Cinematografo

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aitutaki1
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Re: Cinematografo

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Admin ha scritto: venerdì 3 aprile 2020, 19:00 Riguardo agli Oscar: Marinelli mi piace moltissimo! L'ho apprezzato soprattutto in Tutti i santi giorni di Virzì, mentre solo pochi giorni fa ho visto Lo chiamavano Jeeg Robot e ho potuto finalmente capire il meme che tempo fa impazzava, "io solo una cosa vojo capi'"... :D (In quest'ultimo film il suo personaggio mi pare un archetipo per Achille Lauro!).

Jim Carrey senza almeno un Oscar (Truman Show e soprattutto Man on the Moon, cavolo!) è follia.

A prop di Man on the Moon:


Prima o poi dovrò vedere questo documentario, forse conoscete la storia, in pratica per tutta la lavorazione del film Carrey non interpretò Kaufman, ma FU Kaufman, anche nella vita fuori dal set e dalle riprese; ciò rese la vita impossibile a Milos Forman ma pure a tutte le altre persone che avevano a che fare con l'istrionico Jim, credo... :D

PS: comunque manco Welles vinse mai un Oscar, se non forse alla carriera! Non vorrei dire stupidate, ma forse manco Kubrick... insomma, del senno cinematografico son piene le fosse dell'Academy!
a sproposito di Carrey dato che non è il protagonista , hai visto The Bad Batch e nel caso cosa ne pensi/pensate ?


Uguaglianza, Fratellanza e Tolleranza
.·. Sic Semper Tyrannis .·.

Dove ... Non siamo tutti uguali, non tutti abbiamo gli stessi diritti, alcuni hanno diritti e altri no.
Dove questo verbo attecchisce alla fine c'è il lager. (P. Levi)

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jerrydrake
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Re: Cinematografo

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Admin ha scritto: venerdì 3 aprile 2020, 18:54 M.A.S.H. mi indispone.
Se fossi Marco Grassi ti bannerei a vita :whip:

M*A*S*H ha solo una pecca: è stato superato dalla serie tv che ne è seguita (la cui ultima puntata ha detenuto per anni il record di telespettatori con oltre 105 milioni di persone).


herbie
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Re: Cinematografo

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Admin ha scritto: venerdì 3 aprile 2020, 18:54
I protagonisti molto bello, tra i suoi migliori. In quel biennio a inizio '90 individuo forse il picco altmaniano. America oggi è un film perfetto sotto ogni punto di vista (comprese - per restare sul fronte herbiano - Madeleine Stowe e Julianne Moore :D ). (Ah, se allarghiamo il periodo d'oro al quinquennio, possiamo segnalare a herbie anche la sfilata finale di Prêt-à-porter!!! :drool: )
la sfilata in questione la vidi al cinema e non nascondo che fu il principale motivo per cui andai al cinema. All'epoca non capivo veramente nulla di cinema. Ci andai con una compagna di classe del liceo e ancora oggi mi deride ogni volta che ne parliamo.... :gluglu:

"comprese - per restare sul fronte herbiano - Madeleine Stowe e Julianne Moore" Questa non l'ho capita...che significa? Ci starei volentieri, al fronte, nel caso.
Guarda caso ne hai prese che due ho sempre trovato attrici straordinarie, come facevi a saperlo?
La prima delle due la ricordo in uno scena di classe attoriale memorabile in cui faceva da modella a un pittore, in "America oggi" o forse mi sbaglio e si tratta di un altro film.


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Bitossi
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Re: Cinematografo

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riddler ha scritto: lunedì 30 marzo 2020, 22:16
herbie ha scritto: lunedì 30 marzo 2020, 21:55 da qualche anno sono un cercatore di location di film italiani. Così, mi è capitato di vederne molti, ma questa cosa della bravura degli attori non sono mai riuscito ad inquadrarla.
Voi cosa valutate in un attore? In base a cosa si può dire che reciti meglio, o poco meglio, di un altro?
Io mi baso solo sulla simpatia, e infatti non mi sento in grado di esprimere un giudizio.
Un esempio classico è quando in un film c'è un'attrice che mi piace: normalmente finisco il film e sto puntualmente pensando che in quel film sia veramente splendida, e che avrebbero dovuto farla parlare di più, ecc.ecc. Tutti gli altri, non solo donne, ne fanno delle stroncature clamorose. Non sarà solo invidia, immagino... :(
Così mi chiudo in me stesso e mi dico che non sarò mai in grado di distinguere le vere qualità di un attore/attrice.
Io per giudicare se un attore è bravo o meno mi baso anche per poco...



Ovviamente parlo di Tony Sperandeo
Ha fatto tanti film ma questa sua interpretazioni peraltro pochi minuti in tutto il film vale da solo tutto il film e ha vinto anche il David di Donatello
Evabbe’, qui però mi pare che siamo dalle parti dell’interpretazione di sé stessi! :boh:
Cosa che è un po’ il limite di tanti attori, soprattutto nostrani. Finché c’è da fare i “simpatici” (o anche gli “antipatici”, ma è già più difficile), attingendo a proprie esperienze personali, o avendo anche solo una presenza gradevole, la cosa è abbastanza facile.
Volete vedere i limiti di un attore “simpatico”? Fategli fare l’incazzato! Non c’è niente da fare, in tanti cadono, per mancanza di misura, di tecnica, anche di gavetta, ecc.
Un esempio su tutti Du gust is megl che uan (non mi viene il nome al momento... :diavoletto: ), che nel film di Nanni Moretti (La stanza del figlio) cade miseramente.
Per non parlare delle belline-bellocce alla Francesca Neri o Giovanna Mezzogiorno... :ouch:
Per questo risulta più credibile un caratterista alla Sperandeo, alle prese con il proprio idioletto, con personaggi del suo “humus”, ecc.

Per questi motivi credo che la grandezza di un attore sia individuabile soprattutto nella capacità di calarsi in panni diversi, fino agli opposti. E lì, non ci sono ‘azzi, viene fuori la tecnica unità alla sensibilità attoriale: il Gassman che interpreta Otello, il pugile suonato, Bruno Cortona e Brancaleone... :D
(mi viene in mente un lunare dibattito televisivo di tanti anni fa, in cui una tardo-femminista accusava un allibito Gassman di interpretare troppo bene il prototipo del maschilista italiano, non accorgendosi di non stargli facendo un gran complimento come attore... :diavoletto: )
Discorso che quindi esula dalla singola interpretazione, sul cui giudizio pesano diversi aspetti emotivi, principalmente nello spettatore.
Senza contare che per i film stranieri c’è di mezzo pure il doppiaggio, che a volte non dà l’idea precisa delle capacità dell’attore (talvolta persino migliorandone la prova!). Esempio banale, ma andate a sentire il bistrattato Brad Pitt in versione originale in “Kalifornia”: in un film tutto sommato ordinario, quella per me è un’ottima prova, per i motivi elencati sopra, mentre nella versione italiana tutto appare molto più piatto ed alla fine straniante.

PS: anche i vari Padrini non sono male in originale, per valutare realmente la prova dei grandi attori presenti. ;)


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Re: Cinematografo

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Bitossi ha scritto: venerdì 3 aprile 2020, 22:48
Per questi motivi credo che la grandezza di un attore sia individuabile soprattutto nella capacità di calarsi in panni diversi, fino agli opposti. E lì, non ci sono ‘azzi, viene fuori la tecnica unità alla sensibilità attoriale: il Gassman che interpreta Otello, il pugile suonato, Bruno Cortona e Brancaleone... :D
(mi viene in mente un lunare dibattito televisivo di tanti anni fa, in cui una tardo-femminista accusava un allibito Gassman di interpretare troppo bene il prototipo del maschilista italiano, non accorgendosi di non stargli facendo un gran complimento come attore... :diavoletto: )
Rimasi folgorato sulla via di Damasco quando, da adolescente, al cinema parrocchiale del mio paese, vidi Sordi in "Detenuto in attesa di giudizio", dopo averlo sempre visto in ruoli comici o sarcastici, semiseri insomma.
Quel giorno capii chi era un attore.


Von Rock ? Nein, danke.
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Bitossi
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nino58 ha scritto: venerdì 3 aprile 2020, 23:05
Bitossi ha scritto: venerdì 3 aprile 2020, 22:48
Per questi motivi credo che la grandezza di un attore sia individuabile soprattutto nella capacità di calarsi in panni diversi, fino agli opposti. E lì, non ci sono ‘azzi, viene fuori la tecnica unità alla sensibilità attoriale: il Gassman che interpreta Otello, il pugile suonato, Bruno Cortona e Brancaleone... :D
(mi viene in mente un lunare dibattito televisivo di tanti anni fa, in cui una tardo-femminista accusava un allibito Gassman di interpretare troppo bene il prototipo del maschilista italiano, non accorgendosi di non stargli facendo un gran complimento come attore... :diavoletto: )
Rimasi folgorato sulla via di Damasco quando, da adolescente, al cinema parrocchiale del mio paese, vidi Sordi in "Detenuto in attesa di giudizio", dopo averlo sempre visto in ruoli comici o sarcastici, semiseri insomma.
Quel giorno capii chi era un attore.
Be’, c’erano i primi film di Fellini, che già dicevano molto. Solo che, di solito per motivi anagrafici, si finiva per vederli dopo. Succede anche in musica... :boh:
(in una serata del cineforum casalingo di cui parlavo qualche settimana fa, molti dopo la visione de “I vitelloni”, avevano detto “minkia, Alberto Sordi... non credevo!” :D )


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Re: Cinematografo

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Bitossi ha scritto: venerdì 3 aprile 2020, 22:48
riddler ha scritto: lunedì 30 marzo 2020, 22:16
herbie ha scritto: lunedì 30 marzo 2020, 21:55 da qualche anno sono un cercatore di location di film italiani. Così, mi è capitato di vederne molti, ma questa cosa della bravura degli attori non sono mai riuscito ad inquadrarla.
Voi cosa valutate in un attore? In base a cosa si può dire che reciti meglio, o poco meglio, di un altro?
Io mi baso solo sulla simpatia, e infatti non mi sento in grado di esprimere un giudizio.
Un esempio classico è quando in un film c'è un'attrice che mi piace: normalmente finisco il film e sto puntualmente pensando che in quel film sia veramente splendida, e che avrebbero dovuto farla parlare di più, ecc.ecc. Tutti gli altri, non solo donne, ne fanno delle stroncature clamorose. Non sarà solo invidia, immagino... :(
Così mi chiudo in me stesso e mi dico che non sarò mai in grado di distinguere le vere qualità di un attore/attrice.
Io per giudicare se un attore è bravo o meno mi baso anche per poco...



Ovviamente parlo di Tony Sperandeo
Ha fatto tanti film ma questa sua interpretazioni peraltro pochi minuti in tutto il film vale da solo tutto il film e ha vinto anche il David di Donatello
Evabbe’, qui però mi pare che siamo dalle parti dell’interpretazione di sé stessi! :boh:
Cosa che è un po’ il limite di tanti attori, soprattutto nostrani. Finché c’è da fare i “simpatici” (o anche gli “antipatici”, ma è già più difficile), attingendo a proprie esperienze personali, o avendo anche solo una presenza gradevole, la cosa è abbastanza facile.
Volete vedere i limiti di un attore “simpatico”? Fategli fare l’incazzato! Non c’è niente da fare, in tanti cadono, per mancanza di misura, di tecnica, anche di gavetta, ecc.
Un esempio su tutti Du gust is megl che uan (non mi viene il nome al momento... :diavoletto: ), che nel film di Nanni Moretti (La stanza del figlio) cade miseramente.
Per non parlare delle belline-bellocce alla Francesca Neri o Giovanna Mezzogiorno... :ouch:
Per questo risulta più credibile un caratterista alla Sperandeo, alle prese con il proprio idioletto, con personaggi del suo “humus”, ecc.

Per questi motivi credo che la grandezza di un attore sia individuabile soprattutto nella capacità di calarsi in panni diversi, fino agli opposti. E lì, non ci sono ‘azzi, viene fuori la tecnica unità alla sensibilità attoriale: il Gassman che interpreta Otello, il pugile suonato, Bruno Cortona e Brancaleone... :D
(mi viene in mente un lunare dibattito televisivo di tanti anni fa, in cui una tardo-femminista accusava un allibito Gassman di interpretare troppo bene il prototipo del maschilista italiano, non accorgendosi di non stargli facendo un gran complimento come attore... :diavoletto: )
Discorso che quindi esula dalla singola interpretazione, sul cui giudizio pesano diversi aspetti emotivi, principalmente nello spettatore.
Senza contare che per i film stranieri c’è di mezzo pure il doppiaggio, che a volte non dà l’idea precisa delle capacità dell’attore (talvolta persino migliorandone la prova!). Esempio banale, ma andate a sentire il bistrattato Brad Pitt in versione originale in “Kalifornia”: in un film tutto sommato ordinario, quella per me è un’ottima prova, per i motivi elencati sopra, mentre nella versione italiana tutto appare molto più piatto ed alla fine straniante.

PS: anche i vari Padrini non sono male in originale, per valutare realmente la prova dei grandi attori presenti. ;)
Va beh ma Sperandeo ha fatto anche ruoli da buono
Dai mitici a la scorta
Sempre col suo accento simpatico e te lo dice un catanese
Oltre chiaramente a Mery per sempre
A me ad esempio Luigi Lo Cascio non mi piace proprio come attore


Ecco l'elenco delle corse minori del ciclismo:
http://it.wikipedia.org/wiki/Sacha_Modolo
riddler
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Re: Cinematografo

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Non so a voi ma a me è piaciuto un sacco Ricordati di me un incontro tra attori di un certo livello ad altri improvvisati


Ecco l'elenco delle corse minori del ciclismo:
http://it.wikipedia.org/wiki/Sacha_Modolo
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nemecsek.
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Re: Cinematografo

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un'autentica kapra bidimensionale è mel gibson
io mi commuovo sempre quando mi trovo di fronte a una totale mancanza di talento nell'arte in genere
ma quando lo vedo con la faccia pittata e la parrucca da mangiatore di carne cruda mi viene sempre da ridere :D


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lemond
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Re: Cinematografo

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Gimbatbu ha scritto: venerdì 3 aprile 2020, 19:25 Oggi pomeriggio hanno mandato su Sky Land of mine (Sotto la sabbia), un film che non conoscevo sull' utilizzo dei prigionieri tedeschi nelle opere di sminamento delle spiagge danesi alla fine della seconda guerra mondiale. Molto bello, lo consiglio sperando che facciano un altro passaggio.
Più che altro erano bambini (se è quel che ho visto io) e per una volta non sono i tedeschi ad essere presentati come mostri. Per i passaggi, si può scaricare, a richiesta.


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
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Re: Cinematografo

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lemond ha scritto: sabato 4 aprile 2020, 9:23
Gimbatbu ha scritto: venerdì 3 aprile 2020, 19:25 Oggi pomeriggio hanno mandato su Sky Land of mine (Sotto la sabbia), un film che non conoscevo sull' utilizzo dei prigionieri tedeschi nelle opere di sminamento delle spiagge danesi alla fine della seconda guerra mondiale. Molto bello, lo consiglio sperando che facciano un altro passaggio.
Più che altro erano bambini (se è quel che ho visto io) e per una volta non sono i tedeschi ad essere presentati come mostri. Per i passaggi, si può scaricare, a richiesta.
Esattamente, negli ultimi mesi di guerra furono arruolati anche i minorenni. Il film oltre ad essere cronaca di tempi spietati, è anche un apologo di come le colpe dei padri possano ricadere sugli incolpevoli figli. La convenzione di Ginevra vietava di utilizzare i prigionieri per compiti pressoché suicidi, ma gli inglesi imposero questo diktat. Arduo stabilire chi avesse ragione o meno considerando il periodo, resta il fatto che la storia la scrivono i vincitori ed un film di questo tipo, oltre a vedere la luce oltre sessant'anni dopo gli avvenimenti raccontati, ha avuto una diffusione limitata ed abbastanza frettolosa.


riddler
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Re: Cinematografo

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Mel Gibson l'ho apprezzato molto sia ne L'uomo senza volto, che Amore per sempre... due ruoli un pò diversi dai consueti di solito lui predilige i film d'azione...
Gliene devo dare atto, però non mi fa entusiasmare (anzi adesso si dice non mi fa dire Wow) come attore di azione...


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matteo.conz
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Re: Cinematografo

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nemecsek. ha scritto: sabato 4 aprile 2020, 0:25 un'autentica kapra bidimensionale è mel gibson
io mi commuovo sempre quando mi trovo di fronte a una totale mancanza di talento nell'arte in genere
ma quando lo vedo con la faccia pittata e la parrucca da mangiatore di carne cruda mi viene sempre da ridere :D
E della passione di cristo ne vogliamo parlare? Mi ci portarono a vederlo alle superiori e lo schifai. Prof e compagni quasi si scandalizzarono ma secondo me fare un b-movie splatter su certi temi e darsi pure importanza...quella è arroganza.


Mondiale 2019: 1 matteo.conz 53 :champion:
Svalorizzando gli altri non ti rendi superiore.
C'è sempre una soluzione semplice ad un problema complesso. Ed è quella sbagliata. A. Einstein
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Re: Cinematografo

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matteo.conz ha scritto: sabato 4 aprile 2020, 18:23
nemecsek. ha scritto: sabato 4 aprile 2020, 0:25 un'autentica kapra bidimensionale è mel gibson
io mi commuovo sempre quando mi trovo di fronte a una totale mancanza di talento nell'arte in genere
ma quando lo vedo con la faccia pittata e la parrucca da mangiatore di carne cruda mi viene sempre da ridere :D
E della passione di cristo ne vogliamo parlare? Mi ci portarono a vederlo alle superiori e lo schifai. Prof e compagni quasi si scandalizzarono ma secondo me fare un b-movie splatter su certi temi e darsi pure importanza...quella è arroganza.
Capisco il punto, ma Gibson regista sa quello che fa. Molto meglio che come attore. Apocalypto è una master class di tecnica cinematografica.


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In generale comunque non è sempre necessario che un attore cinematografico sia espressivo, anzi a volte una recitazione di tipo teatrale disturba.
il grande Yasujiro Ozu notoriamente scartava sempre le scene meglio recitate perché sbilanciavano il film. Robert Bresson sceglieva tutti non professionisti e raccomandava assoluta inespressività. Robert Mitchum è stata una presenza straordinaria e indimenticabile in tanti grandi film senza cambiare mai espressione. Se Buster Keaton fosse stato "espressivo" non sarebbe stato il più grande comico della storia del cinema. Quello che per me è il più grande noir mai girato, Frank Costello faccia d'angelo ( orrido titolo italiano di Le Samourai di Melville ) deve molto a un Alain Delon che non muove un muscolo facciale in tutto il film. E il mitico man with no name ? Leone diceva che Clint Eastwood aveva due espressioni: con il cappello e senza cappello.
Una volta si parlava di Effetto Kuleshov https://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Kule%C5%A1ov


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Re: Cinematografo

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Con tutti i film al quale ha partecipato ci mancherebbe che non sapesse ciò che fa...ma masterclass mai. In 5 min mi vengono in mente 30 registi che se lo mangiano a colazione...dai...


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Cthulhu ha scritto: domenica 5 aprile 2020, 1:51 Una volta si parlava di Effetto Kuleshov https://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Kule%C5%A1ov
Che il contesto condizioni la percezione dello spettatore è innegabile. Per restare ad un esempio da te citato, trasportiamo Eastwood così com'è in Per qualche dollaro in più in mezzo ad una rissa di Trinità e paradossalmente avrebbe un indiscutibile effetto comico. Diverso è quando si parla di recitazione, la scena finale della Grande guerra o la sai fare o rovina tutto il film, lì non si scappa: ci vogliono grandi attori.


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Re: Cinematografo

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matteo.conz ha scritto: domenica 5 aprile 2020, 2:43 Con tutti i film al quale ha partecipato ci mancherebbe che non sapesse ciò che fa...ma masterclass mai. In 5 min mi vengono in mente 30 registi che se lo mangiano a colazione...dai...
Apocalypto come inquadrature e montaggio di scene di inseguimento e fuga è perfetto. Ci fosse un premio Griffith per queste cose lo avrebbe vinto a mani basse. Scorsese, Spike Lee e Tarantino la pensano come me.
Ultima modifica di Cthulhu il domenica 5 aprile 2020, 10:26, modificato 1 volta in totale.


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Gimbatbu ha scritto: domenica 5 aprile 2020, 9:09
Cthulhu ha scritto: domenica 5 aprile 2020, 1:51 Una volta si parlava di Effetto Kuleshov https://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Kule%C5%A1ov
Che il contesto condizioni la percezione dello spettatore è innegabile. Per restare ad un esempio da te citato, trasportiamo Eastwood così com'è in Per qualche dollaro in più in mezzo ad una rissa di Trinità e paradossalmente avrebbe un indiscutibile effetto comico. Diverso è quando si parla di recitazione, la scena finale della Grande guerra o la sai fare o rovina tutto il film, lì non si scappa: ci vogliono grandi attori.
Su questo nessun dubbio. Dipende dal film, è ovvio. Particolarmente in un film come la Grande Guerra che vive di attori.
Visto anche che Monicelli dal punto di vista strettamente cinematografico era nella media. i suoi film sono tutto sceneggiatura e recitazione. A volte aveva colpi di genio, però. Tipo far fotografare una commedia come i soliti ignoti come fosse un film noir.
Ma ad esempio Pietro Germi era di un altro livello.


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Cthulhu ha scritto: domenica 5 aprile 2020, 10:01
matteo.conz ha scritto: domenica 5 aprile 2020, 2:43 Con tutti i film al quale ha partecipato ci mancherebbe che non sapesse ciò che fa...ma masterclass mai. In 5 min mi vengono in mente 30 registi che se lo mangiano a colazione...dai...
Apocalypto come inquadrature e montaggio di scene di inseguimento e fuga è perfetto. Ci fosse un premio Griffith per queste cose lo avrebbe vinto a mani basse. Scorsese, Spike Lee e Tarantino la pensano come me.
Si ma ormai è pieno di gente che sa far scene perfette, bastano i soldi. Per fare grandi film invece serve anche molto altro.


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Re: Cinematografo

Messaggio da leggere da riddler »

Io anche concordo con Mel Gibosn regista...
Ci sono attori famosissimi, ma che hanno più talento dietro la macchina da presa piuttosto che come recitazione...
Mel Gibson e Ben Affleck potrebbero essere un esempio... il secondo per me come attore proprio non lo reggo... la sua interpretazione per me ha rovinato film come Armageddon, Pearl Arbor e Al vertice della tensione... oltre ad essere pessimo nei ruoli da supereroe... come regista però ha un suo perchè...


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matteo.conz ha scritto: domenica 5 aprile 2020, 13:59
Cthulhu ha scritto: domenica 5 aprile 2020, 10:01nn
matteo.conz ha scritto: domenica 5 aprile 2020, 2:43 Con tutti i film al quale ha partecipato ci mancherebbe che non sapesse ciò che fa...ma masterclass mai. In 5 min mi vengono in mente 30 registi che se lo mangiano a colazione...dai...
Apocalypto come inquadrature e montaggio di scene di inseguimento e fuga è perfetto. Ci fosse un premio Griffith per queste cose lo avrebbe vinto a mani basse. Scorsese, Spike Lee e Tarantino la pensano come me.
Si ma ormai è pieno di gente che sa far scene perfette, bastano i soldi. Per fare grandi film invece serve anche molto altro.
The Passion è costato 30 milioni, Apocalypto 40. La battaglia di Hacksaw Ridge, che ha scene di guerra tra le più grandi di sempre altri 40 Per gli standard hollywoodiani sono film quasi low budget. E no, non bastano i soldi per fare dei bei film. Bisogna essere visionari, originali e dare delle autentiche emozioni. I soldi bastano per fare un'attrazione da lunapark come i film dei supereroi.
Gibson sarà antipatico, sessista, antisemita,un attore monocorde, tutto quello che volete. Ma è un regista di grande talento.


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riddler ha scritto: domenica 5 aprile 2020, 21:14 Io anche concordo con Mel Gibosn regista...
Ci sono attori famosissimi, ma che hanno più talento dietro la macchina da presa piuttosto che come recitazione...
Mel Gibson e Ben Affleck potrebbero essere un esempio... il secondo per me come attore proprio non lo reggo... la sua interpretazione per me ha rovinato film come Armageddon, Pearl Arbor e Al vertice della tensione... oltre ad essere pessimo nei ruoli da supereroe... come regista però ha un suo perchè...
Sono d'accordo su Affleck. Che come attore trovo insopportabile ( Gibson invece benché monocorde non è poi così male ) ma come regista è un'altra storia. Gone Baby Gone e Argo sono due splendidi film.


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riddler ha scritto: domenica 5 aprile 2020, 21:14 Io anche concordo con Mel Gibosn regista...
Ci sono attori famosissimi, ma che hanno più talento dietro la macchina da presa piuttosto che come recitazione...
Mel Gibson e Ben Affleck potrebbero essere un esempio... il secondo per me come attore proprio non lo reggo... la sua interpretazione per me ha rovinato film come Armageddon, Pearl Arbor e Al vertice della tensione... oltre ad essere pessimo nei ruoli da supereroe... come regista però ha un suo perchè...
tra questi io ci metto Asia Argento. Come regista a me è piaciuta molto ma molto più che come attrice.
Però veramente il mio giudizio sulle capacità attoriali lascia il tempo che trova.
Su Ben Affleck concordo in pieno, mentre Mel Gibson ancora non lo inquadro bene nè come attore nè come regista. Però, a differenza della maggioranza dei critici, a me la potenza espressiva di The Passion è piaciuta molto, e questo film credo sia imprescindibile per farsi una idea del personaggio.


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a questo punto ci sta bene una lista di attori che sono passati alla regia : in realtà ci hanno provato in tanti, anche con buoni risultati e ci sono altrettanti registi per i quali il primo lavoro nella settima arte è stato qualche parte magari secondaria. Ho preso solo attori affermati che sono diventati registi importanti. Ovviamente ci sono mancanze, cito a braccio.

Vittorio De Sica
Takeshi Kitano
John Huston
John Cassavetes
Woody Allen
Charlie Chaplin
Buster Keaton
Jerry Lewis
Gene Kelly
Clint Eastwood
Mathieu Kassovitz
Warren Beatty
Ernst Lubitsch
Leni Riefenstahl
Kenneth Branagh
Laurence Olivier
Richard Attenborough
Barbra Streisand
Sarah Polley
Penny Marshall
Ida Lupino ( splendida attrice e una delle poche donne registe dell'epoca d'oro di Hollywood )
Margarethe von Trotta
Dennis Hopper
James Franco
Bradley Cooper
Greta Gerwig
Jordan Peele
Roberto Benigni
Mabel Normand ( attrice comica e regista dei tempi del muto stranamente dimenticata in questo periodo di rivalutazione dei contributi delle donne )
Stephen Chow
Sergei Bondarchuk
Orson Welles ( che era già un celeberrimo attore teatrale prima di fare Citizen Kane )

i già citati Gibson e Affleck

Più 3 one hit wonders
Charles Laughton ( ne ha fatto uno solo, ma vale più di tutta la carriera di tanti anche celebrati )
Marlon Brando ( dnon ho ancora capito se il suo unico film è un capolavoro o uno smodato e ridicolo esercizio di narcisismo )
Peter Lorre ( die Verlorene è quasi introvabile, ma è straordinario )

Intendiamoci: non è che siano tutti gran registi, ma hanno tutti diretto film che hanno avuto successo di pubblico o di critica, che hanno vinto premi prestigiosi,etc,


riddler
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Re: Cinematografo

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Cthulhu ha scritto: lunedì 6 aprile 2020, 2:42 a questo punto ci sta bene una lista di attori che sono passati alla regia : in realtà ci hanno provato in tanti, anche con buoni risultati e ci sono altrettanti registi per i quali il primo lavoro nella settima arte è stato qualche parte magari secondaria. Ho preso solo attori affermati che sono diventati registi importanti. Ovviamente ci sono mancanze, cito a braccio.

Vittorio De Sica
Takeshi Kitano
John Huston
John Cassavetes
Woody Allen
Charlie Chaplin
Buster Keaton
Jerry Lewis
Gene Kelly
Clint Eastwood
Mathieu Kassovitz
Warren Beatty
Ernst Lubitsch
Leni Riefenstahl
Kenneth Branagh
Laurence Olivier
Richard Attenborough
Barbra Streisand
Sarah Polley
Penny Marshall
Ida Lupino ( splendida attrice e una delle poche donne registe dell'epoca d'oro di Hollywood )
Margarethe von Trotta
Dennis Hopper
James Franco
Bradley Cooper
Greta Gerwig
Jordan Peele
Roberto Benigni
Mabel Normand ( attrice comica e regista dei tempi del muto stranamente dimenticata in questo periodo di rivalutazione dei contributi delle donne )
Stephen Chow
Sergei Bondarchuk
Orson Welles ( che era già un celeberrimo attore teatrale prima di fare Citizen Kane )

i già citati Gibson e Affleck

Più 3 one hit wonders
Charles Laughton ( ne ha fatto uno solo, ma vale più di tutta la carriera di tanti anche celebrati )
Marlon Brando ( dnon ho ancora capito se il suo unico film è un capolavoro o uno smodato e ridicolo esercizio di narcisismo )
Peter Lorre ( die Verlorene è quasi introvabile, ma è straordinario )

Intendiamoci: non è che siano tutti gran registi, ma hanno tutti diretto film che hanno avuto successo di pubblico o di critica, che hanno vinto premi prestigiosi,etc,
Ti sei dimenticato il grande (attore e regista) Robert Redford che ho già citato più volte, e vedilo Quiz Show e The cospirator sono notevoli come film...
E come italiano come non citare Carlo Verdone, insieme a Benigni esempio di attore e regia di alti livelli


Ecco l'elenco delle corse minori del ciclismo:
http://it.wikipedia.org/wiki/Sacha_Modolo
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Alanford
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Re: Cinematografo

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Cthulhu ha scritto: lunedì 6 aprile 2020, 2:42Charles Laughton ( ne ha fatto uno solo, ma vale più di tutta la carriera di tanti anche celebrati )
La morte corre sul fiume è un vero capolavoro. Una fotografia in bianco e nero da brividi. Interpretazione fantastiche, con un immenso Robert Mitchum e quel mito del cinema muto, che risponde al nome di Lillian Gish!


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Alpe.di.Siusi
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Re: Cinematografo

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Aggiungerei anche Kevin Costner, anche se ha diretto solo 3 film.


CG FANTACICLISMO (2020)
CG Tour de France (2016)
Liège–Bastogne–Liège (2021)
CG Obiettivo Zero Punti (2019)
Vuelta - Obiettivo Zero Punti (2020)
Tirreno-Adriatico (2020)
Volta a Catalunya (2019)
7 tappe Tour
4 tappe Giro
2 tappe Vuelta
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Re: Cinematografo

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Ci siamo dimenticati Ron Howard e Tim Robbins il secondo l'ho apprezzato tantissimo nel film "denuncia" Dead man walking, uno dei migliori film sulla pena di morte. Va beh il primo non ha bisogno di presentazione.
E anche non vorrei dire, Quentin Tarantino, forse in questo caso l'opposto ossia il regista che fa l'attore.


Ecco l'elenco delle corse minori del ciclismo:
http://it.wikipedia.org/wiki/Sacha_Modolo
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jerrydrake
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Re: Cinematografo

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riddler ha scritto: lunedì 6 aprile 2020, 11:02 Ci siamo dimenticati Ron Howard e Tim Robbins il secondo l'ho apprezzato tantissimo nel film "denuncia" Dead man walking, uno dei migliori film sulla pena di morte. Va beh il primo non ha bisogno di presentazione.
E anche non vorrei dire, Quentin Tarantino, forse in questo caso l'opposto ossia il regista che fa l'attore.
Se apprezzi Tim Robbins consiglio a te e a tutti un piccolo capolavoro di satira politica: The Brink, dove il nostro appare come attore e regista. La serie, fortemente osteggiata in patria, venne fermata a livello politico. Da non perdere.


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Bitossi
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Re: Cinematografo

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Ricordo sommessamente che non esiste solo il cinema americano... :diavoletto: (e, per ragioni più ovvie, solo quello italiano)

Quindi matita blu per non aver citato Fassbinder come attore/regista, oltre a maverick come Jodorowsky o il tedesco Ripploh. :boh:
Tra gli americani indipendenti, Jon Jost, che faceva quasi sempre delle comparsate nei suoi film (Chamaleon ebbe anche una limitata distribuzione italiana).

EDIT: rileggendo la discussione, noto che si parlava di attori poi passati alla regia, mentre io ho fatto esempi più che altro del contrario, che vedono anche molte altre comparsate singole o estemporanee (Hitchcock! :D ). Quindi mi scuso per la matita blu. Facciamo rossa! :diavoletto:


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Ringrazio la mia mamma per avermi fatto studiare da ciclista
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Re: Cinematografo

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Alpe.di.Siusi ha scritto: lunedì 6 aprile 2020, 10:33 Aggiungerei anche Kevin Costner, anche se ha diretto solo 3 film.
3 film e un oscar ci sarebbe da chiedere se ne avesse fatti 20


Ecco l'elenco delle corse minori del ciclismo:
http://it.wikipedia.org/wiki/Sacha_Modolo
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Re: Cinematografo

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Bitossi ha scritto: lunedì 6 aprile 2020, 13:59 Ricordo sommessamente che non esiste solo il cinema americano... :diavoletto: (e, per ragioni più ovvie, solo quello italiano)

Quindi matita blu per non aver citato Fassbinder come attore/regista, oltre a maverick come Jodorowsky o il tedesco Ripploh. :boh:
Tra gli americani indipendenti, Jon Jost, che faceva quasi sempre delle comparsate nei suoi film (Chamaleon ebbe anche una limitata distribuzione italiana).

EDIT: rileggendo la discussione, noto che si parlava di attori poi passati alla regia, mentre io ho fatto esempi più che altro del contrario, che vedono anche molte altre comparsate singole o estemporanee (Hitchcock! :D ). Quindi mi scuso per la matita blu. Facciamo rossa! :diavoletto:
Se mettiamo quelli che sono apparsi nei propri film la lista si allarga parecchio. Non ho incluso nemmeno quelli che hanno fatto qualche piccola parte prima, ma solo quelli con una carriera già abbastanza affermata. Quindi ad esempio von Trotta si e Fassbinder no. E non mi sembra di essere stato così filo-americano.


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Re: Cinematografo

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riddler ha scritto: lunedì 6 aprile 2020, 11:02 Ci siamo dimenticati Ron Howard e Tim Robbins il secondo l'ho apprezzato tantissimo nel film "denuncia" Dead man walking, uno dei migliori film sulla pena di morte. Va beh il primo non ha bisogno di presentazione.
E anche non vorrei dire, Quentin Tarantino, forse in questo caso l'opposto ossia il regista che fa l'attore.
Ron Howard pensavo di averlo messo, ma era così ovvio che alla fine l'ho lasciato fuori. Tim Robbins in effetti me l'ero colpevolmente dimenticato. Che vuoi, alle due di notte...


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Re: Cinematografo

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jerrydrake ha scritto: lunedì 6 aprile 2020, 12:53
riddler ha scritto: lunedì 6 aprile 2020, 11:02 Ci siamo dimenticati Ron Howard e Tim Robbins il secondo l'ho apprezzato tantissimo nel film "denuncia" Dead man walking, uno dei migliori film sulla pena di morte. Va beh il primo non ha bisogno di presentazione.
E anche non vorrei dire, Quentin Tarantino, forse in questo caso l'opposto ossia il regista che fa l'attore.
Se apprezzi Tim Robbins consiglio a te e a tutti un piccolo capolavoro di satira politica: The Brink, dove il nostro appare come attore e regista. La serie, fortemente osteggiata in patria, venne fermata a livello politico. Da non perdere.
Seguirò il tuo consiglio tanto non credo che parli di supererei (Batwoman, Supergirl, Gotham, Loki, Pennywolth e via discorrendo) oppure generi fantastici, per carità il trono di spade ha successo, ma quando vedo dinosauri mostri e cose simili, mi viene l'orticaria... dopo Jurassic park spuntano come funghi....


Ecco l'elenco delle corse minori del ciclismo:
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Re: Cinematografo

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Bitossi ha scritto: lunedì 6 aprile 2020, 13:59 Ricordo sommessamente che non esiste solo il cinema americano... :diavoletto: (e, per ragioni più ovvie, solo quello italiano)
Tripletta spagnola che adoro:
¿Qué he hecho yo para merecer esto? (Che ho fatto io per meritare questo?)
Mujeres al borde de un ataque de nervios (Donne sull'orlo di una crisi di nervi)
¡Átame! (Légami!)

Film anglo-musicali (dal mio avatar):
Tommy
Quadrophenia

Del cinema tedesco:
Christiane F. - Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino
40 mq. di Germania

Del regista crucco nel periodo a stelle e strisce:
Paris, Texas

Resto dei film preferiti (italo-stelle a strisce) in ordine sparso:
Guerre Stellari (il primo in ordine cronologico; quando uscì nelle sale me lo guardai per tre spettacoli consecutivi, quando passa alla TV non me lo perdo per (quasi) niente al mondo);
I predatori dell'arca perduta
Blade Runner
Noi credevamo
Terminator
La gran parte dei film di Totò
Philadephia
Forrest Gump
Berlinguer ti voglio bene
Johnny Stecchino
Animal House
The Blues Brothers
Pinocchio (2019)

Il miglior spezzone di film in assoluto, l'episodio "Mondo Condo" del film "Donne Amazzoni sulla luna":

Ultima modifica di Slegar il lunedì 6 aprile 2020, 16:29, modificato 1 volta in totale.


Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
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Re: Cinematografo

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riddler ha scritto: lunedì 6 aprile 2020, 15:37
Alpe.di.Siusi ha scritto: lunedì 6 aprile 2020, 10:33 Aggiungerei anche Kevin Costner, anche se ha diretto solo 3 film.
3 film e un oscar ci sarebbe da chiedere se ne avesse fatti 20
Kevin Costner non l'ho messo di proposito, i suoi film mi fanno ca***e, compreso Balla coi lupi che ho sempre trovato orrendo, noioso e falso con la sua retorica del buon selvaggio e del "white savior ". Capisco che è una motivazione che fa un po' acqua...


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Re: Cinematografo

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Alanford ha scritto: lunedì 6 aprile 2020, 10:31
Cthulhu ha scritto: lunedì 6 aprile 2020, 2:42Charles Laughton ( ne ha fatto uno solo, ma vale più di tutta la carriera di tanti anche celebrati )
La morte corre sul fiume è un vero capolavoro. Una fotografia in bianco e nero da brividi. Interpretazione fantastiche, con un immenso Robert Mitchum e quel mito del cinema muto, che risponde al nome di Lillian Gish!
Quando facevo il critico cinematografico ( non pagato, ma entravo gratis ai festival e scroccavo le cene per la stampa...) feci un articolo di 8-10 pagine su una rivista specializzata sulla Gish ( e su sua sorella ). Un attrice straordinaria. Purtroppo era una donna e una attrice ottocentesca, sembrava uscita da un romanzo di Dickens, non si è mai trovata a suo agio con il sonoro e soprattutto con il glamour e l'ironia del XX secolo. E' difficile apprezzarla oggi, bisogna fare una specie di "traduzione" e mettere tutto nel contesto; ma se uno ci riesce non potrà mai dimenticare il suo terrore quando è chiusa nell'armadio in attesa del suo carnefice in Giglio Infranto di Griffith o lo stoicismo con cui continua incessantemente a spazzare via dalla sua casa la sabbia portata dalle tempesta ne il Vento di Sjostrom


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Re: Cinematografo

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Slegar ha scritto: lunedì 6 aprile 2020, 16:27
Bitossi ha scritto: lunedì 6 aprile 2020, 13:59 Ricordo sommessamente che non esiste solo il cinema americano... :diavoletto: (e, per ragioni più ovvie, solo quello italiano)
Del cinema tedesco:

Del regista crucco nel periodo a stelle e strisce:
Paris, Texas

Oltre al capolavoro da te citato, vorrei ricordare del cinema tedesco (che adoro):
- Il gabinetto del dottor Caligari (1920 Robert Wiene)
- Il dottor Mabuse
(1922 Fritz Lang)
- Nosferatu il vampiro (1922 Friedrich Wilhelm Murnau)
- L'ultima risata (1924 Friedrich Wilhelm)
- Metropolis (1927 Fritz Lang)
- M - Il mostro di Düsseldorf (1931 Fritz Lang)
- Aguirre, Furore di Dio (1972 Werner Herzog)
- L'enigma di Kaspar Hauser (1974 Werner Herzog)
- Fitzcarraldo (1982 Werner Herzog)
- Dove sognano le formiche verdi (1984 Werner Herzog)
- Il Cielo sopra Berlino (1987 Wim Wenders)
- Good Bye, Lenin! (2003 Wolfang Becker)
- Le Vite degli Altri (2006 Florian Henckel von Donnersmarck)
- La Banda Baader Meinhof (2008 Uli Edel)


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Re: Cinematografo

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"Fitzcarraldo" me lo sono proprio dimenticato (inizio a perdere colpi), "Metropolis", "Il cielo sopra Berlino", "Good Bye, Lenin!" e "Le Vite degli altri" sono stati in bilico tra metterli e non metterli.

Sempre in tema "rimba" (sul perdere colpi):
Tempi moderni
Il monello
La febbre dell'oro
Il grande dittatore


Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
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Re: Cinematografo

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Un consiglio:
Anni fa feci un sogno ok, voi dite, ma adesso ne parli?
Ma praticamente ho sognato che stavo vedendo un film.... ora un'idea di un film più o meno originale ce l'avrei però come potete capire non è che so scrivere, o perlomeno non sono bravo, quindi non saprei fare un soggetto, men che meno un libro.
Ma da questa idea (più o meno vaga) potrebbe nascere un soggetto ai fini cinematografici?
E se si, a chi mi potrei rivolgere?
Ho già in mente la locandina... si tratterebbe di film Fantasy/Horror


Ecco l'elenco delle corse minori del ciclismo:
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jerrydrake ha scritto: lunedì 6 aprile 2020, 17:33
Slegar ha scritto: lunedì 6 aprile 2020, 16:27
Bitossi ha scritto: lunedì 6 aprile 2020, 13:59 Ricordo sommessamente che non esiste solo il cinema americano... :diavoletto: (e, per ragioni più ovvie, solo quello italiano)
Del cinema tedesco:

Del regista crucco nel periodo a stelle e strisce:
Paris, Texas

Oltre al capolavoro da te citato, vorrei ricordare del cinema tedesco (che adoro):
- Il gabinetto del dottor Caligari (1920 Robert Wiene)
- Il dottor Mabuse
(1922 Fritz Lang)
- Nosferatu il vampiro (1922 Friedrich Wilhelm Murnau)
- L'ultima risata (1924 Friedrich Wilhelm)
- Metropolis (1927 Fritz Lang)
- M - Il mostro di Düsseldorf (1931 Fritz Lang)
- Aguirre, Furore di Dio (1972 Werner Herzog)
- L'enigma di Kaspar Hauser (1974 Werner Herzog)
- Fitzcarraldo (1982 Werner Herzog)
- Dove sognano le formiche verdi (1984 Werner Herzog)
- Il Cielo sopra Berlino (1987 Wim Wenders)
- Good Bye, Lenin! (2003 Wolfang Becker)
- Le Vite degli Altri (2006 Florian Henckel von Donnersmarck)
- La Banda Baader Meinhof (2008 Uli Edel)
Sul cinema tedesco se inizio scrivo un romanzo...
Solo un paio di spunti: il cinema classico hollywoodiano lo hanno in buona parte creato gli espatriati tedeschi ( molti di origine ebrea ) fuggiti dal nazismo: Murnau, Lang, Lubitsch, von Sternberg, Sirk, Wilder...hanno copiato tutti da loro. Mi piacerebbe che tutti vedessero l'Imperatrice Caterina di von Sternberg con Marlene Dietrich, un film dalla sensualità sconvolgente e Scrivimi fermo posta di Lubitsch, la più meravigliosa commedia romantica mai girata.
Sui più moderni: credo che Nel Corso del Tempo sia il film migliore di Wenders, o almeno il più Wendersiano
Herzog poi è un personaggio incredibile.
Due aneddoti ormai leggendari: una volta gli spararono con un fucile ad aria compressa durante un'intervista e nonostante avesse il ventre sanguinante non si scompose affatto e pronunciò l'ormai mitica frase " It's not a significant bullet

Un'altra volta aveva scommesso che si sarebbe mangiato una scarpa e dopo aver perso la scommessa se l'è fatta cucinare da un ristorante. però non ha mangiato la suola, giustificandosi che " se uno mangia un pollo non mangia anche le ossa


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Re: Cinematografo

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Cthulhu ha scritto: martedì 7 aprile 2020, 0:27
Sul cinema tedesco se inizio scrivo un romanzo...
Solo un paio di spunti: il cinema classico hollywoodiano lo hanno in buona parte creato gli espatriati tedeschi ( molti di origine ebrea ) fuggiti dal nazismo: Murnau, Lang, Lubitsch, von Sternberg, Sirk, Wilder...hanno copiato tutti da loro. Mi piacerebbe che tutti vedessero l'Imperatrice Caterina di von Sternberg con Marlene Dietrich, un film dalla sensualità sconvolgente e Scrivimi fermo posta di Lubitsch, la più meravigliosa commedia romantica mai girata.
Sui più moderni: credo che Nel Corso del Tempo sia il film migliore di Wenders, o almeno il più Wendersiano
Herzog poi è un personaggio incredibile.
Due aneddoti ormai leggendari: una volta gli spararono con un fucile ad aria compressa durante un'intervista e nonostante avesse il ventre sanguinante non si scompose affatto e pronunciò l'ormai mitica frase " It's not a significant bullet

Un'altra volta aveva scommesso che si sarebbe mangiato una scarpa e dopo aver perso la scommessa se l'è fatta cucinare da un ristorante. però non ha mangiato la suola, giustificandosi che " se uno mangia un pollo non mangia anche le ossa
Sono curioso di leggere le tue considerazioni sulla cinematografia tedesca.
Io mi avvicinai ai tedeschi grazie a Tele+ che con solo 2 canali faceva rassegne di livello immenso. Sky vale niente a confronto. I Maestri del Cinema Espressionista hanno inventato tutto e, a mio avviso, Il Gabinetto del Dottor Caligari è il film perfetto, semplicemente inarrivabile.


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Re: Cinematografo

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Slegar ha scritto: lunedì 6 aprile 2020, 18:25 "Fitzcarraldo" me lo sono proprio dimenticato (inizio a perdere colpi), "Metropolis", "Il cielo sopra Berlino", "Good Bye, Lenin!" e "Le Vite degli altri" sono stati in bilico tra metterli e non metterli.
Su Metropolis e Le Vite degli altri non ssi possono avere dubbi!


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Re: Cinematografo

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jerrydrake ha scritto: martedì 7 aprile 2020, 11:44
Slegar ha scritto: lunedì 6 aprile 2020, 18:25 "Fitzcarraldo" me lo sono proprio dimenticato (inizio a perdere colpi), "Metropolis", "Il cielo sopra Berlino", "Good Bye, Lenin!" e "Le Vite degli altri" sono stati in bilico tra metterli e non metterli.
Su Metropolis e Le Vite degli altri non ssi possono avere dubbi!
Probablmente le due volte che ho visto "Metropolis" non ero nello spirito giusto, de "Le Vite degli altri" c'è qualcosa che mi disturba, un ronzio di sottofondo che sa tanto di ipocrisia ma che non riesco a identificare bene.


Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

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Re: Cinematografo

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jerrydrake ha scritto: martedì 7 aprile 2020, 11:43
Sono curioso di leggere le tue considerazioni sulla cinematografia tedesca.
Io mi avvicinai ai tedeschi grazie a Tele+ che con solo 2 canali faceva rassegne di livello immenso. Sky vale niente a confronto. I Maestri del Cinema Espressionista hanno inventato tutto e, a mio avviso, Il Gabinetto del Dottor Caligari è il film perfetto, semplicemente inarrivabile.
Anche se evito il romanzo e sintetizzo al massimo, sarà un post lungo.Ma tanto sono chiuso in casa e se non mi tengo occupato così svuoto il frigorifero...
le ombre che si allungano come spettri dell'inconscio, la scenografia che si chiude sull'eroe come una morsa, simbolo del destino a cui non si può fuggire, le inquadrature "sghembe" a rappresentare la follia. Come diceva Lotte Eisner " una specie di crepuscolo dell'anima tedesca, che si esprime in interni enigmatici e pieni di ombre e In esterni nebbiosi e sfocati " In effetti senza il cinema tedesco espressionista il cinema noir e quello horror non sarebbero mai esistiti.
Se mastichi un po' di inglese ho trovato in formato PDF i due saggi storici sull'argomento https://monoskop.org/images/1/12/Kracau ... n_Film.pdf
https://monoskop.org/images/f/fd/Eisner ... Screen.pdf

Ti cito qualche film importante del genere al di fuori dei soliti ovvi, ammesso tu non li abbia già visti.
metto i link alla pagina di Wikipedia, così hai i dati e capisci di cosa si tratta

Lo studente di Praga https://it.wikipedia.org/wiki/Lo_studen ... film_1913) un antesignano del genere
Von morgens bis mitternachts https://it.wikipedia.org/wiki/Von_morge ... tternachts
Il Golem https://it.wikipedia.org/wiki/Il_Golem_ ... e_al_mondo purtroppo solo la terza parte della trilogia è giunta fino a noi
Ombre ammonitrici . https://it.wikipedia.org/wiki/Ombre_ammonitrici
Le mani dell'altro . https://it.wikipedia.org/wiki/Le_mani_d ... film_1924) dello stesso regista di Caligari
Il gabinetto delle figure di cera .https://it.wikipedia.org/wiki/Il_gabine ... re_di_cera il regista Paul Leni poi a Holliwood girò l'ancora più inquietante - e tedeschissimo - l'uomo che ride https://it.wikipedia.org/wiki/L%27uomo_ ... film_1928) l'aspetto di Conrad Veidt in questo film ha ispirato il Joker di Batman per ammissione degli stessi autori
Varieté https://it.wikipedia.org/wiki/Variet%C3%A9
Lo studente di Praga, remake del 1926 del film del 1913, purtroppo su wiki non c'è la voce in italiano https://en.wikipedia.org/wiki/The_Stude ... 1926_film)

Di Murnau oltre a Nosferatu e l'Ultima risata da vedere assolutamente Tartufo https://it.wikipedia.org/wiki/Tartufo_(film) e Faust https://it.wikipedia.org/wiki/Faust_(film_1926), oltre ai due capolavori che fece poi in America:Aurora https://it.wikipedia.org/wiki/Aurora_(film_1927) e Tabu https://it.wikipedia.org/wiki/Tab%C3%B9_(film_1931). Purtroppo Murnau morì per un incidente stradale appena finito quest'ultimo ( c'è chi dice mentre stava facendo un . p****no allo chaffeur, ma sono pettegolezzi..)
Fritz Lang ha fatto così tanti film eccellenti sia in Germania ( Destino, il Dottor Mabuse ) che poi in USA ( Furia, Sono innocente, La donna del ritratto, Il Grande Caldo, l'Alibi era perfetto, etc, etc... ) che non è il caso di mettere i link. Anzi, ora smetto del tutto di metterli, visto che appesantiscono la lettura. Tanto uno li trova da se...

Fuori dall'espressionismo strettamente inteso due autentici film icona :Il vaso di Pandora di Georg Wilhelm Pabst ( 1929 ) - Louise Brooks nei panni di Lulù è una delle immagini più famose di tutto il XX secolo ( e una prova attoriale sovrumana ) e L'Angelo Azzurro (1930 - Josef von Sternberg ) che lanciò Marlene Dietrich. Poi von Sternberg e Marlene girarono altri sei film in USA ( Marocco, Disonorata, Venere Bionda, Shanghai Express, L'Imperatrice Caterina, Capriccio Spagnolo ) assolutamente straordinari, soprattutto gli ultimi due.
Mi piace poi ricordare La Sposa Venduta ( 1932 ) primo vero film del grande Max Ophuls, il poeta assoluto del piano sequenza, genio cosmopolita che ha girato capolavori un po' ovunque, dall'Italia ( La Signora di Tutti ) all'America ( Lettera da una sconosciuta ) alla Francia ( La Ronde, il Piacere, i Gioielli di madame de.. e Lola Montes ). Non è un capolavoro, ma è una delle poche occasioni per vedere all'opera il leggendario attore comico Karl Valentin.

Poi con l'avvento di Hitler sono scappati quasi tutti e il cinema tedesco ha avuto un declino repentino, Con qualche eccezione: i melodrammoni di Detlef Sierck ( soprattutto la Habanera con Zarah Leander che canta l'ossessionante e meravigliosa Der Wind hat mir ein Lied erzählt - fra l'altro un po' di anni fa è saltato fuori che la Leander, svedese, era una spia sovietica ), lo spettacolare kolossal a colori Munchhausen del 1943, voluto espressamente da Goebbels e soprattutto Leni Riefenstahl: Il Trionfo della volontà e Olympia sono due capolavori di tecnica e immaginazione cinematografica. Purtroppo tutto questo talento è messo a disposizione della propaganda nazista.Per quanto possa essere imbarazzante - e lo è - per la critica femminista, di gran lunga la più grande regista cinematografica mai esistita.
Ritengo comunque una vera ingiustizia che le sia stato impedito di girare nel dopoguerra, quando invece Veit Harlan, regista del terribile Suss l'Ebreo, è tornato a fare film. Suss è veramente un mattone della strada che porta ad Auschwitz ( anche se ora si può vedere come un film comico, tanto è esagerata la propaganda anti-ebraica ), nei film di Leni in fin dei conti non c'è odio verso nessuno.
Di Detlef Sierck mi sono dimenticato di dire che con il nome americanizzato Douglas Sirk divenne poi per il melodrama sentimentale quello che Hitchcock è per il thriller ; la pietra di paragone assoluta.

Nel dopoguerra poco da segnalare. Molto bello per me l'unico film da regista di Peter Lorre ( il pedofilo assassino di M ) Der Verlorene. Interessante il dramma post-bellico Die Mörder sind unter uns di Wolfgang Staudte
Curioso che prima degli spaghetti Western ci siano stati i - mediocri - kraut western, tratti dai romanzi di Karl May, una specie di Salgari tedesco.

Poi con gli anni 60 c'è stata la rinascita, con il movimento Neuer Deutscher Film e registi spesso politicamente impegnati, anche se alla fine i due dal successo più duraturo sono stati i non politicizzati Wenders e Herzog ( di quest'ultimo consiglio anche i due straordinari documentari Fata Morgana e La Soufriere )
Rainer Werner Fassbinder è assolutamente da conoscere, anche se a volte un po' - tanto - deprimente. Tra i suoi tanti film segnalo il mercante delle quattro stagioni, Attenzione alla puttana santa, le lacrime amare di Petra von Kant, la paura mangia l'anima ( così uno si fa l'idea del contesto, il titolo di un altro suo film è L'amore è più freddo della morte...) Effi Briest, la serie TV Berlin Alexanderplatz, il matrimonio di Maria Braun, Veronika Voss.
Segnalo poi La Tenerezza del lupo di Uli Lommel, la Ragazza senza storia di Alexander Kluge, l'Onore perduto di Katharina Blum ( EDIT: è il titolo del film, altrimenti uno cerca una regista che si chiama così ) e Il Tamburo di latta di Volker Schlondorff, Anni di Piombo di Margarethe von Trotta sulla R.A.F, ( le brigate Rosse tedesche ) che ha coniato un termine poi diventato proverbiale. Sono tutti film interessanti, ma l'atmosfera è quella triste della Germania in Autunno ( non a caso il titolo di un film collettivo girato da alcuni di questi registi )
Poi ci sarebbero Hans Jurgen Syberberg e la coppia Jean Marie Straub e Danielle Huillet. Ma francamente se consiglio di vedere i loro film rischio di trovarmi legato ad una sedia e costretto a vedermi senza soluzione di continuità Giovannona Coscialunga, l'Esorciccio e la Polizia si incazza...
Peccato perché Ludwig, Requiem per un re vergine e Hitler, ein Film aus Deutschland ( 7 ore, e l'ho visto tutto, da giovane facevo queste cose, meglio se trombavo di più...) di Syberberg sono a loro modo geniali e Straub/Huillet sono due filosofi cinematografici. Di loro c'è almeno un film "potabile" e molto bello Rapporti di classe, tratto da Amerika di Kafka, ovviamente girato come sempre seguendo i dettami dello "straniamento" brechtiano.

Del periodo più moderno non ne so molto più di altri, francamente il cinema continuo a seguirlo, ma meno da fanatico. Molti film li hai già visti.
Però Michael Haneke è un gran regista anche se ( o soprattutto perché ) gli piace dare dei pugni nello stomaco allo spettatore. Consiglio il Funny Games originale , Cache, il nastro bianco e l'Amour. Toni Erdmann di Maren Ade l'ho trovato molto divertente e tutt'altro che stupido.

ENDE


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jerrydrake
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Re: Cinematografo

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Che dire, uno più pazzo di me l'ho trovato :shock:
Però non mi hai citato Heimat di Reitz. Oltre 15 ore che vidi in 2 giorni. Probabilmente anch'io avrei fatto meglio a trombare di più, però la visione di Heimat mi consentì di fare colpo su una ragazza e quindi almeno quella volta non fu tempo sprecato!

PS Non sapevo del doppio studente di Praga, e ora quale ho visto?

PPS Non dirmi che sei altrettanto preparato sul cinema sovietico...


Cthulhu
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Re: Cinematografo

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jerrydrake ha scritto: martedì 7 aprile 2020, 23:50 Che dire, uno più pazzo di me l'ho trovato :shock:
Però non mi hai citato Heimat di Reitz. Oltre 15 ore che vidi in 2 giorni. Probabilmente anch'io avrei fatto meglio a trombare di più, però la visione di Heimat mi consentì di fare colpo su una ragazza e quindi almeno quella volta non fu tempo sprecato!

PS Non sapevo del doppio studente di Praga, e ora quale ho visto?

PPS Non dirmi che sei altrettanto preparato sul cinema sovietico...
ah beh, Heimat credevo lo avessi già citato. Ho 3 cofanetti di DVD che coprono mezzo scaffale.
Considera che lo facevo quasi di mestiere il critico cinematografico. Quasi perché mi davano solo il rimborso spese e i passi a tutti i festival e le manifestazioni, ma lo facevo praticamente a tempo pieno. Ero giovane e stavo in famiglia, me lo potevo permettere. Ero iscritto all'università giusto pro-forma. All'epoca non c'era il dramma lavoro che c'è ora, sapevo che appena avessi voluto avrei trovato un'occupazione decente. A essere onesto anche perché in Italia le conoscenze contano e io ero ben coperto, non voglio fare l'ipocrita. E andare a pranzo con Sergio Leone, fare le due di notte con Manoel de Oliveira a parlare di Dreyer, dare un passaggio in macchina a Judi Dench e Greta Scacchi ( mi sono sentito in un film di James ivory...) per me erano soddisfazioni impagabili.
sui sovietici...beh si. Ho curato pure una retrospettiva di Dovzenko. Andai pure a rompere i coglioni all'ambasciata sovietica per avere la copia di due film girati dalla sua vedova su suoi soggetti. Ma dove avevo veramente una marcia in più era sui giapponesi.All'epoca ero considerato un'autorità in materia. Nessuno aveva visto tutti gli Ozu e Mizoguchi che avevo visto io.


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jerrydrake
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Re: Cinematografo

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Cthulhu ha scritto: mercoledì 8 aprile 2020, 0:49
ah beh, Heimat credevo lo avessi già citato. Ho 3 cofanetti di DVD che coprono mezzo scaffale.
Considera che lo facevo quasi di mestiere il critico cinematografico. Quasi perché mi davano solo il rimborso spese e i passi a tutti i festival e le manifestazioni, ma lo facevo praticamente a tempo pieno. Ero giovane e stavo in famiglia, me lo potevo permettere. Ero iscritto all'università giusto pro-forma. All'epoca non c'era il dramma lavoro che c'è ora, sapevo che appena avessi voluto avrei trovato un'occupazione decente. A essere onesto anche perché in Italia le conoscenze contano e io ero ben coperto, non voglio fare l'ipocrita. E andare a pranzo con Sergio Leone, fare le due di notte con Manoel de Oliveira a parlare di Dreyer, dare un passaggio in macchina a Judi Dench e Greta Scacchi ( mi sono sentito in un film di James ivory...) per me erano soddisfazioni impagabili.
sui sovietici...beh si. Ho curato pure una retrospettiva di Dovzenko. Andai pure a rompere i coglioni all'ambasciata sovietica per avere la copia di due film girati dalla sua vedova su suoi soggetti. Ma dove avevo veramente una marcia in più era sui giapponesi.All'epoca ero considerato un'autorità in materia. Nessuno aveva visto tutti gli Ozu e Mizoguchi che avevo visto io.
Che dire se non peccato che non ci sia Cthulhu al posto di Aldo Grasso?

Di Dreyer ho visto solo La Passione di Giovanna d'Arco e Il Vampiro. Mi sono perso qualcosa?


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Re: Cinematografo

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jerrydrake ha scritto: mercoledì 8 aprile 2020, 8:29 Di Dreyer ho visto solo La Passione di Giovanna d'Arco e Il Vampiro. Mi sono perso qualcosa?
Almeno Dies Irae (film assoluto) e Gertrud. Ma come cadi cadi in piedi.


@Cthulhu complimentissimi per tutto, e anche un po' di sana invidia :)
Di Herzog citerei anche Anche i nani hanno cominciato da piccoli, per me un film assolutamente geniale. Fassbinder girava tre film all'anno, molto difficile star dietro a tutto, ma di lui ho visto tanto (with a little help from our friend enricoghezzi).
Curiosità: di che anno sei?

@aitutaki1
Non ho visto The bad batch, di che parla?

@herbie
Hai colto con serendipità, parlavo appunto di America oggi e delle splendide Stowe e Moore che generosamente vi si mostrano. Ho dimenticato di citare anche la mitica Lori Singer, per tutti noi Julie Miller in Saranno famosi.


Grazie a tutti per le segnalazioni e le dritte. :gruppo:

L'altro giorno ho guardato The woman who left, di Lav Diaz. È un regista filippino uso a sforare le 4 ore (arrivando anche a 12) coi suoi film, in quest'occasione si è fermato a 3 e un po'. Buon film ma non entusiasmante a mio avviso. Fotografia iperrealista in bn, pareva Ciprì e Maresco. In queste settimane colmerò anche qualche lacuna estremorientale, ci sono alcuni registi che ultimamente vanno per la maggiore e di cui non ho visto nulla, Diaz era uno di questi, seguiranno il suo connazionale Brillante Mendoza e il thailandese Apichatpong Weerasethakul.


Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
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