Mi spiace, non la conosceva personalmente. Conosco un po' di maestre elementari venute su in quegli anni, ed effettivamente i loro bambini hanno una marcia in piùmatteo.conz ha scritto:pacho ha scritto:finisco in ufficio ora (ho ancora la luce accessa anche di notte ) e sto guardando che minchia c'è qui a reykjavik. Praticamente, solo musica da disagiati mentali con voci in falsetto...con birre a 6 euri l'una in locali democratic-chic.
Che posto di merda. Darei un rene per un altro concerto dei bloody riot tra la gente normale.
Ma almeno c'è lavoro lassù? ed è pagato decentemente?
interessante il video sul virus...quindi dopo quell'esperienza quel nucleo si è di viso in un'ala piu politicizzata massimalista mentre un'altra ala del "quì ed ora e delle taz" si è unita a traveller e raver diventando l'inizio della scena tekno milanese negli anni 90. Quella che ha girato diversi dei video del virus, betty23, poi è diventata una storica dj delle feste milanesi. E' morta nel rogo dello squot nel 2004 mi sembra. I bambini di betty23:
L'unico difetto è che sono rimaste anarchiche
Per quanto riguarda l'Islanda, la situazione è un po' complicata. Fino al 2008, questi hanno vissuto a sbafo, peggio degli americani. Producevano 100, e consumavano 500. Dopo il crollo del 2009, l'Imf ha imposto un piano di aggiustamento strutturale per ripagare i creditori esteri, scaricandone i costi sulla maggioranza della popolazione (sul mito della rivoluzione islandese che non avrebbe ripagato i debiti vedi qui: http://www.senzacensura.org/public/rivi ... 2_3704.htm e qui: https://thenextrecession.wordpress.com/ ... dic-myths/ )
Nonostante sia meno folle di quello imposto ai paesi nel sud del mondo, ha comunque implicato una drastica discesa degli investimenti, salari diretti e welfare. Dopodichè, Il settore finanziario è progressivamente stato riprivatizzato e si stanno costruendo le basi per una nuova ondata speculativa; quello del pesce è in leggera ripresa, mentre il settore del turismo sta vivendo un boom. A questo si aggiunge il gonfiamento di una nuova bolla immobiliare che non tarderà molto a riscoppiare. Praticamente, questi dalla crisi non hanno imparato un cazzo. O meglio, sono più realisti del re e sanno che nel contesto attuale - se devi rimanere agganciato alle economie occidentali - l'unica crescita possibile è quella speculativo-immobiliare.
Il tasso di disoccupazione è molto basso, attorno al 4 percento, ma molti lavori sono in settori a basso valore-aggiunto (vendite dettaglio, servizi alla persona, turismo). Gli stipendi sono mediamente più alti di quelli italiani, ma il costo della vita è anch'esso molto più caro. Inoltre, se vieni qui scordati pure tutti i diritti sul lavoro. Puoi guadagnare bene, ma lavori come minimo 10-12 ore al giorno.