La tua cinefilia, Rid, mi pare extremely american-oriented…riddler ha scritto: ↑giovedì 23 gennaio 2020, 16:31 Se prendiamo l'addicco come si dice a Catania(la piega) di candidare all'oscar tutti i Joker o i villain dei fumetti ne faranno 20 l'anno... E se poi all'attore che interpreta il Joker gliene diamo 2 ancora peggio...
Tra parentesi Jared Leto per la sua pessima interpretazione in Suicide Squad lo hanno scartato per il futuro... per la serie avanti un altro
Ti farei notare che anche tutti i remake fantasy/fumettari vengono dalla stessa matrice hollywoodiana, il cui imperativo primo è ovviamente fare i dané (intendiamoci, cosa accettabile, l'industria cinematografica deve realizzare profitti, altrimenti di film se ne farebbero veramente pochi).
Considerazioni varie: non è solo il tema trattato da un film a garantirne l'interesse o l'originalità. Se poi mi citi proprio quel film con la Glenn Close come "originale"... (naturalmente l'ho visto, pure in inglese, visto che ai tempi studiavo la lingua in una scuola dove c'era una collezione abbastanza ricca di cassette in originale, con sottotitoli ancora in inglese, di film ovviamente quasi tutti americani )
Direi anzi che è proprio uno dei film che rispetta la nostra beffarda analisi giovanile: marito che uccide la moglie (un certo A. Hitchcock ti dice qualcosa? ), che si affida ad un(a) avvocato che non sa se credergli o no, ma forse sì… ma forse no… fino al presunto colpo di scena finale.
Fra l'altro il tema non è certo il "femminicidio", almeno nell'accezione che diamo ora al termine, ma un assassinio di una donna/moglie, come in 8 miliardi di altri film, senza contare gli altri 15 miliardi di film giudiziari. Un altro aspetto peculiare di questo tipo di rappresentazione è la costante manipolazione dello spettatore, facendogli sembrare una cosa, poi l'altra, poi ancora da capo, ecc., spessissimo in barba alla logica più elementare, e soprattutto all'esperienza (hai presente la storiella di quello che sta dormendo, sognando di essere in bilico su di un cornicione? Io lo sveglio, e lui muore di infarto. Ma se muore, come faccio a sapere che cosa stava sognando? Ecco, i salti logici di molti di questi film stanno da quelle parti)
Se proprio devo fare una concessione al cinema americano mainstream, vista la discreta profusione di mezzi quasi sempre a disposizione, posso ammettere che diversi prodotti sono ben confezionati, sufficientemente ben recitati, ecc. Il minimo che può e deve fornire un'industria di tale potenza, direi. Ovvio che ci stiano dentro anche fuoriclasse alla Jack Nicholson, ci mancherebbe. Dal punto di vista dell'intrattenimento, alcuni pure gradevoli, come una birra tra amici. Molto più rare le opere d'arte…
(prova a cercare"Detour", un piccolo capolavoro probabilmente semi-involontario, film in b/n del 1945, mi pare. C'è pure la solita vittima femminile, ma per uno strano mix risulta essere uno tra i più convincenti noir mai realizzati, non a caso non prodotto da una major... )