qrier ha scritto: ↑mercoledì 17 febbraio 2021, 7:57
Io farei solo le 4 discipline classiche e in numero equilibrato per dare la possibilità ai velocisti di giocarsi il coppone.
10 discese
8 superg
9 giganti
9 slalom
A Kitzbuehel e Wengen, dove ci sono sia discesa che slalom, darei un bonus per premiare i polivalenti ma solo a chi arriva a punti in entrambe le gare, tipo raddoppio dei punti ottenuti.
Ad esempio uno che fa 3° nello slalom e fa 30° in discesa gli raddoppio i 61 punti presi. Uno che vince in discesa ma arriva fuori dai 30 in slalom non prende punti (e per qualificarsi per la seconda manche deve rimanere tra i primi 30 della prima manche di slalom, senza sconti).
Ovviamente la disciplina andrebbe abolita a mondiali e olimpiadi.
L'ho visto con la CdM di fondo, si comincia a dare punti diversi alle gare e non ci si capisce più niente.
Abolirei la combinata punto, non aggiunge nulla allo spettacolo e premia solo gli slalomisti, perchè se non fai pali ogni santo giorno becchi 4 secondi in 45" di manche.
Siccome per la libera è difficile trovare piste all'altezza, farei i raddoppi di libere su alcuni tracciati top, magari a turno.
Sull'equilibrio fra gare, probabilmente bisogna ridurre gli slalom, tenendo conto del fatto che nel corso degli anni - almeno questa è la mia impressione - si esce sempre di meno (ovviamente non parlo di Vinatzer
) e quindi non si deve più premiare così tanto la maggiore necessità di rischiare che hanno i "tecnici" rispetto ai "veloci".
Dall'altra parte non bisogna esagerare con le gare veloci dove, a costo di essere noioso, ricordo che ci sono gerarchie chiarissime con top10 più monotone che alla Roubaix. Un Paris o un Feuz, per uscire dai 10, devono fare proprio una gara di m. Per capirci, l'ultimo DNF di Paris in libera di CdM è del 2015 e il totale in carriera è 3. Dal 2017/18 in libera è andato 9 volte fuori dai primi 10 su 28 discese fatte (e tutte concluse a punti). L'ultimo DNF di Feuz è del 2017 (Kitz) e da allora ha mancato la top10 una volta su 37. In superG c'è giusto un po' più di incertezza.