Non amo i cani, se devo essere sincero mi stanno sulle palle. Mi aggrediscono da bimbo mi feriscono ancora piu'piccoli di me. Mi tolgono il sonno, mi tolgono tranquillità'se corro.
Ma stasera iostoconicani. Che sentono i botti si spaventano non capiscono il principio di sparare un colpo di far rombare il cielo. Di amputare le dita di sparare il colpo di fare fuoco di accendersi i rumori.
Di questo Teo che mi ritrovo a casa, un cane insopportabile, come tutti i cani.
Eccetto capodanno, quando la loro logica è'molto piu' razionale della nostra.Quando ci aspettiamo l'anno migliore, spara rumore e spara luce, spara spara che tutto rimane uguale.
Se si potesse smetterla.
Il capodanno dei cani
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- Iscritto il: lunedì 9 giugno 2014, 13:44
Re: Il capodanno dei cani
Né con i cani, né tanto meno con gli uomini (rumorosi oltre ragione entrambe le specie), bensì con i gatti: animali autosufficienti, ma che amano farsi aiutare, affettuosi, ma tranquilli e, soprattutto, hanno il senso della hybris e non alzano mai il tono della loro voce.
Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."
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"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."