Sport e Valori

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GiboSimoni
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Sport e Valori

Messaggio da leggere da GiboSimoni »

Volevo porre una domanda a tutti gli utenti di questo magnifico forum, frequentato da molte persone cui io personalmente ho solo da imparare e che non valgo assolutamente nulla paragonato a loro (purtroppo). Il mio quesito è questo: alcuni sanno più o meno la storia della mia vita, (la raccontai nel vecchio forum l'anno scorso) di alcuni avvenimenti piuttosti tristi che mi sono capitati e avete sicuramente capito che sono un ragazzo, legato ai veri valori della vita e non a quelli effimeri che il mondo di oggi è pieno e insegna in negativo e il principe di questi è il Dio Danaro. Io proprio per cercare questi valori e reagire dalle innumerevoli sfortune che mi son capitate, mi son tuffato nello sport e specie nel ciclismo e tennis i quali credo insegnino ancora dei valori veri, anche se il Dio Danaro si è impossessato anche di questi ma credo che lo sport e i due citati, possono insegnare ancora qualcosa e proprio su questo tema ne parlavo con un ragazzo, delle mie parti di 2-3 anni più giovane il quale mi diceva: sei solo un illuso, credi veramente che i vari Federer e Nadal (si stava parlando di tennis) importi veramente di insegnare: rispetto, moralità, abnegazione e quant'altro?? Sono solo persone come tante altre che vogliono fare soldi a più non posso e se ne fregano dei migliaia sfigati sparsi per il mondo che fanno una vita modesta e nulla più che gli idolatrano. In definitiva la domanda è questa: Lo sport può ancora insegnare valori veri, oppure come ha detto questo mio amico lo sport è solo business? Spero che rispondiate in tanti, perchè è un tema che mi sta parecchio a cuore.
Ultima modifica di GiboSimoni il mercoledì 15 dicembre 2010, 20:51, modificato 1 volta in totale.


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Subsonico
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Re: Sport e Valori?

Messaggio da leggere da Subsonico »

se per valori parliamo di sportività, lealtà la mia risposta è Cadel Evans. Mai un accenno di rosicamento, pur senza essere delle pecorelle (Righi ne sa qualcosa).

Oltre si va su un campo minato, il rischio di passare per moralizzatori è enorme.


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pedalando
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Re: Sport e Valori

Messaggio da leggere da pedalando »

Bell'argomento Gibo, complimenti.

Credo che lo sport a livello professionale debba obbligatoriamente essere businness ma è anche vero che lo sport è fatto di persone
e queste possono comunque avere dei valori non unicamente legati al dio denaro, anche se devono scendere a compromessi con esso.

io sono convinto che lo sport, come tutte le discipline, è un'ottimo contensto in cui sviluppare valori ed inculcarli in chi gli si affianca.
Tralasciando i casi, purtroppo neanche troppo rari, di educatori businness-oriented resta il fatto che alla formazione
di una persona adulta contribuiscono molti fattori che possono annullare i benefici/malefici di altri.
Ma la competizione, il sacrificio, la perseveranza e non ultima la convivenza con il businness sono ottimi stimoli
per preparare i ragazzi ad affrontare la vita.
Quindi, per rispondere alla tua domanda, sì lo sport può inseguare ancora valori veri.


"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, sì qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: ciò che non siamo, ciò che non vogliamo."
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Plata
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Re: Sport e Valori

Messaggio da leggere da Plata »

Anche io concordo in pieno con l'analisi di pedalando. Più ci si avvicina alla professione, più il rischio di allontanarsi da quei valori morali tanto utili è maggiore.
A livello giovanile, dove sono ovviamente più importanti che nelle altre fasi della vita, credo che sia un pezzo importante di vita da investire per il futuro. Certo, è anche vero che bisogna avere la fortuna di trovare un figura di riferimento all'altezza.


Morris

Re: Sport e Valori

Messaggio da leggere da Morris »

Plata ha scritto:Anche io concordo in pieno con l'analisi di pedalando. Più ci si avvicina alla professione, più il rischio di allontanarsi da quei valori morali tanto utili è maggiore.
A livello giovanile, dove sono ovviamente più importanti che nelle altre fasi della vita, credo che sia un pezzo importante di vita da investire per il futuro. Certo, è anche vero che bisogna avere la fortuna di trovare un figura di riferimento all'altezza.
....In altre parole insegnanti che sappiano trasmettere, prima dei rudimenti stessi della loro disciplina, lo sport intero e la sportività, educando non solo gli atleti, ma pure quei genitori che sono i primi a distruggere, tanto le ipotetiche carriere dei figli, quanto lo spessore stesso della loro costruenda concezione di sport. Se poi agli insegnanti, mancasse il tempo ed il modo di coinvolgere i genitori, la via "meno peggiore" a loro disposizione per fare del bene, consisterebbe nell'allontanare i congiunti degli allievi, ogni qualvolta abbozzano un intervento, perchè la statistica dice che, nell'80% dei casi, è un raglio dannoso....
Cruda verità di uno che ha vissuto questi percorsi a volte quasi drammi, coi propri allenatori, sull'orizzonte di migliaia di bambini. E che ha rischiato di fare a botte con un padre che inveiva di tutto ad un bimbo di 9 anni, compagno di squadra di suo figlio, solo perchè vencendo la partita di calcio per 2 a 1, si affrettava a rimettere la palla in gioco su un fallo laterale.

Bel thread!


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GiboSimoni
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Re: Sport e Valori

Messaggio da leggere da GiboSimoni »

è un sospiro di sollievo che almeno 4 persone la pensano come me, poi volevo chiedere a subsonico che intendi dire con diventare moralizzatore in che modo si può esagerare al contrario?


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Subsonico
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Re: Sport e Valori

Messaggio da leggere da Subsonico »

GiboSimoni ha scritto:è un sospiro di sollievo che almeno 4 persone la pensano come me, poi volevo chiedere a subsonico che intendi dire con diventare moralizzatore in che modo si può esagerare al contrario?
boh, pensavo a Fanini che sulla moralità spesso e volentieri ci fa la figura del trombone, tanto per fare un esempio


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Slegar
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Re: Sport e Valori

Messaggio da leggere da Slegar »

"Sporco" questo bellissimo 3d, a cui colpevolmente non ho mai contribuito, con alcune mie personali riflessioni sul rapporto tra potere politico e sport partendo dalle polemiche nate sul prosimo Giro di Padania. Non vado a scomodare l'antichità ma sicuramente in Francia dal 1870, dopo il tracollo di Verdun contro i tedeschi, il potere politico ha guardato alla pratica sportiva come mezzo per "forgiare le nuove generazioni" alle guerre future e successivamente il fascismo è stato maestro nell'uso dello sport come mezzo di propaganda per dimostrare la "superiorità delle italiche genti". Nazismo e regimi comunisti dell'Europa orientale hanno ulteriormente consolidato questo rapporto ma anche gli Stati Uniti non sono stati da meno (i boicottaggi di Mosca 1980 e Los Angeles 1984 sono stati figli di questa logica) ed ora Cina, Russia ed anche il Brasile usano lo sport come metodo di propaganda politico/economica.

Al sottoscritto, che lo sport piace seguirlo e praticarlo, l'influenza del potere politico ha sempre dato fastidio a tutti i livelli per cui mi sono posto dei "limiti" (variabili) di sopportazione oltre i quali lo sport non lo considero più come tale.
Rojo ha scritto:Hai ragionissima sui vari esempi che riporti ma non mi sembra che cambino di una virgola la questione.
Non è proprio così. Nel post in questione parlavo di Team Katusha, Astana, UCI/Cina e Sky; voglio troppo bene al ciclismo per cui "sopporto" la presenza in gruppo del Team Katusha. Provo disprezzo per cosa rappresenta quella squadra e per i crimini che continuano a perpetrare chi ci sta dietro. Non biasimo JRO, Di Luca, Pozzato e gli altri ciclisti che ci corrono e che svolgono onestamente il loro mestiere (OT: altra cavolata atomica che sento dire spesso: "tanto è solamente sport". Per un atleta professionista è il suo lavoro e quindi una parte importantissima della sua vita) e apprezzo i loro gesti tecnici, ma vedere quella squadra complentamente russa essere la peggiore all'ultimo TdF mi ha fatto enormemente piacere. Per quanto disdicevole possa essere la Lega per quello che rappresenta e quello che compie, il suo "schifo" non è che una infinitesima parte di quello prodotto dalla Russia.

Non sono mai stato un grande appassionato di calcio ma la calata in massa di oligarchi russi e scecchi che rappresentano un moderno feudalesimo mi fanno guardare da un'altra parte, come non mi passa dall'anticamera del cervello guardare alla TV il GP di F1 o del motomondiale dalla Cina.
Rojo ha scritto:Se in Italia un partito cerca di utilizzare uno sport a fini di propaganda politica, dovrei stare zitto e fregarmene perchè in altri Paesi avvengono cose anche peggiori?
Bitossi ha scritto:E qui fa bene Slegar a dire che, se vogliamo sottilizzare, di anomalie politico/propagandistiche anche solo nel ciclismo se ne sarebbero altre: la mia risposta al riguardo è che guardare con altrettanto scetticismo e senso critico altre manifestazioni, non ci esime, appunto, dal manifestare le nostre perplessità rispetto a quella in oggetto.
Se il fascismo ha utilizzato lo sport come mezzo di propaganda non è che in epoca repubblicana i partiti politici siano stati di meno, già ad iniziare dal primissimo dopoguerra. Le varie società sportive Libertas e Fiamma (le prime che mi vengono in mente) sparse in giro per l'Italia non portano quei nomi a caso, per non parlare degli enti di promozione sportiva rigorosamente schierati politicamente come il CSI di matrice cattolico/DC/(FI?/Pdl?) e l'UISP schierato con il PCI/PDS/DS/PD. La Lega non fa altro che andare ad occupare uno spazio in una tavola in cui gli altri commensali sono seduti da decenni ed ha deciso di ritagliarsi il suo spazio nel ciclismo; la novità è data dalla sfacciataggine dell'operazione ma la sostanza è la stessa da 65 anni a questa parte.
cauz. ha scritto:un inciso storico, stavolta davvero OT ma mica troppo... qualche anno fa negli stadi italiani iniziarono a circolare in numero sempre maggiore simboli e slogan politici, personaggi politicizzati e "maneggioni da palazzo" di vario genere. a chi diceva che la politica non doveva mettere le mani nel calcio, fu risposto che l'importante era godersi la partita senza farsi troppe menate. i risultati credo siano sotto gli occhi di tutti, dal livello micro (le curve) al livello macro (presidenti-politici e verdetti scritti fuori dal campo).
....... per finire al livello supermacro con un ministro(a) che possiede un concetto di gioventù "ambidestro" che suona molto sinistro e che le proprie radici politico/cultirali le affonda anche in quella fanghiglia.


fair play? No, Grazie!
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lemond
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Re: Sport e Valori

Messaggio da leggere da lemond »

Caro Gibo, per me tu e molti altri fate confusione sul significato della parola. Sport equivaleva in origine a diporto e a dilettantismo, nel senso di "mens sana in corpore sano", ormai invece è diventato il contrario: lavoro specializzato, in alcuni casi pagato moltissimo, in altri come il salario/stipendio di un operaio/impiegato medio. Quindi i valori, ammesso che esistano come li intendi tu [cioè lat. valere = esser forte, star bene], puoi cercarli (anche se poi è diffilissimo trovarli, perché ogni soggettività è diversa) nel diporto, non certo nello "sport" di Nadal (uno non a caso). Il ciclismo ad es. serve per far capire che se si vuol ottenere qualcosa, occorre saper soffrire e che niente ti viene regalato (a differenza dei c.d. sport motoristici, che io odio, e che ti insegnano proprio il contrario: chi ha il mezzo migliore (quindi soldi) può benissmo stracciare tutti gli altri (e ben gli sta, aggiungo io) :grr: Però tale mini insegnamento te lo dà finché non lo scegli come mestiere, perché altrimenti entrano in gioco tutt'altri parametri e quindi lasciamo perdere Evans o chicchesia, perché al massimo lì puoi trovare una persona (l'australiano) di miglior carattere, buona educazione e magari anche più cultura di altri che credono invece che esista la Padania o che la madonna, o nonna papera, (che molto probabilmente non sono mai esistite, se non nei libri di favole) erano vergini e che Osiride/Mitra/Gesù e quant'altri sono risorti. Ho notato ad es. che un corridore alla Vuelta a Burgos, prima di partire nella cronometro a squadre, si è fatto il segno della croce sei o sette volte. :D :diavoletto: :D


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
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GiboSimoni
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Re: Sport e Valori

Messaggio da leggere da GiboSimoni »

Ecco Lemond la pensa come l'amico mio, sarà che io sono un eterno romantico, uno a cui importano i valori veri e non le cose effimere, un ragazzo come mi hanno definito al lavoro "anacronistico" però io credo che qualcosa ci sia in tutti gli sport, anche se il business ormai spadroneggia inequivocabilmente. Però alcune storie tipo nel ciclismo minore o nel tennis minore non hanno a che fare col business, ma io credo anche a livelli alti qualcosa ci sia ancora, non possono solo pensare al vil danaro, poi mi riesce difficile considerare lo sport un lavoro...


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Re: Sport e Valori

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GiboSimoni ha scritto:Ecco Lemond la pensa come l'amico mio, sarà che io sono un eterno romantico, uno a cui importano i valori veri e non le cose effimere, un ragazzo come mi hanno definito al lavoro "anacronistico" però io credo che qualcosa ci sia in tutti gli sport, anche se il business ormai spadroneggia inequivocabilmente. Però alcune storie tipo nel ciclismo minore o nel tennis minore non hanno a che fare col business, ma io credo anche a livelli alti qualcosa ci sia ancora, non possono solo pensare al vil danaro, poi mi riesce difficile considerare lo sport un lavoro...
Caro Gipo, ognuno ha diritto alle proprie ...


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