WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Gianluca Avigo - bove

WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Diciamolo. Non so voi, ma io sto aspettando Fiandre e Roubaix ( peccato che Mvdp alla roubaix non ci sara ) quasi solo per vedere questi due all'opera. Nel cross hanno già dominato, ma se andiamo a guardare le poche gare che hanno fatto su strada, a partire dalla scorsa stagione, sempre protagonisti a prescindere dal risultato. Questi oltre ad avere le doti atletiche, hanno quella cosa che hanno solo i grandi. Vogliono vincere. Punto!


Merlozoro
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Non hanno paura di prendere aria in faccia :unzunz:

Se continuano così ne vedremo delle belle, anche perché sono abbastanza differenti come caratteristiche: WVA mi sembra più esplosivo sui muri,ma MVDP ha dalla sua la volata.

Sono pronto :gnam: :gnam:


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Gianluca Avigo - bove

Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Se c'è una cosa che il cross insegna, è che te la devi cavare da solo. L'aria in faccia fa parte del gioco. :worthy:

Faccio fatica a preferirne uno, forse un pelo di più wout, perché quest'inverno ha patito le pene dell'inferno ad inseguire quell'altro che aveva "l'esigenza" di vincerle tutte.


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il_panta
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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So che è un discorso pressoché inutile, ma aiuta a comprendere la dimensione di questi due ragazzi per chi, come me, di cross non ha mai visto una gara intera. Cosa vi aspettate? Chi dei due vi aspettate vinca di più, e chi gare più importanti?
Vi aspettate che sulle pietre inizi un duello delle proporzioni di Boonen contro Cancellara, con gli avversari incapaci di avvicinarsi ai due dominatori?


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Merlozoro
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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il_panta ha scritto: venerdì 5 aprile 2019, 22:20
Vi aspettate che sulle pietre inizi un duello delle proporzioni di Boonen contro Cancellara, con gli avversari incapaci di avvicinarsi ai due dominatori?
Può essere, sarebbe straordinario perché ce lo potremmo godere per 7/8 anni buoni.

Una curiosità: uno è belga e l'altro olandese; meglio così o sarebbe stata rivalità più accesa se fossero stati entrambi belgi o entrambi olandesi? Un po' di pepe in più sulla loro ormai rinomata rivalità dai tempi del cross.


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il_panta
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Merlozoro ha scritto: venerdì 5 aprile 2019, 22:50
il_panta ha scritto: venerdì 5 aprile 2019, 22:20
Vi aspettate che sulle pietre inizi un duello delle proporzioni di Boonen contro Cancellara, con gli avversari incapaci di avvicinarsi ai due dominatori?
Può essere, sarebbe straordinario perché ce lo potremmo godere per 7/8 anni buoni.

Una curiosità: uno è belga e l'altro olandese; meglio così o sarebbe stata rivalità più accesa se fossero stati entrambi belgi o entrambi olandesi? Un po' di pepe in più sulla loro ormai rinomata rivalità dai tempi del cross.
Secondo me questo non è un fattore, MVDP è belga d'adozione. Non saprei nemmeno direi se una rivalità tra connazionali sia generalmente più forte di una rivalità tra due nazioni confinanti. Secondo me la rivalità è principalmente una questione personale, e sportivamente immagino sia una rivalità forte, dato che nel cross la lotta era di fatto ristretta a loro due.


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Rivalità personale. Forse Van Aert é più avanti come fondo, avendo corso già interamente la scorsa stagione.
In volata a due non c'è storia. Van Der Poel è più forte.
Sarà una rivalità incentrata sulle classiche del nord, anche se il nipotino di Poulidor può dire la sua anche nelle tappe dei GT , ma al momento non credo siano interessati a farle, soprattutto perché non so se abbiano recupero. Però, avendo dimostrato tutto nel cross non credo sia il caso di spremerli ancora tanto in quella disciplina. Comunque sono corridori che hanno le capacità di far parlare gli appassionati per lungo tempo.


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Aveva ragione mi pare TIC qualche giorno fa, la rivalità non può sussistere perché uno è nettamente superiore all'altro, e lo dico col cuore sanguinante dato che stravedo per WVA. Ma Mathieu è di un'altra categoria, l'ha dimostrato nel cross e lo fa di continuo anche su strada, vedasi il GP di Denain di qualche giorno fa, oltre alla DDV di mercoledì.

È una rivalità alla Chiappucci-Indurain, se vogliamo. Non è che Chiappucci non abbia vinto belle corse, e non è che non abbia mai fatto soffrire Miguelón, che però vinceva sempre lui, e pure nettamente. Van Aert ha dimostrato di poter ben approfittare di alcuni passaggi a vuoto dell'altro, e anzi in alcuni casi (ripenso al Mondiale 2018) ha proprio lui determinato, con la sua condotta, il passaggio a vuoto di Van der Poel; ma tali situazioni sono destinate a restare episodiche secondo me, e legate anche al vantaggio che ha ben inquadrato Giorgio poco sopra, ovvero Wout ha cominciato un po' prima, sia tra gli élite nel cross, sia su strada ai massimi livelli, per cui ha un minimo di rendita di posizione che però presto o tardi svanirà.

La metto così: a fine carriera MVDP avrà nel palmarès 10 monumento, WVA 2 o 3 ma comunque memorabili.


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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E ovviamente spero di sbagliarmi, e che la contesa sia invece molto più equilibrata. :bici:


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il_panta
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Admin ha scritto: venerdì 5 aprile 2019, 23:26 Aveva ragione mi pare TIC qualche giorno fa, la rivalità non può sussistere perché uno è nettamente superiore all'altro, e lo dico col cuore sanguinante dato che stravedo per WVA. Ma Mathieu è di un'altra categoria, l'ha dimostrato nel cross e lo fa di continuo anche su strada, vedasi il GP di Denain di qualche giorno fa, oltre alla DDV di mercoledì.

È una rivalità alla Chiappucci-Indurain, se vogliamo. Non è che Chiappucci non abbia vinto belle corse, e non è che non abbia mai fatto soffrire Miguelón, che però vinceva sempre lui, e pure nettamente. Van Aert ha dimostrato di poter ben approfittare di alcuni passaggi a vuoto dell'altro, e anzi in alcuni casi (ripenso al Mondiale 2018) ha proprio lui determinato, con la sua condotta, il passaggio a vuoto di Van der Poel; ma tali situazioni sono destinate a restare episodiche secondo me, e legate anche al vantaggio che ha ben inquadrato Giorgio poco sopra, ovvero Wout ha cominciato un po' prima, sia tra gli élite nel cross, sia su strada ai massimi livelli, per cui ha un minimo di rendita di posizione che però presto o tardi svanirà.

La metto così: a fine carriera MVDP avrà nel palmarès 10 monumento, WVA 2 o 3 ma comunque memorabili.
Dieci vuol dire che le deve andare a pescare anche fuori dalle pietre, magari a Sanremo, o pensi possa farlo anche alla Liegi?


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chinaski89
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Ella Madonna poche aspettative vedo :D

No comunque scherzi a parte, dieci mi paiono davvero troppe, comunque anche io preferisco WvA (anche solo per la simpatia che mi fa uno che lotta contro un mostro del genere), ma effettivamente a vedere ora MVDP è già al livello dell'altro pur essendosi dedicato molto meno alla strada (ed in corse molto meno probanti), quindi se tanto mi da tanto..

Bisognerà però vedere se entrambi molleranno allo stesso modo il ciclocross. Leggevo da qualche parte qui che l'olandese andrà alla Sky? È vero o sono solo congetture?
Ultima modifica di chinaski89 il venerdì 5 aprile 2019, 23:36, modificato 1 volta in totale.


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Walter_White
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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il_panta ha scritto: venerdì 5 aprile 2019, 22:20 So che è un discorso pressoché inutile, ma aiuta a comprendere la dimensione di questi due ragazzi per chi, come me, di cross non ha mai visto una gara intera. Cosa vi aspettate? Chi dei due vi aspettate vinca di più, e chi gare più importanti?
Vi aspettate che sulle pietre inizi un duello delle proporzioni di Boonen contro Cancellara, con gli avversari incapaci di avvicinarsi ai due dominatori?
VdP vincerà sicuramente di più anche per solo spunto veloce


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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3 Fiandre, 3 Roubaix, 2 Sanremo e 2 Liegi, pourquois pas?
Poi se saranno 8 anziché 10 il senso non cambia di molto.

Per le chance di MVDP nelle classiche vallonate cfr. Firenze 2013, gara juniores. "È quest'acqua qui" [cit.]. :D

Quanto alla Sky, ritengo siano congetture, e per il momento Mathieu non ha la minima intenzione di mollare cross nonché MTB. Dopo Tokyo sarà tutta un'altra storia, e a quel punto non ci sarà squadra di offroad che possa competere con un budget da World Tour, a mio avviso. Poi certamente dipenderà da quel che vuol fare il ragazzo, ma mi chiedo che stimoli potrà avere dopo aver stradominato un altro paio di stagioni invernali come ha fatto quest'anno. Poi certo qualche gara continuerà a farla, ma secondo me il 2021 sarà il suo anno zero.

Nulla mi toglie dalla testa che Van Aert si sia allontanato anzitempo dal cross proprio perché ha capito che l'altro era ormai ingiocabile.


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GregLemond
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Mi sembrava ci fosse una discreta alternanza nel cross prima di questa stagione...


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Niи
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Nelle poche corse se strada che ho visto mi son chiaramente piaciuti un sacco anche a me. Ma il discorso su quante monumento vincere, nel ciclismo di oggi è impossibile da prevedere. Anche Sagan avrebbe dovuto vincerne 10. Anche Alaphilippe quest'anno dovrebbe vincere tutto. La realtà insegna che quando sei tremendamente più dotato dei tuoi rivali, o li stacchi tutti e vinci in solitaria o dopo le prime vittorie da underdog, se non corri nella squadra più forte, gli avversari ti correranno contro.


Admin
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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GregLemond ha scritto: sabato 6 aprile 2019, 0:59 Mi sembrava ci fosse una discreta alternanza nel cross prima di questa stagione...
Già l'anno scorso fu abbastanza a senso unico, con l'appariscente eccezione del Mondiale.


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Pirata81

Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Prima di esprimere giudizi su quante monumento vincerà WonderPoel,vediamolo domenica sull'accoppiata inversa Oude Kwaremont-Paterberg.
A mio parere non sarà tra i primi 5 a scollinare.
Spero di non entrare in qualche firma... :sedia:

Nota:tifo per Van Aert da Namur 2016...


Luca90
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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secondo me se la corsa sarà dura arriverà davanti van aert viceversa van der poel...
io nel ciclocross ammetto di non averli mai visti però su strada preferisco van aert...


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2016:Giro (primi5), Tour t11-14, ParigiTours
2017:Kuurne, TroBroLeon
2018:Tour of Guangxi
2019:Dwars,Tour t18, Vuelta t8, 'Emilia
2020:CoppiBartali, BinckBanktour, Giro t1, Vuelta t 1-2
2021:Larciano, Dwars, Turchia, Tour t16, Primus Classic
2022:La marseillaise, Vuelta t3-10, Japan Cup
2023 :FrecciaVallone, Giro t20, Vuelta(primi5)
2024: MuscatClassic
Gianluca Avigo - bove

Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Van Aert lo vedo più solido, anche di testa intendo. Vdp più classe. Nel senso che è più propenso a tirar fuori il coniglio dal cilindro. Però nel cross, seppur raramente, lo abbiamo visto subire dei crolli mentali verticali. Credo sia talmente un purosangue, che il suo cervello non concepisce nient'altro che la vittoria. Quindi se capisce che non ce n'è molla. Al contrario Wout è un combattente nato. Non molla mai. Forse proprio per questo, per quello che mi riguarda, l'ago della bilancia si sposta leggermente verso di lui. Concordo con Admin, l'olandese vincerà di più, il belga dovrà sudarsele. E poi.... E poi c'è un'altro ragazzino belga, che dicono promette bene

Su il sipario. :gnam:
Ultima modifica di Gianluca Avigo - bove il sabato 6 aprile 2019, 6:08, modificato 1 volta in totale.


Gianluca Avigo - bove

Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Pirata81 ha scritto: sabato 6 aprile 2019, 2:17 Nota:tifo per Van Aert da Namur 2016...
:clap: :clap: :clap: ho ancora negli occhi il tifo da occhi fuori dal cranio sulle rampe nel bosco. Che spettacolo di gara

Prendetevi un'oretta


Gianluca Avigo - bove

Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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chinaski89 ha scritto: venerdì 5 aprile 2019, 23:35 Leggevo da qualche parte qui che l'olandese andrà alla Sky? È vero o sono solo congetture?
No vi prego, perché dovete bloccarmi la digestione?


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Maìno della Spinetta
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Poi l'anno prossimo Remco parte sul Grammont e lo rivedono al traguardo :)


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Maìno della Spinetta
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Gianluca Avigo - bove ha scritto: sabato 6 aprile 2019, 6:13
chinaski89 ha scritto: venerdì 5 aprile 2019, 23:35 Leggevo da qualche parte qui che l'olandese andrà alla Sky? È vero o sono solo congetture?
No vi prego, perché dovete bloccarmi la digestione?
Ma scusa, 5 anni a darsi i cambi con Moscon e Kwiktowski a 400w medi sul Telegraphe mentre Bernal prepara la stoccata decisiva non ti piacciono?


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Maìno della Spinetta ha scritto: sabato 6 aprile 2019, 6:18
Gianluca Avigo - bove ha scritto: sabato 6 aprile 2019, 6:13
chinaski89 ha scritto: venerdì 5 aprile 2019, 23:35 Leggevo da qualche parte qui che l'olandese andrà alla Sky? È vero o sono solo congetture?
No vi prego, perché dovete bloccarmi la digestione?
Ma scusa, 5 anni a darsi i cambi con Moscon e Kwiktowski a 400w medi sul Telegraphe mentre Bernal prepara la stoccata decisiva non ti piacciono?
Scusa ero in bagno a dare di stomaco. Dicevi ? :hammer:


Gimbatbu
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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WVA per potenza e struttura fisica può ripercorrere le orme di Cancellara, ritagliarsi quindi oltre che uno spazio vincente in alcune classiche anche vittorie in corse a tappe di una settimana, mentre non so come potrebbe andare sulle grandi salite, contro il tempo può battere chiunque in futuro, non a caso al debutto battè Tony Martin in un prologo. Più talentuoso e dotato di classe purissima MVDP la cui punta di velocità gli consentirà sicuramente di essere quasi inattaccabile in alcune competizioni. De Vlaminck, a cui lo accomuno, era anche capce di vittorie ripetute in competizioni di una settimana e di piazzarsi in top ten nei grandi giri, il futuro ci dirà se Mathieu può esser in grado di emulare la fantastica carriera del "gitano" o addirittura di superarla.


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GregLemond
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Seriamente, avrei voluto vivere un forum ai tempi di Popovych o Figueras.

Non so, capisco l entusiasmo per questi 2 fantastici ciclisti, ma sono 40 anni che uno non fa filotto come De Vlaeminck.

Non c'è riuscito Sean Kelly... ne Bettini...
Bartoli o Boonen o Cancellara.

Per me, un campione è uno che di monumento ne vince 2.
Anche una: mica è facile.

10 monumento?

Quanti ne hanno vinte 10 nella storia?


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Gimbatbu ha scritto: sabato 6 aprile 2019, 11:38 WVA per potenza e struttura fisica può ripercorrere le orme di Cancellara, ritagliarsi quindi oltre che uno spazio vincente in alcune classiche anche vittorie in corse a tappe di una settimana, mentre non so come potrebbe andare sulle grandi salite, contro il tempo può battere chiunque in futuro, non a caso al debutto battè Tony Martin in un prologo. Più talentuoso e dotato di classe purissima MVDP la cui punta di velocità gli consentirà sicuramente di essere quasi inattaccabile in alcune competizioni. De Vlaminck, a cui lo accomuno, era anche capce di vittorie ripetute in competizioni di una settimana e di piazzarsi in top ten nei grandi giri, il futuro ci dirà se Mathieu può esser in grado di emulare la fantastica carriera del "gitano" o addirittura di superarla.
Però le accelerazioni sul pavè e la conseguente tenuta di velocità (altissima) che ho visto fare a Mathieu al GP Denain mi hanno fatto tornare in mente quelle di Cancellara. Anche come struttura fisica mi sembra più simile Mathieu rispetto a Wout (che è più esile ma ha la dinamite nelle gambe).


Ecco la mia presentazione. :carta:
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Divanista ha scritto: sabato 6 aprile 2019, 11:52

Però le accelerazioni sul pavè e la conseguente tenuta di velocità (altissima) che ho visto fare a Mathieu al GP Denain mi hanno fatto tornare in mente quelle di Cancellara. Anche come struttura fisica mi sembra più simile Mathieu rispetto a Wout (che è più esile ma ha la dinamite nelle gambe).
Non so peso ed altezza dei due, ma ad occhio il fisico di Wout mi ricorda un po' Dumoulin, Mathieu lo vedo più simile a Stybar strutturalmente quindi più portato allo scatto ed ai cambi di ritmo come dici tu. Credo che però su corse tipo Fiandre, Liegi e Roubaix potrebbe fare meglio Van Aert (per ora...).


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Divanista
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Così, tanto per continuare a "giocare" con le previsioni e i pronostici, io vedrei Mathieu più forte sul passo, mentre Wout più efficace nello sforzo breve e intensivo.
Per dire: Mathieu più da Roubaix, Wout più da Fiandre.
Ma mi rendo conto che sono discorsi così tanto per dire, ovviamente sarà la strada a dare i responsi per loro.
Sarebbe curioso confrontarli a cronometro!


Ecco la mia presentazione. :carta:
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Divanista ha scritto: sabato 6 aprile 2019, 12:37 Così, tanto per continuare a "giocare" con le previsioni e i pronostici, io vedrei Mathieu più forte sul passo, mentre Wout più efficace nello sforzo breve e intensivo.
Per dire: Mathieu più da Roubaix, Wout più da Fiandre.
Ma mi rendo conto che sono discorsi così tanto per dire, ovviamente sarà la strada a dare i responsi per loro.
Sarebbe curioso confrontarli a cronometro!
Credo ci sia stato un unico confronto nel 2017. Wout fece una super prestazione su circa 13 km a 50 di media facendo lo stesso tempo di Tony Martin a 14 secondi da Brandle. MVDP è dato non classificato, ma non so perché.


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Ho trovato un altro confronto contro il tempo del 2015, qui su circa 7 km fa meglio l' olandese di due secondi, però lontani dai vertici della classifica, quattro anni fa erano pupi...


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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GregLemond ha scritto: sabato 6 aprile 2019, 11:45

10 monumento?

Quanti ne hanno vinte 10 nella storia?
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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GregLemond ha scritto: sabato 6 aprile 2019, 11:45 Seriamente, avrei voluto vivere un forum ai tempi di Popovych o Figueras.

Non so, capisco l entusiasmo per questi 2 fantastici ciclisti, ma sono 40 anni che uno non fa filotto come De Vlaeminck.

Non c'è riuscito Sean Kelly... ne Bettini...
Bartoli o Boonen o Cancellara.

Per me, un campione è uno che di monumento ne vince 2.
Anche una: mica è facile.

10 monumento?

Quanti ne hanno vinte 10 nella storia?
10 era una cifra sparata per dire, usata per parametrare la sua ipotetica carriera con quella di Van Aert, poi magari non arriverà a 10 ma comunque vedrete che non ci andrà lontano.

Popovych e Figueras venivano dai dilettanti. Questi due no, rappresentano già da anni l'eccellenza in una disciplina laterale rispetto alla strada, quindi tutta una serie di elementi di criticità "da passaggio" li hanno già metabolizzati da tempo. (Elementi che incisero per dire nella carriera di un Figueras).


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Quali sarebbero gli elementi di criticità per figueras :dubbio: :dubbio: ?


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Beh, si trovò a soffrire molto (soprattutto in alcune fasi, non necessariamente nell'anno dell'esordio) determinati aspetti del professionismo. L'aspetto psicologico ha avuto un notevole peso nella sua traiettoria ai massimi livelli.

I due protagonisti di questo thread sono invece da anni sotto i riflettori, sono abituati a stare al centro della scena, e sia l'uno che l'altro hanno già avuto modo di patire sconfitte brucianti, di quelle che ti segnano ma ti fanno crescere (se metabolizzate nella giusta maniera).


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Dici?
da junior alla vigorplant era stipendiato e si allenava ed era seguito come un professionista
da under idem
Per me è un po come ulissi
arrivi tra i pro..non hai più margine

Figueras era al centro della scena già da allievo , già prima della coppa d oro
da junior ogni gara che non vinceva la sua squadra (e ne perdevano pochissime) erano un dramma


Gianluca Avigo - bove

Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Con tutto il rispetto per i figueras e i popovich, ma questi due vengono da Marte. E ancora non usano al 100% la squadra ( deceunick docet ). Se tra qualche anno affineranno anche le tattiche "fini" di corsa, saranno volatili per diabetici
Ultima modifica di Gianluca Avigo - bove il sabato 6 aprile 2019, 14:52, modificato 1 volta in totale.


held
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Oh oh! Fantastica discussione! :gnam:
Seguo i due da diversi anni, dal momento in cui hanno spodestato il monarca assoluto del ciclocross Sven Nys! Anche se è da dire che era oramai molto avanti con l'età. Personalmente propendo per Wout e noto con piacere che la maggior parte degli utenti la pensa come me (namur 2016 che gara fantastica.... ) però devo ammettere che oramai da 2 stagioni l'olandese si è dimostrato più forte del rivale! Per quel che ho visto sicuramente Van Der Poel è più veloce ma più di una volta ha mostrato fragilità psicologica, Van Aert invece è più solido, magari meno potente ma è capace di chinare la testa e pedalare come se non ci fosse un domani! Inoltre lo ricordo più forte sugli strappi lunghi. Una cosa hanno di bello, non hanno paura di nulla, fughe da lontano, vento in faccia, attacchi coraggiosi... Ecco con loro, speriamo, le corse potrebbero diventare più divertenti, sempre che anche loro non vengano contagiati dal morbo del greggismo attendista degli ultimi anni.
Chi vincerà di più? Probabilmente Van der Poel anche solo per il maggiore spunto veloce, ad ogni modo speriamo sia un gran bello spettacolo! :drool:


held
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Gianluca Avigo - bove ha scritto: sabato 6 aprile 2019, 14:50 Con tutto il rispetto per i figueras e i popovich, ma questi due vengono da Marte. E ancora non usano al 100% la squadra ( deceunick docet ). Se tra qualche anno affineranno anche le tattiche "fini" di corsa, saranno volatili per diabetici
Approvo e vedendo anche solo il 2019 si può notare come le premesse ci siano tutte. Speriamo di non essere smentiti


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cauz.
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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figueras ha sofferto per lungo tempo di depressione (a proposito di argomenti di cui si sta discutendo altrove). è impossibile valutare la sua carriera senza tener conto di questi aspetti di salute.


**

riguardo al dualismo in questione, mi riservo qualche settimana per chiarirmi le idee.
non sono così certo che le differenze su strada saranno così marcate come quelle viste nel Cx nell'ultimo anno e mezzo.
la differenza sostanziale è in partenza: MvdP è un predestinato, un prodigio della natura, uno nato con tutti i geni incastrati alla perfezione; WvA non ha potuto beneficiare di tutta questa fortuna ma è stato capace di correre alla pari con una simile divinità per parecchio tempo, cosa che potrebbe anche averlo logorato prima del previsto.
io mi aspetterei una carriera da ottimo "roubalista" (cit) per il belga belga, mentre penso che il belga olandese possa ambire a uno sviluppo più vario, e comincerei a tenere proprio suo papà come punto di riferimento. sul numero di vittorie invece non ci sarà partita, perchè lo spunto veloce di Mathieu lo colloca direttamente in un'altra dimensione.
epperò, tornando al discorso di partenza, molto starà nel vedere come reagiranno alle sconfitte, che saranno tante e inevitabili.


**

ps- quella sul futuro di MvdP in Ineos è solo un pettegolezzo, dubito che ci siano fonti certe ma si tratta soltanto di ipotesi. D'altronde, guardando l'orizzonte del WT e facendo un po' di conti in tasca alle varie squadre, mi sembra un'ipotesi tutt'altro che peregrina, forse solo qualche emiro potrebbe metterla in discussione.


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Gianluca Avigo - bove ha scritto: sabato 6 aprile 2019, 14:50 Con tutto il rispetto per i figueras e i popovich, ma questi due vengono da Marte.
Popovytch passò al professionismo dopo aver vinto tutto
le gare che non vinceva ..le Vincevano i compagni di squadra (arrivarono vicino alle 100 vittorie di squadra..)
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Il suo passaggio al professionismo era quello del nuovo merckx


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GregLemond
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Winter ha scritto: sabato 6 aprile 2019, 15:07
Gianluca Avigo - bove ha scritto: sabato 6 aprile 2019, 14:50 Con tutto il rispetto per i figueras e i popovich, ma questi due vengono da Marte.
Popovytch passò al professionismo dopo aver vinto tutto
le gare che non vinceva ..le Vincevano i compagni di squadra (arrivarono vicino alle 100 vittorie di squadra..)
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Ero molto giovane, ma me lo ricordo bene...


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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Anch'io ricordo molto bene la vicenda di Popovych.
Ma sulla riuscita di Van der Poel ai massimi livelli non nutro il minimo dubbio; per fare un esempio, qualche riserva me la tengo per esempio per Evenepoel, ma su MVDP proprio non ne ho.

Su Van Aert spero che il timore accennato da cauz sia infondato, e penso che possa essere un ottimo interprete di queste corse, anche se - come già scritto ieri sera - non al livello dell'altro.


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Tranchée d'Arenberg
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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cauz. ha scritto: sabato 6 aprile 2019, 14:56
ps- quella sul futuro di MvdP in Ineos è solo un pettegolezzo, dubito che ci siano fonti certe ma si tratta soltanto di ipotesi. D'altronde, guardando l'orizzonte del WT e facendo un po' di conti in tasca alle varie squadre, mi sembra un'ipotesi tutt'altro che peregrina, forse solo qualche emiro potrebbe metterla in discussione.
A proposito del futuro di MvdP, l'altro giorno ho letto un'intervista di Lefevere che diceva diceva di preferire l'olandese a WvA (che immagino resterà a lungo alla Jumbo). Mi è subito venuta in testa l'ipotesi Deceunink, che già ha perso Boonen e Terpstra negli ultimi anni e ha le sue due principali punte ormai nella parte finale di carriera: Gilbert prossimo ai 37 anni e Stybar 33enne.


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Gimbatbu
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Admin ha scritto: sabato 6 aprile 2019, 15:16 Anch'io ricordo molto bene la vicenda di Popovych.
Ma sulla riuscita di Van der Poel ai massimi livelli non nutro il minimo dubbio; per fare un esempio, qualche riserva me la tengo per esempio per Evenepoel, ma su MVDP proprio non ne ho.

Su Van Aert spero che il timore accennato da cauz sia infondato, e penso che possa essere un ottimo interprete di queste corse, anche se - come già scritto ieri sera - non al livello dell'altro.
Concordo, o il giovane Evenpoel si rivela un altro Hinault, oppure ha margini di miglioramento non eccessivi sperando di sbagliare perché aggiungerebbe ulteriore interesse alle corse dei prossimi anni, ma la parabola finora negativa di Sivakov è un segnale da tenere in considerazione. Invece mi piacerebbe vedere su strada Aerts Toon, lo vedrei perfetto per la Freccia.


Gianluca Avigo - bove

Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Winter ha scritto: sabato 6 aprile 2019, 15:07
Gianluca Avigo - bove ha scritto: sabato 6 aprile 2019, 14:50 Con tutto il rispetto per i figueras e i popovich, ma questi due vengono da Marte.
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Sì sì, ricordo benissimo. Ma vinceva tutto con gli u23. MVDP a 20 anni o 21 ha vinto il mondiale di cross contro una schiera di prof. Navigati e già talenti. Wout un po meno ma quasi la stessa cosa. Inoltre al dubutto su strada con i grandi, subito li con i big, senza timori reverziali. Insomma così a naso, mi sembra abbiano avuto subito piglio diverso al confronto con i big


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Abruzzese
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Sono concorde anch'io nel separare questo dualismo da quelli tra Popovych, Figueras e via dicendo. Proprio perché veniamo da basi proprio differenti: la spremitura del nostro vecchio dilettantismo, in cui tutto era finalizzato a rendere al massimo su strada, è diversa da chi si è formato, atleticamente, col ciclocross, diventandone peraltro l'eccellenza della disciplina. Parliamo anche di sviluppi fisici diversi. Sul piano psicologico è chiaro che le pressioni siano ugualmente enormi ma credo di poter dire che in questo la strada finisca per essere un plus. Tradotto: sia Van Der Poel che Van Aert sono già consapevoli di essere arrivati al massimo nella disciplina che maggiormente amano e adesso possono pensare di togliersi enormi soddisfazioni anche altrove: per Van Der Poel c'è da considerare anche il discorso MTB, legato alle Olimpiadi di Tokyo, per Van Aert può invece essere l'occasione in cui poter cercare di essere non solo migliore del rivale diretto ma di scoprirsi veramente adatto a certi palcoscenici e riuscire magari lì dove l'immenso Sven Nys, ad esempio, non è riuscito.
I Popovych di turno (ma potrei citare pure Evgeny Petrov, per dirne un altro) invece arrivavano al professionismo con la nomea di poter diventare anche lì grandi fuoriclasse ma avevo solamente nella strada la possibilità per tener fede alle aspettative. Figueras pure sembrava dovesse essere parte della nostra meglio gioventù e, di contro, Paolo Bettini se lo filavano in pochi. Inoltre poi, come accennato, subentrano altre dinamiche che è impossibile prevedere ma che bisogna essere particolarmente bravi a gestire nel modo giusto, perché possono mandare al tappeto anche il combattente più tenace.


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Gianluca Avigo - bove

Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Winter ha scritto: sabato 6 aprile 2019, 15:07
Gianluca Avigo - bove ha scritto: sabato 6 aprile 2019, 14:50 Con tutto il rispetto per i figueras e i popovich, ma questi due vengono da Marte.
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E se vogliamo proprio dirla tutta era la fine degli anni 90 :fischio:


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cauz.
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Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: sabato 6 aprile 2019, 15:21
cauz. ha scritto: sabato 6 aprile 2019, 14:56
ps- quella sul futuro di MvdP in Ineos è solo un pettegolezzo, dubito che ci siano fonti certe ma si tratta soltanto di ipotesi. D'altronde, guardando l'orizzonte del WT e facendo un po' di conti in tasca alle varie squadre, mi sembra un'ipotesi tutt'altro che peregrina, forse solo qualche emiro potrebbe metterla in discussione.
A proposito del futuro di MvdP, l'altro giorno ho letto un'intervista di Lefevere che diceva diceva di preferire l'olandese a WvA (che immagino resterà a lungo alla Jumbo). Mi è subito venuta in testa l'ipotesi Deceunink, che già ha perso Boonen e Terpstra negli ultimi anni e ha le sue due principali punte ormai nella parte finale di carriera: Gilbert prossimo ai 37 anni e Stybar 33enne.
Lefevere la carta sul futuro l'ha già giocata e pure com decisione. Fosse per lui si prenderebbe anche mvdp di corsa, ma con che soldi?
Mathieu costa, e tanto. Non è che può dargli quello che risparmia con Alaphilippe o viviani.

L'unica possibilità è che si porti dietro uno sponsor grosso, a quel punto ovviamente si aprirebbero mille altre possibilità. Ricordiamoci che Sagan nel momento in cui si è portati dietro Specy è andato alla bora...
Chissà, oggi si rifletteva che magari Canyon costruisce il suo futuro su mvdp, a quel punto o se lo porta in katusha facendogli la squadra attorno, oppure si infila in un nuovo team.


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Gianluca Avigo - bove

Re: WVA vs MVDP il dualismo del prossimo decennio

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cauz. ha scritto: sabato 6 aprile 2019, 22:35
Tranchée d'Arenberg ha scritto: sabato 6 aprile 2019, 15:21
cauz. ha scritto: sabato 6 aprile 2019, 14:56
ps- quella sul futuro di MvdP in Ineos è solo un pettegolezzo, dubito che ci siano fonti certe ma si tratta soltanto di ipotesi. D'altronde, guardando l'orizzonte del WT e facendo un po' di conti in tasca alle varie squadre, mi sembra un'ipotesi tutt'altro che peregrina, forse solo qualche emiro potrebbe metterla in discussione.
A proposito del futuro di MvdP, l'altro giorno ho letto un'intervista di Lefevere che diceva diceva di preferire l'olandese a WvA (che immagino resterà a lungo alla Jumbo). Mi è subito venuta in testa l'ipotesi Deceunink, che già ha perso Boonen e Terpstra negli ultimi anni e ha le sue due principali punte ormai nella parte finale di carriera: Gilbert prossimo ai 37 anni e Stybar 33enne.
Lefevere la carta sul futuro l'ha già giocata e pure com decisione. Fosse per lui si prenderebbe anche mvdp di corsa, ma con che soldi?
Mathieu costa, e tanto. Non è che può dargli quello che risparmia con Alaphilippe o viviani.

L'unica possibilità è che si porti dietro uno sponsor grosso, a quel punto ovviamente si aprirebbero mille altre possibilità. Ricordiamoci che Sagan nel momento in cui si è portati dietro Specy è andato alla bora...
Chissà, oggi si rifletteva che magari Canyon costruisce il suo futuro su mvdp, a quel punto o se lo porta in katusha facendogli la squadra attorno, oppure si infila in un nuovo team.
Riflessione centrata ed interessante. Canyon è consapevole di avere tra le mani la gallina dalle uova d'oro. Cross, mtb e strada. MVDP in pratica copre il 90% dei prodotti tedeschi. Credo che propenderanno più per la costruzione di un team attorno a lui. Non lo vedo bene in un pollaio con troppi galli


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