WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
AndreiTchmil
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Ragazzi così giusto per giocare un po' : chi vincerà per primo la sua seconda Strade Bianche? MVDP o WVA?


MattiaF
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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AndreiTchmil ha scritto: lunedì 19 aprile 2021, 14:13 Ragazzi così giusto per giocare un po' : chi vincerà per primo la sua seconda Strade Bianche? MVDP o WVA?
Ovviamente è tutto campato in aria ma, visto soprattutto il finale di gara, così a occhio direi Van der Poel.


MattiaF
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Ps: super OT. Va bene tutto, capisco che stia antipatico a molti come personaggio (pure a me) e che possa essere discutibile come persona (che poi ognuno dovrebbe guardare in casa propria). Ma contestare Cipollini come atleta e ciclista mi sembra un obrobrio intellettuale.

Ha corso nella SUA epoca, nella SUA maniera (ovviamente la più redditizia per lui) e ha vinto le SUE gare. Non possiamo davvero ragionare con "oggi la Gand non la vincerebbe/il mondiale di Zolder era impresentabile", le gare erano quelle e le ha vinte lui, non qualcun altro. Con ciò vorrei ricordare che era un talento atletico (e di mentalità agonistica) clamoroso, troppi dimenticano a parere mio.

Poi se mi chiedete se mi sta simpatico o se lo apprezzo come uomo/personaggio allora parliamo di tutt'altro.


pietro
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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MattiaF ha scritto: lunedì 19 aprile 2021, 14:40
AndreiTchmil ha scritto: lunedì 19 aprile 2021, 14:13 Ragazzi così giusto per giocare un po' : chi vincerà per primo la sua seconda Strade Bianche? MVDP o WVA?
Ovviamente è tutto campato in aria ma, visto soprattutto il finale di gara, così a occhio direi Van der Poel.
Concordo. Per due motivi:
1- è la corsa forse più adatta a MVDP insieme al Fiandre, sui muri sterrati fa quello che vuole, e a Santa Caterina può permettersi di umiliare anche Alaphilippe.
2- Van Aert ha dichiarato che tendenzialmente inizierà sempre la stagione alla Strade Bianche. Per forza di cose quindi non sarà mai al via al 100%


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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lemond
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Gimbatbu ha scritto: lunedì 19 aprile 2021, 11:28 Perfetto sono d' accordo, però allora con questo criterio dei d' accordo nel proporre un mondiale che premi indubitabilmente il più forte. Per esempio, e tocco un argomento già dibattuto tra te e me, nel mondiale di Barcellona, certamente molto duro, ha vinto forse non quello più forte, ma quello che ha interpretato meglio la situazione. Nel ciclismo ci sta, altrimenti staremmo tutti in piscina o nelle corsie delle piste di atletica.
Nane, né il più forte, né quello che ha avuto altri talenti, ma semplicemente chi ha avuto una serie di circostanze favorevoli che gli sono cadute addosso, un po' come un altro, vale adire 1988. ;)


Fanno festa i musulmani il venerdì
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"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
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GregLemond
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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lemond ha scritto: lunedì 19 aprile 2021, 16:30
Gimbatbu ha scritto: lunedì 19 aprile 2021, 11:28 Perfetto sono d' accordo, però allora con questo criterio dei d' accordo nel proporre un mondiale che premi indubitabilmente il più forte. Per esempio, e tocco un argomento già dibattuto tra te e me, nel mondiale di Barcellona, certamente molto duro, ha vinto forse non quello più forte, ma quello che ha interpretato meglio la situazione. Nel ciclismo ci sta, altrimenti staremmo tutti in piscina o nelle corsie delle piste di atletica.
Nane, né il più forte, né quello che ha avuto altri talenti, ma semplicemente chi ha avuto una serie di circostanze favorevoli che gli sono cadute addosso, un po' come un altro, vale adire 1988. ;)

Barcelona 84?

Comunque, ragionare del piu forte in una corsa di un giorno, è sempre complesso...

Sfortuna, fortuna, marcature... coincidenze...


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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GregLemond ha scritto: lunedì 19 aprile 2021, 17:07
lemond ha scritto: lunedì 19 aprile 2021, 16:30
Gimbatbu ha scritto: lunedì 19 aprile 2021, 11:28 Perfetto sono d' accordo, però allora con questo criterio dei d' accordo nel proporre un mondiale che premi indubitabilmente il più forte. Per esempio, e tocco un argomento già dibattuto tra te e me, nel mondiale di Barcellona, certamente molto duro, ha vinto forse non quello più forte, ma quello che ha interpretato meglio la situazione. Nel ciclismo ci sta, altrimenti staremmo tutti in piscina o nelle corsie delle piste di atletica.
Nane, né il più forte, né quello che ha avuto altri talenti, ma semplicemente chi ha avuto una serie di circostanze favorevoli che gli sono cadute addosso, un po' come un altro, vale adire 1988. ;)

Barcelona 84?

Comunque, ragionare del piu forte in una corsa di un giorno, è sempre complesso...

Sfortuna, fortuna, marcature... coincidenze...
Prima, prima. Ben altri ciclisti. Probabilmente in quell'edizione i quattro più forti arrivarono per primi. Per l' ordine Carlo ha delle perplessità (eufemismo...)


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GregLemond
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Gimbatbu ha scritto: lunedì 19 aprile 2021, 18:18
GregLemond ha scritto: lunedì 19 aprile 2021, 17:07
lemond ha scritto: lunedì 19 aprile 2021, 16:30

Nane, né il più forte, né quello che ha avuto altri talenti, ma semplicemente chi ha avuto una serie di circostanze favorevoli che gli sono cadute addosso, un po' come un altro, vale adire 1988. ;)

Barcelona 84?

Comunque, ragionare del piu forte in una corsa di un giorno, è sempre complesso...

Sfortuna, fortuna, marcature... coincidenze...
Prima, prima. Ben altri ciclisti. Probabilmente in quell'edizione i quattro più forti arrivarono per primi. Per l' ordine Carlo ha delle perplessità (eufemismo...)
A questo punto son curioso...


Gimbatbu
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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GregLemond ha scritto: lunedì 19 aprile 2021, 20:06
Gimbatbu ha scritto: lunedì 19 aprile 2021, 18:18
GregLemond ha scritto: lunedì 19 aprile 2021, 17:07


Barcelona 84?

Comunque, ragionare del piu forte in una corsa di un giorno, è sempre complesso...

Sfortuna, fortuna, marcature... coincidenze...
Prima, prima. Ben altri ciclisti. Probabilmente in quell'edizione i quattro più forti arrivarono per primi. Per l' ordine Carlo ha delle perplessità (eufemismo...)
A questo punto son curioso...
Eh, eh... Partiamo da un concetto base: considero Gimondi uno dei migliori ciclisti italiani e Lemond ha alcune perplessità al riguardo. Per quanto riguarda il mondiale in questione la storia è comunque abbastanza nota, in fuga 4 mostri sacri, Ocana, Gimondi, Merckx e Maertens, forse quello che ne ha più di tutti è proprio il giovane belga, ma il Cannibale non è che è stato soprannominato così per caso, " Giovanotto tu stai a disposizione e tiri la volata, qui si fa come dico io!" E Freddy obbediente a Eddy esegue, forse esegue pure troppo bene perché a un certo punto si accorge che il capitano non sta proprio a ruota; è un attimo: che faccio? Tiro dritto? E nell' indugio il furbo bergamasco si inserisce, anticipa Ocana, scavalca Maertens che non ha spazio per reagire mentre forza forse ne avrebbe, lo spagnolo arriva terzo e Eddy quarto. Per me è stato il capolavoro di Felice, Carlo ha un' opinione leggermente diversa... ( poi te la dirà lui... ).


AndreiTchmil
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Sempre per giocare un po'. Tour de France 2021. Chi dei due sarà il mattatore delle tappe? Leggero vantaggio per Wout per via delle due crono? Tappe in linea ne vedete più per il fiammingo o olandese?


pietro
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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AndreiTchmil ha scritto: martedì 20 aprile 2021, 13:50 Sempre per giocare un po'. Tour de France 2021. Chi dei due sarà il mattatore delle tappe? Leggero vantaggio per Wout per via delle due crono? Tappe in linea ne vedete più per il fiammingo o olandese?
Sono da considerare tanti fattori a partire dalla condizione dei due. Io penso saranno al meglio, o quasi.

Mi pare che ci siano 8 tappe per velocisti, o qualcosa di simile, quindi Wout avrà molte occasioni a disposizione.

WVA lavorerà per Roglic anche in pianura o potrà fare la sua corsa? Van der Poel si terrà a freno in vista Olimpiadi o andrà a tutta?

L'unica cosa su cui sono pronto a scommettere è che nelle prime due frazioni MVDP, se non combina casini come a Chiusdino, sarà favorito e che al termine della quinta tappa Van Aert indosserà la maglia gialla o comunque non sarà lontano dalla leadership


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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pietro
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Riesumiamo questo antico 3d.

Siccome spesso si dice che i 2 (+ Remco, che nel frattempo oggi ha doppiato il gruppo) sono fenomeni eletti dal forum e che hanno vinto troppo poco, vediamo il ruolino di marcia che hanno avuto da agosto 2020 (e così lasciamo fuori l'annata più prolifica, sinora, di Van der Poel).

MVDP

2020:
-Podio al Gran Piemonte (3°)
-Vittoria al CN
-Quarto posto all'Europeo
-Vittoria nella tappa dei muri alla Tirreno
-Vittoria dopo 75km di cavalcata, per 50 solitaria, al
BinckBank Tour, con annessa la generale
-Sesto alla Liegi, il giorno successivo
-Secondo al Brabante
-Vittoria al Fiandre

2021:
-Vittoria nella prima ed unica tappa disputata ALL'UAE
Tour
-Vittoria alla Strade Bianche
-Un secondo posto e due vittorie di tappa alla Tirreno, tra
cui Castelfidardo
-Quinto alla Sanremo
-Terzo ad Harelbeke
-Secondo al Fiandre
-Doppietta nelle prime tappe del Tour de Suisse
-Vittoria al Tour, con maglia indossata
-Vittoria all'Antwerp porta Epic
-Ottavo al Mondiale
-Terzo alla Roubaix


Questo solo per quanto riguarda i risultati nudi e puri. Se guardiamo come sono arrivati alcuni di questi la considerazione del corridore cresce ulteriormente (anche ricordando che nel 2019 vinse di più).


WVA

2020:
-Vittoria alla Strade Bianche
-Terzo alla Milano-Torino
-Vittoria alla Milano Sanremo
-Vittoria di tappa al Delfinato
-Vittoria al CN a cronometro
-Due vittorie di tappa al Tour, con due terzi e un quarto
posto
-Secondo al Mondiale a cronometro
-Secondo al Mondiale in linea
-Secondo al Fiandre

2021:
-Quarto alla Strade Bianche
-Due vittorie di tappa alla Tirreno, 5 podi su 7 tappe,
sempre finito in top 13 e secondo nella generale
-Terzo alla Sanremo
-Vittoria alla Gand
-Sesto al Fiandre
-Secondo alla Freccia del Brabante
-Vittoria all'Amstel
-Vittoria al CN
-Tre vittorie di tappa al Tour, un secondo posto e un
quarto
-Secondo ai Giochi in linea
-Sesto ai Giochi a cronometro
-Quattro vittorie di tappa più la generale al TOB
-Secondo ai Mondiali a cronometro
-Settimo alla Roubaix


Deve imparare a convertire i secondi posti in primi (che non mancano). Anche qua se andiamo a vedere il valore di certe vittorie o la varietà di terreni su cui ha trionfato l'impressione che ne ricaviamo è più impressionante del povero elenco dei risultati.



Guardando solo i risultati, dato che per molti valgono solo quelli, ci sono ciclisti attualmente più forti di loro, Pogacar e Roglic (Primo e Salvatore non scrivere Colbrelli :diavoletto: )? Consideriamo che Remco si sta riprendendo e non ha ancora avuto le sue possibilità in certe corse


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Primo86
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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pietro ha scritto: lunedì 4 ottobre 2021, 17:19 Riesumiamo questo antico 3d.

Siccome spesso si dice che i 2 (+ Remco, che nel frattempo oggi ha doppiato il gruppo) sono fenomeni eletti dal forum e che hanno vinto troppo poco, vediamo il ruolino di marcia che hanno avuto da agosto 2020 (e così lasciamo fuori l'annata più prolifica, sinora, di Van der Poel).

MVDP

2020:
-Podio al Gran Piemonte (3°)
-Vittoria al CN
-Quarto posto all'Europeo
-Vittoria nella tappa dei muri alla Tirreno
-Vittoria dopo 75km di cavalcata, per 50 solitaria, al
BinckBank Tour, con annessa la generale
-Sesto alla Liegi, il giorno successivo
-Secondo al Brabante
-Vittoria al Fiandre

2021:
-Vittoria nella prima ed unica tappa disputata ALL'UAE
Tour
-Vittoria alla Strade Bianche
-Un secondo posto e due vittorie di tappa alla Tirreno, tra
cui Castelfidardo
-Quinto alla Sanremo
-Terzo ad Harelbeke
-Secondo al Fiandre
-Doppietta nelle prime tappe del Tour de Suisse
-Vittoria al Tour, con maglia indossata
-Vittoria all'Antwerp porta Epic
-Ottavo al Mondiale
-Terzo alla Roubaix


Questo solo per quanto riguarda i risultati nudi e puri. Se guardiamo come sono arrivati alcuni di questi la considerazione del corridore cresce ulteriormente (anche ricordando che nel 2019 vinse di più).


WVA

2020:
-Vittoria alla Strade Bianche
-Terzo alla Milano-Torino
-Vittoria alla Milano Sanremo
-Vittoria di tappa al Delfinato
-Vittoria al CN a cronometro
-Due vittorie di tappa al Tour, con due terzi e un quarto
posto
-Secondo al Mondiale a cronometro
-Secondo al Mondiale in linea
-Secondo al Fiandre

2021:
-Quarto alla Strade Bianche
-Due vittorie di tappa alla Tirreno, 5 podi su 7 tappe,
sempre finito in top 13 e secondo nella generale
-Terzo alla Sanremo
-Vittoria alla Gand
-Sesto al Fiandre
-Secondo alla Freccia del Brabante
-Vittoria all'Amstel
-Vittoria al CN
-Tre vittorie di tappa al Tour, un secondo posto e un
quarto
-Secondo ai Giochi in linea
-Sesto ai Giochi a cronometro
-Quattro vittorie di tappa più la generale al TOB
-Secondo ai Mondiali a cronometro
-Settimo alla Roubaix


Deve imparare a convertire i secondi posti in primi (che non mancano). Anche qua se andiamo a vedere il valore di certe vittorie o la varietà di terreni su cui ha trionfato l'impressione che ne ricaviamo è più impressionante del povero elenco dei risultati.



Guardando solo i risultati, dato che per molti valgono solo quelli, ci sono ciclisti attualmente più forti di loro, Pogacar e Roglic (Primo e Salvatore non scrivere Colbrelli :diavoletto: )? Consideriamo che Remco si sta riprendendo e non ha ancora avuto le sue possibilità in certe corse
Colbrelli.


pietro
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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:D :D


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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pietro ha scritto: lunedì 4 ottobre 2021, 17:33:D :D
Ma perché non di può dire che Colbrelli è diventato un corridore più forte di Van Aert?
Qualcuno ha paura di dire questa cosa?
Ci si vergogna?

È la pura realtà.


pietro
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Primo86 ha scritto: lunedì 4 ottobre 2021, 17:42
pietro ha scritto: lunedì 4 ottobre 2021, 17:33:D :D
Ma perché non di può dire che Colbrelli è diventato un corridore più forte di Van Aert?
Qualcuno ha paura di dire questa cosa?
Ci si vergogna?

È la pura realtà.
Periodo di tempo troppo breve per dare un giudizio così. Vediamo nella prossima stagione. Su salite lunghe Colbrelli alcune dimostrazioni non le ha ancora date


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Primo86 ha scritto: lunedì 4 ottobre 2021, 17:42
pietro ha scritto: lunedì 4 ottobre 2021, 17:33:D :D
Ma perché non di può dire che Colbrelli è diventato un corridore più forte di Van Aert?
Qualcuno ha paura di dire questa cosa?
Ci si vergogna?

È la pura realtà.
E' la realtà delle ultime settimane, in cui l'italiano è al picco della sua carriera e il belga non è nemmeno al picco della sua stagione.


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udra
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Pare assurdo da dire, ma effettivamente è così.
Ha tenuto Evenepoel su una salita di 4 km dove sono implosi fior di corridori, è l'unico che ha provato a tenere Alaphilippe su una delle sue fiammate mondiali, ha fatto corsa di testa alla Roubaix, 25 km in solitaria su una simil Liegi.
Tutto il ciclismo che possiamo immaginare, come titolava un famoso topic :D


dietzen
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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udra ha scritto: lunedì 4 ottobre 2021, 18:09 Pare assurdo da dire, ma effettivamente è così.
Ha tenuto Evenepoel su una salita di 4 km dove sono implosi fior di corridori, è l'unico che ha provato a tenere Alaphilippe su una delle sue fiammate mondiali, ha fatto corsa di testa alla Roubaix, 25 km in solitaria su una simil Liegi.
Tutto il ciclismo che possiamo immaginare, come titolava un famoso topic :D
Non vorrei dire, ma lui stesso ha dichiarato di aver preso van avermaet come punto di riferimento :D
(nel senso che anche il belga ha iniziato a vincere le grandi corse dopo i 30 anni, lo specifico che so che qualcuno magari rischia le coronarie)


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Maìno della Spinetta
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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MVDP

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cui Castelfidardo
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-Vittoria all'Antwerp porta Epic
-Ottavo al Mondiale
-Terzo alla Roubaix


WVA

2021:
-Quarto alla Strade Bianche
-Due vittorie di tappa alla Tirreno, 5 podi su 7 tappe,
sempre finito in top 13 e secondo nella generale
-Terzo alla Sanremo
-Vittoria alla Gand
-Sesto al Fiandre
-Secondo alla Freccia del Brabante
-Vittoria all'Amstel
-Vittoria al CN
-Tre vittorie di tappa al Tour, un secondo posto e un
quarto
-Secondo ai Giochi in linea
-Sesto ai Giochi a cronometro
-Quattro vittorie di tappa più la generale al TOB
-Secondo ai Mondiali a cronometro
-Settimo alla Roubaix


SONNY:
-Vittoria alla Paris-Roubaix (davanti a Van Der Poel e a WVA)
-10 World Championships (mancando il treno buono di poco, alla pari o meglio di WVA e MVDP)
-Vittoria, Memorial Marco Pantani
-2, Coppa Sabatini - Gran Premio città di Peccioli
- Vittoria all'Europeo davanti a Evenepoel
- Benelux Tour (e secondo nella classifica a punti e nella tappa di Bilzen e
-primo nella tappa di Houffalize
- al Tour 2°a Saint-Gaudens, terzo a Tignes e nella classifica a punti.
- Vittoria al campionato nazionale
- una vittoria, 3 secondi posti, e la maglia a punti al Delfinato
- Una vittoria e un secondo posto, e la maglia a punti al Romandia
- 4 alla Gand


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
cycling_chrnicles
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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jumbo ha scritto: lunedì 4 ottobre 2021, 18:03
Primo86 ha scritto: lunedì 4 ottobre 2021, 17:42
pietro ha scritto: lunedì 4 ottobre 2021, 17:33:D :D
Ma perché non di può dire che Colbrelli è diventato un corridore più forte di Van Aert?
Qualcuno ha paura di dire questa cosa?
Ci si vergogna?

È la pura realtà.
E' la realtà delle ultime settimane, in cui l'italiano è al picco della sua carriera e il belga non è nemmeno al picco della sua stagione.
Ne devo dedurre che Colbrelli vince perché gli altri vanno più piano del solito?


jumbo
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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cycling_chrnicles ha scritto: lunedì 4 ottobre 2021, 18:39
jumbo ha scritto: lunedì 4 ottobre 2021, 18:03
Primo86 ha scritto: lunedì 4 ottobre 2021, 17:42

Ma perché non di può dire che Colbrelli è diventato un corridore più forte di Van Aert?
Qualcuno ha paura di dire questa cosa?
Ci si vergogna?

È la pura realtà.
E' la realtà delle ultime settimane, in cui l'italiano è al picco della sua carriera e il belga non è nemmeno al picco della sua stagione.
Ne devo dedurre che Colbrelli vince perché gli altri vanno più piano del solito?
Sono normali dinamiche dei confronti diretti fra corridori da quando esiste il ciclismo.
Per i motivi più disparati, in certi periodi un corridore va più forte ed in altri meno.
Quindi questa considerazione non svaluta le vittorie di Colbrelli, però è innegabile che il VdP e il VA di inizio stagione andassero più forte di quanto stanno facendo ora.
Per avere un confronto più ampio e dire chi è più forte di chi in "generale", occorre un periodo di tempo più lungo.


cycling_chrnicles
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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jumbo ha scritto: lunedì 4 ottobre 2021, 19:28
cycling_chrnicles ha scritto: lunedì 4 ottobre 2021, 18:39
jumbo ha scritto: lunedì 4 ottobre 2021, 18:03
E' la realtà delle ultime settimane, in cui l'italiano è al picco della sua carriera e il belga non è nemmeno al picco della sua stagione.
Ne devo dedurre che Colbrelli vince perché gli altri vanno più piano del solito?
Sono normali dinamiche dei confronti diretti fra corridori da quando esiste il ciclismo.
Per i motivi più disparati, in certi periodi un corridore va più forte ed in altri meno.
Quindi questa considerazione non svaluta le vittorie di Colbrelli, però è innegabile che il VdP e il VA di inizio stagione andassero più forte di quanto stanno facendo ora.
Per avere un confronto più ampio e dire chi è più forte di chi in "generale", occorre un periodo di tempo più lungo.
Posso capire VdP che ha avuto i noti problemi alla schiena, ma WVA perché dovrebbe andare più piano rispetto a inizio stagione?

A me il Van Aert della Roubaix non è sembrato diverso da quello del Fiandre o da quello di Harelbeke. Semplicemente Sonny, nelle gare in linea, oggi, è un corridore complessivamente migliore.


luketaro
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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cycling_chrnicles ha scritto: lunedì 4 ottobre 2021, 19:40
jumbo ha scritto: lunedì 4 ottobre 2021, 19:28
cycling_chrnicles ha scritto: lunedì 4 ottobre 2021, 18:39

Ne devo dedurre che Colbrelli vince perché gli altri vanno più piano del solito?
Sono normali dinamiche dei confronti diretti fra corridori da quando esiste il ciclismo.
Per i motivi più disparati, in certi periodi un corridore va più forte ed in altri meno.
Quindi questa considerazione non svaluta le vittorie di Colbrelli, però è innegabile che il VdP e il VA di inizio stagione andassero più forte di quanto stanno facendo ora.
Per avere un confronto più ampio e dire chi è più forte di chi in "generale", occorre un periodo di tempo più lungo.
Posso capire VdP che ha avuto i noti problemi alla schiena, ma WVA perché dovrebbe andare più piano rispetto a inizio stagione?

A me il Van Aert della Roubaix non è sembrato diverso da quello del Fiandre o da quello di Harelbeke. Semplicemente Sonny, nelle gare in linea, oggi, è un corridore complessivamente migliore.
Van Aert del fiandre e di Harelbeke che però non erano al livello del Van Aert del tour, delle olimpiadi, dei mondiali a crono, della S.Remo e della strade bianche 2020. A quei livelli Sonny non è ancora arrivato


FRANCESCO1980
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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corrono troppo, così arrivano sfiniti alle corse importanti

devono abbandonare il CicloCross
hanno già vinto il Mondiale l' Europeo e il Nazionale in tutte le categorie
Juniores, U23 e professionisti
cosa vogliono ancora di + ? ? ?
avrebbero dovuto abbandonarlo già da tempo


marco_graz
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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FRANCESCO1980 ha scritto: lunedì 4 ottobre 2021, 20:13 corrono troppo, così arrivano sfiniti alle corse importanti

devono abbandonare il CicloCross
hanno già vinto il Mondiale l' Europeo e il Nazionale in tutte le categorie
Juniores, U23 e professionisti
cosa vogliono ancora di + ? ? ?
avrebbero dovuto abbandonarlo già da tempo
Guardando a loro hai ragione tu, ma personalemente spero proprio di no, in questo modo le gare sono piu' equilibrate.

Certo finche' non smetteranno davvero col Ciclocross non si potra' dire chi e' piu' forte, se mai avremo una risposta.


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Walter_White
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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FRANCESCO1980 ha scritto: lunedì 4 ottobre 2021, 20:13 corrono troppo, così arrivano sfiniti alle corse importanti

devono abbandonare il CicloCross
hanno già vinto il Mondiale l' Europeo e il Nazionale in tutte le categorie
Juniores, U23 e professionisti
cosa vogliono ancora di + ? ? ?
avrebbero dovuto abbandonarlo già da tempo
Io penso che si divertano talmente tanto che non lo lasceranno mai. E menomale aggiungo io.
Anzi, Mathieu ha detto che si diverte ancora di più in MTB e che la strada è ultima in classifica (basta sentirlo prima della Sanremo...non gli piace molto perché ci si "annoia" per 250 km :diavoletto: ).


FCC 2019/20: rit.
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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marco_graz ha scritto: lunedì 4 ottobre 2021, 21:01
FRANCESCO1980 ha scritto: lunedì 4 ottobre 2021, 20:13 corrono troppo, così arrivano sfiniti alle corse importanti

devono abbandonare il CicloCross
hanno già vinto il Mondiale l' Europeo e il Nazionale in tutte le categorie
Juniores, U23 e professionisti
cosa vogliono ancora di + ? ? ?
avrebbero dovuto abbandonarlo già da tempo
Guardando a loro hai ragione tu, ma personalemente spero proprio di no, in questo modo le gare sono piu' equilibrate.

Certo finche' non smetteranno davvero col Ciclocross non si potra' dire chi e' piu' forte, se mai avremo una risposta.
Beh almeno sono simpatici ed evitano di 'squilibrare' le corse facendo ciclocross :? Senza non si farebbero neanche le corse si andrebbe dritti alle premiazioni :muro:

Entro nel team barry


pereiro2982
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

Messaggio da leggere da pereiro2982 »

io non capisco tutta questa ansia di vittorie
sembra quasi che i tifosi subiscano piu pressione dei corridori stessi

VA e VDP che vincano o meno rendono le corse a cui partecipano spettacolari
partecipano a tante corse quindi piu corse spettacolari

fanno anche cross e questo li limita , fanno le corse che gli piacciono
qual'è il problema ?

noi tifosi , amanti di questo sport dovremmo sentirci solo fortunati ad assistere a questi spettacoli


qrier
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

Messaggio da leggere da qrier »

La cosa eccezionale di questi 3 corridori non è tanto il palmares, che comunque è molto ricco, ma è il modo di correre all'attacco.
A volte non è il modo di correre che ti fa vincere di più, ma il pubblico si diverte certamente molto di più.

Per fare un esempio opposto, Valverde ha vinto molto ma ricordo ben poche gare in cui mi ha emozionato (in realtà al momento non me ne viene in mente nessuna).

Van der Poel già come ha vinto l'Amstel nel 2019 mi ha sbalordito (ok, un pò polli quelli avanti, ma VDP ha fatto un ultimo km incredibile, mai visto), poi tantissimi attacchi da lontano.
Evenepoel attacca da lontano e se guadagna qualche secondo non lo vedono più fino al traguardo.
Van Aert è un po' diverso, corre leggermente meno all'arrembaggio degli altri due, forse anche perchè sa di poter vincere anche in volata, ma è fortissimo ovunque ed ha una pedalata di un'eleganza straordinaria.

3 fenomeni così che si sono affacciati nel giro di poco tempo al grande ciclismo e che sono uno spot per questo sport, quando loro sono in gara ed è una corsa che vogliono vincere, si sa già che la corsa sarà spettacolare e non dominata dallì'attendismo, indipendentemente dal fatto che vincano oppure no.

Un pò come succedeva con Pantani in salita, bastava la sua presenza per far sì che le tappe di montagna diventassero selettive.

Comunque non dimenticherei anche Alaphilippe, un altro che non ha paura di attaccare.
Colbrelli bisogna vedere se riuscirà a tenere questi livelli per qualche anno, cosa che mi auguro.


Andrea93
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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qrier ha scritto: lunedì 4 ottobre 2021, 21:40 La cosa eccezionale di questi 3 corridori non è tanto il palmares, che comunque è molto ricco, ma è il modo di correre all'attacco.
A volte non è il modo di correre che ti fa vincere di più, ma il pubblico si diverte certamente molto di più.

Per fare un esempio opposto, Valverde ha vinto molto ma ricordo ben poche gare in cui mi ha emozionato (in realtà al momento non me ne viene in mente nessuna).

Van der Poel già come ha vinto l'Amstel nel 2019 mi ha sbalordito (ok, un pò polli quelli avanti, ma VDP ha fatto un ultimo km incredibile, mai visto), poi tantissimi attacchi da lontano.
Evenepoel attacca da lontano e se guadagna qualche secondo non lo vedono più fino al traguardo.
Van Aert è un po' diverso, corre leggermente meno all'arrembaggio degli altri due, forse anche perchè sa di poter vincere anche in volata, ma è fortissimo ovunque ed ha una pedalata di un'eleganza straordinaria.

3 fenomeni così che si sono affacciati nel giro di poco tempo al grande ciclismo e che sono uno spot per questo sport, quando loro sono in gara ed è una corsa che vogliono vincere, si sa già che la corsa sarà spettacolare e non dominata dallì'attendismo, indipendentemente dal fatto che vincano oppure no.

Un pò come succedeva con Pantani in salita, bastava la sua presenza per far sì che le tappe di montagna diventassero selettive.

Comunque non dimenticherei anche Alaphilippe, un altro che non ha paura di attaccare.
Colbrelli bisogna vedere se riuscirà a tenere questi livelli per qualche anno, cosa che mi auguro.
Sono d'accordo sul discorso, vero che a volte si esagera un po' con loro, ma la cosa speciale è il modo in cui corrono
Direi soprattutto Van Der Poel e Remco, rendono spettacolare letteralmente ogni corsa a cui prendono parte e questo, almeno per me, vale tantissimo


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lemond
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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pereiro2982 ha scritto: lunedì 4 ottobre 2021, 21:31 io non capisco tutta questa ansia di vittorie
sembra quasi che i tifosi subiscano piu pressione dei corridori stessi

VA e VDP che vincano o meno rendono le corse a cui partecipano spettacolari
partecipano a tante corse quindi piu corse spettacolari

fanno anche cross e questo li limita , fanno le corse che gli piacciono
qual'è il problema ?

noi tifosi , amanti di questo sport dovremmo sentirci solo fortunati ad assistere a questi spettacoli
Codesta argomentazione è ineccepibile se si parla di tifosi del ciclismo in sé, ammesso che esistano. Ma nei casi normali, se uno è partigiano di Wout o del Kaiser non gode certo nel vederlo battuto da Colbrelli o da chiunque altro; perdere piace a pochissime persone, tutt'al più ci si può rassegnare, ma dentro di noi ci sarà sempre l'ambizione della rivalsa, con insegnamenti più o meno saggi per il/i "nostri" campiomi. :)


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
jumbo
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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cycling_chrnicles ha scritto: lunedì 4 ottobre 2021, 19:40
jumbo ha scritto: lunedì 4 ottobre 2021, 19:28
cycling_chrnicles ha scritto: lunedì 4 ottobre 2021, 18:39

Ne devo dedurre che Colbrelli vince perché gli altri vanno più piano del solito?
Sono normali dinamiche dei confronti diretti fra corridori da quando esiste il ciclismo.
Per i motivi più disparati, in certi periodi un corridore va più forte ed in altri meno.
Quindi questa considerazione non svaluta le vittorie di Colbrelli, però è innegabile che il VdP e il VA di inizio stagione andassero più forte di quanto stanno facendo ora.
Per avere un confronto più ampio e dire chi è più forte di chi in "generale", occorre un periodo di tempo più lungo.
Posso capire VdP che ha avuto i noti problemi alla schiena, ma WVA perché dovrebbe andare più piano rispetto a inizio stagione?

A me il Van Aert della Roubaix non è sembrato diverso da quello del Fiandre o da quello di Harelbeke. Semplicemente Sonny, nelle gare in linea, oggi, è un corridore complessivamente migliore.
Onestamente mi sfugge l'importanza del definire il migliore "oggi" quando i livelli cambiano a seconda del periodo della stagione e del tipo di corse.
Se no il giorno dopo la Liegi avremmo dovuto dire che "nelle corse in linea oggi il più forte è Pogacar".
Comunque a primavera VA mi pareva a un livello più alto, basti vedere che ha vinto l'Amstel mentre in autunno non sta arrivando a giocarsi nessuna grande corsa.
E poi mi pare che ti dimentichi di un certo Alaphilippe.


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bicycleran
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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qrier ha scritto: lunedì 4 ottobre 2021, 21:40 La cosa eccezionale di questi 3 corridori non è tanto il palmares, che comunque è molto ricco, ma è il modo di correre all'attacco.
A volte non è il modo di correre che ti fa vincere di più, ma il pubblico si diverte certamente molto di più.

Per fare un esempio opposto, Valverde ha vinto molto ma ricordo ben poche gare in cui mi ha emozionato (in realtà al momento non me ne viene in mente nessuna).

Van der Poel già come ha vinto l'Amstel nel 2019 mi ha sbalordito (ok, un pò polli quelli avanti, ma VDP ha fatto un ultimo km incredibile, mai visto), poi tantissimi attacchi da lontano.
Evenepoel attacca da lontano e se guadagna qualche secondo non lo vedono più fino al traguardo.
Van Aert è un po' diverso, corre leggermente meno all'arrembaggio degli altri due, forse anche perchè sa di poter vincere anche in volata, ma è fortissimo ovunque ed ha una pedalata di un'eleganza straordinaria.

3 fenomeni così che si sono affacciati nel giro di poco tempo al grande ciclismo e che sono uno spot per questo sport, quando loro sono in gara ed è una corsa che vogliono vincere, si sa già che la corsa sarà spettacolare e non dominata dallì'attendismo, indipendentemente dal fatto che vincano oppure no.

Un pò come succedeva con Pantani in salita, bastava la sua presenza per far sì che le tappe di montagna diventassero selettive.

Comunque non dimenticherei anche Alaphilippe, un altro che non ha paura di attaccare.
Colbrelli bisogna vedere se riuscirà a tenere questi livelli per qualche anno, cosa che mi auguro.
Ma sono l'unico che pensa che nell'Amstel vinta Mathieu abbia fatto gli ultimi km dietro moto, non inquadrato?

a fine gara un corridore italiano (Gasparotto? boh) fece pesanti allusioni in tal senso.

Però sulla sua indole di attaccante spettacolare non ci piove. Wout ultimamente attacca molto meno. Peccato.


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qrier
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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bicycleran ha scritto: martedì 5 ottobre 2021, 9:11
qrier ha scritto: lunedì 4 ottobre 2021, 21:40 La cosa eccezionale di questi 3 corridori non è tanto il palmares, che comunque è molto ricco, ma è il modo di correre all'attacco.
A volte non è il modo di correre che ti fa vincere di più, ma il pubblico si diverte certamente molto di più.

Per fare un esempio opposto, Valverde ha vinto molto ma ricordo ben poche gare in cui mi ha emozionato (in realtà al momento non me ne viene in mente nessuna).

Van der Poel già come ha vinto l'Amstel nel 2019 mi ha sbalordito (ok, un pò polli quelli avanti, ma VDP ha fatto un ultimo km incredibile, mai visto), poi tantissimi attacchi da lontano.
Evenepoel attacca da lontano e se guadagna qualche secondo non lo vedono più fino al traguardo.
Van Aert è un po' diverso, corre leggermente meno all'arrembaggio degli altri due, forse anche perchè sa di poter vincere anche in volata, ma è fortissimo ovunque ed ha una pedalata di un'eleganza straordinaria.

3 fenomeni così che si sono affacciati nel giro di poco tempo al grande ciclismo e che sono uno spot per questo sport, quando loro sono in gara ed è una corsa che vogliono vincere, si sa già che la corsa sarà spettacolare e non dominata dallì'attendismo, indipendentemente dal fatto che vincano oppure no.

Un pò come succedeva con Pantani in salita, bastava la sua presenza per far sì che le tappe di montagna diventassero selettive.

Comunque non dimenticherei anche Alaphilippe, un altro che non ha paura di attaccare.
Colbrelli bisogna vedere se riuscirà a tenere questi livelli per qualche anno, cosa che mi auguro.
Ma sono l'unico che pensa che nell'Amstel vinta Mathieu abbia fatto gli ultimi km dietro moto, non inquadrato?

a fine gara un corridore italiano (Gasparotto? boh) fece pesanti allusioni in tal senso.

Però sulla sua indole di attaccante spettacolare non ci piove. Wout ultimamente attacca molto meno. Peccato.
Senza immagini è difficile saperlo.
Però anche solo l'ultimo km sempre davanti ad un gruppetto e poi lancia una volata lunghissima, cose mai viste.


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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bicycleran ha scritto: martedì 5 ottobre 2021, 9:11
qrier ha scritto: lunedì 4 ottobre 2021, 21:40 La cosa eccezionale di questi 3 corridori non è tanto il palmares, che comunque è molto ricco, ma è il modo di correre all'attacco.
A volte non è il modo di correre che ti fa vincere di più, ma il pubblico si diverte certamente molto di più.

Per fare un esempio opposto, Valverde ha vinto molto ma ricordo ben poche gare in cui mi ha emozionato (in realtà al momento non me ne viene in mente nessuna).

Van der Poel già come ha vinto l'Amstel nel 2019 mi ha sbalordito (ok, un pò polli quelli avanti, ma VDP ha fatto un ultimo km incredibile, mai visto), poi tantissimi attacchi da lontano.
Evenepoel attacca da lontano e se guadagna qualche secondo non lo vedono più fino al traguardo.
Van Aert è un po' diverso, corre leggermente meno all'arrembaggio degli altri due, forse anche perchè sa di poter vincere anche in volata, ma è fortissimo ovunque ed ha una pedalata di un'eleganza straordinaria.

3 fenomeni così che si sono affacciati nel giro di poco tempo al grande ciclismo e che sono uno spot per questo sport, quando loro sono in gara ed è una corsa che vogliono vincere, si sa già che la corsa sarà spettacolare e non dominata dallì'attendismo, indipendentemente dal fatto che vincano oppure no.

Un pò come succedeva con Pantani in salita, bastava la sua presenza per far sì che le tappe di montagna diventassero selettive.

Comunque non dimenticherei anche Alaphilippe, un altro che non ha paura di attaccare.
Colbrelli bisogna vedere se riuscirà a tenere questi livelli per qualche anno, cosa che mi auguro.
Ma sono l'unico che pensa che nell'Amstel vinta Mathieu abbia fatto gli ultimi km dietro moto, non inquadrato?

a fine gara un corridore italiano (Gasparotto? boh) fece pesanti allusioni in tal senso.

Però sulla sua indole di attaccante spettacolare non ci piove. Wout ultimamente attacca molto meno. Peccato.
Son quelli dietro di lui che hanno fatto il dietro moto


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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GregLemond ha scritto: martedì 5 ottobre 2021, 10:05 Son quelli dietro di lui che hanno fatto il dietro moto
:crazy: :clap: :crazy:


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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jumbo ha scritto: martedì 5 ottobre 2021, 8:43
cycling_chrnicles ha scritto: lunedì 4 ottobre 2021, 19:40
jumbo ha scritto: lunedì 4 ottobre 2021, 19:28
Sono normali dinamiche dei confronti diretti fra corridori da quando esiste il ciclismo.
Per i motivi più disparati, in certi periodi un corridore va più forte ed in altri meno.
Quindi questa considerazione non svaluta le vittorie di Colbrelli, però è innegabile che il VdP e il VA di inizio stagione andassero più forte di quanto stanno facendo ora.
Per avere un confronto più ampio e dire chi è più forte di chi in "generale", occorre un periodo di tempo più lungo.
Posso capire VdP che ha avuto i noti problemi alla schiena, ma WVA perché dovrebbe andare più piano rispetto a inizio stagione?

A me il Van Aert della Roubaix non è sembrato diverso da quello del Fiandre o da quello di Harelbeke. Semplicemente Sonny, nelle gare in linea, oggi, è un corridore complessivamente migliore.
Onestamente mi sfugge l'importanza del definire il migliore "oggi" quando i livelli cambiano a seconda del periodo della stagione e del tipo di corse.
Se no il giorno dopo la Liegi avremmo dovuto dire che "nelle corse in linea oggi il più forte è Pogacar".
Comunque a primavera VA mi pareva a un livello più alto, basti vedere che ha vinto l'Amstel mentre in autunno non sta arrivando a giocarsi nessuna grande corsa.
E poi mi pare che ti dimentichi di un certo Alaphilippe.

Né Pogacar né Alaphilippe, oggi, possono vantare la completezza di questo Colbrelli. Sonny ha vinto una Roubaix staccando Van Aert sul pavé e un Europeo con tutt'altro tracciato staccando, tra gli altri, Pogacar in salita.

I livelli possono cambiare, ma le variazioni sono minime. VdP può andare più forte di WVA oggi e tra cinque mesi può essere il contrario. Ma Michael Matthews non andrà mai più forte dei due crossisti. Se Colbrelli ha raggiunto questo livello di eccellenza, allora è logico che lo tenga fino a che non inizierà, per lui, il declino fisico dovuto all'età. Certe qualità o le hai o non le hai, non te le inventi dall'oggi al domani e poi te le dimentichi. Evidentemente lui ha solamente avuto bisogno di più tempo, rispetto ad altri, per tirarle fuori.


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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lemond ha scritto: martedì 5 ottobre 2021, 8:23
pereiro2982 ha scritto: lunedì 4 ottobre 2021, 21:31 io non capisco tutta questa ansia di vittorie
sembra quasi che i tifosi subiscano piu pressione dei corridori stessi

VA e VDP che vincano o meno rendono le corse a cui partecipano spettacolari
partecipano a tante corse quindi piu corse spettacolari

fanno anche cross e questo li limita , fanno le corse che gli piacciono
qual'è il problema ?

noi tifosi , amanti di questo sport dovremmo sentirci solo fortunati ad assistere a questi spettacoli
Codesta argomentazione è ineccepibile se si parla di tifosi del ciclismo in sé, ammesso che esistano. Ma nei casi normali, se uno è partigiano di Wout o del Kaiser non gode certo nel vederlo battuto da Colbrelli o da chiunque altro; perdere piace a pochissime persone, tutt'al più ci si può rassegnare, ma dentro di noi ci sarà sempre l'ambizione della rivalsa, con insegnamenti più o meno saggi per il/i "nostri" campiomi. :)
io sono un tifoso di WVA e quando perde non mi fa affatto piacere ma se per vincere dovesse cambiare il suo modo di correre sarebbe peggio per quanto mi riguarda


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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cycling_chrnicles ha scritto: martedì 5 ottobre 2021, 11:05
jumbo ha scritto: martedì 5 ottobre 2021, 8:43
cycling_chrnicles ha scritto: lunedì 4 ottobre 2021, 19:40

Posso capire VdP che ha avuto i noti problemi alla schiena, ma WVA perché dovrebbe andare più piano rispetto a inizio stagione?

A me il Van Aert della Roubaix non è sembrato diverso da quello del Fiandre o da quello di Harelbeke. Semplicemente Sonny, nelle gare in linea, oggi, è un corridore complessivamente migliore.
Onestamente mi sfugge l'importanza del definire il migliore "oggi" quando i livelli cambiano a seconda del periodo della stagione e del tipo di corse.
Se no il giorno dopo la Liegi avremmo dovuto dire che "nelle corse in linea oggi il più forte è Pogacar".
Comunque a primavera VA mi pareva a un livello più alto, basti vedere che ha vinto l'Amstel mentre in autunno non sta arrivando a giocarsi nessuna grande corsa.
E poi mi pare che ti dimentichi di un certo Alaphilippe.

Né Pogacar né Alaphilippe, oggi, possono vantare la completezza di questo Colbrelli. Sonny ha vinto una Roubaix staccando Van Aert sul pavé e un Europeo con tutt'altro tracciato staccando, tra gli altri, Pogacar in salita.

I livelli possono cambiare, ma le variazioni sono minime. VdP può andare più forte di WVA oggi e tra cinque mesi può essere il contrario. Ma Michael Matthews non andrà mai più forte dei due crossisti. Se Colbrelli ha raggiunto questo livello di eccellenza, allora è logico che lo tenga fino a che non inizierà, per lui, il declino fisico dovuto all'età. Certe qualità o le hai o non le hai, non te le inventi dall'oggi al domani e poi te le dimentichi. Evidentemente lui ha solamente avuto bisogno di più tempo, rispetto ad altri, per tirarle fuori.
Pogacar era un paradosso sull'"oggi"
Alaphilippe ha vinto e ha mostrato di giocarsela su terreni disparati (Liegi, Freccia, Lombardia, Fiandre, due mondiali dal percorso ben diverso), compresi terreni su cui VdP e VA al massimo finora hanno mostrato di poter puntare a un buon piazzamento.
Su Colbrelli, penso che il tuo giudizio sia un po' una scommessa. Basta una botta in una caduta che ti pregiudica mezza stagione, piuttosto che una parte di stagione fatta più forte e un picco che non ritorna nel finale come si vorrebbe, a dare quelle oscillazioni di prestazioni e a togliere la linearità di prestazioni che preannunci come fosse un dato di fatto (come per tutti i corridori, del resto).


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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lemond ha scritto: martedì 5 ottobre 2021, 10:59
GregLemond ha scritto: martedì 5 ottobre 2021, 10:05 Son quelli dietro di lui che hanno fatto il dietro moto
:crazy: :clap: :crazy:
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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pereiro2982 ha scritto: martedì 5 ottobre 2021, 11:16
lemond ha scritto: martedì 5 ottobre 2021, 8:23
pereiro2982 ha scritto: lunedì 4 ottobre 2021, 21:31 io non capisco tutta questa ansia di vittorie
sembra quasi che i tifosi subiscano piu pressione dei corridori stessi

VA e VDP che vincano o meno rendono le corse a cui partecipano spettacolari
partecipano a tante corse quindi piu corse spettacolari

fanno anche cross e questo li limita , fanno le corse che gli piacciono
qual'è il problema ?

noi tifosi , amanti di questo sport dovremmo sentirci solo fortunati ad assistere a questi spettacoli
Codesta argomentazione è ineccepibile se si parla di tifosi del ciclismo in sé, ammesso che esistano. Ma nei casi normali, se uno è partigiano di Wout o del Kaiser non gode certo nel vederlo battuto da Colbrelli o da chiunque altro; perdere piace a pochissime persone, tutt'al più ci si può rassegnare, ma dentro di noi ci sarà sempre l'ambizione della rivalsa, con insegnamenti più o meno saggi per il/i "nostri" campiomi. :)
io sono un tifoso di WVA e quando perde non mi fa affatto piacere ma se per vincere dovesse cambiare il suo modo di correre sarebbe peggio per quanto mi riguarda
Io sono invece per Allegri e contro il Sarrismo, ammesso e non concesso che poi il secondo metodo equivalga a giocar bene! Sono altresì molto più felice quando il Kaiser e Wout vincono in qualsiasi modo che quando arrivano secondi o terzi. Probabilmente mi associo al coro (al di fuori del forum) in questo caso e lo spettacolo mi interessa fino a un certo punto.


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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jumbo ha scritto: martedì 5 ottobre 2021, 11:21 Pogacar era un paradosso sull'"oggi"
Alaphilippe ha vinto e ha mostrato di giocarsela su terreni disparati (Liegi, Freccia, Lombardia, Fiandre, due mondiali dal percorso ben diverso), compresi terreni su cui VdP e VA al massimo finora hanno mostrato di poter puntare a un buon piazzamento.
Su Colbrelli, penso che il tuo giudizio sia un po' una scommessa. Basta una botta in una caduta che ti pregiudica mezza stagione, piuttosto che una parte di stagione fatta più forte e un picco che non ritorna nel finale come si vorrebbe, a dare quelle oscillazioni di prestazioni e a togliere la linearità di prestazioni che preannunci come fosse un dato di fatto (come per tutti i corridori, del resto).
Giusto sottolineare (all'interno del dualismo in questione) che, tutto sommato, ad oggi Ala si è dimostrato il migliore. :) :clap:


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la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
cycling_chrnicles
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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jumbo ha scritto: martedì 5 ottobre 2021, 11:21
cycling_chrnicles ha scritto: martedì 5 ottobre 2021, 11:05
jumbo ha scritto: martedì 5 ottobre 2021, 8:43
Onestamente mi sfugge l'importanza del definire il migliore "oggi" quando i livelli cambiano a seconda del periodo della stagione e del tipo di corse.
Se no il giorno dopo la Liegi avremmo dovuto dire che "nelle corse in linea oggi il più forte è Pogacar".
Comunque a primavera VA mi pareva a un livello più alto, basti vedere che ha vinto l'Amstel mentre in autunno non sta arrivando a giocarsi nessuna grande corsa.
E poi mi pare che ti dimentichi di un certo Alaphilippe.

Né Pogacar né Alaphilippe, oggi, possono vantare la completezza di questo Colbrelli. Sonny ha vinto una Roubaix staccando Van Aert sul pavé e un Europeo con tutt'altro tracciato staccando, tra gli altri, Pogacar in salita.

I livelli possono cambiare, ma le variazioni sono minime. VdP può andare più forte di WVA oggi e tra cinque mesi può essere il contrario. Ma Michael Matthews non andrà mai più forte dei due crossisti. Se Colbrelli ha raggiunto questo livello di eccellenza, allora è logico che lo tenga fino a che non inizierà, per lui, il declino fisico dovuto all'età. Certe qualità o le hai o non le hai, non te le inventi dall'oggi al domani e poi te le dimentichi. Evidentemente lui ha solamente avuto bisogno di più tempo, rispetto ad altri, per tirarle fuori.
Pogacar era un paradosso sull'"oggi"
Alaphilippe ha vinto e ha mostrato di giocarsela su terreni disparati (Liegi, Freccia, Lombardia, Fiandre, due mondiali dal percorso ben diverso), compresi terreni su cui VdP e VA al massimo finora hanno mostrato di poter puntare a un buon piazzamento.
Su Colbrelli, penso che il tuo giudizio sia un po' una scommessa. Basta una botta in una caduta che ti pregiudica mezza stagione, piuttosto che una parte di stagione fatta più forte e un picco che non ritorna nel finale come si vorrebbe, a dare quelle oscillazioni di prestazioni e a togliere la linearità di prestazioni che preannunci come fosse un dato di fatto (come per tutti i corridori, del resto).
Non è che tutti i corridori vanno sempre forte uguale, ma a me pare chiaro che le oscillazioni, di norma, restano dentro certi limiti.

Questo perché non tutti hanno le stesse qualità atletiche di base. Abbiamo visto che un VdP reduce da un infortunio e con una preparazione improvvisata, va comunque più forte del 95% del gruppo. E sicuramente sia al Mondiale che alla Roubaix era pieno di corridori che si erano preparati meglio di lui. Però Madre Natura a lui ha dato più watt.

Nessuno, giustamente, si aspetta che quello che ha fatto Colbrelli quest'anno, lo faccia Michael Matthews nel 2022 o Laporte nel 2023 (cito corridori che fino ad aprile erano considerati al livello di Sonny).

E questo vale per tutti gli sport. Quest'anno il miglior attaccante della Serie A potrebbe essere Oshimen, l'anno prossimo potrebve essere Lautaro. Ma tra due anni sicuramente il miglior attaccante della Serie A non sarà Simy. Questo perché Simy non ha le qualità di base degli altri due.

Colbrelli ha chiaramente girato due viti. Non è la massima espressione dell'atleta visto fino ad aprile, è un altro corridore. Evidentemente perdendo peso e affidandosi a un mental coach ha tirato fuori un potenziale che noi appassionati non credevamo che potesse avere. Per cui certamente l'anno prossimo potrebbe perdere da Alaphilippe e da van der Poel. Ma, salvo infortuni gravi o virus, non tornerà a essere il corridore che faceva 50esimo al Fiandre o 70esimo all'Amstel. Questo perché non puoi perdere così tanti watt dall'oggi al domani.


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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cycling_chrnicles ha scritto: martedì 5 ottobre 2021, 11:05
jumbo ha scritto: martedì 5 ottobre 2021, 8:43
cycling_chrnicles ha scritto: lunedì 4 ottobre 2021, 19:40

Posso capire VdP che ha avuto i noti problemi alla schiena, ma WVA perché dovrebbe andare più piano rispetto a inizio stagione?

A me il Van Aert della Roubaix non è sembrato diverso da quello del Fiandre o da quello di Harelbeke. Semplicemente Sonny, nelle gare in linea, oggi, è un corridore complessivamente migliore.
Onestamente mi sfugge l'importanza del definire il migliore "oggi" quando i livelli cambiano a seconda del periodo della stagione e del tipo di corse.
Se no il giorno dopo la Liegi avremmo dovuto dire che "nelle corse in linea oggi il più forte è Pogacar".
Comunque a primavera VA mi pareva a un livello più alto, basti vedere che ha vinto l'Amstel mentre in autunno non sta arrivando a giocarsi nessuna grande corsa.
E poi mi pare che ti dimentichi di un certo Alaphilippe.

Né Pogacar né Alaphilippe, oggi, possono vantare la completezza di questo Colbrelli. Sonny ha vinto una Roubaix staccando Van Aert sul pavé e un Europeo con tutt'altro tracciato staccando, tra gli altri, Pogacar in salita.

I livelli possono cambiare, ma le variazioni sono minime. VdP può andare più forte di WVA oggi e tra cinque mesi può essere il contrario. Ma Michael Matthews non andrà mai più forte dei due crossisti. Se Colbrelli ha raggiunto questo livello di eccellenza, allora è logico che lo tenga fino a che non inizierà, per lui, il declino fisico dovuto all'età. Certe qualità o le hai o non le hai, non te le inventi dall'oggi al domani e poi te le dimentichi. Evidentemente lui ha solamente avuto bisogno di più tempo, rispetto ad altri, per tirarle fuori.
Se Alaphilippe preparasse la rubaix, magari in un altro momento della sua carriera, potrebbe fare qualcosa di simile a Gilbert


jumbo
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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cycling_chrnicles ha scritto: martedì 5 ottobre 2021, 12:33
jumbo ha scritto: martedì 5 ottobre 2021, 11:21
cycling_chrnicles ha scritto: martedì 5 ottobre 2021, 11:05


Né Pogacar né Alaphilippe, oggi, possono vantare la completezza di questo Colbrelli. Sonny ha vinto una Roubaix staccando Van Aert sul pavé e un Europeo con tutt'altro tracciato staccando, tra gli altri, Pogacar in salita.

I livelli possono cambiare, ma le variazioni sono minime. VdP può andare più forte di WVA oggi e tra cinque mesi può essere il contrario. Ma Michael Matthews non andrà mai più forte dei due crossisti. Se Colbrelli ha raggiunto questo livello di eccellenza, allora è logico che lo tenga fino a che non inizierà, per lui, il declino fisico dovuto all'età. Certe qualità o le hai o non le hai, non te le inventi dall'oggi al domani e poi te le dimentichi. Evidentemente lui ha solamente avuto bisogno di più tempo, rispetto ad altri, per tirarle fuori.
Pogacar era un paradosso sull'"oggi"
Alaphilippe ha vinto e ha mostrato di giocarsela su terreni disparati (Liegi, Freccia, Lombardia, Fiandre, due mondiali dal percorso ben diverso), compresi terreni su cui VdP e VA al massimo finora hanno mostrato di poter puntare a un buon piazzamento.
Su Colbrelli, penso che il tuo giudizio sia un po' una scommessa. Basta una botta in una caduta che ti pregiudica mezza stagione, piuttosto che una parte di stagione fatta più forte e un picco che non ritorna nel finale come si vorrebbe, a dare quelle oscillazioni di prestazioni e a togliere la linearità di prestazioni che preannunci come fosse un dato di fatto (come per tutti i corridori, del resto).
Non è che tutti i corridori vanno sempre forte uguale, ma a me pare chiaro che le oscillazioni, di norma, restano dentro certi limiti.

Questo perché non tutti hanno le stesse qualità atletiche di base. Abbiamo visto che un VdP reduce da un infortunio e con una preparazione improvvisata, va comunque più forte del 95% del gruppo. E sicuramente sia al Mondiale che alla Roubaix era pieno di corridori che si erano preparati meglio di lui. Però Madre Natura a lui ha dato più watt.

Nessuno, giustamente, si aspetta che quello che ha fatto Colbrelli quest'anno, lo faccia Michael Matthews nel 2022 o Laporte nel 2023 (cito corridori che fino ad aprile erano considerati al livello di Sonny).

E questo vale per tutti gli sport. Quest'anno il miglior attaccante della Serie A potrebbe essere Oshimen, l'anno prossimo potrebve essere Lautaro. Ma tra due anni sicuramente il miglior attaccante della Serie A non sarà Simy. Questo perché Simy non ha le qualità di base degli altri due.

Colbrelli ha chiaramente girato due viti. Non è la massima espressione dell'atleta visto fino ad aprile, è un altro corridore. Evidentemente perdendo peso e affidandosi a un mental coach ha tirato fuori un potenziale che noi appassionati non credevamo che potesse avere. Per cui certamente l'anno prossimo potrebbe perdere da Alaphilippe e da van der Poel. Ma, salvo infortuni gravi o virus, non tornerà a essere il corridore che faceva 50esimo al Fiandre o 70esimo all'Amstel. Questo perché non puoi perdere così tanti watt dall'oggi al domani.
Sicuramente Colbrelli ha fatto un salto di qualità.
Dire che complessivamente è più forte di Van Aert, perché a settembre 2021 è andato più forte del belga, mi pare che sia un giudizio affrettato.
Così come il concetto di completezza mi pare molto soggettivo: uno che può vincere su tutti i terreni non c'è da decenni, e quindi la "completezza" dipende sempre da quali tipologie di corse decidi di lasciare fuori.


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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lemond ha scritto: martedì 5 ottobre 2021, 11:24
pereiro2982 ha scritto: martedì 5 ottobre 2021, 11:16
lemond ha scritto: martedì 5 ottobre 2021, 8:23

Codesta argomentazione è ineccepibile se si parla di tifosi del ciclismo in sé, ammesso che esistano. Ma nei casi normali, se uno è partigiano di Wout o del Kaiser non gode certo nel vederlo battuto da Colbrelli o da chiunque altro; perdere piace a pochissime persone, tutt'al più ci si può rassegnare, ma dentro di noi ci sarà sempre l'ambizione della rivalsa, con insegnamenti più o meno saggi per il/i "nostri" campiomi. :)
io sono un tifoso di WVA e quando perde non mi fa affatto piacere ma se per vincere dovesse cambiare il suo modo di correre sarebbe peggio per quanto mi riguarda
Io sono invece per Allegri e contro il Sarrismo, ammesso e non concesso che poi il secondo metodo equivalga a giocar bene! Sono altresì molto più felice quando il Kaiser e Wout vincono in qualsiasi modo che quando arrivano secondi o terzi. Probabilmente mi associo al coro (al di fuori del forum) in questo caso e lo spettacolo mi interessa fino a un certo punto.

scusa ma allora qual'è il motivo che ti spinge a tifare per i ciclocrossisti e non per qualcun'altro che vince?
se corressero alla valverde io per i due "prescelti" non avrei nessun tipo di fascinazione


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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pereiro2982 ha scritto: martedì 5 ottobre 2021, 13:20
lemond ha scritto: martedì 5 ottobre 2021, 11:24
pereiro2982 ha scritto: martedì 5 ottobre 2021, 11:16

io sono un tifoso di WVA e quando perde non mi fa affatto piacere ma se per vincere dovesse cambiare il suo modo di correre sarebbe peggio per quanto mi riguarda
Io sono invece per Allegri e contro il Sarrismo, ammesso e non concesso che poi il secondo metodo equivalga a giocar bene! Sono altresì molto più felice quando il Kaiser e Wout vincono in qualsiasi modo che quando arrivano secondi o terzi. Probabilmente mi associo al coro (al di fuori del forum) in questo caso e lo spettacolo mi interessa fino a un certo punto.

scusa ma allora qual'è il motivo che ti spinge a tifare per i ciclocrossisti e non per qualcun'altro che vince?
se corressero alla valverde io per i due "prescelti" non avrei nessun tipo di fascinazione
Io ho sempre tifato anche per Valverde, perché in primis" cerco di analizzare gli uomini e i due ciclocrossisti, da quel che so, sono brave e leali persone, specie il Kaiser, che non potrebbe essere altrimenti in quanto nipotino di Poupou; l'Embatido altrettanto. In secundis decono essere anche capaci di vincere e cioè avere certe qualità, specie lo scatto, più che la velocità. Tutti i ciclisti che aborro, tranne il Bassino che mi è stato antipatico subito, all'inizio hanno avuto il mio sostegno, poi li ho conosciuti meglio e ho sperato perdessero. Unica eccezione, forse, Lance Armstrong, ma in lui ha fatto da scudo il cancro. :cincin:


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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lemond ha scritto: martedì 5 ottobre 2021, 14:22
pereiro2982 ha scritto: martedì 5 ottobre 2021, 13:20
lemond ha scritto: martedì 5 ottobre 2021, 11:24

Io sono invece per Allegri e contro il Sarrismo, ammesso e non concesso che poi il secondo metodo equivalga a giocar bene! Sono altresì molto più felice quando il Kaiser e Wout vincono in qualsiasi modo che quando arrivano secondi o terzi. Probabilmente mi associo al coro (al di fuori del forum) in questo caso e lo spettacolo mi interessa fino a un certo punto.

scusa ma allora qual'è il motivo che ti spinge a tifare per i ciclocrossisti e non per qualcun'altro che vince?
se corressero alla valverde io per i due "prescelti" non avrei nessun tipo di fascinazione
Io ho sempre tifato anche per Valverde, perché in primis" cerco di analizzare gli uomini e i due ciclocrossisti, da quel che so, sono brave e leali persone, specie il Kaiser, che non potrebbe essere altrimenti in quanto nipotino di Poupou; l'Embatido altrettanto. In secundis decono essere anche capaci di vincere e cioè avere certe qualità, specie lo scatto, più che la velocità. Tutti i ciclisti che aborro, tranne il Bassino che mi è stato antipatico subito, all'inizio hanno avuto il mio sostegno, poi li ho conosciuti meglio e ho sperato perdessero. Unica eccezione, forse, Lance Armstrong, ma in lui ha fatto da scudo il cancro. :cincin:
sicuramente che siano delle brave persone è importante , ma il loro modo di correre, la generosità il coraggio , poi mi piacciono i corridori a cui tutti danno contro
e su valverde che non mi ha mai entusiasmato devo dire che al mondiale sono stato un suo gran tifoso e son stato contento che sia riuscito a centrare l'obbiettivo che sembrava maledetto


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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pereiro2982 ha scritto: martedì 5 ottobre 2021, 18:30
lemond ha scritto: martedì 5 ottobre 2021, 14:22
pereiro2982 ha scritto: martedì 5 ottobre 2021, 13:20


scusa ma allora qual'è il motivo che ti spinge a tifare per i ciclocrossisti e non per qualcun'altro che vince?
se corressero alla valverde io per i due "prescelti" non avrei nessun tipo di fascinazione
Io ho sempre tifato anche per Valverde, perché in primis" cerco di analizzare gli uomini e i due ciclocrossisti, da quel che so, sono brave e leali persone, specie il Kaiser, che non potrebbe essere altrimenti in quanto nipotino di Poupou; l'Embatido altrettanto. In secundis decono essere anche capaci di vincere e cioè avere certe qualità, specie lo scatto, più che la velocità. Tutti i ciclisti che aborro, tranne il Bassino che mi è stato antipatico subito, all'inizio hanno avuto il mio sostegno, poi li ho conosciuti meglio e ho sperato perdessero. Unica eccezione, forse, Lance Armstrong, ma in lui ha fatto da scudo il cancro. :cincin:
sicuramente che siano delle brave persone è importante , ma il loro modo di correre, la generosità il coraggio , poi mi piacciono i corridori a cui tutti danno contro
e su valverde che non mi ha mai entusiasmato devo dire che al mondiale sono stato un suo gran tifoso e son stato contento che sia riuscito a centrare l'obbiettivo che sembrava maledetto
Coraggio e generosità rientrano nei parametri precedenti, perché ad es. il Papero e Pippo Baudo, per citare due persone che odio da sempre, ce li vedo male a esibire queste qualità, invece di arroganza con i deboli e leccaculo con i potenti. :cincin:
P.S. MI intrigherebbe sapere chi sono (a tuo giudizio) i corridori a cui tutti dànno contro, perché anche a me verrebbe da sostenerli e infatti ho tifato per tutti quelli che sono rientrati dal doping con l'eccezione del Bagnino, perchè proprio con lui non potevo. :)


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