevi corse a tappe.


Gianluca Avigo - bove

Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Arriva arriva. È un osso duro.


held
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Mi ripeto ancora, uno è un marziano e ci lasciando a bocca aperta ma l'altro non molla mai... Vedrete! Son pronto a giocarmi quello che volete che la vittoria importante arriverà non troppo tardi..


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Slegar
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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C'è da dire che, a differenza di Van Der Poel, Van Aert è stato abbastanza sfortunato con i DS.

Senza lo scalzacane di Nuyens, che gli ha fatto passare un inverno tremendo, ora sarebbe leader di una squadra cucitagli addosso e senza i geni dell'ammiraglia Jumbo, che l'hanno lasciato solo dopo Aremberg, probabilmente avrebbe già una Roubaix nel proprio palmares.


Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Gianluca Avigo - bove

Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Qualcuno riesce a tradurre?



cassius
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Slegar ha scritto: lunedì 22 aprile 2019, 7:46 C'è da dire che, a differenza di Van Der Poel, Van Aert è stato abbastanza sfortunato con i DS.

Senza lo scalzacane di Nuyens, che gli ha fatto passare un inverno tremendo, ora sarebbe leader di una squadra cucitagli addosso e senza i geni dell'ammiraglia Jumbo, che l'hanno lasciato solo dopo Aremberg, probabilmente avrebbe già una Roubaix nel proprio palmares.
Condivido, lasciare un suo gregario nel gruppo davanti, facendogli sobbarcare un lungo inseguimento, è stato il miglior modo per fargli finire la benzina troppo presto.
Dopodiché non so se l'avrebbe vinta: ne aveva ahimè non solo di gambe ma pure di sfiga!


held
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Vittoria nella crono, giusto per ricordare che Wout non starà a guardare... :old: :D


Gabriele 99
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Wva mi ricorda tanto Cancellara, dopo la crono di oggi ancora di più...


giorgio ricci
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Bravissimo oggi. Ha margini di crescita, é un corridore diverso da MVDP, Meno esplosivo ma con un gran passo. Non credo che il dualismo fra i due sia a senso unico, anzi magari dei due alla distanza potrebbe escire Wout.
Può effettivamente diventare come Cancellara.


Salvatore77
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Più passa il tempo e più sembra che i due ragazzi siano molto diversi.
Van aert sembra possa evolvere le proprie caratteristiche verso altro.
Van der poel sembra destinato a diventare più un sagan.
Entrambi molto dotati e giovani pertanto fare previsioni è azzardo.


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Salvatore77 ha scritto: mercoledì 12 giugno 2019, 22:55 Più passa il tempo e più sembra che i due ragazzi siano molto diversi.
Van aert sembra possa evolvere le proprie caratteristiche verso altro.
Van der poel sembra destinato a diventare più un sagan.
Entrambi molto dotati e giovani pertanto fare previsioni è azzardo.
Wout è più un Cancellara
MVDP è Sagan 2.0


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Gimbatbu ha scritto: domenica 21 aprile 2019, 20:56 Adesso i risultati non lo supportano, ma sono certo che WVA quest' anno vincerà qualcosa di importante soprattutto nelle brevi corse a tappe.
Tu riesci a vedere il futuro. :clap:


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Salvatore77 ha scritto: mercoledì 12 giugno 2019, 22:55 Più passa il tempo e più sembra che i due ragazzi siano molto diversi.
Van aert sembra possa evolvere le proprie caratteristiche verso altro.
Van der poel sembra destinato a diventare più un sagan.
Spero proprio che ti sbagli sull'olandese, diventare come il simpatico BU. che orrore! :x (vedi la discussione su di lui, se vuoi). Entrambi dovranno avere altre mire. ;)


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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La vera domanda è un'altra (anzi, sempre quella):
Riuscirà uno dei due a diventare come quel "velocista" belga che vinse al Blockhaus (o le Tre Cime, non ricordo bene) ?
Era una domanda che ci facemmo con Sagan ed è inevitabile che ce la facciamo con loro due.


Von Rock ? Nein, danke.
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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lemond ha scritto: giovedì 13 giugno 2019, 8:12
Salvatore77 ha scritto: mercoledì 12 giugno 2019, 22:55 Più passa il tempo e più sembra che i due ragazzi siano molto diversi.
Van aert sembra possa evolvere le proprie caratteristiche verso altro.
Van der poel sembra destinato a diventare più un sagan.
Spero proprio che ti sbagli sull'olandese, diventare come il simpatico BU. che orrore! :x (vedi la discussione su di lui, se vuoi). Entrambi dovranno avere altre mire. ;)
MVDP mi pare proprio un Sagan ancora più stupefacente del primo Peter (Peter faceva solo strada, questo tra un po' si mette pure a fare triathlon), se mai si dedicherà solo alla strada, cosa che per me dovrebbe fare subito ma pare non gli interessi (ed è anche un grande per questo, ma è un peccato). Soprattutto mi pare molto più affamato di Sagan, viste le caratteristiche comunque non vedo a che dovrebbe puntare se non classiche+volate se gli va.

MVDP ora ha fatto vedere di volare anche a cronometro, ma anche lui è uno da corse di un giorno.

Provare a fare classifica nei GT secondo me sarebbe una follia per entrambi, così come sarebbe stato matto Sagan a provarci.


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Walter_White ha scritto: giovedì 13 giugno 2019, 8:02
Salvatore77 ha scritto: mercoledì 12 giugno 2019, 22:55 Più passa il tempo e più sembra che i due ragazzi siano molto diversi.
Van aert sembra possa evolvere le proprie caratteristiche verso altro.
Van der poel sembra destinato a diventare più un sagan.
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MVDP è Sagan 2.0
Ottima sintesi :cincin:

Anche un Cancellara-Boonen 2.0 e coi rapporti di forza invertiti volendo :D


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Seb
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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lemond ha scritto: giovedì 13 giugno 2019, 8:09
Gimbatbu ha scritto: domenica 21 aprile 2019, 20:56 Adesso i risultati non lo supportano, ma sono certo che WVA quest' anno vincerà qualcosa di importante soprattutto nelle brevi corse a tappe.
Tu riesci a vedere il futuro. :clap:
Magari! 8-)


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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chinaski89 ha scritto: giovedì 13 giugno 2019, 9:26 Provare a fare classifica nei GT secondo me sarebbe una follia per entrambi, così come sarebbe stato matto Sagan a provarci.
Non provare, ma vincere il Tour, questo è ciò che credo/spero "in primis" per Mathieu e poi anche Wout (ma solo poi). E voi pragmatisti che verità cercate per terra, da maiali, tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali. :) :cincin:

P.S. Peccato che Poulidor non fosse ebreo, altrimenti il "futuro nuovo Mercks" sarebbe francese. :)


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Capire che tipo di evoluzione potranno avere i due ragazzi è ancora difficile.
Una cosa di cui dobbiamo tener conto è la nazionalità.
Un belga e un olandese che si snatura per diventare un piazzato nelle gare di 3 settimane che vantaggio può avere? Sempre senza dimenticare che il cross "a quelle latitudini" ha una valenza enorme dal punto di vista mediatico e di ritorno economico.
Diverso è se vanno nel team Ineos, danno 3/4 milioni e li plasmano per vincere il Tour.
Io però per quel poco che ho visto, Van Aert lo vedo leggermente più dotato in salita. Magari mi sbaglio.


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Doppietta Van Aert al delfinato! Bravissimo!! :drool:


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chinaski89
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Mamma mia che numero :clap: :clap: :clap:


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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chinaski89 ha scritto: giovedì 13 giugno 2019, 16:36 Mamma mia che numero :clap: :clap: :clap:
Bel numero si,
:clap: :clap: :clap:
ma è meglio che il "vecchietto" e il suo rivale si portino avanti con le timbrature, perchè fra poco il giovane connazionale non lascerà più nulla a nessuno.


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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La cosa entusiasmante è che non somigliano a nulla di ciò che è venuto prima.
Così come quando è spuntato Sagan, c'è l'impressione con questi due - e con Evenepoel - di assistere a un momento di svolta.

Non saprei individuare in che termini però, fatico a dare una definizione e a tracciare una traiettoria per questi tre.
Per intenderci, con Van der Poel ho l'impressione si possa arrivare anche a un corridore da grandi giri. E forse anche in virtù di grandi giri che stanno a propria volta cambiando.
Con Van Aert vedo un possibile dominatore del pavé, forse con lui riesco ad individuare un precedente in Tom Boonen.
Evenepoel è impressionante per altri aspetti: per le scelte che fa, per la potenza che esprime, per la precocità.


Salvatore77
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

Messaggio da leggere da Salvatore77 »

Quello che può succedere (ma che non è ancora successo con Van Aert e Van der Poel) è che se questi diventano bravi in tutto, crollerebbero tutte le convinzioni su cui si è basato il ciclismo degli ultimi 30 anni.
Sto parlando dell'eccessiva specializzazione, il fatto di arrivare alle classiche in Belgio avendo fatto nei mesi precedenti pochissime gare su strada.
Anche il fatto di poter fare cross e strada con continuità. Forse anche la questione magrezza.
Questo è quello che più è eclatante.
Per il resto, staremo a vedere.


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Salvatore77 ha scritto: giovedì 13 giugno 2019, 19:20 Quello che può succedere (ma che non è ancora successo con Van Aert e Van der Poel) è che se questi diventano bravi in tutto, crollerebbero tutte le convinzioni su cui si è basato il ciclismo degli ultimi 30 anni.
Sto parlando dell'eccessiva specializzazione, il fatto di arrivare alle classiche in Belgio avendo fatto nei mesi precedenti pochissime gare su strada.
Anche il fatto di poter fare cross e strada con continuità. Forse anche la questione magrezza.
Questo è quello che più è eclatante.
Per il resto, staremo a vedere.
condivido anche le virgole


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

Messaggio da leggere da nikybo85 »

Sono OT ma questo è il 3d col titolo più proiettato in avanti.
Questi ultimi giorni di ciclismo potrebbero diventare storici.
La caduta di Froome che potrebbe ridimensionare le ambizioni da qui in avanti di uno dei più grandi corridori da GT della storia..
La prima vittoria di Remco, che se diventasse quello per cui sembra predisposto potrebbe essere una chicca storica niente male (già mani sulla seconda vista la gc).
L'ulteriore esplosione di WVA capace di fare una doppietta di tappe impressionante per versatilità e qualità.
Ai posteri l'ardua sentenza :old:


Gianluca Avigo - bove

Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

Messaggio da leggere da Gianluca Avigo - bove »

Pur avendolo praticato con ottimi risultati, credo che ad Alaphilippe cominci a stare sulle palle il ciclocross.


Gianluca Avigo - bove

Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

Messaggio da leggere da Gianluca Avigo - bove »

rizz23 ha scritto: giovedì 13 giugno 2019, 18:11 La cosa entusiasmante è che non somigliano a nulla di ciò che è venuto prima.
Così come quando è spuntato Sagan, c'è l'impressione con questi due - e con Evenepoel - di assistere a un momento di svolta.

Non saprei individuare in che termini però, fatico a dare una definizione e a tracciare una traiettoria per questi tre.
Per intenderci, con Van der Poel ho l'impressione si possa arrivare anche a un corridore da grandi giri. E forse anche in virtù di grandi giri che stanno a propria volta cambiando.
Con Van Aert vedo un possibile dominatore del pavé, forse con lui riesco ad individuare un precedente in Tom Boonen.
Evenepoel è impressionante per altri aspetti: per le scelte che fa, per la potenza che esprime, per la precocità.
A qualcosa, anzi a qualcuno, assomigliano. Ma si deve tornare indietro di parecchio. La sensazione è che nulla sia precluso a questi enfants terribles. Se sarà come tutti ci auguriamo, ci divertiremo parecchio


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Matteo Trentin potrà raccontare ai suoi nipotini di come sia riuscito a metterseli alle spalle una volta: non so quanti altri saranno capaci di ripetere l'impresa in volata ristretta.


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

Messaggio da leggere da Patate »

Filarete ha scritto: giovedì 13 giugno 2019, 23:15 Matteo Trentin potrà raccontare ai suoi nipotini di come sia riuscito a metterseli alle spalle una volta: non so quanti altri saranno capaci di ripetere l'impresa in volata ristretta.
Quel risultato è come una bottiglia di buon vino: tra qualche anno varrà dieci volte tanto :D


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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De Gendt ha chiesto se si possono escludere MVDP, WVA (e anche Remco) dalle gare su strada :D


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Walter_White ha scritto: giovedì 13 giugno 2019, 23:31 De Gendt ha chiesto se si possono escludere MVDP, WVA (e anche Remco) dalle gare su strada :D
Per 4 anni...finché corre lui più o meno :D


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Pardon. Quando dite che vi è una somiglianza con qualcosa o qualcuno del passato cosa intendete?.
A me viene in mente un possibile paragone MVDP - De vlaeminck, per caratteristiche e per la vicinanza al cross possono assomigliarsi.
Mentre non so Van Aert, dicevamo Cancellara, ma sembra piu veloce, affinando certe caratteristiche può venirmi in mente Moser.
Non riesco a inoltrarmi di più nel passato, potrei dire Van Looy ma non ho riferimenti convincenti.
Sulle corse a tappe per MVDP,, non saprei. Dovrebbe ancora evolversi parecchio, potrebbe essere, ma potrebbe pure accontentarsi.


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Salvatore77 ha scritto: giovedì 13 giugno 2019, 19:20 Quello che può succedere (ma che non è ancora successo con Van Aert e Van der Poel) è che se questi diventano bravi in tutto, crollerebbero tutte le convinzioni su cui si è basato il ciclismo degli ultimi 30 anni.
Sto parlando dell'eccessiva specializzazione, il fatto di arrivare alle classiche in Belgio avendo fatto nei mesi precedenti pochissime gare su strada.
Anche il fatto di poter fare cross e strada con continuità. Forse anche la questione magrezza.
Questo è quello che più è eclatante.
Per il resto, staremo a vedere.
Perfettamente d'accordo! E vi dirò, sono strafelice di questa evoluzione! Ci voleva!!
Sulle differenze fra i due di cui parlavate giorni fa io continuo a sostenere che Van Aert sia più portato per le salite, ho questa sensazione, lo ricordo al koppenbergcrosso di qualche anno fa dove fu semplicemente superiore a tutti! Staremo a vedere. :cincin:


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Concordo anche io, ma per le salite da GT dalla questione peso non ci scappi: entrambi (soprattutto MVDP, ma ad occhio anche Van Aert) per provarci seriamente dovrebbero perdere peso sacrificando una parte della potenza vista finora. Io eviterei, continuino a farci divertire nelle loro corse, sarebbe un delitto snaturarsi senza alcuna certezza sui risultati


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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chinaski89 ha scritto: venerdì 14 giugno 2019, 9:51 Concordo anche io, ma per le salite da GT dalla questione peso non ci scappi: entrambi (soprattutto MVDP, ma ad occhio anche Van Aert) per provarci seriamente dovrebbero perdere peso sacrificando una parte della potenza vista finora. Io eviterei, continuino a farci divertire nelle loro corse, sarebbe un delitto snaturarsi senza alcuna certezza sui risultati
Ullrich quanto pesava durante i Tour? Dipende molto anche dal disegno della corsa, con i Tour anni '90 e Armstronghiani anche un ottimo cronoman discreto in salita potrebbe dire la sua


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Altri tempi e comunque appunto erano disegni diversi, poi Ullrich era un fenomeno per i GT, MVDP e Van Aert possono vincere classiche, mondiali, continuare a sfidarsi nel ciclocross, il primo può pure continuare a vincere con la MTB se ci tiene, chi glielo lo fa fare di mollare tutto questo per provare a far classifica al Tour? Uno è belga, l'altro belgolandese ;) sono mica gente che pensa esistano solo i GT o un GT :D


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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chinaski89 ha scritto: venerdì 14 giugno 2019, 11:00 Altri tempi e comunque appunto erano disegni diversi, poi Ullrich era un fenomeno per i GT, MVDP e Van Aert possono vincere classiche, mondiali, continuare a sfidarsi nel ciclocross, il primo può pure continuare a vincere con la MTB se ci tiene, chi glielo lo fa fare di mollare tutto questo per provare a far classifica al Tour? Uno è belga, l'altro belgolandese ;) sono mica gente che pensa esistano solo i GT o un GT :D
Ma infatti io spero che non gli venga mai l'idea dei GT, possono regalarci anni di classiche indimenticabili


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cauz.
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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held ha scritto: venerdì 14 giugno 2019, 9:43 Sulle differenze fra i due di cui parlavate giorni fa io continuo a sostenere che Van Aert sia più portato per le salite, ho questa sensazione, lo ricordo al koppenbergcrosso di qualche anno fa dove fu semplicemente superiore a tutti! Staremo a vedere. :cincin:
bisogna tenere presente però che le salite nel ciclocross non hanno nulla di paragonabile a quelle di montagna, tuttalpiù si può trovare un'analogia con i muri. WvA ha una predisposizione notevole allo sforzo breve e intenso, oltre che una forza mentale senza eguali in gruppo. Per questo io penso che la sua prospettiva futura sarà sulle classiche, aggiungendoci eventualmente il ruolo di cacciatore di tappe grazie al suo spunto veloce. Volendo trovare un paragone, mi ritrovo anche io d'accordo con chi richiamava alla memoria Boonen.

(piccola postilla su Wout: penso che i problemi con la squadra siano stati molto più incisivi di quanto si credesse durante l'inverno e nell'approccio alla primavera. ora ha raggiunto la condizione ideale proprio dopo essere entrato appieno nei meccanismi della Jumbo. mi sorge il dubbio che non sia un drago nell'autogestirsi in allenamento, forse ha bisogno di un supporto più solido rispetto al suo ristretto staff. non è Nys, insomma).

MvdP invece mi pare molto più adatto anche agli sforzi prolungati, lui sì potrebbe svilupparsi un domani anche come corridore di montagna. non so se da GT (anche perchè lì ciò che conta è la tenuta sulle tre settimane innanzitutto), ma penso che le classiche più dure e le brevi corse a tappe siano vicine alle sue potenzialità. Per tornare all'obbligo dei paragoni, io per ora continuo a rivedere in lui suo padre, uno che faceva top 10 in tutte le monumento. sul lungo periodo potrebbe diventare un gilbert (se restasse sulle classiche) o uno jalabert (volendosi ampliare).


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galliano
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Ma non è che si sta esagerando con definire WVA veloce?
Lo è a questo delfinato, ma in gran parte delle altre occasioni non è stato così.
Finora è stato inferiore (nettamente) a MVDP, ma anche a parecchi altri uomini da classiche (in maniera meno evidente).)
Intendiamoci non è fermo ma nemmeno un fulmine.
Occhio a trarre conclusioni da una breve corsa a tappe.


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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galliano ha scritto: venerdì 14 giugno 2019, 12:22 Ma non è che si sta esagerando con definire WVA veloce?
Lo è a questo delfinato, ma in gran parte delle altre occasioni non è stato così.
Finora è stato inferiore (nettamente) a MVDP, ma anche a parecchi altri uomini da classiche (in maniera meno evidente).)
Intendiamoci non è fermo ma nemmeno un fulmine.
Occhio a trarre conclusioni da una breve corsa a tappe.
Alaphilippe come lo vedi?
Per me è uno dei più veloci tra i classicomani e Wout ha dimostrato di non essere inferiore...le doti ci sono, non credo vincerà volate a ranghi compatti al Tour, ma quelle le vince solo Sagan :diavoletto:


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Ricordo che De Vlaminck nei GT ha ottenuto anche piazzamenti decenti, le grosse difficoltà iniziavano per lui oltre i 2000. Non sappiamo i limiti di MVDP in tal senso. Se non ne avesse saremmo in presenza di un De Vlaminck capace di vincere Giro e Tour. Se non sbaglio c' è stato un altro belga capace di cose simili...


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Patate ha scritto: giovedì 13 giugno 2019, 23:23
Filarete ha scritto: giovedì 13 giugno 2019, 23:15 Matteo Trentin potrà raccontare ai suoi nipotini di come sia riuscito a metterseli alle spalle una volta: non so quanti altri saranno capaci di ripetere l'impresa in volata ristretta.
Quel risultato è come una bottiglia di buon vino: tra qualche anno varrà dieci volte tanto :D
Veramente :D .

Van Aert non sarà VDP in volata ma è di sicuro veloce visto come si sta muovendo nei finali di queste tappe e visto che ha battuto Alaphilippe.


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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galliano ha scritto: venerdì 14 giugno 2019, 12:22 Ma non è che si sta esagerando con definire WVA veloce?
Lo è a questo delfinato, ma in gran parte delle altre occasioni non è stato così.
Finora è stato inferiore (nettamente) a MVDP, ma anche a parecchi altri uomini da classiche (in maniera meno evidente).)
Intendiamoci non è fermo ma nemmeno un fulmine.
Occhio a trarre conclusioni da una breve corsa a tappe.
In effetti sono rimasto molto sorpreso da questa vittoria, le qualità di wout le stiamo scoprendo pian piano ma avevamo notato una certa inferiorità in volata mentre ieri ha vinto con gran forza!


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lemond
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Gimbatbu ha scritto: venerdì 14 giugno 2019, 12:56 Ricordo che De Vlaminck nei GT ha ottenuto anche piazzamenti decenti, le grosse difficoltà iniziavano per lui oltre i 2000. Non sappiamo i limiti di MVDP in tal senso. Se non ne avesse saremmo in presenza di un De Vlaminck capace di vincere Giro e Tour. Se non sbaglio c' è stato un altro belga capace di cose simili...
Infatti è costui il mio punto di riferimento per il franco/olandese, perché qualcuno ha detto belgo/olandese? Certo la lingua è comune (il fiammingo), però credo che la lingua materna di Mathieu sia il francese, no? :dubbio:

P.S. Addirittura Van Stembergen (il velocista per antonomasia) arrivò secondo a Giro


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Walter_White ha scritto: venerdì 14 giugno 2019, 10:13
chinaski89 ha scritto: venerdì 14 giugno 2019, 9:51 Concordo anche io, ma per le salite da GT dalla questione peso non ci scappi: entrambi (soprattutto MVDP, ma ad occhio anche Van Aert) per provarci seriamente dovrebbero perdere peso sacrificando una parte della potenza vista finora. Io eviterei, continuino a farci divertire nelle loro corse, sarebbe un delitto snaturarsi senza alcuna certezza sui risultati
Ullrich quanto pesava durante i Tour? Dipende molto anche dal disegno della corsa, con i Tour anni '90 e Armstronghiani anche un ottimo cronoman discreto in salita potrebbe dire la sua
Ullrich superava i settanta chili di peso a causa della ciccia :diavoletto:


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