Fatti di... droga

Dove discutere di altri sport e di tutto il resto
Principe

Re: Fatti di... droga

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Subsonico ha scritto:
Claudio82 ha scritto:
desmoblu ha scritto: Oppure...
che farsi un canna comporta gli stessi danni per la salute che una pasticca di ecstasi?

Mi pare una tabella molto fuorviante.

Perchè non la sai leggere. Mai sentito parlare dei concetti di VARIANZA e CORRELAZIONE ? se delle batterie di osservazioni hanno la stessa media non vuol dire che sono uguali.
Che senso ha la media del danno fisico? Nella tabella la FDA fa la media tra tre valori che non c'entrano nulla tra di loro: due legati alla frequenza di assunzione delle droghe (assunzione acuta e cronica) e uno alla modalità (assunzione endovenosa).

La cannabis ha un valore molto alto nell'assunzione cronica ma dato che non te la puoi iniettare in vena ha una media molto bassa dato che quel valore viene messo a media con lo zero del danno da assunzione endovenosa.

E' come se dicessi che l'Epo non fa male perchè se ci condisci la pasta il fisico non ne risente.... e grazie al carzo... peccato che chi si procura l'Epo non lo fa per condirci la pasta ma per spararselo nel sangue....


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desmoblu
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Re: Fatti di... droga

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Stesso discorso per l'alcool, che ovviamente non si può assumere per via endovenosa.
Ma se già così è subito dietro ad eroina e cocaina, se ne può intuire la pericolosità.
E- dal momento che la condizione è la stessa per tabacco e cannabis- possiamo fare almeno un confronto tra queste tre sostanze.
Rimane il fatto che su una bottiglia di JD c'è il bollino statale, come su qualsiasi pacchetto di sigarette.


Principe

Re: Fatti di... droga

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desmoblu ha scritto:Stesso discorso per l'alcool, che ovviamente non si può assumere per via endovenosa.
Ma se già così è subito dietro ad eroina e cocaina, se ne può intuire la pericolosità.
E- dal momento che la condizione è la stessa per tabacco e cannabis- possiamo fare almeno un confronto tra queste tre sostanze.
No, non puoi fare nessun confronto e non puoi trarre nessuna conclusione sensata senza avere i dati sulle quantità assunte. Se assunzione acuta di alcol vuol dire farsi due bottiglie di whisky e assunzione acuta di cannabis vuol dire farsi due canne, direi che l'alcol è molto meno pericoloso della cannabis, perchè è veramente difficile scolarsi due bottiglie di whisky in 24 ore, mentre è molto facile per un ragazzino farsi un paio di canne in una giornata.

Insomma, non vorrei che passasse il messaggio che farsi una birra è come farsi una pasticca di ecstasi o di lsd (si assume in pasticche, vero?).


Admin
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Re: Fatti di... droga

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Ma scusa Desmo, la canna non somma al male della cannabis il male del tabacco? Questa cosa vorrei capirla.
Differente sarebbe se uno si inalasse erba vaporizzata, ma la canna per me fa molto più male perché somma due sostanze nocive.


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desmoblu
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Re: Fatti di... droga

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Hahaha...non vorrei passare per il tosìco di cicloweb, o il pusher dell'angolo.
Da quello che immagino, 'allungando' la marijuana o l'hashish col tabacco in proporzioni variabili, fumi meno tabacco di quello contenuto in una sigaretta 'intera'. Altrimenti si sommerebbero effetti e controindicazioni di nicotina e thc, come giustamente scrivi.
Claudio: la lista/classifica è stata fatta in base a dati oggettivi e tra questi LOGICAMENTE non compare la quantità/reperibilità di una sostanza. Altrimenti bisognerebbe dire che la stricnina è più salutare del tabacco perché è più difficile da reperire. L'unica voce dove potrebbe- giustamente- trovare spazio il dato sulla diffusione delle sostanze è quella sui costi sociali. Ma noi ci stiamo chiedendo alcune cose: 1)è giusto equiparare droghe leggere e droghe pesanti? 2)E' giusto il proibizionismo sulle droghe leggere (ed è ipocrita accettare alcool e tabacco, nello stesso tempo? 3) Varie ed eventuali.
Per quanto riguarda il punto 2), se i dati ci dicono che l'alcool e la nicotina fanno peggio all'organismo del thc, e provocano maggiore assuefazione, possiamo darci qualche risposta. A meno di non volerci arrampicare sugli specchi..
Comunque immagino che- essendo una tabella della Food and drug administration- qualcosina ne sappiano. Poi se vuoi insegnargli come fare le loro ricerche e le loro tabelle sei liberissimo di farlo, previo viaggetto nel New Hampshire.


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Zanarkelly
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Re: Fatti di... droga

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Claudio82 ha scritto:
desmoblu ha scritto:Stesso discorso per l'alcool, che ovviamente non si può assumere per via endovenosa.
Ma se già così è subito dietro ad eroina e cocaina, se ne può intuire la pericolosità.
E- dal momento che la condizione è la stessa per tabacco e cannabis- possiamo fare almeno un confronto tra queste tre sostanze.
No, non puoi fare nessun confronto e non puoi trarre nessuna conclusione sensata senza avere i dati sulle quantità assunte. Se assunzione acuta di alcol vuol dire farsi due bottiglie di whisky e assunzione acuta di cannabis vuol dire farsi due canne, direi che l'alcol è molto meno pericoloso della cannabis, perchè è veramente difficile scolarsi due bottiglie di whisky in 24 ore, mentre è molto facile per un ragazzino farsi un paio di canne in una giornata.

Insomma, non vorrei che passasse il messaggio che farsi una birra è come farsi una pasticca di ecstasi o di lsd (si assume in pasticche, vero?).
Quando si fa un tabella di correlazione del genere, tra sostanze diverse per caratteristiche chimiche e fisiche, la prima cosa da fare è quella di ridurre tutto allo stesso metro di misura, quindi, anche se non viene specificato, tutta la tabella sarà riferita ad una quantità correlabile (probabilmente del principio attivo delle varie sostanze): voglio sperare che la FDA sia in grado di fare una ricerca in modo scientifico.
Quindi non ha molto senso dire che una tabella voglia "far passare messaggi" di qualche genere. Si tratta di dati di una ricerca scientifica, di cui si può eventualmente confutare o contestare il metodo, ma sempre dati sono. Lo so che il PDL ci ha abituati in questi anni alla massima libertà in fatto di interpretazione dei dati, ma... :)

Entrando nello specifico nei dati riportati, mi sembra che le proprorzioni riguardo il danno fisico e la dipendenza siano abbastanza fedeli, almeno per quello che è la conoscenza che ho io della materia; addirittura mi sembra un po' limitata quella riportante il danno sociale, perchè credo che alcol e tabacco, in quanto più largamente utilizzati, facciano decisamente più danni rispetto alle droghe che tradizionalmente vengono identificate come tali.


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Re: Fatti di... droga

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rimane il fatto che tutto quello che compare in tabella andrebbe vietato per legge per cui ci si dovrebbe battere per fare in modo
che anche fumo ed alcol vengano vietati.


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Re: Fatti di... droga

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Strong ha scritto:rimane il fatto che tutto quello che compare in tabella andrebbe vietato per legge per cui ci si dovrebbe battere per fare in modo
che anche fumo ed alcol vengano vietati.
Certo, w il proibizionismo, chiamiamo Rex Banner per far sparire l'alcol. Ovviamente io diventerò immediatamente il Barone Birra. :D


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Re: Fatti di... droga

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per quanto mi riguarda l'alcol potrebbe rimanere esente da divieti ma con pesanti sanzioni in casi particolari dove si può creare danno al prossimo.

Categorico invece il no per il tabacco, inutile come canne e droghe più pesanti.
Non capirò mai cosa ci sia di così tanto bello nel fumare una sigaretta/canna o tirare di coca.
Per me sono dei coglioni patentati quelli che iniziano.


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Re: Fatti di... droga

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Strong ha scritto:per quanto mi riguarda l'alcol potrebbe rimanere esente da divieti ma con pesanti sanzioni in casi particolari dove si può creare danno al prossimo.
Mah, la guida in stato di ebbrezza è già punita severamente. Poi se per inasprire le pene intendi 10000 € di multa, 5 anni di galera e impossibilità permanente di riottenere la patente allora...


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Re: Fatti di... droga

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desmoblu ha scritto: Comunque immagino che- essendo una tabella della Food and drug administration- qualcosina ne sappiano. Poi se vuoi insegnargli come fare le loro ricerche e le loro tabelle sei liberissimo di farlo, previo viaggetto nel New Hampshire.
Giovane, io faccio l'avvocato, sono abituato a controllare qualsiasi cosa venga scritta... La tabella non è della Food and Drug Administration e tale ente non viene mai nominato nell'articolo che l'accompagna: http://www.corriere.it/Rubriche/Salute/ ... oghe.shtml

La tabella è frutto di un'indagine - "Si tratta in realtà più che di uno studio sulle sostanze in sé, di un’inchiesta tra intervistati qualificati: psichiatri specializzati in dipendenza da sostanze e ufficiali giudiziari o di polizia" - svolte all'Università di Bristol (le piccole università cercano sempre di farsi pubblicità con pubblicazioni sensazionali...) e per ammissione stessa del giornalista i suoi dati vanno presi "cum grano salis":

"I risultati dello studio di Nutt vanno letti con attenzione per evitare facili mistificazioni e pericolosi fraintendimenti. Si riferiscono infatti non alla sostanza in sé, ma al suo uso tipico. Assumere Lsd non è meno nocivo di fumare una sigaretta, soprattutto se se ne fumano venti al giorno.
"

Cerchiamo di non inventarci gli studi scientifici su materie così delicate che poi i ragazzini ci credono pure... :pomodoro:


Principe

Re: Fatti di... droga

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Zanarkelly ha scritto: Quando si fa un tabella di correlazione del genere, tra sostanze diverse per caratteristiche chimiche e fisiche, la prima cosa da fare è quella di ridurre tutto allo stesso metro di misura, quindi, anche se non viene specificato, tutta la tabella sarà riferita ad una quantità correlabile (probabilmente del principio attivo delle varie sostanze): voglio sperare che la FDA sia in grado di fare una ricerca in modo scientifico.
Più che di una ricerca scientifica, la tabella è frutto di un sondaggio... (probabilmente fatto fuori da un centro sociale :diavoletto: )


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Strong ha scritto:rimane il fatto che tutto quello che compare in tabella andrebbe vietato per legge per cui ci si dovrebbe battere per fare in modo che anche fumo ed alcol vengano vietati.
non amo fare questo tipo di citazioni, pero' per una volta lo faccio...
com'e' che a inizio thread scrivevi cosi?
per me va bene liberalizzare qualsiasi cosa però attenzione a non danneggiare chi si stà vivendo serenamente la propria vita in completa lucidità.

vietare per legge una sostanza non ha alcun senso, la legge dovrebbe regolamentare i comportamenti, che siano o meno frutto di assunzione di sostanze endogene. oggi se uno ammazza una persone guidando a 200 km/h sobrio rischia la meta' di chi lo fa ubriaco...


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Re: Fatti di... droga

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Infatti, è questo il punto (uno dei).


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Re: Fatti di... droga

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cauz. ha scritto:
Strong ha scritto:rimane il fatto che tutto quello che compare in tabella andrebbe vietato per legge per cui ci si dovrebbe battere per fare in modo che anche fumo ed alcol vengano vietati.
non amo fare questo tipo di citazioni, pero' per una volta lo faccio...
com'e' che a inizio thread scrivevi cosi?
per me va bene liberalizzare qualsiasi cosa però attenzione a non danneggiare chi si stà vivendo serenamente la propria vita in completa lucidità.

vietare per legge una sostanza non ha alcun senso, la legge dovrebbe regolamentare i comportamenti, che siano o meno frutto di assunzione di sostanze endogene. oggi se uno ammazza una persone guidando a 200 km/h sobrio rischia la meta' di chi lo fa ubriaco...

capisco che possa essere difficile capire per te... :diavoletto:

la mia seconda affermazione (quella del divieto assoluto) è una conseguenza della prima (in cui probabilmente mi rivedo di più pur non avendo mai toccato nemmeno una sigaretta).
Il problema è solo nella responsabilità dei singoli individui, liberalizzando tutto, in italia (ma anche altrove visto quello che faranno in olanda) , si otterebbe solo l'aumento di morti per incidenti, l'aumento di crimini e ricoveri ospedalieri per casi di abuso di droghe.

Certo, la teoria della liberalizzazione può andar bene all'interno di una piccola comunità se si vuole puntare alla responsabilizzazione degli individui, ma non va assolutamente bene in tutti gli altri casi perchè non sarebbe controllabile.
Il concetto non è tanto punire severamente chi compie determinati atti, ma fare in modo che non li compia proprio questi atti.

Se la strada fosse quella di liberalizzare tutto....ben venga! ma sembra utopia pura, per cui dico "proibiamo tutto"


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Si può punire un comportamento privato se non reca danno ad altre persone?


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Re: Fatti di... droga

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desmoblu ha scritto:Si può punire un comportamento privato se non reca danno ad altre persone?
hai ragione. anch'io credo che non sia giusto punire atti compiuti nel privato.
tu e magari altri avete la responsabilità di non creare danno al altre persone, ma credi veramente che il discorso
valga anche su larga scala (ad esempio 60 milioni di persone)?

io credo che aumenterebbe notevolmente il numero di persone che proveranno determinate sostanze. e questo no bene! :nonono:


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Re: Fatti di... droga

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Non è bene e non è male, se rimane anche per loro un fatto privato. Mettere fuori legge una pianta non ha alcun senso, secondo lo stesso ragionamento bisognerebbe sradicare tutte le piante di vite perché da esse si produce il vino e con il vino un sottoinsieme di consumatori si ubriaca, e in questo sottoinsieme un ulteriore sottoinsieme compie atti dannosi per il prossimo. Fortunatamente abbiamo ottime bottiglie, e possiamo gustarci un bicchiere o due senza problemi. Volendo possiamo scolarci la bottiglia. E allora?
Si potrebbe obiettare parlando dei costi sociali delle droghe- leggere e soprattutto pesanti. Vero, qualunque comportamento 'deviante' ha costi per la comunità.
Ma per esempio gli alpinisti morti sul Bianco hanno dato il via ad una settimana di tentativi di recupero, con volontari, elicotteri, guide alpine. La speleologa intrappolata nella grotta ha fatto sì che decine di soccorritori si mobilitassero. Che facciamo, la incriminiamo?
Il problema è semplicemente ideologico e morale, o meglio moralistico. È un procedimento dogmatico, come spesso vediamo in questo strano Paese: secondo me è moralmente sbagliato fare questa cosa, quindi per legge impedisco a tutti di farla.
Ma se altri hanno un'altra mentalità, un'altra morale, altra coscienza?
Uno Stato laico (in tutti i campi) dovrebbe mettere dei paletti (=reati) e lasciare libertà di coscienza sul resto. Esempi? Aborto o divorzio, per decenni illegali e tuttora (nel primo caso soprattutto) ostacolati, spesso e volentieri. Ma se per me l'aborto e il divorzio sono sbagliati (per motivi religiosi, confessionali, etici), semplicemente non ne faccio ricorso; non posso però impedire ad altri di divorziare, o di abortire. Si chiama libertà di coscienza.
Se io- altro esempio- sono un convinto sostenitore del matrimonio, mi sposo e non convivo. Ma non posso estendere la mia scelta a tutti gli altri individui, elevandola a norma. Se ci fossero i pacs/dico per me cambierebbe qualcosa? No, non mi toglierebbero alcun diritto, ne darebbero semplicemente ad altri cittadini.
Se io sono contrario alle droghe- anche con ottime motivazioni- non ne faccio uso; non posso impedire ad altri, che hanno un vissuto e convinzioni diversi dai miei, di drogarsi (termine generico). Soprattutto se non fanno danno ad altre persone.
Ma deciderlo preventivamente è paternalismo.
Come mai produciamo auto che vanno più veloci dei 130 all'ora? Visto che i limiti sono quelli, paternalisticamente dovremmo impedire a tutti di superare i limiti, diciamo di default. Come mai vendiamo vino, birra, sigarette? Come mai vendiamo armi? Come mai lasciamo che i ragazzi(ni) abbiano un computer, per poi sbelinare intere giornate, diventare obesi e via andare?
Se vogliamo vietare in partenza qualunque comportamento pericoloso (per l'individuo e/o per la società), allora bisogna farlo davvero. "Proteggere" (col carcere) in modo selettivo è miope se non ipocrita (la differenza è data dalla buona o dalla cattiva fede).


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desmoblu ha scritto:Non è bene e non è male, se rimane anche per loro un fatto privato. Mettere fuori legge una pianta non ha alcun senso, secondo lo stesso ragionamento bisognerebbe sradicare tutte le piante di vite perché da esse si produce il vino e con il vino un sottoinsieme di consumatori si ubriaca, e in questo sottoinsieme un ulteriore sottoinsieme compie atti dannosi per il prossimo. Fortunatamente abbiamo ottime bottiglie, e possiamo gustarci un bicchiere o due senza problemi. Volendo possiamo scolarci la bottiglia. E allora?
Si potrebbe obiettare parlando dei costi sociali delle droghe- leggere e soprattutto pesanti. Vero, qualunque comportamento 'deviante' ha costi per la comunità.
Ma per esempio gli alpinisti morti sul Bianco hanno dato il via ad una settimana di tentativi di recupero, con volontari, elicotteri, guide alpine. La speleologa intrappolata nella grotta ha fatto sì che decine di soccorritori si mobilitassero. Che facciamo, la incriminiamo?
Il problema è semplicemente ideologico e morale, o meglio moralistico. È un procedimento dogmatico, come spesso vediamo in questo strano Paese: secondo me è moralmente sbagliato fare questa cosa, quindi per legge impedisco a tutti di farla.
Ma se altri hanno un'altra mentalità, un'altra morale, altra coscienza?
Uno Stato laico (in tutti i campi) dovrebbe mettere dei paletti (=reati) e lasciare libertà di coscienza sul resto. Esempi? Aborto o divorzio, per decenni illegali e tuttora (nel primo caso soprattutto) ostacolati, spesso e volentieri. Ma se per me l'aborto e il divorzio sono sbagliati (per motivi religiosi, confessionali, etici), semplicemente non ne faccio ricorso; non posso però impedire ad altri di divorziare, o di abortire. Si chiama libertà di coscienza.
Se io- altro esempio- sono un convinto sostenitore del matrimonio, mi sposo e non convivo. Ma non posso estendere la mia scelta a tutti gli altri individui, elevandola a norma. Se ci fossero i pacs/dico per me cambierebbe qualcosa? No, non mi toglierebbero alcun diritto, ne darebbero semplicemente ad altri cittadini.
Se io sono contrario alle droghe- anche con ottime motivazioni- non ne faccio uso; non posso impedire ad altri, che hanno un vissuto e convinzioni diversi dai miei, di drogarsi (termine generico). Soprattutto se non fanno danno ad altre persone.
Ma deciderlo preventivamente è paternalismo.
Come mai produciamo auto che vanno più veloci dei 130 all'ora? Visto che i limiti sono quelli, paternalisticamente dovremmo impedire a tutti di superare i limiti, diciamo di default. Come mai vendiamo vino, birra, sigarette? Come mai vendiamo armi? Come mai lasciamo che i ragazzi(ni) abbiano un computer, per poi sbelinare intere giornate, diventare obesi e via andare?
Se vogliamo vietare in partenza qualunque comportamento pericoloso (per l'individuo e/o per la società), allora bisogna farlo davvero. "Proteggere" (col carcere) in modo selettivo è miope se non ipocrita (la differenza è data dalla buona o dalla cattiva fede).

desmoblu ti quoto al 100%.
in poche righe hai tirato la sintesi delle differenze tra un sistema democratico e uno stato morale, il sogno maoista di strong (che non riesce a riconoscerlo ma ha come riferimenti politici pol pot e il grande timoniere). io personalmente credo ben poco nella democrazia, ma se e' questo il sistema in cui viviamo dobbiamo solo auspicarci il suo funzionamento migliore, incentivando la libertà delle scelte personali anziche' diminuirla.


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Re: Fatti di... droga

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desmoblu ha scritto:Non è bene e non è male, se rimane anche per loro un fatto privato. Mettere fuori legge una pianta non ha alcun senso, secondo lo stesso ragionamento bisognerebbe sradicare tutte le piante di vite perché da esse si produce il vino e con il vino un sottoinsieme di consumatori si ubriaca, e in questo sottoinsieme un ulteriore sottoinsieme compie atti dannosi per il prossimo. Fortunatamente abbiamo ottime bottiglie, e possiamo gustarci un bicchiere o due senza problemi. Volendo possiamo scolarci la bottiglia. E allora?
Si potrebbe obiettare parlando dei costi sociali delle droghe- leggere e soprattutto pesanti. Vero, qualunque comportamento 'deviante' ha costi per la comunità.
Ma per esempio gli alpinisti morti sul Bianco hanno dato il via ad una settimana di tentativi di recupero, con volontari, elicotteri, guide alpine. La speleologa intrappolata nella grotta ha fatto sì che decine di soccorritori si mobilitassero. Che facciamo, la incriminiamo?
Il problema è semplicemente ideologico e morale, o meglio moralistico. È un procedimento dogmatico, come spesso vediamo in questo strano Paese: secondo me è moralmente sbagliato fare questa cosa, quindi per legge impedisco a tutti di farla.
Ma se altri hanno un'altra mentalità, un'altra morale, altra coscienza?
Uno Stato laico (in tutti i campi) dovrebbe mettere dei paletti (=reati) e lasciare libertà di coscienza sul resto. Esempi? Aborto o divorzio, per decenni illegali e tuttora (nel primo caso soprattutto) ostacolati, spesso e volentieri. Ma se per me l'aborto e il divorzio sono sbagliati (per motivi religiosi, confessionali, etici), semplicemente non ne faccio ricorso; non posso però impedire ad altri di divorziare, o di abortire. Si chiama libertà di coscienza.
Se io- altro esempio- sono un convinto sostenitore del matrimonio, mi sposo e non convivo. Ma non posso estendere la mia scelta a tutti gli altri individui, elevandola a norma. Se ci fossero i pacs/dico per me cambierebbe qualcosa? No, non mi toglierebbero alcun diritto, ne darebbero semplicemente ad altri cittadini.
Se io sono contrario alle droghe- anche con ottime motivazioni- non ne faccio uso; non posso impedire ad altri, che hanno un vissuto e convinzioni diversi dai miei, di drogarsi (termine generico). Soprattutto se non fanno danno ad altre persone.
Ma deciderlo preventivamente è paternalismo.
Come mai produciamo auto che vanno più veloci dei 130 all'ora? Visto che i limiti sono quelli, paternalisticamente dovremmo impedire a tutti di superare i limiti, diciamo di default. Come mai vendiamo vino, birra, sigarette? Come mai vendiamo armi? Come mai lasciamo che i ragazzi(ni) abbiano un computer, per poi sbelinare intere giornate, diventare obesi e via andare?
Se vogliamo vietare in partenza qualunque comportamento pericoloso (per l'individuo e/o per la società), allora bisogna farlo davvero. "Proteggere" (col carcere) in modo selettivo è miope se non ipocrita (la differenza è data dalla buona o dalla cattiva fede).
difficile non condividere il tuo pensiero. (a parte quando fai l'esempio delle auto,aborto divorzio, matrimonio che non hanno nulla a che vedee con l'assunzione di droghe leggere o pensanti che siano)
io comunque potrei anche accettare un tentativo di liberalizzazione e poi si valuta.
ovvio sono scettico, ma...certo! perchè non provare


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Re: Fatti di... droga

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Perché non provare? Perché c'è di mezzo la salute delle persone.
(No, sto scherzando, era solo una piccola piroetta da gesuita).

Per il resto, gli esempi che ho fatto sono affini al problema di cui stiamo parlando: e cioè, in generale, di come l'approccio ideologico/dogmatico prevalga nel legislatore, e di come i divieti siano frutto di posizioni personali estese a norma.


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Re: Fatti di... droga

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Strong ha scritto:io credo che aumenterebbe notevolmente il numero di persone che proveranno determinate sostanze. e questo no bene! :nonono:
Questo discorso onestamente mi risulta un po' oscuro: e se anche fosse che molte più persone dovessero provare le eventuali droghe leggere liberalizzate, che male ci sarebbe?
Fermo restando che la responsabilità di ognuno nei confronti di altre persone rimane (e c'è anche e soprattutto con l'alcool ad esempio), finchè rimane come un fatto privato e non si passa all'abuso non mi sembra di rilevare nessuna situazione particolarmente scabrosa.
Con questo non voglio dire che è giusto violare la legge: se la legge c'è è sempre e comunque giusto seguirla, ma dico che sarebbe da valutare l'evenienza di una legge più permissiva o di liberalizzare.
Senza voler passare come un tossico o, peggio, come il pusher di Desmo, tutte le volte che ho assunto droge avevo sempre ben presente che in quel momento stavo violando la legge e mi stavo comportando da deficiente; avevo anche ben presente le volte che ho esagerato con l'alcool che non stavo violando la legge eppure ero comunque un deficiente. :D
E comunque credo che molte volte si esageri nel valutare gli effetti delle droghe in generale; non è mia intenzione minimizzare, soprattutto riguardo ai danni ad esempio neuronali (che sono ampiamente documentati), ma si tende spesso a pensare che assumendo droghe uno perda automaticamente il controllo di sè, diventi qualcos'altro, diventi un pericolo per gli altri, si trasformi in un animale, ecc.
I problemi gravi (fermo restando per gli innegabili danni alla salute) ci sono quando si scade nell'abuso o in situazioni di dipendenza, sia psicologica che fisica, ma non è neanche detto che per forza uno debba diventare dipendente dall'uso di tali sostanze.
Io conosco persone che pure alla mia età e con una famiglia non disdegnano ogni tanto di fare i deficienti e si abbandonano a qualche nostalgica assunzione di droghe, non necessariamente leggere; è ovvio che ne ho conosciuti anche che si sono rovinati con la droga. Per inciso non ho mai sentito parlare di nessuno che si sia rovinato a forza di mariuana o hashish....


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Re: Fatti di... droga

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Hahaha...il mio pusher veste di bianco e si affaccia ogni domenica da un balcone. E c'è anche gente che lo sta a sentire... :D

Più seriamente, non assumo droghe (leggere) se non qualche canna saltuariamente. La sostanza che assumo di più è proprio l'alcool, ma cerco di fare un discorso obiettivo ed oggettivo, generale. E so benissimo che fa molti più danni di una canna. E, in generale, mi pare giusto che i consumatori di droghe leggere- o anche i 'produttori', quelli da pianta in terrazzo per intenderci- non siano criminalizzati. Mi pare giusto che chi guida sotto effetto di stupefacenti e provoca incidenti sia trattato ne' più ne' meno come chi guida sobrio e provoca incidenti. Mi sembra giusto che in carcere ci vadano i criminali, e non i tossicodipendenti (la loro colpa è una dipendenza? Se la paragoniamo ad una malattia, sarebbe come incarcerare i poliomielitici o i celiaci. Se non la paragoniamo a una malattia, tutti i discorsi paternalistici dei vari Giovanardi sono palesemente falsi). Mi sembra giusto che in un paese moderno si faccia una distinzione tra reato e peccato. Mi fanno orrore certi episodi a seguito dei quali, magicamente, un detenuto muore con strane lesioni. E si tratta 9 volte su 10 di tossicodipendenti, la cui unica colpa è di avere introdotto nel loro colpo una sostanza piuttosto che un'altra.
E così via.
È un discorso, per me, di civiltà: per questo supporto le unioni gay anche non essendo omosessuale, supporto i pacs e i dico, l'aborto (anche se non abortirò mai, tecnicamente), la ricerca sulle staminali etc etc.


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Re: Fatti di... droga

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c'è qualcosa che cozza profondamente con ogni possibile considerazione sociologica ed antropologica nel mettere a confronto alcool e cannabis.
Scusate, ma c'è la stessa differenza, culturale prima che economica, tra la cucina regionale e quella del fast-food. Tra l'altro è per questo che dal mondo anglosassone, in barba alle posizioni pseudo-oltranziste ufficiali, si cerca da trent'anni di inculturare il mondo giovanile sdoganando le cosiddette "droghe leggere". Non potete paragonare una prodotto che porta con sè una tradizione secolare di gusto, che si differenzia da colina a collina, esattamente come il formaggio (andrebbe allora fatta una tabella che compari anche il danno per la salute da derivati del latte - e non sono pochi, vista l'obesità generalizzata delle popolazioni occidentali- , con la stessa logica) , che testimonia dell'identità di un territorio e della composizione di un terreno, con un prodotto massificato e massificante come la cannabis. Non è affatto indifferente la pratica umana del prodotto. Chi beve vino lo fa primariamente per assaporare, chi fuma cannabis lo fa primariamente per subire un effetto. La pratica è profondamente diversa, così come la ricaduta comportamentale. Tra l'altro non è vero che i principi attivi di alcool e della cannabis sono riducibili ad una minima comune unità di misura confrontabile quantitativamente. Quello che fa la differenza è l'atteggiamento della persona rispetto all'assunzione dei due "prodotti". Esistono sì persone che oltre alla pratica "gustante" del vino passano alla pratica che io chiamerei "passivante", cioè quella di chi assume-attendendo, in autoascolto di una e-stasi indotta, di un "trasporto", di un effetto subìto; la ricerca dell' effetto "passivante" nel caso del consumatore di cannabis e derivati è primario. Oppure qualcuno fuma la cannabis per assaporarne il gusto come il fumatore di sigari?
E' chiaro che la grande disponibilità del prodotto -due bottiglie di grappa le compri a pochi euro al supermercato e poi puoi scolartele in pochi minuti - crea facilmente l'individuo pesantemente dipendente e pericolosamente alterato. L'equivalente di due bottiglie di grappa in cannabis quanto sarebbe e quanto costerebbe? Non certo cinque o sei canne.... Che effetti creerebbe? Logico che poi per strada trovi l'acolista in condizioni da far pietà e il fumatore di cannabis invece in buone condizioni psico-fisiche e allora sei portato a pensare che l'alcool rovini le persone e la cannabis quasi quasi le migliori. Ma se proprio vogliamo trovare un minimo comune denominatore su cui confrontare le due cose, questo è quello della "pratica" umana e sociale che se ne fa.

Faccio notare una ultima cosa. Se fossi un governatore che teme una rivoluzione di una popolazione vessata, un prodotto più calmante, più pacificante e socialmente anti-rivoluzionario della cannabis e derivati da diffondere il pià possibile non troverei...non mi meraviglio che il mondo accademico anglosassone parli pressochè unito a favore della cannabis. Io penso ad esempio che il '68 senza le "droghe leggere" avrebbe fatto danni politici molto peggiori, forse è stato meglio così, ma forse anche no.
Però, come sottolineava Gibo all'inizio di questa discussione, quelli che lavorano a diretto contatto con i tossicodipendenti di lungo corso, pressochè all'unisono dicono che invece la pratica della "droga leggera" è quasi sempre propedeutica al passaggio ad altro. Certamente nell'individuo già più fortunato e solido di suo questo sicuramente non avviene, ma in altri casi meno favoriti dalla circostanze invece sì. Questa propedueticità la farei derivare dal carattere primariamente "passivante" della pratica della cannabis di cui parlavo prima rispetto a quello di alcool e tabacco.


Principe

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Concordo. Allora bisognerebbe pure vietare la circolazione delle biciclette che, statisticamente, sono il mezzo di trasporto più pericoloso di tutti...


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Re: Fatti di... droga

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herbie ha scritto: Non potete paragonare una prodotto che porta con sè una tradizione secolare di gusto, che si differenzia da colina a collina, esattamente come il formaggio (andrebbe allora fatta una tabella che compari anche il danno per la salute da derivati del latte - e non sono pochi, vista l'obesità generalizzata delle popolazioni occidentali- , con la stessa logica) , che testimonia dell'identità di un territorio e della composizione di un terreno, con un prodotto massificato e massificante come la cannabis. Non è affatto indifferente la pratica umana del prodotto. Chi beve vino lo fa primariamente per assaporare, chi fuma cannabis lo fa primariamente per subire un effetto. La pratica è profondamente diversa, così come la ricaduta comportamentale. Tra l'altro non è vero che i principi attivi di alcool e della cannabis sono riducibili ad una minima comune unità di misura confrontabile quantitativamente. Quello che fa la differenza è l'atteggiamento della persona rispetto all'assunzione dei due "prodotti". Esistono sì persone che oltre alla pratica "gustante" del vino passano alla pratica che io chiamerei "passivante", cioè quella di chi assume-attendendo, in autoascolto di una e-stasi indotta, di un "trasporto", di un effetto subìto; la ricerca dell' effetto "passivante" nel caso del consumatore di cannabis e derivati è primario. Oppure qualcuno fuma la cannabis per assaporarne il gusto come il fumatore di sigari?
evidentemente non hai una grande esperienza in quanto a cannabis, buon per te, ognuno ha i suoi gusti. ma parlare di prodotto "massificato e massificante" non ha molto senso.
sono pienamente d'accordo nel dire che il 90% dei fumatori lo fa per l'effetto, ce ne sono comunque parecchi cui piace invece anche la "degustazione", non si spiegherebbe altrimenti la varietà di prodotti che vengono derivati dalla canapa, alcuni con effetti uguali altri con effetti molto differenti. varietà che si spiega anche con un discorso socio-culturale, visto che il consumo di cannabis in tante aree del mondo e' una tradizione radicata, e proprio a seconda della diversa area geografica si ha un prodotto o una modalita' di consumo differente.
trovo pero' che anche riguardo all'alcool il discorso sia il medesimo, per questo ho grassettato la frase sopra. fatti un giro in un qualsiasi bar, esci una sera in qualche locale, vedrai che come nel caso dei fumatori anche il 90% dei bevitori lo fa per l'effetto molto piu' che per il gusto, e anche questo e' confermato dal mercato dei prodotti (perche' mai uno dovrebbe bere la birra del discount o il vino cartonato da 30 centesimi?).

cio' che non capisco e' la "guerra tra droghe". ogni droga ha effetti, sapori, comportamenti peculiari. dire "questa va bene perche' quell'altra fa altrettanto non ha molto senso". si rifletta sull'utilizzo delle droghe in generali (o diciamo meglio delle sostanze, visto che esistono altre abitudini e situazioni che producono effetti simili all'utilizzo di droghe in quanto ad alterazione, assuefazione e deperimento), non sul fare classifiche :)

Faccio notare una ultima cosa. Se fossi un governatore che teme una rivoluzione di una popolazione vessata, un prodotto più calmante, più pacificante e socialmente anti-rivoluzionario della cannabis e derivati da diffondere il pià possibile non troverei...
be', in realta' ce ne sono parecchi altri anche piu' funzionali. uno su tutti: vatti a leggere dove e quando e' cresciuto il mercato dell'eroina negli anni '70.

Però, come sottolineava Gibo all'inizio di questa discussione, quelli che lavorano a diretto contatto con i tossicodipendenti di lungo corso, pressochè all'unisono dicono che invece la pratica della "droga leggera" è quasi sempre propedeutica al passaggio ad altro. Certamente nell'individuo già più fortunato e solido di suo questo sicuramente non avviene, ma in altri casi meno favoriti dalla circostanze invece sì.
proprio con questa frase conclusiva smentisci il passaggio sulle droghe leggere precedenti. il problema sta nella persona che ne fa uso e non nella sostanza in se'.
te lo dico terra terra: ho iniziato a farmi le canne quando ero un teenager e ho smesso senza problemi a 30 anni, nel momento in cui ho deciso smettere. nel frattempo ho provato parecchie altre sostanze stupefacenti eppure non ho mai avuto alcun problema di tossicodipendenza. come me tanti altri che ho conosciuto in gioventu'. cosi' come ce ne sono altri, tra cui anche amici stretti, che sono finiti in comunita', per strada, in ospedale o in obitorio. le statistiche ci dicono che la consequenzialita' non esiste, l'esperienza anche.


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cauz.
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Re: Fatti di... droga

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Claudio82 ha scritto:Concordo. Allora bisognerebbe pure vietare la circolazione delle biciclette che, statisticamente, sono il mezzo di trasporto più pericoloso di tutti...
gulp! che statistiche hai letto?! :gluglu:


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herbie
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Re: Fatti di... droga

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se una strada conduce diritto sull'orlo di una scogliera, certamente la maggioranza delle persone noteranno il pericolo e si fermeranno prima. Qualcuno però, distratto o a causa della nebbia può anche finire giù dalla scogliera. Il problema allora è nelle persone perchè alcune non vedono in tempo il pericolo? o piuttosto nella strada che invece di condurre in un paese conduce diritto nel mare? Prima chiudiamo la strada, poi pensiamo alla distrazione o ai problemi di vista delle persone...
Certo, chi già vive in un ambiente difficile, criminoso, magari senza un lavoro e amicizie affidabili passa molto più facilmente dalla cannabis ad altro, altrimenti no. Però, che facciamo? di queste persone deboli e disadattate (nella STRAGRANDE maggioranza dei casi, NON per colpa loro) ce ne freghiamo, tanto i più hanno un autocontrollo solido ed affidabile e sanno ben controllare le dinamiche umane che instaurano su di se' con il consumo delle "droghe leggere"?
Questo vale ovviamente anche per l'alcool.
Ma, come cercavo di spiegare, la pratica dell'alcool è fondamentalmente, in sè, diversa, da quella della cannabis. Primariamente è una bevanda, e come bevanda, nelle sue varie forme, è tra le più pregne di tradizione, tra quelle che più trasmettono la cultura di un popolo. Non esiste il gusto della cannabis dei colli del Chianti rispetto a quella delle crete senesi. E' primariamente una sostanza psicotropa, non si fuma per il gusto (anche perchè tutto questo "gusto", non ce l'ha). Non ne trovi 150 varietà dal venditore come trovi 150 alcolici o superalcolici diversi al bancone del bar a secondo dei gusti, delle zone, della composizione dei terreni.
Gli effetti dell'alcoole SEMBRANO molto più devastanti perchè è una sostanza consumabile e accessibile in quantità incommensurabilmente maggiori. Ma a parità di consumo "moderato" non c'è paragone tra gli effetti negativi di una sostanza e dell'altra. Soprattutto sul piano della pratica della sostanza. Sul piano delle dinamiche sociologiche ed antropologiche che questa pratica instaura.
Infine tutta questa campagna ormai annosa e pressochè ufficiosa, con tanto di professori di università prestigiose a metterci la firma, di sdoganamento delle "droghe leggere", come tutto ciò che viene dato per scontato dagli organismi di informazione più potenti, DEVE insospettire. Ma quest'ultima cosa sarà pure una mia deformazione professionale...
Sul potenziale filo-consumistico-capitalistico della cannabis rispetto all'eroina che tu citavi, ti ricordo che un consumatore di eroina non te lo trovi certo la mattina allegro a lavorare, mentre il consumatore di cannabis sì...anzi manda giù più serenamente molte cose...Infatti diffusione mondiale del consumo di oppiacei pesanti è molto più antica rispetto alla globalizzazione del consumo di cannabis.
Dove non arriva più la cannabis e derivati, oggi fanno arrivare gli antidepressivi/ ansiolitici. Ma la strategia è la stressa.Chissà come mai sono ormai tra i medicinali più prescritti? Quelli sì che creano dipendenza più velocemente della cocaina. Affare multimiliardario, basta diagnosticare sempre la depressione anche quando in realtà il problema è un altro e non riesci a trovarlo.
Ultima modifica di herbie il venerdì 25 novembre 2011, 15:59, modificato 1 volta in totale.


Principe

Re: Fatti di... droga

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cauz. ha scritto:
Claudio82 ha scritto:Concordo. Allora bisognerebbe pure vietare la circolazione delle biciclette che, statisticamente, sono il mezzo di trasporto più pericoloso di tutti...
gulp! che statistiche hai letto?! :gluglu:
Il mezzo più pericoloso? La bicicletta

Secondo i dati Istat il rischio di mortalità per le bici è di 2,18, contro lo 0,78 delle auto e l'1,96 delle motociclette


http://www.corriere.it/cronache/09_magg ... aabc.shtml


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cauz.
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Re: Fatti di... droga

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questa statistica ribadisce che il mezzo piu' pericoloso e' l'auto, visto che sono le auto la principale causa degli incidenti in bicicletta.


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Re: Fatti di... droga

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cauz. ha scritto:
questa statistica ribadisce che il mezzo piu' pericoloso e' l'auto, visto che sono le auto la principale causa degli incidenti in bicicletta.
Bhè, diciamo che la bici è il mezzo più pericoloso per il passeggero.


AntiGazza
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Re: Fatti di... droga

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herbie ha scritto:se una strada conduce diritto sull'orlo di una scogliera, certamente la maggioranza delle persone noteranno il pericolo e si fermeranno prima. Qualcuno però, distratto o a causa della nebbia può anche finire giù dalla scogliera. Il problema allora è nelle persone perchè alcune non vedono in tempo il pericolo? o piuttosto nella strada che invece di condurre in un paese conduce diritto nel mare? Prima chiudiamo la strada, poi pensiamo alla distrazione o ai problemi di vista delle persone...
Certo, chi già vive in un ambiente difficile, criminoso, magari senza un lavoro e amicizie affidabili passa molto più facilmente dalla cannabis ad altro, altrimenti no. Però, che facciamo? di queste persone deboli e disadattate (nella STRAGRANDE maggioranza dei casi, NON per colpa loro) ce ne freghiamo, tanto i più hanno un autocontrollo solido ed affidabile e sanno ben controllare le dinamiche umane che instaurano su di se' con il consumo delle "droghe leggere"?
Questo vale ovviamente anche per l'alcool.
Ma, come cercavo di spiegare, la pratica dell'alcool è fondamentalmente, in sè, diversa, da quella della cannabis. Primariamente è una bevanda, e come bevanda, nelle sue varie forme, è tra le più pregne di tradizione, tra quelle che più trasmettono la cultura di un popolo. Non esiste il gusto della cannabis dei colli del Chianti rispetto a quella delle crete senesi. E' primariamente una sostanza psicotropa, non si fuma per il gusto (anche perchè tutto questo "gusto", non ce l'ha). Non ne trovi 150 varietà dal venditore come trovi 150 alcolici o superalcolici diversi al bancone del bar a secondo dei gusti, delle zone, della composizione dei terreni.
Gli effetti dell'alcoole SEMBRANO molto più devastanti perchè è una sostanza consumabile e accessibile in quantità incommensurabilmente maggiori. Ma a parità di consumo "moderato" non c'è paragone tra gli effetti negativi di una sostanza e dell'altra. Soprattutto sul piano della pratica della sostanza. Sul piano delle dinamiche sociologiche ed antropologiche che questa pratica instaura.
Infine tutta questa campagna ormai annosa e pressochè ufficiosa, con tanto di professori di università prestigiose a metterci la firma, di sdoganamento delle "droghe leggere", come tutto ciò che viene dato per scontato dagli organismi di informazione più potenti, DEVE insospettire. Ma quest'ultima cosa sarà pure una mia deformazione professionale...
Sul potenziale filo-consumistico-capitalistico della cannabis rispetto all'eroina che tu citavi, ti ricordo che un consumatore di eroina non te lo trovi certo la mattina allegro a lavorare, mentre il consumatore di cannabis sì...anzi manda giù più serenamente molte cose...Infatti diffusione mondiale del consumo di oppiacei pesanti è molto più antica rispetto alla globalizzazione del consumo di cannabis.
Dove non arriva più la cannabis e derivati, oggi fanno arrivare gli antidepressivi/ ansiolitici. Ma la strategia è la stressa.Chissà come mai sono ormai tra i medicinali più prescritti? Quelli sì che creano dipendenza più velocemente della cocaina. Affare multimiliardario, basta diagnosticare sempre la depressione anche quando in realtà il problema è un altro e non riesci a trovarlo.

Nonostante un tuo discorso di fondo ci possa pure stare , sulla "lobotomizzazione" del popolo attraverso la droga, per me su alcune cose ti sbagli eccome.

Per esempio su gusto e varietà : sia di vino che di cannabis stiamo parlando di due piante che possono nascere e crescere in climi un filo differenti , che sono coltivate e trattate in maniera differente .
Ovviamente di alcolici abbiamo più varietà in quanto vengono estratti da più piante.
Anche sul sapore non è vero che non c'è differenza, puoi essere uno che non lo apprezza, ma qualcosa in bocca ti lascia ,eccome.

Sugli effetti invece c'è da dire che oltre al consumo più diffuso dell'alcool (ma non di tanto sia chiaro) c'è anche da dire che è davvero raro se non impossibile arrivare a certi livelli fumando cannabis.E' sovente arrivare al punto in cui con la cannabis si dice basta , oggi non fumo più , piuttosto che con l'alcool dire basta non bevo più (a meno che non si stia parlando di quantità veramente modeste).

Poi sul discorso passare all'eroina o ad altre droghe pesanti , mi pare lapalissiano dire che come si passa dalla cannabis è ovvio che qualsiasi alcolista sia passato dalla "birretta" .

Personalmente non sono contro la vendita da parte dello stato ne di tabacco ne di alcool e caldeggierei anche una vendita di droghe leggere.Sarebbero + soldi nelle tasche dello stato ,e meno in mano alle mafie.
Senza contare la questione sicurezza che è un altro punto.


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Re: Fatti di... droga

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herbie ha scritto:se una strada conduce diritto sull'orlo di una scogliera, certamente la maggioranza delle persone noteranno il pericolo e si fermeranno prima. Qualcuno però, distratto o a causa della nebbia può anche finire giù dalla scogliera. Il problema allora è nelle persone perchè alcune non vedono in tempo il pericolo? o piuttosto nella strada che invece di condurre in un paese conduce diritto nel mare? Prima chiudiamo la strada, poi pensiamo alla distrazione o ai problemi di vista delle persone...
esempio che tiene fino a un certo punto.
l'uso di droghe non porta dritto sull'orlo della scogliera, ce lo dicono la statistica e le esperienze. come gia' e' stato detto, sarebbe come legare l'alcoolismo alla birra... e via di seguito, in fondo tutti abbiamo iniziato con gli omogeneizzati, o con il latte :)
diciamo che si puo' parlare di una strada che passa vicino ad una scogliera: non e' necessario chiuderla, basta metterla in sicurezza. questo e' cio' che si puo' fare anche con le droghe, con l'educazione, la prevenzione, il controllo di cio' che viene venduto. eliminare del tutto le droghe significherebbe abbattere completamente la scogliera. o crearci un muro tutto intorno in modo che nessuno possa raggiungerla.

Ma, come cercavo di spiegare, la pratica dell'alcool è fondamentalmente, in sè, diversa, da quella della cannabis. Primariamente è una bevanda, e come bevanda, nelle sue varie forme, è tra le più pregne di tradizione, tra quelle che più trasmettono la cultura di un popolo. Non esiste il gusto della cannabis dei colli del Chianti rispetto a quella delle crete senesi. E' primariamente una sostanza psicotropa, non si fuma per il gusto (anche perchè tutto questo "gusto", non ce l'ha). Non ne trovi 150 varietà dal venditore come trovi 150 alcolici o superalcolici diversi al bancone del bar a secondo dei gusti, delle zone, della composizione dei terreni.
come ti e' stato gia' detto da altri, questo e' un riferimento quasi localistico. il discorso che fai dei vini della toscana, un marocchino potrebbe fartele dell'hashish delle diverse valli dell'atlante, e un indiano di chissa' cosa, ignorando io la geografia dell'india :)
e riguardo all'alcool come sostanza psicotropa, ti garantisco che e' lo scopo che ha la stragrande maggioranza dei suoi consumatori. quando vado a sentire concerti nei locali vedo gente trangugiare senza pausa orribili cocktail dal gusto decisamente nauseabondo... pero' magari sono quelli che "fanno" di più, e allora chi se ne frega...
ripeto, e' inutile creare contrapposizioni tra le diverse sostanze, perche' ognuna ha il suo utilizzo e le sue peculiarita'.

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Dove non arriva più la cannabis e derivati, oggi fanno arrivare gli antidepressivi/ ansiolitici. Ma la strategia è la stressa.Chissà come mai sono ormai tra i medicinali più prescritti? Quelli sì che creano dipendenza più velocemente della cocaina. Affare multimiliardario, basta diagnosticare sempre la depressione anche quando in realtà il problema è un altro e non riesci a trovarlo.
sugli antidepressivi non posso che quotarti al 100%.
il discorso sull'eroina credo sia un po' piu' delicato, proprio perche' il tossico non lo trovi la mattina a lavorare, l'uso "politico" dell'eroina ha permesso di emarginare completamente alcune fasce sociali, estromettendole de facto dalla vita civile. insomma, uno strumento ancora piu' efficace.


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Re: Fatti di... droga

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Mi pare di leggere certi discorsi del papa della serie "giovani praticate l'astinenza", quando si sa che i giovani (gli adolescenti) fanno sesso, con se stessi (la grande maggioranza :D ) o con un partner (quelli più fortunati). Ma il papa è dogmatico per definizione, quindi condanna gli anticoncezionali. Noi invece non abbiamo certi obblighi vaticani, quindi possiamo essere più liberi nel pensiero.

La persona che va a comprare l'hashish dovrebbe poter fumare hashish, invece spesso gli rifilano paraffina o addirittura crema da scarpe impastata con un po' di hashish. E questo fa male, malissimo alla salute, in maniera immediata: senza aspettare che il fumatore vada giù dalla scogliera, gli verrà un cancro già all'inizio della strada.

Riduzione del danno, sempre.


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Re: Fatti di... droga

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Intanto c'è almeno un posto in Italia dove si mette a segno un punto contro l'assurdo ideologico del concetto di pianta fuorilegge... Giovanardi, prrrr! :pomodoro: :bll: :hippy:


http://www.informarexresistere.fr/2011/ ... z1fSsNhLdY

AL VIA LA PRIMA SEMINA DI MARIJUANA IN PUGLIA . LA RIVOLUZIONE ANTIPROIBIZIONISTA COMINCIA DA QUI

UNA RIVOLUZIONE E’ COMINCIATA Nelle campagne della località Chiesa Nuova, frazione di Polignano a Mare (BA). Una delle piante storicamente più utili e produttive delle nostre terre, torna ad essere piantata con il beneplacito delle istituzioni, grazie ad un progetto dell’associazione CanaPuglia, che ha vinto l’ultimo bando dei Bollenti Spiriti 2010, una dei tanti successi del buon governo pugliese di Nichi Vendola, grazie al progetto della pizza con farina di cannabis, alimento consigliato anche ai celiaci.La piantagione di Canapa servirà a sensibilizzare le scuole ed il territorio sulla cultura sostenibile, dato che da questa pianta possono esere prodotti tessuti, farmaci, combustibile, materiali da costruzione, carta, energia, alimenti e molto altro. Si tratta di canapa sativa certificata, che contiene la sostanza psico-attiva ma nei limiti imposti dall’Unione Europea, e non c’è rischio che tale prodotto arrivi fra le mani di spacciatori e consumatori. Claudio Natile e Carmine Campaniello, anime e responsabili di questo progetto affermano: «Dobbiamo passare prima per la coltivazione per poi arrivare alla trasformazione. Non essendoci la possibilità in Puglia di trattare la canapa, la nostra priorità è quella di porre le basi perché questo avvenga. L’intento è passare alla coscienza tramite la conoscenza».In uno tzunami di cattive notizie, finalmente un raggio di sole… «in Puglia si semina il futuro».


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alfiso

Re: Fatti di... droga

Messaggio da leggere da alfiso »

Per giusta info consiglio (a chi non lo ha ancora visto) il seguente documentario sulla vera storia della marijuana:
(è diviso in 6 parti, il link è alla prima)

e suggerisco di leggere:
http://www.beppegrillo.it/2009/08/lettera_aperta_3.html
http://www.beppegrillo.it/2009/08/rispo ... index.html

Ps. come si possa definire illegale ciò che Dio o la Terra (per Lemond ;)) hanno creato in natura è difficile ancor oggi capirlo. Come se in Australia mettessero fuori legge i coccodrilli (ben più mortali della maria :diavoletto:). Grazie Hearst, brucia all'inferno!


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Re: Fatti di... droga

Messaggio da leggere da lemond »

alfiso ha scritto: Ps. come si possa definire illegale ciò che Dio o la Terra (per Lemond ;)) hanno creato in natura è difficile ancor oggi capirlo. Come se in Australia mettessero fuori legge i coccodrilli (ben più mortali della maria :diavoletto:). Grazie Hearst, brucia all'inferno!
Non capisco proprio come (per gli altri) ci possa entrare *Dio*. :dubbio: Ammesso, e non concesso, che possa esistere un'entità al di là di ... vogliamo anche fargli carico di tutto quel che accade nel mondo????


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
alfiso

Re: Fatti di... droga

Messaggio da leggere da alfiso »

Perchè sei (e devi essere per coerenza) liberale :D :D :D
Se tu sei libero (e moriresti per questo diritto) di affermare e pensare che Dio non esista, non puoi imporre agli altri di non essere liberi di credere che Dio esista.

In generale sono decine le frasi fatte che ci fanno pronunciare "pensieri religiosi fatti" (vivaddio, Dio non voglia, grazie a Dio, per carità di Dio, ecc.) che in tua presenza mi rendono attento e divertito :cincin:
sorry OT
Ultima modifica di alfiso il sabato 3 dicembre 2011, 14:02, modificato 1 volta in totale.


Principe

Re: Fatti di... droga

Messaggio da leggere da Principe »

Admin ha scritto:Intanto c'è almeno un posto in Italia dove si mette a segno un punto contro l'assurdo ideologico del concetto di pianta fuorilegge... Giovanardi, prrrr! :pomodoro: :bll: :hippy:


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UNA RIVOLUZIONE E’ COMINCIATA Nelle campagne della località Chiesa Nuova, frazione di Polignano a Mare (BA). Una delle piante storicamente più utili e produttive delle nostre terre, torna ad essere piantata con il beneplacito delle istituzioni, grazie ad un progetto dell’associazione CanaPuglia, che ha vinto l’ultimo bando dei Bollenti Spiriti 2010, una dei tanti successi del buon governo pugliese di Nichi Vendola, grazie al progetto della pizza con farina di cannabis, alimento consigliato anche ai celiaci.La piantagione di Canapa servirà a sensibilizzare le scuole ed il territorio sulla cultura sostenibile, dato che da questa pianta possono esere prodotti tessuti, farmaci, combustibile, materiali da costruzione, carta, energia, alimenti e molto altro. Si tratta di canapa sativa certificata, che contiene la sostanza psico-attiva ma nei limiti imposti dall’Unione Europea, e non c’è rischio che tale prodotto arrivi fra le mani di spacciatori e consumatori. Claudio Natile e Carmine Campaniello, anime e responsabili di questo progetto affermano: «Dobbiamo passare prima per la coltivazione per poi arrivare alla trasformazione. Non essendoci la possibilità in Puglia di trattare la canapa, la nostra priorità è quella di porre le basi perché questo avvenga. L’intento è passare alla coscienza tramite la conoscenza».In uno tzunami di cattive notizie, finalmente un raggio di sole… «in Puglia si semina il futuro».
Capisco male o Vendola vuole veramente diffondere la cultura dell'utilizzo della canapa nelle scuole?


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Re: Fatti di... droga

Messaggio da leggere da nino58 »

Potrebbe essere un buon utilizzo per i terreni sottratti e da sottrarre alle mafie.
Cooperative di giovani e meno giovani per coltivazione di antiche essenze abbandonate per motivi extra-agricoli, da recuperare per rilanciare l'economia dei territori del Sud.
Vite, olivo, canapa e pomodoro.


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Re: Fatti di... droga

Messaggio da leggere da GiboSimoni »

Admin ha scritto:Intanto c'è almeno un posto in Italia dove si mette a segno un punto contro l'assurdo ideologico del concetto di pianta fuorilegge... Giovanardi, prrrr! :pomodoro: :bll: :hippy:


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AL VIA LA PRIMA SEMINA DI MARIJUANA IN PUGLIA . LA RIVOLUZIONE ANTIPROIBIZIONISTA COMINCIA DA QUI

UNA RIVOLUZIONE E’ COMINCIATA Nelle campagne della località Chiesa Nuova, frazione di Polignano a Mare (BA). Una delle piante storicamente più utili e produttive delle nostre terre, torna ad essere piantata con il beneplacito delle istituzioni, grazie ad un progetto dell’associazione CanaPuglia, che ha vinto l’ultimo bando dei Bollenti Spiriti 2010, una dei tanti successi del buon governo pugliese di Nichi Vendola, grazie al progetto della pizza con farina di cannabis, alimento consigliato anche ai celiaci.La piantagione di Canapa servirà a sensibilizzare le scuole ed il territorio sulla cultura sostenibile, dato che da questa pianta possono esere prodotti tessuti, farmaci, combustibile, materiali da costruzione, carta, energia, alimenti e molto altro. Si tratta di canapa sativa certificata, che contiene la sostanza psico-attiva ma nei limiti imposti dall’Unione Europea, e non c’è rischio che tale prodotto arrivi fra le mani di spacciatori e consumatori. Claudio Natile e Carmine Campaniello, anime e responsabili di questo progetto affermano: «Dobbiamo passare prima per la coltivazione per poi arrivare alla trasformazione. Non essendoci la possibilità in Puglia di trattare la canapa, la nostra priorità è quella di porre le basi perché questo avvenga. L’intento è passare alla coscienza tramite la conoscenza».In uno tzunami di cattive notizie, finalmente un raggio di sole… «in Puglia si semina il futuro».
:o :o :o :o :o :o


Gibo il migliore!!!!!

Signori non ce ne sono più - Gilberto Simoni ad Aprica 2006

30 Maggio 2010 La fine di un Sogno Magnifico!

Le vere emozioni sono nell'accarezzare una mamma non più autosufficiente e su una sedia rotelle e vedere il sorriso di essa.
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lemond
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Re: Fatti di... droga

Messaggio da leggere da lemond »

alfiso ha scritto:Perchè sei (e devi essere per coerenza) liberale :D :D :D
Se tu sei libero (e moriresti per questo diritto) di affermare e pensare che Dio non esista, non puoi imporre agli altri di non essere liberi di credere che Dio esista.

In generale sono decine le frasi fatte che ci fanno pronunciare "pensieri religiosi fatti" (vivaddio, Dio non voglia, grazie a Dio, per carità di Dio, ecc.) che in tua presenza mi rendono attento e divertito :cincin:
sorry OT
Maanfatti, direbbe la Gerini :D , lungi da me di imporre qualunque cosa a chicchessia :( . Proprio per questo non vorrei appiccicare a codesto dio addirittura ...


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
bandana_gialla
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Re: Fatti di... droga

Messaggio da leggere da bandana_gialla »

Come mai tra voi sportivi tutto questo amore per droghe leggere, alchool e quant'altro??


Strong
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Re: Fatti di... droga

Messaggio da leggere da Strong »

bandana_gialla ha scritto:Come mai tra voi sportivi tutto questo amore per droghe leggere, alchool e quant'altro??
beh....ci sarebbe subito da discutere sulla definizione di sportivi :D
e poi questo è un forum ad alto tasso di comunismo. :hippy:

ecco due valide risposte alla tua domanda


i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
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eliacodogno
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Re: Fatti di... droga

Messaggio da leggere da eliacodogno »

Strong ha scritto:e poi questo è un forum ad alto tasso di comunismo. :hippy:
Che come noto è un'emergenza internazionale degli ultimi anni... Delenda Carthago :D :cincin:


Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

'Idea del Forum' per me non vuol dire assolutamente niente. (H.F.)
alfiso

Re: Fatti di... droga

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Strong ha scritto:
bandana_gialla ha scritto:Come mai tra voi sportivi tutto questo amore per droghe leggere, alchool e quant'altro??
e poi questo è un forum ad alto tasso di comunismo. :hippy:
Di più non si poteva fare; la destra ha il monopolio di quelle pesanti. Si sa per quelle ci vogliono tanti soldi.
E oggi solo chi evade ce li ha :dollar: :hippy: :dollar: :ponpon:


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desmoblu
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Re: Fatti di... droga

Messaggio da leggere da desmoblu »

Mah, semplicemente il forum è un campione (e nemmeno tanto piccolo) della società. Ci scrivono persone di ogni età, sesso, credo religioso, formazione, provenienza. Alcool e stupefacenti sono diffusi in una parte della popolazione, e una parte ben più grande ne 'mastica': ci si confronta, si informa, ne parla.
Qui nel forum avviene lo stesso. :)


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lemond
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Re: Fatti di... droga

Messaggio da leggere da lemond »

Strong ha scritto:
bandana_gialla ha scritto:Come mai tra voi sportivi tutto questo amore per droghe leggere, alchool e quant'altro??
beh....ci sarebbe subito da discutere sulla definizione di sportivi :D
e poi questo è un forum ad alto tasso di comunismo. :hippy:

ecco due valide risposte alla tua domanda
Non capisco proprio, caro Strong, la tua risposta e poco anche la domanda di bandana gialla, che poi mi sembra formulata quasi come un atto di accusa.
Cominciando dalla prima, non credo proprio che si tratti di "amore per ...", ma, molto più semplicemente per amore (semmai) della libertà di ciascuno di poter disporre della propria vita nel modo in cui meglio crede, senza naturalmente danneggiare gli altri. Si può fare una distinzione fra droghe c.d. leggere e l'alcool, perché le prime non credo provochino dipendenza e difficilmente possono nuocere agli altri, mentre l'alcool, se usato in eccesso, può veramente creare difficoltà a tutti (oltre che dipendenza) e quindi, secondo me va controllato ed è giusta la legge che ha introdotto l'uso del "palloncino". Sulla definizione di sportivo, mi sembra si possa aprire una discussione e parto, confessando di esserlo poco, perché la mia attività si limita ad andare in bicicletta per circa 200 Km all'anno. Mi ero ripromesso quest'anno, dopo l'operazione alla prostata, di incrementare il chilometraggio, ma per il momento le forze ancora non mi sono tornate a causa di già due volte colpito dall'influenza, che mi hanno costretto a ... :bici: :no:
L'alto tasso di comunismo, ammesso e non concesso che ci sia, che c'entra? Tu credi che nei paesi comunisti, prima della caduta del muro, la gente potesse assumere con tranquillità "droghe leggere"? O non piuttosto in paesi che con il comunismo non hanno mai avuto nulla a spartire, come l'Olanda e la California?


Fanno festa i musulmani il venerdì
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"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
Strong
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Re: Fatti di... droga

Messaggio da leggere da Strong »

non prendetemi sempre troppo sul serio...
la mia ha più o meno lo stesso valore di "quelle pesanti sono prerogativa della destra" :cincin:

bici
corsa
nuoto

il buon sportivo ha il dovere di diversificare, se riesce, e sempre in base alle possibilità
:sasso:


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eliacodogno
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Re: Fatti di... droga

Messaggio da leggere da eliacodogno »

Strong ha scritto:non prendetemi sempre troppo sul serio...
la mia ha più o meno lo stesso valore di "quelle pesanti sono prerogativa della destra" :cincin:

bici
corsa
nuoto

il buon sportivo ha il dovere di diversificare, se riesce, e sempre in base alle possibilità
:sasso:
No dai, voglio prenderti sul serio invece... :) Probabilmente la tua definizione di comunista comprende chiunque non abbia grandi simpatie per il Clown, nel qual caso mi sento compreso e direi che in effetti la compagnia è grossa, non solo sul forum (è un comunismo all'italiana :D )
Per il resto apprendo non sono uno sportivo come si deve: infatti dopo quasi 10 anni di nuoto agonistico la riga nera mi ha scassato le...scatole e per questo non metto piede in piscina da almeno 4 anni. E anche la corsa la trovo un assai monotona (e anche massacrante per le caviglie), molto meglio :bici: o al limite camminare in montagna... :cincin:
L'anno scorso ho sfiorato i 1000 km in sella (soprattutto MTB) senza negarmi birre con gli amici e occasionalmente vino ai pasti, tanto per restare in tema. E anche per questo le proposte proibizioniste di qualche fanatico della salute mi fanno rabbrividire... :x


Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

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