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Re: Filosofia

Inviato: sabato 22 settembre 2018, 16:47
da il_panta
lemond ha scritto: sabato 22 settembre 2018, 13:06 Carlo Sini e la superstizione della macchine che possano comandare l'uomo. :(

Dal tuo link si apre al minuto 40. E' voluto o consigli di vederlo tutto?

Re: Filosofia

Inviato: sabato 22 settembre 2018, 16:59
da lemond
È un mio errore! :hammer:

Re: Filosofia

Inviato: lunedì 24 settembre 2018, 10:10
da lemond


Questa che segue è una "pagina" di filosofia che dovrebbe essere fatta ascoltare in tutte le scuole e atenei: si parla del mito di Prometeo, di Platone, del misconosciuto e grandissimo Democrito e della morte di dio, prima assai di Nietzsche. Da rilevare anche la domanda di una che si crede (quasi di sicuro) filosofa, ma che pensa che la verità sia un oggetto, una dato e non un processo transeunte, che cambia, appunto, con l'uomo. ;) Grazie Carlo Sini di averci insegnato soprattutto questo. :clap:

Re: Filosofia

Inviato: lunedì 24 settembre 2018, 20:18
da matteo.conz
lemond ha scritto: lunedì 24 settembre 2018, 10:10

Questa che segue è una "pagina" di filosofia che dovrebbe essere fatta ascoltare in tutte le scuole e atenei: si parla del mito di Prometeo, di Platone, del misconosciuto e grandissimo Democrito e della morte di dio, prima assai di Nietzsche. Da rilevare anche la domanda di una che si crede (quasi di sicuro) filosofa, ma che pensa che la verità sia un oggetto, una dato e non un processo transeunte, che cambia, appunto, con l'uomo. ;) Grazie Carlo Sini di averci insegnato soprattutto questo. :clap:
eccezionale, che fascino :clap: :clap: :clap:

Re: Filosofia

Inviato: martedì 25 settembre 2018, 9:18
da lemond
matteo.conz ha scritto: lunedì 24 settembre 2018, 20:18
lemond ha scritto: lunedì 24 settembre 2018, 10:10

Questa che segue è una "pagina" di filosofia che dovrebbe essere fatta ascoltare in tutte le scuole e atenei: si parla del mito di Prometeo, di Platone, del misconosciuto e grandissimo Democrito e della morte di dio, prima assai di Nietzsche. Da rilevare anche la domanda di una che si crede (quasi di sicuro) filosofa, ma che pensa che la verità sia un oggetto, una dato e non un processo transeunte, che cambia, appunto, con l'uomo. ;) Grazie Carlo Sini di averci insegnato soprattutto questo. :clap:
eccezionale, che fascino :clap: :clap: :clap:
Grazie a nome del mio omonimo, ma codesta bionda chi è?

Re: Filosofia

Inviato: mercoledì 26 settembre 2018, 11:53
da matteo.conz
Che bionda?

Re: Filosofia

Inviato: mercoledì 26 settembre 2018, 12:01
da lemond
matteo.conz ha scritto: mercoledì 26 settembre 2018, 11:53 Che bionda?
Quella che credo si chiama "avatar".

Re: Filosofia

Inviato: mercoledì 26 settembre 2018, 14:14
da matteo.conz
lemond ha scritto: mercoledì 26 settembre 2018, 12:01
matteo.conz ha scritto: mercoledì 26 settembre 2018, 11:53 Che bionda?
Quella che credo si chiama "avatar".
Ah ok...è kate moss, la più bella modella di sempre e icona dell'heroin-chic anni '90. L'avatar è la da anni perchè l'ho incontrata e le ho baciato la mano nel backstage di un concerto dell'ex-fidanzato così galliano&Co mi prendevano in giro dicendo che ero un borghese o na cosa così

Re: Filosofia

Inviato: mercoledì 26 settembre 2018, 16:43
da lemond
matteo.conz ha scritto: mercoledì 26 settembre 2018, 14:14
lemond ha scritto: mercoledì 26 settembre 2018, 12:01
matteo.conz ha scritto: mercoledì 26 settembre 2018, 11:53 Che bionda?
Quella che credo si chiama "avatar".
Ah ok...è kate moss, la più bella modella di sempre e icona dell'heroin-chic anni '90. L'avatar è la da anni perchè l'ho incontrata e le ho baciato la mano nel backstage di un concerto dell'ex-fidanzato così galliano&Co mi prendevano in giro dicendo che ero un borghese o na cosa così
Grazie, mai sentita nominare. ;)

Re: Filosofia

Inviato: mercoledì 26 settembre 2018, 18:38
da lemond
Non è Sini, però parla di Spinoza in maniera comprensibilissima


Re: Filosofia

Inviato: mercoledì 26 settembre 2018, 19:01
da matteo.conz
lemond ha scritto: mercoledì 26 settembre 2018, 16:43 Grazie, mai sentita nominare. ;)
Ma davero davero?!? è la top delle top model e poi ha avuto una vita avventurosa, dacci un occhio se hai tempo. Admin meriterebbe anche lui un mini-ban no? io me lo meritavo con quella attrice bellissima che già mi sono scordato :)
Carlo :cincin:

Re: Filosofia

Inviato: mercoledì 26 settembre 2018, 22:03
da herbie
lemond ha scritto: mercoledì 26 settembre 2018, 16:43
matteo.conz ha scritto: mercoledì 26 settembre 2018, 14:14
lemond ha scritto: mercoledì 26 settembre 2018, 12:01
Quella che credo si chiama "avatar".
Ah ok...è kate moss, la più bella modella di sempre e icona dell'heroin-chic anni '90. L'avatar è la da anni perchè l'ho incontrata e le ho baciato la mano nel backstage di un concerto dell'ex-fidanzato così galliano&Co mi prendevano in giro dicendo che ero un borghese o na cosa così
Grazie, mai sentita nominare. ;)
egr. sig. Carlo : constato che dovrebbe frequentare maggiormente il 3d dedicato alla leggiadria femminile, il cui barbaro titolo immagino la tenga lontano dall'aprirlo. Ma, se vogliamo parlare di filosofia, non è possibile evitare di passare per l'estetica. Per lo meno per una questione di cultura mondana di base, insomma! ... Matteo.conz è un autentico vate di quella discussione, che ravviva di tanto in tanto grazie ad un giro di conoscenze davvero invidiabile.
Il marrano tuttavia mai si è degnato di presentarne alcuna.

PS: Kate Moss, se le può interessare non credo tuttavia faccia parte di detto "giro" di conoscenze.

Ogni tanto tra queste lezioni di Carlo Sini - e come potrebbe essere altrimenti?- emergono delle autentiche perle, di cui ringrazio.

Re: Filosofia

Inviato: giovedì 27 settembre 2018, 8:10
da lemond
herbie ha scritto: mercoledì 26 settembre 2018, 22:03 egr. sig. Carlo : constato che dovrebbe frequentare maggiormente il 3d dedicato alla leggiadria femminile, il cui barbaro titolo immagino la tenga lontano dall'aprirlo.
Simile titolo non l'ò mai notato. ;)

Re: Filosofia

Inviato: giovedì 27 settembre 2018, 21:49
da nemecsek.
Buongiornissimo





Immagine

Re: Filosofia

Inviato: venerdì 28 settembre 2018, 8:53
da lemond
nemecsek. ha scritto: giovedì 27 settembre 2018, 21:49 Buongiornissimo
Immagine
Chi sarebbe?

Re: Filosofia

Inviato: venerdì 28 settembre 2018, 9:40
da nemecsek.
il figlio di Karl Popper

Re: Filosofia

Inviato: venerdì 28 settembre 2018, 10:08
da lemond
nemecsek. ha scritto: venerdì 28 settembre 2018, 9:40 il figlio di Karl Popper
Ma tu mi dài il consiglio di leggerlo/ascoltarlo?

Re: Filosofia

Inviato: venerdì 28 settembre 2018, 14:22
da matteo.conz
nemecsek. ha scritto: venerdì 28 settembre 2018, 9:40 il figlio di Karl Popper
Hahaha :diavoletto:

Re: Filosofia

Inviato: venerdì 28 settembre 2018, 19:17
da nemecsek.
lemond ha scritto: venerdì 28 settembre 2018, 10:08
nemecsek. ha scritto: venerdì 28 settembre 2018, 9:40 il figlio di Karl Popper
Ma tu mi dài il consiglio di leggerlo/ascoltarlo?
Di visionarlo.
Getta luce sulla realtà; o forse la crea, ma questo dovresti spiegarmelo tu. :)

https://it.rbth.com/lifestyle/80773-hid ... ain-harold

Re: Filosofia

Inviato: sabato 29 settembre 2018, 8:34
da lemond
nemecsek. ha scritto: venerdì 28 settembre 2018, 19:17
lemond ha scritto: venerdì 28 settembre 2018, 10:08
nemecsek. ha scritto: venerdì 28 settembre 2018, 9:40 il figlio di Karl Popper
Ma tu mi dài il consiglio di leggerlo/ascoltarlo?
Di visionarlo.
Getta luce sulla realtà; o forse la crea, ma questo dovresti spiegarmelo tu. :)

https://it.rbth.com/lifestyle/80773-hid ... ain-harold
La realtà ... dove l'ò messa?

Re: Filosofia

Inviato: giovedì 11 ottobre 2018, 15:30
da lemond
Non so se con questa ho risposto o no a chinaski89, però è troppo divertente e quindi la spedisco, sperando che lui l'ascolti, perché poi il mio "amico" Maurizio Ferraris è uno dei massimi detrattori del post-modermo, il quale ultimo sostiene in estrema sintesi: "Non ci sono fatti, ma solo interpretazioni".

Re: Filosofia

Inviato: mercoledì 31 ottobre 2018, 12:23
da lemond
Maurizio Ferraris "L'imbecillità è una cosa seria."

L'umano (io e voi) è essenzialmente (e non accidentalmente) un *imbecille*. Un animale inerme, privo di bastone (in-baculum) e dunque bisognoso di quell'arma che è la tecnica, vale a dire la cultura, l'arte, la scienza, il linguaggio; insomma di quello che tanto confusamente chiamiamo *mondo dello spirito*. :) Arma a doppio taglio, perché da una parte supplisce alle sue deficienze, ma al contempo lo rivela per quel che è. :)

Re: Filosofia

Inviato: giovedì 1 novembre 2018, 15:40
da lemond
Maurizio Ferraris "L'imbecillità è una cosa seria". II

Di tutto si può parlare, senza temere che vengano chiamate in causa le qualità di chi scrive, mentre questo avviene per l'imbecillità e ciò merita attenzione. Riflettere sull'imbecillità apre così la scatola nera che si nasconde in ogni catastrofe, un scatola strana che ha dentro le nostre fattezze: l'imbecille dunque che sono. ;) Il dramma e la tragedia ci possono far piangere, ma dell'imbecillità si ride e questo è il suo particolare: l'unica disgrazia di cui si può/deve ridere e, parafrasando Marx, la tragedia, attraverso di essa, diventa farsa. ;)

Re: Filosofia

Inviato: venerdì 2 novembre 2018, 15:07
da lemond
Maurizio Ferraris "L'imbecillità è una cosa seria". III

Un altro esempio di imbecillità è la circostanza per cui l'essere umano risulta molto propenso a farsi mobilitare dalle cause più disparate (una dichiarazione di guerra, una installazione artistica, una partita di calcio o una mail). Il movimento, più che la contemplazione e la comprensione è la vocazione profonda della scimmia che aveva cominciato a correre nelle savane e che non ha mai smesso, sebbene abbia chiamato in altri modi questo continuo movimento. È proprio questa circostanza atavica che è evocata da Forrest Gump quando suscita l'ammirazione nazionale, cominciando una corsa attraverso gli Stati Uniti. Ma d'altra parte non è così che dice il proverbio? "Chi non ha cervello, abbia gambe". :diavoletto:

Re: Filosofia

Inviato: sabato 3 novembre 2018, 8:31
da lemond
Maurizio Ferraris "L'imbecillità è una cosa seria". IV

C'è una legge implacabile: quanto più la scimmia nuda pretende di essere *costruttrice di mondo" o, in altre parole, creativa, tanto più mette in opera un'agitazione, da cui nascono non solo romanzi e saggi, ma programmi politici e attività pratiche. Non c'è genocidio che non abbia al proprio fondo un tasso di creatività mal riposto (ad es. il dott. Mengele). Tenere alla larga la creatività mi sembra la via regia per fare meno danni possibili e qualcuno ha proposto alcune regole.
a) Non esagerate con le idee. Hegel una volta ha detto che esse sono a buon mercato, come le mele e, in proposito, c'è un aneddoto su Einstein, il quale incontrò un tale che gli disse: "Mi sveglio la mattina alle cinque e comincio con l'annotare le mie idee" E Albert: "Io no, perché di idee in vita mia, ne ho avute una o due". :)
b) Cominciate con il copiare, anziché creare, perché si sbaglia ad associare il genio alla sregolatezza, il genio deve seguire tante più regole degli altri. J. Brel diceva che il talento è soprattutto sudore. ;)
c) Esemplificate, invece di semplificare. Diceva Leibniz: chi abbia visto attentamente più figure di piante e di animali, di fortezze o di case, letto più romanzi o saggi, ha più conoscenze di un altro, anche se in quanto ha visto non ci fosse niente di vero. Gli esempi sono il bello della cultura e unica base per uno sviluppo di essa.
d) Mandate al creatore i creativi, magari così alla buona; che se li tenga Lui, noi preferiamo i banali e i ripetitivi. Un po' come il paradiso di Guccini "Tra santi tristi e noi più divertenti,Veder chi è assunto in cielo, pur con mille ragioni,Fra noi e la massa dei rompicoglioni". :diavoletto:

Re: Filosofia

Inviato: domenica 4 novembre 2018, 8:53
da lemond
Maurizio Ferraris "L'imbecillità è una cosa seria". V

Si legge in Matteo (5,3) che il regno dei cieli è promesso ai poveri di spirito e questo è qualcosa che dovrebbe far riflettere la filosofia e l'antropologia, che ha giustamente insistito sul carattere strutturalmente debole dell'essere umano. L'etimologia di *imbecille* è illuminante, in quanto ci dice che deriva da *in-baculum*, colui che è privo di bastone, incapace ad es. di rappresentare la terza età nel quesito che la Sfinge propone a Edipo. L'uomo al naturale (senza tecnica) disegna quella che possiamo definire la *dialettica dell'imbecillismo*, inversa e simmetrica alla più dibattuta, ma infinitamente meno influente, *dialettica dell'illuminismo* ('opera filosofica di Max Horkheimer e Theodor Adorno del 1947). Da una parte l'insufficienza naturale, che impone lo sviluppo della tecnica e della società; dall'altra l'insufficienza culturale, ovvero l'inadeguatezza dell'umanità rispetto alle sue creazioni, particolarmente evidente nel web. :)
Dobbiamo concludere che il progresso tecnico e la modernità ci rendono imbecilli? Niente affatto, la tecnica (quale che sia: web, televisione, scrittura) non ci aliena, né ci instupidisce, semplicemente potenzia le occasioni in cui possiamo farci conoscere per quelli che siamo. ;) Non ci manca l'intelligenza più degli antenati, però la nostra imbecillità è oggi molto più documentata, perché un tempo era prerogativa di pochi, quella che è diventata un'abitudine comune: scrivere per esercitare le dita. :crazy:

Re: Filosofia

Inviato: domenica 4 novembre 2018, 18:00
da lemond
Questa, sulla morte, credo sia la puntata più godibile e istruttiva di Zettel e finisce anche con una bella battuta di Aristotele. ;)


Re: Filosofia

Inviato: lunedì 5 novembre 2018, 8:33
da lemond
Maurizio Ferraris "L'imbecillità è una cosa seria". VI

Oggi è pubblicato e lasciar tracce è diventata la più diffusa delle consuetudini e in questo modo sia l'intelligenza che l'imbecillità hanno modo di emergere con un'evidenza tutta nuova. Del 10 giugno 1940 ci rimangono il testo e l'immagine dell'imbecillità di massa degli entusiasti di piazza Venezia. Nel primo si può leggere che Mussolini si spinge a precisare che dichiara guerra a Francia e Inghilterra, ma non alla Svizzera. :crazy: Molti non lo conoscono, perché allora non c'erano i c.d. "social" ma ormai l'imbecillità iper-documentata assume un valore filosofico primario, nel senso che rende impossibile farsi illusioni sul genere umano e quindi su ognuno di noi. Tali chimere erano alla base di ogni programma di palingenesi sociale e il fallimento era sempre originato dall'assunto che l'umanità fosse meglio di quel che è. :x

Re: Filosofia

Inviato: lunedì 5 novembre 2018, 22:00
da nemecsek.
lemond ha scritto: venerdì 2 novembre 2018, 15:07 Maurizio Ferraris "L'imbecillità è una cosa seria". III

Un altro esempio di imbecillità è la circostanza per cui l'essere umano risulta molto propenso a farsi mobilitare dalle cause più disparate (una dichiarazione di guerra, una installazione artistica, una partita di calcio o una mail). Il movimento, più che la contemplazione e la comprensione è la vocazione profonda della scimmia che aveva cominciato a correre nelle savane e che non ha mai smesso, sebbene abbia chiamato in altri modi questo continuo movimento. È proprio questa circostanza atavica che è evocata da Forrest Gump quando suscita l'ammirazione nazionale, cominciando una corsa attraverso gli Stati Uniti. Ma d'altra parte non è così che dice il proverbio? "Chi non ha cervello, abbia gambe". :diavoletto:
frena Carlè, frena.... 8-)

quando ce siamo alzati su due gambe quarche tempo fa nella Rift Valley, quando abbiamo iniziato a posporre gli obbiettivi, capendo che si poteva inseguire una preda più grossa di noi e più veloce per giorni, differendo il risultato dello sforzo, li ce siamo evoluti. ( a parte quarche ceppo genetico da cui discendono i impiegati della pubblica amministarzione :D )
La storia dell umanità inizia con i piedi dice Leroi Ghouran
Te dovrei citare completamente tutto il prologo del libro di Paolo Maccagno "Maratona pratica del limite".... copiamo na recensione..

Milioni di anni fa i nostri antenati correvano per inseguire e sfinire le prede. Oggi, scrive Maccagno, correre la maratona "è sentire l'aperto di fronte a sé. Una distanza troppo grande per essere vista, e che va immaginata. Una terra di nessuno in cui la città non esiste più, solo volumi, materia informe, senza nome". Questa terra di nessuno inizia intorno al 35° chilometro, il famigerato "muro" che deve affrontare ogni maratoneta, olimpionico o dilettante che sia. Maccagno ci spiega come non si tratti solo di un limite fisico-biologico, perché in gioco ci sono elementi culturali che chiedono al runner di cambiare "postura" davanti alla vita. Una linea che non separa, ma mette in relazione due mondi: "Il noto con l'ignoto. Dopo il tramonto, prima dell'alba".
"Il muro del maratoneta è un'esperienza trasformativa. Soltanto un cambiamento di postura corpo-mente può permettere di andare oltre. Soltanto una "pratica del limite"". Ad orientare il maratoneta non è il traguardo, non è la meta: è il movimento ritmico, ostinato e costante, "quello del passo lungo una linea. Il segreto per fare una maratona è diventare un corpo che corre all'interno di un flusso perpetuo e ridondante: andare senza andare".

E il cambiamento di postura davanti alla vita fa del maratoneta una sorta di pittore, un Cézanne che - scrive Maccagno - "intrattiene con la realtà una relazione che non è semplicemente ottica, non la vede di fronte a sé come finita e completa per poi procedere a una sua rappresentazione. Piuttosto la relazione che ha è quella di una "continua nascita", come se aprisse continuamente gli occhi al mondo per la prima volta". Oppure il maratoneta come un Robinson Crusoe, che "lascia la terra ferma del noto e comincia a correre, immergendosi in un movimento perpetuo, ridondante, nostalgico".

La postura del maratoneta lo mette sullo stesso piano di un fratres minores francescano, perché la sua vita, scrive Maccagno, "è per molti aspetti quella di un monaco. La possibilità di rendere viva dall'interno la regola, incarnandola con la propria vita di maratoneta, è paradossalmente il modo per emanciparsi dal dovere. Non c'è nulla che obbliga a seguire allenamenti faticosi e continui. La domanda che può sorgere è: ma chi ve lo fa fare?". La risposta si è andata definendo, giorno dopo giorno, con la pratica: "Essere maratoneta è una sorta di trasparenza che si applica alla vita di tutti i giorni. E' una fuga dal mondo nel mondo". Ed è anche l'appartenenza alla "fratellanza orizzontale" che lega milioni di maratoneti nel mondo, un running tribe orizzontale come orizzontale è il paesaggio della maratona.


:)

Re: Filosofia

Inviato: martedì 6 novembre 2018, 8:11
da lemond
Contributo interessante il vostro, perché aiuta a vedere anche il secondo aspetto del *movimento continuo*. :) :cincin:

Re: Filosofia

Inviato: martedì 6 novembre 2018, 8:45
da lemond
Maurizio Ferraris "L'imbecillità è una cosa seria". VII

Che fare? Forse, come suggeriva Spinoza, il modo giusto è cercare di comprendere, per quanto questo sia possibile a degli imbecilli. :) Solo se si conosce il mondo per quel che è, si può pensare di cambiarlo: conoscere l'attrito del reale, la difficoltà dei mutamenti e soprattutto la strepitosa debolezza umana è la sola maniera per darsi una qualche possibilità.
Il peggiore utopista, colui che illude e basta e che proclama:
1) L'uomo nasce libero
2) È ovunque in catene
3) Però non sa come sia successo. :diavoletto:
Rousseau vedeva nella imbecillità l'eccezione e il positivo sempre a portata di mano, mentre, secondo me, è vero il contrario: l'uomo nasce schiavo, debole, insufficiente, dipendente sottomesso ... etc.

Re: Filosofia

Inviato: mercoledì 7 novembre 2018, 9:46
da lemond
Maurizio Ferraris "L'imbecillità è una cosa seria". VIII

Musil distingue due tipi di imbecillità: quella semplice e la pretenziosa, ma per me è più vera la seconda, giacché è tipico del "senza bastone" sentirsi più furbo degli altri e la psicologia ha messo in evidenza come un uomo comune, o persino un imbecille, può avere colpi di genio, così come può verificarsi il contrario, come dimostra il suicidio di Benjamin, perché l'alcade non lo lasciava passare in Spagna; se avesse aspettato il giorno dopo, sarebbe potuto entrare nel Paese. E che cosa pensare di Nietzsche se si leggono le lettere spedite alla madre, prima di essere colpito dalla follia. :dubbio: Si prende questa, per esempio: "Vedi, questo è il capolavoro senza un nome, senza rango, senza ricchezze, io qui vengo trattato come un piccolo principe da qualsiasi persona, giù giù fino alla mia fruttivendola, che non ha pace finché non ha trovato per me il più dolce fra i suoi grappoli d'uva". ;)
Fino a poco tempo fa le imbecillità di "élite" risultavano più evidenti, perché meglio documentate, ma ormai le cose stanno cambiando e possiamo essere certi che fra qualche decennio gli archivi digitali saranno ricolmi di imbecillità di massa. :diavoletto:

Re: Filosofia

Inviato: giovedì 8 novembre 2018, 12:58
da lemond
Maurizio Ferraris "L'imbecillità è una cosa seria". IX

Il più delle volte si dimostrano imbecilli anche coloro che si suppone dovrebbero essere più intelligenti degli altri, i c.d. "maître à penser". Prendiamo Rousseau: sostiene che l'amore della madre non si surroga mai e poi ... abbandona tutti i suoi figli al brefotrofio! O Nietzsche quando proclama, in piena serietà e parlando di una stanza d'affitto al quarto piano di una casa torinese di "essere un evento della storia mondiale". ;) Oppure l'autoevirazione di Abelardo, che rappresenta un evento comprensibile anche a chi non abbia mai aperto un libro di filosofia, così come non c'è bisogno di grande ingegno per riconoscere la pazzia di Althusser, nel momento in cui strangolò sua moglie. Per cui non ci resta che dirla con Arbasino: "C'è un momento stregato in cui si passa dalla categoria di *bella promessa* a quella di *solito stronzo*, soltanto a pochi fortunati l'età concede di accedere alla dignità di *venerato maestro*. :) E a ben vedere anche quest'ultima categoria ha una sua importanza dal punto di vista dell'imbecillità, perché senza di essa, sarebbe stata impraticabile la retrocessione del tipo "La corrazzata Potemkin è una cagata pazzesca" :crazy:

Re: Filosofia

Inviato: venerdì 9 novembre 2018, 8:44
da lemond
Maurizio Ferraris "L'imbecillità è una cosa seria". X

Forse è la tensione dei grandi verso l'intelligenza che talvolta si rivela una delle prime e più potenti fonti di imbecillità di élite. Ci sembra il caso di Martin Heidegger, che ha costruito una ragnatela tale di autoincensamenti, uniti a frasi infelici e a misfatti personali e politici da fargli superare la sottile linea che separa il Venerato Maestro dal Vecchio Stronzo e che può suscitare nei lettori, anche non prevenuti, la domanda: e se fosse imbecille? :D
"L'esperienza fondante di un amore vivo e di una fiducia autentica portò il mio essere a svilupparsi e ad accrescersi. Esso agì in maniera creativa dentro la mente, i comportamenti del lavoro interiore, che all'inizio anelavano soltanto di ritornare all'originarietà spirituale, sgorgavano fuori dall'origine", scriveva il Nostro alla moglie. La quale annotava sul retro: "Modello di tutte le lettere d'amore inviate alle numerose amanti". :crazy:

Re: Filosofia

Inviato: domenica 11 novembre 2018, 10:08
da lemond
Maurizio Ferraris "L'imbecillità è una cosa seria". XI

Ordunque abbiamo l'essere, la persona, il genio ... e poi l'evento e cioè il colpo di *imbecillità*. :) Uno fra gli esempi più illustri si trova ne "L'examen del la philosophie de Bacon" (due tomi per complessive 700 pagine). Il suo autore è il conte Joseph de Maistre (servitore della casa Savoia fino alla morte, avvenuta a Torino nel 1821). Sia detto per inciso che simile soggetto è un imbecille a tutto tondo e chi vuol rendersene perfettamente conto deve (purtroppo) leggersi "Du pape" dove esalta un universalismo cattolico contrapposto a quello cristiano, però in questo trattato ha il merito di rilevare come il pur grande Bacone sia stato affetto seriamente da colpi di stupidità. Ne riporto solo alcuni di natura sperimentale.
Egli si domanda se la natura dell'aria sia calda o fredda e propone di verificarlo mettendo dell'aria in una pignatta, avvolgendola ben bene nel cuoio e, dopo tre o quattro giorni, di aprirla di sotto (perché non di sopra? :dubbio: :) ), verificando la temperatura con una mano. Poi passa a calcolare il peso dell'aria e, così confronta una vescica prima gonfia e poi sgonfia e, notando che il peso non cambia, ne conclude che l'aria non pesa. :)
E poi si domanda perché gli animali terrestri sono in generale più grossi degli uccelli? Oppure perché i cavalli sono più grossi dei cani e si chiede altresì per quale motivo le deiezione degli animali esalino odori sgradevoli e ne conclude che è per una sorta di tristezza fisica che provano nell'essere escluse dai corpi. :crazy:
Termino con: le frecce con la punta di legno penetrano in bersagli lignei meglio che quelle con la punta di ferro per la loro affinità. :D

Re: Filosofia

Inviato: domenica 11 novembre 2018, 14:10
da matteo.conz
nemecsek. ha scritto: venerdì 28 settembre 2018, 19:17
lemond ha scritto: venerdì 28 settembre 2018, 10:08
nemecsek. ha scritto: venerdì 28 settembre 2018, 9:40 il figlio di Karl Popper
Ma tu mi dài il consiglio di leggerlo/ascoltarlo?
Di visionarlo.
Getta luce sulla realtà; o forse la crea, ma questo dovresti spiegarmelo tu. :)

https://it.rbth.com/lifestyle/80773-hid ... ain-harold
'nsomma...mica gliel'hai spiegata tutta la storia :diavoletto:

Re: Filosofia

Inviato: martedì 13 novembre 2018, 9:09
da lemond
Maurizio Ferraris "L'imbecillità è una cosa seria". XII

De Maistre se la prende anche con Locke e ci parla infatti dell'ironia del di lui traduttore (in francese, Coste), che gli chiede perché mai, se gli animali non hanno idee innate, i polli abbiano paura degli sparvieri? Locke risponde piccato di non aver scritto il suo saggio per spiegare il comportamento degli animali, al che l'altro risponde che invero il titolo non è saggio sull'intelletto degli animali, ma che comunque crede che sia uno dei libri meno letti al mondo. :diavoletto:
Ciò detto, veniamo a parlare un po' di cotanto critico, il quale ha molto da ridire su Bacone e Locke, però poi cerca di riabilitare una certa figura: "... ogni grandezza, ogni potere, ogni subordinazione dipendono dal boia; egli è l'orrore e il legame dell'associazione umana. Togliete dal mondo questo agente incomprensibile e, nello stesso istante l'ordine lascia il posto al caos, i troni si inabissano e la società scompare". E inoltre "... coi loro ragionamenti arzigogolati i protestanti muoiono dalla voglia di aver ragione, atteggiamento che sarebbe incomprensibile in un cattolico" :crazy: E infine: "... sarà vero che Dio mostra la sua grandezza nella sconfitta di Napoleone? Quanto a me, credo che mai Dio abbia detto agli uomini con voce più alta e più chiara: SONO IO":
Queste circostanze fanno sorgere un interrogativo naturalissimo: de Maistre non è forse un tronfio imbecille? :diavoletto:

Re: Filosofia

Inviato: giovedì 15 novembre 2018, 9:38
da lemond
Maurizio Ferraris "L'imbecillità è una cosa seria". XIII

Quando uno va dallo psicanalista si ha il caso di due persone che possiamo chiamare Sottoposto e Soggetto Supposto Sapere; talvolta il secondo dice al primo che la "malattia" è data, poniamo dalla madre. L'altro risponde che non gli sembra sia così (poniamo che sia orfano dalla nascita) e il S.S.S. conclude che proprio perché il S. lo nega, è davvero la Madre come figura prevaricatrice e la negazione è solo una resistenza.
L'assunto di questo giocare "a mosca cieca" è che il S. e il S.S.S. siano sufficientemente intelligenti e che dunque solo qualche rimozione renda il S. incapace di riconoscere il vero, mentre si scarta a priori l'ipotesi che il S.S.S. sia un imbecille e che dunque la sua interpretazione sia falsa, o che sia imbecille il S. e che dunque il motivo per cui resiste non è il rifiuto inconscio, ma una semplice incomprensione, come accade a quelli che non capiscono le barzellette. :crazy:

Re: Filosofia

Inviato: sabato 17 novembre 2018, 10:26
da lemond
Maurizio Ferraris "L'imbecillità è una cosa seria". XIV

"Muera la inteligencia! Viva la muerte!" È il grido di (diciamo) battaglia del ministro della propaganda di Francisco Franco. Riusciamo a immaginare qualcosa di più imbecille di queste parole pronunciate da Josè Millàn-Astray y Terreros, invalido nel corpo e nello spirito?
Un altro pensatore politico (nostrano) molti anni più tardi urlerà qualcosa di simile, ossia il fisiologicamente implausibile "La Lega ce l'à duro!" :crazy:
I tempi in politica sono cambiati rispetto ad es. al Metternich o Talleyrand, perché allora l'imbecillità aveva scarsa rappresentanza ai vertici dello Stato. Questi due campioni, ad es, della restaurazione erano intelligenti, spiritosi e ingegnosi come pochi altri e capaci di circondarsi di uomini di valore.
Ma ritorniamo al "Viva la muerte", tipica di ogni fanatismo, che sarebbe esploso di li a poco in Germania. Altro non è che una forma particolarmente acuta di stupidità e che si trova d'accordo con il principio che Hitler enuncia nel Mein Kampf: La vittoria sarà assicurata da un *fanatische (da pronunciarsi enfaticamente) Weltanschauung*! Che si accompagna a un sistematico rifiuto della realtà. :x

Re: Filosofia

Inviato: lunedì 19 novembre 2018, 11:29
da lemond
Maurizio Ferraris "L'imbecillità è una cosa seria". XV

Quale astuzia della ragione può aver convinto gli abitanti dell'isola di Pasqua ad abbattere tutti gli alberi, rendendo invivibile il loro ambiente? E che cosa ha spinto i tedeschi, radunati nel palazzo dello sport di Berlino a inneggiare con entusiasmo alla guerra totale, che voleva dire per loro l'autodistruzione? Per me è solo un "eroico" tentativo di dar senso al non-senso e il primo ad accorgersene è stato proprio Goebbels: "Questa è l'ora dell'idiozia! Se avessi detto a quella gente buttatevi del terzo piano del Columbushaus, avrebbero fatto anche quello (con lo stesso entusiasmo)!"
La stessa idiozia che ritroviamo in coloro che, dopo aver applaudito Mussolini a piazza Venezia, ne ingiuriano il corpo appeso a piazzale Loreto. Quella che impropriamente si chiama canaglia è, più esattamente una banda di imbecilli.
Stando così le cose il vero strumento dell'arte regia e politica è l'imbecillità e, se ne è affetto anche il supposto depositario dell'arte, allora sono davvero guai! :x

Re: Filosofia

Inviato: venerdì 23 novembre 2018, 9:17
da lemond
Maurizio Ferraris "L'imbecillità è una cosa seria". XVI

Per restare in tema, ci possiamo porre la domanda; può un filosofo essere imbecille? La risposta è un sì, senza esitazione e possiamo riferirci a Martin Heidegger, come esempio preclaro, anche se occorre aggiungere che non si è mai imbecilli da soli, ci vuole un contesto. Infatti, come si spiega che costui abbia realizzato la singolare operazione di "traghettare" nella sinistra parole d'ordine, termini e concetti che appartenevano alla visione del mondo nazista? Il primo a esserne stupito credo sia stato proprio lui quando confidò a un amico che il mondo dei politici aveva "comprato" la sua filosofia a "scatola chiusa"! :diavoletto:
Con una strepitosa comicità involontaria si è scritto che l'Heidegger dei "Quaderni neri" rappresenta un "antisemitismo metafisico", per me ha lo stesso senso usare questo aggettivo, come lo sarebbe parlare di antisemitismo aeronautico per Goering.
P.S. Anche prima della pubblicazione dei Q.N. i suoi interpreti si sono impegnati in un faticoso processo di denazificazione; secondo voi come possiamo chiamare tutto ciò? ;)

Re: Filosofia

Inviato: domenica 25 novembre 2018, 9:20
da lemond
Maurizio Ferraris "L'imbecillità è una cosa seria". XVII

L'assunto di certe ideologie è che gli esseri umani siano cognitivamente attrezzati quanto basta per svolgere una vita politicamente sodisfacente e che il loro agire irrazionale o contrario ai loro interessi sia dovuto a uno schermo, che li illude e inganna non diversamente dai simulacri proiettati sul fondo della caverna platonica. Così argomentando si esclude alla radice una spiegazione altrettanto efficace e meno laboriosa (avete presente il rasoio di Occam?) e cioè che gli attori della storia possano essere degli imbecilli. Si disegna insomma quello che Kant definirebbe una *illusione trascendentale*. ;)

Re: Filosofia

Inviato: mercoledì 28 novembre 2018, 9:55
da lemond
Maurizio Ferraris "L'imbecillità è una cosa seria". XVIII

A me sembra che la Storia, più che il racconto dell'alienazione e della caduta da una condizione perfetta, sia Rivelazione, ossia manifestazione di ciò che sono gli umani: esseri sottoposti e cognitivamente non dotatissimi, a cui può accadere di essere liberi e intelligenti, ma perché ciò avvenga è necessaria molta ispirazione e una ancora maggiore *traspirazione*. ;)
L'esito non è comunque garantito, ma il più delle volte non è nemmeno desiderato, perché, ricordava Kant, è così comodo restare bambini e far sì che qualcuno pensi al posto nostro, il che poi potrebbe (nella maggior parte dei casi) anche essere il minore dei mali. :) Perché quel che Leopardi definisce *la bestialità più matta* si ritrova in ogni ragionamento politico, cioè l'imbecillità, che appena gli se ne dà il destro e il voto, porta al governo, con istinto sicuro, Hitler, Trump e in sottordine Salvini e Di Maio. :D
Il miracolo, il mistero e l'autorità sono le dimensioni, che più la attraggono, è un fenomeno di cui possediamo innumerevoli testimonianze, eppure così difficile da riconoscere e da concettualizzare e in fondo è così duro da ammettere. :grr:

Re: Filosofia

Inviato: venerdì 30 novembre 2018, 9:37
da lemond
Maurizio Ferraris "L'imbecillità è una cosa seria". XIX

Bisogna forse concludere, con G.B. Show che il progresso è semplicemente un illusione? No (cara Baccella e quanti altri la pensino così) esso esiste e il vivere più a lungo ne è l'esempio più visibile, ma sono anche certo che le legioni di imbecilli di oggi lo sono molto meno dei loro antenati, anche se, grazie ai nuovi mezzi, si fanno sentire molto di più. :D

Re: Filosofia

Inviato: martedì 4 dicembre 2018, 9:57
da lemond
Maurizio Ferraris "L'imbecillità è una cosa seria". XX

L'alternativa alla sottomissione è, tra i moderni, la rivoluzione ma, se vogliamo prestar fede ai testimoni oculari e non ai posteri, anch'essa è stata in molti casi una successione di atti di inspiegabile imbecillità. Attaccare la Bastiglia e liberarne i detenuti che erano, come sappiamo, sette in tutto: quattro falsari, un pazzo rinchiuso su richiesta della famiglia e uno fatto imprigionare dal padre per incesto, non sembra un atto che brilli per intelligenza. ;) Parlando del '48 Flaubert deplora "una uguaglianza di bruti, un egual livello di turpitudini sanguinarie, tali che persone di spirito divennero idioti per tutta la vita. ma il caso più divertente è quel che si racconta su Gioacchino Murat che aveva chiesto a un soldato nero della Martinica se era sempre stato nero e, avutane risposta positiva, lo aveva esortato a restare tale! :crazy: Un'altra frase che sembra rivoluzionaria è "... Chi è senza peccato scagli la prima pietra", ma se si guarda da un certo punto di vista si ha la giustificazione del forte che si sottrae al giudizio dell'opinione pubblica e delle leggi. Si realizza così una desublimazione repressiva, in cui la tolleranza offerta e richiesta è un mezzo di consenso e di comando. :grr:

Re: Filosofia

Inviato: mercoledì 5 dicembre 2018, 8:52
da lemond
Maurizio Ferraris "L'imbecillità è una cosa seria". XXI

Secondo me dovremmo ammettere che talvolta scoprire che il Lider Maximo è un imbecille può avere effetti più emancipativi di una rivoluzione, ma sarà vero che al fondo del tunnel dell'imbecillità splende il sole dell'avvenire? La cosa non è così semplice, perché dall'imbecillità non pare si possa cavar granché, se non l'umiliazione dell'umana vanagloria. ;)
Però un certo miglioramento nella specie umana mi pare di rilevarlo e probabilmente ciò deriva dai calci in faccia che l'imbecillità si è presa da ciò che presuntuosamente chiama "avversa fortuna". Contrariamente alla teoria del trauma di Freud o di Adorno, è proprio la ferita o la scottatura che trae dall'imbecillità a incamminare la specie umana verso l'intelligenza. L'imbecillità, direbbe Derida, si presenta come una "différance" con la *a*, una posta sempre rilanciata, un differimento infinito. Il lento, ma possibile, allontanamento dallo stato di imbecillità che ci è naturale, è la reazione a un trauma, l'incontro con una resistenza o, in altri termini, l'uscita dal paradiso che, a ben pensarci, è la forma più perfetta di imbecillità. :diavoletto:
P.S. In un episodio di Star Trek (quello classico) c'è proprio la descrizione di un ipotetico paradiso, dove tutti stanno fermi e silenti in adorazione di qualcosa che sta in alto: l'atarassia più completa, ma non quella del saggio. :diavoletto:

Re: Filosofia

Inviato: sabato 8 dicembre 2018, 9:15
da lemond
Maurizio Ferraris "L'imbecillità è una cosa seria". XXII

Secondo Lacan "I non fessi errano". È una frase misteriosa, ma forse significa che anche quelli che si credono furbi più degli altri in realtà ... E allora proviamo a dare una forma a quella che in apparenza sembra una vera e propria aporia.
Da una parte imbecille è l'uomo allo stato di natura e la sua deficienza manifesta un nativo bisogno di aiuti tecnici. Ricordiamoci quello che scrisse Voltaire a Rousseau (il grande paranoico del Ritorno alla Natura) "... avendo perduto questa abitudine (lo stato di natura) da più di sessant'anni, sento purtroppo l'impossibilità di riprenderla. Né posso mettermi alla ricerca dei selvaggi del Canadà, perché le malattie a cui sono condannato, rendono necessario per me un medico europeo". :crazy:
D'altra parte, però sembrerebbe che l'imbecillità insidi l'uomo anche e soprattutto quando cerca di elevarsi (le non-dupe errent), per cui la dialettica dell'imbecillità racconta una storia di dannazione certa, però qualche speranza sussiste, perché i *non fessi* avranno anche sbagliato tanto, ma hanno anche detto/scritto cose intelligenti o addirittura *enormi*, per cui viene voglia di dire come Tommaso d'Aquino, rimbecillito da una visione mistica da cui non si riprese più: "Tutto ciò che ho scritto io :dunce: mi sembra paglia in confronto di ciò che ho visto". :diavoletto:

Re: Filosofia

Inviato: lunedì 10 dicembre 2018, 9:51
da lemond
Maurizio Ferraris "L'imbecillità è una cosa seria". XXIII

Può un genio essere imbecille? Ma certo e se ne hanno anche numerose prove, ad es. in Baudelaire quando è autore di una sentenza raccapricciante: "Bella congiura da organizzare per lo sterminio della razza ebraica". Frase da imbecille che ha, a sua volta, generato un caso esemplare di imbecillità ermeneutica. Claude Pichois, il curatore, ha commentato il passo decretando che "qualsiasi antisemitismo è da escludersi". :crazy:
Seguiranno, sempre da parte di Baudelaire alcune tirate contro i belgi, di cui la migliore è quella di definire Bruxellex, la capitale delle scimmie! :grr:

Re: Filosofia

Inviato: sabato 15 dicembre 2018, 9:44
da lemond
Maurizio Ferraris "L'imbecillità è una cosa seria". XXIV

Ho sempre pensato che al centro dell'imbecillità umana ci sia una radice metafisica: ciò che teologi e filosofi imputano al Male va messo piuttosto sul conto di una musa diversa e, solo in apparenza, minore che scandisce l'esistenza umana.
Quando Nietzsche definisce, a ragione, l'uomo come un animale non ancora stabilizzato, coglie con esattezza questa circostanza. Certo che la civiltà ha fatto dei progressi, ma essi derivano dai difetti e le arti nascono appunto da una insufficienza dell'umano nel suo stato di natura (solo una scimmia nuda) che non è affatto quell'essere perfetto che pretendeva Rousseau, anzi è un animale particolarmente manchevole e solo la tecnica in qualche modo lo salva.
Niente è più falso di quanto sosteneva Heidegger, per cui solo l'uomo ha un mondo, mentre l'animale ne è privo! Conosciamo tantissimi "poveri diavoli" disadattati e molti, invece, animali perfettamente in simbiosi con ciò che sta loro intorno. ;) Ma soprattutto non conosciamo nessun animale ... povero di spirito. :crazy:

Re: Filosofia

Inviato: lunedì 17 dicembre 2018, 10:33
da lemond
Maurizio Ferraris "L'imbecillità è una cosa seria". XXV

Derrida nella sua riflessione di congedo dal mondo ha scritto che una bestia non potrà mai commettere "une bêtise" :D , perché quest'ultima è peculiare all'uomo, così solo l'umano può essere imbecille e nessuno (come detto spesso) è esente da questo aspetto. Ad es. Rousseau che, dopo aver teorizzato l'importanza della famiglia, abbandona i figli al brefotrofio e se li sarebbe anche dimenticati in auto d'estate se solo ci fossero state le automobili ai suoi tempi! :x
Solo l'uomo ho detto, e la riprova è che neanche Dio può essere imbecille, a meno che non s'incarni e diventi uomo, nel qual caso potrebbe essere trattato da tale, implicitamente in Dostoevskij (attraverso l'immagine di Myskin), esplicitamente in Nietzsche.
Oppure, sempre a riprova, possiamo ricordare le invettive di Rousseau contro la civiltà, è opportuno, però, notare che essa non scende dal cielo e un qualche Prometeo dovrà pur esserci. L'imbecillità dunque è il fardello necessario della civiltà. ;)