basso90 ha scritto:La roma comunque non andrò oltre il quinto posto e fine stagione venne, come al solito, esonerato così come a Lecce.
Giù le mani da Zeman al Lecce, pliiizz
La prima stagione di Zdenek in giallorosso fu entusiasmante. Certo, la solita flessione invernale di tutte le squadre zemaniane... nonostante ciò, demmo spettacolo, ci salvammo.
(Il miglior Lecce di sempre con quello di Delio e ovviamente quello di Carletto Mazzone
)
Il suo ritorno avvenne a furor di popolo, dopo una cacciata indecente - la prima volta - inscenata proprio in seguito alle pressioni moggiane (vi prego, ditemi che è il vino, ditemi che mi ricordo male, perché il sangue mi ribolle ancora).
Ma nella seconda avventura, la società non difese il tecnico, e ciao patria.
Se prendi Zeman, lo devi difendere, tu società.
Non tanto il primo, quanto il secondo Foggia, quello di Nicoli e Di Vincenzo, Di Bari e Caini, Di Biagio (scoperto da lui) e Bresciani, fu il suo vero miracolo. Una squadra miracolosa, tutti (meno 3) venuti dalla serie C o a stento dalla B... fecero furore!
A Roma - sull'una e l'altra sponda - momenti belli alternati a brutte flessioni, ma ha lasciato un'impronta profonda, ve lo garantisco. (Certo, perdere 4 derby in un anno non gli fece bene
)
Poi, dopo alterne vicissitudini (anche all'estero, ma chiuse sempre per troppa fretta da parte delle società... non lo puoi cacciare dopo 5 giornate, il primo Foggia a metà campionato era ultimo in serie B, poi vedi cosa ne venne fuori...) la parentesi leccese, non ci volevo credere che veniva al Lecce, lo sognavo da 15 anni... quando avevo tempo andavo al campo di allenamento di Calimera, in settimana, avidamente lo guardavo all'opera... era come un vecchio zio ormai, da tanto che ne seguivo le "gesta", lo guardavo col suo Foggia su RaiRegione, pochi anni dopo lo vedevo domenicalmente (ogni volta, un titolo per il giornale!) in sala stampa all'Olimpico... Bartelt
Il Lecce: fu una stagione entusiasmante, il 2004-2005, ai vertici del campionato nella prima fase (vabbè, non ci eravamo comunque abituati!), il 2-2 con l'Inter in casa... la cessione di Bojinov a metà stagione, disdetta e disdoro, un centravanti da oltre 20 gol potenziali, quella stagione (quanti ne fece? 18?)... e pazienza, Sdengo si rimbocca le maniche e reinventa Vucinic, e vai con la maracas, 19 gol Mirko... Una macchina fuoriserie, un gioiello di squadra. Noi pochi anni prima, negli anni '80, eravamo quelli meno prolifici della serie A, quelli che se Pasculli (Campione del Mondo, comunque
) faceva 9 gol stappavamo lo champagne... un attacco da 35 reti in due (anzi, uno e mezzo) non l'avevamo mai visto
(L'attacco a lungo più prolifico del campionato - saremo secondi, 66 gol contro i 67 della Juve. Beh, un gioco d'attacco del genere, e cosa ti somma? 1 rigore a favore, 9 contro, poi sul finale riequilibrano un minimo, 3 rigori in totale per il Lecce... Moggi, Moggi... [Tutto documentato])
Poi si sa che le cose belle finiscono. Pazienza.
Finì, anche male, e va bene, va sempre così.
Una piccola parentesi l'anno scorso, incredibile a dirsi, al Maglie (il mio paese), in infima categoria, viene ad allenare il figlio di Zdenek, Karel, stesso stampo del padre... L'avevo conosciuto all'università, un corso di spagnolo insieme, poi insieme pure un torneo di calcetto... che storie
Non durò, peccato. Gli auguro le migliori cose, a Karel. E anche a Zdenek: un mito della mia vita di sportivo.
(Beh, a questo punto forza Pescara!)