Non c'è più religione

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Re: Non c'è più religione

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Michel Onfray "Trattato di ateologia! II

Prefazione - La memoria del deserto

Dopo alcune ore di pista nel deserto mauritano la visione di un vecchio pastore, con la famiglia e due dromedari carichi di tutto ciò che è essenziale alla sopravvivenza, mi dà l'impressione di incontrare un contemporaneo di Maometto e la mente mi porta l'immagine del Corano, ma non solo; anche le terre di Israele, dove il sole brucia le teste, prosciuga i corpi e genera desideri di paradisi dove l'acqua scorre fresca e limpida.
E gli oltremondi mi appaiono subito per quel che sono: invenzioni di uomini stanchi! In altre parole il c.d. monoteismo nasce dalla sabbia! :D


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

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Re: Non c'è più religione

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Michel Onfray "Trattato di ateologia! III

Prefazione - Lo sciacallo ontologico


Cerco di parlare con l'autista, per sapere se lui (Abdurrahman) crede alla geografia fantastica del c.d. paradiso oppure lo considera un simbolo? Risponde che certo, è così, come lo descrive il Corano e parimenti l'inferno! Dopo una pausa, precisa che forse non gli basterà la sua intiera esistenza di credente per espiare la sua colpa: una volta ha schiacciato sotto le ruote uno sciacallo! Correva troppo e non aveva visto venirgli incontro l'animale. Anche se nel Corano non c'è nulla di preciso, Abdu crede di essere responsabile di tutto quello che gli è capitato e questa storia dimostra la necessità di essere sottomessi a tutte le regole (nel caso il codice della strada).
A lungo lo sciacallo aveva assillato le notti e il padre, reduce della grande guerra, aveva rincarato la dose!
Che un tale aspirante beato condivida la stessa religione dei piloti dell'undici settembre può sembrare assai singolare, ma così non è, perché lo stesso libro giustifica questi due tipi di comportamenti. :)
(Nota mia, la Bibbia invece quasi esclusivamente il secondo!)


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Michel Onfray "Trattato di ateologia! IV

Prefazione - Cartoline mistiche

Nel corso dell'esistenza ho "visto" spesso Dio e in nessun luogo ho disprezzato colui che credeva agli spiriti, all'anima immortale, al soffio degli dèi, alla presenza degli angeli, ai miracoli con l'emoglobina, alla lacrime della Vergine, alla resurrezione di un uomo crocifisso, al valore del sacrificio animale, all'effetto trascendentale del nitro egiziano. Ma dappertutto ho constatato quanto gli uomini abbiano bisogno di favole, per non guardare in faccia la realtà.
La creazione di oltremondi non sarebbe molto grave, se non venisse pagata a caro prezzo con il necessario oblio del mondo esistente. Quando la credenza entra in conflitto con l'immanenza, solo l'ateismo può riconciliare con la terra, l'altro nome della vita.


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Re: Non c'è più religione

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Michel Onfray "Trattato di ateologia! V

Introduzione


Non disprezzo i credenti (nota mia, meglio credini), ma temo che preferiscano rassicuranti finzioni infantili alle crudeli certezze degli adulti. Mi pare trattarsi di un evidente caso di compassione per le vittime di un inganno e insieme una collera violenta contro coloro che di quella truffa sono gli autori. Giammai disprezzare le vittime, ma come non combattere i canefici? (Nota mia, penso che nessuno sia solo vittima :x )
È strano come lo spettacolo di alienazione del prossimo faccia sorridere colui che non si accorge della propria. Il cristiano che mangia pesce di venerdì, sorride del musulmano che aborre la carne di maiale e quest'ultimo si burla dell'ebreo che evita i crostacei. :D
Ma tant'è, la credulità degli umani supera talvolta l'immaginazione e, per scongiurare la morte, l'Homo sapiens la congeda: il morire riguarda solo gli altri, perché il credente (credino) sa di essere immortale e che sopravviverà all'ecatombe planetaria. :D
P.S. Che qualcuno chiama apocalisse, senza per ciò sapere che il termine greco ha tutt'altro significato. :)


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Michel Onfray "Trattato di ateologia! V

Introduzione segue


Come molto spesso lo psicanalista cura gli altri per meglio evitare di doversi interrogare sulle proprie fragilità, così il vicario degli dèi monoteisti impone il proprio mondo per rafforzare la convinzione giorno dopo giorno. L'imperativo è nascondere la miseria spirituale, esacerbando quella altrui. Per me va anche bene credere, ma pretendere di essere il pastore di chi crede, questo è troppo! (nota mia, secondo Gaber invece, se fa bene credere, fa molto male ... credere male. :D )
Mosè, Saulo di Tarso, Costantino, Maometto, in nome di .., si sono adoperati per gestire le forze oscure che li attraversavano e, proiettando sul mondo le loro perfidie, le hanno oscurate ancora di più, senza liberarsi (s.m.) di alcuna pena.
L'impero patologico della pulsione di morte non si cura con una irrorazione caotica o magica, ma con un lavoro filosofico su di sé. L'ateismo non è una terapia, ma una salute mentale recuperata. ;)


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Re: Non c'è più religione

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Michel Onfray "Trattato di ateologia! VI

Introduzione segue

Ogni lavoro su di sé, presuppone la filosofia, al contrario qualcuno pensa che si possa sopperire con la fede, le favole e il credinismo. Pertanto, s.m. è nescessario tornare all'illuminismo di Spinoza, Kant, Diderot, Nietzsche, Voltaire e altri, che vedremo, anche se in molti lo identificano invece con la Rivoluzione Francese!
Kant è bravissimo e La Critica della ragion pura contiene tutto quello che serve per far esplodere la metafisca occidentale, anche se poi rinuncia alla rottura completa e dichiara, alla fine, che fede e ragione sono due mondi separati (ma, dico io, che bisogno c'era di tante pagine, per poi postulare ancora Dio! :diavoletto: ). Perché Kant è stato, alla fine, poco kantiano? Noi dovremmo superarlo per essere coerenti con il suo pensiero e accettare la scommessa di quell'audacia cui ci invita, senza usarla lui stesso. :)


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Michel Onfray "Trattato di ateologia! VII

Introduzione segue


I Lumi, che vengno dopo Kant, sono noti: Feurrbach, Nietzsche, Marx, Freud e altri. e con loro si può dire che nasce una disciplina nuova: la possiamo chiamare ateologia. :) Il termine lo si trova per la prima volta nel 1950 in G. Battaille (Summa ateologica, che peraltro non è mai stata pubblicata).
Ma, al di là, di questo preliminare, al quale Battaille non ha dato seguito, devo dire che la disciplina implica l'analisi di molti campi: psicologia/psicanalisi (per esaminare i meccanismi della funzione fabulatrice), metafisica (per inseguire le genealogie della trascendenza), archeologia (per esaminare e smentire i luoghi delle geografie religiose) e poi storia, scienze comparate, mitologia, ermeneutica, linguistica, estetica e infine la filosofia, che sembra la più adatta per presiedere alla sistemazione di tutte queste discipline. Il tutto, credo e spero, porterà a una reale teoria dell'immanenza. ;)


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Michel Onfray "Trattato di ateologia! VIII

Parte prima


Dio è morto? È da vedere. Una così buona notizia avrebbe dovuto produrre effetti, ma per ora non c'è la minima prova! Si constata invece il culto del niente, la passione per il nulla, il gusto morboso del notturno, tipico di civiltà che finiscono. Insomma un quadro sinistro e deprimente! E a me pare che "la morte di Dio" sia servita, più che altro, a spingere gli scrittori a produrre vieppiù sacro, divino, religione; e noi dobbiamo nuotare in quest'acqua lustrale!
Nessuno naturalmente ha visto il cadavere (nemmeno Nietzsche :) ) e tutto è rimasto come prima: il dio invisibile da vivo, è rimasto lo stesso da morto. Una finzione non muore, un'illusione non trapassa, un racconto per bambini non si confuta. Dio appartiene al bestiario mitologico (come il drago e l'ippogrifo) e quindi, come loro, è destinato a rimanere nel vocabolario alla lettera D, fra Demetra e Dioniso. :diavoletto:
Dio, fabbricato dai mortali a loro immagine ipostatizzata, contro (appunto) la morte, non può che opporsi a essa e restare intonso.
Piuttosto potrebbe essere lui (e ci prova) a uccidere noi, perché Dio manda a morte tutto ciò che gli resiste: la ragione, l'intelligenza, lo spirito critico ...
La morte di Dio presuppone l'addomesticamento del nulla e siamo (purtroppo) anni luce da un tale progresso ontologico. :x


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Re: Non c'è più religione

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Michel Onfray "Trattato di ateologia! IX

Dio durerà quanto le ragioni che lo fanno esistere e i suoi negatori avranno la stessa sorte. ;) Proviamo con un esperimento mentale: il primo uomo che afferma Dio, deve anche non crederci:ì; il dubbio coesiste con la credenza. Pertanto il Dio sembra immortale, anche se non per i motivi comuni, ma perché la nevrosi, che porta a forgiare dèi, deriva dai moti abituali dell'inconscio.
Il termine di ateo, ancorché l'essenza sia sempre esistita, è molto tardiva in occidente, perché ad es. Socrate era così nominato, soloperché negava gli dèi della polis.
Dirsi ateo è difficile; nel nome è associata la condanna e l'etimo ci spiega che è solo una negazione a-. Non esiste alcun termine per qualificare positivamente colui che non si sottomette alle chimere e si colloca oltre il pensiero magico e le favole. :x
Quel che rimane è sempre la calunnia del *non* a partire da Epicuro, Lucrezio fino a Spinoza, Gassendi, La Mothe La Vayer. L'antifilosofia dei bacchettoni ha sempre avuto la meglio e pochi di questi sono stati letti, anche se grazie a loro si sono avuti (nell'altro campo) Pascal, Cartesio, Malebtanche e Kant. :)


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Michel Onfray "Trattato di ateologia! X

L'Homo sapiens (ma forse anche gli altri ominidi) ha visto Dio dappertutto e in ogni modo e, in due parole possiamo dire che nel mondo c'è stato un "panteismo perfetto". E i sostenitori dei vari dèi dispongono anche di una disciplina loro propria: la teologia, di cui (secondo alcuni) la filosofia doveva essere ancilla. :diavoletto: :crazy: :diavoletto:
A fronte invece sta, come abbiamo già scritto, la povertà del vocabolario ateista, che però si spiega facilmente con i pieni poteri che i religiosi esercitano da quindici secoli e, dato che la tolleranza non è una loro virtù, hanno adoperato ogni mezzo per rendere impossibile un pensiero diverso dal loro!
Un modo per esorcizzare gli altri è anche nel connotare il termine ateo/ismo come insulto, perché costui non credendo alla risurrezione del Cristo, è un negatore di tutto il pensiero vero. E allora anche i pagani sono atei e lo stesso nome assumono i protestanti per i cattolici. Per il poeta Ronsard, gli ugunotti sono atei e quindi anche la notte di San Bartolomeo ...
L'ateismo non comincia con quelli che la storiografia ufficile identifica e condanna come tali, perché Socrate, Epicuro, Protagora e altri antichi saranno stati forse agnostici o scettici, ma non certo atei, perché non hanno mai affermato l'inesistenza degli dèi!


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Re: Non c'è più religione

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Michel Onfray "Trattato di ateologia! XI

Il dio dei filosofi entra spesso in contrasto con quello di Abramo, Gesù (Giosuè) e Maometto. Innanzitutto perché il primo deriva dall'intelligenza, mentre il secondo implica quasi sempre il dogma e poi per la collusione fra potere temporale e spirituale. In effetti il pensare dio al di fuori del modello politico dominante diventa ateismo e per questo motivo la Chiesa taglia la lingua, impicca e brucia Giulio Cesare Vanini il 9 febbraio 1619, reo di aver scritto un'opera il cui titolo è "Anfiteatro dell'eterna provvidenza divino-magica ... contro i filosofi, gli atei, gli epicurei, i peripatetici e gli stoici". Non certo ateo costui, ma eterodosso e tanto basta!
Spinoza era veramente ateo, ma essendo ebreo, non fu bruciato. Però la comunità di Amsterdam pronuncia contro di lui parole di una brutalità estrema: esecrato, maledetto di giorno e di notte e gli uomini di Jahvè invocano la collera della loro finzione e vorrebbero che il suo nome fosse cancellato dalla faccia della Terra.
Obiettivo mancato. :D


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Re: Non c'è più religione

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Michel Onfray "Trattato di ateologia! XII

Se vogliamo trovare il primo ateo che si sia dichiarato, bisogna andare nel XVIII secolo e in quel torno di tempo troviamo l'abate Meslier (1664-1729) che pubblica un "Testament" nel quale spiega che cosa sono: la Chiesa, la religione, Gesù (Giosuè), Dio, ma anche l'aristocrazia, la monarchia, l'Ancien regime; e denuncia con una violenza mai vista prima l'ingiustizia sociale, la morale cristiana del dolore, professando al tempo stesso un comunismo anarchico, un'autentica e inaugurale filosofia materialista e un ateismo edonistico di sorprendente modernità. ;)
Il titolo del libro è forse poco essoterico, ma il sottotilo invece annuncia "Des dimostrations claire et évidentes de la Vanité e de la Fausseté de tiutes la Divinités e de toutes les Religions du Monde". :clap:
(Non credo ci sia bisogno di tradurre). ;) Il libro esce nel 1729, dopo la morte e il Nostro ci ha lavorato sopra per tutta la vita.


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Re: Non c'è più religione

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Michel Onfray "Trattato di ateologia! XIII

La storiografia proprone un "silenzio assordante" su Meslier, Holbach e su "L''essenza del Cristianesimo", 1841 di Feurbach! :x Quest'ultimo proprone una spiegazione di ciò che dio è. Non si limita a negarne l'esistenza, ma ne seziona la chimera. Gli umani, ossessionati dalle completezza, inventano una potenza dotata delle qualità opposte alle proprie. mortale/im- finito/in- limitato/il- etc. La religione diventa la pratica di alienazione per eccellenza, perché postula necessariamente la frattura dell'uomo con se stesso. La teologia è una patologia psichica alla quale Feuerbach oppone lantropologia basata su una specie di "chimica analitica"; propone metaforicamente di usare l'acqua fredda della ragione contro i calori e vapori religiosi, in particolare cristiani.
Ma, nonostante questo immenso cantiere filosofico, il nostro Ludwig resta un grande dimenticato dalla storia della filosofia dominante. :x

P.S. Penso che sarà su di lui il prossimo argomento della mia curiosità. :)


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Re: Non c'è più religione

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Michel Onfray "Trattato di ateologia! XIV

Feuerbach non era un filosofo di professione, bensì proprietario di una fabbrica di porcellana e amato dai suoi operai e neppure Nietzsche (aveva la cattefra di filologia), ma con lui il pensiero magico può cominciare a preoccuparsi e, per la prima volta, diventa famoso un pensiero postcristiano radicale ed elaborato in modo tale da poter essere considerato filosofico.
In effetti dopo "Al di là del bene e del male" e dell' "Anticristo" non può sussistere il mondo ideologico di prima. Certo, non può spazzar via da solo tutto il ciarpame ormai cristallizzato, ma rende possibile il cambiamento, da qui l'utilità di essere netzschiani. ;) Il che significa non accettare ogni sua parola, bensì pensare a partire da lui e soprattutto in modo dia-lettico; l'ateismo non deve funzionare come una fine, ma insegnarci anche che cosa fare dopo: un'altra morale, valori inediti, impensati. ;) Soltanto l'ateismo rende possibile l'uscita dal nichilismo, che le religioni (tutte) sottendono nell'unica vita che abbiamo!


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Re: Non c'è più religione

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Michel Onfray "Trattato di ateologia! XV

A chi ci dice, dopo l'undici settembre, che dobbiamo fare una scelta di campo, contrapponiamo che tutti questi c.d. monoteismi non fanno altro che continuare la loro guerra di religione proclamata già dal Libro di guerra del Signore, parte integrante della Torah/Bibbia e proseguita con il Corano!
La sinagoga, il tempio, la chiesa o la moschea sono luoghi dove l'intelligenza non si trova a suo agio e si predilige invece l'obbedienza ai dogmi e la sottomissione alla presunta parola di Dio! :x
Molto meglio la Genealogia della morale che le epistole ai Corinzi! :diavoletto:
Oggi si assiste però al ritorno in parecchi paesi della religione e questa è la prova che Dio non è morto, ma solo addormentato e l'insegnamento dellle religioni "fa rientrare il lupo nell'ovile", anche se sotto le mentite spoglie dell'amore universale per il prossimo! (nota mia, a proposito di prossimo va consultato ciò che la Bibbia intende per tale e questo si può fare se sapete le lingue antiche o se vi fate tradurre il "libro sacro" da chi conosce, appunto i testi originali, non fidatevi mai di quanto tradotto da chi, al massimo conosceva un po' di latino!) :carta:


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Michel Onfray "Trattato di ateologia! XVI

Le religioni dovrebbero essere insegnate all'interno delle varie discipline moderne, come protoscienze. Ad es. la vecchia alchimia,si cita nel corso di chimica, oppure, dal punto di vista epistemologico, si insegna che il mito, le favole, la finzione precedono la storia. La religione deriva da una forma di razionalità primitiva, ormai datata!
Insegnare l'ateismo implica sezionare il sentimento religioso: la paura, l'incapacità di guardare la morte, l'impossibile coscienza dell'incompletezza e della finitudine e richiede di smontare tutti quei placebo ontologici. Insomma un po' come la psicanalisi affronta la follia! :diavoletto:
Abbiamo detto che Dio non è ancora morto, ma come un'era precristiana è stata seguita da quella cristiana, ci sono segnali evidenti che sta per seguire un'era post-monoteista e il periodo di turbolenze in cui ci troviamo indica l'interesse e l'utilità per un progetto ateologico. ;)


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Re: Non c'è più religione

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Michel Onfray "Trattato di ateologia! XVII

L'età contemporanea sembre atea, ma solo agli occhi dei credenti (nota mia, credini), in realtà è nichilista e infatti persiste la vulgata che il male e la negatività sono un prodotto dell'ateismo (nota mia, e infatti il "non c'è più religione! è usato con il punto esclamativo :x ). Il luogo comune per l'esame di maturità "... se Dio non esiste, allora tutto è permesso" continua a produrre effetti perversi, anche se poi è vero il contrario!
Con Dio sono non solo permessi, ma obbligatorii i peggiori atti che il genere umano abbia mai pensato! :grr: In nome di chi è stato legittimato il colonialismo, l'espropriazione, l'odio, l'animosità/guerra fra i popoli anche vicini, il riferimento cristiano ai mercanti del tempio o a un Gesù (Giosuè) che pretende di venire a portare la spada e che giustifica le Crociate (anche contro gli Albigesi!), l'Inquisizione, la strage di San Bartolomeo, i roghi, l'Indice, gli etnocidi nordamericani, il sostegno ai fascismi del XX secolo, la chiara rivendicazione in quasi ogni pagina del Corano dell'appello a distruggere gli infedeli in nome di un Dio misericordioso? Può bastare? :dubbio: :dubbio: :dubbio:


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Re: Non c'è più religione

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Michel Onfray "Trattato di ateologia! XVIII

Smettiamola dunque di associare il bene a Dio e il male alla sua assenza; ma dicevamo che la nostra era un'epoca non ateista, ma che tende al nichilismo. Esso è consustanziale all'esistenza di una religione ebraico-cristiana in decadenza e di un postcristianesimo ancora in fieri.
La quasi scomparsa delle pratiche religiose in Europa, l'apparente autonomia dell'etica rispetto alla religione, la presenza nelle chiese solo per i funerali, sembrerebbero testimonianze di un'epoca incurante del cristianesimo, ma occorre fare attenzione, perché è solo apparenza; l'influenza delle gerarchie cattoliche è tutt'ora presente in molti Stati! Anche assenti, i conquistatori restano tali, perché sono entrati subdolamente nella testa dei sudditi e, come dice la parola, i soggetti restano modellati da due millenni di storia e di dominazione ideologica. Da qui la permanenza e l'attualità di una lotta contro questa forza tanto più minacciosa, in quanto dà l'impressione di essere in decadenza. :x


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Michel Onfray "Trattato di ateologia! XIX

Certo nessuno (nota mia, a parte un mio amico di Brescia :D ) crede nella transustanziazione e similia; e ormai nemmeno il papa attuale pensa che l'inferno esista, ma il substrato cattolico c'è eccome. Dopo la morte, non il nulla, ma qualcosa. Deve esserci un "quid" che giustifica, legittima, dà senso, altrimenti ... :x :x :x
Questa credenza genera una superstizione tenace, che si traduce nel sottomettersi alla superstizione dominante nel paese natale e come diceva Montaigne, si è cristiani come piccardi o bretoni. ;)
L'ateismo implica l'abbandono di ogni trascendenza, la lettura filologica della Bibbia e in definitiva il superamento delle incancrenite acquisizioni cristiane in tema di virtù e vizi!
Kant proponeva un'etica laica (nota mia, meglio laicista), ma se si legge bene il grande filosofo, si scoprirà che anche lì c'è un inestinguibile contenuto ebraico-cristiano! La montagna kantiana, in definitiva non partorisce altro che il topolino cristiano!
Si ride dei discorsi in cui il vecchio papa condannava il preservativo (nota mia, secondo me non c'era molto da ridere nel condannare al S.I.D.A. milioni persone!), ma molti matrimoni si celebrano ancora in chiesa e si registra un numero infimo di sepolture civili. :(


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Re: Non c'è più religione

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Michel Onfray "Trattato di ateologia! XX

(Come dice Galimberti) Tutto nell'Occidente è ancora cristiano e la bioetica c.d. laica è l'esempio del dominio invisibile, ma vero, delle spirito giudaico-cristiano. A parte la legalizzazione dell'aborto e la contraccezione artificiale, la medicina occidentale aderisce quasi perfettamente alle posizioni della Chiesa: condanna la transgenesi, la sperimentazione sull'embrione, la FIVET (nota mia, non so che cosa sia ;) ), la maternità surrogata, la procreazione medicalmente assistita per le coppie non sposate o omosessuali, la clonazione riproduttiva, l'uso terapeutico della cannabis, ma soprattutto l'EUTANASIA.
Certo, quando i curanti avvicinano un corpo malato, ignorano che stanno pensando (per forza di secoli) in modo giudaico-cristiano e quindi ecco spiegata la diferenza con una cultura atea. Quest'ultima altro non è che un lavoro teso alla cancellazione di queste struttere invisibili!


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Re: Non c'è più religione

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Michel Onfray "Trattato di ateologia! XXI

Altro esempio: il diritto. Gli strumenti, la tecnica, la logica e quel che c'è di metafisico in esso, deriva da ciò che insegna la favola del paradiso originario: un uomo libero, dunque rersponsabile e quindi, eventualmente, colpevole. Ogni azione, secondo l'interpretazione volgare della Bibbia, deriva da una libera scelta in seguito a una volontà informata.
Il postulato del libero arbitrio è indispensabile per progettare lo svolgimento di ogni operazione repressiva e infatti la consumazione del frutto proibito deriva da un atto volontario. Adamo ed Eva hanno preferito il vizio alla virtù! E Dio non esita a condannarli, insieme con la loro discendenza e "mutatis mutandis" il giudice può recitare la parte di Dio sulla Terra!
Nei palazzi di giustizia si ignora ciò che invece è chiarito abbastanza bene dal pensiero post-cristiano della psicanalisi e dai filosofi (uno per tutti, Spinoza), che mettono in evidenza la potenza di determinati inconsci, psicologici, culturali, sociali, familiari, etologici etc.



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Re: Non c'è più religione

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Michel Onfray "Trattato di ateologia! XXII

Il carattere invisibile (incoscio addirittura) del processo di subornazione dei laici, implica anche l'ignoranza della cultura ebraico-cristiana di quasi tutti (dominanti e dominati). :( La religione è dentro il vissuto quotidiano dei più, ma non si è mai tradotta in pensiero (critico): alla messa si ascolta il solito Paolo con le sue lettere, ma non si sente mai parlare di di Giovanni Crisostomo (nota mia, uno dei presunti mandanti del massacro di Ipazia), si celebra ogni anno il Natale, ma non si sa niente del come la Chiesa ha recuperato questa data (pagana); quasi nessuno dei fedeli ha mai letto i c.d. vangeli apocrifi e quest'ultima parola è comunemente tradotta "falsi", anche se così non è! Per non parlare poi dei vari dogmi papali, tipo l'infallibilità e l'immacolata concezione.
L'antica esortazione del libro della Genesi, a non cercare di sapere e contentarsi di credere e obbedire, è stata recepita da tutti i monoteismi e l'etimologia di musulmano ... :crazy:
P.S. La religione ha bisogno di innocenza, incultura e di ignoranza per proliferare.


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Re: Non c'è più religione

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Michel Onfray "Trattato di ateologia! XXIII

Qualcuno può pretendere che la cultura religiosa e storica esiste e magari ha anche ragione in teoria, ma entriamo nel dettaglio.
a) Dalla presunta conversione di Costantino, la chiesa ha scelto il campo dei potenti, trascurando i deboli; la risposta è "Teologia della liberazione". Però è stata condannata da Giovanni Paolo II, capo e mono-guida della Chiesa (dogma dell'infallibilità).
b) Il cristianesimo paolino disprezza le donne; replica "Estasi mistica", anche se poi si scopre che ogni manifestazione di questo tipo ha suscitato in Vaticano una condanna, in vita dell'erotomane.
c) Genocidi amerindi, tanto i devoti colonizzatori negavano che gli Indiani avessero l'anima!? C'è Bartolomeo de Las Casas, difensore degli indiani (appunto). Ma si trascura il fatto che questo bravo cristiano ha nondimeno alimentato i roghi con i libri scritti dai guatemaltechi.
d,e,f, ...
La stessa logica anima gli interpreti della legge coranica!
In definitiva, quasi tutti gli ebrei, cristiani e musulmani si costruiscono una morale su misura che implica, a secondo delle loro convenienze, l'estrazione dei frammenti dal corpus dei loro libri sacri, a scapito naturalmente della totalità della loro religione e questo permette tuttora, anche senza apparire, di essere ...


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Re: Non c'è più religione

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Michel Onfray "Trattato di ateologia! XXIV

Occorre intenderci sulla definizione di ateismo: la negazione di Dio non è uno scopo, ma solo un mezzo per arrivare a un'etica postcristiana. E per far questo, il primo atto consiste nel superare il cristianesimo senza Dio, vale a dire quello dell'ateo-devoto: sa che Dio non esiste, ma afferma l'eccellenza dei valori cristiani e il carattere insuperabile della morale evangelica.
Il superamento di questa pseudo morale si è verificata nella storia dalle parti degli anglosassoni J. Bentham (Deontologia!) e J. Stuart MIll. Entrambi mirano a edifici modesti, ma abitabili, non immense cattedrali invivibili, come l'idealismo tedesco. Bene e male coesistono in relazione all'utilità e alla felicità del maggior numero possibile. Nessun bisogno di minacciare un inferno o di far balenare un paradiso per spingere all'azione utile e quindi giusta e retta. Un'etica senza obbligazioni, né sanzioni trascendenti, ma vera e reale (nota mia, tutto il contrario dell'altra, che oltre che irrealizzabile è anche falsa!).


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Re: Non c'è più religione

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Michel Onfray "Trattato di ateologia! XXV

Possiamo chiederci quale sia il fondamento delle religioni monoteistiche e la risposta, se si guarda bene è: l'odio per l'intelligenza, alla quale si preferisce l'obbedienza/sottomissione; odio per la vita, accompagnato (è ovvio) da un'indefettibile passione per "thanatos"; odio per questo mondo e valorizzazione invece "dell'altro", perché rappresenta l'unica possibilità di senso; odio per il corpo corruttibile, mentra l'anima divina è rivestita di ogni qualità; odio per le donne, infine, collegate al sesso non procreativo, evviva invece il "moltiplicatevi"!
P.S. Nel prossimo capitolo vedremo com'è possibile conoscere meglio quel che vogliamo "abbattere" e lo possiamo fare, se analizziamo quella religione che ci è più vicina. Dobbiamo scoprire come prende corpo una mitologia, ovvero potremo procedere a ciò che in filosofia si chiama decostruzione e per noi sarà quella del cristianesimo. :)


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Re: Non c'è più religione

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Michel Onfray "Trattato di ateologia! XXVI

La costruzione di Giosuè (tradotto in latino Iesus, italiano Gesù) avviene in una fucina identificabile con un periodo storico di un paio di secoli. Altro non è che la cristallizzazione dell'isteria di un'epoca in una figura che catalizza il meraviglioso e raccoglie in un personaggio concettuale le aspirazioni millenaristiche, profetiche e apocalittiche di quel periodo. Paolo di Tarso si crede incaricato da dio (come poi sarà Maometto) quando invece si limita a gestire la propria nevrosi: l'odio verso se stesso trasformato in odio verso il mondo; la sua impotenza fisica, il suo risentimento, la rivincita di un aborto (secondo il suo stesso termine), trasformati in una individualità che si diffonde in tuto il bacino mediterraneo.
La decostruzione del cristianesimo implica lo smontaggio della finzione, ma anche l'analisi di come questa nevrosi riesca a diventare planetaria e in primis c'è la considerazione storica sulla conversione politica di Costantino per ragioni di puro opportunismo. Solo dopo la presa del potere di Costui una pratica limitata a un gruppo di "illuminati" si è estesa a tutto un impero e con Teodosio e l'editto di Tessalonica i cristiani, da perseguitati e minoritari, diventeranno persecutori e maggioritari.


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Re: Non c'è più religione

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Michel Onfray "Trattato di ateologia! XXVII

Costantino mette in piedi un impero totalitario che promulga leggi violente contro i pagani e pratica una politica sistematica volta allo sterminio degli avversari (compresi moglie e figlio) e inaugura quel che saranno i secoli del potere proveniente da Dio, ove lo spirituale si confonde con il temporale! In nome di Dio, ma tramite i suoi sedicenti servitori, il Cielo comanda ciò che deve essere fatto, pensato,vissuto e praticato sulla Terra per essere gradito a LUI! E gli stessi che pretendono di portare la Sua parola affermano la loro competenza nell'interpretazione che Egli pensa delle azione compiute in suo nome.
DEUS VULT! e EXTRA ECCLESIAM NULLA SALUS


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Re: Non c'è più religione

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Michel Onfray "Trattato di ateologia! XXVIII

Sappiamo che gòli animali non sono contagiati da Dio; indenni alla religione, ignorano incenso e ostie, le genuflessioni e le preghiere, né li vediamo in estasi davanti agli astri o ai sacerdoti. :) Con Senofane e Spinoza, pensiamo che se si creassero un Dio, lo farebbero a loro immagine: gli asini con grandi orecchie e gli elefanti con la proposcide. Del pari gli uomini, dovendone creare Uno, lo hanno fatto violento, geloso, vendicatore, misogino, aggressivo, tirannico, intollerante! Per farla breve, dànno forma alla loro pulsione di morte e ne fanno una macchina lanciata contro il genere umano e quindi, anche se stessi.
Soltanto l'uomo si inginocchia, umilia e crede fermamente (all'inizio) alle storie nate dalla preoccupazione di dover guardare in faccia il destino.
La vita appare invivibile se la morte ne è la fine inevitabile e allora stabiliscono che è meglio morire un po' tutti i giorni per poter credere che i trapasso sarà più facile. E le favole hanno lo scopo di impiantare la morte "hic et nunc" in nome dell'eternità futura in cielo. In questo modo sprecano il solo bene di cui disponiamo. Chi non teme la morte, questa per lui arriva sola una volta, per gli altri ... tutti imomenti. :x


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Michel Onfray "Trattato di ateologia! XXIX

Si sa che i monoteismi sono le religioni del "Libro", che dovrebbe essere unico e che raccoglie in forma enciclopedica tutto ciò che bisogna conoscere; è fortemente sconsigliato andare a cercare in altri libri ciò che si trova in esso! E Paolo negli Atti degli apostoli (19,19) incita a bruciare i manoscritti pericolosi! I suoi moniti saranno seguiti da Costantino e altri imperatori cristianissimi: mettono al bando e interdiscono filosofi, perseguitano sacerdoti politeisti, imprigionati e in parte uccisi, dopo averne impedito l'esistenza sociale. L'odio per i libri non cristiani produce un impoverimento generale della civiltà e, secoli dopo, la Santa Inquisizione completerà l'opera di sradicamento di tutto ciò che si discosta dalla linea della Chiesa cattolica, apostolica e romana.
Contro chi non recita a mente il Corano i musulmani agiscono allo stesso modo e si paga a caro prezzo ogni tentativo di libero pensiero.
Ebrei, cristiani e musulmani amano gli esercizi di memoria e apprezzano particolarmente il salmodiare e le litanie! :)


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Re: Non c'è più religione

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Michel Onfray "Trattato di ateologia! XXX

La legge del libro unico totale (fonte di ogni sapere) porta a scartare il ricorso ad altre conoscenze e infatti il monoteismo non ama, salvo quando fa comodo, il lavoro degli scienziati. Talvolta si usa la scienza, ma solo per strumentalizzarla, cioè non per se stessa, ma per incrementare la pratica religiosa. Dopo secoli di cultura musulmana non si registra in quell'area nessuna scoperta di rilievo nel campo della scienza laica e, sin dai tempi del primo cristianesimo, i culti precedenti sono oggetto di condanna integrale e la scienza che ha prodotto, è respinta! Per fare qualche esempio (fra mille), vada retro la geometria di Euclide, la fisica di Archimede, la geografia di Eratostene, l'astronomia di Aristarco, la medicina di Ippocrate, l'anatomia di Erofilo; esse non sono abbastanza cristiane. :grr:
Voltare le spalle alle conquiste di questi geni significa, come minimo, arrestarsi, ma per loro è molto meglio così, perché per un buon monoteista è preferibile la notte dell'ignoranza, foriera di credenza nelle favole. :crazy:


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Ogni Epoca ha le sue Streghe: anche la nostra - Alessandro Barbero (Marzo 2021)



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Re: Non c'è più religione

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Michel Onfray "Trattato di ateologia! XXXI

In fatto di scienza, la Chiesa si sbaglia (da sempre) su tutto e per contrastare la verità epistemologica essa ha sempre perseguito lo scopritore!
Un esermpio della tendenza antiscientifica è la condanna costante e accanita delle ipotesi materialistiche nate in Grecia dal genio di Leucippo e Democrito e proseguite poi con Diogene di Enoanda, Epicuro, Lucrezio e Filodemo di Gadara.
Il "De rerum natura" offre l'esposizione meglio riuscita della fisica epicurea e, se tutto è composto di atomi, lo sono anche la c.d. anima, lo spirito e gli dèi!
Questa fisica antica trova conferma nell'epoca del microscopio a scansione elettronica, degli acceleratori di particelle, dei positroni, della fissione nucleare; tutta via la Chiesa persiste ancora in una posizione idealistica. Per loro esiste ancora l'anima, irriducibile a ogni materia!
P.S. Va detto che il concetto di anima non è farina del loro sacco, bensì Agosatino l'à copiato da Platone, con gli opportuni accorgimenti "pro domo sua".


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Re: Non c'è più religione

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Michel Onfray "Trattato di ateologia! XXXII

Non sorprende che il materialismo costituisca la bestia nera del cristianesimo sin dalle origini. La Chiesa non indietreggia davanti a nulla, pur di screditare questa coerente filosofia che cerca di render conto di ogni aspetto della realtà.
I padri della chiesa e chi per loro cominciano con il calunniare l'etica di Epicuro e si rivoltano i concetti; pensate a che cosa s'intende ancor oggi per epucureo, se non quel che voleva l'infame Agostino: godimento bestiale e grossolano, ricerca del piacere in ogni modo!!!
E invece il Nostro aveva scritto che il piacere è assenza di turbamento, atarassia, è nobile cosa la povertà accettata con gioia, è non solo più bello ma anche più piacevole fare il bene anziché riceverlo, etc.
Calunniate dieci, cento volte, un secolo, dieci secoli, resta sempre qualcosa di utile per il partito del sicofante, San Gerolamo, per primo. (Nota mia e questo sistema fu poi ripreso da Joseph Goebbels)


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Re: Non c'è più religione

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Michel Onfray "Trattato di ateologia! XXXIII

La Chiesa colpisce ovunque appaia un sospetto di materialismo e Giordano Bruno, un monaco che non ha mai negato l'esistenza di Dio, viene bruciato a causa delle asserzioni materialistiche, cioè la coestensività di Dio e del mondo, ovvero che Dio può esistere solo in forma estesa, quella res extensa che sarà resa ufficiale poi da Cartesio. Giordano Bruno vede lo spirito come particelle di atomi e la divinità composta di materia e ne rappresenta il mistero risolto. La Chiesa invece crede nell'incarnazione, ma senza atomi! :x
E che cosa si rimprovera a Galileo? Più che l'eliocentrismo, la sua presa di posizione materialistica e allora al Toscano si fa confessare un reato minore e non quello che, altrimenti, lo avrebbe portato al rogo!


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Re: Non c'è più religione

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Michel Onfray "Trattato di ateologia! XXXIV

Per quale ragione la Chiesa ha tanto interesse a perseguitare i difensori della concezione atomistica del mondo? Anzitutto perché essa conduce all'esistenza di un dio materiale e quindi privo di tutte le caratteristiche che figurano nella sua cartà d'identità cristiana. Ma esiste anche un'altra ragione, ovvero la transustansazione. Il Cristo, ferrato in linguistica, usa il performativo e con la sola parola dà forma a qualcosa di reale (carne e sangue). La Chiesa dei primi tempi impone questo miracolo come dogma di fede, ma il catechismo, versione XXI secolo, afferma sempre la presenza reale di Cristo nelle specie eucaristiche. Il che significa accettare l'esortazione dci Paolo di Tarso, che nella lettera ai Corinzi (12,8) afferma con gioia che "La scienza sarà abolita". :crazy:


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Re: Non c'è più religione

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Michel Onfray "Trattato di ateologia! XXXV

Per far passare la credenza nella transustansazione occorrono parecchie contorsioni intellettuali e non delle minori. I cristiani scoprono che Epicuro sarebbe molto deleterio se si conoscesse: per lui l'ostia è solo un insieme di atomi, materia, tutto qua, niente di utile per la metafisica. E l'analisi atomica contemporane ha dato ragione a Democrito, Epicuro e Lucrezio. ;) E la Chiesa ha pensato bene di screditare questi filosofi, distorcendo le loro biografie, deformando la loro etica che da ascetica e laicista, si trasforma in licenza e sfrenata bestialità. (Mentre il genocidio della bibbia diventa amore per il prossimo!) :grr:
Nel 1340 Nicola d'Autrecourt ha la sfrontatezza di proporre una teoria della luce estremamente moderna, quindi atomistica: crede nella natura corposcolare di essa (oggi questa teoria ha trovato convalida).
Senza esitare la Chiesa lo costringe all'abiura e brucia i suoi scritti. È l'inizio di una persecuzione capillare di tutte le ricerche sull'atomismo, che dura ancora oggi.


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Re: Non c'è più religione

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Michel Onfray "Trattato di ateologia! XXXVI

Se si esaminano un po' le reazioni della Chiesa di fronte alle scoperte scientifiche degli ultimi mille anni, si rimane stupefatti degli insuccessi accumulati! Non c'è una scoperta, poi confermata, cui loro non si siano opposti, una per tutte: la datazione del Mondo; i cristiani affermano che ha 4.000 anni, né più né meno e la geologia che dice 13 miliardi e mezzo è una disciplina inaffidabile! :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto:
Si comprende che per arrivare a questo fenomenale tasso di successo nel fallimento :) , la Chiesa ha dovuto dimostrare una determinazione straordinaria: la persecuzione, la messa all'indice, i roghi, la proibizione della lettura diretta della Bibbia, etc. Tutto si tiene! P.S. IL frutto dell'albero della conoscenza libera un'amarezza che dura a lungo in bocca ...


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Michel Onfray "Trattato di ateologia! XXXVII

I monoteismi non amano l'intelligenza e odiano il mondo, questo unico mondo, perché esso è frutto del peccato originale fino alla fine dei tempi! (nota mia, in realtà gli ebrei ad esso non credono, perché nella Bibbia non c'è nessun rifeimento; è una pura invenzione di San Paolo)
Per creare un mondo antimateria, le Idee di Platone sono utilissime, perché, come Dio, sono eterne, prive di estensione e resistono a ogni interpretazione fenomenica; non hanno bisogno che di se stesse. :)
L'immanenza è considerata solo se serve da sgabello per la trascendenza e da questa dicotomia Terra/Cielo non può che nascere il vuoto esistenziale e il malessere umano. La speranza di un aldilà genera immancabilemente la disperazione qui e ora, oppure l'imbecille beatitudine del "pastore della stella" nel presepio. :diavoletto:


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
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"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

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Re: Non c'è più religione

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Michel Onfray "Trattato di ateologia! XXXVIII

Il mondo irreale dei monoteismi produce due creature fantastiche: l'Angelo e il Paradiso. Il ruolo principale del primi, perché poi gli angeli sono molti, è lodare l'eterno alla corte celeste, perché Dio ignora le piccolezze, ma ama che la sua grandezza sia celebrata. :D
Talvolta li si vede anche lasciare la loro dimora per portare messaggi agli uomini (come l'Ermes pagano :) ). Esistono anche gli angeli caduti: gli insubordinati, i ribelli e saranno identificati poi come diavoli! :x
Come abbiamo detto, il luogo di questi esseri impossibili (esso stesso lo è) si chiama Paradiso (giardino recintato). Ivi regna un'eterna primavera, non si è più sottomessi al bisogno; si cancellano dal proprio vocabolario il dispiacere, la paura e il desiderio, in altre parole ... l'uomo. :grr: Ma chi può rifiutare questo se, come si è detto, il messaggio è rivolto ai "poveri di spirito"? :dubbio: :dubbio: :dubbio:


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Re: Non c'è più religione

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Michel Onfray "Trattato di ateologia! XXXIX

Bisogna vedere nell'odio per le donne, che accomuna i monoteismi, la conseguenza logica del rancore verso l'intelligenza? Crediamo di sì e a questo si aggiunge il livore per tutto ciò che esse rappresentano: il desiderio, il piacere, la vita. Il "Grande" Agostino assicura che tramite la donna si perpetua il peccato originale: anche se con il piccolo contributo dello sperma maschile, è dal ventre della madre che il peccatore nasce!
Per salvarsi dalla loro negatività consustanziale le donne hanno solo una soluzione; sposare un uomo e dargli più figli possibile, perché la sposa/madre deve uccidere la donna! Per questo motivo si sancisce l'impurità delle mestruazioni; l'infecondità è per un monetista il peggiore degli insulti e la sessualità dissociata dalla procreazione il male assoluto!
In nome di questo stesso principio si condannano a morte gli omosessuali.

P.S. Per chi ama gli improperi, gli si possono consigliare le innumerevoli imprecazioni misogene di Paolo di Tarso e di tutti coloro che nel Cattolicesimo l'anno seguito!


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Re: Non c'è più religione

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lemond ha scritto: martedì 23 marzo 2021, 9:32 Michel Onfray "Trattato di ateologia! XXXIX

Bisogna vedere nell'odio per le donne, che accomuna i monoteismi, la conseguenza logica del rancore verso l'intelligenza? Crediamo di sì e a questo si aggiunge il livore per tutto ciò che esse rappresentano: il desiderio, il piacere, la vita. Il "Grande" Agostino assicura che tramite la donna si perpetua il peccato originale: anche se con il piccolo contributo dello sperma maschile, è dal ventre della madre che il peccatore nasce!
Per salvarsi dalla loro negatività consustanziale le donne hanno solo una soluzione; sposare un uomo e dargli più figli possibile, perché la sposa/madre deve uccidere la donna! Per questo motivo si sancisce l'impurità delle mestruazioni; l'infecondità è per un monetista il peggiore degli insulti e la sessualità dissociata dalla procreazione il male assoluto!
In nome di questo stesso principio si condannano a morte gli omosessuali.

P.S. Per chi ama gli improperi, gli si possono consigliare le innumerevoli imprecazioni misogene di Paolo di Tarso e di tutti coloro che nel Cattolicesimo l'anno seguito!
questo post pone una questione ancora oggi fondamentale nella religione contemporanea, secondo me.
Innanzitutto bisogna distinguere il presunto '"odio" per le donne delle religioni monoteiste dal "sospetto" per il piacere, ma ancor più la distinzione tra piaceri diversi.
Credo che sia facilmente comprensibile che "il desiderio, il piacere, la vita" non siano affatto rappresentati unicamente dal corpo della donna, quanto dal corpo in sè, maschile o femminile che sia. E' infatti il rapporto con il corpo dell'uomo e della donna uno dei temi ancora oggi attuali e assolutamente aggirati, o piuttosto, non colti, dalla cultura contemporanea.
Per quanto riguarda il cristianesimo, le prime comunità cristiane erano popolate a una maggioranza di donne, proprio per il fatto che nel cristianesimo veniva riconosciuta alla donna comune (non la "mater familias" delle domus patrizie romane....) una dignità che nel mondo antico non esisteva, considerato che Gesù fu un "rabbì" circondato e grandemente amato proprio da una notevole quantità di donne, cosa tutto sommato insolita per l'epoca. O almeno così è riportato dalle "fonti" cristiane (per chi crede alla verità storica di tali fonti, ovviamente), dunque, a prescindere dalla verità storica delle "fonti" cristiane, per lo meno si può dire che i primi cristiani non avessero alcuna forma di imbarazzo nell'affermare che il loro "maestro" fosse circondato da donne. Evidentemente non c'era nulla, nel loro insegnamento, che vedesse con sospetto la donna, e tantomeno che ci trovassero alcunchè da nascondere. Ed è concetto solidamente radicato nella teologia cristiana il fatto che Dio non possa fare a meno della donna per realizzare sè stesso come Trinità. Dunque nella teologia cristiana la natura della donna ha una dimensione divina che l'uomo non ha.
Il vero "problema" nella storia del cristianesimo è da sempre costituito viceversa dal rapporto con i piaceri della vita comune, che si realizzano attraverso l'uso del corpo. Questo nelle varie epoche, in società per lunghi secoli maschiliste, in cui la donna era considerata l'oggetto per eccellenza da utilizzare per il piacere sessuale, e non il viceversa, diventò la "caratteristica" della femminilità. Ma il problema era il maschilismo indiscutibile della società europea lungo i secoli, più o meno attuenuatosi od esacerbatosi nei secoli, ma sempre per lo più funzionante, non la teologia cristiana in sè.
Una cosa reale, invece, è quella specie di dicotomia corpo-spirito che si instaura nella tradizione cristiana inizialmente con le lettere di Paolo, interpretate in un certo senso, e con cui ancora oggi facciamo i conti.
E questo apre una riflessione molto complessa, e lunga. A mio parere poche società nella storia sono state intrise di questa dicotomia, come l'attuale , abbastanza pacificamente definibile ancora come post-vittoriana, con buona pace dei teorici della rivoluzione sessuale....e questo considerando l'epoca vittoriana ben lungi dall'essere "oscurantista", ma viceversa una delle più attive nella produzione e proliferazione del piacere sessuale.
Tuttavia, con essa, si è instaurato in maniera ancora più forte il senso di quella dicotomia tra corpo e spirito di cui sopra, ancora oggi funzionante.


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Re: Non c'è più religione

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herbie ha scritto: martedì 23 marzo 2021, 13:02
questo post pone una questione ancora oggi fondamentale nella religione contemporanea, secondo me.
Innanzitutto bisogna distinguere il presunto '"odio" per le donne delle religioni monoteiste dal "sospetto" per il piacere, ma ancor più la distinzione tra piaceri diversi.
Credo che sia facilmente comprensibile che "il desiderio, il piacere, la vita" non siano affatto rappresentati unicamente dal corpo della donna, quanto dal corpo in sè, maschile o femminile che sia. E' infatti il rapporto con il corpo dell'uomo e della donna uno dei temi ancora oggi attuali e assolutamente aggirati, o piuttosto, non colti, dalla cultura contemporanea.
Per quanto riguarda il cristianesimo, le prime comunità cristiane erano popolate a una maggioranza di donne, proprio per il fatto che nel cristianesimo veniva riconosciuta alla donna comune (non la "mater familias" delle domus patrizie romane....) una dignità che nel mondo antico non esisteva, considerato che Gesù fu un "rabbì" circondato e grandemente amato proprio da una notevole quantità di donne, cosa tutto sommato insolita per l'epoca. O almeno così è riportato dalle "fonti" cristiane (per chi crede alla verità storica di tali fonti, ovviamente), dunque, a prescindere dalla verità storica delle "fonti" cristiane, per lo meno si può dire che i primi cristiani non avessero alcuna forma di imbarazzo nell'affermare che il loro "maestro" fosse circondato da donne. Evidentemente non c'era nulla, nel loro insegnamento, che vedesse con sospetto la donna, e tantomeno che ci trovassero alcunchè da nascondere. Ed è concetto solidamente radicato nella teologia cristiana il fatto che Dio non possa fare a meno della donna per realizzare sè stesso come Trinità. Dunque nella teologia cristiana la natura della donna ha una dimensione divina che l'uomo non ha.
Il vero "problema" nella storia del cristianesimo è da sempre costituito viceversa dal rapporto con i piaceri della vita comune, che si realizzano attraverso l'uso del corpo. Questo nelle varie epoche, in società per lunghi secoli maschiliste, in cui la donna era considerata l'oggetto per eccellenza da utilizzare per il piacere sessuale, e non il viceversa, diventò la "caratteristica" della femminilità. Ma il problema era il maschilismo indiscutibile della società europea lungo i secoli, più o meno attuenuatosi od esacerbatosi nei secoli, ma sempre per lo più funzionante, non la teologia cristiana in sè.
Una cosa reale, invece, è quella specie di dicotomia corpo-spirito che si instaura nella tradizione cristiana inizialmente con le lettere di Paolo, interpretate in un certo senso, e con cui ancora oggi facciamo i conti.
E questo apre una riflessione molto complessa, e lunga. A mio parere poche società nella storia sono state intrise di questa dicotomia, come l'attuale , abbastanza pacificamente definibile ancora come post-vittoriana, con buona pace dei teorici della rivoluzione sessuale....e questo considerando l'epoca vittoriana ben lungi dall'essere "oscurantista", ma viceversa una delle più attive nella produzione e proliferazione del piacere sessuale.
Tuttavia, con essa, si è instaurato in maniera ancora più forte il senso di quella dicotomia tra corpo e spirito di cui sopra, ancora oggi funzionante.
Molto interessante quanto scrivi, oltre che degno di rispetto e sottolineo che questo deve andare a chi se lo merita e non indiscrimnitamente a tutti come sostengono in molti. :diavoletto:
Quello che però vorrei osservare è che Giosuè (tradotto in italiano Gesù) ammesso anche che sia esitito, non c'entra nulla con il Cristianesimo reale (un po' come Marx e il comunismo in URRS). Il monoteismo di stampo cattolico è una costruzione di Paolo->Costantino->Agostino-Tommaso, con qualche riferimento, a piacere, dalla Bibbia. Poi è vero che in tutte le civiltà antiche, massime in Grecia, l'antifemminismo era imperante, solo che quello cristiano dura tutt'ora, in Unione Sovietica invece la donna aveva più importanza, anche se la moglie di Lenin non riuscì a impedire a Stalin di andare al potere. ;)


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Re: Non c'è più religione

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lemond ha scritto: martedì 23 marzo 2021, 15:00
Molto interessante quanto scrivi, oltre che degno di rispetto e sottolineo che questo deve andare a chi se lo merita e non indiscrimnitamente a tutti come sostengono in molti. :diavoletto:
Quello che però vorrei osservare è che Giosuè (tradotto in italiano Gesù) ammesso anche che sia esitito, non c'entra nulla con il Cristianesimo reale (un po' come Marx e il comunismo in URRS). Il monoteismo di stampo cattolico è una costruzione di Paolo->Costantino->Agostino-Tommaso, con qualche riferimento, a piacere, dalla Bibbia. Poi è vero che in tutte le civiltà antiche, massime in Grecia, l'antifemminismo era imperante, solo che quello cristiano dura tutt'ora, in Unione Sovietica invece la donna aveva più importanza, anche se la moglie di Lenin non riuscì a impedire a Stalin di andare al potere. ;)
grazie lemond, ho scritto cose che penso io, opinabilissime, ovviamente....sarebbe l'inizio di un lungo discorso, ma mi fermo qui, anche perchè occorrebbe molto tempo per chiarire tutto e farlo con precisione.


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nino58
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Re: Non c'è più religione

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lemond ha scritto: martedì 23 marzo 2021, 15:00
herbie ha scritto: martedì 23 marzo 2021, 13:02
questo post pone una questione ancora oggi fondamentale nella religione contemporanea, secondo me.
Innanzitutto bisogna distinguere il presunto '"odio" per le donne delle religioni monoteiste dal "sospetto" per il piacere, ma ancor più la distinzione tra piaceri diversi.
Credo che sia facilmente comprensibile che "il desiderio, il piacere, la vita" non siano affatto rappresentati unicamente dal corpo della donna, quanto dal corpo in sè, maschile o femminile che sia. E' infatti il rapporto con il corpo dell'uomo e della donna uno dei temi ancora oggi attuali e assolutamente aggirati, o piuttosto, non colti, dalla cultura contemporanea.
Per quanto riguarda il cristianesimo, le prime comunità cristiane erano popolate a una maggioranza di donne, proprio per il fatto che nel cristianesimo veniva riconosciuta alla donna comune (non la "mater familias" delle domus patrizie romane....) una dignità che nel mondo antico non esisteva, considerato che Gesù fu un "rabbì" circondato e grandemente amato proprio da una notevole quantità di donne, cosa tutto sommato insolita per l'epoca. O almeno così è riportato dalle "fonti" cristiane (per chi crede alla verità storica di tali fonti, ovviamente), dunque, a prescindere dalla verità storica delle "fonti" cristiane, per lo meno si può dire che i primi cristiani non avessero alcuna forma di imbarazzo nell'affermare che il loro "maestro" fosse circondato da donne. Evidentemente non c'era nulla, nel loro insegnamento, che vedesse con sospetto la donna, e tantomeno che ci trovassero alcunchè da nascondere. Ed è concetto solidamente radicato nella teologia cristiana il fatto che Dio non possa fare a meno della donna per realizzare sè stesso come Trinità. Dunque nella teologia cristiana la natura della donna ha una dimensione divina che l'uomo non ha.
Il vero "problema" nella storia del cristianesimo è da sempre costituito viceversa dal rapporto con i piaceri della vita comune, che si realizzano attraverso l'uso del corpo. Questo nelle varie epoche, in società per lunghi secoli maschiliste, in cui la donna era considerata l'oggetto per eccellenza da utilizzare per il piacere sessuale, e non il viceversa, diventò la "caratteristica" della femminilità. Ma il problema era il maschilismo indiscutibile della società europea lungo i secoli, più o meno attuenuatosi od esacerbatosi nei secoli, ma sempre per lo più funzionante, non la teologia cristiana in sè.
Una cosa reale, invece, è quella specie di dicotomia corpo-spirito che si instaura nella tradizione cristiana inizialmente con le lettere di Paolo, interpretate in un certo senso, e con cui ancora oggi facciamo i conti.
E questo apre una riflessione molto complessa, e lunga. A mio parere poche società nella storia sono state intrise di questa dicotomia, come l'attuale , abbastanza pacificamente definibile ancora come post-vittoriana, con buona pace dei teorici della rivoluzione sessuale....e questo considerando l'epoca vittoriana ben lungi dall'essere "oscurantista", ma viceversa una delle più attive nella produzione e proliferazione del piacere sessuale.
Tuttavia, con essa, si è instaurato in maniera ancora più forte il senso di quella dicotomia tra corpo e spirito di cui sopra, ancora oggi funzionante.
Molto interessante quanto scrivi, oltre che degno di rispetto e sottolineo che questo deve andare a chi se lo merita e non indiscrimnitamente a tutti come sostengono in molti. :diavoletto:
Quello che però vorrei osservare è che Giosuè (tradotto in italiano Gesù) ammesso anche che sia esitito, non c'entra nulla con il Cristianesimo reale (un po' come Marx e il comunismo in URRS). Il monoteismo di stampo cattolico è una costruzione di Paolo->Costantino->Agostino-Tommaso, con qualche riferimento, a piacere, dalla Bibbia. Poi è vero che in tutte le civiltà antiche, massime in Grecia, l'antifemminismo era imperante, solo che quello cristiano dura tutt'ora, in Unione Sovietica invece la donna aveva più importanza, anche se la moglie di Lenin non riuscì a impedire a Stalin di andare al potere. ;)
Vi sono poi da aggiungere, nella battaglia contro il piacere, i carichi messi sul tavolo da alcune Chiese riformate : calvinisti puritani in primis.


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
herbie
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Re: Non c'è più religione

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nino58 ha scritto: martedì 23 marzo 2021, 18:33

Vi sono poi da aggiungere, nella battaglia contro il piacere, i carichi messi sul tavolo da alcune Chiese riformate : calvinisti puritani in primis.
si sentono predicazioni, nelle chiese cattoliche, spesso, e forse non molto consapevolmente, più appartenenti al calvinismo, che al cattolicesimo. Di solito sono ottimamente tollerate.
In questo discorso entra ovviamente la vicinanza della Chiesa Cattolica con il mondo dell'imprenditoria, specie in alcune regioni e zone d'Italia che fino a poco tempo fa erano "roccaforti" del cattolicesimo (penso ad alcune zone della Lombardia, che conosco bene... :D ). Oggi, questo è un discorso forse ormai datato.
Ad esempio, il discorso sugli "orari" stessi della sessualità, spesso piuttosto risicati, è andato di pari passo, e probabilmente di comune accordo, con l'industrializzazione.
Tematica molto ampia.


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nemecsek.
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Re: Non c'è più religione

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un mio indegno, incompleto contributo
come Carlo giassà :angelo: sto frequentando siti lefebvriani :hammer: (che ce volete fà, da quando Mimì Cocò e Frigemel'öevu hanno mollato il forum me sento solo..) :diavoletto:
son finito su questa bella paginetta

http://www.foglimariani.it/index.php?op ... Itemid=113

a uno je pungesse vaghezza se dopo se combina... ve tranquillizzo... :hippy:



Dunque, per riprendere le parole di Gesù, noi da risorti saremo simili agli angeli, non perché privi di corpo e di sessualità ma perché immortali come loro, e come loro non solo non soggetti a specifiche necessità biologiche della vita naturale terrena, come quella di generare o di mangiare e bere o di espletare particolari bisogni corporali, ma perfettamente liberi da “appartenenze matrimoniali” di tipo terreno e liberi di muoverci e amare in modi che ora non possiamo neppure immaginare ma che la potenza dello Spirito divino renderà possibili.


i corpi dei beati torneranno alla loro età più prestante e le imperfezioni saranno eliminate mentre una metafisica nudità sarà tollerata dallo sguardo dei puri senza suscitare scandalo e senza morbosità. I movimenti dei corpi saranno agili e aerei e si sposteranno con una levità mercuriale. La volontà non più mortificata dalla gravità del peccato diventerà più forte e il divino sarà premio ed eterna soddisfazione per chi lo ha cercato già in terra

per cui tutto ciò che accade quaggiù sul piano fisico-organico per necessità, in cielo potrà avvenire solo per il piacere, il diletto o il libero godimento di ciascun risorto, mentre necessaria sarà solo la vita faccia a faccia con Dio. Quindi non dovremo più necessariamente mangiare e bere per nutrirci, ma mangeremo e berremo solo se e quando lo vorremo per soddisfare il nostro desiderio di gusto e di convivialità, e tutte le complesse operazioni fisiologiche che presiedono quaggiù al corretto funzionamento dell’organismo diventeranno in sostanza superflue o non necessarie.

Tra i risorti, la sessualità non solo sarà la molla di ogni interesse affettivo per le altre nature umane, per gli spiriti angelici e per la inesauribile conoscenza scientifica dell’infinita sapienza divina, ma sarà anche il terreno esistenziale su cui i beati potranno godere di incalcolabili piaceri della vista, dell’udito, dell’odorato, del tatto e del gusto, al di là di ogni possibile descrizione umana. Le nostre terrene sensazioni erotiche, la nostra pulsionalità sessuale di eredi repressi e frustrati del peccato adamitico, le nostre frammentarie gioie legate ad incontri e a rapporti carnali pur sempre soggetti a processi usuranti, saranno percepiti dai risorti come semplici preliminari, peraltro approssimativi e distorti, di sensazioni molto più ricche di senso, di gratificazioni psicologiche ed esistenziali ben più soddisfacenti e prolungate, di passioni ben più nobili ed esaltanti di quelle legate a qualche avventurosa e movimentata storia sentimentale di questo mondo. Tra i risorti, in sostanza, la sessualità produrrà ancora i suoi santi frutti, quelli esaltanti che precedettero la caduta dell’umanità in “questa valle di lacrime” e suscettibili di essere ancor più potenziati o arricchiti sotto “i nuovi cieli” e sulla “nuova terra” di Dio

:D

Anche dal punto di vista sessuale, ogni risorto conserverà i suoi organi genitali che però non assolveranno più una funzione procreativa, anche se, pur non soggetti ormai a stimoli animaleschi o a violente e compulsive pulsioni sessuali, tali organi continueranno a procurare durevolmente piacere, benché presumibilmente non più in forma orgasmica, e intensi godimenti sensibili sino ad incidere stabilmente sulla stessa sfera emozionale di ogni corpo.

:cincin:

:diavoletto:


famose servì :angelo:


PIU' MANGANELLI

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Gimbatbu
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Re: Non c'è più religione

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"Questi pizzicano quella bona" dicono dalle mie parti...


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lemond
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Re: Non c'è più religione

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:diavoletto: :crazy: :diavoletto:


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Re: Non c'è più religione

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Michel Onfray "Trattato di ateologia! XL

Conosciamo le peripezie di Origene, che prende Matteo alla lettera, con il suo elegio della castrazione! Certo per i monoteismi le donne sono troppo e mettono in pericolo la virilità del maschio. Dio, la meditazione, la preghiera, il rispetto dei riti ... ecco verso che cosa bisogna tendere. Occorre guardare al cielo, non alla terra! E meno ancora verso il peggio della terra: i corpi ... La donna, tentata molto tempo fa, è divenuta tentatrice perpetua e minaccia la rappresentazione che l'uomo si fa di se stesso: fallo trionfante, portato come amuleto dell'essere; e l'angoscia della castrazione muove tutta l'esistenza vissuta sotto lo sguardo di Dio! :x


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Re: Non c'è più religione

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lemond ha scritto: mercoledì 17 marzo 2021, 9:08 Michel Onfray "Trattato di ateologia! XXXVI
Se si esaminano un po' le reazioni della Chiesa di fronte alle scoperte scientifiche degli ultimi mille anni, si rimane stupefatti degli insuccessi accumulati! Non c'è una scoperta, poi confermata, cui loro non si siano opposti, una per tutte: la datazione del Mondo; i cristiani affermano che ha 4.000 anni, né più né meno e la geologia che dice 13 miliardi e mezzo è una disciplina inaffidabile! :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto:
Si comprende che per arrivare a questo fenomenale tasso di successo nel fallimento :) , la Chiesa ha dovuto dimostrare una determinazione straordinaria: la persecuzione, la messa all'indice, i roghi, la proibizione della lettura diretta della Bibbia, etc. Tutto si tiene! P.S. IL frutto dell'albero della conoscenza libera un'amarezza che dura a lungo in bocca ...
Scusate, entro in questa discussione per passare il tempo preso da frustrazione da zona rossa (è anche per questo che sto cominciando a dare un'occhiata al forum), perché teologia / storia delle religioni e affini è il mio settore. Premesso che l'obiettivo è confrontarsi possibilmente divertendosi e non certo convertire nessuno...
Riguardo a questo
io posso capire tutte le accuse di oscurantismo del mondo, ma settimana scorsa non ho potuto non fare una riflessione. In 16 paesi europei è stato bloccato per tre giorni contro ogni logica scientifica un vaccino contro un virus che falcia 3-4-500 vittime al giorno in Italia. Dato per presupposto che questo sia stato dettato dal cedimento della politica all'isteria, mai come oggi posso dirlo: è l'isteria che genera le superstizioni, molto più che le religioni, per quanto esse siano terreno fertile per le aberrazioni più svariate.


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