maglianera ha scritto:io continuo a capire (e a condividere quasi del tutto) l'avversione per la Lega, partito corresponsabile dell'attuale sfascio morale ed economico italiano (nord compreso). Ma non capisco come si possano giustificare pseudoproteste di pseudodemocratici che diventano semplici prepotenze.
Grazie a queste, una corsa che quand’era nata mi era antipatica mi è stata fatta diventare simpatica. E a tanti come me. Se questi esagitati contestatori fossero coerenti con le loro idee dovrebbero andare allo stadio dove gioca il Milan ad invadere il campo ed interrompere la partita. Ma non lo fanno, perchè li sarebbero affrontati da reparti che non si limiterebbero a a qualche spinta. E (ancora scusandomi per l'O.T.)penso che, se dopo la grave colpa di avere affossato uno dei pochi governi seri degli ultimi 40 anni (quello di Prodi e Ciampi del 96), Rifondazione comunista stava un po’ riprendendo quota nella possibile considerazione, proprio adesso che ci sarebbe bisogno di una vera sinistra alternativa ai conservatori-affaristi di buona parte del PD e all’inaffidabilità di IDV nella scelta di tanti personaggi di contorno alla Scilipoti, queste proteste che diventano solo prepotenze rivelano un furore ideologico rigido e, mi si permetta, un po' stupido. Anche perché in questo modo finiscono con l'ottenere di fare una grande pubblicità alla Lega e al nome Padania, tant'è che il ciclismo riesce a tornare nei telegiornali finalmente anche senza scandali doping o incidenti tragici. Politici che hanno usato le corse ciclistiche o altri sport per farsi pubblicità ce ne sono sempre stati. Pertanto,se in un primo tempo avevo deciso che non avrei seguito questa corsa, ora non mi perdo una tappa (fra l'altro il servizio RAI mi sembra di buona qualità) e vedo una corsa vivace e interessante, anche se ci sarebbe voluta qualche salita in più.
intervento pacato, razionale e intelligente. Esattamente tutto ciò di cui c'è bisogno. Chi ha scelto contro ogni logica, anche geografica, etnografica e demografica, questo nome, voleva esattamente raccogliere questa tempesta. Di mio aggiungo che ancora una volta, come sempre, chi davvero regge le fila restandosene in ombra riesce a mettere uno contro l'altro proprio chi avrebbe tutto l'interesse ad unire le forze, ma purtroppo vedendo solo a meno di un palmo dal proprio naso, si scelgono i nemici sbagliati. Molto scoraggiante.
La corsa per me era disegnata bene e oggi è stata scelta una splendida salita che ha generato uno spettacolo appassionante. A Laura farei notare che la stagione di Basso si "salvava" solo con la vittoria del Tour, qualunque altro risultato per lui è comunqe secondario, anche per questo si è messo inopinatamente al servizio di Sagan, tanto per fare un esempio, alla Tre Valli.
Però una vittoria in più in una tappa come quella di oggi ha contenuti tecnici che non si possono sottovalutare, anche perchè, rispetto alle bravi corse a tappe italiane che si decidono su tappe vere di salita questa è l'unica a cui ha partecipato.
P.S: il direttore di corsa che alza le mani alla vittoria di Basso però non si può proprio vedere. Svilisce di molto l'immagine di una corsa che vorrebbe diventare seria.
P.P.S.: a proposito di ignoranza: oltre ai facinorosi che pensavano di sputare in faccia a dei miliardari dopati compare anche lo pseudomaldestro tifoso che invece sa benissimo quello che fa e prova a "far pagare" la strenua resistenza di Masciarelli e Visconti con una bella bottigliata (di punta) in faccia. Conoscendo un po' i personaggi anche quel gesto non mi pare frutto di pura inabilità.