Virtual Race. Perché no?

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Gianluca Avigo - bove

Re: Virtual Race. Perché no?

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Deadnature ha scritto: domenica 24 maggio 2020, 17:17 Nonostante qualche inconveniente tecnico (in particolare quello che ha eliminato Froome) la Challenge of Stars non mi è dispiaciuta, la finale Ciccone-De Gendt è stata divertente. Giulio ha una gran gamba, molto bravo.
L'ho vista on demand sulla pagina Facebook la sera, e dico la verità skippavo tra una prova e l'altra. Mi sono perso l'inconveniente tecnico di froome. Cos'è successo?


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Re: Virtual Race. Perché no?

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Gianluca Avigo - bove ha scritto: lunedì 25 maggio 2020, 19:12
Deadnature ha scritto: domenica 24 maggio 2020, 17:17 Nonostante qualche inconveniente tecnico (in particolare quello che ha eliminato Froome) la Challenge of Stars non mi è dispiaciuta, la finale Ciccone-De Gendt è stata divertente. Giulio ha una gran gamba, molto bravo.
L'ho vista on demand sulla pagina Facebook la sera, e dico la verità skippavo tra una prova e l'altra. Mi sono perso l'inconveniente tecnico di froome. Cos'è successo?
Alla partenza non è rimasto completamente fermo, come da regolamento, e lo hanno fatto partire con 15secondi di ritardo, buona parte dei quali recuperati.
Comunque alla fine ho preso finale e vincitore. :D


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Virtual Race. Perché no?

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pietro ha scritto: lunedì 25 maggio 2020, 19:19
Gianluca Avigo - bove ha scritto: lunedì 25 maggio 2020, 19:12
Deadnature ha scritto: domenica 24 maggio 2020, 17:17 Nonostante qualche inconveniente tecnico (in particolare quello che ha eliminato Froome) la Challenge of Stars non mi è dispiaciuta, la finale Ciccone-De Gendt è stata divertente. Giulio ha una gran gamba, molto bravo.
L'ho vista on demand sulla pagina Facebook la sera, e dico la verità skippavo tra una prova e l'altra. Mi sono perso l'inconveniente tecnico di froome. Cos'è successo?
Alla partenza non è rimasto completamente fermo, come da regolamento, e lo hanno fatto partire con 15secondi di ritardo
Il solito baro :diavoletto: si scherza...

In effetti bravo hai preso finale e vincitore. Ciccone bravissimo a gestire. Sinceramente non pensavo riuscisse a chiudere. Si vede che le 10 alpe d'huez gli hanno fatto bene

Su Nibali purtroppo non avevo dubbi. Mi sarei meravigliato del passaggio anche solo al primo turno.
Non gli piacciono per nulla i rulli e non perde occasione di ribadirlo. Non è sicaramente un esplosivo, e sui rulli conta. Ha bisogno di almeno 4/5 ore di gara a monte per dire la sua, quindi su una prova così breve....

Comunque non male. Peccato non l'abbiamo trasmesso in chiaro.


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Re: Virtual Race. Perché no?

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Nuova corsa virtuale in Belgio, anche se ormai si guarda già alla stagione vera.
Si correrà dal 10 al 14 giugno il Baloise Belgium Tour virtuale con un format innovativo.
Ci saranno 12 capitani professionisti, 8 ciclisti e 4 cicliste, tra cui Naesen, Evenepoel, Cant, Alvarado, Campenaerts, Van Loy, Van Avermaet e Aerts.
Chiunque può registrarsi al sito della gara e viene messo in una delle 12 squadre.
Nelle varie tappe i partecipanti pedaleranno individualmente e al termine della giornata vengono messi insieme tutti i km fatti dai corridori della stessa squadra e si vede quale squadra ne ha fatti di più.
https://sporza.be/nl/2020/06/03/rij-zel ... 202237763/


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Virtual Race. Perché no?

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Alle sei e-race II del team INEOS


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Virtual Race. Perché no?

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Ecco il Virtual Tour de France.
Si svolgerà i primi tre week-end di luglio e vedrà protagonisti moltissimi corridori di primo livello.
Si sono svegliati un po' tardi, però i partecipanti avranno una condizione migliore rispetto a quella che avevano nelle altre corse virtuali.


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Virtual Race. Perché no?

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BELLOOOOOOO :unzunz: :unzunz: :unzunz:

Speriamo che questo tipo di corse creschi sempre di più nei prossimi anni e che possa diventare un appuntamento fisso prima delle grandi corse per poter fare accrescere l'hype attorno alla competizione.

Ormai il ciclismo non ha nulla da invidiare agli altri sport 8-)


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Re: Virtual Race. Perché no?

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Ma che senso ha adesso?


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Re: Virtual Race. Perché no?

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Uganda ha scritto: lunedì 29 giugno 2020, 15:47 BELLOOOOOOO :unzunz: :unzunz: :unzunz:

Speriamo che questo tipo di corse creschi sempre di più nei prossimi anni e che possa diventare un appuntamento fisso prima delle grandi corse per poter fare accrescere l'hype attorno alla competizione.

Ormai il ciclismo non ha nulla da invidiare agli altri sport 8-)
Sinceramente spero che si vedano solo gare su strada.
E di inverno naturalmente cross e pista.
Senza dimenticare la MTB.
Le gare virtuali le lascerei per i periodi bui, sperando che non tornino più.


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Virtual Race. Perché no?

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il_panta ha scritto: lunedì 29 giugno 2020, 15:50 Ma che senso ha adesso?
I soldi raccolti andranno in beneficenza.
Sarà giusto per ricordare l'importanza del Tour.
Qui qualche news in più.
https://sporza.be/nl/2020/06/29/van-der ... 433284736/
La gara sarà visibile in ben 130 paesi, speriamo che la RAI abbia i diritti.


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Virtual Race. Perché no?

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pietro ha scritto: lunedì 29 giugno 2020, 16:08
il_panta ha scritto: lunedì 29 giugno 2020, 15:50 Ma che senso ha adesso?
I soldi raccolti andranno in beneficenza.
Sarà giusto per ricordare l'importanza del Tour.
Qui qualche news in più.
https://sporza.be/nl/2020/06/29/van-der ... 433284736/
La gara sarà visibile in ben 130 paesi, speriamo che la RAI abbia i diritti.
Ma i corridori, sempre attenti a non fare fuori giri già nelle corse vere, dovrebbero sforzarsi d'estate sui rulli?
Penso abbia un valore sportivo minore dei criterium, senza neppure lo spettacolo dei criterium.
Comunque poco male, non lo guarderò e basta, di certo non è un problema.


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Re: Virtual Race. Perché no?

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il_panta ha scritto: lunedì 29 giugno 2020, 16:22
pietro ha scritto: lunedì 29 giugno 2020, 16:08
il_panta ha scritto: lunedì 29 giugno 2020, 15:50 Ma che senso ha adesso?
I soldi raccolti andranno in beneficenza.
Sarà giusto per ricordare l'importanza del Tour.
Qui qualche news in più.
https://sporza.be/nl/2020/06/29/van-der ... 433284736/
La gara sarà visibile in ben 130 paesi, speriamo che la RAI abbia i diritti.
Ma i corridori, sempre attenti a non fare fuori giri già nelle corse vere, dovrebbero sforzarsi d'estate sui rulli?
Penso abbia un valore sportivo minore dei criterium, senza neppure lo spettacolo dei criterium.
Comunque poco male, non lo guarderò e basta, di certo non è un problema.
Condivido il tuo pensiero in toto. E aggiungo che ste robe sui rulli per me non hanno alcun senso ne ora ne in tempo di lockdown. Il ciclismo su strada è uno sport outdoor e di gruppo, fortemente condizionato dalle condizioni meteo, dal tipo di strada, da effetti fisici non replicabili gareggiando sui rulli... Così si eliminano una serie di variabili e di caratteristiche intrinseche che sono parti ndamentali di questo meraviglioso sport.
Ad esempio, come si può far finta che non esista l'effetto della scia? Le tattiche, i giochi di squadra sono tutti figli della scia. Se non ci fosse questo principio fisico, non si vedrebbero delle fughe che prendono minuti e poi vengono raccolte col cucchiaio, non ci sarebbero i treni dei velocisti (anzi forse i velocisti esisterebbero solo in pista), ne i gregari che ti proteggono, non ci sarebbero certe manovre tattiche nei finali delle corse in linea. Cioè, sarebbe tutto un altro sport.

Non capisco davvero come ci si possa appassionare per una roba del genere. O forse siamo io e te a non capirci nulla :boh:

Quando ho letto del Giro delle Fiandre versione lockdown corso da una dozzina di corridori sui rulli e su una distanza da passeggiata ecologica, ho pensato che fosse la più grande bestemmia mai pronunciata nella storia del ciclismo. :diavoletto:


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Re: Virtual Race. Perché no?

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L'effetto scia viene in qualche modo simulato. ;)


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Re: Virtual Race. Perché no?

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 29 giugno 2020, 17:50
il_panta ha scritto: lunedì 29 giugno 2020, 16:22
pietro ha scritto: lunedì 29 giugno 2020, 16:08

I soldi raccolti andranno in beneficenza.
Sarà giusto per ricordare l'importanza del Tour.
Qui qualche news in più.
https://sporza.be/nl/2020/06/29/van-der ... 433284736/
La gara sarà visibile in ben 130 paesi, speriamo che la RAI abbia i diritti.
Ma i corridori, sempre attenti a non fare fuori giri già nelle corse vere, dovrebbero sforzarsi d'estate sui rulli?
Penso abbia un valore sportivo minore dei criterium, senza neppure lo spettacolo dei criterium.
Comunque poco male, non lo guarderò e basta, di certo non è un problema.
Condivido il tuo pensiero in toto. E aggiungo che ste robe sui rulli per me non hanno alcun senso ne ora ne in tempo di lockdown. Il ciclismo su strada è uno sport outdoor e di gruppo, fortemente condizionato dalle condizioni meteo, dal tipo di strada, da effetti fisici non replicabili gareggiando sui rulli... Così si eliminano una serie di variabili e di caratteristiche intrinseche che sono parti ndamentali di questo meraviglioso sport.
Ad esempio, come si può far finta che non esista l'effetto della scia? Le tattiche, i giochi di squadra sono tutti figli della scia. Se non ci fosse questo principio fisico, non si vedrebbero delle fughe che prendono minuti e poi vengono raccolte col cucchiaio, non ci sarebbero i treni dei velocisti (anzi forse i velocisti esisterebbero solo in pista), ne i gregari che ti proteggono, non ci sarebbero certe manovre tattiche nei finali delle corse in linea. Cioè, sarebbe tutto un altro sport.

Non capisco davvero come ci si possa appassionare per una roba del genere. O forse siamo io e te a non capirci nulla :boh:

Quando ho letto del Giro delle Fiandre versione lockdown corso da una dozzina di corridori sui rulli e su una distanza da passeggiata ecologica, ho pensato che fosse la più grande bestemmia mai pronunciata nella storia del ciclismo. :diavoletto:
Da grande utilizzatore dei rulli virtuali mi trovo totalmente d'accordo con voi. Come si può pensare che dei professionisti corrano con spirito agonistico una gara virtuale a due settimane dall'inizio delle corse. Anche come allenamento queste gare rapide e brevi sono abbastanza inutili a questo momento della preparazione. A marzo, aprile avevano un senso, servivano a colmare psicologicamente un vuoto e dare un obiettivo immediato a vari atleti rinchiusi con il lookdown. Come ha spiegato Roche alcuni riescono a allenarsi sui rulli senza bisogno di stimoli, altri hanno bisogno di fare gare perché si annoiano. In ogni caso ora che possono uscire, passare un'ora su zwift è solo una perdita di tempo e questo evento è veramente inutile...


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Re: Virtual Race. Perché no?

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Le gare virtuali sono state un passatempo anche per i ciclisti in tempi di chiusura totale, ora non hanno senso effettivamente.
Nessuno nega che esse non abbiano nulla in comune con il ciclismo.


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Virtual Race. Perché no?

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pietro ha scritto: lunedì 29 giugno 2020, 18:13 Le gare virtuali sono state un passatempo anche per i ciclisti in tempi di chiusura totale, ora non hanno senso effettivamente.
Nessuno nega che esse non abbiano nulla in comune con il ciclismo.
Oh, poi sia chiaro che le iniziative fatte per beneficenza sono sempre qualcosa di positivo. Ma dal lato meramente sportivo... ;)


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Re: Virtual Race. Perché no?

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 29 giugno 2020, 17:50 Ad esempio, come si può far finta che non esista l'effetto della scia?
L'effetto scia c'e'.

Ribadisco quanto gia' detto tempo fa. Se si parte dall'assunto che si stia parlando di ciclismo su strada, si fa un errore in partenza.

E' un altra cosa. E' come dire "eh ma la pista no, il ciclismo su strada e' un altra cosa" (estremizzo).


Comunque i bookies sono dei genii, ma quanti cazzo di soldi si faranno, con tutti quelli che punteranno su Thomas??? (Tour 2018)

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Re: Virtual Race. Perché no?

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ciclistapazzo ha scritto: lunedì 29 giugno 2020, 18:03 In ogni caso ora che possono uscire, passare un'ora su zwift è solo una perdita di tempo e questo evento è veramente inutile...
Sono in generale d'accordo ma secondo me tra qualche anno l'allenamento sul rullo come complementare all'allenamento su strada sara' una cosa normale. che lo si voglia o no, alcuni allenamenti specifici sul rullo hanno vantaggi rispetto a quello su strada. Per esempio la precisione (il rullo setta i watt al livello giusto) la possibilita di concentrarsi al massimo sullo sforzo (in strada si deve fare attenzione a dove si va, lo sforzo non e' solo concentrato sulle gambe), e tra le altre cose, facendo i rulli non si rischia di essere tirati giu da una macchina o simili. Per me il rullo prendera' piede come mezzo complementare di allenamento.


Comunque i bookies sono dei genii, ma quanti cazzo di soldi si faranno, con tutti quelli che punteranno su Thomas??? (Tour 2018)

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Re: Virtual Race. Perché no?

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Brogno ha scritto: martedì 30 giugno 2020, 18:18
Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 29 giugno 2020, 17:50 Ad esempio, come si può far finta che non esista l'effetto della scia?
L'effetto scia c'e'.
Mi stai dicendo che sui rulli si riesce a simularlo? E chi è che decide da posizione dei ciclisti lungo la sede stradale? Cioè, per beneficiare di una scia io devo star dietro un altro corridore, alla sua ruota. Se lui sta sul lato sinistro e io su quello destro, la scia non c'è. Tutte ste questioni come le può trattare il ciclismo virtuale? E le cadute, il vento, le forature, i ventagli, Moscon che ti tira un pugno? :uhm:
Brogno ha scritto: martedì 30 giugno 2020, 18:18 Ribadisco quanto gia' detto tempo fa. Se si parte dall'assunto che si stia parlando di ciclismo su strada, si fa un errore in partenza.

E' un altra cosa. E' come dire "eh ma la pista no, il ciclismo su strada e' un altra cosa" (estremizzo).
Beh, qui non è che stai estremizzando...stai facendo proprio un paragone che non sta in piedi.
Il ciclismo su pista è una disciplina rispettabilissima così come quello su strada o il ciclocross.
Il ciclismo sui rulli è una simulazione in cui si vorrebbe riproporre il ciclismo su strada reale, finendo per scimmiottarlo. Ognuno è libero di farselo piacere, ma leggere che c'è stata una Ronde van Vlaanderen Lockdown edition disputata da 13 corridori sulla distanza di 32 km per me è una barzelletta.

Poi se lo vediamo come un diversivo buono per superare meglio la quarantena, va bene.


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Re: Virtual Race. Perché no?

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Brogno ha scritto: martedì 30 giugno 2020, 18:22
ciclistapazzo ha scritto: lunedì 29 giugno 2020, 18:03 In ogni caso ora che possono uscire, passare un'ora su zwift è solo una perdita di tempo e questo evento è veramente inutile...
Sono in generale d'accordo ma secondo me tra qualche anno l'allenamento sul rullo come complementare all'allenamento su strada sara' una cosa normale. che lo si voglia o no, alcuni allenamenti specifici sul rullo hanno vantaggi rispetto a quello su strada. Per esempio la precisione (il rullo setta i watt al livello giusto) la possibilita di concentrarsi al massimo sullo sforzo (in strada si deve fare attenzione a dove si va, lo sforzo non e' solo concentrato sulle gambe), e tra le altre cose, facendo i rulli non si rischia di essere tirati giu da una macchina o simili. Per me il rullo prendera' piede come mezzo complementare di allenamento.
Si probabilmente hai ragione, io sul rullo faccio un'ora o un'ora e mezzo a un livello di sforzo costante che in strada mi sarebbe impossibile. Certo quello che manca sul rullo è il fondo. Io vivendo all'estero lontano da montagne ci simulo tutte le grandi salite e a volte provo a fare anche distanze lunghe come il sella ronde, pero mi rendo conto che sono migliorato tantissimo sulla singola salita (lo Stelvio per esempio) ma non sul fondo. Quando facevo uscite sul mio appennino stavo in giro anche 5 ore, sui rulli dopo 2 ore uno inizia a essere scoppiato.


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Re: Virtual Race. Perché no?

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ciclistapazzo ha scritto: mercoledì 1 luglio 2020, 9:53
Brogno ha scritto: martedì 30 giugno 2020, 18:22
ciclistapazzo ha scritto: lunedì 29 giugno 2020, 18:03 In ogni caso ora che possono uscire, passare un'ora su zwift è solo una perdita di tempo e questo evento è veramente inutile...
Sono in generale d'accordo ma secondo me tra qualche anno l'allenamento sul rullo come complementare all'allenamento su strada sara' una cosa normale. che lo si voglia o no, alcuni allenamenti specifici sul rullo hanno vantaggi rispetto a quello su strada. Per esempio la precisione (il rullo setta i watt al livello giusto) la possibilita di concentrarsi al massimo sullo sforzo (in strada si deve fare attenzione a dove si va, lo sforzo non e' solo concentrato sulle gambe), e tra le altre cose, facendo i rulli non si rischia di essere tirati giu da una macchina o simili. Per me il rullo prendera' piede come mezzo complementare di allenamento.
Si probabilmente hai ragione, io sul rullo faccio un'ora o un'ora e mezzo a un livello di sforzo costante che in strada mi sarebbe impossibile. Certo quello che manca sul rullo è il fondo. Io vivendo all'estero lontano da montagne ci simulo tutte le grandi salite e a volte provo a fare anche distanze lunghe come il sella ronde, pero mi rendo conto che sono migliorato tantissimo sulla singola salita (lo Stelvio per esempio) ma non sul fondo. Quando facevo uscite sul mio appennino stavo in giro anche 5 ore, sui rulli dopo 2 ore uno inizia a essere scoppiato.
Penso sia un problema di settaggio corretto (ventilatore, temperatura, umidità). Nel triathlon durante il lockdown si fanno dei super lunghi senza troppi problemi, per cui presumo sia possibile.


Comunque i bookies sono dei genii, ma quanti cazzo di soldi si faranno, con tutti quelli che punteranno su Thomas??? (Tour 2018)

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Re: Virtual Race. Perché no?

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Il Tour virtuale sarà visibile su Eurosport ogni sabato e domenica dalle 15 alle 17.


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Virtual Race. Perché no?

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Sennò anche sul canale YouTube di zwift


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Virtual Race. Perché no?

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La grafica dei paesaggi è proprio bella.


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Virtual Race. Perché no?

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pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Virtual Race. Perché no?

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Ovett beffa negli ultimi metri Clarke, che viene passato anche da Schultz, secondo, e da Valgren, terzo.
Tra neanche 15 giorni però si torna a godere.


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Virtual Race. Perché no?

Messaggio da leggere da Slegar »

L'Astana ritira la squadra al Tour de France virtuale per problemi di connessione dalla Sierra Nevada (o forse per non perdere tempo negli allenamenti):
https://www.cyclingnews.com/news/astana ... ficulties/


Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
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Re: Virtual Race. Perché no?

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Slegar ha scritto: lunedì 13 luglio 2020, 20:02 L'Astana ritira la squadra al Tour de France virtuale per problemi di connessione dalla Sierra Nevada (o forse per non perdere tempo negli allenamenti):
https://www.cyclingnews.com/news/astana ... ficulties/
:D, ho pensato la stessa cosa.
Avranno avuto un problema risolvibilissimo, ma hanno preferito concentrarsi sugli allenamenti, e a ragione.
Certo non sono stati proprio eleganti, però oh, cosa si aspettavano Prudhomme e gli altri da una gara virtuale a luglio.


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Virtual Race. Perché no?

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Moolman, così come Dennis tra gli uomini, si conferma imbattibile.


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
Tour de France 2021, 11^ tappa
pietro
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Iscritto il: mercoledì 18 marzo 2020, 19:32

Re: Virtual Race. Perché no?

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Gran gara di Woods al maschile, NTT dominante come squadra in tutte queste gare virtuali ed anche nel Tour.


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
Tour de France 2021, 11^ tappa
Uganda
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Iscritto il: martedì 2 giugno 2020, 19:41

Re: Virtual Race. Perché no?

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Salve, sono contento che in questo bel sito di condivisione ciclistica ce una bella discussione sulle virtual race che vengono corse sugli aggeggi elettronici e che sono il futuro del ciclismo perche vengono corse in sicurezza e con temperature centigrade adeguate ed in piu con il distanziamento sociale per evitare che venghino dispersi dei virus come il covim o la peste, e sopra a tutto sono corse che piacciono ai giovani perche sono corte e innovative e possono essere un bel ripiego quando le temperature sono gelide attorno ai 10 gradi. :cincin:


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