grande e' la confusione, sopra e sotto il cielo.Admin ha scritto:E pensa, cauz, che l'insalata russa in Russia si chiama insalata italiana!
LONDON 2012 - XXX OLYMPIC GAMES
Re: LONDON 2012 - XXX OLYMPIC GAMES
"Il male trionfa sempre, perche' il bene e' stupido" [Lord Casco]
@cauz_ | bidonmagazine.org | confindustrial.noblogs.org
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Re: LONDON 2012 - XXX OLYMPIC GAMES
OT: leggenda metropolitana, Marco. Lo dissi una volta ad una mia amica russa, facendo la classica figurella. Mi pare di ricordare che la chiamino insalata Olivier, anche se loro aggiungono altri ingredienti, come la carne...Admin ha scritto:E pensa, cauz, che l'insalata russa in Russia si chiama insalata italiana!
Re: LONDON 2012 - XXX OLYMPIC GAMES
Ok Lorenzo, però è stato bello crederlo
Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
- GiboSimoni
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Re: LONDON 2012 - XXX OLYMPIC GAMES
su alcuni sport troppo cattive e poi troppi gusti personali pensavo fossero come dire più obiettive più eque.
Gibo il migliore!!!!!
Signori non ce ne sono più - Gilberto Simoni ad Aprica 2006
30 Maggio 2010 La fine di un Sogno Magnifico!
Le vere emozioni sono nell'accarezzare una mamma non più autosufficiente e su una sedia rotelle e vedere il sorriso di essa.
Signori non ce ne sono più - Gilberto Simoni ad Aprica 2006
30 Maggio 2010 La fine di un Sogno Magnifico!
Le vere emozioni sono nell'accarezzare una mamma non più autosufficiente e su una sedia rotelle e vedere il sorriso di essa.
Re: LONDON 2012 - XXX OLYMPIC GAMES
Mi scuso se è OT. Una fitta al cuore di cinque cerchi ovalizzati e forse spezzati.
http://www.corriere.it/cronache/12_agos ... a9b5.shtml
TESTIMONIANZA DELLA SCRITTRICE ITALIANA DI ORIGINE SOMALA IGIABA SCEGO
Samia, l'atleta somala di Pechino 2008 morta su un barcone per raggiungere l'Italia
Il racconto di Abdi Bile, oro nei 1500 metri ai mondiali di Roma del 1987: «È morta per raggiungere l'Occidente»
«Sapete che fine ha fatto Samia Yusuf Omar?». La platea riunita per ascoltare i membri del Comitato olimpico nazionale resta in silenzio. Un silenzio spezzato solo dalle parole e dalla commozione di Abdi Bile, che dopo il trionfo di Mo Farah (atleta britannico di origine somale) all'Olimpiade di Londra 2012, chiede di Samia.
L'EROE - Anche Abdi è un atleta, un eroe per i somali, visto che ai Mondiali di Roma, nel 1987 ha vinto un oro nei 1500 metri ed è stato il primo atleta somalo a farsi notare nell'atletica leggera. Abdi ha parlato di una sua connazionale, Samia Yusuf Omar, la più grande di sei figli di una famiglia di Mogadiscio cresciuta, come i suoi fratelli, in povertà. Nel 2008, questa ragazza piccola e gracile, partecipò alle Olimpiadi proprio in rappresentanza della Somalia. Nata nel '91, figlia di una fruttivendola e di un uomo ucciso da un proiettile d'artiglieria, questa ragazza era riuscita con molti sacrifici a partecipare alla gara dei 200 metri femminili di Pechino 2008. Era arrivata ultima, 32 secondi di sforzo a cui nessuno fece caso, ma che la riempirono di gioia e soddisfazione. Tornò a Mogadiscio felice: «È stata un'esperienza bellissima, ho portato la bandiera somala, ho sfilato con i migliori atleti del mondo». Quattro anni dopo, il destino le ha riservato una storia completamente diversa.
LA STORIA - «Sapete che fine ha fatto Samia Yusuf Omar? - ha chiesto Abdi nei pochi giorni che mancano alle elezioni presidenziali somale -. La ragazza è morta… morta per raggiungere l'Occidente. Aveva preso una carretta del mare che dalla Libia l’avrebbe dovuta portare in Italia. Non ce l’ha fatta. Era un'atleta bravissima. Una splendida ragazza». Su YouTube, nel video della sua gara a Pechino, i messaggi di cordoglio degli utenti come unica conferma di una storia crudele e difficile da verificare, ma che la scrittrice italiana di origine somala Igiaba Scego ha scelto di raccontare su Pubblico, mettendola in parellelo con i trionfi di un altro somalo dal diverso destino. Mo Farah, arrivato da rifugiato in Inghilterra, è diventato oggi un eroe nazionale dopo aver dominato a Londra le sue due discipline, i 5 e 10 mila metri. «Siamo felici per Mo, è il nostro orgoglio - ha aggiunto Abdi Bile - ma non dimentichiamo Samia».
http://www.corriere.it/cronache/12_agos ... a9b5.shtml
TESTIMONIANZA DELLA SCRITTRICE ITALIANA DI ORIGINE SOMALA IGIABA SCEGO
Samia, l'atleta somala di Pechino 2008 morta su un barcone per raggiungere l'Italia
Il racconto di Abdi Bile, oro nei 1500 metri ai mondiali di Roma del 1987: «È morta per raggiungere l'Occidente»
«Sapete che fine ha fatto Samia Yusuf Omar?». La platea riunita per ascoltare i membri del Comitato olimpico nazionale resta in silenzio. Un silenzio spezzato solo dalle parole e dalla commozione di Abdi Bile, che dopo il trionfo di Mo Farah (atleta britannico di origine somale) all'Olimpiade di Londra 2012, chiede di Samia.
L'EROE - Anche Abdi è un atleta, un eroe per i somali, visto che ai Mondiali di Roma, nel 1987 ha vinto un oro nei 1500 metri ed è stato il primo atleta somalo a farsi notare nell'atletica leggera. Abdi ha parlato di una sua connazionale, Samia Yusuf Omar, la più grande di sei figli di una famiglia di Mogadiscio cresciuta, come i suoi fratelli, in povertà. Nel 2008, questa ragazza piccola e gracile, partecipò alle Olimpiadi proprio in rappresentanza della Somalia. Nata nel '91, figlia di una fruttivendola e di un uomo ucciso da un proiettile d'artiglieria, questa ragazza era riuscita con molti sacrifici a partecipare alla gara dei 200 metri femminili di Pechino 2008. Era arrivata ultima, 32 secondi di sforzo a cui nessuno fece caso, ma che la riempirono di gioia e soddisfazione. Tornò a Mogadiscio felice: «È stata un'esperienza bellissima, ho portato la bandiera somala, ho sfilato con i migliori atleti del mondo». Quattro anni dopo, il destino le ha riservato una storia completamente diversa.
LA STORIA - «Sapete che fine ha fatto Samia Yusuf Omar? - ha chiesto Abdi nei pochi giorni che mancano alle elezioni presidenziali somale -. La ragazza è morta… morta per raggiungere l'Occidente. Aveva preso una carretta del mare che dalla Libia l’avrebbe dovuta portare in Italia. Non ce l’ha fatta. Era un'atleta bravissima. Una splendida ragazza». Su YouTube, nel video della sua gara a Pechino, i messaggi di cordoglio degli utenti come unica conferma di una storia crudele e difficile da verificare, ma che la scrittrice italiana di origine somala Igiaba Scego ha scelto di raccontare su Pubblico, mettendola in parellelo con i trionfi di un altro somalo dal diverso destino. Mo Farah, arrivato da rifugiato in Inghilterra, è diventato oggi un eroe nazionale dopo aver dominato a Londra le sue due discipline, i 5 e 10 mila metri. «Siamo felici per Mo, è il nostro orgoglio - ha aggiunto Abdi Bile - ma non dimentichiamo Samia».
Re: LONDON 2012 - XXX OLYMPIC GAMES
Io non sono un esperto, tuttavia alla gara di tuffi dalla piattaforma maschile volavano molto facilmente i voti alti, ma io tuffi eccezionali non me ne ricordo...
Poi Bizzocco al suo solito ricorda che vengono battuti record di punteggio, si li possono battere anche 100 volte questi record, ma sono solo soggettivi, uno stesso tuffo un giudice lo valuta 8,5 un altro 9.5 o addirittura 10... contenti loro! Non mi appassiona + come una volta sto sport...
Poi Bizzocco al suo solito ricorda che vengono battuti record di punteggio, si li possono battere anche 100 volte questi record, ma sono solo soggettivi, uno stesso tuffo un giudice lo valuta 8,5 un altro 9.5 o addirittura 10... contenti loro! Non mi appassiona + come una volta sto sport...
Ecco l'elenco delle corse minori del ciclismo:
http://it.wikipedia.org/wiki/Sacha_Modolo
http://it.wikipedia.org/wiki/Sacha_Modolo