Servizio Rai 2020
Re: Servizio Rai 2020
Si si la mia era una battuta, ho seguito
Re: Servizio Rai 2020
Ci ha fatto il riassunto dettagliato di un episodio a fumetti di un vecchio numero di Topolino
Re: Servizio Rai 2020
Sul discorso immagine ecologica del ciclismo pro bisogna lavorarci ancora un po' su, conn tutto quello che viene gettato in strada, per tacere di quel che è successo a Thomas
Re: Servizio Rai 2020
Chissà se De Luca dirà qualcosa su Nibali che tira la borraccia.
Ovviamente no
Ovviamente no
Re: Servizio Rai 2020
De Luca non fa altro che ribadire i distacchi
questo è tutto il suo commento tecnico
del resto può dire quel che vuole
Re: Servizio Rai 2020
la traduttrice da che mi traduce per bene le parole di rohan dennis. Come sempre senza giri di parole
Re: Servizio Rai 2020
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"Giro di Nibali in salita, colpa della squadra?"
Le 36 primavere sono un dettaglio.
Lo Squalo meriterebbe un premio alla pressione ricevuta dalla Rai.
"Giro di Nibali in salita, colpa della squadra?"
Le 36 primavere sono un dettaglio.
Lo Squalo meriterebbe un premio alla pressione ricevuta dalla Rai.
Ultima modifica di Pafer1 il giovedì 22 ottobre 2020, 17:16, modificato 1 volta in totale.
- chinaski89
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Re: Servizio Rai 2020
Ma che ha detto Denis? Grazie.chinaski89 ha scritto: ↑giovedì 22 ottobre 2020, 17:16Maronna altro che diplomatici, ci voleva un Dennis al posto di uno dei due
Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."
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Re: Servizio Rai 2020
Ha sfanculato in maniera piuttosto brutale vecchia squadra e in generale chi l'ha criticato e non ha creduto in luilemond ha scritto: ↑giovedì 22 ottobre 2020, 17:19Ma che ha detto Denis? Grazie.chinaski89 ha scritto: ↑giovedì 22 ottobre 2020, 17:16Maronna altro che diplomatici, ci voleva un Dennis al posto di uno dei due
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Re: Servizio Rai 2020
Beh non le manda mai a dire Rohan, comunque oggi é stato monumentale.chinaski89 ha scritto: ↑giovedì 22 ottobre 2020, 17:21Ha sfanculato in maniera piuttosto brutale vecchia squadra e in generale chi l'ha criticato e non ha creduto in luilemond ha scritto: ↑giovedì 22 ottobre 2020, 17:19Ma che ha detto Denis? Grazie.chinaski89 ha scritto: ↑giovedì 22 ottobre 2020, 17:16
Maronna altro che diplomatici, ci voleva un Dennis al posto di uno dei due
Re: Servizio Rai 2020
Bel peperoncino Rohan, sempre stato così. Peccato, perché di talento ne ha.chinaski89 ha scritto: ↑giovedì 22 ottobre 2020, 17:21Ha sfanculato in maniera piuttosto brutale vecchia squadra e in generale chi l'ha criticato e non ha creduto in luilemond ha scritto: ↑giovedì 22 ottobre 2020, 17:19Ma che ha detto Denis? Grazie.chinaski89 ha scritto: ↑giovedì 22 ottobre 2020, 17:16
Maronna altro che diplomatici, ci voleva un Dennis al posto di uno dei due
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Re: Servizio Rai 2020
Ieri tappa alla morte; domani tappa decisiva, poi la crono. OK, fa freddo, piove, arriva il Bus - tanto l'importante è la volata e che Morbegno abbia il villaggio di partenza.
OK. Siamo tutti razionali, figli dello Statuto dei lavoratori e della mentalità 626.
Però allora chiederei in telecronaca di abbracciare questa mentalità.
Mi rivolgo a tutti voi telecronisti, da De Luca a Pancani, passando per gli ex come Martinello o chi ha il microfono in moto come Rizz:
quando descrivete il Bondone di Gaul. Quando descrivete la Roubaix bagnata di Duclos-Lassalle. Quando ci parlate del copertone di Magni e delle lire guadagnate in fuga da Girardengo,
non parlate di eroi.
Non parlate di gesta.
Non parlate di ciclismo eroico e sforzi sovraumani.
L'umano è razionale, bilanciato e ragionevole, non è da sorpassare, ma da accomodare.
Dite, perciò:
"erano dei coglioni".
Oppure "trogloditi maltrattati".
Parlate di "sfruttati del pedale".
"Sfigati al soldo degli sponsor".
"Pezzenti alla fame pronti a tutto".
Perché l'eroismo è finito, nessuno ha più bisogno di essere ispirato, e quelle gesta, pardon, sciocchezze del passato altro non sono che un retaggio antico di ignoranza.
Ha ragione l'infermiere che si dà malato appena arriva il Covid,
non quello che accetta il turno di 12 ore per favorire le turnazioni.
Ha ragione il medico che chiude un reparto non d'urgenza (che so, reumatologia),
non quello che tiene aperto per aiutare chi ha l'artrite (dai, mica si muore di artrite: c'è il lock down, ti danno pure il premio perché sei medico).
I primi hanno a cuore sé stessi. I secondi no, cercano di andare oltre. E magari hanno bisogno di ispirazione. Magari cercano, cercavano ispirazione in qualcuno, qualcuno che ancora sapesse incarnare l'uomo che accetta la sfida per superarsi. Dove trovarla quell'ispirazione? è un'ispirazione sbagliata, irrazionale, da reprimere. Eroi e ispirazioni portano a essere irrazionali. Occorre portare a casa il risultato, altro che uomini duri e fatiche al caldo e al freddo:
"Sali sul bus. Non mettere una cerata. Non mettere un parafanghi improvvisato. Porta a casa il bus. Porta a casa il bus. Porta a casa il bus...."
E allora diciamocelo, noi raziocinanti che salviamo capra e cavolo, Morbegno e il bus, che ridere quegli infermieri che a primavera in modo un po' naif coloravano il tricolore a forma di cuore e scrivevano "andrà tutto bene", mostrandolo attraverso il vetro di un reparto!! Ahahaha, coglionazzi!! Non era mica il loro lavoro quello di fronteggiare un'emergenza simile, loro, abituati a gestire ben altri turni e ritmi (e numero di pazienti).
Cercare ispirazione in chi si strappa il piercing dal naso pur di staccare anche solo di un centimetro l'avversario?
Roba del passato.
Farsi 6 ore sotto l'acqua come un netturbino qualsiasi (già, come un netturbino qualsiasi)? Ma neanche per ridere.
Facciamo la passerella, e chi si è visto si è visto. Appuntamento tra due ore da qualche parte. Morbegno è salva, e noi ci prendiamo 3 ore d'acqua (13:00-16:30) e chi si è visto si è visto.
Loro intelligenti. Quelli del passato sfruttati e coglioni, non eroi, please.
OK. Siamo tutti razionali, figli dello Statuto dei lavoratori e della mentalità 626.
Però allora chiederei in telecronaca di abbracciare questa mentalità.
Mi rivolgo a tutti voi telecronisti, da De Luca a Pancani, passando per gli ex come Martinello o chi ha il microfono in moto come Rizz:
quando descrivete il Bondone di Gaul. Quando descrivete la Roubaix bagnata di Duclos-Lassalle. Quando ci parlate del copertone di Magni e delle lire guadagnate in fuga da Girardengo,
non parlate di eroi.
Non parlate di gesta.
Non parlate di ciclismo eroico e sforzi sovraumani.
L'umano è razionale, bilanciato e ragionevole, non è da sorpassare, ma da accomodare.
Dite, perciò:
"erano dei coglioni".
Oppure "trogloditi maltrattati".
Parlate di "sfruttati del pedale".
"Sfigati al soldo degli sponsor".
"Pezzenti alla fame pronti a tutto".
Perché l'eroismo è finito, nessuno ha più bisogno di essere ispirato, e quelle gesta, pardon, sciocchezze del passato altro non sono che un retaggio antico di ignoranza.
Ha ragione l'infermiere che si dà malato appena arriva il Covid,
non quello che accetta il turno di 12 ore per favorire le turnazioni.
Ha ragione il medico che chiude un reparto non d'urgenza (che so, reumatologia),
non quello che tiene aperto per aiutare chi ha l'artrite (dai, mica si muore di artrite: c'è il lock down, ti danno pure il premio perché sei medico).
I primi hanno a cuore sé stessi. I secondi no, cercano di andare oltre. E magari hanno bisogno di ispirazione. Magari cercano, cercavano ispirazione in qualcuno, qualcuno che ancora sapesse incarnare l'uomo che accetta la sfida per superarsi. Dove trovarla quell'ispirazione? è un'ispirazione sbagliata, irrazionale, da reprimere. Eroi e ispirazioni portano a essere irrazionali. Occorre portare a casa il risultato, altro che uomini duri e fatiche al caldo e al freddo:
"Sali sul bus. Non mettere una cerata. Non mettere un parafanghi improvvisato. Porta a casa il bus. Porta a casa il bus. Porta a casa il bus...."
E allora diciamocelo, noi raziocinanti che salviamo capra e cavolo, Morbegno e il bus, che ridere quegli infermieri che a primavera in modo un po' naif coloravano il tricolore a forma di cuore e scrivevano "andrà tutto bene", mostrandolo attraverso il vetro di un reparto!! Ahahaha, coglionazzi!! Non era mica il loro lavoro quello di fronteggiare un'emergenza simile, loro, abituati a gestire ben altri turni e ritmi (e numero di pazienti).
Cercare ispirazione in chi si strappa il piercing dal naso pur di staccare anche solo di un centimetro l'avversario?
Roba del passato.
Farsi 6 ore sotto l'acqua come un netturbino qualsiasi (già, come un netturbino qualsiasi)? Ma neanche per ridere.
Facciamo la passerella, e chi si è visto si è visto. Appuntamento tra due ore da qualche parte. Morbegno è salva, e noi ci prendiamo 3 ore d'acqua (13:00-16:30) e chi si è visto si è visto.
Loro intelligenti. Quelli del passato sfruttati e coglioni, non eroi, please.
“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
Re: Servizio Rai 2020
Orlando "presto faremo chiarezza sulla lunghezza dei km da percorrere"
Mò Vegni frega tutti e spara km lunghi 1500 metri
Mò Vegni frega tutti e spara km lunghi 1500 metri
Re: Servizio Rai 2020
Il paragone però che fai con medici ed infermieri però a mio avviso non è corretto.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑venerdì 23 ottobre 2020, 10:54 Ieri tappa alla morte; domani tappa decisiva, poi la crono. OK, fa freddo, piove, arriva il Bus - tanto l'importante è la volata e che Morbegno abbia il villaggio di partenza.
OK. Siamo tutti razionali, figli dello Statuto dei lavoratori e della mentalità 626.
Però allora chiederei in telecronaca di abbracciare questa mentalità.
Mi rivolgo a tutti voi telecronisti, da De Luca a Pancani, passando per gli ex come Martinello o chi ha il microfono in moto come Rizz:
quando descrivete il Bondone di Gaul. Quando descrivete la Roubaix bagnata di Duclos-Lassalle. Quando ci parlate del copertone di Magni e delle lire guadagnate in fuga da Girardengo,
non parlate di eroi.
Non parlate di gesta.
Non parlate di ciclismo eroico e sforzi sovraumani.
L'umano è razionale, bilanciato e ragionevole, non è da sorpassare, ma da accomodare.
Dite, perciò:
"erano dei coglioni".
Oppure "trogloditi maltrattati".
Parlate di "sfruttati del pedale".
"Sfigati al soldo degli sponsor".
"Pezzenti alla fame pronti a tutto".
Perché l'eroismo è finito, nessuno ha più bisogno di essere ispirato, e quelle gesta, pardon, sciocchezze del passato altro non sono che un retaggio antico di ignoranza.
Ha ragione l'infermiere che si dà malato appena arriva il Covid,
non quello che accetta il turno di 12 ore per favorire le turnazioni.
Ha ragione il medico che chiude un reparto non d'urgenza (che so, reumatologia),
non quello che tiene aperto per aiutare chi ha l'artrite (dai, mica si muore di artrite: c'è il lock down, ti danno pure il premio perché sei medico).
I primi hanno a cuore sé stessi. I secondi no, cercano di andare oltre. E magari hanno bisogno di ispirazione. Magari cercano, cercavano ispirazione in qualcuno, qualcuno che ancora sapesse incarnare l'uomo che accetta la sfida per superarsi. Dove trovarla quell'ispirazione? è un'ispirazione sbagliata, irrazionale, da reprimere. Eroi e ispirazioni portano a essere irrazionali. Occorre portare a casa il risultato, altro che uomini duri e fatiche al caldo e al freddo:
"Sali sul bus. Non mettere una cerata. Non mettere un parafanghi improvvisato. Porta a casa il bus. Porta a casa il bus. Porta a casa il bus...."
E allora diciamocelo, noi raziocinanti che salviamo capra e cavolo, Morbegno e il bus, che ridere quegli infermieri che a primavera in modo un po' naif coloravano il tricolore a forma di cuore e scrivevano "andrà tutto bene", mostrandolo attraverso il vetro di un reparto!! Ahahaha, coglionazzi!! Non era mica il loro lavoro quello di fronteggiare un'emergenza simile, loro, abituati a gestire ben altri turni e ritmi (e numero di pazienti).
Cercare ispirazione in chi si strappa il piercing dal naso pur di staccare anche solo di un centimetro l'avversario?
Roba del passato.
Farsi 6 ore sotto l'acqua come un netturbino qualsiasi (già, come un netturbino qualsiasi)? Ma neanche per ridere.
Facciamo la passerella, e chi si è visto si è visto. Appuntamento tra due ore da qualche parte. Morbegno è salva, e noi ci prendiamo 3 ore d'acqua (13:00-16:30) e chi si è visto si è visto.
Loro intelligenti. Quelli del passato sfruttati e coglioni, non eroi, please.
Ogni mestiere da un valore aggiunto alla comunità, ma non tutti danno lo stesso valore aggiunto .
Nel corso degli ultimi anni , si è lasciato che fosse il "libero mercato" a definire questo valore, per cui oggi si arriva alla stortura per cui il lavoro di un medico o di un infermiere è paragonabile in termini di valore dato alla comunità al lavoro di qualche ragazzo che "gioca alla bicicletta".
Per cui siamo comunque in un mondo dove gli eroi sono i Contador e non i Gino Strada ....
Poi non prendiamo il caso in cui il medico che in situazione di emergenza fa il sacrificio non richiesto come modello positivo , ma come modello per costruire un mondo in cui il medico che fa il sacrificio sia il caso più raro possibile, costruendo attorno a lui strutture che possano aiutarlo a lavorare in maniera più efficiente.
- Maìno della Spinetta
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Re: Servizio Rai 2020
Non ho fatto un parallelo tra professioni. Ho parlato di ciclismo COME ISPIRAZIONE. E non lo è. È un posto come tanti altri, e l'ispirazione che dà adesso non è quella a superarsi, ma a trovare la soluzione giusta.AntiGazza ha scritto: ↑venerdì 23 ottobre 2020, 11:29
Il paragone però che fai con medici ed infermieri però a mio avviso non è corretto.
Ogni mestiere da un valore aggiunto alla comunità, ma non tutti danno lo stesso valore aggiunto .
Nel corso degli ultimi anni , si è lasciato che fosse il "libero mercato" a definire questo valore, per cui oggi si arriva alla stortura per cui il lavoro di un medico o di un infermiere è paragonabile in termini di valore dato alla comunità al lavoro di qualche ragazzo che "gioca alla bicicletta".
Per cui siamo comunque in un mondo dove gli eroi sono i Contador e non i Gino Strada ....
Poi non prendiamo il caso in cui il medico che in situazione di emergenza fa il sacrificio non richiesto come modello positivo , ma come modello per costruire un mondo in cui il medico che fa il sacrificio sia il caso più raro possibile, costruendo attorno a lui strutture che possano aiutarlo a lavorare in maniera più efficiente.
Come giustamente dici il sacrificio andrebbe eliminato dai reparti, e andrebbero fatte assunzioni e turnazioni migliori in questo periodo. Ci mancherebbe. Ma se non fosse stato fatto, e ci fossero politici imbecilli da prendere a calci perché più impegnati ad andare in TV a fare i ducetti (alla De Luca) o i tranquillizzatori (alla Fontana) ma non ha distribuire DPI, opporsi è sacrosanto. Di sicuro chi prova a tenere su la baracca ha bisogno altrove di ispirazione, perché lo sport oggi è anche quello, un compagno nella fatica.
Ultima modifica di Maìno della Spinetta il venerdì 23 ottobre 2020, 12:17, modificato 1 volta in totale.
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Re: Servizio Rai 2020
Non ho fatto un parallelo tra professioni. Ho parlato di ciclismo COME ISPIRAZIONE. E non lo è. È un posto come tanti altri, e l'ispirazione che dà adesso non è quella a superarsi, ma a trovare la soluzione giusta.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑venerdì 23 ottobre 2020, 11:38Il paragone però che fai con medici ed infermieri però a mio avviso non è corretto.AntiGazza ha scritto: ↑venerdì 23 ottobre 2020, 11:29 magari hanno bisogno di ispirazione. Magari cercano, cercavano ispirazione in qualcuno, qualcuno che ancora sapesse incarnare l'uomo che accetta la sfida per superarsi. Dove trovarla quell'ispirazione?
...
Cercare ispirazione in chi si strappa il piercing dal naso pur di staccare anche solo di un centimetro l'avversario?
Roba del passato.
Farsi 6 ore sotto l'acqua come un netturbino qualsiasi (già, come un netturbino qualsiasi)? Ma neanche per ridere.
Ogni mestiere da un valore aggiunto alla comunità, ma non tutti danno lo stesso valore aggiunto .
Nel corso degli ultimi anni , si è lasciato che fosse il "libero mercato" a definire questo valore, per cui oggi si arriva alla stortura per cui il lavoro di un medico o di un infermiere è paragonabile in termini di valore dato alla comunità al lavoro di qualche ragazzo che "gioca alla bicicletta".
Per cui siamo comunque in un mondo dove gli eroi sono i Contador e non i Gino Strada ....
Poi non prendiamo il caso in cui il medico che in situazione di emergenza fa il sacrificio non richiesto come modello positivo , ma come modello per costruire un mondo in cui il medico che fa il sacrificio sia il caso più raro possibile, costruendo attorno a lui strutture che possano aiutarlo a lavorare in maniera più efficiente.
Come giustamente dici il sacrificio andrebbe eliminato dai reparti, e andrebbero fatte assunzioni e turnazioni migliori in questo periodo. Ci mancherebbe. Ma se non fosse stato fatto, e ci fossero politici imbecilli da prendere a calci perché più impegnati ad andare in TV a fare i ducetti (alla De Luca) o i tranquillizzatori (alla Fontana) ma non ha distribuire DPI, opporsi è sacrosanto. Di sicuro chi prova a tenere su la baracca ha bisogno altrove di ispirazione, perché lo sport oggi è anche quello, un compagno nella fatica.
[/quote]
Beh io la vedo diversamente, in quanto non ho mai visto lo sport come un ispirazione.
Casomai penso che la "pratica" dello sport possa essere un ottima scuola di vita, ma sinceramente trovare ispirazione nello sport professionistico per me ha poco senso.
Specialmente nel ciclismo , dove comunque , il sacrificio dei cosiddetti eroi è quasi sempre stato fatto per fini personali e dove comunque l'egoismo della vittoria ha portato i ciclisti a compiere meschini atti e nefandezze.
Un medico , un infermiere , un poliziotto che arrivano a rischiare la propria vita e il proprio esaurimento non sono di certo motivati da Magni che tira il manubrio con i denti, ma da un etica morale che arriva da famiglia e scuola principalmente.
- Maìno della Spinetta
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Re: Servizio Rai 2020
e, allora sei d'accordo con me e ti unisci alla petizione per eliminare questa retorica posticcia. Aggiungo il tuo suggerimento:AntiGazza ha scritto: ↑venerdì 23 ottobre 2020, 11:57
Beh io la vedo diversamente, in quanto non ho mai visto lo sport come un ispirazione.
Casomai penso che la "pratica" dello sport possa essere un ottima scuola di vita, ma sinceramente trovare ispirazione nello sport professionistico per me ha poco senso.
Specialmente nel ciclismo , dove comunque , il sacrificio dei cosiddetti eroi è quasi sempre stato fatto per fini personali e dove comunque l'egoismo della vittoria ha portato i ciclisti a compiere meschini atti e nefandezze.
Un medico , un infermiere , un poliziotto che arrivano a rischiare la propria vita e il proprio esaurimento non sono di certo motivati da Magni che tira il manubrio con i denti, ma da un etica morale che arriva da famiglia e scuola principalmente.
quando descrivete il Bondone di Gaul. Quando descrivete la Roubaix bagnata di Duclos-Lassalle. Quando ci parlate del copertone di Magni e delle lire guadagnate in fuga da Girardengo,
non parlate di eroi.
Non parlate di gesta.
Non parlate di ciclismo eroico e sforzi sovraumani.
L'umano è razionale, bilanciato e ragionevole, non è da sorpassare, ma da accomodare.
Dite, perciò:
"erano dei coglioni".
Oppure "trogloditi maltrattati".
Parlate di "sfruttati del pedale".
"Sfigati al soldo degli sponsor".
"Pezzenti alla fame pronti a tutto".
Perché l'eroismo è finito, nessuno ha più bisogno di essere ispirato, tanto lo si è già dai propri insegnanti e dai propri genitori, e quelle gesta, pardon, sciocchezze del passato altro non sono che un retaggio antico di ignoranza.
“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
Re: Servizio Rai 2020
Tocca dare ragione a De Luca
non era una tappa impossibile o pericolosa
e invece non capisco quale sia stato il compromesso di qui parla Orlando
non era una tappa impossibile o pericolosa
e invece non capisco quale sia stato il compromesso di qui parla Orlando
Re: Servizio Rai 2020
La cosa tragica di tutta questa faccenda è proprio che Andrea ne esce da statista del ciclismo...
Re: Servizio Rai 2020
Ha straragione genovesi,
E de luca oggtne esce in modo diverso e migliore ai miei occhi
E de luca oggtne esce in modo diverso e migliore ai miei occhi
Re: Servizio Rai 2020
Anche io oggi rivaluto alcune persone
Ultima modifica di pietro il venerdì 23 ottobre 2020, 14:42, modificato 1 volta in totale.
Re: Servizio Rai 2020
Ma tu pensi che Magni , Coppi o Girardengo abbiano ispirato mai qualcuno di grande?Maìno della Spinetta ha scritto: ↑venerdì 23 ottobre 2020, 12:04e, allora sei d'accordo con me e ti unisci alla petizione per eliminare questa retorica posticcia. Aggiungo il tuo suggerimento:AntiGazza ha scritto: ↑venerdì 23 ottobre 2020, 11:57
Beh io la vedo diversamente, in quanto non ho mai visto lo sport come un ispirazione.
Casomai penso che la "pratica" dello sport possa essere un ottima scuola di vita, ma sinceramente trovare ispirazione nello sport professionistico per me ha poco senso.
Specialmente nel ciclismo , dove comunque , il sacrificio dei cosiddetti eroi è quasi sempre stato fatto per fini personali e dove comunque l'egoismo della vittoria ha portato i ciclisti a compiere meschini atti e nefandezze.
Un medico , un infermiere , un poliziotto che arrivano a rischiare la propria vita e il proprio esaurimento non sono di certo motivati da Magni che tira il manubrio con i denti, ma da un etica morale che arriva da famiglia e scuola principalmente.
quando descrivete il Bondone di Gaul. Quando descrivete la Roubaix bagnata di Duclos-Lassalle. Quando ci parlate del copertone di Magni e delle lire guadagnate in fuga da Girardengo,
non parlate di eroi.
Non parlate di gesta.
Non parlate di ciclismo eroico e sforzi sovraumani.
L'umano è razionale, bilanciato e ragionevole, non è da sorpassare, ma da accomodare.
Dite, perciò:
"erano dei coglioni".
Oppure "trogloditi maltrattati".
Parlate di "sfruttati del pedale".
"Sfigati al soldo degli sponsor".
"Pezzenti alla fame pronti a tutto".
Perché l'eroismo è finito, nessuno ha più bisogno di essere ispirato, tanto lo si è già dai propri insegnanti e dai propri genitori, e quelle gesta, pardon, sciocchezze del passato altro non sono che un retaggio antico di ignoranza.
Al massimo hanno ispirato altri ciclisti.
Bartali ha compiuto grandi gesta come uomo , ma qualcuno tra i media lo celebra per quello? O lo celebra per i Tour vinti a 10 anni di distanza e per la rivalità con Coppi ?
Poi non riconoscere che le qualità morali te le dia l'educazione in senso lato ma te la dia la retorica dell'eroe sportivo , allora nulla, siamo su altri pianeti .
E ovvio che gente che vende il prodotto ciclismo però mica può venirle a dire ste cose.
come era la storia dell'Oste e del vino ?
- Leonardo Civitella
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Re: Servizio Rai 2020
Ma che è forum?
FC2019: Tro Bro Leon-Tour of the Alps
FC2020: Campionato Europeo in linea -Obiettivo Zero Punti Tour
FC2023: Obiettivo Zero Punti Giro
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FC2023: Obiettivo Zero Punti Giro
Re: Servizio Rai 2020
Reverberi attacca Bugno live.
Probabilmente l'azione piu' eclatante della Bardiani in questo Giro
Probabilmente l'azione piu' eclatante della Bardiani in questo Giro
- Maìno della Spinetta
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Re: Servizio Rai 2020
Eh sì, siamo su pianeti diversi. E va bene così, ce n'è tanti di pianeti.AntiGazza ha scritto: ↑venerdì 23 ottobre 2020, 14:42
Beh io la vedo diversamente, in quanto non ho mai visto lo sport come un ispirazione.
Casomai penso che la "pratica" dello sport possa essere un ottima scuola di vita, ma sinceramente trovare ispirazione nello sport professionistico per me ha poco senso.
Specialmente nel ciclismo , dove comunque , il sacrificio dei cosiddetti eroi è quasi sempre stato fatto per fini personali e dove comunque l'egoismo della vittoria ha portato i ciclisti a compiere meschini a
Ma tu pensi che Magni , Coppi o Girardengo abbiano ispirato mai qualcuno di grande?
Al massimo hanno ispirato altri ciclisti.
Bartali ha compiuto grandi gesta come uomo , ma qualcuno tra i media lo celebra per quello? O lo celebra per i Tour vinti a 10 anni di distanza e per la rivalità con Coppi ?
Poi non riconoscere che le qualità morali te le dia l'educazione in senso lato ma te la dia la retorica dell'eroe sportivo , allora nulla, siamo su altri pianeti .
E ovvio che gente che vende il prodotto ciclismo però mica può venirle a dire ste cose.
come era la storia dell'Oste e del vino ?
Comunque, sentendo Genovesi e De Luca in trasmissione anche in sede di commento RAI tengono un atteggiamento critico verso i corridori ribelli, ci teniamo il ciclismo eroico come tale e lasciamo quello fighetto altrove.
PS e molto OT:
Non so come fai a dire che Bartali e Coppi non hanno ispirato nessuno. Nessuno di grande, per la precisione - ma il resto del mondo non conta? Vivo in mezzo ai ragazzi e una delle poche leve che mi è rimasta per tirare fuori lealtà, spirito di squadra e senso del sacrificio è la metafora sportiva. Non tutti hanno l'intelligenza per essere ispirati da Einstein, dai Nobel, dai grandi dottori. Molti ragazzi, il 90%, che vanno malino tendenzialmente, sono ispirati da cantanti, youtubers, e/o sportivi. ricordo una volta parlavo con un signore che mi invitò a casa sua e mi fece vedere una foto di Bartali e Coppi spiegandomi perché l'aveva in camera. Non era un fisico col mito dell'MIT o del CERN, era un onesto impiegato.... O la foto di Totti e De Rossi appese nelle cucine di una mensa, con le romanacce che di lunedì si parlavano di Francé e Danié mentre cucinavano.
Fondamentale il ruolo della famiglia concordo: molti purtroppo hanno brutte storie alle spalle, e cercano proprio altrove una forza di adesione alla vita che i genitori non hanno avuto e non hanno quindi comunicato loro. E poi chi insegna - sono d'accordo, se no sceglievo un altro lavoro. Ma spettacolo e sport prendono davvero un ruolo fondamentale nel processo identificativo, di maturazione di un'identità, di un ragazzo. Non quello decisivo, OK - toccherà pure innamorarsi a un certo punto , ma quello di crescita sì. Hai tralasciato la dimensione religiosa, ma anche quella incide parecchio, sia nei meno bravi che nei bravi.
cheers
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The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
Re: Servizio Rai 2020
Ma vedi che non siamo su pianeti così diversi ?Maìno della Spinetta ha scritto: ↑venerdì 23 ottobre 2020, 15:17Eh sì, siamo su pianeti diversi. E va bene così, ce n'è tanti di pianeti.AntiGazza ha scritto: ↑venerdì 23 ottobre 2020, 14:42
Beh io la vedo diversamente, in quanto non ho mai visto lo sport come un ispirazione.
Casomai penso che la "pratica" dello sport possa essere un ottima scuola di vita, ma sinceramente trovare ispirazione nello sport professionistico per me ha poco senso.
Specialmente nel ciclismo , dove comunque , il sacrificio dei cosiddetti eroi è quasi sempre stato fatto per fini personali e dove comunque l'egoismo della vittoria ha portato i ciclisti a compiere meschini a
Ma tu pensi che Magni , Coppi o Girardengo abbiano ispirato mai qualcuno di grande?
Al massimo hanno ispirato altri ciclisti.
Bartali ha compiuto grandi gesta come uomo , ma qualcuno tra i media lo celebra per quello? O lo celebra per i Tour vinti a 10 anni di distanza e per la rivalità con Coppi ?
Poi non riconoscere che le qualità morali te le dia l'educazione in senso lato ma te la dia la retorica dell'eroe sportivo , allora nulla, siamo su altri pianeti .
E ovvio che gente che vende il prodotto ciclismo però mica può venirle a dire ste cose.
come era la storia dell'Oste e del vino ?
Comunque, sentendo Genovesi e De Luca in trasmissione anche in sede di commento RAI tengono un atteggiamento critico verso i corridori ribelli, ci teniamo il ciclismo eroico come tale e lasciamo quello fighetto altrove.
PS e molto OT:
Non so come fai a dire che Bartali e Coppi non hanno ispirato nessuno. Nessuno di grande, per la precisione - ma il resto del mondo non conta? Vivo in mezzo ai ragazzi e una delle poche leve che mi è rimasta per tirare fuori lealtà, spirito di squadra e senso del sacrificio è la metafora sportiva. Non tutti hanno l'intelligenza per essere ispirati da Einstein, dai Nobel, dai grandi dottori. Molti ragazzi, il 90%, che vanno malino tendenzialmente, sono ispirati da cantanti, youtubers, e/o sportivi. ricordo una volta parlavo con un signore che mi invitò a casa sua e mi fece vedere una foto di Bartali e Coppi spiegandomi perché l'aveva in camera. Non era un fisico col mito dell'MIT o del CERN, era un onesto impiegato.... O la foto di Totti e De Rossi appese nelle cucine di una mensa, con le romanacce che di lunedì si parlavano di Francé e Danié mentre cucinavano.
Fondamentale il ruolo della famiglia concordo: molti purtroppo hanno brutte storie alle spalle, e cercano proprio altrove una forza di adesione alla vita che i genitori non hanno avuto e non hanno quindi comunicato loro. E poi chi insegna - sono d'accordo, se no sceglievo un altro lavoro. Ma spettacolo e sport prendono davvero un ruolo fondamentale nel processo identificativo, di maturazione di un'identità, di un ragazzo. Non quello decisivo, OK - toccherà pure innamorarsi a un certo punto , ma quello di crescita sì. Hai tralasciato la dimensione religiosa, ma anche quella incide parecchio, sia nei meno bravi che nei bravi.
cheers
Però sportivi e cantanti ispirano i ragazzi fino ad un certo punto, ma è l'uomo che deve ispirare , e i principi fondanti dello sport che sono poi quelli spinti da De Coubertin e che con il prototipo del campione professionista ci fanno letteralmente a botte.
Per cui per un Alì che ispira c'è almeno un Tyson che è stato un esempio di persona pessimo e che in realtà sta attraversando una conversione proprio da quando non è più sportivo professionista.
E in realtà l'Alì di turno è l'eccezione.
Re: Servizio Rai 2020
Pareva brutto interrompere Genovesi per far presente che la Bora ne aveva pieni i cabasisi di tirare per tutti?
Re: Servizio Rai 2020
Discreto dibattito anche tra Martinello e Cristian Salvato del CPA alla radio. Martinello ha metaforicamente sbattuto il telefono in faccia a Salvato.
Re: Servizio Rai 2020
Martinello avrebbe dovuto trattenersi visto che lui è in veste di co-conduttore, però aveva del tutto ragione. Salvato ha praticamente insinuato che anche Martinello si sarebbe comportato come hanno fatto i corridori.
Re: Servizio Rai 2020
Sei una ? Non sai costruire una frase compiutamente? Allora ti facciamo rappresentante di categoriaClaudio84 ha scritto: ↑venerdì 23 ottobre 2020, 16:35Martinello avrebbe dovuto trattenersi visto che lui è in veste di co-conduttore, però aveva del tutto ragione. Salvato ha praticamente insinuato che anche Martinello si sarebbe comportato come hanno fatto i corridori.
Nel ciclismo prof come nelle aziende.
Re: Servizio Rai 2020
Praticamente Salvato diceva che c'era unanimità tra i corridori, e che i direttori sportivi che poi si sono smarcati dicendo che la tappa andava fatta tutta, in realtà sono gli stessi che alla mattina gli telefonavano dicendo che non si sarebbero esposti troppo rispetto alle posizioni dei corridori (in pratica facendo il doppio Gioco) Poi ha detto a Martinello che anche lui, Martinello, se si fosse trovato lì si sarebbe schierato coi corridori. A quel punto Martinello l'ha salutato in tronco.
PS. Sì, Salvato un po' sgrammaticato.
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Re: Servizio Rai 2020
Salvato mah.
E mi fermo qui
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