Qualche spunto sui corridori preso dalla corsa di ieri.
Premessa: è venuta fuori una corsa più dura rispetto ad altre edizioni grazie al caldo e al fatto che non ci fossero state molte competizioni antecedenti alla Sanremo.
Manuele Boaro: in cerca di contratto, il corridore dell'Astana va ancora una volta in fuga. È instancabile, e vuole guadagnarsi una chiamata da parte di una squadra World Tour, è l'ultimo dei fuggitivi a essere ripreso. Speriamo trovi qualcuno che lo acquisti, la gamba è buona.
Ewan, Gaviria: dall'australiano mi aspettavo decisamente di più ed invece molla sulla Cipressa, una delle delusioni più grandi.
ll colombiano invece non mi pareva nella condizione di potersi giocare la Classicissima ed infatti anche lui si pianta molto presto.
Sam Bennett: è stato molto brillante fino all'imbocco del Poggio, poi ha pagato i 300km e il caldo. Non pare un corridore resistente, in salita non è malissimo però.
Elia Viviani: il passaggio alla Cofidis non ha convinto molti, inizio stagione condizionato dalla caduta al Down Under, quindi difficile da decifrare.
Al Giro di Occitania non è riuscito a vincere, e alla Sanremo ha pagato, come spesso gli succede, il chilometraggio e forse anche il caldo. Presto per trarre conclusioni, dato che la gara di ieri non è mai stata adatta a lui, ma non sembra il corridore che negli ultimi due anni era il miglior velocista al mondo.
Kasper Asgreen: il danese non è in palla come a inizio stagione e infatti non è mai protagonista. Jungels quantomeno tira per qualche chilometro. Probabilmente vuole arrivare al massimo a Tour e classiche fiamminghe.
Dylan Teuns: anche lui piuttosto deludente tra Strade Bianche, dove era però all'esordio e Sanremo. Stesso discorso che valeva per Asgreen, lo aspettiamo al Tour e sulle Ardenne.
Sonny Colbrelli: lui più degli altri paga il caldo, ma anche i 300 e passa km sembrano fare il loro effetto. Secondo me per lui sarà davvero difficile vincere qualcosa di più prestigioso di una tappa alla Grande Boucle.
Alexey Lutsenko: di solito a inizio stagione è molto forte, ma quest'anno, essendo l'inizio molto importante, non può essere così, dato che nei momenti clou è sempre mancato. Anche al Gran Trittico e alla Strade Bianche era apparso piuttosto pesante.
Niccolò Bonifazio: vedendo il risultato degli altri velocisti niente male, se le prossime edizioni saranno meno cattive potrà dire la sua. In ogni caso non è il Bonifazio ammirato alla Parigi Nizza, peccato.
Nacer Bouhanni: è tornato il Bouhanni in grado di vincere la Sanremo. Come scritto nelle pagelle di cicloweb il cambio di casacca sembra avergli fatto benissimo.
Giulio Ciccone: nonostante gli scatti non sembra affatto al top della forma, che raggiungerà con molta probabilità per il Giro d'Italia.
Gianni Moscon: bene che salti tutti i Grandi Giri, però alle classiche dovrà fare qualcosa di veramente importante.
Ieri scattino ma era piuttosto imballato.
Robert Stannard: giovane molto promettente, riesce a essere subito dietro ai migliori dopo una gara estenuante come la Sanremo. Complimenti.
Arnaud Demare: cagnaccio. In vista dei prossimi anni sarà da tenere in considerazione per il bis nella Classicissima. Molto in forma, verrà al Giro e secondo me si giocherà anche alcune tappe ondulate insieme a Matthews e Sagan.
Vincenzo Nibali: grandissimo come sempre.
Ci prova, ma oltre ai 35 anni e al fatto che gli manchi esplosività, non è ancora brillante. Al Lombardia prossima settimana però potrà fare molto bene, approfittando di marcature strette tra i rivali (Remco permettendo).
Inizio di stagione in ogni caso più che buono.
Zdenek Stybar: come su Monte Sante Marie prova un allungo ma senza successo. L'impressione e che sia forte, ma non al livello di coloro che si giocano le vittorie.
Questo autunno sarà una delle ultimissime occasioni per vincere una grande classica.
Alberto Bettiol: ieri un po' nascosto, ma quantomeno ha avuto la conferma di essere un gran corridore.
Davide Formolo: anche per lui inizio di agosto super positivo. Peccato che vada al Delfinato ma mettendo la giusta fatica nelle gambe al Tour, si giocherà le classiche in autunno. Il fatto di averci provato anche ieri dimostra come non sia uno che fa solo ciò che più gli si addice.
Michael Kwiatkowski: il suo comportamento è fantastico.
Anche ieri prova a seguire i migliori però poi crolla.
Alla Sky/Ineos lo hanno rovinato.
Oliver Naesen: discorso simile a quello su Teuns. Non è al top, tuttavia correndo di rimessa si ritrova davanti nel finale, ma non ha le gambe. In autunno anche lui è chiamato a vincere qualcosa di importante che lo consacri (con questo WVA sarà difficilissimo).
Mathieu van der Poel: lui quando torna dall'altura è sempre imballatissimo. A furia di correre migliorerà e a Fiandre e Roubaix sarà protagonista.
A differenza dello storico rivale sembra preferire le corse non estenuanti. Curiosità di vederlo al Lombardia la prossima settimana. Era già dura per lui, ma in queste condizioni non appare come uno dei favoriti. Inoltre il fatto di correre in una professional può avergli tolto qualcosa in questo periodo senza gare. Abbiamo anche capito il motivo per cui non stacca mai la spina.
Tadej Pogacar: bravissimo, ora lo attende il Tour, ma per ora non è andato niente male. Non devono sottovalutarlo Ineos e Jumbo.
Andrea Vendrame: questa corsa è adatta al vincitore della Tro Bro Leon che al Giro avrà molte possibilità di farsi vedere. Ha fatto la scelta giusta andando alla squadra francese.
Matej Mohoric: il talento e la resistenza non gli mancano, però prima o poi deve vincere qualcosa di importante. E non sarà per nulla semplice, anche perché scatta sempre nei momenti sbagliati.
Philippe Gilbert: una top 10 più che onorevole, però il vallone non è al top. L'anno prossimo ci riproverà. Quello che sembra mancare è un'arma per vincerla questa Sanremo.
Greg Van Avermaet: neanche male considerata l'idiosincrasia per la Classicissima. Sempre più vecchio, anche per lui rivincere qualcosa di importante sarà difficilissimo, anche allo sprint è inferiore a molti.
Alex Aranburu: alla prima vera corsa dura della carriera fa bene. Tutto da scoprire, ma in caso di volata ristretta è da tenere d'occhio. Altro che al Giro si giocherà le volate nelle tappe mosse con Sagan e Matthews.
Dion Smith: come caratteristiche simile al capitano della Sunweb e come resistenza niente male. Altro nome nuovo che spunta.
Giacomo Nizzolo: rinato. Ed è veramente forte.
Peter Sagan: non è il Sagan di una volta, ma alla fine è comunque davanti. In cerca di nuovi stimoli, come il Giro,
con la nuova generazione che è già arrivata dovrà sudare tantissimo per vincere nuovamente le corse che contano.
Michael Mathhews: uno che non ha bisogno di gare per ingranare. La Sanremo è la gara di un giorno che più si confà alle sue caratteristiche.
In ogni caso a mio parere è meglio come cacciatore di tappe nei GT.
Julian Alaphilippe: punta chiaramente al Tour de France, tuttavia mi ha sorpreso per la gran condizione che si ritrova (dopo la foratura ero convinto che non potesse più vincere). Esagera sul Poggio perché sa che Van Aert in volata non si batte. Alla fine tattica giusta ma niente da fare. In ogni caso prestazione molto convincente.
Wout Van Aert: quando torna dall'altura è qualcosa di magnifico. Quest'anno finalmente ha potuto prepararsi senza intoppi di nessun tipo e si è visto che corridore sia.
In salita darà una gran mano ai vari Kuss e Gesink nell'aiutare i capitani ed in più avrà qualche possibilità di giocare le sue carte nelle volate e nella cronometro.
Grande attesa per la sfida tricolore con Evenepoel il 20.
Dopo la Grande Boucle punta a Fiandre e Roubaix.
Il corridore visto questa settimana è in assoluto il miglior classicomane al mondo. Vedremo se si confermerà anche in autunno.
Per me sì.