Parliamo di sport invernali

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eliacodogno
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Re: Parliamo di sport invernali

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TIC ha scritto:Bravo Deville.
Noto che ha 31 anni. Mi ricordo una intervista di 30 anni fa in RAI quando il telecronista intervisto' Alex Giorgi (buon gigantista) e gli chiese i suoi programmi futuri visto che allora aveva gia' una certa eta' ( 24 anni... )
D'altronde una volta a 30 anni Merckx era gia' finito. Adesso c'e'Cuche, quasi 37 anni che in discesa va piu' forte del miglior Klammer.
Cuche ha vissuto una carriera particolare, condizionata anche dagli infortuni. Prima dei 30 era più gigantista, poi si è proposto assiduamente ai vertici della velocità, vincendo coppe di specialità a raffica. Al suo palmares mancano ori mondiali/olimpici in discesa ma per uno che ha vinto più volte Kitz è un problema minore...

In quanto a Deville girava ai vertici della specialità già 4-5 anni fa, poi tra l'anno scorso e quest'anno il definitivo salto di qualità. E per le prossime gare mi aspetto conferme ad alti livelli anche per Thaler, classe 1978.
PS Comunque la squadra di slalom è fantastica, se lo slalom di domani confermerà le tendenze dell'ultimo periodo potremmo ritrovarci 5 azzurri nel primo gruppo :o


Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

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nino58
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Re: Parliamo di sport invernali

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TIC ha scritto:Mi ricordo una intervista di 30 anni fa in RAI quando il telecronista intervisto' Alex Giorgi (buon gigantista) e gli chiese i suoi programmi futuri visto che allora aveva gia' una certa eta' ( 24 anni... )
Alex Giorgi, ha..ha...ha...buon gigantista ? Un podio in gigante in tutta la carriera.
Ed un podio in combinata che gli fece dire, all'inizio della stagione stagione successiva, che si proponeva come possibile vincitore della Coppa del Mondo assoluta.
Credo che quell'anno la Coppa la vinse Luescher (o Wenzel), i due più scarsi vincitori del Trofeo.
Miglior risultato di Giorgi nella Coppa del Mondo assoluta : un nono posto nel 1984.


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Re: Parliamo di sport invernali

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TIC ha scritto:Bravo Deville.
Noto che ha 31 anni. Mi ricordo una intervista di 30 anni fa in RAI quando il telecronista intervisto' Alex Giorgi (buon gigantista) e gli chiese i suoi programmi futuri visto che allora aveva gia' una certa eta' ( 24 anni... )
D'altronde una volta a 30 anni Merckx era gia' finito. Adesso c'e'Cuche, quasi 37 anni che in discesa va piu' forte del miglior Klammer.
Una volta giravano meno soldi nello sci
Le fatiche e le privazioni erano tante (come i rischi) , i soldi pochi
Al Primo infortunio finiva la carriera (ti romprevi i crociati e tanti saluti)
Rari erano gli sciatori che arrivavano a trentanni
Ogni nuova generazione portava nuove rivoluzioni tecniche (posizione a uovo , palo snodabile ecc) per i vecchi era molto complicato seguirle
In piu' non venivano filmati allenamenti dove invece adesso si puo' vedere dove e cosa si sbaglia
In Discesa conoscere le insidie di una pista è un enorme vantaggio , la prima volta che scendi da Kitzbuhel te la fai nei Pantaloni
Senza contare che determinati materiali e skiman ce l'han solo i Campioni
Lo skiman di Eberharter , al ritiro dell'Austriaco è passato a peso d'oro a Bode Miller (portando anche un paio di sci " magici ")
Prima del ritiro di Eberharter Miller non aveva vinto nessuna Discesa libera e nessun super G.. invece dopo ne ha vinti 13..


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Slegar
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Re: Parliamo di sport invernali

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Sempre a proposito di discesa libera c'è da dire che la specialità di fatto si corre solamente in Coppa del Mondo; in questa stagione, ad esempio, in Coppa Europa si disputeranno solamente sei gare di discesa (e gli anni scorsi erano ancora meno): 2 a Val d'Isere, 2 a Sarntal e 2 a La Thuile che con tutto rispetto non valgono certamente le prove di coppa del Mondo. Stessa situazione nel circuito Nor-Am: 3 gare ad Aspen e 3 a Mont St. Anne (comprensive dei campionati nazionali)


Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

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Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
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Re: Parliamo di sport invernali

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Predisporre una pista (libera) , in esclusiva per quattro giorni, con almeno 800 metri di dislivello non è facile da nessuna parte.
Se poi scarseggia la pecunia...

P.S. Sai che pista usano a La Thuile ?


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Re: Parliamo di sport invernali

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La Franco Berthod

http://www.dovesciare.it/pista-tre-la-thuile

Ormai è una decina d'anni che la Regione sta cercando di tornare nella coppa del mondo.. ci son stati notevoli investimenti sulla pista (ma la vda non era molto amica di Morzenti) ma per ora solo coppa Europa..


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Re: Parliamo di sport invernali

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Winter ha scritto:La Franco Berthod

http://www.dovesciare.it/pista-tre-la-thuile

Ormai è una decina d'anni che la Regione sta cercando di tornare nella coppa del mondo.. ci son stati notevoli investimenti sulla pista (ma la vda non era molto amica di Morzenti) ma per ora solo coppa Europa..
La mitica pista nera n. 3 ?


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Re: Parliamo di sport invernali

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Oui


pitoro
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Re: Parliamo di sport invernali

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Petter Northug "solamente" decimo alla Marcialonga, strapazzato da quasi quarantenni e perfino da un italiano neppure della nazionale distance. Giornata storta o quello delle maratone è davvero un mondo così diverso?


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Re: Parliamo di sport invernali

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pitoro ha scritto:Petter Northug "solamente" decimo alla Marcialonga, strapazzato da quasi quarantenni e perfino da un italiano neppure della nazionale distance. Giornata storta o quello delle maratone è davvero un mondo così diverso?
Northug, con i tre Km di salita verso Cavalese, la Marcialonga non la può vincere così come Cipollini non avrebbe mai potuto vincere all'Alpe d'Huez.


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alfiso

Re: Parliamo di sport invernali

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Chiedo ai più "invernali" alpini Winter, Nino, Pitoro (più nordico), Slegar se anche loro hanno sentito fare da Paolo De Chiesa delle esilaranti affermazioni sull'utilizzo del sale per compattare la pista. Mi pare che fosse durante la diretta dello speciale di Zagabria vinto da Hirscher.
Si lamentava del fatto che in alcune località questa pratica fosse proibita. A quel punto Davide Labate gli faceva notare che questo comportava un rischio oggettivo di inquinamento delle acque e della falda. Costui replicava che in Svizzera in molte località non è proibito, e che comunque era sale ed il sale mica inquina ... alludendo credo al sale da cucina :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto:

Peccato che il sale utilizzato mi pare sia il solfato di ammonio (o solfato ammonico) che è anche un potente fertilizzante agricolo azotato prodotto per sintesi chimica, contenente circa un 20% di azoto, notoriamente connesso ai fenomeni di eutrofizzazione delle acque.
Che ne dite?


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Re: Parliamo di sport invernali

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alfiso ha scritto:Chiedo ai più "invernali" alpini Winter, Nino, Pitoro (più nordico), Slegar se anche loro hanno sentito fare da Paolo De Chiesa delle esilaranti affermazioni sull'utilizzo del sale per compattare la pista. Mi pare che fosse durante la diretta dello speciale di Zagabria vinto da Hirscher.
Si lamentava del fatto che in alcune località questa pratica fosse proibita. A quel punto Davide Labate gli faceva notare che questo comportava un rischio oggettivo di inquinamento delle acque e della falda. Costui replicava che in Svizzera in molte località non è proibito, e che comunque era sale ed il sale mica inquina ... alludendo credo al sale da cucina :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto:

Peccato che il sale utilizzato mi pare sia il solfato di ammonio (o solfato ammonico) che è anche un potente fertilizzante agricolo azotato prodotto per sintesi chimica, contenente circa un 20% di azoto, notoriamente connesso ai fenomeni di eutrofizzazione delle acque.
Che ne dite?
L'ho sentito, l'ho sentito. :(


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Re: Parliamo di sport invernali

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nino58 ha scritto:
pitoro ha scritto:Petter Northug "solamente" decimo alla Marcialonga, strapazzato da quasi quarantenni e perfino da un italiano neppure della nazionale distance. Giornata storta o quello delle maratone è davvero un mondo così diverso?
Northug, con i tre Km di salita verso Cavalese, la Marcialonga non la può vincere così come Cipollini non avrebbe mai potuto vincere all'Alpe d'Huez.
Pienamente d'accordo con Nino58 , con il fisico che ha salite lunghe come quella della Marcialongo son troppo dure per lui
Vediamo nella Vasaloppet.. li non ci son salite.
Da applausi il fatto che partecipi a queste gare


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Re: Parliamo di sport invernali

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alfiso ha scritto:Chiedo ai più "invernali" alpini Winter, Nino, Pitoro (più nordico), Slegar se anche loro hanno sentito fare da Paolo De Chiesa delle esilaranti affermazioni sull'utilizzo del sale per compattare la pista. Mi pare che fosse durante la diretta dello speciale di Zagabria vinto da Hirscher.
Si lamentava del fatto che in alcune località questa pratica fosse proibita. A quel punto Davide Labate gli faceva notare che questo comportava un rischio oggettivo di inquinamento delle acque e della falda. Costui replicava che in Svizzera in molte località non è proibito, e che comunque era sale ed il sale mica inquina ... alludendo credo al sale da cucina :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto:

Peccato che il sale utilizzato mi pare sia il solfato di ammonio (o solfato ammonico) che è anche un potente fertilizzante agricolo azotato prodotto per sintesi chimica, contenente circa un 20% di azoto, notoriamente connesso ai fenomeni di eutrofizzazione delle acque.
Che ne dite?
Si solfato di ammonio
Anni addietro si parlava spesso di un additivo chiamato Ptx

mettendo su google mi è uscito questo

http://www.minambiente.it/export/sites/ ... mpleto.pdf


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eliacodogno
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Re: Parliamo di sport invernali

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alfiso ha scritto:Chiedo ai più "invernali" alpini Winter, Nino, Pitoro (più nordico), Slegar se anche loro hanno sentito fare da Paolo De Chiesa delle esilaranti affermazioni sull'utilizzo del sale per compattare la pista. Mi pare che fosse durante la diretta dello speciale di Zagabria vinto da Hirscher.
Si lamentava del fatto che in alcune località questa pratica fosse proibita. A quel punto Davide Labate gli faceva notare che questo comportava un rischio oggettivo di inquinamento delle acque e della falda. Costui replicava che in Svizzera in molte località non è proibito, e che comunque era sale ed il sale mica inquina ... alludendo credo al sale da cucina :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto:

Peccato che il sale utilizzato mi pare sia il solfato di ammonio (o solfato ammonico) che è anche un potente fertilizzante agricolo azotato prodotto per sintesi chimica, contenente circa un 20% di azoto, notoriamente connesso ai fenomeni di eutrofizzazione delle acque.
Che ne dite?
Sentito, De Chiesa è un grande se parla di sci, di ghiaccio vèrde, di Miller che usa delle putrelle, dei numeri da circo equestre, delle curve sulle 100 lire etc, sui problemi dell'inquinamento delle falde non mi aspetto granchè... :)


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Re: Parliamo di sport invernali

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eliacodogno ha scritto:Sentito, De Chiesa è un grande se parla di sci, di ghiaccio vèrde, di Miller che usa delle putrelle, dei numeri da circo equestre, delle curve sulle 100 lire etc, sui problemi dell'inquinamento delle falde non mi aspetto granchè... :)
Capito, sei un collezionista di De Chiesa :diavoletto:
Da piccolo era un fenomeno. Nella nazionale era simpatico, un gran chiacchierone, dopo decenni di bergamaschi, valdostani e sudtirolesi silenziosi.
Adesso è una sagoma per le immense gaffes a cui ripara con manovre alla Stefano Gross di Schladming :lol:


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Re: Parliamo di sport invernali

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alfiso ha scritto:Capito, sei un collezionista di De Chiesa :diavoletto:
:cincin:


Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

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Re: Parliamo di sport invernali

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nino58 ha scritto:
pitoro ha scritto:Petter Northug "solamente" decimo alla Marcialonga, strapazzato da quasi quarantenni e perfino da un italiano neppure della nazionale distance. Giornata storta o quello delle maratone è davvero un mondo così diverso?
Northug, con i tre Km di salita verso Cavalese, la Marcialonga non la può vincere così come Cipollini non avrebbe mai potuto vincere all'Alpe d'Huez.
Non è certamente la salita finale che ha stoppato Northug; in giro ci sono salite ben più dure, penso al percorso olimpico di Pragelato, anche se la salita della Cascata non scherza affatto (in realtà la salita inizia circa ai -2,5 ed il tratto duro è il primo di circa 1 km). In realtà Northug è sicuramente in calo di forma rispetto al Tour de Ski e la resistenza non è certamente un suo punto di forza (il recupero in gara invece si ed anche per questo che si è portato a casa i titoli olimpico e mondiale della 50 km), inoltre non penso che come materiali poteva essere al top.

Da qui a dire che se in forma Northug poteva vincere la Marcialonga (o la Vasaloppet) ce ne passa; non dico che sono due sport diversi ma tra gran fondo e prove di Coppa del Mondo ci sono notevoli differenze. Le differenze sostanziali sono nelle maggiori distanze che si percorrono nelle gran fondo abbinate a percorsi più facili rispetto alle gare di Coppa del Mondo; ciò porta a dei ritmi di gara completamente diversi tra loro. Una gara di olimpiade, mondiale o coppa raramente supera le due ore di gara e viene corsa con continue ed anche violente variazioni di ritmo a cui sono accompagnati, solitamente in discesa, "lunghi" (sull'ordine di qualche decina di secondi) momenti di recupero ed atleti come Northug sono allenati per questi tipi di ritmi; in una gran fondo la semplicità dei percorsi raramente offre lunghi tratti di recupero per cui si procede sempre a strappi ma in meniera molto meno violenta ed i tempi di gara si dilatano notevolmente. Gli atleti delle gran fondo si allenano specificatamente per questi ritmi più blandi ma molto più lunghi e campioni come Northug (ma anche Veerpalu, Dæhlie, De Zolt e Svan i primi che mi vengono in mente) alla fine pagano dazio alla distanza; per trovare un campione che primeggiava sia ai Giochi Olimpici (o Campionati del Mondo) che nelle gran fondo bisogna risalire negli anni '70 con lo svedese Sven-Ake Lunbeck e prima ancora a cavallo degli anni 50'/'60 con il grandissimo connazionale Sixten Jernberg.

Non è che i grandi campioni dello sci nordico non ci abbiano mai provato a vincere le gran fondo (Vasaloppet in testa) ma quasi sempre sono stati clamorosamente respinti da questo tipo di gare. Nel museo della Vasaloppet a Mora c'è una parte dedicata ai migliori risultati ottenuti dai grandi campioni in quella gara ed è incredibile ciò che (non) hanno conseguito. Accanto a Gunde Svan è abbinata la 103ª posizione mentre per Dæhlie e De Zolt rispettivamente la 4ª e la 5ª in una stagione senza olimpiadi o mondiali (mi sembra il 1990) in cui avevano preparato specificatamente la gara. L'ultimo in ordine di tempo è stato l'estone Veerpalu che fresco campione del mondo a Liberec nel 2009 una settimana dopo si ritirò ingloriosamente sulle nevi svedesi.

Sotto questo aspetto di polivalenza si devono apprezzare le performance di Anders Aukland capace di vincere negli stessi anni medaglie mondiali, Vasaloppet e Marcialonga.
Winter ha scritto:Vediamo nella Vasaloppet.. li non ci son salite.
:o :o :o :o :o :o
:x :x :x :x :x :x

Winter, dimmi che stai scherzando. Petter Northug può vincere la Vasaloppet ma non certamente perché è un percorso più facile della Marcialonga; ai protagonisti della Vasaloppet, che sono gli stessi della Marcialonga, non passa nemmeno per l'anticamera del cervello di presentarsi alla partenza con sci da skating senza sciolina. La Marcialonga è una delle gran fondo dal percorso più facile che si possa trovare in giro.


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Altimetria Vasaloppet

http://www.terramia.com/vasa/elevation.pdf

Altimetria Marcialonga

http://www.marcialonga.it/marcialonga_s ... rcorso.php

Vero che la Vasaloppet è quasi 20 km piu' lunga , pero' di salite cosi dure nel finale non ce ne sono

Vedrai che il 4 Marzo Northug ti sorprendera'


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Slegar
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Re: Parliamo di sport invernali

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Winter ha scritto:Altimetria Vasaloppet

http://www.terramia.com/vasa/elevation.pdf

Altimetria Marcialonga

http://www.marcialonga.it/marcialonga_s ... rcorso.php
1997/1998/1999/2000/2001/2002/2003/2004/2005/2008/2009/2012 - Marcialonga
2001/2004/2009 - Vasaloppet

Credimi sulla parola Winter, la Vasaloppet è più dura e non solamente perché lo dico io.


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Re: Parliamo di sport invernali

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Potevi dirmelo prima ;)

Complimenti :clap:

Andata la scommessa per la vittoria di Northug alla Vasaloppet (tanto mi pare ti debba una birra gia' per il toto cdm dell'anno scorso :D )
Visto che ha poche chance me lo dai a 2 contro uno..


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Re: Parliamo di sport invernali

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Non dico che per Northug sia impossibile vincere la Vasaloppet, è oggettivamente difficile che ci riesca, perché sicuramente tutti gli correranno contro. Raramente la gara si conclude allo sprint se non nelle edizioni con neve particolarmente lenta in cui fare l'andatura è un suicidio tattico; solitamente la fase decisiva inizia ai -30 km dall'arrivo quando inizia il tratto più nervoso e difficile (fino ai -19) e chi ne ha (o pensa di averne) cerca di forzare il ritmo. Può succedere che qualcuno in solitaria riesca ad arrivare al traguardo come l'estone Olle nel 2000 o raggiunti sul traguardo come Staffan Larsson nel 1998 ma solitamente inizia una selezione "da dietro" che screma notevolmente i pretendenti alla vittoria. Gli ultimi 10-12 km sono i più facili di tutta la gara ma è proprio quando inizia questo tratto che chi ha più birra in corpo crea la selezione definitiva.

Certo che se Northug riuscisse arrivare con i primi allo sprint non ce ne sarebbe per nessuno.

Edit: sono andato sul sito di Terramia e ci sono vari filmati da YouTube tra cui l'arrivo dell'edizione scorsa:


Il punto dove Jörgen Brink fa la differenza allo sprint è il passaggio sopra ad una rotonda in centro a Mora il cui dislivello non supera i 50 cm ma che dopo 90 km diventa come una montagna anche per atleti di quel livello.

C'è anche la partenza del 2009 quando li dentro, 4° gruppo, c'ero anch'io:


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Re: Parliamo di sport invernali

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Mi è difficile controbattere con uno che ha fatto 12 Marcialonghe e 3 Vasaloppet..
Direi che la corsa svedese è un Giro delle Fiandre
la Marcialonga la Freccia Vallone ;)


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Re: Parliamo di sport invernali

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Winter ha scritto:Direi che la corsa svedese è un Giro delle Fiandre
la Marcialonga la Freccia Vallone ;)
Similitudine azzeccatissima.


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Re: Parliamo di sport invernali

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Winter ha scritto:Mi è difficile controbattere con uno che ha fatto 12 Marcialonghe e 3 Vasaloppet..
Direi che la corsa svedese è un Giro delle Fiandre
la Marcialonga la Freccia Vallone ;)
ascpita!!!
Slegar rosico di invidia bilosa :mrgreen:
I miei rispetti :worthy: :worthy: :worthy:


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Re: Parliamo di sport invernali

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Complimenti fuori luogo, c'è chi si è è applicato molto di più e meglio del sottoscritto. Invece di rosicare applicati; lo sci di fondo come il ciclismo permette di competere a livello amatoriale a qualsiasi età. Nella zona milanese/brianza c'è una buona tradizione agonistica a livello amatoriale per cui non saresti nemmeno una mosca bianca.


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Re: Parliamo di sport invernali

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Dici bene Slegar. Ma i caxxi del lavoro da 3 anni mi assorbono in toto (lo so è un errore). Eppoi è anche una questione economica.
Per anni, finchè mi girava la lira, mi son fatto tutti i weekend con fidanze e amici in giro per Italia e dintorni in bike, ora ho ristretto e parecchio i cordoni.
Non ho detto "tirar la cinghia", perchè quanto sopra ha aumentato il giro-vita e fatto comparire una panza che non avevo, se non a 12 anni in crescita, mai avuto.
Detto questo, in passato spesso ed ora una, due volte l'anno vado a Riale, dove bazzica una certa "longhista" di nome Guidina.
Il fondo non mi è così congeniale e naturale però per potermi permettere una Marcialonga o una Vasaloppet, senza far uscire a sera i cani del soccorso a cercarmi. :)


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Re: Parliamo di sport invernali

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alfiso ha scritto:Dici bene Slegar. Ma i caxxi del lavoro da 3 anni mi assorbono in toto (lo so è un errore). Eppoi è anche una questione economica.
Per anni, finchè mi girava la lira, mi son fatto tutti i weekend con fidanze e amici in giro per Italia e dintorni in bike, ora ho ristretto e parecchio i cordoni.
Non ho detto "tirar la cinghia", perchè quanto sopra ha aumentato il giro-vita e fatto comparire una panza che non avevo, se non a 12 anni in crescita, mai avuto.
Detto questo, in passato spesso ed ora una, due volte l'anno vado a Riale, dove bazzica una certa "longhista" di nome Guidina.
Il fondo non mi è così congeniale e naturale però per potermi permettere una Marcialonga o una Vasaloppet, senza far uscire a sera i cani del soccorso a cercarmi. :)
Non hai tutti i torti...la situazione è un poì cambiata per tutti


Winter
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Re: Parliamo di sport invernali

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Winter ha scritto:Potevi dirmelo prima ;)

Complimenti :clap:

Andata la scommessa per la vittoria di Northug alla Vasaloppet (tanto mi pare ti debba una birra gia' per il toto cdm dell'anno scorso :D )
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Scommessa non valida perche' per problemi intestinali non ha corso..
Vittoria di Brink tra gli uomini e della Skofterud tra le donne

Pippa Middleton , oltre ad aver un bel didietro è anche una notevole sportiva
90 km in 7 ore e spiccioli (412 su 1734 donne all'arrivo)


jianji
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Re: Parliamo di sport invernali

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Facciamo il punto sulla stagione? Massì, dai.

BIATHLON: Neuner regina tra le donne, ma la bella Domracheva le sta facendo sudare almeno 5 camicie. Sono in corso a Ruhpolding(come fossero a Roubaix quelli di ciclismo) e per ora sono 1-1 nelle gare individuali. Non bene le italiane, stagione di transizione per la giovane Wierer, che dall'anno prossimo potrebbe entrare stabile nelle 30, speriamo qualcosa meglio ;)
Tra gli uomini sfida per la generale Svendsen vs Fourcade Martin, che ha vinto 2 medaglie contro zero ai mondiali. Per il resto si segnala una vittoria dell'italia nella staffetta di oberhof, e la 93esima vittoria in carriera per Ole Einar Bjørndalen. Hofer cerca la medaglia domenica nella mass.

SALTO: Schlierenzauer vince la tournee dei 4 trampolini, e quando sembra, a inizio febbraio, destinato a dominare l'ultimo mese di gare, incontra una crisi tecnica che potrebbe portare la coppa in norvegia, per merito di anders bardal. Kranjec ha vinto i mondiali di volo di Vikersund dimostrandosi il volatore pure #1 al Mondo!

COMBINATA: Lamy Chappuis probabilmente porterà la coppa a casa, ma dalla prossima stagione Kokslien, Watabe, e Pittin(che ora ha una spalla fracassata) gli daranno tanto filo da torcere. La squadra italiana cresce e nei prossimi anni potrebbero fare bene. Per Pittin ora è importante riprendersi dal punto di vista psicologico ;)

FONDO: so poco o nulla, ma mi pare che Bjoergen stia dominando al femminile, mentre Cologna vinca al maschile.. bho!

ALPINO: anche qui. Non guardo troppo, ma l'Italia qualche risultato l'ha fatto ;) Merighetti, due vittorie di Blardone, e altri podi ci danno sorriso. Ma Innerhofer e Brignone stanno deludendo. Il primo ha avuto problemi con degli infortuni, mi pare, la prima semplicemente non potrà più vincere perchè l'ha intervistata il sottoscritto che mena rogna... :grr:

Per il resto medaglia di bronzo di Zoeggler ai Mondiali di slittino, poi bho, non so.. :mrgreen:


Basso
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Re: Parliamo di sport invernali

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jianji ha scritto:Facciamo il punto sulla stagione? Massì, dai.

BIATHLON: Neuner regina tra le donne, ma la bella Domracheva le sta facendo sudare almeno 5 camicie. Sono in corso a Ruhpolding(come fossero a Roubaix quelli di ciclismo) e per ora sono 1-1 nelle gare individuali. Non bene le italiane, stagione di transizione per la giovane Wierer, che dall'anno prossimo potrebbe entrare stabile nelle 30, speriamo qualcosa meglio ;)
Tra gli uomini sfida per la generale Svendsen vs Fourcade Martin, che ha vinto 2 medaglie contro zero ai mondiali. Per il resto si segnala una vittoria dell'italia nella staffetta di oberhof, e la 93esima vittoria in carriera per Ole Einar Bjørndalen. Hofer cerca la medaglia domenica nella mass.

SALTO: Schlierenzauer vince la tournee dei 4 trampolini, e quando sembra, a inizio febbraio, destinato a dominare l'ultimo mese di gare, incontra una crisi tecnica che potrebbe portare la coppa in norvegia, per merito di anders bardal. Kranjec ha vinto i mondiali di volo di Vikersund dimostrandosi il volatore pure #1 al Mondo!

COMBINATA: Lamy Chappuis probabilmente porterà la coppa a casa, ma dalla prossima stagione Kokslien, Watabe, e Pittin(che ora ha una spalla fracassata) gli daranno tanto filo da torcere. La squadra italiana cresce e nei prossimi anni potrebbero fare bene. Per Pittin ora è importante riprendersi dal punto di vista psicologico ;)

FONDO: so poco o nulla, ma mi pare che Bjoergen stia dominando al femminile, mentre Cologna vinca al maschile.. bho!

ALPINO: anche qui. Non guardo troppo, ma l'Italia qualche risultato l'ha fatto ;) Merighetti, due vittorie di Blardone, e altri podi ci danno sorriso. Ma Innerhofer e Brignone stanno deludendo. Il primo ha avuto problemi con degli infortuni, mi pare, la prima semplicemente non potrà più vincere perchè l'ha intervistata il sottoscritto che mena rogna... :grr:

Per il resto medaglia di bronzo di Zoeggler ai Mondiali di slittino, poi bho, non so.. :mrgreen:

Allora...

BIATHLON: Mondiali bellissimi e apertissimi questi, con il podio impronosticabile delle due individuali. Speriamo che Lena Neuner cambi idea (stesse probabilità che Cunego vinca il Fiandre...). Oddio, Domracheva non è la prima atleta bella che mi viene in mente, anzi.... Lena Neuner è prima anche qui :yes:
Fra gli uomini ti sbagli: ai Mondiali Martin Fourcade ha vinto 2 ori individuali mentre Svendsen ha vinto 1 oro in staffetta mista e 1 argento individuale. Lukas Hofer difficilmente vincerà una medaglia nella mass start, sarei il primo ad essere felice.

SALTO: Gregor S, dopo aver dominato la Tournée dei 4 Trampolini, è calato verticalmente a febbraio. Kranjec vola che è un piacere. Bardal è molto costante con solo 3 vittorie (1 per mese), 4 secondi posti e 5 terzi posti: 12 podi su 22 gare. Personalmente a un certo punto pensavo in un miglior Stoch.

COMBINATA: Lamy Chappuis è tanto astuto tatticamente quanto, anche, fortunato nelle sfortune altrui. L'anno prossimo sarà una festa per lo sport una lotta fra JLC, Watabe (altro molto astuto), Kokslien e Pittin, che sono nettamente i più forti sci ai piedi. Alla lista come ultimo incomodo metterei anche il tedesco Riessle, l'unico più giovane di Pittin ad essere salito finora sul podio che però deve fare due passi in avanti.

FONDO: Bjorgen non ha dominato, infatti la coppa è ancora virtualmente da assegnare con la polacca Kowalczyk in lotta. La Bjorgen, come tutte/tutti le norvegesi/ i norvegesi, ha fallito clamorosamente il Tour de Ski. Negli uomini, invece, il dominio di Cologna è stato assoluto.

ALPINO: stagione molto bella e aperta fra gli uomini, molto chiusa in favore di Lindsay Kildow/Vonn. In casa Italia c'è il risveglio di Blardone che, dopo essere uscito dai migliori 7 del gigante per la prima volta nel millennio, si è rifatto quest'anno andando 4 volte consecutive a podio (mai fatto e la serie è aperta...). Dada Merighetti ha fatto il salto di qualità. Ci sarebbe tanto da dire ma mi fermo qui

ot: la Svizzera mi sta sulle scatole perché i suoi migliori talenti (escluso Re Roger) sono figli di italiani: parlo di Cancellara e Cologna i quali, se battessero bandiera tricolore, avrebbero dato allo Stivale immani gioie (2 Roubaix, Fiandre, Sanremo, Olimpiade Crono e 4 Mondiali Corno da una parte; 1 oro olimpico, 3 cdm e 3 Tour de Ski). :angry:


11 Vuelta 7-Prato
12 Appennino-Japan
13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
14 Vasco-Dauphiné-Tour 3-Tour 21-Pologne-Tre Valli
15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
16 Nice-Vuelta 12
17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
18 Bianche-DePanne-Romandie-Köln-Piemonte-Chrono
19 Nice-Turkey-Portugal-Vuelta 10
20 Plouay-Toscana
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Re: Parliamo di sport invernali

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Winter ha scritto:
Pippa Middleton , oltre ad aver un bel didietro è anche una notevole sportiva
90 km in 7 ore e spiccioli (412 su 1734 donne all'arrivo)
Pippa non è una pippa. :D
E, con questa, vado a nascondermi.


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Re: Vierschanzentournee - I plurivincitori (1)

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Slegar ha scritto:Era mia intenzione impostare il post in ordine decrescente sul numero delle vittorie e, a parità di edizioni vinte, in ordine cronologico. Dato il poco tempo a disposizione e per evitare di editare un post troppo lungo, inizio con colui che ha vinto più edizioni di tutti ed i primi che hanno conquistato tre e due vittorie finali. Il prossimo post sarà dedicato al tedesco Jens Weissflog, per la soddisfazione di Winter, ed al norvegese Bjørn Wirkola.

Janne Ahonen - 1999/2003/2005/2006/2008 (Finlandia)

E' colui che possiede il record di vittorie nella Vierschanzentournee con ben cinque edizioni vinte oltre a tre secondi e due terzi posti nelle 18 edizioni fin qui disputate. Avendo già scritto in post precedenti non mi dilungherò molto sul saltatore finlandese ancora in attività.

Nato nel 1977 debutta in coppa del mondo giovanissimo, appena quindicenne, ed in quella stessa stagione partecipa alla sua prima Vierschanzentournee (edizione 1992/1993); in quello stesso anno debutta ai Campionati Mondiali di Falun ottenendo il 6° posto nella prova a squadre. Tralasciando i 4 titoli juniores mondiali vinti nel 1993 e nel 1994, dopo aver vinto la prima gara in Coppa del Mondo a Engelberg ottiene i primi risultati di rilievo nella tournée: 8° a Oberstdorf e 10° a Bischofshofen; in quello stesso anno partecipa alla sua prima olimpiade a Lillehammer classificandosi al 5° posto nella prova a squadre. L'anno seguente conquista il titolo mondiale sempre nella prova a squadre ai Campionati del mondo di Thunder Bay (quelli della 50 km vinta da Fauner per capire la longevità agonistica dell'atleta). Per evitare una eccessiva lunghezza del post elencherò il palmares di Janne Ahonen partendo dalla Vierschanzentournee (O = Oberstdorf; GP = Garmisch Partenkirchen; I = Innsbruck; B = Bischofshofen; cf = classifica finale):

Vierschanzentournee
1993: O = 47°; GP = 55°; I = 23°; B = 45°
1994: O = 8°; GP = 27°; I = 36°; B = 10°
1995: O = 4°; GP = 1°; I = 7°; B = 15°; cf = 3°
1996: O = 6°; GP = 5°; I = 14°; B = 7°; cf = 6°
1997: O = 33°; GP = 14°; I = 31°; B = 5°
1998: O = 12°; GP = 4°; I = 3°; B = 3°; cf = 3°
1999: O = 5°; GP = 2°; I = 2°; B = 2°; cf = 1°
2000: O = 6°; GP = 3°; I = 3°; B = 2°; cf = 2°
2001: O = 9°; GP = 4°; I = 2°; B = 2°; cf = 2°
2002: O = 12°; GP = 16°; B = 16°
2003: O = 3°; GP = 5°; I = 1°; B = 4°; cf = 1°
2004: O = 13°; GP = 4°; I = 3°; B = 3°; cf = 5°
2005: O = 1°; GP = 1°; I = 1°; B = 2°; cf = 1°
2006: O = 1°; GP = 2°; I = 6°; B = 1°; cf = 1°
2007: O = 7°; GP = 16°; I = 5°; B = 11°
2008: O = 3°; GP = 2°; I = 1°; B = 1°; cf = 1°
2010: O = 2°; GP = 6°; I = 3°; B = 2°; cf = 2°
2011: O = 31°; GP = 5°; I = 33°; B = 20°;

Giochi Olimpici Invernali (NH = trampolino normale; LH = trampolino grande; EQ= prova a squadre)
1994: NH = 27°; LH = 37°; EQ = 5°
1998: NH = 4°; LH = 37°; EQ = 5°
2002: NH = 4°; LH = 9°; EQ = 2°
2006: NH = 6°; LH = 9°; EQ = 2°
2010: NH = 4°; LH = 31°

Campionati del Mondo (NH = trampolino normale; LH = trampolino grande; EQN= prova a squadre trampolino normale; EQL= prova a squadre trampolino grande)
1993: LH = 31°; EQL = 6°
1995: NH = 9°; LH = 9°; EQL = 1°
1997: NH = 1°; LH = 8°; EQL = 1°
1999: NH = 4°; LH = 4°; EQL = 4°
2001: NH = 6°; LH = 3°; EQN = 2°; EQL = 2°
2003: LH = 35°; EQL = 1°
2005: NH = 3°; LH = 1°; EQN = 4°; EQL = 2°
2007: NH = 14°; LH = 6°; EQL = 4°

Dal palmares si può notare come Ahonen, plurivincitore nella Vierschanzentournee ed in Coppa del Mondo, non abbia mai conquistato una medaglia olimpica individuale in cinque partecipazioni mentre a livello di campionati del Mondo può vantare "solamente" due titoli e due terzi posti individuali.

Immagine
fonte: life.com

Helmuth Recknagel - 1958/1959/1961 (Germania est)

E' il primo plurivincitore nella storia della Vierschanzentournee. Nato nel 1937 fa il suo esordio nel salto che conta, ventenne, alla fine del 1956 dopo le olimpiadi di Cortina e sarà il primo grande saltatore della Germania dell'est; dopo di lui sotto il simbolo del martello e del compasso successivamente si affermeranno atleti del calibro di Dieter Neuendorf, Horst Queck, Rainer Schmidt, Hans Georg Achenbach, Jochen Danneberg, Manfred Deckert, Klaus Ostwald e Jens Weissflog.

Alla sua prima partecipazione alla Vierschanzentournee nel 56/57 coglierà un 7° posto ad Innsbruck ed un 5° a Bischofshofen. Già nell'edizione successiva riuscirà a vincere la tournée, davanti ai sovietici Schamov e Kamenski, primeggiando ad Innsbruck e Bischofshofen ed arrivando secondo ad Oberstdorf. L'anno successivo vincerà le prime tre gare e nonostante il 15° posto di Bischofshofen riuscirà a conquistare la sua seconda tournée davanti all'austriaco Habershatter ed al norvegese Hoel. Nel 1960 non partecipò, non so per infortunio o per preparare al meglio le Olimpiadi di Squaw Valley, mentre nel 1961 ottenne la sua terza ed ultima vittoria nella Vierschanzentournee, battendo l'austriaco Leodolter ed il finlandese Kärkkinen, conquistando un 6° posto ad Oberstdorf, due secondi posti a Garmisch Partenkirchen ed Innsbruck e la vittoria a Bischofshofen.

Di fatto con l'edizione del 1961 la parabola di Recknagel alla Vierschanzentournee termina. Conquisterà solamente un 2° posto nella gara di Bischofshofen del 1962, un altro nella gara di Innsbruck del 1963 ed un altro ancora nella gara di Bischofshofen del 1964, sua ultima stagione. Nelle sette partecipazioni alla Vierschanzentournee conquisterà tre vittorie finali e nessun alrto podio.

Nella sua carriera Helmuth Recknagel conquisterà nei Giochi Olimpici invernali, sotto la bandiera della Germania unita e primo atleta non nordico, la medaglia d'oro alle olimpiadi di Squaw Valley del 1960 ed il 6° posto ad Innsbruck nel 1964 nel trampolino normale. Nei campionati dl mondo conquisterà il bronzo nel 1958 a Lathi, l'oro nel trampolino grande ed il bronzo in quello normale nel 1962 a Zakopane.

Immagine
fonte: lalanternadelpopolo.it

Veikko Kankkonen - 1964/1966 (Finlandia)

Nato nel 1940 Veikko Kankkonen è il saltatore che tra i grandi saltatori cronologicamente si pone tra Recknagel ed il norvegese Wirkola per proseguire la grande tradizione finlandese nel salto con gli sci. Partecipò per la prima volta alla Vierschanzentournee, giovanissimo, nel 1959 dove ottenne come risultati di rilievo un 5° posto a Garmisch Partenkirchen ed un 2° posto ad Innsbruck. La partecipazione successiva fu nel 1961 dove ottenne un 5° posto ad Innsbruck.

Ma è nel 1964, il suo anno d'oro, che Kankkonen si imporrà alla ribalta mondiale vincendo la sua prima Vierschanzentournee. Dopo un deludente 25° posto nella prima gara di Oberstdorf infilò le vittorie di Garmisch Partenkirchen ed Innsbruck ed il 2° posto di Bischofshofen che gli permise di vincere la tournée sul filo di lana davanti al norvegese Yggeseth ed all'austriaco Preiml. Il suo anno d'oro proseguì sempre ad Innsbruck dove ai Giochi Olimpici conquistò l'oro nel trampolino normale e l'argento in quello grande (foto sotto con il pettorale 223).

Non partecipò all'edizione del 1965 e si ripresentò l'anno successivo dove vinse nuovamente dominando, davanti al tedesco dell'est Neuendorf ed al norvegese Wirkola, con le vittorie di Oberstdorf e Bischofshofen ed i secondi posti di Garmisch Partenkirchen ed Innsbruck. L'edizione del 1967 fu l'ultima in cui Kankkonen fu protagonista; dopo due terzi posti conquistati ad Oberstdorf e Garmisch Partenkirchen si classificò solamente 27° ad Innsbruck. Con la 5ª posizione di Bischofshofen riuscì a classificarsi al 4° posto conclusivo. Il 1968 fu la sua ultima apparizione alla Vierschanzentournee dove non lasciò praticamente segno se non il 10° posto nella gara inaugurale di Oberstdorf; la sua carriera agonistica finì in quella edizione della Vierschanzentournee in quanto non riuscì ad essere selezionato per le Olimpiadi di Grenoble. Per la cronaca Kankkonen non partecipò mai ad un Campionato del Mondo.

Immagine
fonte: mtv3.fi
Maginifche le tre foto!!!!!


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Bitossi
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Re: Parliamo di sport invernali

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Ho un quesito sciistico (alpino) che non mi fa dormire la notte... :D (chiedo a Slegar o a chi vuole rispondere): quale può essere la ragione tecnica dello storico divario di prestazioni femmine/maschi nella nazionale tedesca? :dubbio:

In particolare, so che i maschietti hanno vinto un unico gigante in coppa del mondo, negli anni '70, con un certo Rieger. Persino Wasmeier, campione olimpico 1994, non è stato capace di vincerne uno. Anche il computo totale delle vittorie in tutte le discipline (32 i maschi, di cui 17 in slalom, e 170 le femmine) salta subito all'occhio. Non è un po' strano?
In misura forse meno evidente, si potrebbe osservare un divario al contrario anche nella storia della nazionale norvegese, con le femmine ferme a soli 8 successi, contro i 91 dei maschi. ;)


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Re: Parliamo di sport invernali

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Bitossi ha scritto:Ho un quesito sciistico (alpino) che non mi fa dormire la notte... :D (chiedo a Slegar o a chi vuole rispondere): quale può essere la ragione tecnica dello storico divario di prestazioni femmine/maschi nella nazionale tedesca? :dubbio:

In particolare, so che i maschietti hanno vinto un unico gigante in coppa del mondo, negli anni '70, con un certo Rieger. Persino Wasmeier, campione olimpico 1994, non è stato capace di vincerne uno. Anche il computo totale delle vittorie in tutte le discipline (32 i maschi, di cui 17 in slalom, e 170 le femmine) salta subito all'occhio. Non è un po' strano?
In misura forse meno evidente, si potrebbe osservare un divario al contrario anche nella storia della nazionale norvegese, con le femmine ferme a soli 8 successi, contro i 91 dei maschi. ;)
Caro Lorenzo, potrei azzardare, sia nel caso tedesco che in quello norvegese, che gli uni hanno avuto la fortuna di pescare delle assolute fuoriclasse così come gli altri di pescare dei fuoriclasse (almeno tre di assoluto valore) a fronte del (quasi) nulla dell'altro sesso.
Anche l'Italia ha un numero di vittorie maggiore dei maschi (ma con uno che ne ha vinte 50) così come il Canada e la Svezia (che pure ha avuto la Wiberg e la Pearson).
Per USA, Austria, Svizzera e Francia siamo lì.


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Re: Parliamo di sport invernali

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nino58 ha scritto: Caro Lorenzo, potrei azzardare, sia nel caso tedesco che in quello norvegese, che gli uni hanno avuto la fortuna di pescare delle assolute fuoriclasse così come gli altri di pescare dei fuoriclasse (almeno tre di assoluto valore) a fronte del (quasi) nulla dell'altro sesso.
Anche l'Italia ha un numero di vittorie maggiore dei maschi (ma con uno che ne ha vinte 50) così come il Canada e la Svezia (che pure ha avuto la Wiberg e la Pearson).
Per USA, Austria, Svizzera e Francia siamo lì.
La Germania femminile ha nello sci alpino un ottimo movimento, in particolare nelle discipline tecniche...in slalom ci saranno 5-6 potenziali top 30 (almeno). Questo tralasciando esponenti di spicco come Riesch e Rebensburg... Tra gli uomini la base è molto più piccola, perciò capita di imbattersi in periodi di vuoto assoluto alternati a momenti felici come quello attuale, con Neureuther e l'emergente Dopfer ad esempio.
La Norvegia tira fuori pochissimi elementi, di solito molto forti e di entrambi i sessi...anche escludendo i fenomeni (molti dei quali polivalenti) che conoscono tutti si potrebbero citare ottimi atleti del passato come Bjarne Solbakken e Hans Petter Buraas tra gli uomini e Andrine Flemmen tra le ragazze.
I motivi per cui accada tutto questo però non li conosco... Sentiamo Slegar :)


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Re: Parliamo di sport invernali

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Be', però una ragione per una tale discrepanza di risultati tra i due sessi ci deve essere. A me non pare normale, soprattutto il dato del gigante. Di sicuro la cosa vorrà dire che il maschietto teutone non è particolarmente adatto a quel tipo di esercizio; quello che mi sfugge è il motivo: forse troppi würstel? :diavoletto:

Anche il tirare in ballo la "fortuna" di avere o avere avuto in squadra dei fuoriclasse, non mi convince. Esempio Svezia: anche togliendo Stenmark, comunque ci sono altri 7 successi in gigante. Se poi pensiamo che persino il Lussemburgo ne può contare ugualmente 7... (vabbe', questa è una battuta! :D ).
Ricordo infine che una nazione mediterranea come la nostra ha saputo esprimere campioni provenienti addirittura dalla pianura, anche aldilà di Tomba; inoltre, a fronte di una iniziale grossa discrepanza tra risultati maschili e femminili, il lungo periodo ha riequilibrato i dati, al punto che forse negli ultimi anni le femmine italiane hanno vinto più dei maschi.
Quindi, proprio perché la fortuna gioca sul tempo, sui grandi numeri, oltre che sulla tradizione (India e Cina, almeno ancora per un po', non avranno grandi gigantisti... ), mi pare strano che una nazione di 80 milioni di abitanti, mediamente montuosa, con una fenomenale base di praticanti, e con una tradizione confermata dai risultati femminili, non abbia prodotto in 45 anni più di un vincente in una data specialità maschile. Senza contare i notevoli risultati dei masculi crucchi in tutte le altre discipline degli sport invernali.
Ripeto, se persino un campione come Wasmeier, vincitore di Olimpiadi e Mondiali, non ha mai raccolto un successo in giganti di coppa (andandoci spesso vicino, ma guarda caso solo vicino, mentre un campioncino russo - Zhirov - nel suo momento d'oro colse 3 vittorie negli anni '80...), aldilà della sfortuna qualcosa va ricercata nei motivi tecnici.

Slegar, aiuto! :diavoletto:


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Re: Parliamo di sport invernali

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Ho provato a contattare il Bundestrainer la scorsa settimana ma non mi ha risposto, perché era occupato a preparare le finali di Coppa del Mondo in programma a Schladming.

Non riuscendo a contattare il diretto interessato provo a buttare sulla tastiera qualche supposizione. Definire la Germania "mediamente montuosa" mi sembra un pochino esagerato se paragonata all'Italia; inoltre la tradizione agonistica per lo sci alpino c'è solamente ad ovest e non ad est, con relative Eliteschule des Wintersports dedicate, per cui la potenziale base si restringe di molto. Poi bisogna considerare la "sportivizzazione spinta" della società tedesca a partire dagli anni '30 e proseguita nel dopoguerra con un costante confronto est vs. ovest, per cui i tedeschi hanno molte alternative per la pratica agonistica di alto livello a differenza di altri paesi alpini più "monotematici" come Austria, Svizzera ed in parte Italia e Francia.

C'è da sottolineare che da quando esistono le competizioni sportive invernali (ma non solo) lo sci alpino è stato uno tra i pochissimi sport a dare pari opportunità di partecipazione tra maschi e femmine; nel dopoguerra, nel campo degli sport invernali, le donne potevano partecipare alle competizioni sci alpino, pattinaggio di figura e di velocità in pista lunga, lo sci di fondo era tollerato ma ritenuto troppo impegnativo, lo slittino è arrivato dopo, mentre tutte le altre specialità anche quelle che adesso vanno per la maggiore (vedi biathlon) le erano precluse. Con una base più larga le "Valchirie" hanno probabilmente avuto il sopravvento sui "Nibelunghi" nello sci alpino (la partecipazione tedesca maschile in Coppa del Mondo è sempre stata asfittica se paragonata a quella femminile) ed alla lunga è probabile che i migliori tecnici siano sempre stati dirottati verso la nazionale femminile.

Per quanto riguarda Wasmeier bisogna dire che era un supergigantista molto tecnico; i due titoli in gigante che ha vinto sono stati conquistati su tracciati che erano dei "quasi Super-G" disputati su due manches.


Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

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Re: Parliamo di sport invernali

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Spunti molto interessanti sulla Germania, a cui io non avrei mai pensato...
E della Norvegia che dici? Pochi atleti di alta qualità (e pochissime fanciulle)?


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Re: Parliamo di sport invernali

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Perché in Norvegia gli atleti di media qualità non vengono portati in Coppa del Mondo ma competono nelle gare FIS o al massimo in Coppa Europa e questo vale per tutte le specialità. Rispetto allo sci nordico la base è minore e dunque si hanno meno partecipazioni.


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Re: Parliamo di sport invernali

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Slegar ha scritto:Ho provato a contattare il Bundestrainer la scorsa settimana ma non mi ha risposto...
E' un vero peccato! :diavoletto:

Comunque, la tua competente risposta mi porta a chiarire conclusioni che avevo solo abbozzate: il gigante è la specialità più tecnica dello sci alpino, ed è probabilmente quella che fornisce risultati meno casuali; in altre parole, è quella in cui si può maggiormente apprezzare l' "investimento" in termini di competenze tecniche e di risorse umane di una federazione. Non a caso la Germania maschile ha vinto più di metà delle sue gare in slalom, dove la componente "improvvisazione" (e aggiungerei anche "lato B") è maggiore. E' poi riuscita a piazzare qualche stoccata in discesa e SuperG (mi pare 6 in entrambe le specialità), dove la "scuola" è importante, ma dove non mancano le sorprese dovute a fattori ambientali. E' comunque curioso che il palmarès dei maschietti crucchi sia tutto sommato assimilabile a quello della Slovenia, nazione di un paio di milioni di abitanti (la sola Baviera ne ha più di 12).
Agli slavi di montagna manca ancora un successo in SuperG, mi pare, mentre si sono recentemente sbloccati in discesa... ;)


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Re: Parliamo di sport invernali

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Bitossi ha scritto: In misura forse meno evidente, si potrebbe osservare un divario al contrario anche nella storia della nazionale norvegese, con le femmine ferme a soli 8 successi, contro i 91 dei maschi. ;)
Sulla Germania non so risponderti
Sulla Norvegia
La statistica è influenzata da Kjus e Aaamodt (entrambi scoperti e allenati dallo stesso allenatore , il padre di Aamodt)
se li escludiamo 8 successi contro 54..
Tra le donne c'eran le potenziali campionesse , ma sfortunatissime , una su tutte
la Astrid Loedemel (oltre che brava molto carina) ritirata a 24 anni , dopo una serie incredibile d'infortuni
Se Austria o Svizzera perdon per infortuni qualcuno cambia poco , per la Norvegia è diverso


Winter
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Re: Parliamo di sport invernali

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Finite tutte le coppe del Mondo

Alpino
Tra le donne nessuna sorpresa , la Vonn (Kildow) è destinata a batter ogni record
Piu' interessante è stata quella maschile , complice forse l'infortunio di Kostelic , fino all'ultima gara lotta molto incerta tra due giovani lo svizzero Feuz e l'austriaco Hirscher. con vittoria di quest'ultimo. Era da Tomba 1995 che uno slalomista puro non vinceva la coppa del mondo (anche se il podio in superg di Schladming gli da la vittoria nella coppa)
Fondo
Bjorgen - Cologna..
Tra le donne tanta Norvegia con la sola Kowalzyk ad inserirsi
Tra gli Uomini Novita' Canada e qualche Russo
Salto
Bardal ha sorprendente battuto la Wunderteam austriaca un po' in difficolta' dopo la Tournee
Biathlon
Neuner - Fourcade , peccato che la bavarese si ritiri.. mentre il francese il prossimo anno partecipera' anche a qualche gara di coppa del mondo di fondo..


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Slegar
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Re: Parliamo di sport invernali

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Winter ha scritto:Piu' interessante è stata quella maschile , complice forse l'infortunio di Kostelic , fino all'ultima gara lotta molto incerta tra due giovani lo svizzero Feuz e l'austriaco Hirscher. con vittoria di quest'ultimo. Era da Tomba 1995 che uno slalomista puro non vinceva la coppa del mondo (anche se il podio in superg di Schladming gli da la vittoria nella coppa)
La stessa sera del Super-G ho parlato con un tecnico di sci alpino della provincia ed era abbastanza incavolato per come era stato tracciato il percorso, che sembrava un gigante lungo in un'unica manche. non per niente eravamo a Schladming e l'ha tracciato Hujara il vecchio "amico" di Alberto Tomba. Senza infortunio però la coppa assoluta restava in Croazia a casa Kostelic.
Fondo
Bjorgen - Cologna..
Tra le donne tanta Norvegia con la sola Kowalzyk ad inserirsi
Tra gli Uomini Novita' Canada e qualche Russo
Stagione strana quella di quest'anno senza appuntamenti olimpici o mondiali in cui le uniche novità vengono da oltre oceano con la squadra canadese che è diventata la seconda forza in campo maschile e la statunitense Kikkan Randall che non può essere più considerata una semplice sprinter e le nazioni storiche stabili o in ribasso. L'unico movimento in crescita, come quantità ma non come qualità, sembra essere quello russo. Cologna immenso, un'enciclopedia della perfetta tecnica dello sci di fondo. Italia disastro, soprattutto a livello gestionale.
Salto
Bardal ha sorprendente battuto la Wunderteam austriaca un po' in difficolta' dopo la Tournee
Kofler dopo un'inizio esaltante si è spento dopo la tournee, Morgenstern ha avuto una stagione non esaltante che nella seconda metà è stata disastrosa, la coppa più che averla vinta Bardal è stata persa da Schlierenzauer: è finita 1.325 a 1.267 però Schlierenzauer paga la mancata trasferta a Sapporo ma soprattutto l'incredibile disavventura capitatagli nella seconda gara di Kulm vinta da Bardal. Era in testa alla fine della prima serie di salti e nel momento in cui si apprestava a compiere il secondo gli si è rotta la cerniera della tuta. I tecnici austriaci hanno effettutato una riparazione alla buona con il nastro adesivo, ha effettuato il salto risultando il migliore ma è stato annullato perché la tuta non era regolamentare classificandosi al 30° posto guadagnando un solo punto. Senza quella disavventura la classifica finale di coppa sarebbe stata 1.366 a 1.315 per l'austriaco.
Biathlon
Neuner - Fourcade , peccato che la bavarese si ritiri.. mentre il francese il prossimo anno partecipera' anche a qualche gara di coppa del mondo di fondo..
Siamo tutti molto tristi, dovremo consolarci solo con Daria Domracheva aspettando magari Synnøve Solemdal:

Immagine
(fonte: biathlon.com.ua)


Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
jianji
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Re: Parliamo di sport invernali

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Slegar ha scritto:
Biathlon
Neuner - Fourcade , peccato che la bavarese si ritiri.. mentre il francese il prossimo anno partecipera' anche a qualche gara di coppa del mondo di fondo..
Siamo tutti molto tristi, dovremo consolarci solo con Daria Domracheva aspettando magari Synnøve Solemdal:

Immagine
(fonte: biathlon.com.ua)
Consolarci? No, dai! :D Insomma, quest'anno Domracheva ha fatto il secondo punteggio più alto di sempre in CdM. Neuner è esplosa prima, Domracheva, credo anche con una situazione più difficile alle spalle, è cresciuta pian piano, e chissà che non possa migliorare ancora! Neuner comunque si è trovata a crescere nell'ambiente tedesco, che credo sia il più qualificato, Domracheva, bielorussa, ha iniziato a praticare biathlon a Khanty-Mansyisk dopo essersi trasferita lì.O non so se è sempre vissuta lì ma gareggia con passaporto bielorusso o cosa. Sta di fatto che anche psicologicamente mi pare più fragile. Ora che ha sicurezza avrebbe, per me, dato del gran filo da torcere anche alla superba Neuner. Poi non avremo mai il riscontro, ma vabè! :)


Winter
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Re: Parliamo di sport invernali

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Concordo con la Domracheva
Ricordo che un paio d'anni fa sbaglio' piazzola a tirare.. e in un'altra gara fece un giro in piu' di penalita'..
Sugli sci quest'anno non era tanto lontana dalla Neuner


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Slegar
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Re: Parliamo di sport invernali

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Il "consolarci" era dato dal fatto che Magdalena Neuner è stata, ormai bisogna parlare al passato, la più grande biathleta di sempre ma a mio avviso non ha mai espresso il proprio potenziale, soprattutto a livello fisico, e rimarrà per sempre il rammarico di quello che realmente avrebbe potuto ottenere sia nel biathlon che nello sci di fondo. Ti sembrerà strano parlare di un'atleta cha a soli venticinque anni ha vinto e rivinto tutto quello che c'era da vincere ma io ho sempre considerato Magdalena Neuner una persona normale prestata all'attività agonistica; un motore incredibile di gran lunga superiore alle avversarie che quasi mai penso sia stato spinto al limite, una tecnica di sciata "scolastica" ma non particolarmente efficace soprattutto in piano dove era sempre sugli spigoli, una tecnica di tiro non eccelsa.

Immagine
(Photo by Alexander Hassenstein/Bongarts/Getty Images)

Immagine
(Fonte svetlana-sleptsova.com)

Confronta le due foto in primo piano di Magdalena Deuner e Darya Domracheva. La bielorussa ha il viso "tirato" il giusto per un'atleta di quel livello, bello magro con zigomi, mento e sottomento chiaramente definiti indice di una percentuale di massa grassa molto bassa. Guarda invece il viso della Neuner al termine di una gara durante le ultime olimpiadi invernali di Vancouver, in quello che dovrebbe essere l'appuntamento principale della carriera agonistica di ogni atleta e confrontalo con quello della Domracheva: indubbiamente il viso della valchiria è bello rotondetto, non parliamo poi del sottomento segno che qualche chilo di troppo Magdalena Neuner se l'è sempre portato sui campi di gara di mezzo mondo (l'altro mezzo non organizza competizioni di biathlon). Più che a quelli dell'atleta la Neuner l'ho sempre associata a questi panni (forse in migliore condizione all'Oktoberfest che non a Vancouver):

Immagine
(Fonte media.tumblr.com)

Alla fine è stato giusto così; pochi pensieri, niente paranoie per restare nel peso, vittorie a grappoli. In una parte del corpo la Neuner era (è) muscolarmente superiore alla Domracheva ma più per demeriti della bielorussa che per meriti della valchiria: gli addominali.

Immagine
(Fonte cdn.static.mpora.com)

Immagine
(Fonte daryadomracheva.com)

In questa foto si vede chiaramente che la Domracheva è scarsina a livello di muscolatura addominale e lo si può notare durante la gare in salita quando, pur essendo tra le più veloci, tende a muovere il busto come una biscia; quasi come Cunego sulla bici da crono.


Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

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pitoro
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Re: Parliamo di sport invernali

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magari a qualcuni interessa...

LA RELAZIONE CONCLUSIVA DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO FRANCO CARRARO

Il 14 luglio 2011 sono stato nominato dal CONI Commissario
Straordinario della FISI e successivamente sono stati nominati Vice
Commissari l’Avvocato Cristina Rossello ed il Colonnello Vincenzo
Parrinello.
Anche il Collegio dei Revisori dei Conti è stato nominato per il
periodo commissariale nelle persone di Vittorio D’Amora (Presidente),
Enrico Demarchi e Luigi Monterisi.
La gestione commissariale si è resa necessaria a seguito della
decisione dell’Alta Corte di Giustizia Sportiva del CONI che ha
annullato l’Assemblea Elettiva del 24 aprile 2010.Con sentenza in data
27 dicembre 2011 il TAR del Lazio ha respinto il ricorso proposto da
Giovanni Morzenti. Egli ha proposto ricorso anche al Consiglio di
Stato, che in data 28 febbraio 2012 ha respinto la domanda di
sospensiva.
Il prestigio dell’Alta Corte di Giustizia Sportiva del CONI impone di
tenere in attenta considerazione le motivazioni della decisione al
fine di garantire che l’Assemblea Elettiva del 31 marzo 2012, rispetti
scrupolosamente lo Statuto ed il Regolamento. A questo scopo siamo
sempre stati in stretto contatto con il CONI.
I Consigli Nazionali del CONI del 19 maggio 2010, del 30 novembre 2011
e del 2 febbraio 2012 hanno approvato alcune norme riguardanti i
principi fondamentali degli Statuti delle Federazioni Sportive
Nazionali ed i principi della Giustizia Sportiva che debbono
obbligatoriamente essere inseriti negli Statuti e nei Regolamenti
delle Federazioni.
Il nuovo Statuto è stato adeguato ai principi informatori del CONI dal
Commissario ad acta ed è stato approvato dalla Giunta Nazionale del
CONI. Lo stesso è operante ed è stato pubblicato sul sito della
Federazione.
Le graduatorie di merito per l’attività svolta nella stagione
2010-2011 sono dal 10 ottobre 2011 sul sito della Federazione.
Il Commissariamento è coinciso con l’inizio della preparazione degli
atleti alla stagione 2011-2012. Tutti i tecnici che erano stati scelti
dal Consiglio Federale sono stati confermati e si è cercato di
metterli nelle condizioni di lavorare nel migliore dei modi.Claudio
Ravetto ha assunto la direzione dello Sci Alpino Maschile.
L’attività agonistica di tutti i nostri atleti nei vari sport e nelle
varie discipline si è svolta con regolarità e con risultati
complessivamente positivi. Tutte le nostre ragazze e ragazzi si sono
impegnati al massimo e per questo vanno affettuosamente ringraziati.
La nostra Federazione è stata seguita costantemente dalla Direzione
Sport e Preparazione Olimpica del CONI.
CONI e FISI hanno pienamente collaborato anche nella predisposizione
della partecipazione ai primi Giochi Olimpici della Gioventù
Invernali, che si sono disputati in gennaio ad Innsbruck.
E’ indispensabile che la collaborazione tra la FISI e la Direzione
Sport e Preparazione Olimpica sia totale per preparare al meglio la
presenza dei nostri atleti a Sochi 2014.
La gestione commissariale esprime vivo apprezzamento per la passione,
l’impegno e la professionalità con cui tutti i tecnici hanno svolto il
loro compito. A fine febbraio si è provveduto alla disdetta dei
contratti dei tecnici per consentire al nuovo Presidente ed al
Consiglio Federale di decidere liberamente. La stagione sportiva
2012-2013 sarà particolarmente importante perché sono in programma
competizioni di altissimo livello ed è quella che precede
l’appuntamento olimpico. E’ indispensabile che i nuovi eletti
esaminino con immediatezza gli esiti della stagione appena conclusa e
predispongano entro il mese di aprile i programmi futuri.
Nel settembre 2011 è stato trovato l’accordo per la stagione appena
conclusa tra la FISI e i Comitati Organizzatori per le gare di Coppa
del Mondo, che si sono tutte svolte nel migliore dei modi.
Ringrazio i Comitati Organizzatori per la qualità del loro lavoro, per
gli sforzi che hanno compiuto e per gli eccellenti risultati
conseguiti. Abbiamo fatto bella figura davanti alla FIS, con cui è
fondamentale che la FISI collabori a pieno.
Spero che, anche in base all’esperienza di quest’anno, il nuovo
Presidente ed il Consiglio Federale troveranno un accordo con i
Comitati Organizzatori della gare di Coppa del Mondo per il futuro. E’
una premessa indispensabile affinché l’Italia possa recuperare
l’organizzazione delle gare di Coppa del Mondo che in questi anni ha
perduto.
Cortina d’Ampezzo presenta una candidatura molto credibile per
l’organizzazione dei Campionati del Mondo di Sci Alpino 2017. E’
importante che la FISI la sostenga in modo adeguato.
Dal 21 febbraio 2011 Manuela Di Centa ha rappresentato, senza diritto
di voto, la FISI nel Consiglio della FIS, a seguito
dell’autosospensione di Giovanni Morzenti avvenuta il 10 novembre
2010. Manuela ha messo a disposizione il suo grande prestigio
internazionale ed ha svolto il suo compito con impegno. Le rivolgo un
affettuoso ringraziamento.
Nel prossimo maggio si svolgerà a Kangwonland, in Corea, il Congresso
della FIS dove vi saranno le elezioni del Presidente, del Consiglio
direttivo, dei Comitati e dei Sottocomitati.
L’Italia potrà presentare le proprie candidature entro il 10 aprile.
E’ uno dei primissimi compiti cui i nuovi eletti si dedicheranno.
Desidero ringraziare Gianfranco Kasper e tutta la FIS per la simpatia
e lo spirito di collaborazione con cui hanno intrattenuto in questi
mesi i rapporti con la FISI. Desidero sottolineare il successo dei
Campionati del Mondo Junior di sci alpino che si sono svolti a
Roccaraso all’inizio di marzo e che ci hanno consentito di fare una
bellissima figura a livello internazionale.
Tutti gli Sci Club hanno svolto con il consueto entusiasmo e passione
la loro attività, organizzando le diverse gare con efficienza e
puntualità, superando problemi talvolta seri, sempre gravosi di
innevamento o di ogni altro tipo.
La situazione economica particolarmente difficile che attraversano il
mondo, l’Europa e l’Italia, rende sempre più complicata e difficile
l’attività di tutte le Società sportive dilettantistiche. I moltissimi
volontari che sono la struttura portante di tutto lo sport italiano
hanno problemi personali e familiari che rendono loro più complicato
dedicare alla passione sportiva tempo e danaro.
I problemi economici delle aziende riducono il numero e l’apporto
economico delle sponsorizzazioni. L’aumento dei costi è costante, gli
Enti Locali hanno minori risorse a disposizione; il settore turistico
ha problemi collegati alle minori disponibilità economiche delle
persone. Sono dati di fatto che purtroppo non sono destinati ad
esaurirsi in un breve lasso di tempo e che certamente dovranno essere
tenuti in considerazione dai nuovi eletti nel programmare l’attività
della FISI.
Anche in base alle considerazioni di cui ho detto ho incontrato
l’ingegner Lazzari, presidente dell’ANEF – Associazione Nazionale
Esercenti Funiviari. Penso che sia possibile instaurare per il futuro
una intensa collaborazione per cercare di facilitare al massimo
l’attività dei nostri Sci Club.
Durante la gestione commissariale si sono tenute 7 riunioni della
Consulta Nazionale, oltre ad un incontro iniziale al quale hanno
partecipato anche i candidati alla Assemblea del 2010.
Desidero ringraziare i Comitati Regionali ed i rappresentanti dei
Gruppi Sportivi Militari e Civili per la collaborazione fattiva che
hanno dato, formulando proposte ed esprimendo opinioni su tutti gli
argomenti che interessano l’attività della nostra Federazione.
Per i Vice Commissari e per me le riunioni della Consulta sono state
un prezioso collegamento con la nostra base.
Il 26 marzo 2012 la Giunta del CONI ha approvato il bilancio
consuntivo 2011 ed il bilancio preventivo 2012 della FISI che vengono
pubblicati insieme a questa relazione.
A nome anche dei Vice Commissari ringrazio il Presidente Petrucci e la
Giunta del CONI per la fiducia che ci è stata accordata nel nominarci
ed esprimo gratitudine al Segretario Generale Raffaele Pagnozzi e a
tutti gli uffici del CONI per il supporto quotidiano che è stato dato
alla FISI in questi mesi. Gli impegni gravosi che ci sono di fronte e
le difficoltà del momento potranno essere meglio affrontati se tra la
Federazione ed il CONI vi sarà un comune interagire. Va dato atto al
CONI, e soprattutto al Presidente ed al Segretario Generale, di essere
riusciti a contenere in limiti assolutamente accettabili i tagli per
tutte le federazioni olimpiche.
Ringrazio il Segretario Generale e tutti coloro che operano
professionalmente nella FISI per l’impegno, la correttezza e la
passione con cui giorno per giorno hanno svolto la propria attività.
Senza la loro opera sarebbe stato impossibile per i Vice Commissari e
per me svolgere il nostro mandato.
La Gestione Commissariale è sempre un elemento non positivo per una
Federazione. Chi opera ha un mandato limitato nel tempo e non è
l’espressione democratica della propria base; deve agire sapendo di
non poter fare scelte strategiche, ma cercando di gestire al meglio,
con impegno, trasparenza, correttezza e consentendo agli atleti, ai
tecnici e alle Società e a tutti coloro che operano di svolgere nel
miglior modo la propria attività. E’ ciò che abbiamo cercato di fare i
Vice-commissari ed io. Abbiamo affrontato un compito affascinante, lo
abbiamo fatto con entusiasmo e speriamo di non avere troppo
demeritato; ci scusiamo per gli inevitabili errori che abbiamo
compiuto.
Desidero ringraziare con affetto Cristina Rossello e Vincenzo
Parrinello per il grande impegno, ben superiore al mio, che hanno
profuso in questi mesi con grande passione e capacità a favore della
Federazione. Senza di loro non avrei certo potuto svolgere il mio
compito.
Sabato 31 marzo si terrà un’assemblea dove vi sono quattro candidati
alla Presidenza Federale, trenta candidati per il Consiglio Federale e
sei candidati per la Presidenza del Collegio dei Revisori.
Si tratta certamente di un disagio per le Società, ma è un
appuntamento decisivo perché è fondamentale che la FISI abbia una
gestione che sia espressione democratica.
A tutti coloro che saranno eletti un caloroso “in bocca al lupo” e
l’assicurazione che i Vice-Commissari ed io siamo a disposizione per
fornire ogni informazione.
Termino porgendo un affettuoso pensiero alle Società ed a tutti i
nostri atleti, ai quali auguro di cuore di conseguire grandi risultati
in futuro.


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Re: Parliamo di sport invernali

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Sintetico aggiornamento sul campionato di hockey nazionale:
Bolzano in finale dopo aver eliminato il cortina in una serie senza storia (4-0). L'impressione è che il cortina sia arrivato alla frutta a questi play-off.
Nell'altra semifinale il val pusteria conduce 3-1 dopo aver espugnato l'Alvise De Toni di Alleghe con vittoria all'overtime. Stasera primo match point per i lupi che giocano in casa. Credo che chiuderanno la serie.

Si prospetta quindi una finale tutta altoatesina. Ho l'impressione che il bolzano abbia più birra e che sia solidissimo in difesa.
Certo non mi dispiacerebbe una vittoria del val pusteria visto che il pubblico di Brunico meriterebbe il primo scudetto (se non erro) della franchigia.

In generale mi stupisce sempre che l'hockey rimanga una realtà molto valligiana, dal punto di vista della spettacolarità non gli manca nulla per far presa nelle grandi città. In particolare mi stupisce che la mia città non abbia mai avuto una squadra degna di questo nome, per essendo molto contigua a cugini altoatesini.


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Slegar
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Re: Parliamo di sport invernali

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Notizia in anteprima: Flavio Roda nuovo presidente della FISI
:)


Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
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