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Dialoghi di Platone - Simposio (terza parte)

Tutti gli dei, aveva detto Diotima, sono belli e buoni e di conseguenza Eros non rientra nella categoria. Anche da questo punto di vista Eros riveste una posizione intermedia: non è un dio, ma neanche un mortale, è un qualcosa che nasce e muore di continuo, è una metafora con cui si vuole dimostrare che non si può mai possedere totalmente l'amore, è anche metafora della filosofia perché l'uomo non possiede il sapere, ma si sforza per ottenerlo; può riuscire ad avvicinarvisi,ma non si tratta comunque di una conquista definitiva, il pieno sapere è irraggiungibile.
Dunque Eros è una semi-divinità intermedia. Nella struttura sociale dell'epoca, l'omosessualità era tipica dei filo spartani e di coloro che avevano un'impostazione culturale arcaica: è questo il caso di Socrate e Platone. Il rapporto veniva vissuto "pedagogicamente", era cioè un rapporto di tipo maestro-allievo. A differenza dell'amore eterosessuale, di livello più basso in quanto volto al piacere fisico e alla procreazione materiale, quello omosessuale era di più alto livello in quanto volto alla procreazione spirituale: si fecondano le anime per procreare nuove idee.
Propriamente in Socrate non si parlava di amore, ma vanno tenute in considerazione le affermazioni a riguardo della maieutica. (Socrate diceva di fare lo stesso lavoro della madre che era un'ostetrica: lei faceva partorire le donne, lui le idee); Socrate aveva quindi già in mente anime gravide da far partorire.
Platone invece sostiene che ci sia una vera e propria fecondazione delle anime, che chiaramente non devono essere sterili.

Dialoghi di Platone - Simposio (ultima parte)

Alla fine del Simposio irrompe improvvisamente Alcibiade, totalmente ubriaco, che racconta pubblicamente di aver fatto delle "avances" a Socrate, che però non ha accettato: lui bello, giovane, aitante con un vecchio decrepito che non ci sta, il che sta a significare che la bellezza esteriore conta meno di quella interiore, ed è anche un modo per ribadire il concetto della scala gerarchica dell'amore. 
Socrate non ci viene presentato come un asceta, egli è totalmente immerso nella sua realtà, ma non si lascia catturare; ai festini lui partecipa tranquillamente, pur non identificandovisi e dagli altri si distingue eziandio perché mantiene sempre la capacità di giudizio (nel Simposio è l'unico a non addormentarsi).
Emerge poi nel Simposio, ed emergerà anche nel Fedro, l' idea del bello: le anime migliori hanno un trasporto di gioia, dice Socrate, quando vedono nelle cose sensibili l'immagine dell'idea che stanno cercando, perciò chi cerca l'idea del bello è preso dalla passione per gli esseri in cui scorge la bellezza e il raggiungimento dell'idea del bello non è che un approfondimento di questo amore.
Socrate dice: "La giusta maniera di procedere da sé, o di essere condotti da un altro nelle cose d'amore, è prendere le mosse delle cose belle di quaggiù, al fine di raggiungere il Bello, salire sempre di più, come procedendo per gradini; da un solo corpo bello a due e da due a tutti i corpi belli. Da tutti i corpi belli alle belle attività umane e da queste alle belle conoscenze, e dalle conoscenze procedere fino a che non si pervenga a quella conoscenza di null'altro se non del Bello stesso e così, giungendo al termine, conoscere ciò che è il bello in sé " .

Il Maschio è inutile? Conferenza di Telmo Pievani

S.m. è interessante solo la prima parte, relatore Dario Fabbri

Sisifo

La filosofia mistica dell'amore, ci sarà una cosa più soggettiva e, s.m. più stupida se si vuol trasmettere a tutti? Forse no e ha buon gioco Odifreddi a rispondere qui di seguito

Darwin aveva capito quasi tutto dell'uomo e con questa lezione Telmo ce lo spiega facile facile

CARLO SINI parla di NIETZSCHE. Ritratti d' Autore Misano Adriatico (10.4.2015)

Carlo Sini racconta Spinoza

Maurizio Bettini "io sono l'altro"

Cos’è un filosofo? La parola filosofo da noi, in Russia, è una parola offensiva e significa Coglione*.

[Fëdor Michajlovič Dostoevskij, citato in Arsenij Gulyga, I creatori dell’idea russa, Moskva, Molodaja gvardija 2018, p. 75]

*pure dai noi al baretto viene usata con questa accezione .

nemecsek. ha scritto: ↑lunedì 3 febbraio 2020, 0:26 Cos’è un filosofo? La parola filosofo da noi, in Russia, è una parola offensiva e significa Coglione*.

[Fëdor Michajlovič Dostoevskij, citato in Arsenij Gulyga, I creatori dell’idea russa, Moskva, Molodaja gvardija 2018, p. 75]

*pure dai noi al baretto viene usata con questa accezione .

Avevi l'imbarazzo della scelta per dove inserire codesta citazione.

La verità, secondo il suo etimo, per un filosofo

Carlo Sini - Come si diventa ciò che si è.

Anassimandro un genio poco conosciuto

Maurizio Bettini e le "radici culturali"

Maurizio Ferraris "La città di Dio".

Caffè filosofico: Socrate, Platone, Aristotele

Maurizio Ferraris racconta Nietzsche e la volontà di potenza, nonché la morte di dio.

Lezione Magistrale di Luigi Zoja - Riflessioni sul mito

Michele Ciliberto racconta Giordano Bruno

Galimberti e Ferraris parlano di Schopenauer

Maurizio Ferraris e "la differance di Derrida"

Maurizio Bettini | Ius humanum | festivalfilosofia 2019

matteo.conz ha scritto: ↑mercoledì 11 marzo 2020, 21:52

Intervento di Fusaro del tutto tautologico: ci vuol convincere che l'uomo è servo (vero), però dovrebbe essere libero (le due cose insieme non possono sussistere), ma poi che cosa è la libertà? Forse la sua di dire che il secolo breve ha prodotto risultati altalenanti? Se invece di fermarsi al XVI secolo, si fosse spinto poco oltre, forse avrebbe compreso che, secondo Spinoza, l'uomo è simile a un freccia che siccome è in volo, pensa di saperlo/volerlo fare.

Io penso che non c'è vera libertà senza uguaglianza. Fusaro lo conosco poco (come la filosofia d'altronde) però per certi aspetti mi piace. Ora avrò più tempo per studiare un po' di filosofia ma non so bene da dove cominciare...dai greci mi dirai tu. Un prof che seguo è quello che ha il canale barbasophia.

mio nipote si è appena laureato in filosofia e ha già trovato lavoro

matteo.conz ha scritto: ↑giovedì 12 marzo 2020, 13:09 Io penso che non c'è vera libertà senza uguaglianza. Fusaro lo conosco poco (come la filosofia d'altronde) però per certi aspetti mi piace. Ora avrò più tempo per studiare un po' di filosofia ma non so bene da dove cominciare...dai greci mi dirai tu. Un prof che seguo è quello che ha il canale barbasophia.

Al netto delle pagliacciate televisive, non è un co....ne come se ne potrebbe pensare vedendolo li, o non solo almeno.

Io personalmente lo ringrazierò sempre perchè grazie al suo vecchio sito Filosofico.net (non so se esista ancora, metteva dei bellissimi riassunti/bigini allora era ancora uno studente credo anche se aveva già pubblicato roba) ci ho studiato qualsiasi filosofo ostico (leggi che mi rompeva le balle studiare) con ottimi risultati

Mario Vegetti e Mauro Bonazzi "LO SPECCHIO DI ATENE"

Mario Vegetti: SAPERE E SAPER AGIRE: sophia e phronesis in Aristotele

Maurizio Ferraris racconta Nietzsche e la volontà di potenza

Il programma "Lo stato dell'arte", condotto da Maurizio Ferraris, dedica una puntata agli "Schwarze Hefte" (Quaderni neri) di M. Heidegger.

Umberto Galimberti racconta 'Schopenhauer e il Pessimismo'

Einstein e la Relatività, Piergiorgio Odifreddi

Un decalogo liberale:
1. Non sentirti assolutamente certo di nulla.
2. Non pensare che valga la pena procedere nascondendo la realtà dei fatti, perché è sicuro che essa verrà alla luce.
3. Non cercare di scoraggiare la riflessione perché è sicuro che ci riuscirai.
4. Quando sei confrontato da una opposizione, anche se dovesse trattarsi di tuo marito o dei tuoi figli, cerca di superarla con la discussione e non con l'imposizione, perché una vittoria ottenuta con la forza è fittizia e illusoria.
5. Non avere alcuna venerazione per l'altrui autorità, in quanto si possono sempre trovare altre autorità ad essa contrarie.
6. Non utilizzare il potere per sopprimere opinioni che ritieni dannose, perché così facendo saranno le opinioni a sopprimere te.
7. Non aver paura di essere eccentrico nelle tue idee perché ogni idea ora accettata è stata una volta considerata eccentrica.
8. Trova più gusto in un dissenso intelligente che in un consenso passivo, perché, se apprezzi l'intelligenza come dovresti, nel primo caso vi è una più profonda consonanza con le tue posizioni che non nel secondo.
9. Sii scrupolosamente sincero, anche se la verità è scomoda, perché è ancora più scomodo il tentare di nasconderla.
10. Non provare invidia per la felicità di coloro che vivono di illusioni, perché solo uno sciocco può pensare che in ciò consista la felicità.
B. Russel

matteo.conz ha scritto: ↑sabato 4 aprile 2020, 20:52
10. Non provare invidia per la felicità di coloro che vivono di illusioni, perché solo uno sciocco può pensare che in ciò consista la felicità.
B. Russel

tralascio le proposizioni di tema più specificamente gnoseologico, per soffermarmi su questa, di sapore diverso, anche se certamente è un buon commento a quanto scritto sopra.
Da Schopenauer in poi, le opinioni sono molto differenti...
Io penso che la felicità consista proprio in una illusione. Non si tratta nemmeno di un piacere, ma di una esperienza pura, dell'istante vissuto nella dimenticanza del senso del tempo. In questo senso, dell'illusione di sfuggire all'irreversibile essenza della vita.
Per quanto riguarda la libertà, invece, quella invece è tutta questione di maggiore o minor piacere...

Tu cosa ne pensi?

herbie ha scritto: ↑sabato 4 aprile 2020, 21:28

matteo.conz ha scritto: ↑sabato 4 aprile 2020, 20:52
10. Non provare invidia per la felicità di coloro che vivono di illusioni, perché solo uno sciocco può pensare che in ciò consista la felicità.
B. Russel

tralascio le proposizioni di tema più specificamente gnoseologico, per soffermarmi su questa, di sapore diverso, anche se certamente è un buon commento a quanto scritto sopra.
Da Schopenauer in poi, le opinioni sono molto differenti...
Io penso che la felicità consista proprio in una illusione. Non si tratta nemmeno di un piacere, ma di una esperienza pura, dell'istante vissuto nella dimenticanza del senso del tempo. In questo senso, dell'illusione di sfuggire all'irreversibile essenza della vita.
Per quanto riguarda la libertà, invece, quella invece è tutta questione di maggiore o minor piacere...

Tu cosa ne pensi?

Hai centrato il punto anzi, due punti.
Interessante anche un parere di lemond, oltre che di Matteo.

herbie ha scritto: ↑sabato 4 aprile 2020, 21:28

matteo.conz ha scritto: ↑sabato 4 aprile 2020, 20:52
10. Non provare invidia per la felicità di coloro che vivono di illusioni, perché solo uno sciocco può pensare che in ciò consista la felicità.
B. Russel

tralascio le proposizioni di tema più specificamente gnoseologico, per soffermarmi su questa, di sapore diverso, anche se certamente è un buon commento a quanto scritto sopra.
Da Schopenauer in poi, le opinioni sono molto differenti...
Io penso che la felicità consista proprio in una illusione. Non si tratta nemmeno di un piacere, ma di una esperienza pura, dell'istante vissuto nella dimenticanza del senso del tempo. In questo senso, dell'illusione di sfuggire all'irreversibile essenza della vita.
Per quanto riguarda la libertà, invece, quella invece è tutta questione di maggiore o minor piacere...

Tu cosa ne pensi?

Penso che...la penso come te. Da troppo giovane purtroppo. La consapevolezza fa male si sa, spesso ho invidia di quelli che vivono in quell'illusione proprio ora mi rendo conto che mi succede più passa il tempo, delusione su rimpianto,ecc. Era meglio se rimanevo nella Bolla per un bel po' ancora. Poi credo che un'altra Bolla uno può ricrearsela ma non sarà mai come la prima, quella di quando si era vergini.

Poi mi dico: vivi pienamente! Prova a far del bene nel tuo piccolo...ci provo e ovviamente non aspetto nessun tornaconto. Spero di provar la senzazione di "farmi del bene facendolo agli altri". Se sarà meglio, sennò va bene lo stesso, no?

Però quelli che non cambiano mai idea, non cambiano mai niente....speriamo...
Churchill

Per me felicità e amore (che le assomiglia) sono parole troppo astratte e quindi difficilmente commensurabili. Bisognerebbe, come dice Gaber, ipostatizzarle

matteo.conz ha scritto: ↑sabato 4 aprile 2020, 22:41

herbie ha scritto: ↑sabato 4 aprile 2020, 21:28

matteo.conz ha scritto: ↑sabato 4 aprile 2020, 20:52
10. Non provare invidia per la felicità di coloro che vivono di illusioni, perché solo uno sciocco può pensare che in ciò consista la felicità.
B. Russel

tralascio le proposizioni di tema più specificamente gnoseologico, per soffermarmi su questa, di sapore diverso, anche se certamente è un buon commento a quanto scritto sopra.
Da Schopenauer in poi, le opinioni sono molto differenti...
Io penso che la felicità consista proprio in una illusione. Non si tratta nemmeno di un piacere, ma di una esperienza pura, dell'istante vissuto nella dimenticanza del senso del tempo. In questo senso, dell'illusione di sfuggire all'irreversibile essenza della vita.
Per quanto riguarda la libertà, quella invece è tutta questione di maggiore o minor piacere...

Tu cosa ne pensi?

Penso che...la penso come te. Da troppo giovane purtroppo. La consapevolezza fa male si sa, spesso ho invidia di quelli che vivono in quell'illusione proprio ora mi rendo conto che mi succede più passa il tempo, delusione su rimpianto,ecc. Era meglio se rimanevo nella Bolla per un bel po' ancora. Poi credo che un'altra Bolla uno può ricrearsela ma non sarà mai come la prima, quella di quando si era vergini.

l'illusione ha un grande potere, e non ho nulla contro l'illusione, anzi, forse non c'è nulla di più utile. E nemmeno assolutamente nulla di immorale, per quello che penso io.
L'illusione, il vedere le cose che abbiamo in comune come in realtà non sono, o come in realtà non appaiono, ma in maniera molto più confortante di quello che sarebbero nella realtà, è quasi sempre la grande forza di chi ottiene risultati di rilievo.
Il fatto è che non tutti hanno la fortuna e la capacità di vivere in quest' illusione,e tra questi, in grande percentuale, chi ha spirito filosofico.

a proposito di illusione o invece di ragione ...

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Ma come farà quest'uomo a far capire la filosofia anche a chi di questa materia non sa niente? Ascoltando lui sembra di sentir parlare di calcio e cicilsmo.