galliano ha scritto:
Letto tutto.
Piacevoli letture.
Mi è piaciuto molto il ricordo di Claudio che si guarda il mondiale del 2016 col padre.
Pure io, in certe occasioni speciali cerco di fare altrettanto. E' una forma di affetto che si esprime nel condividere assieme una grande passione.
Boonen ha effettivamente qualcosa di speciale. Non sono mai stato suo tifoso in senso stretto, ma le sue vittorie mi hanno sempre fatto piacere proprio per tutto ciò che Claudio ha così abilmente spiegato.
Anche nelle sconfitte è sempre stato un omaggio vivente alla storia del grande ciclismo fiammingo.
Ora a rovinare il bel momento
non posso esimermi da una domanda.
Cosa accomuna Tom Boonen e GVA? perché a parte l'etnia altre cose non ne vedo.
Ettepareva!!
Bene bene, giusto cattivismo. Mi piace.
Guarda, scherzi a parte, tecnicamente sono diversi (Greg è più completo, può vincere gare anche con salite medio-lunghe), ma Van Avermaet è sempre stato un generoso attaccante. Negli ultimi due anni si è disciplinato e ora raccoglie i frutti di quanto seminato. Ma, amico mio, quelli che corrono in maniera attendista sono altri!
Degenkolb domenica a Roubaix, ad esempio (leggi le dichiarazioni di Tom…). Stybar nel finale con Greg, etc.
Certo che è difficile trovare qualcuno che abbia la caratura di Tom Boonen, il suo modo di attacco, le sue invenzioni. Chi altri scende in prima persona a tirare in fuga avendo i gregari al fianco? Nessuno! Però Greg sa vincere anche in modo coraggiosissimo. A Rio ha corso una gara da supercampione. Oro meritato al 100%
Insomma, io credo che un po’ di cultura fiamminga delle gare sia anche in GVA.
Invece una rivelazione gustosa è la seguente: gli stessi amici di Gand, citati per l’origine del nickname Tommeke, mi raccontano che i due rappresentano due universi comunicativi agli antipodi.
Tom un personaggio televisivo perfetto: sorridente, parlatore brillante, comunicativo, buca il video. Osannato dai giornalisti.
Greg un mezzo musone, parla poco volentieri con le tv, un cattivo accento, e un vocabolario ristretto. Oggetto di ironie cattivelle per via di queste sue spigolosità.
Ah, come mi piace il Belgio….