Religione e dintorni :)
Inviato: venerdì 17 dicembre 2010, 14:54
Walter Peruzzi, *Il cattolicesimo reale** attraverso i testi della Bibbia,
dei papi, dei dottori della Chiesa, dei concili*, Roma,
I puntata
*Dalla quarta di copertina*
"L'infallibilità è il problema. Non soltanto per la Chiesa. Un'istituzione
bimillenaria, carica di prescrizioni assolute e astoriche riguardanti la
vita di ciascuna persona, confligge con la modernità e con l'evolversi delle
relazioni umane. Specialmente da quando fece dell'infallibilità un dogma.
Mossa audace, certamente. Ma alla fin fine autolesionista. Promosse infatti
come "infallibili" non solo la Bibbia (dettata da dio in persona) e i
concili ecumenici, ma tutti i papi. Ognuno, singolarmente inteso, qualsiasi
cosa abbia detto. Papi che hanno legittimato la schiavitù e la guerra, la
tortura e la pena di morte, l'antisemitismo e l'omofobia, la subordinazione
delle donne, la repressione della sessualità, le diseguaglianze sociali e la
religione di stato, passando per l'Inquisizione e la caccia alle streghe.
Infallibilmente.
Ma queste "verità" tutte egualmente "infallibili" sono spesso palesemente in
contrasto fra loro. Insostenibili. E tradiscono inoltre lo scarto
insanabile, non tanto tra dottrina cattolica e comportamenti di chi la
pratica, quanto fra quel che si intende per "valori morali" (giustizia,
amore, rispetto della vita, eguaglianza), e la dottrina cattolica come
realmente è.
Si è detto che per criticare la società, basta descriverla. Ciò vale anche (e soprattutto) per la religione cattllica! Ed in quel che segue faremo descrivere alla massime autorità della chiesa quel che il cattolicesimo è stato ed *E' REALMENTE*, specie quanto a dottrina morale; in contrasto con i "cliché" della religione dell'uguaglianza, della gioia, dell'amore e della vita che si usa per rappresentarla.
La singolarità di quanto sarà scritto (a puntante, che credo saranno tante, tante) consiste nel fatto che non sono opera di un "anticlericale" ma delle massime gerarchie della chiesa di Roma.
Chi avrà la costanza e l'onestà intellettuale di leggerlo e capirlo, alla fine potrà rispondere/mi se è fondata o no la pretesa del vaticano di incarnare, in un mondo dominato dal relativismo, valori morali indiscutibili e perennamente validi per tutti. .
dei papi, dei dottori della Chiesa, dei concili*, Roma,
I puntata
*Dalla quarta di copertina*
"L'infallibilità è il problema. Non soltanto per la Chiesa. Un'istituzione
bimillenaria, carica di prescrizioni assolute e astoriche riguardanti la
vita di ciascuna persona, confligge con la modernità e con l'evolversi delle
relazioni umane. Specialmente da quando fece dell'infallibilità un dogma.
Mossa audace, certamente. Ma alla fin fine autolesionista. Promosse infatti
come "infallibili" non solo la Bibbia (dettata da dio in persona) e i
concili ecumenici, ma tutti i papi. Ognuno, singolarmente inteso, qualsiasi
cosa abbia detto. Papi che hanno legittimato la schiavitù e la guerra, la
tortura e la pena di morte, l'antisemitismo e l'omofobia, la subordinazione
delle donne, la repressione della sessualità, le diseguaglianze sociali e la
religione di stato, passando per l'Inquisizione e la caccia alle streghe.
Infallibilmente.
Ma queste "verità" tutte egualmente "infallibili" sono spesso palesemente in
contrasto fra loro. Insostenibili. E tradiscono inoltre lo scarto
insanabile, non tanto tra dottrina cattolica e comportamenti di chi la
pratica, quanto fra quel che si intende per "valori morali" (giustizia,
amore, rispetto della vita, eguaglianza), e la dottrina cattolica come
realmente è.
Si è detto che per criticare la società, basta descriverla. Ciò vale anche (e soprattutto) per la religione cattllica! Ed in quel che segue faremo descrivere alla massime autorità della chiesa quel che il cattolicesimo è stato ed *E' REALMENTE*, specie quanto a dottrina morale; in contrasto con i "cliché" della religione dell'uguaglianza, della gioia, dell'amore e della vita che si usa per rappresentarla.
La singolarità di quanto sarà scritto (a puntante, che credo saranno tante, tante) consiste nel fatto che non sono opera di un "anticlericale" ma delle massime gerarchie della chiesa di Roma.
Chi avrà la costanza e l'onestà intellettuale di leggerlo e capirlo, alla fine potrà rispondere/mi se è fondata o no la pretesa del vaticano di incarnare, in un mondo dominato dal relativismo, valori morali indiscutibili e perennamente validi per tutti. .