Simoncelli - SIC

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alfiso

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GiboSimoni
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Re: Simoncelli - SIC

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Sono triste era solo un ragazzo come lo sono io, è difficile trovare le parole giuste in un momento come questo, sempre se le parole giuste in momenti come questi esistano, dico solo che aveva un'anno in più di me, perde la vita così a 24 anni in un lampo è triste e dura accettarlo, speriamo che i famigliari e chi lo voleva bene e lo rispettava trova la forza per andare avanti in un momento in cui tutto ti crolla addosso..


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30 Maggio 2010 La fine di un Sogno Magnifico!

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cauz.
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Re: Simoncelli - SIC

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continuo a non capire perche' sia permesso lo svolgimento di queste competizioni.


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alfiso

Re: Simoncelli - SIC

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Come fanno soffrire questi maledetti romagnoli. :oops: :aureola:
Pazzi, geniali, goliardici, malinconicamente allegri, sbruffoni nell'anima (però, tanto da non farti capire se ti stanno prendendo in giro o forse, meglio, si stanno prendendo in giro da soli), sostanzialmente incapaci di essere dei semplici "patacca". Diobò.
Sic poi dovevi proprio chiamarti Marco?! (solo con un ciuffo di capelli in più).
Dovevi proprio farti odiare in gruppo?! Rispondere sempre pan per focaccia eh?!

Da brivido questo talk di Marco a "Le invasioni barbariche":


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TIC
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Re: Simoncelli - SIC

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cauz. ha scritto:continuo a non capire perche' sia permesso lo svolgimento di queste competizioni.
Perche' non c'e' nessun comitato centrale che prende le decisioni per noi.

Detto questo RIP per Marco Simoncelli.


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alfiso

Re: Simoncelli - SIC

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Il silenzio di Rossi è spiegato da questa terribile immagine. E' lui a colpire con la ruota anteriore il casco di Sic, mentre Edwards investe il corpo e forse l'urto non è nemmeno così dannoso per il povero Sic, in quanto è frenato dall'urto vistoso con la moto di Marco.
Nonostante i mille trionfi di Vale, una cosa di questo genere cancella tutto nella mente di uno sportivo.
Non sarà facile nemmeno per lui (e ai suoi anni) passare oltre a questo trauma

Immagine


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Woodstock
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Re: Simoncelli - SIC

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Ciao, Sic.


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cauz.
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Re: Simoncelli - SIC

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TIC ha scritto: Perche' non c'e' nessun comitato centrale che prende le decisioni per noi.
magari fosse cosi', in realta' di comitati centrali, giudici, censori e simili ce ne sono fin troppi.


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nino58
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Re: Simoncelli - SIC

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Era quello a cui volevo più bene.
Mi sembrava così estraniato dalla realtà che mi ha sempre fatto tenerezza.


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
Morris

Re: Simoncelli - SIC

Messaggio da leggere da Morris »

Stamattina e per tutto il giorno non ho fatto altro che pensare a Sic. Anche stasera, mentre postavo di là quello che non mi era riuscito stanotte, non facevo altro che raggelarmi con quelle tremende immagini.
Marco Simoncelli, era uno dei tanti figli della mia terra che ama i motori come nessuna e che per le corse su quel mezzo, re assoluto e perenne dell’insicurezza, sono disposti a tutto. Sic, al pari di Melandri, Dovizioso, Pasini, ecc. ti poteva capitare di vederlo nelle gare di minimoto coi capelli che non stavano nel casco, più alto dei più, scherzare e giocare come avesse dieci anni. Più degli altri, e tutti un po’ così. Come ha detto Giacomo Agostini “Era ancora un bambino”. Già, in tutto. Ma in pista ne faceva nel bene e nel male come pochi.
Era un campione, che qua da me, come dappertutto, stava sulle bocche quasi quanto Rossi. Sicuramente più amato, che odiato.
Ma questa tragedia non può che produrre nuove ombre su uno sport che m’ha fatto piangere tanto, dal lontano Bergamonti all’odierno Simoncelli. Una disciplina che è venuta nel mio intorno perché babbo, mi dicevano, in gioventù era stato un campione, eletto tale da un campione del mondo, ma che ho amato più per rispetto verso di lui che per scelta.
Si è sempre detto della sicurezza sopraggiunta, ma è difficile rendere sicuro ciò che non può esserlo. Grandi passi sono stati fatti sulle piste, e lo dice uno che da bambino fu portato a Cesenatico a vedere quei probabili pazzi, sicuramente incoscienti, correre su un circuito cittadino, fra pali della luce e tronchi, coperti con balle di paglia. Grandi passi sono stato fatti sulla moto. Ma oggi, quella elettronica, il cui costo è di gran lunga il più esoso per una scuderia, che ha reso le differenze fra i piloti assai più sfumate e che per tanti aspetti è dipinta come insostituibile (però la superbike dopo l’esperienza di un anno, nel 2012 l’abbandonerà), è il vero fattore che ha portato alla morte Marco Simoncelli. Si chiama "controllo di trazione". Già, proprio un altro segno di quel progresso che è tale solo se agisce sul possibile. E che non abbatterà mai l’impossibile. Come la morte.
Ti sia lieve la terra, Sic.


alfiso

Re: Simoncelli - SIC

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Morris ha scritto:Stamattina e per tutto il giorno non ho fatto altro che pensare a Sic. Anche stasera, mentre postavo di là quello che non mi era riuscito stanotte, non facevo altro che raggelarmi con quelle tremende immagini.
Marco Simoncelli, era uno dei tanti figli della mia terra che ama i motori come nessuna e che per le corse su quel mezzo, re assoluto e perenne dell’insicurezza, sono disposti a tutto. Sic, al pari di Melandri, Dovizioso, Pasini, ecc. ti poteva capitare di vederlo nelle gare di minimoto coi capelli che non stavano nel casco, più alto dei più, scherzare e giocare come avesse dieci anni. Più degli altri, e tutti un po’ così. Come ha detto Giacomo Agostini “Era ancora un bambino”. Già, in tutto. Ma in pista ne faceva nel bene e nel male come pochi.
Era un campione, che qua da me, come dappertutto, stava sulle bocche quasi quanto Rossi. Sicuramente più amato, che odiato.
Ma questa tragedia non può che produrre nuove ombre su uno sport che m’ha fatto piangere tanto, dal lontano Bergamonti all’odierno Simoncelli. Una disciplina che è venuta nel mio intorno perché babbo, mi dicevano, in gioventù era stato un campione, eletto tale da un campione del mondo, ma che ho amato più per rispetto verso di lui che per scelta.
Si è sempre detto della sicurezza sopraggiunta, ma è difficile rendere sicuro ciò che non può esserlo. Grandi passi sono stati fatti sulle piste, e lo dice uno che da bambino fu portato a Cesenatico a vedere quei probabili pazzi, sicuramente incoscienti, correre su un circuito cittadino, fra pali della luce e tronchi, coperti con balle di paglia. Grandi passi sono stato fatti sulla moto. Ma oggi, quella elettronica, il cui costo è di gran lunga il più esoso per una scuderia, che ha reso le differenze fra i piloti assai più sfumate e che per tanti aspetti è dipinta come insostituibile (però la superbike dopo l’esperienza di un anno, nel 2012 l’abbandonerà), è il vero fattore che ha portato alla morte Marco Simoncelli. Si chiama "controllo di trazione". Già, proprio un altro segno di quel progresso che è tale solo se agisce sul possibile. E che non abbatterà mai l’impossibile. Come la morte.
Ti sia lieve la terra, Sic.
Oggi ho guardato parecchi siti di motociclismo per cercare info su Pasolini e Saarinen, incidente che da piccolo mi scioccò parecchio. E mi sono rivisto nel mio nipotino di cinque anni che è rimasto senza parole davanti alla televisione (il suo shock, ne sono certo, è stato però più forte per la crudezza, anzi crudeltà delle immagini). Abbiamo girato canale subito e messo un canale di cartoni animati per sviare stupidamente, mentre noi adulti andavamo ad un altro televisore e su internet per aspettare una notizia impossibile da ricevere, ma mai disperare.
Ma lui aveva capito tutto come noi. Si è messo a giocare con due modellini di moto e ripeteva che adesso Simoncelli torna a vincere simulando un sorpasso di Sic alla moto di Stoner e lo osservavo col magone ben nascosto. Poi lui si gira e dice: "Ma zio, Simoncelli torna a correre vero?". Ho detto una mezza esse, ma non ce l'ho fatta e sono scappato in bagno, vergognandomi come un ladro, a piangere.
Com'è terribile lo sport! E come si fa a non amarlo con gli occhi dei bambini?
Se poi a morire è un adorabile bambino, l'amore è sconfinato, come quello per un altro Marco.
Ed il mio nipotino si chiama Marco come loro. Adoro quel nome!

Morris, sempre un'emozione leggerti.


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Deadnature
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Re: Simoncelli - SIC

Messaggio da leggere da Deadnature »

Io so che risulterò impopolare, però ho una richiesta da fare: non c'é qualcosa di profondamente sbagliato nel mio, nostro, commuoverci per la tragica morte di Simoncelli e nel liquidare distrattamente, due ore dopo, i mille morti turchi?
So che forse è una banalità, ma ha occupato il mio pomeriggio.


http://www.spazidisimpatia.wordpress.com
Spazi di simpatia, nel nome dell'amore che regna nella nostra splendida Terra
Un blog consigliato da Basso, quello giusto.

Aderii alla campagna di garbata moral suasion per cacciare Di Rocco. E infatti...
alfiso

Re: Simoncelli - SIC

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Deadnature ha scritto:Io so che risulterò impopolare, però ho una richiesta da fare: non c'é qualcosa di profondamente sbagliato nel mio, nostro, commuoverci per la tragica morte di Simoncelli e nel liquidare distrattamente, due ore dopo, i mille morti turchi?
So che forse è una banalità, ma ha occupato il mio pomeriggio.
Non credo sia banale la tua affermazione, o popolare/impopolare. Riguarda in primis i media e ciò che loro credono essere a naso più interessante.
Io ti parlo per ciò che mi riguarda; in quel Paese ci ho vissuto ed ho molti affetti là, anche se ad Istanbul ed Antalia, quindi lontano da Van.
I turchi convivono con questo spettro purtroppo. Oggi ho parlato con i miei amici e la paura della grande botta torna ciclicamente nelle loro paure.

Una tragedia della natura ed una tragedia dello sport sono due sfere diverse e non comparabili secondo quantità.
Se a morire è un poeta bambino di uno sport, con tutte le sue stupidità incoscienze e dolcezze, non si può rimanere distaccati.
Sia che sia vissuto come una tragedia collettiva di uno sport popolare o di uno sport sconosciuto ai più.
L'importante è ciò che abbiamo provato noi stessi e l'umanità che ci ha ispirato Marco, ovvero ciò che ci resta di una persona che ci lascia e che abbiamo adorato nella gestualità sportiva.
Marco rientra in quella categoria degli "eroi maledetti" (eroi di nulla in apparenza), che lo sport esalta nella loro bonaria follia e genialità sino a ieri invincibile.
E' il fascino dello sport che pare andare oltre i limiti della Terra e per questo ci fa sognare.
La natura invece la rispetti noiosamente, anche se a volte ti procura incubi.

Ps. se apri un 3d sul terremoto in Turchia ti scrivo anche qualcosa sullo strano silenzio della ns Protezione Civile (ricordiamoci le trombe su Haiti invece). Ed anche perchè la Turchia non ha chiesto nulla al ns Paese.


Strong
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Re: Simoncelli - SIC

Messaggio da leggere da Strong »

cauz. ha scritto:continuo a non capire perche' sia permesso lo svolgimento di queste competizioni.

in un certo senso la penso come te, o meglio, soprattutto quando accadono simili episodi, la penso come te.
Però poi penso che non sia giusto "proibire" ma è giusto fare in modo che ci sia più attenzione alla sicurezza piuttosto che alle
prestazioni.
L'attenzione sulla sicurezza però non deve essere limitata al fattore tecnico ma anche a quello mentale/psicologico di piloti (quando sono in pista) e dgli addetti ai lavori.

Quest'anno Simoncelli è stato pesantemente criticato da tutti i piloti per la sua troppa irruenza che, a detta di molti, stava diventando pericolosa per la sicurezza dei suoi avversari.
Lui ha dato una scrollata di spalle ed ha detto: "........sono delle femminucce".
Quando gli ho sentito dire questa cosa mi ha colpito in negativo perchè ho visto in lui molta immaturità e mi è sembrato stesse entrando in una proiezione sportiva (quella del talento vincente) senza essere in grado di gestirla. Un "cavallo imbizzarrito", ho pensato.

Purtroppo la tragedia si è consumata ed un ragazzo non c'è più, ho una mia idea sull'evitabilità dell'episodio e credo sia giusto che vengano riviste delle regole anche a livello di comportamento in pista dei piloti perchè non si può ridurre il tutto ad un rodeo solo in favore dello spettacolo vero o presunto.


i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
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GiboSimoni
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Re: Simoncelli - SIC

Messaggio da leggere da GiboSimoni »

Mi rifaccio a quanto detto da deadnature, per dire la mia e fare una piccola polemica, anche se me ne vergogno visto il momento, cui si presta pochissimo alle polemiche ma non riesco a nascondere dentro un malessere forte. Partendo dalla tragica morte di Simoncelli e non voglio nè strumentalizzarla nè altro, io sono il primo dispiaciuto, nonostante non lo conoscessi dal vivo, però quando ho saputo della sua morte, mi sono e mi sento tutt'ora triste, provando proprio qualcosa dentro al cuore come se me lo infilzassero non so se è una sensazione giusta, normale o razionale forse tutto questo è dovuto, perchè come letto in altri commenti di cordoglio da tante parti era un personaggio e sopratutto una persona semplice, una di quelle difficile da odiare e facilmente da amare anche se lo vedi solo di sfuggita in tv ogni tanto, io ho solo un'anno in meno di lui, sono un ragazzo come lo era lui, e dispiace sempre quando si spegne una vita giovane che poteva dare tanto specie dal punto di vista umano, con pochi personaggi celebri mi sono sentito così giù e lui è uno di questi, spero che ne capitino sempre meno. La piccola polemica che volevo fare e di cui un pò me ne vergogno e di cui non riesco a fare a meno di pensare è perchè partendo dal presupposto che molta gente pensa e dice, la morte è uguale per tutti e va rispettata e commemorata ugualmente e sinceramente a tutti in realtà questo non avviene? Perchè muore Marco Simoncelli, ti vedi decine e decine di link su facebook, gente per strada che ne parla ovviamente dispiaciuta, trasmissioni a destra e sinistra a ricordarlo, muore un Wouter Weylandt qualsiasi, non ti vedi tutto questo clamore, cancan, partecipazione anzi ti senti commenti come un collega del lavoro che mi disse: " ma vattene e che è gli scemi che ti dispiaci per uno che fà parte di un gruppo di dopati e falsi " ecco perchè, io sono pirla se mi dispiaccio per Weylandt, mentre un'altro pincopallino è ok anzi oserei dire "figo" se muore Simoncelli? Mi dispiace fare questi pensieri, ripeto me ne vergogno ma è così, certo molti di voi mi diranno ma fregatene, chi ragiona così è perchè il cervello non lo vuole accendere, inutile farsi sangue amaro, però siccome è la stessa gente che ragionando così non paga le tasse, frega lo stato diventando falsi invalidi e proprio oggi l'inps mi ha mandato una lettera con il quale si richiede che mia madre, invalida, su una sedia a rotelle, non vedente e non più capace di intendere e volere si debba presentare da loro a inizio Gennaio per vedere lo dico in maniera papale papale, se è una falsa invalida o meno, ecco qual'è il mio senso di disagio la mia rabbia che è venuta fuori dopo la fine tragica di Marco.
Ultima modifica di GiboSimoni il lunedì 24 ottobre 2011, 16:03, modificato 1 volta in totale.


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30 Maggio 2010 La fine di un Sogno Magnifico!

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Re: Simoncelli - SIC

Messaggio da leggere da fashiony2008 »

XGIBOSIMONI..
mi hai preceduto giusto di qualche attimo..scusate la vena polemica..lo dico ovviamente con tutto il rispetto possibile ma se simoncelli è un eroe..weylandt cos'era???un ragazzo di 27 anni che ha lasciato moglie e figlia che in comune con simoncelli aveva solo la giovane età e il tragico destino..a differenza sua pero' non aveva una moto sotto il sedere,non aveva quelle 1000 protezioni a disposizione dei motociclisti e soprattutto il suo ingaggio non era minimamente paragonabile a quello di Simoncelli..e chissà che magari qualcuno non abbia riso sotto i baffi pensando.. "un drogato o un teppista della strada in meno"....nel motociclismo invece è tutto lindo e pulito eh già un caffè e via..è proprio vero che certi sport oltre ad insegnarti ad essere più umile ti insegnano anche ad essere meno ipocrita e a analizzare le cose in modo più realistico e obiettivo rispetto a tante altre persone..


Snake
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Re: Simoncelli - SIC

Messaggio da leggere da Snake »

Simoncelli era un pilota italiano, di grande talento, molto simpatico, amato dai giovani, non c'è da sorprendersi se la sua morte ha avuto un impatto maggiore rispetto a quella del povero Wouter, solo un anno fa il povero Tomizawa moriva in un incidente terrificante, le reazioni non furono le stesse come non lo sono state per quell'altro povero ragazzo che ha perso la vita la settimana scorsa durante una gara di Indy negli Stati Uniti.

Ieri prima che un pilota è morto un ragazzo di 24 anni ricordiamocelo tutti, poi se c'è qualche idiota che strumentalizza la morte di un ciclista dandogli del dopato o altro cosa possiamo farci, la mamma degli stupidi è sempre incinta, vogliamo parlare di quel bastardo che ha scritto quella porcata su Simoncelli sul famoso sito Nonciclopedia?


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Re: Simoncelli - SIC

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ne' simoncelli ne' weylandt erano due eroi.
erano due persone che sono morte, uno in bicicletta e uno in motocicletta. entrambi prematuramente. e, se posso dire come la vedo io, per uno dei due mi spiace molto. tremendamente.

per quanto riguarda le reazioni post-mortem, rispondendo al grande gibo, ci sara' sempre lo spazio per un rilancio o un ribasso. la risposta piu' comune che sento io e': "chissenefrega se muore lo sportivo/attore/motociclista XYZ, è morto sul suo lavoro come tanti operai/precari/migranti di cui nessuno dice nulla". si fa fatica ad essere in disaccordo, ma la verita' e' che la morte NON e' uguale per tutti: un personaggio pubblico si assume forzatamente anche una morte pubblica, con delle reazioni pubbliche. che siano di dolore o meno.


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Re: Simoncelli - SIC

Messaggio da leggere da nino58 »

Deadnature ha scritto:Io so che risulterò impopolare, però ho una richiesta da fare: non c'é qualcosa di profondamente sbagliato nel mio, nostro, commuoverci per la tragica morte di Simoncelli e nel liquidare distrattamente, due ore dopo, i mille morti turchi?
So che forse è una banalità, ma ha occupato il mio pomeriggio.
Sai cos'è ?
Quando muore uno che conosci e che, comunque, ti è entrato nel cuore non è uguale a quando muoiono persone che non hai mai visto e verso cui puoi anche nutrire la più sincera e non pelosa pietà ma che non hai mai visto.
Non è sbagliato o giusto, è naturale.


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robby
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Re: Simoncelli - SIC

Messaggio da leggere da robby »

Domenica arrivo a casa dei miei suoceri per il mio giro in bici, Elena è già a casa col piccolo e mi attende sull’uscio.

Faccio una doccetta veloce, mi cambio, accendiamo la tv con mio cognato per vedere com’è andata la gara di moto GP e la prima cosa che vediamo è l’immagine dell’incidente.

Capisco immediatamente quello che è successo e mi viene la pelle d’oca, stento a crederci e nella mia testa cominciano a frullarmi i miei mille perché.

Ancora adesso se ripenso a come è finita la sua avventura su questa terra mi viene tristezza, i poveri genitori, la povera fidanzata giovanissima (ha l’età della mia Elena) con la quale Sic aveva appena comprato casa.

Lui non ha nemmeno capito di morire, giù dalla moto lui era già da un’altra parte…avrà pensato “Diobò che botta, vabbeh dai smettetela di piangere che non è successo niente…ci rivedremo”

Ciao Sic, buone sgommate tra le nuvole. Riposa in pace


"Vai Marco, o salti tu, o salta lui...è saltato lui"
Marco Pantani, Montecampione 1998

Monsieur Kobram
alfiso

Re: Simoncelli - SIC

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GiboSimoni ha scritto:La piccola polemica che volevo fare e di cui un pò me ne vergogno e di cui non riesco a fare a meno di pensare è perchè partendo dal presupposto che molta gente pensa e dice, la morte è uguale per tutti e va rispettata e commemorata ugualmente e sinceramente a tutti in realtà questo non avviene? Perchè muore Marco Simoncelli, ti vedi decine e decine di link su facebook, gente per strada che ne parla ovviamente dispiaciuta, trasmissioni a destra e sinistra a ricordarlo, muore un Wouter Weylandt qualsiasi, non ti vedi tutto questo clamore, cancan, partecipazione anzi ti senti commenti come un collega del lavoro che mi disse: " ma vattene e che è gli scemi che ti dispiaci per uno che fà parte di un gruppo di dopati e falsi " ecco perchè, io sono pirla se mi dispiaccio per Weylandt, mentre un'altro pincopallino è ok anzi oserei dire "figo" se muore Simoncelli? Mi dispiace fare questi pensieri, ripeto me ne vergogno ma è così, certo molti di voi mi diranno ma fregatene, chi ragiona così è perchè il cervello non lo vuole accendere, inutile farsi sangue amaro, però siccome è la stessa gente che ragionando così non paga le tasse, frega lo stato diventando falsi invalidi e proprio oggi l'inps mi ha mandato una lettera con il quale si richiede che mia madre, invalida, su una sedia a rotelle, non vedente e non più capace di intendere e volere si debba presentare da loro a inizio Gennaio per vedere lo dico in maniera papale papale, se è una falsa invalida o meno, ecco qual'è il mio senso di disagio la mia rabbia che è venuta fuori dopo la fine tragica di Marco.
Gibo ti chiedo scusa se copincollo questo tuo pezzo per farlo diventare un 3D apposito sulla vita di tutti i giorni e la politica.
Non concordo (ma poco conta) con la tua delusione per la miseria umana, però quanto è bello, politico e umano il tuo sdegno finale.
Hai la mia più totale ammirazione. Ho letto altre tue storie nel passato e mi sono fatto di te l'idea di una gran bella persona positiva.
Ho la sensazione che io e te non si abbia le medesime idee politiche (e pure questo poco conta), ma sono felice di avere te come mio concittadino.


Io ho definito Simoncelli "eroe maledetto", ovvero l'ho attribuito ad una categoria letteraria ben definita nella storia sportiva ma anche artistica, cinematografica e nella cultura in generale che raccoglie le storie di personaggi sempre al limite, amati od odiati alla follia, folli e geniali.
E a questi personaggi spesso è la morte che contribuisce maledettamente a darne l'ultima pennellata del ritratto.
Quindi ciò che ho scritto nulla a che fare con un eroismo civile o sociale.
Weylandt appartiene suo malgrado agli eroi umili e per qualche cretino che lo possa aver bollato come uno di quei cretini dopati, vorrei ricordarti l'omaggio della nobile gente di Toscana nel giorno della tappa di Livorno, che lo trasformò in un suo figlio a cui rendere omaggio.
Lo dico da contrario alla partenza alla processione ciclistica funeraria. Volevo il silenzio assoluto. Dovetti cambiare umilmente idea nel mio piccolo.
E quanti sport massacrati dai media (ce n'è uno solo in verità, non considero pesi e lotta) avrebbero potuto contare su un omaggio di quel genere?
Preferisco vedere il bicchiere mezzo pieno.
Infine non mi sembra corretto interpretare chi è più eroe con una analisi materialista sui guadagni come forse Cauz ha abbozzato.
A smentire questa ipotesi c'è la storia di Ago Di Bartolomei, celebrato calciatore che si suicidò, si disse, per un problema economico che lui viziato calciatore aveva generato incapace di vivere nel mondo quotidiano per ignoranza di tuttociò che non era calcio. La cattiveria e l'infamità non ha limiti nelle persone con la coscienza sporca.
In realtà il suo patrimonio era ampiamente superiore al buco creato e la tragedia avvenne perchè era stato tradito dalle persone di cui si fidava, da ex amici ed era incapace di confessarne il malessere alla moglie. Per lui la parola era quanto di più prezioso vi fosse, non il denaro.
E lo sport era la metafora di tutto questo. Finita l'attività sportiva doveva accettare la giungla della vita e non fu capace di ammettere di essere in difficoltà in quel mondo.
Gli eroi sono coloro che riescono a comunicare umanità nella giungla ed a smuovere qualcosa nei nostri cuori.
Se dopo una settimana di lavoro, ti guardi una gara di motoGP per vedere un brillante e simpatico folle che si amare da impazzire, ci sarà pure un motivo.
Non mi pare poco.
robby ha scritto: Lui non ha nemmeno capito di morire, giù dalla moto lui era già da un’altra parte…avrà pensato “Diobò che botta, vabbeh dai smettetela di piangere che non è successo niente…ci rivedremo”
Ciao Sic, buone sgommate tra le nuvole. Riposa in pace
Bellissimo Robby, ne sono convinto anch'io.
A Roma stamattina è arrivata solo la sua salma, ricevuta dall'altra salma di Petrucci.
Il suo spirito era già alla "cava" a scorazzare.

Ps. Poi io continuo ad amare di più il ciclismo ed i suoi splendidi attori (molto meno i suoi registi).
Però invidio la Romagna per i suoi ovuli e spermatozoi folli e geniali (Pantani, Simoncelli, Rossi, ecc.)


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Re: Simoncelli - SIC

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Un ultimo saluto durante i funerali. Mi sarebbe piaciuto venirti a salutare di persona come feci con il tuo omonimo di Cesenatico…anche lui andava su due ruote ma i cavalli motore non li aveva nel telaio ma nelle gambe.

Sicuramente in questi giorni sarai stato alla cava a fare le tue belle sgommate, ora sarai li appollaiato sulla tua moto a capire una volta di più quanto la gente ti vuole bene.

p.s…nota personale…era dai tempi della scomparsa di Panta che non rimanevo così profondamente toccato dalla scomparsa di uno sportivo. Porco cane che scherzo che hai fatto a tutti Marco.

Ciao, che la terra ti sia lieve


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Re: Simoncelli - SIC

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Una vera disdetta: la morte di un giovane allegro, semplice, dotato di una carica di simpatia molto naturale. Un ragazzo che mi sarebbe veramente piaciuto avere come figlio.

Ora, a funerali compiuti, ed esaurita la carica emotiva veicolata anche dai mezzi di comunicazione e dalla rete, per lo più a ragione e con sincera commozione, ma spesso con qualche ipocrisia di troppo, è triste pensare che la memoria del campioncino romagnolo andrà a spegnersi (purtroppo) in tempi piuttosto brevi. Rimarrà di certo nella memoria degli appassionati; un po' come succede nel nostro campo, fatte le debite proporzioni anche temporali, per il ricordo di Monseré. Erano giovani, avevano vinto, ma non erano ancora al "top".
Comunque, se c'è qualcosa di realmente apprezzabile nella overdose di contenuti più che altro visivi di questi giorni, mi pare da sottolineare il comportamento della famiglia, di una compostezza e autenticità del tutto estranea a quei fenomeni di spettacolarizzazione del dolore a cui i nostri media ci hanno tristemente abituati.

Nel contempo, sento che in qualche modo debba essere fatta pure un'altra considerazione: pare solo a me che Marco quest'anno fosse diventato un po' "pericoloso"? Quante volte era caduto e quante volte aveva coinvolto anche altri nelle sue cadute?
Intendiamoci, capisco pure il perché. Marco si sentiva dotato di talento alla pari degli altri: difettava solo di esperienza, per il raggiungimento della quale stava cercando impazientemente di bruciare le tappe. E da ragazzo intelligente, stava cominciando a capire che "se non si prende la bandiera a schiaffi" di strada nelle classifiche se ne fa poca. Beffarda anche l'evenienza che l'ultima caduta fosse, almeno in partenza, una tra quelle più ordinarie, con esito nel 99% dei casi innocuo, e probabilmente non dovuta unicamente a voglia di strafare.
Ciò non toglie che cadere spesso comporta ovviamente un aumento delle probabilità che qualcosa vada storto.
E che forse i peraltro antipaticissimi spagnoli avessero un barlume di ragione nel criticarlo e metterlo in guardia...


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Ringrazio la mia mamma per avermi fatto studiare da ciclista
Fiammingo
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Re: Simoncelli - SIC

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Io mi sono posto un dobbio che forse parra stupido a molti:
Il fatto che avesse quella testata di capelli, non influisce sulla stabilita del casco? (Posto che in questo caso se e' stato colpito sul collo non sarebbe cambiato nulla)
Pero voglio dire, un casco bello "attillato" lui non poteva metterselo, i capelli facevano comunque uno spessore "scivoloso" secondo me.
Poi comunqu non mi spiego come sia potuto passare il cinghietto dal mento se ben stretto...o si e' strappato?


Venus
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Re: Simoncelli - SIC

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Fiammingo ha scritto:Io mi sono posto un dobbio che forse parra stupido a molti:
Il fatto che avesse quella testata di capelli, non influisce sulla stabilita del casco? (Posto che in questo caso se e' stato colpito sul collo non sarebbe cambiato nulla)
Pero voglio dire, un casco bello "attillato" lui non poteva metterselo, i capelli facevano comunque uno spessore "scivoloso" secondo me.
Poi comunqu non mi spiego come sia potuto passare il cinghietto dal mento se ben stretto...o si e' strappato?
A riguardo ho letto un articolo dove, in attesa dei risultati dell'autopsia, era ipotizzato che il colpo di grazia era stato inferto dalla carena della moto, che impigliandosi nel laccio del casco, abbia causato una trazione così violenta da rompere il gancio stesso e causare un acceleraione sulle vertebre cervicali simili ad un colpo di frusta violentissimo. Ovviamente queste sono solo ipotesi.
Avendo provato caschi da corsa, mi risulta difficile pensare che i capelli abbiano influenzato sulla tenuta. Sono veramente aderenti. Rispetto ai caschi normali vi è la differenza tra come indossare un paio di scarpe da tennis e gli scarponi da sci.


Snake
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Re: Simoncelli - SIC

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Fiammingo ha scritto:Io mi sono posto un dobbio che forse parra stupido a molti:
Poi comunqu non mi spiego come sia potuto passare il cinghietto dal mento se ben stretto...o si e' strappato?
Il laccio del casco è fatto in modo che in caso di impatti violenti si rompa altrimenti non si stacca solo il casco ma pure la testa...


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