Deadnature ha scritto:Ma voi che capite di calcio, a differenza mia, come spiegate che scarti della Serie A come Antunes, Baptista ed Eliseu siano arrivati ad un passo dalla semifinale di Champions? Ce la caviamo con "Pellegrini è un tecnico sublime"?
Secondo me è dipende sia dal saper aspettare determinati giocatori ed anche dall'ambiente in cui essi sono chiamati ad esprimersi. In cronaca si diceva ad esempio che Eliseu probabilmente è stato accantonato troppo presto dalla Lazio (anche se da un presidente come Lotito puoi aspettarti di tutto), al Malaga quest'anno ha fatto la differenza, esprimendosi molto bene soprattutto in Champions. Baptista veniva dall'esperienza al Real Madrid e a Roma andava a corrente alternata se ben ricordo. Antunes invece un oggetto misterioso, anche a Lecce e Livorno dove fu prestato.
Di certo l'ambiente romano non è stato mai facile (e a dire il vero a me piace molto poco ma sono punti di vista), si passa dall'esaltazione alla depressione in pochissimo tempo e poi fallire il derby o mettersi contro la tifoseria è peccato originale. Tra gli esempi recenti ricordo molto spesso come un giocatore come Vucinic, che alla Roma ha fatto vincere varie partite importanti sia in campionato che in Champions League, venisse spesso fischiato per il suo modo di giocare (ha un gran talento ma spesso è indolente, però dico...un minimo di riconoscenza ci vorrebbe).
In sintesi quindi: poca pazienza, dover dimostrare tutto e subito ed ecco che il rischio di bruciarsi è dietro l'angolo.
Pensiamo ad esempio a Dodò, un ragazzo che in Brasile paragonavano a Roberto Carlos e che era reduce da un gravissimo infortunio: con Zeman poteva esaltarsi ma furono sufficienti un paio di prestazioni disastrose a mandarlo nell'occhio del ciclone e nel dimenticatoio (con quel cognome poi, le battute erano servite su un piatto d'argento

).
Invece sulla sponda laziale spero che non ripetano lo stesso errore fatto con Eliseu con Ederson, che finora è stato più fuori che dentro causa infortuni ma che quando è stato impiegato ha fatto vedere belle cose.
Ah poi cito un altro esempio: a difendere la porta del Benfica c'è Artur, portiere brasiliano che a Roma ha lasciato ben pochi ricordi belli (così come a Cesena) ma che già lo scorso anno a Braga fu protagonista di belle prestazioni, tanto da meritarsi la chiamata nel ben più blasonato club di Lisbona.
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