In poche parole si risale tutta la Morienna accompagnando, salvo due brevi divagazioni in costa, il torrente Arc fino a Bonneval, prima della grande svolta verso la vetta dell'Iseran.
Un lungo salire stile Agnello 2016 e stile Gavia 2019, ops, Cevo 2019.
Dopo la prima divagazione, prima di Modane, sulla destra orografica dell'Arc (3,9 km al 6%, salita di Sant'Andrea, 3a categoria), ci sarà la più seria salita di Aussois, seconda categoria, 6,5 km al 6%, salita già nota in passato perché frequentata dal Tour femminile (e direi anche delfinato, se la memoria non m'inganna).
Il colle della Maddalena, 3 km al 5,6% (terza categoria) non è altro che il pezzo dell'Iséran prima dell'altopiano di Bonneval.
Poi la svolta a sinistra, si lascia il placido andare alpino su strada larga, e si comincia a salire e arrampicarsi. 13 km al 7,5% valgono un passo Sella, però siamo MOLTO in alto, al culmine di un lungo salire che lascia poco tranquilli i muscoli. Salita non impossibile di per sé, ma che tra lunghezza, altitudine, e qualche km impegnativo qua e là, può stuzzicare attaccanti di rango, e provocare distacchi silenziosi da dietro.
La discesa è lunga, abbastanza veloce e in alcuni tratti permette anche di fare la differenza. Da Val d'Isére diventa semplice, e quasi in pianura fino alla svolta a sinistra verso la facile e breve ascesa di Tignes - che sulla carta dice poco, ma che fu teatro di un gran bello scontro Contador-Rasmussen.