Molestie?
Molestie?
L’INTERVISTA
Maila Andreotti: «Il c.t. Salvoldi diceva: lascia la porta aperta. E se ero svestita entrava lo stesso»
Molestie nel ciclismo femminile. L’atleta friulana, 25 anni, che ha vinto 20 titoli italiani su pista, rompe il silenzio
di Giuseppe Guastella
Ha conquistato 20 titoli italiani su pista, ma a un passo dalle Olimpiadi di Tokyo Maila Andreotti, 25 anni, abbandona il Keirin per ritirarsi dopo 17 anni di attività (ha cominciato a 6). Fatica e sacrificio hanno temprato il carattere di questa ragazza friulana che è stata sentita dalla Procura della Federazione che indaga su episodi sconvenienti nel mondo del ciclismo.
Lei è la numero uno in Italia.
«Lo ero, anche se non bastava essere la più forte».
Perché?
«Vorrei saperlo anche io».
Cosa è successo?
«Maggio 2012, avevo 16 anni. Ai pre campionati europei juniores e under 23 in Portogallo c’erano nuovi tecnici e massaggiatori. Ebbi la sensazione che Dino Salvoldi (il commissario tecnico della nazionale, ndr) trattasse le ragazze in modo diverso. Con me era professionale, con qualcuna molto più aperto».
E allora?
«Il marcio l’ho visto la prima volta che ho incontrato un certo massaggiatore. Mi faceva domande strane, faceva battute un po’ spinte, entrava nella mia camera senza bussare e mi diceva “spogliati” prima dei massaggi».
E lei si è spogliata?
«Sono rimasta in maglia e slip».
Con i massaggiatori non si fa così?
«No. E comunque, proprio perché lui era un uomo e io una ragazzina, avrebbe dovuto avere più tatto. Un massaggiatore normalmente entra, ti mette un asciugamano addosso e ti massaggia. Lui stava a guardarmi mentre mi spogliavo. Mi sono sentita a disagio».
Può essere solo scarsa professionalità.
«No, e l’ho capito quando mi ha massaggiato solo il sedere. Mi sono lamentata con il mio allenatore dicendo che volevo l’altro massaggiatore».
Non c’era una massaggiatrice?
«No, nonostante alcune ragazze l’abbiano chiesto. Finita la trasferta in Portogallo, mi è stato fatto sapere che avrei dovuto farmi andare bene anche le cose che non andavano. Sono stata lasciata a casa dalla nazionale per due anni».
Cosa le fa pensare che non l’abbia fatto perché i suoi risultati non erano buoni?
«I risultati li avevo. Era l’unico a non voler investire sulla mia specialità e su di me».
Salvoldi ha avuto atteggiamenti sconvenienti?
«Diceva: “Lascia la porta della camera aperta”. E lui entrava in qualsiasi momento, che tu fossi vestita o no».
Anche altre atlete si sono lamentate per lo stesso motivo?
«Tra di noi, più e più volte. Ma nessuna ha voluto dirlo all’esterno».
Sarà sconveniente, ma non sono vere e proprie molestie.
«Io fisicamente da Salvoldi non sono mai stata molestata. Le ragazze che hanno avuto rapporti con lui erano tutte consenzienti. Io sollevo la questione psicologica, non fisica. Certe cose non vanno bene a priori».
Cosa sa di altro?
«Quello che era alla luce del giorno, e cioè che ha avuto relazioni con alcune atlete».
Normali rapporti sentimentali, dunque.
«Chiunque può innamorarsi, non è questo il problema. Lo diventa quando cominci a favorire chi è legata a te. Nel caso di una di loro, che non mi riguardava perché facevamo specialità diverse, ricordo ragazze che piangevano perché venivano lasciate da parte per una che non era la più forte. Tante hanno smesso per questo».
C’erano anche altre atlete?
«Sì, scappatelle. Non ho visto con i miei occhi, erano chiacchiere tra noi ragazze».
Sa di costrizioni?
«Non si tratta di costrizioni. Sono molestie psicologiche, ti metteva in condizione di annullare te stessa».
Non poteva essere una strategia tecnica?
«Non così. Puoi spronarmi, puoi correggere i miei errori anche in maniera severa, e io voglio un allenatore che mi dica quando sbaglio e perché. Però certe offese, tipo “sei una cicciona, devi dimagrire”, “non vali niente”, non possono essere ammesse. Ha fatto di tutto per portarmi alla decisione di lasciare il ciclismo. L’avevo presa prima che scoppiasse questo putiferio».
Eppure Salvoldi è il tecnico italiano più medagliato.
«Non nella mia specialità. Se lui in tutti questi anni ha tenuto un comportamento che non è consono per un tecnico della nazionale è perché nessuno gli ha mai detto che era sbagliato».
Il presidente della Fci, Renato Di Rocco, ha detto che c’è una email per denunciare in modo anonimo...
«Ne ho sentito parlare solo in questi giorni. Nessuno ci ha mai invitato a denunciare».
Ha detto queste cose in Federazione?
«No. Non ho avuto modo di farlo. Tutto si è svolto molto sbrigativamente e in un clima che non ho percepito a me favorevole. Avrei voluto parlare di bullismo e di violenza psicologica».
Che cosa farà ora?
«A causa del ciclismo non mi sono diplomata. Ora faccio l’ultimo anno del liceo. Devo riorganizzare la mia vita».
Un sogno?
«Le Olimpiadi di Tokyo 2020. Resterà tale».
Potrebbe ripensarci?
«Con una federazione che mi rema contro, che ha usato le qualificazioni internazionali che ho ottenuto con la mia società per iscrivere altre atlete non ci penso proprio».
Dopo il diploma?
«Vorrei entrare in Polizia. Averi potuto farlo con i risultati sportivi, vorrà dire che farò il concorso».
FONTE:
https://milano.corriere.it/notizie/cron ... e34d.shtml
Maila Andreotti: «Il c.t. Salvoldi diceva: lascia la porta aperta. E se ero svestita entrava lo stesso»
Molestie nel ciclismo femminile. L’atleta friulana, 25 anni, che ha vinto 20 titoli italiani su pista, rompe il silenzio
di Giuseppe Guastella
Ha conquistato 20 titoli italiani su pista, ma a un passo dalle Olimpiadi di Tokyo Maila Andreotti, 25 anni, abbandona il Keirin per ritirarsi dopo 17 anni di attività (ha cominciato a 6). Fatica e sacrificio hanno temprato il carattere di questa ragazza friulana che è stata sentita dalla Procura della Federazione che indaga su episodi sconvenienti nel mondo del ciclismo.
Lei è la numero uno in Italia.
«Lo ero, anche se non bastava essere la più forte».
Perché?
«Vorrei saperlo anche io».
Cosa è successo?
«Maggio 2012, avevo 16 anni. Ai pre campionati europei juniores e under 23 in Portogallo c’erano nuovi tecnici e massaggiatori. Ebbi la sensazione che Dino Salvoldi (il commissario tecnico della nazionale, ndr) trattasse le ragazze in modo diverso. Con me era professionale, con qualcuna molto più aperto».
E allora?
«Il marcio l’ho visto la prima volta che ho incontrato un certo massaggiatore. Mi faceva domande strane, faceva battute un po’ spinte, entrava nella mia camera senza bussare e mi diceva “spogliati” prima dei massaggi».
E lei si è spogliata?
«Sono rimasta in maglia e slip».
Con i massaggiatori non si fa così?
«No. E comunque, proprio perché lui era un uomo e io una ragazzina, avrebbe dovuto avere più tatto. Un massaggiatore normalmente entra, ti mette un asciugamano addosso e ti massaggia. Lui stava a guardarmi mentre mi spogliavo. Mi sono sentita a disagio».
Può essere solo scarsa professionalità.
«No, e l’ho capito quando mi ha massaggiato solo il sedere. Mi sono lamentata con il mio allenatore dicendo che volevo l’altro massaggiatore».
Non c’era una massaggiatrice?
«No, nonostante alcune ragazze l’abbiano chiesto. Finita la trasferta in Portogallo, mi è stato fatto sapere che avrei dovuto farmi andare bene anche le cose che non andavano. Sono stata lasciata a casa dalla nazionale per due anni».
Cosa le fa pensare che non l’abbia fatto perché i suoi risultati non erano buoni?
«I risultati li avevo. Era l’unico a non voler investire sulla mia specialità e su di me».
Salvoldi ha avuto atteggiamenti sconvenienti?
«Diceva: “Lascia la porta della camera aperta”. E lui entrava in qualsiasi momento, che tu fossi vestita o no».
Anche altre atlete si sono lamentate per lo stesso motivo?
«Tra di noi, più e più volte. Ma nessuna ha voluto dirlo all’esterno».
Sarà sconveniente, ma non sono vere e proprie molestie.
«Io fisicamente da Salvoldi non sono mai stata molestata. Le ragazze che hanno avuto rapporti con lui erano tutte consenzienti. Io sollevo la questione psicologica, non fisica. Certe cose non vanno bene a priori».
Cosa sa di altro?
«Quello che era alla luce del giorno, e cioè che ha avuto relazioni con alcune atlete».
Normali rapporti sentimentali, dunque.
«Chiunque può innamorarsi, non è questo il problema. Lo diventa quando cominci a favorire chi è legata a te. Nel caso di una di loro, che non mi riguardava perché facevamo specialità diverse, ricordo ragazze che piangevano perché venivano lasciate da parte per una che non era la più forte. Tante hanno smesso per questo».
C’erano anche altre atlete?
«Sì, scappatelle. Non ho visto con i miei occhi, erano chiacchiere tra noi ragazze».
Sa di costrizioni?
«Non si tratta di costrizioni. Sono molestie psicologiche, ti metteva in condizione di annullare te stessa».
Non poteva essere una strategia tecnica?
«Non così. Puoi spronarmi, puoi correggere i miei errori anche in maniera severa, e io voglio un allenatore che mi dica quando sbaglio e perché. Però certe offese, tipo “sei una cicciona, devi dimagrire”, “non vali niente”, non possono essere ammesse. Ha fatto di tutto per portarmi alla decisione di lasciare il ciclismo. L’avevo presa prima che scoppiasse questo putiferio».
Eppure Salvoldi è il tecnico italiano più medagliato.
«Non nella mia specialità. Se lui in tutti questi anni ha tenuto un comportamento che non è consono per un tecnico della nazionale è perché nessuno gli ha mai detto che era sbagliato».
Il presidente della Fci, Renato Di Rocco, ha detto che c’è una email per denunciare in modo anonimo...
«Ne ho sentito parlare solo in questi giorni. Nessuno ci ha mai invitato a denunciare».
Ha detto queste cose in Federazione?
«No. Non ho avuto modo di farlo. Tutto si è svolto molto sbrigativamente e in un clima che non ho percepito a me favorevole. Avrei voluto parlare di bullismo e di violenza psicologica».
Che cosa farà ora?
«A causa del ciclismo non mi sono diplomata. Ora faccio l’ultimo anno del liceo. Devo riorganizzare la mia vita».
Un sogno?
«Le Olimpiadi di Tokyo 2020. Resterà tale».
Potrebbe ripensarci?
«Con una federazione che mi rema contro, che ha usato le qualificazioni internazionali che ho ottenuto con la mia società per iscrivere altre atlete non ci penso proprio».
Dopo il diploma?
«Vorrei entrare in Polizia. Averi potuto farlo con i risultati sportivi, vorrà dire che farò il concorso».
FONTE:
https://milano.corriere.it/notizie/cron ... e34d.shtml
- jerrydrake
- Messaggi: 8793
- Iscritto il: venerdì 10 dicembre 2010, 12:14
Re: Molestie?
Il modo di porsi del "giornalista" è raccapricciante quanto le confessioni della Andreotti.
Re: Molestie?
Qui si va più sul pesante:
https://www.gazzetta.it/Ciclismo/10-10- ... 4915.shtml
https://www.gazzetta.it/Ciclismo/10-10- ... 4915.shtml
Ecco la mia presentazione.
Re: Molestie?
ginepraio
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Re: Molestie?
L ACCPI propone un supervisore dedicato al problema.
Sì vocifera vi sia un candidato papabile, un certo P. P.
Sì vocifera vi sia un candidato papabile, un certo P. P.
Re: Molestie?
se è vero che tu responsabile delle atlete hai non una storia, ma più volte storie con le tue atlete a casa mia vai a fare un altro lavoro,
questo lasciando perdere qualsiasi altro discorso relativo a molestie fisiche o psicologiche
non esiste che tu mischi ripetutamente lavoro e storie con le atlete, perchè inevitabilmente generi sospetti e rovini l'ambiente, all'interno del gruppo non si capisce più dove sta il confine tra meritocrazia e favoritismi, è un comportamento assolutamente fuori da ogni deontologia professionale
medagliato o medagliato non conta nulla, perchè i titoli li hanno vinti le ragazze e magari senza di lui se ne vincevano di più
questo lasciando perdere qualsiasi altro discorso relativo a molestie fisiche o psicologiche
non esiste che tu mischi ripetutamente lavoro e storie con le atlete, perchè inevitabilmente generi sospetti e rovini l'ambiente, all'interno del gruppo non si capisce più dove sta il confine tra meritocrazia e favoritismi, è un comportamento assolutamente fuori da ogni deontologia professionale
medagliato o medagliato non conta nulla, perchè i titoli li hanno vinti le ragazze e magari senza di lui se ne vincevano di più
Re: Molestie?
Condivido totalmente.nime ha scritto: ↑venerdì 11 ottobre 2019, 13:34 se è vero che tu responsabile delle atlete hai non una storia, ma più volte storie con le tue atlete a casa mia vai a fare un altro lavoro,
questo lasciando perdere qualsiasi altro discorso relativo a molestie fisiche o psicologiche
non esiste che tu mischi ripetutamente lavoro e storie con le atlete, perchè inevitabilmente generi sospetti e rovini l'ambiente, all'interno del gruppo non si capisce più dove sta il confine tra meritocrazia e favoritismi, è un comportamento assolutamente fuori da ogni deontologia professionale
medagliato o medagliato non conta nulla, perchè i titoli li hanno vinti le ragazze e magari senza di lui se ne vincevano di più
2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
Re: Molestie?
È una confessione che mi lascia un po' interdetto, nel senso che le accuse sembrano essere guidate più dalla sua interpretazione che da fatti oggettivi dichiarati.
Sul massaggiatore, detta come l'ha descritta potrebbe essere stato solo un po' poco professionale o con poco tatto, nel senso che massaggiare solo i glutei è una cosa normale se si ritiene che vi siano contratture li. E nei ciclisti è frequente. Il fatto di lasciarla in mutante o non girarsi mentre si cambia può essere un gesto non per forza voyeuristico, ma solo di routine senza malizia, per situazioni che un massaggiatore o fisioterapista vede per ore e ore tutti i giorni e per anni. Sta al professionista e quindi alla professionalità della persona capire se la persona si vergogna e quindi metterla a suo agio o se invece ha meno problemi a rimanere in mutande. Sul lato battute, visto che si trattava di una sedicenne, avrebbe dovuto considerare che avrebbe potuto non essere matura per divertirsi con battute legate al sesso o doppi sensi, cosa che invece è più accetta da un adulta. Ma anche lì non è che a tutti gli adulti piace buttarla sul sesso.
La gravità starebbe nel fatto se tale comportamento fosse reiterato anche dopo che la ragazza se ne fosse lamentata.
Sul discorso relazioni sentimentali/sessuali si fa più difficile. A mio avviso in certe posizioni è meglio non mischiare le cose. Ne va della credibilità se la cosa accade troppo spesso e con persone diverse. Spero solo che non fossero ricatti più o meno diretti. Brutta situazione cmq.
Sul massaggiatore, detta come l'ha descritta potrebbe essere stato solo un po' poco professionale o con poco tatto, nel senso che massaggiare solo i glutei è una cosa normale se si ritiene che vi siano contratture li. E nei ciclisti è frequente. Il fatto di lasciarla in mutante o non girarsi mentre si cambia può essere un gesto non per forza voyeuristico, ma solo di routine senza malizia, per situazioni che un massaggiatore o fisioterapista vede per ore e ore tutti i giorni e per anni. Sta al professionista e quindi alla professionalità della persona capire se la persona si vergogna e quindi metterla a suo agio o se invece ha meno problemi a rimanere in mutande. Sul lato battute, visto che si trattava di una sedicenne, avrebbe dovuto considerare che avrebbe potuto non essere matura per divertirsi con battute legate al sesso o doppi sensi, cosa che invece è più accetta da un adulta. Ma anche lì non è che a tutti gli adulti piace buttarla sul sesso.
La gravità starebbe nel fatto se tale comportamento fosse reiterato anche dopo che la ragazza se ne fosse lamentata.
Sul discorso relazioni sentimentali/sessuali si fa più difficile. A mio avviso in certe posizioni è meglio non mischiare le cose. Ne va della credibilità se la cosa accade troppo spesso e con persone diverse. Spero solo che non fossero ricatti più o meno diretti. Brutta situazione cmq.
Re: Molestie?
Distinguerei sempre tra fatti avvenuti ed interpretazioni su intenzioni di comportamenti altrui.
Certamente, come dice nime, può essere che ti invaghisci di chiunque (una volta, due diciamo) ma non puoi "fare il filo" a una minorenne (a meno che hai 18 anni o poco più tu, non troppo di più) e comunque in ambito professionale si devono avere ulteriori cautele nei comportamenti, fin'anche al punto di "farsela passare".
Che poi questo possa essere attribuito a Salvoldi, è da vedere se è vero.
Sul massaggiatore altra storia ancora.
Non credo uno faccia la fesseria di giocarsi il lavoro con comportamenti illeciti.
Lì la percezione delle intenzioni altrui è ancora più in gioco.
Come quella di pensare che quello lì non mi convoca se...
Fosse reale è da codice penale, fosse non vero sarebbe una calunnia, fosse un dubbio sarebbe da chiarirlo e chierirselo.
Certamente, come dice nime, può essere che ti invaghisci di chiunque (una volta, due diciamo) ma non puoi "fare il filo" a una minorenne (a meno che hai 18 anni o poco più tu, non troppo di più) e comunque in ambito professionale si devono avere ulteriori cautele nei comportamenti, fin'anche al punto di "farsela passare".
Che poi questo possa essere attribuito a Salvoldi, è da vedere se è vero.
Sul massaggiatore altra storia ancora.
Non credo uno faccia la fesseria di giocarsi il lavoro con comportamenti illeciti.
Lì la percezione delle intenzioni altrui è ancora più in gioco.
Come quella di pensare che quello lì non mi convoca se...
Fosse reale è da codice penale, fosse non vero sarebbe una calunnia, fosse un dubbio sarebbe da chiarirlo e chierirselo.
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
- Maìno della Spinetta
- Messaggi: 10524
- Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 15:53
Re: Molestie?
Aggiungo slo una cosa: dei fisioterapisti femmine li puo trovare in giro.
“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
Re: Molestie?
Sì, figura ancora come capocannoniere del campionato 72/73, a pari merito con Rivera e Pulici...
Veramente. Direi molto Bruno Vespa style.
Mancavano solo i classici “sicura di non averli provocati?” e “non è che è lei sotto sotto ad essere un po’ bottana?”
-
- Messaggi: 469
- Iscritto il: giovedì 1 ottobre 2015, 17:14
Re: Molestie?
Io mi chiedo come sia possibile una situazione del genere.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑venerdì 11 ottobre 2019, 14:42 Aggiungo slo una cosa: dei fisioterapisti femmine li puo trovare in giro.
Parliamo di ragazze minorenni, che potrebbero pure essere illibate.
Se poi fosse vero che l'allenatore ha avuto relazioni con più ragazze....
Re: Molestie?
Io rimango esterrefatto da come un adulto possa anche solo considerare l'idea di una relazione con una ragazzina. Come possano non concepire questo come una violenza sessuale a prescindere, perché il consenso ti è dato dal ruolo e basta. Come neghino a sé stessi il fatto che, scusate il francesismo, quella ragazza non te l'avrebbe mai data se non fossi stato il suo allenatore/regista/professore/capo.
Questo è il grande messaggio non compreso (o compreso benissimo, ma respinto/negato) del #metoo di Hollywood e di quello del ciclismo femminile italiano.
Poi ci sono comportamenti equivoci o equivocati: ma in un ambiente dove allenatori non si fanno problemi a farsi la storiella con la ragazzina, direi che è abbastanza facile dare una "certa" interpretazione a "certi" comportamenti.
Questo è il grande messaggio non compreso (o compreso benissimo, ma respinto/negato) del #metoo di Hollywood e di quello del ciclismo femminile italiano.
Poi ci sono comportamenti equivoci o equivocati: ma in un ambiente dove allenatori non si fanno problemi a farsi la storiella con la ragazzina, direi che è abbastanza facile dare una "certa" interpretazione a "certi" comportamenti.
Re: Molestie?
Posto la lettera che Silvio Martinello, in data 26 agosto ha pubblicato sulla pagina FB.
Adoro quest uomo.
26 agosto
Ill.mo Presidente,
volutamente evito l’abituale TU che utilizziamo tra noi, ritengo sia giunto il momento di avere un approccio formale. Ho avuto modo di leggere attentamente la Sua replica alla mia intervista sul tema che improvvisamente negli ultimi giorni è diventato di estrema attualità, la chiosa finale fotografa nitidamente le consuete modalità. Lo stile che La contraddistingue è emerso infatti ancora una volta. Il linguaggio utilizzato rilascia lo sgradevole sapore di onnipotenza che evidentemente ritiene Le sia consentito. Non è la prima volta che mi dedica le Sue attenzioni, spesso ho dovuto conviverci durante la mia esperienza a Raisport. Il fastidio è immutato, ma inizio a provare anche una certa soddisfazione ed un certo piacere nel poter finalmente risponderle.
Tornando al tema che ha scatenato la Sua scomposta reazione, Le rammento sinteticamente i passaggi: nella giornata di sabato vengo contattato dal comune amico Pier Augusto Stagi, il quale nella scia dell’articolo pubblicato dal Corriere della Sera il giorno precedente a firma Marco Bonarrigo, sulla vicenda degli abusi emersa in Belgio, ricordandosi di conoscere qualcosa al riguardo, ha tirato fuori dal cassetto della sua scrivania un documento a firma del sottoscritto, documento che Lei ben dovrebbe conoscere in quanto fu presentato al CF da Lei presieduto nel mese di Luglio del 2007, qualche settimana prima delle mie dimissioni dall’incarico di Direttore Tecnico Generale, ruolo ricoperto da Novembre 2005 a Settembre 2007. Pertanto le cose raccontate al Direttore Stagi risultano scritte in quel documento, chiaramente in una forma più velata e meno diretta rispetto a quanto uscito nell’articolo pubblicato. Ricorderà inoltre che nelle riunioni precedenti la stesura di quel documento, alla presenza anche degli illustri Vice Presidenti di allora, incontrammo individualmente i responsabili tecnici dei vari settori con l’intento di dirimere le tante problematiche sul tavolo. Tra gli argomenti di natura tecnica trattati, affrontammo anche il tema tornato ora prepotentemente d’attualità, facendo esplicito riferimento a comportamenti “inopportuni ed incoerenti” con lo spirito e l’immagine delle Squadre Nazionali. Mi consenta un ultimo passaggio, pregandola di accettare un parere da chi come Lei frequenta il mondo del ciclismo da oltre 40 anni, pertanto con titoli per esprimerlo, nonostante Lei la pensi diversamente. Come già detto ai giornalisti che in questi giorni mi hanno contattato, la vicenda chiamiamola per comodità “ME TOO CYCLING”, emersa in tutto il suo disgusto anche nel nostro mondo, mi sembra simile a quella del doping anni ’90 e dell’utilizzo diffuso della famigerata EPO. Ora come allora, tutti sanno, giornalisti e dirigenti compresi, ma nessuno interviene, i giornalisti per indagare e denunciare, i dirigenti per porre rimedio alle storture del sistema. Allora intervennero le Procure a “risolvere” le cose, costringendo anche giornalisti e dirigenti ad adeguarsi, sacrificando chiunque sull’altare della riconquista di credibilità e della necessità di attrarre nuovi investimenti. Ora cosa si aspetta? Chi deve arrivare per obbligare i giornali a parlarne ed i dirigenti ad intervenire? La storia si ripete, e non si è imparato nulla.
L’occasione mi è utile per inviarLe il mio saluto.
Silvio Martinello
Adoro quest uomo.
26 agosto
Ill.mo Presidente,
volutamente evito l’abituale TU che utilizziamo tra noi, ritengo sia giunto il momento di avere un approccio formale. Ho avuto modo di leggere attentamente la Sua replica alla mia intervista sul tema che improvvisamente negli ultimi giorni è diventato di estrema attualità, la chiosa finale fotografa nitidamente le consuete modalità. Lo stile che La contraddistingue è emerso infatti ancora una volta. Il linguaggio utilizzato rilascia lo sgradevole sapore di onnipotenza che evidentemente ritiene Le sia consentito. Non è la prima volta che mi dedica le Sue attenzioni, spesso ho dovuto conviverci durante la mia esperienza a Raisport. Il fastidio è immutato, ma inizio a provare anche una certa soddisfazione ed un certo piacere nel poter finalmente risponderle.
Tornando al tema che ha scatenato la Sua scomposta reazione, Le rammento sinteticamente i passaggi: nella giornata di sabato vengo contattato dal comune amico Pier Augusto Stagi, il quale nella scia dell’articolo pubblicato dal Corriere della Sera il giorno precedente a firma Marco Bonarrigo, sulla vicenda degli abusi emersa in Belgio, ricordandosi di conoscere qualcosa al riguardo, ha tirato fuori dal cassetto della sua scrivania un documento a firma del sottoscritto, documento che Lei ben dovrebbe conoscere in quanto fu presentato al CF da Lei presieduto nel mese di Luglio del 2007, qualche settimana prima delle mie dimissioni dall’incarico di Direttore Tecnico Generale, ruolo ricoperto da Novembre 2005 a Settembre 2007. Pertanto le cose raccontate al Direttore Stagi risultano scritte in quel documento, chiaramente in una forma più velata e meno diretta rispetto a quanto uscito nell’articolo pubblicato. Ricorderà inoltre che nelle riunioni precedenti la stesura di quel documento, alla presenza anche degli illustri Vice Presidenti di allora, incontrammo individualmente i responsabili tecnici dei vari settori con l’intento di dirimere le tante problematiche sul tavolo. Tra gli argomenti di natura tecnica trattati, affrontammo anche il tema tornato ora prepotentemente d’attualità, facendo esplicito riferimento a comportamenti “inopportuni ed incoerenti” con lo spirito e l’immagine delle Squadre Nazionali. Mi consenta un ultimo passaggio, pregandola di accettare un parere da chi come Lei frequenta il mondo del ciclismo da oltre 40 anni, pertanto con titoli per esprimerlo, nonostante Lei la pensi diversamente. Come già detto ai giornalisti che in questi giorni mi hanno contattato, la vicenda chiamiamola per comodità “ME TOO CYCLING”, emersa in tutto il suo disgusto anche nel nostro mondo, mi sembra simile a quella del doping anni ’90 e dell’utilizzo diffuso della famigerata EPO. Ora come allora, tutti sanno, giornalisti e dirigenti compresi, ma nessuno interviene, i giornalisti per indagare e denunciare, i dirigenti per porre rimedio alle storture del sistema. Allora intervennero le Procure a “risolvere” le cose, costringendo anche giornalisti e dirigenti ad adeguarsi, sacrificando chiunque sull’altare della riconquista di credibilità e della necessità di attrarre nuovi investimenti. Ora cosa si aspetta? Chi deve arrivare per obbligare i giornali a parlarne ed i dirigenti ad intervenire? La storia si ripete, e non si è imparato nulla.
L’occasione mi è utile per inviarLe il mio saluto.
Silvio Martinello
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Re: Molestie?
Questo cose vanno viste con la famiglia (visto che si tratta di giovani) e con le autorità competenti.
1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
Campionato del mondo gara in linea 2021.
- Maìno della Spinetta
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- Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 15:53
Re: Molestie?
cassius, quando si parla di minorenni si parla di penale. Quando si parla di abusi, si parla di penale. Quando si parla di favori, si parla di rimozione da un incarico. Ci tengo molto a non confondere troppo le cose in questi casi perché per chi ha, come dici tu, un ruolo, è scorretto approfittarne ma se c'è il consenso è un solo problema professionale (e morale, ci mancherebbe, ma nello stato di diritto le due cose vanno tenute distinte). Se non c'è il consenso ciccia, c'è il penale. Se non c'è la maggior età ciccia, c'è il penale. Ma per il resto è mancata professionalità e rimozione dall'incarico. Per intenderci, Weinstein ha violentato delle attrici dicendo che non avrebbero più lavorato se parlavano (e l'indagine è ancora in corso!). Non è che se le portava a letto promettendo una parte in qualche film. Le violentava e le minacciava di non avere un futuro. Di questo si parla nei tribunali. Qua non si sta parlando di questo (almeno per adesso). Un noto magistrato milanese si spupazza una di circa 40 anni più giovane di lui: se la porta in giro, l'ha introdotta ai circoli che contano, le ha trovato un lavoro prestigioso... è amore? Non credo, ma spero per loro di sì. Lei può lavorare in magistratura? Non credo, ma se lo facesse credi che manderebbero in galera il marito? Se un domani venisse fuori che la violenta? Vada in galera. Ma qua, per adesso, per il punto a cui sono le cose, non confondiamo una pratica che rende una persona inadatta al ruolo (spupazzarsi campioncine a caso) a una persona che deve andare in galera (abusarne senza il consenso). Approfittare di un ruolo... da Bill Clinton in poi è la prassi. è immorale, ed è purtroppo la prassi.cassius ha scritto: ↑venerdì 11 ottobre 2019, 15:28 Io rimango esterrefatto da come un adulto possa anche solo considerare l'idea di una relazione con una ragazzina. Come possano non concepire questo come una violenza sessuale a prescindere, perché il consenso ti è dato dal ruolo e basta. Come neghino a sé stessi il fatto che, scusate il francesismo, quella ragazza non te l'avrebbe mai data se non fossi stato il suo allenatore/regista/professore/capo.
Questo è il grande messaggio non compreso (o compreso benissimo, ma respinto/negato) del #metoo di Hollywood e di quello del ciclismo femminile italiano.
Poi ci sono comportamenti equivoci o equivocati: ma in un ambiente dove allenatori non si fanno problemi a farsi la storiella con la ragazzina, direi che è abbastanza facile dare una "certa" interpretazione a "certi" comportamenti.
“Our interest’s on the dangerous edge of things.
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Re: Molestie?
il ciclismo è sempre un po' indietro... anche per una connotazione popolare e campagnola più che elitaria e cittadina... con dei pro e dei contro... il rischio è quello di restare un mondo chiuso, sempre un passo indietro rispetto all'evoluzione culturale della società... o di mantenere una patina di maschilismo... ma prima o poi ci si deve mettere in pari... e questa potrebbe essere l'occasione buona. se parlavi di condizionamento psicologico o molestie psicologiche quarant'anni fa ti ridevano in faccia... è un concetto moderno... ma molto utile per definire una varietà molto estesa di situazioni (che certo non riguardano solo il ciclismo).
senza sapere come finirà questa storia, mi sento comunque di fare i complimenti a Maila Andreotti brava.
sono anche d'accordo con nime.
senza sapere come finirà questa storia, mi sento comunque di fare i complimenti a Maila Andreotti brava.
sono anche d'accordo con nime.
Re: Molestie?
Maino, guarda, ho 35 anni e una decente istruzione, non ho bisogno di tutto lo spiegone.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑venerdì 11 ottobre 2019, 16:35cassius, quando si parla di minorenni si parla di penale. Quando si parla di abusi, si parla di penale. Quando si parla di favori, si parla di rimozione da un incarico. Ci tengo molto a non confondere troppo le cose in questi casi perché per chi ha, come dici tu, un ruolo, è scorretto approfittarne ma se c'è il consenso è un solo problema professionale (e morale, ci mancherebbe, ma nello stato di diritto le due cose vanno tenute distinte). Se non c'è il consenso ciccia, c'è il penale. Se non c'è la maggior età ciccia, c'è il penale. Ma per il resto è mancata professionalità e rimozione dall'incarico. Per intenderci, Weinstein ha violentato delle attrici dicendo che non avrebbero più lavorato se parlavano (e l'indagine è ancora in corso!). Non è che se le portava a letto promettendo una parte in qualche film. Le violentava e le minacciava di non avere un futuro. Di questo si parla nei tribunali. Qua non si sta parlando di questo (almeno per adesso). Un noto magistrato milanese si spupazza una di circa 40 anni più giovane di lui: se la porta in giro, l'ha introdotta ai circoli che contano, le ha trovato un lavoro prestigioso... è amore? Non credo, ma spero per loro di sì. Lei può lavorare in magistratura? Non credo, ma se lo facesse credi che manderebbero in galera il marito? Se un domani venisse fuori che la violenta? Vada in galera. Ma qua, per adesso, per il punto a cui sono le cose, non confondiamo una pratica che rende una persona inadatta al ruolo (spupazzarsi campioncine a caso) a una persona che deve andare in galera (abusarne senza il consenso). Approfittare di un ruolo... da Bill Clinton in poi è la prassi. è immorale, ed è purtroppo la prassi.cassius ha scritto: ↑venerdì 11 ottobre 2019, 15:28 Io rimango esterrefatto da come un adulto possa anche solo considerare l'idea di una relazione con una ragazzina. Come possano non concepire questo come una violenza sessuale a prescindere, perché il consenso ti è dato dal ruolo e basta. Come neghino a sé stessi il fatto che, scusate il francesismo, quella ragazza non te l'avrebbe mai data se non fossi stato il suo allenatore/regista/professore/capo.
Questo è il grande messaggio non compreso (o compreso benissimo, ma respinto/negato) del #metoo di Hollywood e di quello del ciclismo femminile italiano.
Poi ci sono comportamenti equivoci o equivocati: ma in un ambiente dove allenatori non si fanno problemi a farsi la storiella con la ragazzina, direi che è abbastanza facile dare una "certa" interpretazione a "certi" comportamenti.
Quello che evidenziavo è l'estrema labilità di questi confini. Se io esco con una ragazza di 17 anni e 364 giorni, finisco in galera. Se lo faccio il giorno dopo, no.
È evidentemente una convenzione.
Secondo me un allenatore che ha relazioni con atlete di 16-18 anni va licenziato anche solo per averci pensato. Poi al massimo ci si fa dare torto dal tribunale ma lo si fa per dare una raddrizzata a tutto l'ambiente. Il problema morale evito di porlo, quello professionale poniamolo, sarebbe già un passo avanti.
Re: Molestie?
Nella tua decente istruzione c'è una lacuna sotto la voce "età del consenso in Italia"cassius ha scritto: ↑venerdì 11 ottobre 2019, 18:54Maino, guarda, ho 35 anni e una decente istruzione, non ho bisogno di tutto lo spiegone.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑venerdì 11 ottobre 2019, 16:35cassius, quando si parla di minorenni si parla di penale. Quando si parla di abusi, si parla di penale. Quando si parla di favori, si parla di rimozione da un incarico. Ci tengo molto a non confondere troppo le cose in questi casi perché per chi ha, come dici tu, un ruolo, è scorretto approfittarne ma se c'è il consenso è un solo problema professionale (e morale, ci mancherebbe, ma nello stato di diritto le due cose vanno tenute distinte). Se non c'è il consenso ciccia, c'è il penale. Se non c'è la maggior età ciccia, c'è il penale. Ma per il resto è mancata professionalità e rimozione dall'incarico. Per intenderci, Weinstein ha violentato delle attrici dicendo che non avrebbero più lavorato se parlavano (e l'indagine è ancora in corso!). Non è che se le portava a letto promettendo una parte in qualche film. Le violentava e le minacciava di non avere un futuro. Di questo si parla nei tribunali. Qua non si sta parlando di questo (almeno per adesso). Un noto magistrato milanese si spupazza una di circa 40 anni più giovane di lui: se la porta in giro, l'ha introdotta ai circoli che contano, le ha trovato un lavoro prestigioso... è amore? Non credo, ma spero per loro di sì. Lei può lavorare in magistratura? Non credo, ma se lo facesse credi che manderebbero in galera il marito? Se un domani venisse fuori che la violenta? Vada in galera. Ma qua, per adesso, per il punto a cui sono le cose, non confondiamo una pratica che rende una persona inadatta al ruolo (spupazzarsi campioncine a caso) a una persona che deve andare in galera (abusarne senza il consenso). Approfittare di un ruolo... da Bill Clinton in poi è la prassi. è immorale, ed è purtroppo la prassi.cassius ha scritto: ↑venerdì 11 ottobre 2019, 15:28 Io rimango esterrefatto da come un adulto possa anche solo considerare l'idea di una relazione con una ragazzina. Come possano non concepire questo come una violenza sessuale a prescindere, perché il consenso ti è dato dal ruolo e basta. Come neghino a sé stessi il fatto che, scusate il francesismo, quella ragazza non te l'avrebbe mai data se non fossi stato il suo allenatore/regista/professore/capo.
Questo è il grande messaggio non compreso (o compreso benissimo, ma respinto/negato) del #metoo di Hollywood e di quello del ciclismo femminile italiano.
Poi ci sono comportamenti equivoci o equivocati: ma in un ambiente dove allenatori non si fanno problemi a farsi la storiella con la ragazzina, direi che è abbastanza facile dare una "certa" interpretazione a "certi" comportamenti.
Quello che evidenziavo è l'estrema labilità di questi confini. Se io esco con una ragazza di 17 anni e 364 giorni, finisco in galera. Se lo faccio il giorno dopo, no.
È evidentemente una convenzione.
Re: Molestie?
Ammetto di non aver approfondito troppo il concetto dato che ho sempre avuto criteri molto cautelativi e quindi non ho mai avuto esigenza di conoscerla nel dettaglio, la storia dell'età del consenso.Denb ha scritto: ↑venerdì 11 ottobre 2019, 19:03Nella tua decente istruzione c'è una lacuna sotto la voce "età del consenso in Italia"cassius ha scritto: ↑venerdì 11 ottobre 2019, 18:54 Maino, guarda, ho 35 anni e una decente istruzione, non ho bisogno di tutto lo spiegone.
Quello che evidenziavo è l'estrema labilità di questi confini. Se io esco con una ragazza di 17 anni e 364 giorni, finisco in galera. Se lo faccio il giorno dopo, no.
È evidentemente una convenzione.
Informandomi, pare che nel caso di specie (un allenatore, quindi una persona che in senso lato si occupa dell'istruzione) funzioni esattamente come ho detto. Non ci fosse questo ruolo di istruzione, no.
Ma sono un ingegnere quindi se sei giurista spiegami meglio.
Re: Molestie?
Ci tengo a precisare che il post l'ho fatto solo per fare il puntiglioso e non era riferito ai fatti in questione.cassius ha scritto: ↑venerdì 11 ottobre 2019, 19:26Ammetto di non aver approfondito troppo il concetto dato che ho sempre avuto criteri molto cautelativi e quindi non ho mai avuto esigenza di conoscerla nel dettaglio, la storia dell'età del consenso.Denb ha scritto: ↑venerdì 11 ottobre 2019, 19:03Nella tua decente istruzione c'è una lacuna sotto la voce "età del consenso in Italia"cassius ha scritto: ↑venerdì 11 ottobre 2019, 18:54 Maino, guarda, ho 35 anni e una decente istruzione, non ho bisogno di tutto lo spiegone.
Quello che evidenziavo è l'estrema labilità di questi confini. Se io esco con una ragazza di 17 anni e 364 giorni, finisco in galera. Se lo faccio il giorno dopo, no.
È evidentemente una convenzione.
Informandomi, pare che nel caso di specie (un allenatore, quindi una persona che in senso lato si occupa dell'istruzione) funzioni esattamente come ho detto. Non ci fosse questo ruolo di istruzione, no.
Ma sono un ingegnere quindi se sei giurista spiegami meglio.
Perchè secondo me anche se fossero entrambi maggiorenni non dovrebbe essere concesso avere relazioni tra un atleta e un tecnico della federazione.
Re: Molestie?
Ho sfogliato Gazzetta e Corriere e non ho trovato nulla rispetto alle dichiarazioni della Andreotti, comprese repliche e/o smentite.
Re: Molestie?
Sfogliato male. Sulla gazza di oggi la nazionale femminile si schiera compatta dalla parte di Salvoldi e contro le frustrazioni della Andreotti.
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Re: Molestie?
Ciao e grazie per l'informazione. In realtà è la versione online da MLOL, la rete italiana di biblioteche digitali, probabilmente non è completa.
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Re: Molestie?
Assolutamente no .cassius ha scritto: ↑venerdì 11 ottobre 2019, 15:28 Come possano non concepire questo come una violenza sessuale a prescindere, perché il consenso ti è dato dal ruolo e basta. Come neghino a sé stessi il fatto che, scusate il francesismo, quella ragazza non te l'avrebbe mai data se non fossi stato il suo allenatore/regista/professore/capo.
Questo è il grande messaggio non compreso (o compreso benissimo, ma respinto/negato) del #metoo di Hollywood e di quello del ciclismo femminile italiano.
Il Metoo Hollywoodiano ha ben poco di onorevole e naturale .
E soprattutto sono estremiste , populiste e qualunquiste
In America si mette alla Berlina e si equipara Weinstein a Woody Allen , senza alcuna mezza misura
Basta una accusa ( non provata in alcuni casi ) per rovinare carriere e famiglie o per scatenare un putiferio
Per non parlare di Asia Argento , platealmente scaricata per una storia che è tutta da verificare e in men che non si dica per paura di danneggiare il Movimento
E la poca cura per le donne comuni , che ogni giorno subiscono violenze da mariti e compagni nel menefreghismo più totale di queste signore
Traspare un odio cieco per il maschio , non molto diverso dal classico maschilismo che vede la donna in Orizzontale e messa in posizione di sottomissione psicologica .
Re: Molestie?
Spero che il movimento ciclismo in questo caso non si nasconda dietro il proprio spirito di autoconservazione solita dei tanti scandali doping messi da parte e nascosti sotto al tappeto
Qui si parla di qualcosa di gravissimo
Non sta a noi giudicare penalmente, non sta a noi dare giudizi su qualcuno che è così disperato da usare il proprio ruolo per recuperare una scopata, o così infimo dal trovare piacere nel guardare una ragazzina in intimo
Moralmente ovviamente il giudizio non può che essere spregevole
Ma siamo qui a giudicare qualcuno che nel caso viene descritto come il CT più vincente dello sport italiano e che invece potremmo scoprire essere stato solo un tappo nell' esplosione di un movimento e che probabilmente ha fatto perdere tanto talento al nostro ciclismo, e visto come ha gestito l'ultimo mondiale tecnicamente qualche dubbio mi viene
Si deve andare fino in fondo
Qui si parla di qualcosa di gravissimo
Non sta a noi giudicare penalmente, non sta a noi dare giudizi su qualcuno che è così disperato da usare il proprio ruolo per recuperare una scopata, o così infimo dal trovare piacere nel guardare una ragazzina in intimo
Moralmente ovviamente il giudizio non può che essere spregevole
Ma siamo qui a giudicare qualcuno che nel caso viene descritto come il CT più vincente dello sport italiano e che invece potremmo scoprire essere stato solo un tappo nell' esplosione di un movimento e che probabilmente ha fatto perdere tanto talento al nostro ciclismo, e visto come ha gestito l'ultimo mondiale tecnicamente qualche dubbio mi viene
Si deve andare fino in fondo
Re: Molestie?
Rispondo a te, per rispondere a tutti, facciamo attenzione però, ad oggi ci sono le dichiarazioni di un'atleta e le smentite di tutte le altre.Fiandre ha scritto: ↑sabato 12 ottobre 2019, 16:35 Spero che il movimento ciclismo in questo caso non si nasconda dietro il proprio spirito di autoconservazione solita dei tanti scandali doping messi da parte e nascosti sotto al tappeto
Qui si parla di qualcosa di gravissimo
Non sta a noi giudicare penalmente, non sta a noi dare giudizi su qualcuno che è così disperato da usare il proprio ruolo per recuperare una scopata, o così infimo dal trovare piacere nel guardare una ragazzina in intimo
Moralmente ovviamente il giudizio non può che essere spregevole
Ma siamo qui a giudicare qualcuno che nel caso viene descritto come il CT più vincente dello sport italiano e che invece potremmo scoprire essere stato solo un tappo nell' esplosione di un movimento e che probabilmente ha fatto perdere tanto talento al nostro ciclismo, e visto come ha gestito l'ultimo mondiale tecnicamente qualche dubbio mi viene
Si deve andare fino in fondo
La Paternoster dice che la sua camera è sempre chiusa a chiave e che i massaggi ai glutei sono assolutamente necessari per chi pratica ciclismo su pista.
E' facilissmo stroncare una persona con certe accuse che poi, solo dopo anni, possono rivelarsi fondate o meno.
A fronte di situazioni vere, ce ne sono anche di inventate di sana pianta.
Un cliente, amico, istruttore in altro sport, fu accusato di gravi molestie da tre atlete (ancora oggi si trovano gli articoli di giornale on line con titoli del tipo xxx violenta atlete), poi il processo penale è finito in Cassazione con la completa assoluzione e con pesanti accuse alle atlete stesse di essersi inventate tutto per motivi personali (non c'è traccia dell'assoluzione in rete e cercando nome cognome risultano solo le accuse e le prime condanne in primo grado, nonostante già allora il PM. chiuse con la richiesta di assoluzione).
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Re: Molestie?
Questi argomenti sono scivolosi, si va nell'odio di genere, nella nebbia di mezze verità difficili da confutare, nelle menzogne amplificate ad arte ed appoggiate da varie fonti per tutt'altro fine.
Come si puo rovinare delle persone con delle accuse infamanti inventate o gonfiate?
Rovinarsi la reputazione e perdere lavoro e dignità é un attimo, per riacquisirla può non bastare il resto della vita.
Come si puo rovinare delle persone con delle accuse infamanti inventate o gonfiate?
Rovinarsi la reputazione e perdere lavoro e dignità é un attimo, per riacquisirla può non bastare il resto della vita.
Re: Molestie?
Ha ragione Giorgio, l'argomento è scivoloso, ed è facile dire cazzate sia in un senso che nell'altro. Chi denuncia può farlo perchè ha davvero subito un torto o perchè spinto dal risentimento. Poi in certi interventi mi pare che si mischino un po' le cose. Certo è che l'indagine è doverosa, e credo desiderata da ambo le parti.
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Re: Molestie?
Uno dei veri drammi italici, non so in altri paesi, e'la consapevolezza che a denunciare c'è solo da rimetterci.
Se poi si parla di violenza sessuale, vocale o carnale,
ancora più paura.
Ogni voce che racconta compie un bene per l'umanità.
Io non voglio conoscere i dettagli, mi è sufficiente vedere il disagio.
Se poi si parla di violenza sessuale, vocale o carnale,
ancora più paura.
Ogni voce che racconta compie un bene per l'umanità.
Io non voglio conoscere i dettagli, mi è sufficiente vedere il disagio.
Re: Molestie?
Sono d'accordo con te, Giorgio. Purtroppo non si sa mai dove sta la verità. Ci vogliono le prove, chiare, precise e conclamate, altrimenti è calunnia. Questo vale sempre, per qualsiasi vicenda. Vedremo ora le mosse di chi è stato tirato in ballogiorgio ricci ha scritto: ↑sabato 12 ottobre 2019, 18:27 Questi argomenti sono scivolosi, si va nell'odio di genere, nella nebbia di mezze verità difficili da confutare, nelle menzogne amplificate ad arte ed appoggiate da varie fonti per tutt'altro fine.
Come si puo rovinare delle persone con delle accuse infamanti inventate o gonfiate?
Rovinarsi la reputazione e perdere lavoro e dignità é un attimo, per riacquisirla può non bastare il resto della vita.
- Maìno della Spinetta
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Re: Molestie?
Ti ho fatto uno spiegone perché hai reagito di pancia dicendo una paccottiglia moralistica basata su una voce da verificare (ma almeno tu non hai detto, come altri, "in Italia..." E "il mondo facilone del ciclismo...". Provo meno spiegone e più secco: L'amore può scattare ovunque; l'amore per ricattare è un problema professionale e non penale; i reati vanno perseguiti - e l'imputato è innocente fino a prova contraria. Nel mio universo, che si chiama stato di diritto, le tre cose sono egualmente importanti. Perché la Arendt e Heideger, o Virzí e la Ramazzotti, possano amarsi senza che nessuno perda il posto, e perché chi abusa vada in galera.cassius ha scritto: ↑venerdì 11 ottobre 2019, 18:54Maino, guarda, ho 35 anni e una decente istruzione, non ho bisogno di tutto lo spiegone.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑venerdì 11 ottobre 2019, 16:35cassius, quando si parla di minorenni si parla di penale. Quando si parla di abusi, si parla di penale. Quando si parla di favori, si parla di rimozione da un incarico. Ci tengo molto a non confondere troppo le cose in questi casi perché per chi ha, come dici tu, un ruolo, è scorretto approfittarne ma se c'è il consenso è un solo problema professionale (e morale, ci mancherebbe, ma nello stato di diritto le due cose vanno tenute distinte). Se non c'è il consenso ciccia, c'è il penale. Se non c'è la maggior età ciccia, c'è il penale. Ma per il resto è mancata professionalità e rimozione dall'incarico. Per intenderci, Weinstein ha violentato delle attrici dicendo che non avrebbero più lavorato se parlavano (e l'indagine è ancora in corso!). Non è che se le portava a letto promettendo una parte in qualche film. Le violentava e le minacciava di non avere un futuro. Di questo si parla nei tribunali. Qua non si sta parlando di questo (almeno per adesso). Un noto magistrato milanese si spupazza una di circa 40 anni più giovane di lui: se la porta in giro, l'ha introdotta ai circoli che contano, le ha trovato un lavoro prestigioso... è amore? Non credo, ma spero per loro di sì. Lei può lavorare in magistratura? Non credo, ma se lo facesse credi che manderebbero in galera il marito? Se un domani venisse fuori che la violenta? Vada in galera. Ma qua, per adesso, per il punto a cui sono le cose, non confondiamo una pratica che rende una persona inadatta al ruolo (spupazzarsi campioncine a caso) a una persona che deve andare in galera (abusarne senza il consenso). Approfittare di un ruolo... da Bill Clinton in poi è la prassi. è immorale, ed è purtroppo la prassi.cassius ha scritto: ↑venerdì 11 ottobre 2019, 15:28 Io rimango esterrefatto da come un adulto possa anche solo considerare l'idea di una relazione con una ragazzina. Come possano non concepire questo come una violenza sessuale a prescindere, perché il consenso ti è dato dal ruolo e basta. Come neghino a sé stessi il fatto che, scusate il francesismo, quella ragazza non te l'avrebbe mai data se non fossi stato il suo allenatore/regista/professore/capo.
Questo è il grande messaggio non compreso (o compreso benissimo, ma respinto/negato) del #metoo di Hollywood e di quello del ciclismo femminile italiano.
Poi ci sono comportamenti equivoci o equivocati: ma in un ambiente dove allenatori non si fanno problemi a farsi la storiella con la ragazzina, direi che è abbastanza facile dare una "certa" interpretazione a "certi" comportamenti.
Quello che evidenziavo è l'estrema labilità di questi confini. Se io esco con una ragazza di 17 anni e 364 giorni, finisco in galera. Se lo faccio il giorno dopo, no.
È evidentemente una convenzione.
Secondo me un allenatore che ha relazioni con atlete di 16-18 anni va licenziato anche solo per averci pensato. Poi al massimo ci si fa dare torto dal tribunale ma lo si fa per dare una raddrizzata a tutto l'ambiente. Il problema morale evito di porlo, quello professionale poniamolo, sarebbe già un passo avanti.
“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
Re: Molestie?
È già arrivata la sentenza, sono "frustrazioni".
Chapeau, che rapidità.
Re: Molestie?
Il mondo del ciclismo ha già sentenziato: l articolo è scritto da cani, e lei vuole solo vendicarsi ed è una frustrata
Bene no?
E un po'come quando viene fuori uno scandalo doping, e ci si nasconde dietro il più classico dei eh ma negli altri sport non ci sono tanti controlli come da noi
Il mondo del ciclismo mi sembra sempre troppo distratto a vedere il dito mentre si indica la luna
Ripeto qui nessuno ha giudizi penali sul caso, al limite di tipo morale in senso generale
Qui nessuno è giustizialista però mi pare abbastanza ovvio che non servano le dichiarazioni delle atlete della nazionale per dire che il tutto è un invenzione
Serve serietà
Bene no?
E un po'come quando viene fuori uno scandalo doping, e ci si nasconde dietro il più classico dei eh ma negli altri sport non ci sono tanti controlli come da noi
Il mondo del ciclismo mi sembra sempre troppo distratto a vedere il dito mentre si indica la luna
Ripeto qui nessuno ha giudizi penali sul caso, al limite di tipo morale in senso generale
Qui nessuno è giustizialista però mi pare abbastanza ovvio che non servano le dichiarazioni delle atlete della nazionale per dire che il tutto è un invenzione
Serve serietà
Re: Molestie?
Salvoldi quando diventa ct nazionale (2005) era sposato con Laura Betto che credo abbia dieci anni meno di lui, conosciuta quando faceva il Ct pista delle nazionale juniores.
Sulle molestie non c'è nulla, ma su opportunità e morale, si fosse fidanzato realmente con altre atlete... Sicuramente la cosa va avanti da tempo immemore.
Sulle molestie non c'è nulla, ma su opportunità e morale, si fosse fidanzato realmente con altre atlete... Sicuramente la cosa va avanti da tempo immemore.
Re: Molestie?
Su questo argomento faccio veramente fatica a farmi un'opinione completa a partire dai dati di fatto, così provo a mettere le questioni sul tavolo e chiedo aiuto a voi. Dico subito che tra le due versioni, federazione + Salvoldi vs Andreotti che sembra confermare le denunce di Martinello, vecchie già di 12 anni ma che conosciamo solo genericamente, mi pare più fondata la seconda.
1. Massaggiatori maiali.
Non confermata nè provabile. Nel caso almeno da allontanamento degli interessati.
2. Salvoldi e relazione consensuale (con chi? Si sa?)
Premesso che quando non se ne faceva il nome, Di Rocco aveva risposto a Martinello diceva di avere allontanato l'interessato, ora bisogna capire se un tecnico federale può avere relazioni con un atleta. E volutamente non metto l'apostrofo. Quante ce ne sono già state? Direi di no, assolutamente non in federazione, e nel caso non dopo averlo preso in carico (bisognava vietare a Iapichino di allenare la May?).
Oltretutto il ragazzo sembra recidivo, da quanto leggo sopra. I favoritismi sono conseguenza di un male a monte.
3. Salvoldi e passeggiatine con altre il cui livello di consensualità sembra essere del tipo "se non stai al gioco sei fuori".
Non confermate. Nel caso ovviamente allontanamento di tutti. Qui faccio una considerazione poco oggettiva: mi sembra evidente che i risultati ci siano sempre stati. Mi sembra difficile ottenerli epurando chi non la dà.
4. Body shaming.
Non confermato. Nel caso, per me grave. Anche da allontanamento. Se vuoi fare il sergente Hartman non lo fai sull'aspetto delle ragazze. Fai del male.
5. Porte aperte
Secondo la federazione, pratica indispensabile per agevolare i controlli fisici.
Non mi torna. Se bussi prima si falsano gli esami?
Se è per prevenire il doping allora dillo. Ma in ogni caso non c'è altro modo di farlo? Avvisa che in ogni momento si può perquisire la stanza, finito lì. In ogni caso mi sembra una regola di buon senso che i colloqui a tu per tu con le ragazze debbano essere svolti almeno in due.
In sostanza, la federazione conferma solo ciò di cui può discolparsi e dimostrare di essere in buona fede. Soprattutto sulla terza accusa, la più grave, non si capisce chi abbia fatto cosa con chi, quindi le accuse sembrano generiche e buttate lì, ma ritengo che i nomi siano stati fatti in procura.
1. Massaggiatori maiali.
Non confermata nè provabile. Nel caso almeno da allontanamento degli interessati.
2. Salvoldi e relazione consensuale (con chi? Si sa?)
Premesso che quando non se ne faceva il nome, Di Rocco aveva risposto a Martinello diceva di avere allontanato l'interessato, ora bisogna capire se un tecnico federale può avere relazioni con un atleta. E volutamente non metto l'apostrofo. Quante ce ne sono già state? Direi di no, assolutamente non in federazione, e nel caso non dopo averlo preso in carico (bisognava vietare a Iapichino di allenare la May?).
Oltretutto il ragazzo sembra recidivo, da quanto leggo sopra. I favoritismi sono conseguenza di un male a monte.
3. Salvoldi e passeggiatine con altre il cui livello di consensualità sembra essere del tipo "se non stai al gioco sei fuori".
Non confermate. Nel caso ovviamente allontanamento di tutti. Qui faccio una considerazione poco oggettiva: mi sembra evidente che i risultati ci siano sempre stati. Mi sembra difficile ottenerli epurando chi non la dà.
4. Body shaming.
Non confermato. Nel caso, per me grave. Anche da allontanamento. Se vuoi fare il sergente Hartman non lo fai sull'aspetto delle ragazze. Fai del male.
5. Porte aperte
Secondo la federazione, pratica indispensabile per agevolare i controlli fisici.
Non mi torna. Se bussi prima si falsano gli esami?
Se è per prevenire il doping allora dillo. Ma in ogni caso non c'è altro modo di farlo? Avvisa che in ogni momento si può perquisire la stanza, finito lì. In ogni caso mi sembra una regola di buon senso che i colloqui a tu per tu con le ragazze debbano essere svolti almeno in due.
In sostanza, la federazione conferma solo ciò di cui può discolparsi e dimostrare di essere in buona fede. Soprattutto sulla terza accusa, la più grave, non si capisce chi abbia fatto cosa con chi, quindi le accuse sembrano generiche e buttate lì, ma ritengo che i nomi siano stati fatti in procura.
Re: Molestie?
mah, considerando che siamo solo all'inizio e che le uniche certezze sono che le lamentele a partire dai resoconti di Martinello arrivano dal 2005/2007 da parte di una decina almeno di atlete e che Salvoldi, anche a detta di Di Rocco, ha avuto più volte rapporti consenzienti con qualcuna delle ragazze io credo che ci sarà solo da capire se finirà con Salvoldi sacrificato a casa come unico capro espiatorio o finirà a crollare tutto fino a di Rocco compreso che ha minimizzato e sottovalutato il malessere, soprattutto se verranno fuori casi non solo legati a poca deontologia professionale, ma da considerarsi vere e proprie molestie, visto in tutti questi anni dopo i fatti accaduti manco una massaggiatrice donna per le minorenni si è preoccupato di inserire
cmq la situazione è un po' surreale perchè atlete in attività dovrebbero deporre contro chi è tutt'ora in carica e gestisce il loro futuro agonistico
cmq la situazione è un po' surreale perchè atlete in attività dovrebbero deporre contro chi è tutt'ora in carica e gestisce il loro futuro agonistico
Re: Molestie?
Sulle interviste della nazionale: nella mia testa non fanno altro che confermare i pensieri negativi.
Andreotti, come scritto prima, nella sua intervista lancia fino a 5 accuse differenti. È sufficientemente dire che non si è al corrente di nulla e che i massaggi ai glutei sono una prassi normale per negare tutto? C'era la Paternoster a vedere i massaggi della Andreotti nel 2012-2013? Aveva 13 anni. Non vedo perché debba negare cose che non può sapere. Ovvio che ammesso che con lei sia andato tutto bene, non vuol dire che sia stato così per tutte.
Le ha avute o no queste relazioni Salvoldi? Se poi fosse vero che alla Paternoster lasciano chiudere la porta ed ad altre no (mettetevi d'accordo in fci: voi giustificate la prassi, le nega), semplicemente qualcosa non torna.
Andreotti, come scritto prima, nella sua intervista lancia fino a 5 accuse differenti. È sufficientemente dire che non si è al corrente di nulla e che i massaggi ai glutei sono una prassi normale per negare tutto? C'era la Paternoster a vedere i massaggi della Andreotti nel 2012-2013? Aveva 13 anni. Non vedo perché debba negare cose che non può sapere. Ovvio che ammesso che con lei sia andato tutto bene, non vuol dire che sia stato così per tutte.
Le ha avute o no queste relazioni Salvoldi? Se poi fosse vero che alla Paternoster lasciano chiudere la porta ed ad altre no (mettetevi d'accordo in fci: voi giustificate la prassi, le nega), semplicemente qualcosa non torna.
Re: Molestie?
La situazione è surreale e dunque Di Rocco non crollerà.nime ha scritto: ↑domenica 13 ottobre 2019, 18:43 mah, considerando che siamo solo all'inizio e che le uniche certezze sono che le lamentele a partire dai resoconti di Martinello arrivano dal 2005/2007 da parte di una decina almeno di atlete e che Salvoldi, anche a detta di Di Rocco, ha avuto più volte rapporti consenzienti con qualcuna delle ragazze io credo che ci sarà solo da capire se finirà con Salvoldi sacrificato a casa come unico capro espiatorio o finirà a crollare tutto fino a di Rocco compreso che ha minimizzato e sottovalutato il malessere, soprattutto se verranno fuori casi non solo legati a poca deontologia professionale, ma da considerarsi vere e proprie molestie, visto in tutti questi anni dopo i fatti accaduti manco una massaggiatrice donna per le minorenni si è preoccupato di inserire
cmq la situazione è un po' surreale perchè atlete in attività dovrebbero deporre contro chi è tutt'ora in carica e gestisce il loro futuro agonistico
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Re: Molestie?
Nelle varie repliche alla "frustrata" quella parola di sole quattro lettere sembra che si sia volatilizzata.
Nell'intervista c'è parecchia frustrazione da parte di Maila Andreotti. Frustrazione perché se non sei sei una campionessa come la Andreotti andare a letto con Salvoldi, in modo consenziente, può essere la discriminante tra una convocazione in CdM o ai Mondiali ed essere lasciata a casa. Frustrazione perché, con la discriminante di prima, un programma per Tokyo 2020 si riusciva ad imbastirlo. Frustrazione perché a 25 anni si ritrova a non aver completato gli studi superiori per inseguire un sogno che a causa di quella discriminante si è trasformata in un incubo. Frustrazione perché a 25 anni si ritrova senza arte né parte, quando probabilmente gli era stato promesso, o millantato, un posto nel gruppo sportivo della polizia.
Direi di continuare a parlare nella lingua d'oltralpe chiedendo: quante cicliste di quelle inquadrate nei corpi militari l'hanno data a Salvoldi?
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Re: Molestie?
Ribalto il post per rispondere.
Io continuo a vivere in un mondo ideale dove se un allenatore si innamora di una sua allenata e viceversa, si interrompe il rapporto professionale; e dove semmai si concede che un fidanzato alleni la fidanzata e viceversa, se proprio non se ne può fare a meno, ma solo se il rapporto professionale arriva a cose (sentimentali) fatte, es. Iapichino che allenò Fiona May. Ma davvero non se ne può fare a meno? Quanti casini in meno ci sarebbero, quanta credibilità in più di ruoli, se tutto venisse tenuto distinto anche a costo di sacrifici professionali.
Io mi chiedo se è davvero sempre necessario danzare sul filo del burrone in tutto.
Se davvero una federazione debba accettare che un 40enne si faccia le storie con le ragazzine, anche storie perfettamente consenzienti.
E te lo dico perché io sono un giovane ricercatore e docente universitario, quindi so perfettamente che tipo di dinamica si può creare. Se uno la VUOLE creare.
Sorry. Mi è partita una sparata un po' acida, ma avevo capito quel "frustrazioni" come tutt'altro, come se la denuncia di Maila Andreotti fosse dovuta a frustrazione di non essere abbastanza brava per emergere.
Boh? Non lo so, spero il meno possibile, spero zero.
Io continuo a vivere in un mondo ideale dove se un allenatore si innamora di una sua allenata e viceversa, si interrompe il rapporto professionale; e dove semmai si concede che un fidanzato alleni la fidanzata e viceversa, se proprio non se ne può fare a meno, ma solo se il rapporto professionale arriva a cose (sentimentali) fatte, es. Iapichino che allenò Fiona May. Ma davvero non se ne può fare a meno? Quanti casini in meno ci sarebbero, quanta credibilità in più di ruoli, se tutto venisse tenuto distinto anche a costo di sacrifici professionali.
Io mi chiedo se è davvero sempre necessario danzare sul filo del burrone in tutto.
Se davvero una federazione debba accettare che un 40enne si faccia le storie con le ragazzine, anche storie perfettamente consenzienti.
E te lo dico perché io sono un giovane ricercatore e docente universitario, quindi so perfettamente che tipo di dinamica si può creare. Se uno la VUOLE creare.
Quindi forse ho capito male e le "frustrazioni" erano frustrazioni di chi ci ha rimesso per non aver accondisceso, diciamo così.Slegar ha scritto: ↑lunedì 14 ottobre 2019, 18:48Nelle varie repliche alla "frustrata" quella parola di sole quattro lettere sembra che si sia volatilizzata.
Nell'intervista c'è parecchia frustrazione da parte di Maila Andreotti. Frustrazione perché se non sei sei una campionessa come la Andreotti andare a letto con Salvoldi, in modo consenziente, può essere la discriminante tra una convocazione in CdM o ai Mondiali ed essere lasciata a casa. Frustrazione perché, con la discriminante di prima, un programma per Tokyo 2020 si riusciva ad imbastirlo. Frustrazione perché a 25 anni si ritrova a non aver completato gli studi superiori per inseguire un sogno che a causa di quella discriminante si è trasformata in un incubo. Frustrazione perché a 25 anni si ritrova senza arte né parte, quando probabilmente gli era stato promesso, o millantato, un posto nel gruppo sportivo della polizia.
Sorry. Mi è partita una sparata un po' acida, ma avevo capito quel "frustrazioni" come tutt'altro, come se la denuncia di Maila Andreotti fosse dovuta a frustrazione di non essere abbastanza brava per emergere.
Re: Molestie?
In realtà chi l'ha attaccata sostanzialmente gli ha dato dell'incapace, lei a suo modo si sente defraudata. Secondo la Treccani, senza specificare, hanno ragione tutte e due le parti:cassius ha scritto: ↑lunedì 14 ottobre 2019, 19:15 Quindi forse ho capito male e le "frustrazioni" erano frustrazioni di chi ci ha rimesso per non aver accondisceso, diciamo così.
Sorry. Mi è partita una sparata un po' acida, ma avevo capito quel "frustrazioni" come tutt'altro, come se la denuncia di Maila Andreotti fosse dovuta a frustrazione di non essere abbastanza brava per emergere.
http://www.treccani.it/enciclopedia/frustrazione/
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Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
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Re: Molestie?
Per ora direi che sono uscite dichiarazioni "scontate": chi è fuori dal giro accusa, chi è dentro difende. Chissà se dovremo aspettare che passino le olimpiadi o addirittura le elezioni perché esca qualcosa di più.
Re: Molestie?
Alle elezioni non cambia nulla, ne' se le cose vengono fuori ne' se non vengono fuori, ne' se sono vere ne' se sono non vere.
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Re: Molestie?
Intendi dire: verrà ri rieletto RdR?
Re: Molestie?
Purtroppo sì.
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Re: Molestie?
veritàtrecentobalene ha scritto: ↑sabato 12 ottobre 2019, 20:08 Uno dei veri drammi italici, non so in altri paesi, e'la consapevolezza che a denunciare c'è solo da rimetterci.
Se poi si parla di violenza sessuale, vocale o carnale,
ancora più paura.
Ogni voce che racconta compie un bene per l'umanità.
Io non voglio conoscere i dettagli, mi è sufficiente vedere il disagio.
le persone più fragili ci rimettono sempre
il milieu del ciclismo, poi, è culturalmente agli anni '50