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Va bene Dave Mattews, va bene ogni altra cosa, ma Beth...

Poison Tree, dal vivo alla Salumeria della Musica, Milano, Novembre 2012 (from Album Sugaring Season) :



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Safe in your Armas, live from Union Chapel, London 2012 (from album Comfort of Strangers) =



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Re: Musica!

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Registrazione di alta qualità al Soundcheck.
Bravissimo anche il suo pianista che la accompagna a braccio, ma mai sopra le righe.
Che dire, è Beh Orton, l'equivalente di Marianne Voss...

Dawn Chorus, live on Souncheck in 2013 (from Album Sugaring Season) =



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More Dawn Chorus, live in Los Angeles 2012 =



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Re: Musica!

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Per celebrare le "ultime foglie d'autunno"

Last leaves of Autumn live in St. George's Church, Brighton, 30.11.2012 (from Album Sugaring Season) =



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Re: Musica!

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"It's coming on Christmas
They're cutting down trees"...

River, cover di un brano di Jhoni Mitchel.
tratta da una trasmissione radiofonica del 1999.
Bello lo stupore alla fine della conduttrice quando si accorge
che Beth canta con la cicca in bocca !!



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Re: Musica!

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Per evitare che questo topic si riduca a un greatest hits di Beth Orton ( fra l'altro per Road Runner tutte le canzoni di Beth sono Greatest hits.. :D ) ho deciso di contribuire con qualcosa di diverso.
E di particolarmente impopolare.
Ovvero una rassegna dei migliori pezzi di musica colta/classica del XXI secolo.
A differenza dell''avanguardia post-seriale che andava, diciamo così, di moda fino a una trentina di anni fa ed era contrassegnata da un algido intellettualismo che sfociava spesso nella pura tortura ( mi ricordo concerti con musiche di Boulez e Xenakis dove tutti guardavano nervosamente l'orologio ogni due minuti; poi alla fine applausi ed osanna, mica potevi passare per un cafone illetterato...) la musica colta dei giorni nostri è molto più soddisfacente all'ascolto. Si è riscoperta la sensualità della musica, soprattutto del suo aspetto timbrico e armonico, senza però rinunciare alla complessità. Certo, non è proprio roba per tutti, ci vuole anche un po' di allenamento e di impegno per godere appieno di certi pezzi, ma vi assicuro che ne vale la pena.
Inizio con due pezzi del compositore danese Hans Abrahamsen.

Schnee ( 2008 ) una serie di canoni dove gli strumenti vanno progressivamente fuori tono rispetto al piano:



Il meraviglioso - a mio parere - ciclo di canzoni Let me tell you (2013) basato sul personaggio di Ofelia



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Re: Musica!

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Si ma ragazzi, io sono uno di bocca buona e a parte Beth ascolto e apprezzo di tutto.
Ma sti brani che hai postato è roba da Corazzata Potemkin !!
Non mi stupirei di veder sbucare Fantozzi dal fondo e sparare la mitica frase...

Faccio davvero fatica a credere che ci sia gente che passa le serate a sentire questa musica!!


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Re: Musica!

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Road Runner ha scritto: sabato 5 dicembre 2020, 19:44 Si ma ragazzi, io sono uno di bocca buona e a parte Beth ascolto e apprezzo di tutto.
Ma sti brani che hai postato è roba da Corazzata Potemkin !!
Non mi stupirei di veder sbucare Fantozzi dal fondo e sparare la mitica frase...

Faccio davvero fatica a credere che ci sia gente che passa le serate a sentire questa musica!!
Perché no ?
Sono molto belli, te lo assicuro.
Ma hanno bisogno di un tipo di ascolto più , non saprei come definirlo, concentrato e analitico.
Diciamo che bisogna avere almeno un background di ascolto di musica classica, che è un po' diverso che ascoltare canzoni pop tutte con i soliti accordi e le solite progressioni armoniche


E ora ti becchi John Luther Adams, che fra l'altro è l'idolo assoluto di Taylor Swift, a dimostrazione che i musicisti di talento certe cose le capiscono

Become Ocean

Become Desert

Become River


PS: La corazzata Potemkin è un grande film.


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Re: Musica!

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Mmmmmmmm...........
Mi sembra quasi di sentire il primo Battiato, in particolare l'Opera Genesi che avevo anche apprezzato... (ne ho comunque tutti i dischi)

Per me però la musica a 360° è qualcosa tipo questa :

Dave Mattews Band #41 (from album Listener Supporters).

Quando dopo 8 minuti, sull'assolo finale del sax quasi vien giù il Madison Square Garden, allora vuol dire che ci siamo !!!



P.s.: sulla Corazzata Potemkin sto dalla parte di Fantozzi!


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Re: Musica!

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Road Runner ha scritto: sabato 5 dicembre 2020, 21:33 Mmmmmmmm...........
Mi sembra quasi di sentire il primo Battiato, in particolare l'Opera Genesi che avevo anche apprezzato... (ne ho comunque tutti i dischi)

Per me però la musica a 360° è qualcosa tipo questa :

Dave Mattews Band #41 (from album Listener Supporters).

Quando dopo 8 minuti, sull'assolo finale del sax quasi vien giù il Madison Square Garden, allora vuol dire che ci siamo !!!



P.s.: sulla Corazzata Potemkin sto dalla parte di Fantozzi!
Dalla parte di Fantozzi forse, di sicuro non dalla parte del regista del film Giuliano Salce che riteneva la Corazzata il più grande film mai girato...
Battiato è di un livello infinitamente più basso, te lo assicuro. Fu pure cacciato da un corso di composizione tenuto da Stockhausen perché era troppo scarso.
Il fatto è che chi ascolta solo rock , pop o simili è abituato a sentire sempre gli stessi accordi e gli stessi intervalli ( la tua amata Beth per quello che ne so - non ho la conoscenza enciclopedica che ne hai tu - non credo abbia mai cantato qualcosa con più di tre o quattro accordi ) e quindi sente tutti gli altri con cui non ha familiarità come stonati. In pratica non riconosce proprio le relazioni tra note o tra accordi che vadano oltre quei pochi che sente di solito. Gli manca proprio la conoscenza linguistica per farlo, è come sentire una lingua straniera che non comprende.
Uno può ascoltare la poesia più bella del mondo, ma se è in una lingua che non conosce ovviamente sente solo un guazzabuglio di parole strane.
Del resto mica è obbligatorio leggere le poesie in tedesco, uno ne può fare tranquillamente a meno.
Quindi non è necessario che ti faccia piacere John Luther Adams o il maestro della microtonalità ( chi lo ha detto che le note siano solo 7 o 12 ? lui ne usa una sessantina )
Georg Friedrich Haas ( un bel tipo, vive pubblicamente una relazione SM con sua moglie, in cui lui è il padrone e lei la schiava..)
In Vain ( 2001)

Limited Approximations ( 2010)


Così come non è necessario che io mi faccia piacere la Dave Matthews Band
:cincin:


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Re: Musica!

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Però se Georg Friedrich Haas non riempie neanche un centesimo del Madison Square Garden, pur con tutte le note che utilizza, ci sarà pure un motivo...


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Re: Musica!

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Io sono ancora più basico, per me è difficile pure Beth Orton. Mi sono fermato a De Gregori...


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Re: Musica!

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Road Runner ha scritto: domenica 6 dicembre 2020, 7:06 Però se Georg Friedrich Haas non riempie neanche un centesimo del Madison Square Garden, pur con tutte le note che utilizza, ci sarà pure un motivo...
Pure Elettra Lamborghini fa il pieno.
E la gente guarda il grande fratello VIP.
Sai quanti musicisti nel passato avevano più successo di Bach, Beethoven e Mozart? Centinaia.
Non se li ricorda più nessuno.
Per ascoltare Benny Goodman bisognava prenotarsi mesi prima, Charlie Parker suonava nelle cantine per 100 persone.
Chi lo ascolta più Benny Goodman?


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Re: Musica!

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Gimbatbu ha scritto: domenica 6 dicembre 2020, 9:05 Io sono ancora più basico, per me è difficile pure Beth Orton. Mi sono fermato a De Gregori...
Mica è obbligatorio ascoltare musica difficile...


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Re: Musica!

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Benny Goodman, Charlie Parker, sono dei mostri sacri.
Ma Georg Friedrich Haas mi ha fatto rivalutare la Corazzata Potemkin, che al cospetto è diventata un autentico capolavoro!!

Posso dire una cosa io ?? Va bè, non userò le parole di Fantozzi, ma molto sinceramente, dopo aver ascoltato con
attenzione e apertura mentale più di metà di quello che hai postato, per me si tratta di un'accozzaglia di suoni messi insieme.


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Re: Musica!

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Road Runner ha scritto: domenica 6 dicembre 2020, 9:50 Benny Goodman, Charlie Parker, sono dei mostri sacri.
Ma Georg Friedrich Haas mi ha fatto rivalutare la Corazzata Potemkin, che al cospetto è diventata un autentico capolavoro!!

Posso dire una cosa io ?? Va bè, non userò le parole di Fantozzi, ma molto sinceramente, dopo aver ascoltato con
attenzione e apertura mentale più di metà di quello che hai postato, per me si tratta di un'accozzaglia di suoni messi insieme.
Ti ho già detto perché: per te è una lingua straniera, come se ascoltasti una poesia in una lingua che non conosci. Non basta apertura mentale e attenzione per capire il tedesco se uno non lo sa.

Ti faccio un altro esempio:

Rµν −1/2Rgµν = 8πGTµν.
Immagino che per te o comunque per il 99,9% della popolazione mondiale sia un'accozzaglia di simboli messa a caso, anche io ho difficoltà a capire fino in fondo cosa voglia dire di preciso.
Per chi la sa leggere è il più grande trionfo della mente umana.


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Re: Musica!

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Comunque il grande filosofo Theodor W. Adorno divideva gli ascoltatori di musica in sei tipi distinti:
ho fatto un copia-e-incolla.

1) L’esperto. Appartiene in genere alla cerchia dei musicisti professionisti. Ha una solida preparazione tecnica. Intende pienamente la logica costruttiva di una composizione. Il suo è un ascolto “strutturale”.

2) Il buon ascoltatore. E’ in grado di percepire istintivamente la logica immanente della musica ed è consapevole delle sue implicazioni tecniche e strutturali. “Capisce la musica all’incirca come uno capisce la propria lingua anche se sa poco o niente della grammatica e della sintassi”

3) Il consumatore di cultura. Sa tutto, è informato su ogni particolare biografico ed aneddotico dei musicisti. Gran collezionista di dischi e programmi, emette giudizi sugli interpreti. Le sue caratteristiche, dice Adorno, sono sostanzialmente il conformismo e il convenzionalismo. Non ama le novità.

4) L’ascoltatore emotivo. Non gli interessa nulla di quello che sta attorno alla musica. Si abbandona al flusso sonoro. In esso cerca una compensazione alle proprie carenze psichiche. Fa della musica un uso psico-somatico ed una scarica istintuale delle proprie energie represse.

5) L’ascoltatore risentito o astioso. Ascolta solo un certo tipo di musica e disprezza tutto il resto. E’ partigiano e settario.

6) L’ascoltatore di musica leggera tout-court. Sia che la ascolti per passatempo o come fan, è questo, secondo Adorno, il tipo di ascoltatore su cui l’industria culturale specula su vasta scala ben sapendo che questo tipo di ascolto passivo è quello che meglio si presta al livellamento ed alla massificazione e quindi alla standardizzazione del prodotto.

Io credo di essere il tipo 2, mi piacerebbe essere il tipo 1 e spero di non essere il tipo 3.
la maggior parte delle persone veleggia tra il 4 e il 6.
Ripeto, nulla di male, uno la musica 'ascolta come vuole.


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Re: Musica!

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Detto questo, ora ti becchi la più grande opera del XXI secolo,
L'Amour de Loin di Kaija Saariaho



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Re: Musica!

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Per me il vero capolavoro l'ha scritto Mike Oldfield nel 1973, registrando tutto da solo, e salvando di fatto
la Virgin Rekords che ancora vive su quel successo!
Qui è eseguito live in studio alla Bbc di Londra :

Tubola Bells, part one, live at Bbc in 1973 =



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Re: Musica!

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Cthulhu ha scritto: domenica 6 dicembre 2020, 9:36
Gimbatbu ha scritto: domenica 6 dicembre 2020, 9:05 Io sono ancora più basico, per me è difficile pure Beth Orton. Mi sono fermato a De Gregori...
Mica è obbligatorio ascoltare musica difficile...
Allora, Chtu, questo è un discorso che avrò affrontato migliaia di volte, di solito con amici musicologi/musicofili, o semplicemente appassionati.
Il ragionamento degli “studiosi”, che in parte faccio anch’io, parte da considerazioni assolutamente razionali: un suono non ha una sola componente (superficialmente noi sentiamo solo quello che “appare” di una nota, ma ci sono altre componenti come gli armonici, la sua variazione nel tempo, ecc.); inoltre i suoni della natura o semplicemente delle “cose” spesso non rispondono a criteri strettamente musicali, ma è possibile gustarne a volte la gradevolezza, trovare in loro un “metodo”, ecc. ecc.
Quindi, proseguendo razionalmente questo pensiero, è solo una questione di abitudini, cultura di riferimento, e di molto allenamento: dopodiché è possibile apprezzare qualsiasi “rumore”, intenzionale o meno, e incasellarlo nella giusta casella.
Ripeto, razionalità che mi sento in gran parte di condividere.
Mi rimangono solo piccoli dubbi, anche questi su base razionale: allora perché le varie culture, in maniere a volte anche molto differenti tra loro, hanno comunque sentito il bisogno di temperare questa moltitudine senza soluzione di continuità, assegnando dei “paletti” sia a livello frequenziale, sia a quello ritmico, ecc.? Forse perché è l’orecchio umano che, sia pur condizionato dalla cultura di riferimento, a differenza di altri organi come l’occhio e (forse) la bocca, è meno disposto ad accettare/sopportare materiale incongruo? (Questa sarebbe anche la possibile risposta a quanto sostengono molti musicologi, cioè che in musica, nel complesso e soprattutto nelle forme estreme, si sia osato molto meno rispetto ad altre forme artistiche, come ad esempio la figurativa)
Inoltre, come ci spieghiamo il paradosso finale, per cui in musica il massimo della strutturazione vada spesso a coincidere, o perlomeno ad assomigliare nei risultati, col massimo dell’aleatorietà? :dubbio:
In sintesi, non si chiede troppo all’intelletto, quando forse non ce ne sarebbe bisogno? :boh:

PS: anch’io mi sento in tipologia 2, aspirante 1, ma devo ancora mangiare tanto pane... :diavoletto:


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Re: Musica!

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Sono indiscutibilmente un ascoltatore appartenente al livello 6, posso spaziare al massimo da Lucio Battisti ai Led Zeppelin. Molti anni fa dei miei amici, a posteriori facenti parte del tipo 3, mi convinsero a fare un abbonamento per un ciclo di concerti Free-jazz. Ricordo delle dormite clamorose :zzz:


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Re: Musica!

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Io considero la musica un doping naturale e vi ricerco essenzialmente endorfine e adrenalina.
Appena tornato da un'orazza di corsa sotto la pioggia da medio a massimale, in compagnia di Beth Orton, of course; non sentita
la fatica e non sentita la pioggia.
A casa poi ascolto ancora di tutto (tranne la commerciale, trap, e tutte quelle cacchiate con la voce trasformata alla Kraftwerk), ma quando
corro solo Beth, che mi trasmette sempre una pace, una tranquillita' e una determinazione impagabili. Forse perché nella sua musica c'è davvero dell'anima.
Oggi sono andato col suo primo Album, scritto in collaborazione con William Orbit. Un estratto:

Roll the Dice (from Album Superpinkymandy) =



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Re: Musica!

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Bitossi ha scritto: domenica 6 dicembre 2020, 15:47
Cthulhu ha scritto: domenica 6 dicembre 2020, 9:36
Gimbatbu ha scritto: domenica 6 dicembre 2020, 9:05 Io sono ancora più basico, per me è difficile pure Beth Orton. Mi sono fermato a De Gregori...
Mica è obbligatorio ascoltare musica difficile...
Allora, Chtu, questo è un discorso che avrò affrontato migliaia di volte, di solito con amici musicologi/musicofili, o semplicemente appassionati.
Il ragionamento degli “studiosi”, che in parte faccio anch’io, parte da considerazioni assolutamente razionali: un suono non ha una sola componente (superficialmente noi sentiamo solo quello che “appare” di una nota, ma ci sono altre componenti come gli armonici, la sua variazione nel tempo, ecc.); inoltre i suoni della natura o semplicemente delle “cose” spesso non rispondono a criteri strettamente musicali, ma è possibile gustarne a volte la gradevolezza, trovare in loro un “metodo”, ecc. ecc.
Quindi, proseguendo razionalmente questo pensiero, è solo una questione di abitudini, cultura di riferimento, e di molto allenamento: dopodiché è possibile apprezzare qualsiasi “rumore”, intenzionale o meno, e incasellarlo nella giusta casella.
Ripeto, razionalità che mi sento in gran parte di condividere.
Mi rimangono solo piccoli dubbi, anche questi su base razionale: allora perché le varie culture, in maniere a volte anche molto differenti tra loro, hanno comunque sentito il bisogno di temperare questa moltitudine senza soluzione di continuità, assegnando dei “paletti” sia a livello frequenziale, sia a quello ritmico, ecc.? Forse perché è l’orecchio umano che, sia pur condizionato dalla cultura di riferimento, a differenza di altri organi come l’occhio e (forse) la bocca, è meno disposto ad accettare/sopportare materiale incongruo? (Questa sarebbe anche la possibile risposta a quanto sostengono molti musicologi, cioè che in musica, nel complesso e soprattutto nelle forme estreme, si sia osato molto meno rispetto ad altre forme artistiche, come ad esempio la figurativa)
Inoltre, come ci spieghiamo il paradosso finale, per cui in musica il massimo della strutturazione vada spesso a coincidere, o perlomeno ad assomigliare nei risultati, col massimo dell’aleatorietà? :dubbio:
In sintesi, non si chiede troppo all’intelletto, quando forse non ce ne sarebbe bisogno? :boh:

PS: anch’io mi sento in tipologia 2, aspirante 1, ma devo ancora mangiare tanto pane... :diavoletto:
Si, capisco cosa vuoi dire. C'è un libro di Andrea Frova " Fisica nella musica" che parla proprio di questi argomenti.
Sicuramente c'è una gerarchia " naturale " nei suoni, ad esempio un do è molto più vicino a un sol che a un do diesis , perché ha più armonici in comune. Però i compositori che sto postando appartengono tutti più o meno alla categoria della musica " spettrale" basata proprio sull'analisi degli armonici. Non è che rifiutino la gerarchia naturale dei suoni, anzi ci giocano. Come da tradizione della musica classica è tutta una questione di vicinanza e lontananza ,tensione e risoluzione e del percorso tra questi elementi opposti. Diverso è il caso della musica atonale schoenberghiana e successivi che rifiuta proprio il concetto di gerarchia degli intervalli. Hindemith compose il suo monumentale Ludus Tonalis proprio in polemica con Schoenberg su questo argomento: una musica in cui i suoni non sono gerarchizzati in qualche modo smette di avere un vero significato e diventa solo un gioco astratto.
Va anche detto che la scala temperata che usiamo solitamente in realtà non è molto naturale; dal punto di vista fisico è piuttosto aggiustata per fini pratici ( una maggior facilità di modulazione, e una maggior facilità di costruzione degli strumenti,ad esempio) . il film di Bela Tarr le armonie di Werckmeister è basato proprio su questo argomento
A livello naturale pare ci sia una preferenza istintiva del nostro cervello per la scala pentatonica, del resto la maggior parte delle musiche tradizionali ( una volta si diceva folkloristiche ) è appunto basata su quella scala.
Qui c'è una impressionante dimostrazione della "naturalità" della scala pentatonica da parte di Bobby Mc Ferrin


Poi si potrebbe parlare della modalità - in senso tecnico - del jazz, ma diventerebbe un discorso troppo lungo...
Ultima modifica di Cthulhu il domenica 6 dicembre 2020, 19:31, modificato 2 volte in totale.


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Re: Musica!

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Road Runner ha scritto: domenica 6 dicembre 2020, 17:55 Io considero la musica un doping naturale e vi ricerco essenzialmente endorfine e adrenalina.
Appena tornato da un'orazza di corsa sotto la pioggia da medio a massimale, in compagnia di Beth Orton, of course; non sentita
la fatica e non sentita la pioggia.
A casa poi ascolto ancora di tutto (tranne la commerciale, trap, e tutte quelle cacchiate con la voce trasformata alla Kraftwerk), ma quando
corro solo Beth, che mi trasmette sempre una pace, una tranquillita' e una determinazione impagabili. Forse perché nella sua musica c'è davvero dell'anima.
Oggi sono andato col suo primo Album, scritto in collaborazione con William Orbit. Un estratto:

Roll the Dice (from Album Superpinkymandy) =

Ah ma quando vado a correre io metto i R.E.M., mica Haas... :D


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Re: Musica!

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Cthulhu ha scritto: domenica 6 dicembre 2020, 19:21 Va anche detto che la scala temperata che usiamo solitamente in realtà non è molto naturale...
Claro, Chtu, e preciso che il mio era un discorso generale, non riferito alle musiche da te postate. ;)
A proposito del “temperamento”, davo anche per scontato che stiamo parlando appunto del sistema europeo, da Bach in poi, in quanto era impressione generale che ci fossero delle leggere “stonature” (per l’orecchio europeo) nella suddivisione fisica delle frequenze (non stiamo a fare i calcoli delle radici dodicesime di 2 - frequenza moltiplicata per 1,059 tra semitoni, se ben ricordo... :D ). Riporto solo di passaggio che l’esoterismo alla Gurdjeff individuava, con ragionamento alquanto cervellotico, delle “frizioni”, se ben ricordo tra i semitoni, come chiave per i passaggi tra le varie realtà o mondi... :dubbio:

Altrettanto d’accordo col discorso intorno alla pentatonica ed ai modi, già ben conosciuti nell’antichità. La prima molto abusata nel pop e nel rock, la seconda riesumata negli anni ‘50 dal jazz. Che era comunque già uso ad una pentatonica “strana”, e cioè la famosa scala blues, con l’inserimento del semitono calante tra il 3.o e 4.o grado della pentatonica minore.
Ancora una volta, incontro tra “orecchi” culturalmente diversi. :cincin:


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Re: Musica!

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Bitossi ha scritto: domenica 6 dicembre 2020, 20:45
Cthulhu ha scritto: domenica 6 dicembre 2020, 19:21 Va anche detto che la scala temperata che usiamo solitamente in realtà non è molto naturale...
Claro, Chtu, e preciso che il mio era un discorso generale, non riferito alle musiche da te postate. ;)
A proposito del “temperamento”, davo anche per scontato che stiamo parlando appunto del sistema europeo, da Bach in poi, in quanto era impressione generale che ci fossero delle leggere “stonature” (per l’orecchio europeo) nella suddivisione fisica delle frequenze (non stiamo a fare i calcoli delle radici dodicesime di 2 - frequenza moltiplicata per 1,059 tra semitoni, se ben ricordo... :D ). Riporto solo di passaggio che l’esoterismo alla Gurdjeff individuava, con ragionamento alquanto cervellotico, delle “frizioni”, se ben ricordo tra i semitoni, come chiave per i passaggi tra le varie realtà o mondi... :dubbio:

Altrettanto d’accordo col discorso intorno alla pentatonica ed ai modi, già ben conosciuti nell’antichità. La prima molto abusata nel pop e nel rock, la seconda riesumata negli anni ‘50 dal jazz. Che era comunque già uso ad una pentatonica “strana”, e cioè la famosa scala blues, con l’inserimento del semitono calante tra il 3.o e 4.o grado della pentatonica minore.
Ancora una volta, incontro tra “orecchi” culturalmente diversi. :cincin:
Siamo d'accordo su tutto direi.
Preciso che so benissimo che tu certe cose le sai come e anche meglio di me, ma hai visto, magari interessa a qualcun altro, anche se ho la sensazione che siamo troppo esoterici... :cincin:


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Sono ammirato dalla vostra preparazione, ma mi tengo i miei Deep Purple e Vasco Rossi, per me Schoenberg al massimo può essere un velocista tedesco... :fischio:


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Re: Musica!

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Cacchio, leggendo i Vostri discorsi su toni, semitoni, diesis e bemolle, mi rendo conto di essere una capra su come è fatta la musica!! Però forse è proprio grazie alla mia ignoranza che riesco ad apprezzare anche le cose più semplici. Se avessi la Vostra preparazione sarei magari più prevenuto.
Ma, come dicevo più sopra, per me alla fine l'unica cosa che conta è che in quello che ascolto ci sia dell'anima.


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Road Runner ha scritto: domenica 6 dicembre 2020, 22:10 Cacchio, leggendo i Vostri discorsi su toni, semitoni, diesis e bemolle, mi rendo conto di essere una capra su come è fatta la musica!! Però forse è proprio grazie alla mia ignoranza che riesco ad apprezzare anche le cose più semplici. Se avessi la Vostra preparazione sarei magari più prevenuto.
Ma, come dicevo più sopra, per me alla fine l'unica cosa che conta è che in quello che ascolto ci sia dell'anima.
Tutti i torti non ce l'hai...
Comunque ti assicuro che ascolto di tutto, nonostante la mia età non verdissima mi piacciono pure Billie Eilish, Taylor Swift e Weyes Blood.
Una celebre citazione da Marcel Proust:
"Détestez la mauvaise musique, ne la méprisez pas. Comme on la joue, la chante bien plus, bien plus passionnément que la bonne, bien plus qu'elle elle s'est peu à peu remplie du rêve et des larmes des hommes"
Detestate la cattiva musica, non disprezzatela. Dal momento che la si suona e la si canta ben di più, e ben più appassionatamente, di quella buona, ben di più di quella buona si è riempita a poco a poco del sogno e delle lacrime degli uomini.


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Re: Musica!

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STREPITOSO !!!
Recuperato il video della premiazione di Beth Orton ai British Music Awards del 2000 !!!
Premiata da Robbie Williams e da Tom Jones una splendida Beth Orton, visibilmente
emozionata, ma senza rinunciare alla sua aria da eterna Gianburrasca...!

Sono davvero contento per lei; per me questa premiazione equivale a quella di Pantani e Nibali ai Campi Elisi !!!

eccola qui :



dietzen
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Re: Musica!

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non conoscevo weyes blood, interessante.
intanto provo a distrarre road runner. :cincin:



Cthulhu
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Re: Musica!

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Visto che si parla di Norah Jones, perché non ricordare il leggendario genitore ?


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Road Runner
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Re: Musica!

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Road Runner ha scritto: lunedì 7 dicembre 2020, 19:52 STREPITOSO !!!
Recuperato il video della premiazione di Beth Orton ai British Music Awards del 2000 !!!
Premiata da Robbie Williams e da Tom Jones una splendida Beth Orton, visibilmente
emozionata, ma senza rinunciare alla sua aria da eterna Gianburrasca...!

Sono davvero contento per lei; per me questa premiazione equivale a quella di Pantani e Nibali ai Campi Elisi !!!

eccola qui :

Di Norah Jones sono stato estimatore della prima ora, col suo bellissimo Come Away with me.
Era nel mazzo delle brave cantautrici di fine anni '90, inizi anni 2000, dal quale poi, una quindicina di anni dopo, riascoltandole,
si è stagliata da gigante Beth Orton.
La cosa curiosa è che di Beth Orton ho continuato a comprare dischi anche in quei quindici anni, catalogandoli "solo" come
buoni dischi. Ero stato sicuramente disattento perchè tre anni fa riascoltandoli meglio e conoscendo meglio
il personaggio, sono rimasto fulminato!

Ecco il brano in sottofondo della sua premiazione:

Central Reservation (from Album Central Reservation) live at the Manchester Cathedral in 2014 =



Cthulhu
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Visto che insisti con Beth Orton, ribatto con " l'ordigno fine di mondo" della musica contemporanea: :D
The Second Dream of the High Tension Line Stepdown Transformer di Lamonte Young


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Re: Musica!

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Porca Eva, capolavoro assoluto!
La carrozzina, l'occhio della madre..!

Questa è la dimostrazione che non c'è mai limite al peggio.
Mi chiedo solo se qualcuno su questo pianeta sia mai riuscito a sentire tutto il pezzo
in una volta sola senza essere ricoverato in neurologia.


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Re: Musica!

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Road Runner ha scritto: martedì 8 dicembre 2020, 15:01 Porca Eva, capolavoro assoluto!
La carrozzina, l'occhio della madre..!

Questa è la dimostrazione che non c'è mai limite al peggio.
Mi chiedo solo se qualcuno su questo pianeta sia mai riuscito a sentire tutto il pezzo
in una volta sola senza essere ricoverato in neurologia.
Io l'ho sentita suonare dal vivo a New York nel locale di Lamonte ed eravamo tutti entusiasti. Sono quattro note che rimbalzano tra otto trombe con la sordina disposte intorno al pubblico. E le quattro note le aveva trovate analizzando gli spettri di frequenza del rumore di una linea ad alta tensione. Ovviamente nella registrazione si perde la spazialità.
E, non ci crederai, la maggior parte del pubblico era composta da broker di Wall Street.
Comunque la Corazzata te l'ho messa qui sotto. A parte che è muta, mi devi spiegare cosa ha di noioso, mica si possono giudicare le cose da una battuta di un film comico


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Re: Musica!

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Diciamo che "eufemisticamente" non so cosa ci trovi "di bello" nella Corazzata e nel brano sopra.
Soprattutto quest'ultimo per me sarebbe utilizzabile come strumento di tortura magari per far "cantare"
qualche malvivente taciturno...

Appena tornato da un'ora e mezza di fondo medio sotto la pioggia; non sentita la pioggia né la fatica.
Compagna di strada Beth Orton, of course. Mi sono creato un album composto solo da musica elettronica
che hanno scritto lei e William Orbit negli anni '90.
Qui un brano, Water from a vine leave, che hanno inciso una ventina di volte, tutte in versioni differenti!! Cercare per credere!!!
Una quindicina sono anche su youtube.
Il brano si sviluppa "elicoidale" e il crack è a 3'50" quando, dopo l'ennesima "torsione", esplode e si scioglie.
Nella mia compilation ho messo due versioni di questo brano + svariati altri pezzi elettronici, e vai di endorfine!!!

Water frome a vine leaf (from Album Beth Orton The definitive Collection) =



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Re: Musica!

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che poi la corazzata potemkin si è fatta un cattivo nome con il film di fantozzi, ma in realtà ha un ritmo incredibile non solo per l'epoca, ma pure rispetto a buona parte dei film moderni.


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Re: Musica!

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Soprattutto quando è trasmessa con montaggio analogico e le 18 bobine montate all'incontrario, in versione cecoslovacca con i
sottotitoli in tedesco.


Cthulhu
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Re: Musica!

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dietzen ha scritto: martedì 8 dicembre 2020, 21:19 che poi la corazzata potemkin si è fatta un cattivo nome con il film di fantozzi, ma in realtà ha un ritmo incredibile non solo per l'epoca, ma pure rispetto a buona parte dei film moderni.
dietz, rassegnamoci, ormai ste cose interessano a quattro gatti.

Anche se tra i quattro gatti ci sono i registi dei film che tutti vanno a vedere.
Purtroppo il concetto che capire le opere d'arte richiede un po' di sforzo è andato.
Non si va oltre il livello di attenzione che può avere un bambino di 6 anni.
Che nel caso di Roadrunner lo capisco pure, si fa km e km al giorno di corsa, giustamente poi vuole solo rilassarsi. Ce lo vedi tutto sudato ascoltarsi il Clavicembalo ben temperato ?
Però si perdono tanto.
Ma non lo sapranno mai.


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Re: Musica!

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Cthulhu ha scritto: martedì 8 dicembre 2020, 23:31
Che nel caso di Roadrunner lo capisco pure, si fa km e km al giorno di corsa, giustamente poi vuole solo rilassarsi. Ce lo vedi tutto sudato ascoltarsi il Clavicembalo ben temperato ?
Però si perdono tanto.
Ma non lo sapranno mai.
però, un momento.
Non mi puoi mettere insieme quanto da te postato, che ha tutto il mio rispetto, come RICERCA musicale, con Bach, dico BACH, fossero anche le variazioni Goldberg.
Io però appartengo probabilmente alla terza categoria tra quelle di Adorno, probabilmente da quando nel "Sunto di teoria di musicale" di Pozzoli, seconda media, le scale pentatonica , esatonica , dodecafonica, venivano "sbolognate" forse anche con un filo di ingiustificatissima supponenza, in due paginette del già microscopico formato del libretto. Figuriamoci la musica che utilizzasse suoni non del sistema temperato.
Sintetizzando molto, per come la vedo io, a differenza della poesia e delle arti figurative, il cui piacere deriva primariamente da un intento sostanzialmente gnoseologico (riescono a mostrare un aspetto della realtà che in prosa ed utilizzando un linguaggio logico, oppure una figurazione mimetica, non emergerebbe, un aspetto tuttavia ancora più pienamente reale, in quanto riguardante una essenza più profonda e autentica di tali fenomeni) e dunque dall'emergere potente del vero, in musica il piacere scaturisce da un che di più soggettivo, se vogliamo anche dalla gradevolezza dell'armonia dei rapporti numerici tra i suoni, ad un livello più superficiale, e soprattutto dalla comunicazione di emozioni, che portano a galla ricordi e pre-sentimenti, con quella stessa forza liberante dell'espressione delle altre arti, che però qui riguarda vissuti interiori.
Qualcosa dunque di assai meno legato ad una ricerca oggettiva, o ad un sapere tramandato.
Per questo resto convinto che , a differenza della poesia e delle arti figurative, la musica è l'arte più pienamente fruibile anche al di fuori del suo sapere, e quindi la più "popolare" in assoluto.
Quello che occorre è semplicemente una abitudine all'ascolto, assai simile a quella del gusto al palato , di sapori e cucine differenti dalla nostra.

Giusto per rimanere in tema, personalmente mi emozionano ancora questo genere di cose (anche se non disdegno nemmeno il tecno house :) ):






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Re: Musica!

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herbie ha scritto: giovedì 10 dicembre 2020, 12:47
Cthulhu ha scritto: martedì 8 dicembre 2020, 23:31
Che nel caso di Roadrunner lo capisco pure, si fa km e km al giorno di corsa, giustamente poi vuole solo rilassarsi. Ce lo vedi tutto sudato ascoltarsi il Clavicembalo ben temperato ?
Però si perdono tanto.
Ma non lo sapranno mai.
però, un momento.
Non mi puoi mettere insieme quanto da te postato, che ha tutto il mio rispetto, come RICERCA musicale, con Bach, dico BACH, fossero anche le variazioni Goldberg.
Io però appartengo probabilmente alla terza categoria tra quelle di Adorno, probabilmente da quando nel "Sunto di teoria di musicale" di Pozzoli, seconda media, le scale pentatonica , esatonica , dodecafonica, venivano "sbolognate" forse anche con un filo di ingiustificatissima supponenza, in due paginette del già microscopico formato del libretto. Figuriamoci la musica che utilizzasse suoni non del sistema temperato.
Sintetizzando molto, per come la vedo io, a differenza della poesia e delle arti figurative, il cui piacere deriva primariamente da un intento sostanzialmente gnoseologico (riescono a mostrare un aspetto della realtà che in prosa ed utilizzando un linguaggio logico, oppure una figurazione mimetica, non emergerebbe, un aspetto tuttavia ancora più pienamente reale, in quanto riguardante una essenza più profonda e autentica di tali fenomeni) e dunque dall'emergere potente del vero, in musica il piacere scaturisce da un che di più soggettivo, se vogliamo anche dalla gradevolezza dell'armonia dei rapporti numerici tra i suoni, ad un livello più superficiale, e soprattutto dalla comunicazione di emozioni, che portano a galla ricordi e pre-sentimenti, con quella stessa forza liberante dell'espressione delle altre arti, che però qui riguarda vissuti interiori.
Qualcosa dunque di assai meno legato ad una ricerca oggettiva, o ad un sapere tramandato.
Per questo resto convinto che , a differenza della poesia e delle arti figurative, la musica è l'arte più pienamente fruibile anche al di fuori del suo sapere, e quindi la più "popolare" in assoluto.
Quello che occorre è semplicemente una abitudine all'ascolto, assai simile a quella del gusto al palato , di sapori e cucine differenti dalla nostra.

Giusto per rimanere in tema, personalmente mi emozionano ancora questo genere di cose (anche se non disdegno nemmeno il tecno house :) ):




Non sono completamente d'accordo con questa visione un po' "ingenua" ( in senso tecnico ) di un rapporto diretto e non mediato tra musica ed emozione,
Nel senso che l'emozione che ti da un opera d'arte è strettamente legata ad una conoscenza, non necessariamente dovuta a uno studio
astratto o teorico, ma semplicemente all'abitudine, di un linguaggio. Rimbaud è un poeta molto emozionante, ma se lo leggi in originale e non sai una parola di francese questa emozione non la proverai mai.
Bach tu lo apprezzi perché ascoltando quel tipo di musica hai imparato a discernere la intricata trama contrappuntistica delle sue opere. Non hai bisogno di sapere che quello che stai ascoltando è un canone cancrizans per augmentationem, ad esempio, ma comprendi inconsciamente o no il legame strutturale tra le voci
Per uno che ascolta solo i cantautori che strimpellano quattro accordi con la chitarra la musica di Bach è una melassa sonora di cui si apprezza magari solo una linea melodica. E magari pensa che Bach sia musica per rilassarsi.
Rachmaninov magari è un po' più semplice da capire di Bach e sembra più diretto emozionalmente ma anche lì per apprezzarlo c'è da conoscere il linguaggio che usa. Lo stesso vale per Mozart. E tutto sommato anche per Beth Orton, anche se il linguaggio che usa lei ormai lo comprendono in tutto il mondo. Ma immagino cosa penserebbe un giapponese del diciottesimo secolo a sentirla
Gli arabi trovano immensamente emozionante la musica della leggendaria Om Kalthoum , noi che non padroneggiamo quel linguaggio sentiamo solo una tizia che gorgheggia in quarti di tono e ha un sapore vagamente "arabeggiante " e drammatico. Le nuances le perdiamo tutte. Ci sono momenti in cui il pubblico va in delirio e applaude a scena aperta e non capiamo perché.

Nella musica classica indiana ci sono migliaia di raga, ognuno con la sua particolarità.
Per noi sono tutti uguali
Questo pare abbia un carattere parecchio guerresco e bellicoso. Ma per noi non è diverso da uno meditativo e pacifico


Tutto questo per dire che se uno conosce il linguaggio che usano ad esempio Become Ocean, In Vain o Let me tell you sono molto emozionanti.
Poi che non siano Bach è ovvio.
Nessuno lo è mai stato e nessuno lo sarà mai
Il Kantor sta nell'Empireo insieme a Shakespeare, Michelangelo e pochissimi altri nella storia dell'umanità


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Re: Musica!

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Comunque confesso che ho inserito musiche particolarmente difficili e complicate come provocazione per ravvivare un po' questo topic che era ormai un monologo di Roadrunner e Beth Orton. E magari attirare qualche utente in più.
E sono soddisfatto del risultato, abbiamo avuto scambi di idee molte interessanti.
Anche Roadruner immagino lo sia, così più persone hanno la possibilità di ascoltare la sua beniamina.
Perché mi sa che ormai chiunque vedeva il topic e leggeva : "ultimo messaggio Roadrunner " diceva: oh no ancora Beth Orton, che palle.
E nemmeno lo apriva.
Road, diciamo che ho fatto un operazione di marketing a tuo favore. :D
Dovresti pagarmi...
Mi accontenterei tu sprecassi un ora e un quarto della tua vita per vedere la Corazzata Potemkin dimenticandoti di Fantozzi.
Firmato
il vostro affezionatissimo
prof. Guidobaldo Maria Riccardelli.


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Re: Musica!

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"Abbiate pietà..." (cit), il clavicembalo temperato no... !!
Scherzi a parte, la musica sinfonica mi piace, (sennò non sarei un estimatore anche di Mike Oldfield), un po' meno la lirica.
La Corazzata una volta mi ci sono messo a vederla, sgombrando la mente da ogni pregiudizio, ma dopo metà ho mollato.
Sinceramente non ci ho visto tutto sto gran capolavoro...


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Re: Musica!

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Road Runner ha scritto: giovedì 10 dicembre 2020, 16:10 "Abbiate pietà..." (cit), il clavicembalo temperato no... !!
Scherzi a parte, la musica sinfonica mi piace, (sennò non sarei un estimatore anche di Mike Oldfield), un po' meno la lirica.
La Corazzata una volta mi ci sono messo a vederla, sgombrando la mente da ogni pregiudizio, ma dopo metà ho mollato.
Sinceramente non ci ho visto tutto sto gran capolavoro...
Solo metà non vale: devi arrivare almeno all'occhio della madre :D


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Re: Musica!

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Comunque la corazzata è importante come film perché Ejzenstein ha inventato tante tecniche nuove nel montaggio e nell'inquadratura che poi sono state usate e sono ancora usate dai registi di tutto il mondo.
E' chiaro che vedendolo oggi dopo aver visto migliaia di film che usano le sue invenzioni non fa più questo grande effetto.
Diciamo che è vittima del suo stesso successo.


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Re: Musica!

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Cthulhu ha scritto: giovedì 10 dicembre 2020, 14:54

Bach tu lo apprezzi perché ascoltando quel tipo di musica hai imparato a discernere la intricata trama contrappuntistica delle sue opere.
Bach, e Chopin, parlavano alla mia anima quando avevo 6 anni e avevo imparato i pezzi del Beyer...ma avevo l'abitudine all'ascolto di quella musica da quando di anni ne avevo 3....Wagner, Rachmaninov, non li apprezzavo, nello stesso modo in cui non apprezzavo la birra, a 6 anni. Ma semplicemente perchè mio padre aveva una quantità di dischi del pieno romanticismo, ma quasi nessuno di Wagner e la birra non la beveva nemmeno lui.

La pensiamo diversamente, la musica assomiglia molto al buon cibo secondo me. Quando assaggi certe cose la prima volta ti fanno ribrezzo. Poi il palato si abitua e può succedere che cambi totalmente idea...
Ovviamente il palato si può abituare se l'apertura mentale c'è, e se lo sai, che il nuovo e l'insolito possono in prima battuta allontanare. Questo certamente è questione di "cultura", in un senso più ampio.
Un'opera di pittura, ma io credo anche un film, li "gusti" quando hai il sapere necessario a "dialogare" con l'autore, capire da dove proviene la sua ispirazione, chi critica e chi sono i suoi maestri, in questo modo vedi meglio le forme, le citazioni, i colori. La musica invece, poichè è voce di una interiorità e non ricerca di una verità (detto malamente e ancora più brevemente di quanto grossolamente esposto nel post precedente), come le altre arti, deve parlare in maniera più im-mediata. Così la vedo io, per carità.


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Re: Musica!

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herbie ha scritto: giovedì 10 dicembre 2020, 17:55
Cthulhu ha scritto: giovedì 10 dicembre 2020, 14:54

Bach tu lo apprezzi perché ascoltando quel tipo di musica hai imparato a discernere la intricata trama contrappuntistica delle sue opere.
Bach, e Chopin, parlavano alla mia anima quando avevo 6 anni e avevo imparato i pezzi del Beyer...ma avevo l'abitudine all'ascolto di quella musica da quando di anni ne avevo 3....Wagner, Rachmaninov, non li apprezzavo, nello stesso modo in cui non apprezzavo la birra, a 6 anni. Ma semplicemente perchè mio padre aveva una quantità di dischi del pieno romanticismo, ma quasi nessuno di Wagner e la birra non la beveva nemmeno lui.

La pensiamo diversamente, la musica assomiglia molto al buon cibo secondo me. Quando assaggi certe cose la prima volta ti fanno ribrezzo. Poi il palato si abitua e può succedere che cambi totalmente idea...
Ovviamente il palato si può abituare se l'apertura mentale c'è, e se lo sai, che il nuovo e l'insolito possono in prima battuta allontanare. Questo certamente è questione di "cultura", in un senso più ampio.
Un'opera di pittura, ma io credo anche un film, li "gusti" quando hai il sapere necessario a "dialogare" con l'autore, capire da dove proviene la sua ispirazione, chi critica e chi sono i suoi maestri, in questo modo vedi meglio le forme, le citazioni, i colori. La musica invece, poichè è voce di una interiorità e non ricerca di una verità (detto malamente e ancora più brevemente di quanto grossolamente esposto nel post precedente), come le altre arti, deve parlare in maniera più im-mediata. Così la vedo io, per carità.
Appunto, parlano alla tua anima.
Ma la tua anima deve capire la lingua, sennò non capisce niente.
Immaginati, che so, Socrate, abituato alla musica modale monodica dei suoi tempi che si ascolta Chopin.
Non credo che la sua anima o psiche ci capirebbe qualcosa. Penserebbe sia una cacofonia orribile.
O fai ascoltare la tecno al pio Bach. Penserebbe che gli è apparso Satana.
La musica che ascoltiamo noi è basata in grandissima parte su una costruzione artificiale, la scala temperata, che abbiamo imparato a conoscere già da piccolissimi e quindi ci sembra naturale. Per altre culture non lo è, o almeno non lo era, ora è onnipresente siamo nell'era della globalizzazione.
Visto che parli di cibo, faccio un esempio.
Anni fa in Thailandia mi misi a cuocere gli spaghetti per degli amici locali.
Dopo la prima volta mi chiesero se per favore evitavo di metterci il sale ,che per loro ammazzava tutti i sapori. Per noi il sale invece i sapori li esalta, siamo abituati così, ci sembra naturale
In compenso ci mettevano tre chili di peperoncino piccantissimo, se provavo a mangiarli come loro per me era il peperoncino ad ammazzare tutti i sapori. Per loro invece i sapori li esaltava. I condimenti preferiti dagli antichi romani erano pesce marcio e fiele. Hanno provato in tanti a riprodurre le ricette medioevali ma hanno dovuto rinunciarci, per il nostro palato fanno schifo.

In un certo senso anche il cibo ha un suo "linguaggio" che si impara. Le tue papille gustative devono trarre informazioni da quello che mettiamo in bocca poi il tuo cervello lo deve processare. Io lo so fare se c'è il sale, meno se c'è ( molto ) peperoncino. I thai il contrario. Un sommelier capisce il linguaggio del vino meglio di me di sicuro, non so di te, riconosce certe sfumature che a me sfuggono perché ha imparato a processare le informazioni che il suo palato fornisce alla sua mente. Non è poi così diverso da altre forme di arte o comunicazione, compresa la musica.
Quello che voglio dire, in maniera mi sa un po' confusionaria, è che non esiste qualcosa di bello o buono in se, valido per tutti in tutti i luoghi e in tutti i tempi. E' tutto relativo, mediato dalla cultura e dal linguaggio in senso lato.
Poi sono opinioni le mie e le tue, nessuno pensa di convincere l'altro, certe discussioni servono più a chiarirsi le proprie idee che a convincere gli altri
Detto questo vado a preparare la cena, con tutti 'sti discorsi contorti mi si è risvegliato l'appetito. Mi sa che ho un calo di zuccheri, questo post non mi è venuto così bene...
Stasera piccantissimo, ho imparato la lingua ormai... :D


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Re: Musica!

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sì. Però una cosa è apprendere un sapere che è la chiave senza cui nessun uomo può intendere un'opera.
Un'altra è un'opera la cui piena fruizione sta già dentro le strutture profonde attraverso cui l'uomo prova piacere, e si tratta solo di "aprire un canale" di comunicazione attraverso la pratica dell'ascolto o del gusto.
Un bambino , a cui fin dalla più tenera età fai ascoltare Bach, non sa nulla di armonia, tuttavia io credo che possa godere a pieno della sua bellezza.
E lo stesso credo possa valere per ogni altro genere di musica.
Ma capisco che si possa pensarla diversamente.
Tuttavia mi permetto di dire che esiste una percezione di rapporti di armonia tra lunghezze d'onda tipica del sistema temperato, che forse più direttamente di altri sistemi con una gamma sonora assai più ampia, "parla" alle strutture fondamentali del piacere umano.
Ma la mia è solo una impressione, e pure di parte.
Per le altre forme d'arte, vale invece il discorso che tu fai per la musica, secondo me. Tuttavia qui mi fermo.

PS: non so nulla di Beth Orton: non mi permetterei mai di esprimere un giudizio. E' solo per quello, non vorrei dare l'impressione però di snobbare l'argomento... :pc: penso infine che nemmeno Chtulhu abbia VISTO TUTTI I FILM... :D


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