Psicologia
Psicologia
Il mondo del web presta il fianco a nuovi studi
http://www.corriere.it/salute/neuroscie ... 2379.shtml
La rivista specializzata Frontiers in Psychology ha pubblicato alcuni articoli:
Secondo me le analisi fatte fanno comprende quanto sia pericoloso dare troppo credito al mondo web.
Basta fare un giro su internet per scoprire che il mondo potrebbe essere molto diverso da come noi “ingenui” lo vediamo. I seguaci delle teorie del complotto hanno una spiegazione alternativa per tutto e la rete fa da grancassa per idee di ogni genere: dalle cospirazioni governative dietro l’11 settembre allo sbarco sulla Luna mai avvenuto, alle scie chimiche degli aerei, fino ai “morti per finta” come Elvis Presley. Chi crede agli intrighi vede ovunque macchinazioni e raggiri: ogni evento, ogni fatto può celare una verità nascosta. Ma esiste una tipologia di personalità incline a credere alle congiure? Secondo diversi psicologi ci sono tratti ricorrenti, tanto che di recente la rivista Frontiers in Psychology ha pubblicato una “scala” per misurare il grado di complottismo in ciascuno di noi.
Si scopre, ad esempio, che spesso il complottista manca di “fiducia sociale”, cioè tende a credere che gli altri siano in genere poco onesti e sinceri. Conta molto anche il “cinismo politico”, cioè l’idea negativa del sistema e delle istituzioni: la dietrologia fa più presa quando si ritiene che le norme sociali siano inefficaci e inadeguate. Chi crede alle cospirazioni, inoltre, di solito ha una bassa autostima, pensa di non poter fare molto per cambiare le cose (conoscere retroscena che gli altri ignorano fa sentire già un po’ più “potenti”); pure essere giovani e appartenere a un gruppo minoritario, per credo politico, fede religiosa o altro, aumenta la tendenza a credere alle macchinazioni segrete. Sembra invece che non conti granché il livello di istruzione: seguaci delle teorie più improbabili si trovano fra laureati e professionisti.
«Gli amanti dei complotti hanno spesso spiccata curiosità intellettuale e fervida immaginazione: la loro inclinazione a esaminare nuove idee li “espone” a credere alle congetture - spiega Viren Swami, psicologo dell’università di Westminster che ha studiato a lungo le teorie della cospirazione -. In passato e per lungo tempo si è ipotizzato che il complottismo fosse sempre legato a psicopatologie come la paranoia: in alcuni casi è vero, ma entrano in gioco anche aspetti della personalità molto più comuni». Secondo alcuni il “complottista-modello” è tuttavia sempre lievemente paranoico, perché tende a focalizzarsi sull’intenzionalità “maligna” di qualsiasi evento ed esamina minuziosamente le verità ufficiali di media e governi ma “dimentica” di passare allo stesso vaglio le ipotesi complottiste.
Va anche detto che la passione per le congiure è qualcosa in qualche modo di innato, come spiega Swami: «Abbiamo tutti il bisogno irrazionale di spiegare eventi grandi e drammatici con cause altrettanto rilevanti; inoltre, il contenuto emotivo forte di molti supposti “intrighi” ha un ruolo chiave nel renderli più accattivanti e accettabili al grande pubblico». Il guaio è che le teorie del complotto non sono innocui vaneggiamenti di persone fantasiose, perché quando toccano certi argomenti diventano pericolose: quelle secondo cui l’Aids non esiste, ad esempio, hanno contribuito alla diffusione del virus Hiv; il “complotto sui vaccini” ha ridotto il ricorso alle vaccinazioni pediatriche aumentando il rischio di infezioni pericolose in una vasta schiera di bimbi.
http://www.corriere.it/salute/neuroscie ... 2379.shtml
La rivista specializzata Frontiers in Psychology ha pubblicato alcuni articoli:
Secondo me le analisi fatte fanno comprende quanto sia pericoloso dare troppo credito al mondo web.
Basta fare un giro su internet per scoprire che il mondo potrebbe essere molto diverso da come noi “ingenui” lo vediamo. I seguaci delle teorie del complotto hanno una spiegazione alternativa per tutto e la rete fa da grancassa per idee di ogni genere: dalle cospirazioni governative dietro l’11 settembre allo sbarco sulla Luna mai avvenuto, alle scie chimiche degli aerei, fino ai “morti per finta” come Elvis Presley. Chi crede agli intrighi vede ovunque macchinazioni e raggiri: ogni evento, ogni fatto può celare una verità nascosta. Ma esiste una tipologia di personalità incline a credere alle congiure? Secondo diversi psicologi ci sono tratti ricorrenti, tanto che di recente la rivista Frontiers in Psychology ha pubblicato una “scala” per misurare il grado di complottismo in ciascuno di noi.
Si scopre, ad esempio, che spesso il complottista manca di “fiducia sociale”, cioè tende a credere che gli altri siano in genere poco onesti e sinceri. Conta molto anche il “cinismo politico”, cioè l’idea negativa del sistema e delle istituzioni: la dietrologia fa più presa quando si ritiene che le norme sociali siano inefficaci e inadeguate. Chi crede alle cospirazioni, inoltre, di solito ha una bassa autostima, pensa di non poter fare molto per cambiare le cose (conoscere retroscena che gli altri ignorano fa sentire già un po’ più “potenti”); pure essere giovani e appartenere a un gruppo minoritario, per credo politico, fede religiosa o altro, aumenta la tendenza a credere alle macchinazioni segrete. Sembra invece che non conti granché il livello di istruzione: seguaci delle teorie più improbabili si trovano fra laureati e professionisti.
«Gli amanti dei complotti hanno spesso spiccata curiosità intellettuale e fervida immaginazione: la loro inclinazione a esaminare nuove idee li “espone” a credere alle congetture - spiega Viren Swami, psicologo dell’università di Westminster che ha studiato a lungo le teorie della cospirazione -. In passato e per lungo tempo si è ipotizzato che il complottismo fosse sempre legato a psicopatologie come la paranoia: in alcuni casi è vero, ma entrano in gioco anche aspetti della personalità molto più comuni». Secondo alcuni il “complottista-modello” è tuttavia sempre lievemente paranoico, perché tende a focalizzarsi sull’intenzionalità “maligna” di qualsiasi evento ed esamina minuziosamente le verità ufficiali di media e governi ma “dimentica” di passare allo stesso vaglio le ipotesi complottiste.
Va anche detto che la passione per le congiure è qualcosa in qualche modo di innato, come spiega Swami: «Abbiamo tutti il bisogno irrazionale di spiegare eventi grandi e drammatici con cause altrettanto rilevanti; inoltre, il contenuto emotivo forte di molti supposti “intrighi” ha un ruolo chiave nel renderli più accattivanti e accettabili al grande pubblico». Il guaio è che le teorie del complotto non sono innocui vaneggiamenti di persone fantasiose, perché quando toccano certi argomenti diventano pericolose: quelle secondo cui l’Aids non esiste, ad esempio, hanno contribuito alla diffusione del virus Hiv; il “complotto sui vaccini” ha ridotto il ricorso alle vaccinazioni pediatriche aumentando il rischio di infezioni pericolose in una vasta schiera di bimbi.
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Re: Psicologia
aggiungo una cosa secondo me interessante che credo possa andare di pari passo con l'argomento "web"
lo sapevate che la parola "complottista" è entrata nel dizionario della lingua italiana solo a partire degli anni duemila?
lo sapevate che la parola "complottista" è entrata nel dizionario della lingua italiana solo a partire degli anni duemila?
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
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Re: Psicologia
Avevo giusto letto una roba simile in questi giorni per quanto riguarda i vaccini: http://culture.you-ng.it/2014/02/24/epi ... o-vaccini/Strong ha scritto: il “complotto sui vaccini” ha ridotto il ricorso alle vaccinazioni pediatriche aumentando il rischio di infezioni pericolose in una vasta schiera di bimbi.
Pur essendo totalmente ignorante nelle fattispecie di psicologia, non posso che concordare con l'articolo postato da Strong. Chi vede complotti ovunque ha senza dubbio dei problemi che in alcuni casi (come quello dei vaccini) possono ripercuotersi anche sulla collettività.
Re: Psicologia
interessante articolo.
Io resto della mia idea: le parole "complottismo" e "dietrologia" sono state coniate da truffatori e disonesti di vario genere e specie. Chi usa queste parole, invece di parlare di "indagine", "accertamento" di ciò che è reale e ciò che non lo è, già in partenza non mi ispira fiducia.....potrebbe migliorare con il tempo, ma partiamo col piede sbagliato.....
non esiste il "complottismo", esistono le reali intenzioni delle persone, e ciò che è reale e ciò che non lo è. Ad esempio i vaccini: si vogliono confrontare qualche caso di morbillo, scarlattina o altro, con l'esponenziale aumento delle allergie, delle pesanti patologie del sistema immunitario (le malattie autoimmuni), e dei linfomi?
Comunque parliamone, analizziamo i casi, indaghiamo pure, ma con estrema accuratezza ed equilibrio scientifico le cause e le conseguenze dell'uso diffuso delle vaccinazioni. Incominciare a parlare di "complottismo", significa iniziare con le fette di salame sugli occhi, non certo con atteggiamento scientifico
Inoltre, l'indagine sulla psiche del "complottista" mi sembra di buon livello e seria. Peccato che manchi quella sulla psiche dell'acritico "credente" a qualunque cosa sia sdoganata dal sistema mediatico.....
Io resto della mia idea: le parole "complottismo" e "dietrologia" sono state coniate da truffatori e disonesti di vario genere e specie. Chi usa queste parole, invece di parlare di "indagine", "accertamento" di ciò che è reale e ciò che non lo è, già in partenza non mi ispira fiducia.....potrebbe migliorare con il tempo, ma partiamo col piede sbagliato.....
non esiste il "complottismo", esistono le reali intenzioni delle persone, e ciò che è reale e ciò che non lo è. Ad esempio i vaccini: si vogliono confrontare qualche caso di morbillo, scarlattina o altro, con l'esponenziale aumento delle allergie, delle pesanti patologie del sistema immunitario (le malattie autoimmuni), e dei linfomi?
Comunque parliamone, analizziamo i casi, indaghiamo pure, ma con estrema accuratezza ed equilibrio scientifico le cause e le conseguenze dell'uso diffuso delle vaccinazioni. Incominciare a parlare di "complottismo", significa iniziare con le fette di salame sugli occhi, non certo con atteggiamento scientifico
Inoltre, l'indagine sulla psiche del "complottista" mi sembra di buon livello e seria. Peccato che manchi quella sulla psiche dell'acritico "credente" a qualunque cosa sia sdoganata dal sistema mediatico.....
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Re: Psicologia
Non mi sorprende.Strong ha scritto:aggiungo una cosa secondo me interessante che credo possa andare di pari passo con l'argomento "web"
lo sapevate che la parola "complottista" è entrata nel dizionario della lingua italiana solo a partire degli anni duemila?
Dopo un periodo in cui si registra un uso sempre crescente di determinate parole, vengono aggiunte ai dizionari.
Per cui, 6 anni a partire dal '94....
Meglio brocco che Di Rocco: Cicloweb forever!!
Re: Psicologia
internet, in italia, si è diffuso dal '95granfondista ha scritto:Non mi sorprende.Strong ha scritto:aggiungo una cosa secondo me interessante che credo possa andare di pari passo con l'argomento "web"
lo sapevate che la parola "complottista" è entrata nel dizionario della lingua italiana solo a partire degli anni duemila?
Dopo un periodo in cui si registra un uso sempre crescente di determinate parole, vengono aggiunte ai dizionari.
Per cui, 6 anni a partire dal '94....
io ritengo che le due cose (diffusione di internet e utilizzo della parola "complottista") siano collegate
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Re: Psicologia
Bhè che Berlusconi sia stato vittima di un complotto ordito da una parte politicizzata della magistratura italiana è innegabile. Ormai lo riconoscono pure gli ex PCI...granfondista ha scritto:Non mi sorprende.Strong ha scritto:aggiungo una cosa secondo me interessante che credo possa andare di pari passo con l'argomento "web"
lo sapevate che la parola "complottista" è entrata nel dizionario della lingua italiana solo a partire degli anni duemila?
Dopo un periodo in cui si registra un uso sempre crescente di determinate parole, vengono aggiunte ai dizionari.
Per cui, 6 anni a partire dal '94....
Re: Psicologia
Marco, non si potrebbe modificare il titolo del 3d in "Psichiatria" ?
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
Re: Psicologia
Poffarre!
http://www.wired.it/attualita/politica/ ... plottista/
“una modificazione artificiale della realtà circostante che può, in nome di un’idea percepita come verità assoluta, indurre anche verso atteggiamenti aggressivi e/o violenti, ma ritenuti giusti.”
http://www.wired.it/attualita/politica/ ... plottista/
“una modificazione artificiale della realtà circostante che può, in nome di un’idea percepita come verità assoluta, indurre anche verso atteggiamenti aggressivi e/o violenti, ma ritenuti giusti.”
A volte il dito indica proprio il dito, non la luna.
Dopo Campiglio qualcuno ha abbandonato il ciclismo, qualcun altro ha ripreso a seguirlo.
I veri campioni erano quelli che dicevano no [Winter]
Dopo Campiglio qualcuno ha abbandonato il ciclismo, qualcun altro ha ripreso a seguirlo.
I veri campioni erano quelli che dicevano no [Winter]
Re: Psicologia
questo articolo è stato pubblicato a un anno esatto dall'apertura del thread. evidentemente c'è un complotto.
"Il male trionfa sempre, perche' il bene e' stupido" [Lord Casco]
@cauz_ | bidonmagazine.org | confindustrial.noblogs.org
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Re: Psicologia
Rilancio, a quasi un anno di distanza :nemecsek ha scritto:Poffarre!
http://www.wired.it/attualita/politica/ ... plottista/
“una modificazione artificiale della realtà circostante che può, in nome di un’idea percepita come verità assoluta, indurre anche verso atteggiamenti aggressivi e/o violenti, ma ritenuti giusti.”
"Marco, non si potrebbe modificare il titolo del 3d in "Psichiatria" ?"
Von Rock ? Nein, danke.
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