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Re: Fabrizio De André

Inviato: sabato 31 marzo 2012, 14:13
da lemond
Sono ammirato dalla tua conoscenza musicale, ma io, che sono "sordo",devo accontentarmi delle parole.

P.S.

Creuza de mar, però mi piace, anche se non saprei dire perché. :uhm: :dubbio:

Re: Fabrizio De André

Inviato: domenica 1 aprile 2012, 8:42
da lemond
"Il sogno di Maria" è la canzone più oscura dell'album, forse proprio perché si parla di un sogno. ;) Ad es. che significa "contare le vertebre" ? Parlando di questa canzone, molto prima di scriverla, Fabrizio ebbe a dire: "I teologi hanno derubato Maria dell'eros, avendola condannata alla verginità. E allora, restituiamole il "maltolto" : è una ragazza costretta a sposare un uomo molto vecchio, un giorno incontra un individuo misterioso, giovane e forse bello e si fa mettere incinta, credendolo un angelo." Probabilmente, poi, ha cambiato idea. :-(


Re: Fabrizio De André

Inviato: lunedì 2 aprile 2012, 12:45
da lemond
In "Ave Maria" non c'è nessun riferimento ai Vangeli (apocrifi o no); la canzone è solo un inno alla maternità, perché per De André il mondo della donna è sempre apparso come il mondo del sacrificio, che comincia, appunto, da questo stato. Sicuramente, dice lui, una "malattia" sconosciuta al maschio, che dura, nella sua fase acuta, per nove mesi e poi si protrae, mi pare di aver capito, per tutta la vita. :-)


Re: Fabrizio De André

Inviato: martedì 3 aprile 2012, 9:33
da lemond
Dopo la natività, c'è un salto di ... si passa infatti alla passione/morte di Gesù e si comincia dall'incontro di Maria con il falegname che sta costruendo la croce per suo figlio. :-(
Ivi si sviluppa un dialogo molto umano dove trova spazio anche una dichiarazione di principio contro la guerra: la via della diserzione.


Re: Fabrizio De André

Inviato: mercoledì 4 aprile 2012, 8:21
da lemond
Gesù non è solo nella scena culminante della Passione, c'è il dolore umano con tutte le sue sfumature: i padri straziati dei bambini uccisi dalla persecuzione di Erode, le donne del popolo che si lasciano andare ai lamenti, le madri dei ladroni a cui non è concessa la consolazione di sapere che i loro figli risorgeranno e infine il pianto di Maria che, prima che "madre di dio", è Madre. :grr:


Re: Fabrizio De André

Inviato: giovedì 5 aprile 2012, 10:04
da lemond
Ricopio il messaggio di ieri, perché in effetti mancava la canzone "Tre Madri", insieme alla'all'atra che c'era: "Via della croce". Pardon




Gesù non è solo nella scena culminante della Passione, c'è il dolore umano con tutte le sue sfumature: i padri straziati dei bambini uccisi dalla persecuzione di Erode, le donne del popolo che si lasciano andare ai lamenti, le madri dei ladroni a cui non è concessa la consolazione di sapere che i loro figli risorgeranno e infine il pianto di Maria che, prima che "madre di dio", è Madre.


Re: Fabrizio De André

Inviato: venerdì 6 aprile 2012, 11:15
da lemond
Con il "Testamento di Tito" De André abbandona i testi del nuovo testamento e fa un salto nel vecchio, più precisamente ai dieci comandamenti ricevuti da Mosè (Esodo, 20). E' una canzone di forte impatto sociale che colpì subito per la sua originalità, nel senso che dà un'idea di come potrebbero cambiare le leggi se fossero scritte da chi il potere non ce l'à. E' un'altra delle canzoni scritte con il cuore, senza paura di apparire retorico, ed è riuscito a cantarla fino alla fine, senza stanchezza ... mai. ;)


Re: Fabrizio De André

Inviato: venerdì 6 aprile 2012, 11:54
da Alanford
lemond ha scritto:Con il "Testamento di Tito" De André abbandona i testi del nuovo testamento e fa un salto nel vecchio, più precisamente ai dieci comandamenti ricevuti da Mosè (Esodo, 20). E' una canzone di forte impatto sociale che colpì subito per la sua originalità, nel senso che dà un'idea di come potrebbero cambiare le leggi se fossero scritte da chi il potere non ce l'à. E' un'altra delle canzoni scritte con il cuore, senza paura di apparire retorico, ed è riuscito a cantarla fino alla fine, senza stanchezza ... mai. ;)

Che emozione quando ascoltai per la prima volta questo LP...uno dei miei preferiti insieme a "Non al denaro, non all'amore né al cielo" !
Il "Testamento di Tito", nella sua semplicità, è un capolavoro...ti riempie il cuore e ti colpisce allo stomaco.

...Ma adesso che viene la sera ed il buio
mi toglie il dolore dagli occhi
e scivola il sole al di là delle dune
a violentare altre notti
...

Devo dire che questi post di lemond li leggo sempre volentieri e mi inducono con piacere, ad ascoltare album, che non riprendevo da un po' di tempo. :clap:

Re: Fabrizio De André

Inviato: venerdì 6 aprile 2012, 13:16
da lemond
Alanford ha scritto: Devo dire che questi post di lemond li leggo sempre volentieri e mi inducono con piacere, ad ascoltare album, che non riprendevo da un po' di tempo. :clap:
Grazie ed è la stessa cosa che accade a me. :cincin:

Re: Fabrizio De André

Inviato: sabato 7 aprile 2012, 10:58
da lemond
Il "Laudate Dominum" che diventa "Laudate hominem" racchiude l'essenza di tutto l'album. Un primo passaggio racconta che il potere uccise un uomo, poi lo chiamò *dio* e in suo nome uccise altri uomini. Il secondo passaggio può essere visto come una sorta di supplica ad abbracciare una fede centrata sul perdono. Il terzo ed ultimo passaggio parla di colui che cercò di imitare dio senza riuscirci, perché troppo uomo, ma fu comunque perdonato (perché secondo Fabrizio e il Corano: dio è misericordioso). Il ritornello finale ribadisce il concetto cui tiene De André, che vuole pensare Gesù come figlio dell'uomo. In chiusura, le parole del Nostro: "Il cattolicesimo, inteso come fondazione della Chiesa, ha rovinato tutto." (Nota mia: ma senza la Chiesa, il cattolicesimo non esisterebbe)


Re: Fabrizio De André

Inviato: domenica 8 aprile 2012, 8:49
da lemond
Nel 1971 Fabrizio De André parla di "Spoon River" : "L'ò letto da ragazzo e mi era piaciuto, anche se non sapevo perché, poi mi è capitato di rileggerlo e mi sono reso conto che non era invecchiato per niente. Soprattutto mi ha colpito il fatto che nella vita si è costretti talvolta a non essere sinceri, nella morte invece i personaggi dell'antologia si esprimono con sincerità, perché non hanno più da aspettarsi niente e così parlano ... come da vivi non sono mai stati capaci di fare."
E allora cominciamo.


Re: Fabrizio De André

Inviato: lunedì 9 aprile 2012, 9:25
da lemond
In questa canzone, colpice il modo in cui De André riesce a rendere più intensi alcuni passaggi poetici espressi da Lee Masters. Si confronti "La mia lingua non poteva esprimere ciò che mi si agitava dentro (traduzione letterale) con i versi di Fabrizio ... Oppure "e il villaggio mi prese per scemo", con ...


Re: Fabrizio De André

Inviato: martedì 10 aprile 2012, 13:54
da lemond
Probabilmente la canzone più famosa dell'album, soprattutto grazie alla'arrangiamento della PFM durante il celeberrimo tour insieme. Prendersela con un uomo basso di statura è una cosa piuttosto antipatica, tanto più che certi scienziati sostengono che simile statura produce una più intensa quantità di sangue al cervello e, di conseguenza, una maggiore prontezza di riflessi. In questo caso però, il giudice è una persona tronfia di sé stessa e particolarmente vendicativa e allora non si tratta più di piccola statura fisica, ma ... (come in qualcuno che noi italiani conosciamo da decenni) morale. :(


Re: Fabrizio De André

Inviato: mercoledì 11 aprile 2012, 9:05
da lemond
Nella prima strofa c'è già una sintesi del tutto: "mai più mi chinai e nemmeno su un fiore", ovviamente per pregare, "più non arrossii nel rubare l'amore", richiamo all'amore libero che traduce l'accusa di libertinaggio citata contro il blasfemo di Lee Masters. Da parte sua il "povero" accusa dio di aver ingannato l'uomo e sono queste accuse, inaccettabili dalla società, a determinare la condanna a morte per colui che le muove.


Re: Fabrizio De André

Inviato: mercoledì 11 aprile 2012, 12:59
da pacho
povero De Andrè, che glie' tocca sopportà.


Re: Fabrizio De André

Inviato: giovedì 12 aprile 2012, 9:09
da lemond
In "Un malato di cuore" c'è da notare come il soggetto passi dalla condizione di persona come gli altri, che sogna, all'altra di andicappato. Anche questa è una canzone sull' "invidia" e sulla "vendetta", ma in questo caso contro la malattia e non "versus" gli altri.


Re: Fabrizio De André

Inviato: venerdì 13 aprile 2012, 9:18
da lemond
Contrariamente al Giudice, cresciuto nell'invidia e nella sete di rivalsa, il Medico parte con le migliori intenzioni, ma la realtà sociale ... :-( Interessante il valore simbolico dei fiori di neve.


Re: Fabrizio De André

Inviato: venerdì 13 aprile 2012, 19:46
da cauz.
pacho ha scritto:
certo che il tracollo degli assalti frontali, nati tra le migliori promesse della scena posse romana e passati per un disco seminale per l'hip-hop (e oltre) italiano come "conflitto" e finiti oggi a fare roba del genere, sarebbe argomento degno di un thread apposta. :(

Re: Fabrizio De André

Inviato: sabato 14 aprile 2012, 8:42
da lemond
"Un chimico" è una canzone dedicata alla scienza ed alla sua incapacità di risolvere ... (però, dico io, se si pensa ai secoli "bui" :dubbio: ). Ad affascinare De André fu molto probabilmente l'idea del paragone tra la miscelazione dei liquidi/solidi e quella fra uomo e donna. Possibile avere un risultato prevedibile nella prima, mentre nella seconda ... :dubbio: :dubbio: :dubbio:


Re: Fabrizio De André

Inviato: domenica 15 aprile 2012, 8:31
da lemond
Il suonatore Jones è Fabrizio stesso o, se si vuole, la proiezione che lui vede di sé e cioè colui che offre la faccia al vento, la gola al vino e mai un pensiero "Non al denaro, non all'amore, nè al cielo". Non esiste in questa canzone l'egoismo vendicativo delle altre, bensì un picaro romantico, che suona perché gli altri hanno il piacere di ascoltarlo: uno che non vuole, né sa, occuparsi di cose pratiche, che vive in un mondo tutto suo, dal quale è difficile uscire.


Re: Fabrizio De André

Inviato: lunedì 16 aprile 2012, 11:04
da lemond
Dopo "Non al ..." De André impiegò due anni per realizzare "Storie di un impiegato e di una bomba". Lui era stato sempre attratto dall'anarchismo che, a parer suo fra le ideologie, era la più onesta in quanto gli anarchici hanno sempre pagato di persona. Fabrizio voleva comporre un ritratto politico ed umano, ma fra quelli che collaboravano con lui non c'era nessuno che aveva vissuto nel movimento nero e rosso e l'album fu, alla fine, criticato da sinistra, per essere troppo moderato e da destra per ... E c'è da aggiungere che in un'intervista del 1973 Fabrizio stesso espresse un certo disappunto: "Ne sono insodisfatto. L'avevo immaginato diverso, ma poi la realizzazione, mi ha un po' deluso".


Re: Fabrizio De André

Inviato: giovedì 19 aprile 2012, 9:17
da lemond
Nel flusso della storia che si vuol raccontare, questa è la canzone cantata dagli studenti in rivolta che l'impiegato ascolta e che innesca la sua riflessione. L'originale è di Dominique Grange, militante sindacale, che ha avuto una partecipazione attiva agli eventi del maggio francese e si intitola "Chacun de vous ste concerné".



P.S.

C'è un errore di pronuncia, chissà chi lo sa? :)

Re: Fabrizio De André

Inviato: giovedì 19 aprile 2012, 18:28
da cancel58
Admin ha scritto:in ogni caso una delle band di riferimento in Italia, e ri-incrociò nel 1979 la sua strada con quella di De Andrè per una tournée rimasta celeberrima e che ha cambiato per sempre il modo di "porgere" la musica d'autore al grande pubblico, con un'impostazione rock che poteva riempire anche gli stadi (vedi quel che facevano quasi contemporaneamente Dalla&De Gregori con Banana Republic).
Indimenticabile quel concerto alla Fiera del Mare di Genova ( ma non al Palasport, era il padiglione S) in una fredda sera di gennaio dell'80.....
Ovviamente presi l'album doppio, che conservo a distanza di più di trent'anni.
Ricordo anche che l'esibizione di De Andrè e PFM era preceduta da quella di un giovane David Riondino, allora sconosciuto ai più.
Cantava - tra le altre- una simpatica canzone ( "Ci ho un rapporto") e presi anche l'album ( conservo anche quello!)

Re: Fabrizio De André

Inviato: venerdì 20 aprile 2012, 8:36
da lemond
Perché (pensa l'impiegato) i ragazzi del maggio riscihavano la strada? Non certo solo per amore del rischio, ma pe un senso che è forse quello di non voler più sopportare e allora vorrebbe unirsi a loro, ma larealtà nella quale vive lo ha condizionato in maniera irreversibile e l'unico modo che vede è quello di agire da solo.


Re: Fabrizio De André

Inviato: sabato 21 aprile 2012, 9:35
da lemond
Il primo sogno che l'impiegato fa è quello di un ballo mascherato a cui partecipano i miti e le realtà che hanno condizionato la sua vita. Non mancano il padre e la madre e sono presentati secondo un "cliché" tipico della nostra cultura. Alla fine del sogno, c'è la catarsi totale. ;)


Re: Fabrizio De André

Inviato: domenica 22 aprile 2012, 8:55
da lemond
Il sogno continua, ma ora è davanti al giudice che lo ringrazia per aver eliminato vecchi residui che davano fastidio al Potere. Il giudice lo informa altresì che il suo gesto non è altro che la ricerca di potere-personale e quindi può ben essere accolto tra coloro che dispongono dell'altrui libertà. Violenza genera violenza e di solito, porta all'ascesa di un Potere-autoritario. :grr:


Re: Fabrizio De André

Inviato: lunedì 23 aprile 2012, 9:47
da lemond
L'impiegato si rende conto di aver *dovuto* prendere il posto del padre, di essere solo uno strumento per il rinnovamento del Potere e allora si comporta da anarchico e manda tutti "a quel paese".


Re: Fabrizio De André

Inviato: mercoledì 25 aprile 2012, 10:50
da lemond
Al rientro dal sogno, l'impiegato ha le idee molto più chiare e sa come sfogare la rabbia: costruirà una bomba e la lancerà contro il Potere! Mentre la prepara si sente, finalmente, importante, al centro del mondo, perché sa che la bomba restituirà un po' di terrore a chi lo ha sempre seminato. Ma alla fine si scopre che anche questo era tutto un sogno e che, se e quando dovesse vincere la violenza ... staremmo tutti peggio. :grr:


Re: Fabrizio De André

Inviato: giovedì 26 aprile 2012, 8:19
da lemond
L'impiegato si immagina la sua donna aggredita dai giornalisti e lui la prega di non cedere troppo resto, di non gettare un "amore così lungo". Forse l'impiegato avrebbe voluto un rapporto più ribelle, più fuori dagli schemi in modo che la stampa si sarebbe potuta stupire che un umile impiegato avesse potuto avere una donna non comune. Ma si rende conto che la realtà è altra e, al solito, è il Potere che ci cambia e non il contrario. :-(


Re: Fabrizio De André

Inviato: venerdì 27 aprile 2012, 10:24
da lemond
Nell'ultima canzone, solo nell'ultima, l'impiegato si rende conto che una protesta individuale ha poca/nessuna possibilita di intaccare il Potere. Forse bisogna fare come gli studenti del Maggio: una rivolta di massa di persone spinte dagli stessi bisogni, l'individualismo ribelle è sterile.


Re: Fabrizio De André

Inviato: sabato 28 aprile 2012, 8:34
da lemond
Dopo "Storie di un impiegato", Fabrizio abbandona il passo dei "concept album" perché, come ammette lui stesso, è in crisi creativa e, come fan tutti, raccolse canzoni già scritte da lui o da altri in un nuovo L.P. Ne riporto "una per tutte".


Re: Fabrizio De André

Inviato: domenica 29 aprile 2012, 8:24
da lemond
Volume 8 del 1975 è l'ottavo album registrato in studio da F.D.A. ed è il frutto, almeno in parte, della collaborazione con Francesco De Gregori. E' un album più intimista e forse un po' piu oscuro, ma contiene alcune canzoni che resteranno nel repertorio del Nostro fino alla fine, come questa.


Re: Fabrizio De André

Inviato: domenica 29 aprile 2012, 14:37
da Admin
lemond ha scritto:Dopo "Storie di un impiegato", Fabrizio abbandona il passo dei "concept album" perché, come ammette lui stesso, è in crisi creativa e, come fan tutti, raccolse canzoni già scritte da lui o da altri in un nuovo L.P. Ne riporto "una per tutte".


Non avevo dubbi che, dovendo sceglierne una, avresti optato proprio per questa :D

Spassosissima, tra l'altro. :cincin:

Re: Fabrizio De André

Inviato: lunedì 30 aprile 2012, 8:47
da lemond
Fabrizio ha scritto questa canzone durante un'unica notte, mentre era in preda all'alcol e con una arrabbiatura tremenda. La canzone comincia proprio con il riferimento alla sua "droga" di quel tempo: la nuvola rossa! Poi prosegue con quella che per lo stesso De André è la politica, con maggiori riferimenti a George Jackson (bastonato a sangue e morto in prigione) che non a K. Marx (solo un ideologo).


Re: Fabrizio De André

Inviato: giovedì 3 maggio 2012, 8:21
da lemond
Con Rimini comincia la collaborazione con Massimo Bubola ed anche se l'album nacque senza un filo conduttore, in corso d'opera i due cantautori trovarono un percorso comune. Il tema principe è la piccola borghesia e il suo tentativo di assomigliare alla Borghesia, quella che era stata capace di superare, quasi indenne, il Sessantotto.


Re: Fabrizio De André

Inviato: sabato 5 maggio 2012, 7:54
da lemond
"Andrea" è una canzone contro la guerra, ma soprattutto contro il moralismo che avversa gli omosessuali. Ed infatti Fabrizio in un concerto, al momento dei bis, la presentò così: " La dedichiamao a quelli che Platone molto poeticamente chiamava i figli della luna e che invece noi insistiamo a chiamare, con una strana forma di compiacimento, *diversi* e ci fa piacere cantare questa canzone anche a dimostrazione che, almeno in Europa, ognuno può essere semplicemente sé stesso, senza bisogno di vergtognarsene!"


Re: Fabrizio De André

Inviato: sabato 5 maggio 2012, 8:12
da lemond
Il testo di "Clamori" non è di Franco, però i Sufi sono stati da sempre al centro del suo pensiero, anche se (o forse proprio perché) sono stati messi al bando da parte del potere islamico, che vede solo il senso dell'organizzazione sociale e la legge. I Sufi invece rappresentano le frange iniziatiche e cercano una comunione totale con dio, anche grazie alla musica o alla danza. I loro testi sono ... da meditare. ;)


Re: Fabrizio De André

Inviato: domenica 6 maggio 2012, 11:16
da lemond
Nell'autunno del 1980 uscì un 45 giri scritto con Bubola. In esso c'è la prima canzone dopo il sequestro. Era stata commissionata dalla Rai per la sigla della trasmissione "Dietro il processo"


Re: Fabrizio De André

Inviato: lunedì 7 maggio 2012, 1:07
da Arme
lemond ha scritto:Io non ho una canzone preferita, bensì l'album "La buona novella".
tu sei assai OK lemond

Re: Fabrizio De André

Inviato: lunedì 7 maggio 2012, 1:14
da Arme
bandana_gialla ha scritto:
lemond ha scritto:Il primo disco in assoluto di Fabrizio fu "Nuvole barocche" del 1961, ma lui non l'à mai voluta considerare "roba sua", perché è molto lontana dal suo modo di ... e poi il tema dell'amore libero sarà ripreso in altre canzoni, a parere dell'autore, migliori anche nel suo "primo periodo". Stesso discorso può essere fatto per "E fu la notte" e quindi diciamo che l'opera di De André comincia con:

Si trova "nuvole barocche" da qualche parte, mi piacerebbe capire perche ne avesse preso le distanze!
come per "e fu la notte"le considera peccati di gioventù: canzoni banali che seguivano la moda dell'epoca (spopolavano le canzoni sdolcinate di sanremo...) erano scritte semplicemente scimmiottando lo stile di altri...

Re: Fabrizio De André

Inviato: martedì 8 maggio 2012, 7:51
da lemond
Il rapimento del 1979 ce lo facciamo raccontare dallo stesso De André: "Fu un momento di grande emozione. Mentirei se dicessi che lo vorrei passare di nuovo, però, mi si passi il paradosso, lo augurerei (se va a finire bene come il mio) ad un sacco di gente, perché un'esperiemza del genere aiuta a riscoprire i valori fondamentali della vita." Le riflessioni sui rapitori fecero maturare in lui l'idea che fra sardi e indiani d'America ci fossero molte cose in comune.


Re: Fabrizio De André

Inviato: giovedì 10 maggio 2012, 8:30
da lemond
Il "Canto del servo pastore" è dedicato alla Sardegna, anche se il rapporto intimo con la natura è uno dei tratti che accomuna le due culture. Il testo è altamente poetico e ci narra la figura dell'ultimo che canta la sua condizione, senza piangersi addosso, anche se sa bene che non ci sarà mai un risveglio da questa vita che dovrà finire, così come è cominciata. :x


Re: Fabrizio De André

Inviato: sabato 12 maggio 2012, 9:56
da lemond
Il fiume Sand Creek si riferisce ad un piccolo episodio della guerra indiana, quando un certo colonnello Chivington, con un manipolo di ubriachoni, trucidò un intiero villaggio, popolato solo da donne e bambini. Era il 29 novembre 1864 e il film Soldato Blu è solo in parte ispirato a questa vicenda, una fra le più truci e vergognose dell'umanità. Nel film non viene detto infatti che gli indiani (uso il maschile ma ...) attaccati cercavano la pace e si erano raccolti in quel campo, vicino al fiume, pensando di essere sotto la protezione dei soldati di Fort Lyon. I pochi indiani di oggi sono la testimonianza vivente degli orrori del passato, ma senza rancori, semplicemnete non riescono a comprendere il ... PERCHE' !




Re: Fabrizio De André

Inviato: lunedì 14 maggio 2012, 8:27
da lemond
Dopo il mondo degli indiani, si torna in Sardegna con un omaggio religioso molto suggestivo. La canzone ha come prima voce Mark Harris in virtù delle sue qualità come cantante e per la padronanza della lingua (è americano, ma con moglie oristanese). Il titolo originale della laude, forse una delle più polari della Sardegna, è "deus ti salvet Maria".


Re: Fabrizio De André

Inviato: mercoledì 16 maggio 2012, 12:48
da lemond
L'Hotel Supramonte è il luogo di meno di quattro metri quadrati in cui F. De André e D. Ghezzi sono stati tenuti per quattro mesi. In più di un'occasione Fabrizio confessò che senza Dori non ce l'avrebbe mai fatta e quindi la canzone ha una doppia chiave: rapimento e rapimento d'amore. ;)


Re: Fabrizio De André

Inviato: venerdì 18 maggio 2012, 10:35
da lemond
Quando uscì nel 1984, Creuza de mà fu riconosciuto subito come un capolavoro della musica etnica. Ebbe rapida diffusione anche all'estero. In Italia ha fatto incetta di tutti i premi possibili. C'è da aggiungere che in partenza la sfida era stata notevole, perché la discontinuità con il passato recente era forte e i discografici si erano messi "le mani nei capelli" quando avevano scoperto che neanche i genovesi la capivano. :x


Re: Fabrizio De André

Inviato: domenica 20 maggio 2012, 14:50
da lemond
Nel 1990 nasce "Le Nuvole" e sono passati anni dall'ultimo, perché avrebbe dovuto essere molto diverso: De André e Pagani si misero a girare per tutto il Mediterraneo accumulando dischi e strumenti etnici, ma tornarono senza una riga scritta. :-( L'album ha un significato molto allegorico e rappresentava quasi un vessillo della rabbia nei confronti di una nazione che stava andando a rotoli.


Re: Fabrizio De André

Inviato: martedì 22 maggio 2012, 10:55
da lemond
Dopo essersi negato nella prima canzone dell'album, Fabrizio ci fa un'altra piccola sorpresa, interpretando questa canzone come un'opera buffa. L'obiettivo è quello di descrivere la società del Novecento come se fossimo in pieno Ottocento. E' un modo di cantare falsamente colto, facendo il verso alla lirica e la voce semi-impostata sembra proprio idonea a caratterizzare l'immaginario "falso romantico" delle persone incolte ed arricchite. :D Ecco la prima nuvola, che nasconde il sole. :diavoletto:


Re: Fabrizio De André

Inviato: giovedì 24 maggio 2012, 10:28
da lemond
Don Raffaè è una nuvola doppia, perché comprende il potente e la sua vittima (il secondino). La canzone vuole mettere in evidenza come la malavita riesca a prendere il posto dello Stato quando esso è assente. (O quando al ptere c'è uno come Leoluca Orlando Cascio :D ) E il secondino, infatti, fa ben capire a chi ci si deve rivolgere in cerca di aiuto. :-(


Re: Fabrizio De André

Inviato: domenica 27 maggio 2012, 14:23
da lemond
"La domenica dell salme" è la canzone più discussa e commentata nel passato, ma, essendo ancora attuale, credo anche nel futuro. In essa ci sono quasi tutti gli elementi per capire e, come è buono e giusto, non ci sono giudizi che, come diceva Gaber, nelle canzoni sarebbere "peccati mortali" (in senso laicista, naturalmente) :D Nessuno punta il dito (non siamo con Di Pietro e Grillo), perché tutto si spiega da sé. ;)