Anch'io a vent'anni lo sono stato, anche se magari, più che il filone di Bakunin, mi interessava l'aspetto libertario-anti burocratico di Trotsky. Però poi tanti anni sono passati da allora e mi sono reso conto che il mondo è troppo vasto e complesso per essere retto da regole che "non esistono". Diverso è non rispettare certe leggi che reputiamo ingiuste, ad es. l'obiezione di coscienza al servizio militare (prima della legge "ad hoc"), accettando però di subirne le conseguenze. Il caso opposto è rappresentato dai medici degli ospedali pubblici che affermano di voler andare contro la legge sull'aborto, senza peraltro dimettersi dal servizio. O, peggio ancora, quello dei farmacisti che si rifiutano di vendere la pillola del giorno dopo.cauz. ha scritto: mi pare che rispetto all'anarchia tu per primo abbia una chiusura aprioristica, quindi non so nemmeno quanto senso abbia parlarne. se invece ne vogliamo parlare, ben venga, apriamo un thread apposta e discutiamone. sono anarchico da quando avevo 20 anni, non ho certo nulla di cui vergognarmi.
Anarchia
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Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."