herbie ha scritto: ↑mercoledì 29 luglio 2020, 9:18
Bomby ha scritto: ↑mercoledì 29 luglio 2020, 8:16
Herbie, vanno distinti 3 aspetti: la condizione viabilistica standard della Liguria, l'atteggiamento dei comuni, la crisi attuale della viabilità ligure, stradale e ferroviaria.
in Liguria, riviera di Ponente, da Loano a Bordighera, credo di esserci stato un paio di centinaia di volte.
La condizione viabilistica è quella esattamente identica di marzo, e di sempre.
L'atteggiamento dei comuni è un atteggiamento, appunto, VOLONTARIO, che potrebbe anche essere differente.
La crisi attuale non è stata causata dal ciclismo, e non cambia di una microscopica virgola se ci sono delle maggiori difficoltà per MEZZA GIORNATA.
Per altro, stante che vengano fatti rispettare gli spazi per i parcheggi, non è affatto necessario sgombrare dalle auto parcheggiate le strade. Avvertendo i corridori, della possibilità di maggior ristrettezza in alcuni punti (sull'Aurelia, poi....) non ci sarebbero problemi.
E' semplicemente che una corsa di immensa tradizione come la Sanremo non la conosce più nessuno e questo è un problema DI CULTURA.
Si avverte il minimo fastidio di chi poltrisce in spiaggia per un mese e si decide di assecondare il malcoltento del popolo bue.
Io non ci passerei veramente più, questa zona per altro non dà assolutamente nulla da un punto di vista altimetrico e di interessa alla corsa.
Di solito diffido sempre di chi usa espressioni come "popolo bue" (e anche "italiano medio": secondo me chi usa questa espressione è un italiano molto sotto la media).
Oltre alla situazione tragi(comi)ca della viabilità, la Liguria ha un altro problema: un'industria del turismo che deve cercare di salvare la ghirba.
Migliaia di persone che in quei paesini vivono di ristoranti, alberghi, negozi...
Un turismo certo non di grandissima qualità, che si basa sulla vicinanza a Piemonte e un pezzo di Lombardia/Emilia. Perchè se fosse per il mare, ben pochi pezzi di Liguria hanno qualche attrattiva. Lo dico a beneficio dei fenomeni che fantasticano chissà quale promozione turistica legata alla Classicissima...
Quest'anno, non so se lo sapete, c'è stata una pandemia che rischia di far fallire tantissime imprese del settore.
L'8 agosto è uno dei weekend clou della stagione estiva, per molti l'inizio delle ferie. Se quel giorno il turista sa che la riviera di Ponente è una bolgia, magari non va quel weekend. O magari sposta direttamente altrove quell'unica misera settimana di ferie che gli resta.
A questo, oltre che alla viabilità, hanno pensato i sindaci di quel pezzo di Riviera.
Visione a breve termine? Facile dirlo per noi, malati di ciclismo e non coinvolti in quell'industria.
Nemmeno io lo sono, anzi, ho un tot di esperienze negative con il turismo marittimo ligure che mi tengono ben alla larga da esso. Ma penso che anche quegli operatori sono dei cristiani che devono dare da mangiare alla loro famiglia.
Al contrario, per la Valle Belbo e la Valle Tanaro sarà una botta di vita. Anche per la valle in discesa dal col di Nava.
Per loro anche l'8 agosto una Sanremo è un'attrattiva e non un disturbo.
RCS tutto questo lo sapeva. E se una classica passasse a Rimini, sarebbe successo esattamente lo stesso.
Non capisco perchè hanno continuato a pensare e sperare di fare lo stesso tracciato in un sabato di agosto. E pensare che nelle intenzioni iniziali doveva essere a Ferragosto...pazzi!
Non capisco perchè non abbiano almeno pensato, come mediazione, a un giorno infrasettimanale. O perchè non abbiano puntato direttamente a ottobre o novembre: meglio dell'8 agosto c'era pure il giorno di Natale.