
Rispetto alla tappa di Ceresole qua il finale è facile, e incarna alla perfezione la tipologia penultima salita tanto amata dai ciclowebbisti.
La prima salita, quella di Verrayes, è un pezzo del San Pantaleone. Nulla di ché, 8% costante e nulla di più.
In teoria se uno ha dormito male ci lascia un minuto, ma credo che dopo la tappa di oggi non ci saranno i big alla frusta già qua. Lieto di essere smentito


La discesa in costa su Nus permette velocità, e la pianura prima di Aosta sarà ricoperta in gran velocità.
Si sale poi verso Verrogne, un prima categoria che consentirà a chi lotta per la blu di scannarsi. Salita impegnativa ma senza punte eccezionali

La discesa è molto veloce, su strada bella e larga, non molto pendente benché MOLTO tortuosa.
Tutto cambia a Villeneuve, dove si attacca la salite di Les Combes (Truc d'Arbe, non s'arriva fino al paesino famoso per San Giovanni Paolo II). Due tratti impegnativi, uno in uscita da Villeneuve, e, soprattutto, un paio di km appena presa la svolta per Combes. La cosa più impegnativa però, a mio avviso sarà la discesa: velocissima, pendentissima, con tornanti molto stretti e fondo a tratti sconnesso. Perfetta per imboscate - e occhio a non cadere.

E qui si lascia la strada principale, si fa lo strappo di La Salle contemplando il Bianco, e ci si butta su Morgex dove parte la salita probabilmente più dura di questo Giro dopo il Mortirolo: il Colle di San Carlo. 10.5 km, oltre 10% di media. Due tratti impegnativi all'inizio, poi via costante fino alla cima, dove, se tira vento, sarà importante avere qualcuno vicino. Sembra una salita fatta apposta per Landa.
Anche in questo caso la successiva discesa è da pelo sullo stomaco. I primi 6 km pendentissimi, e qualche tornante e curva da manicomio. (fonte, me stesso). Negli ultimi 10 km, dopo la Thuile, invece, occorre spingere molto sui pedali.

Ed eccoci al finale. Arrivati a Pre' St. Didier si riparte a salire per la strada vecchia verso Courma e la funivia che porta sul Bianco. Nulla di che, di per sé, se non arrivasse alla fine di un toboga di 131 km infernali.

Tutto il materiale è preso da www.giroditalia.it